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Autore: MelaChan    18/05/2013    3 recensioni
Prima prova di traduzione da una meravigliosa Sherlolly che mi ha fatto innamorare della coppia, purtroppo però non sono riuscita a contattare l'autore (ha disabilitato i Messaggi Privati su fanfiction.net e quindi non sapevo come fare altrimenti, non mi voglia...).
Sherlock la baciò tre volte in tutto.
Ogni volta differente e unica rispetto alla precedente.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Molly Hooper, Sherlock Holmes
Note: Missing Moments, Traduzione | Avvertimenti: Spoiler!
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La terza volta che la baciò fu differente.

Erano passati circa due mesi da quando lui scomparve dal suo appartamento, un fuggitivo nelle strade di Londra. Inizialmente, aveva pensato che si era semplicemente allontanato per un po', volendo restare il più lontano possibile che poteva da una donna emotiva (e, ripensandoci, come poteva biasimarlo?).

Ma passarono i giorni, e poi le settimane, e realizzò lentamente con la sensazione di sprofondare che se n'era andato davvero, che se c'era andato via, per una buona volta.

Lei non aveva voluto scacciarlo. Era solamente stata sopraffatta – averlo sempre intorno, come una piccola vespa fastidiosa nelle sue orecchie, che ronzava sempre, che chiedeva sempre la sua attenzione. Per non menzionare il fatto che lei era ancora innamorata di lui, innamorata di un uomo impossibile, il quale stava vivendo sotto il suo stesso tetto, una presenza costante nella sua vita che non poteva ancora rivendicare come propria.

Ma lui se n'era andato.

Desiderò di poter smettere di pensare a lui. Desiderò di poter smettere di ricordare la sensazione delle labbra di lui contro le le sue, il modo in cui le sue mani si erano chiuse intorno al suo viso, come sospirò, così dolcemente, quando baciò la sua bocca. Desiderò di poter smettere di immaginarsi il modo in cui dormiva sul divano, tutti gli arti scompostamente allungati, come se fosse giusto collassato improvvisamente. Desiderò di poter scordare il suono della sua voce, quella profonda voce baritonale che sembrava avvolgerla dal profondo ogni volta che parlava, attirandola verso di lui.

Svenne quasi la volta successiva che sentì di nuovo quella voce.

Era buio quando lei lasciò l'ospedale. Il viaggio in metro trascorreva silenzioso, calmo, quella sera, praticamente con il suo scompartimento vuoto. Due fermate dopo l'ospedale un uomo le si sedette accanto, le loro cosce si sfioravano, e lo guardò torva da sotto la sua sciarpa, scontenta che lui le si fosse dovuto sedere così vicino con il vagone vuoto.

L'uomo si inclinò verso di lei, un vecchio uomo con un cappello a brandelli, la barba brizzolata e grigia. Lei provò ad allontanarsi, facendo per alzarsi, quando lui parlò all'improvviso, e le sue ginocchia si piegarono a quel suono.

Aspetta” disse dolcemente, e lei avrebbe riconosciuto quella voce tra mille. Si sedette (si lasciò cadere) giù, le sue ginocchia che crollarono sotto il suo peso. Lo guardò, ed incrociò i suoi occhi, quegli abbaglianti, indimenticabili occhi, e il suo cuore la tradì ancora una volta, battendo velocemente e furiosamente nel suo petto.

Sei tu” sussurrò, ancora fissandolo, catturata da qualche parte tra shock e totale sollievo.

Mi dispiace di averti trattata così male, Molly” le disse, la sua voce quasi un sussurro. “Io... John ha detto che io tendo a fraintendere i discorsi.”

E' ok” rispose lei, ed onestamente lo era. Era solo felice di vederlo, vivo e sano e intero.

Moriarty è ancora vivo” disse lui, e quella sensazione di felicità scomparve così velocemente come arrivò.

Cosa?” respirò, “M-ma si era sparato, giusto?”.

I suoi occhi tornarono freddi, quasi pericolosi, in qualche modo. “Sembrerebbe di no.”

C-cosa dovrei fare?”

Lui prese la sua mano nelle sue, e la strizzò piano. “Sii attenta. Potrebbe osservarti. Resta al sicuro.”

La voce metallica annunciò la sua fermata, e lei desiderò di non doversene andare. “Gr-grazie. Per avermelo detto. Solo... Grazie.”

Annuì, e lei non potè fare a meno di sorridere al modo in cui la sua barba oscillò quando mosse la testa, un così strano spettacolo sul suo volto pulito normalmente rasato. Un travestimento efficace, senza ombra di dubbio.

Addio, Molly” disse dolcemente, inchinandosi per baciarla sulla guancia. E come lui si inchinò, lei voltò il suo viso, incontrando la sua bocca con la propria. Poté sentire il suo shock come registrò lo strano evento, e si congelò per un momento, insicuro su cosa fare. Il treno iniziò a rallentare, e lei fece per allontanarsi, ma allora lui le mise la mano dietro la nuca, e spingendola contro di sé, con energia e velocemente, e quello non fu altro che un bacio d'addio, nulla di più. C'era sentimento dietro il suo tocco, emozione, e ora era il turno della ragazza di congelarsi, indecisa su cosa fare.

La lasciò andare all'aprirsi delle porte, e lei si inciampò all'uscita, ancora guardando verso di lui, sentendo ancora il fantasma delle sue labbra contro le sue, una sensazione spettrale che lei desiderò ricordare per sempre.

Ma il mezzo si allontanò e la sensazione svanì, e lei fu lasciata sola sul marciapiede, on un animo confuso e un cuore pesante.






NOTE DELLA PIGNA

Buon sabato piovoso a tutti!

Con questo capitolo si chiude questa bellissima shot di Aelan Greenleaf, che ringraziò ancora, pur sapendo che i miei e i vostri ringraziamenti non gli arriveranno mai (manco fosse morto...) :')

Ringrazio chiunque abbia voluto leggere la storia e le mie adorate editor (vi detesto, con amore <3 ) e spero di riuscire a trovare ancora una storia da tradurre nei meandri giganti di fanfiction.net :)

Buon fine settimana a tutti ed alla prossima <3

  
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