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Autore: Alexiel Mihawk    16/01/2008    0 recensioni
Distrutta dalla fine di un sogno oramai morto.
Ma alla fine è per questo che viviamo.
Per soffrire.
Perché nella sofferenza troviamo una ragione di vita.
Nella sofferenza sta il dolore ma anche la speranza.
La speranza che le cose possano cambiare.

Fic per Il concorso Handle With Care. Legata alla Saga di Kysa e Axia
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Tributo alla Saga'
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Fragments

Questa Fic è nata per partecipare a un contest indetto dal Leather & Libraries da Claheaven e Anfimissi. Il contest richiedeva di screare un storia che avesse come protagonisti i personaggi di una delle seguenti autrici: Axia, Kysa, Claheaven, Anfimissi o Savannah. Le storie sono state votate in forma anonima dagli utenti e le preime stre sono state :

Vi segnalo inoltre la fic di Angela aka fata_dei_ghiacci a mio parere divina dal titolo "Blazing Hope"

Vorrei fare una breve introduzione a questa fic. Innanzitutto spiegarne lo stile. Ho scritto in prima persona per evidenziare i sentimenti dei personaggi, l’angoscia, l frustrazione, il dolore, l’amore. Le frasi sono brevi, semplici, perché appunto si tratta di pensieri. Ho preso in considerazione cinque personaggi differenti i Dalton : Caroline, Ophelia, George, Edward e Chris. I loro pensieri si susseguono intermezzati da strofe di canzoni che a mio parere caratterizzavano il personaggio, nonostante questo non si tratta assolutamente di una song fic. I pensieri si succedono senza una netta distinzione tra uno e l’altro, sta al lettore individuare il personaggio narrante, non che sia difficile. Detto ciò buona lettura.

 

 

 

You left without saying goodbye
Although I'm sure you tried
You call the house from time to time
To make sure we're alive
But you weren't there
Right when I'm needed you the most
And now I dream about it
how it's so bad, it's so bad


Avevo solo sei anni quando il mio cuore venne ridotto in mille minuscoli frammenti.

A quell’età nessun bambino dovrebbe provare un dolore simile.

Continuo a ripetermelo da anni.

Non riesco a capire il perché.

Perché a me?

Ho amato mio padre più di ogni altra cosa.

L’ho adorato.

Gli portavo il wishky alla sera quando tornava a casa dopo essere scappato dai creditori.

Gli salivo sulle ginocchia e mi facevo cullare.

Aveva un odore piacevole quell’uomo.

Sapeva di pulito, di buono.

Mi piaceva quando mi scompigliava teneramente i capelli con le sue mani che a quel tempo mi apparivano gigantesche.

Si mi piaceva.

Passato.

Lui non c’è più.

Se ne è andato.

Ci ha abbandonati.

Mi ha abbandonata.

E’ sparito senza dire niente, lasciando la disperazione più cupa dietro di sè.

Contavamo dunque così poco nella sua vita?

Così poco che nemmeno ha deciso di dirci perché se ne stava andando?

Ci ha traditi.

Ha tradito mamma, abbandonandola in un mondo a lei estraneo con due figli  da crescere.

Ha tradito Chris che vedeva in lui un modello da seguire.

E ha tradito me.

Tutto il mio mondo ruotava intorno a lui.

Era il mio universo.

Era l’astro attorno al quale ruotava tutta la nostra famiglia.

E quando se ne è andato è stato come se il sole si fosse eclissato.

Avevamo bisogno di lui.

Ma non c’era.

Non c’è più stato.

Non ci sarà più.

Ed è questa la cosa che fa più male.

Adesso non è altro che un ombra nella mia vita, un’ombra che sarebbe stato meglio non fosse mai esistita.

In quel modo non avrei sofferto.

Non avrei odiato.

Ma Edward Dalton non aveva mai pensato ai sentimenti della sua famiglia quando aveva cambiato fazione.

Quando era diventato uno di loro.

Gli era forse importato del padre? O di sua moglie?

Come potevo io, che ero solo sua figlia, pretendere che lui mi amasse.

Lo odio.

Odio lui e tutti gli altri individui maschi di questa terra.

Non c’è mai stato nessun padre a proteggermi.

A dirmi che sarebbe andato tutto bene, a rendermi orgogliosa.

No, io non ho un padre.

Avrei preferito non averlo.

Lo odio.

Lo odio con tutta sé stessa.

E allora perché?

Perché sento di volere ancora bene a quell’uomo?

 

 

In learning you will teach
And in teaching you will learn
You'll find your place beside the
ones you love
Oh, and all the things you dreamed of
The visions that you saw
Well, the time is drawing near now
It's yours to claim in all


E’ stato lui a togliermi la fiducia nel genere maschile.

Li odio tutti.

Stupidi.

Maiali.

Pensano solo a una cosa e una sola cosa vogliono.

Sono disgustosi.

Vicius per primo.

Lo detesto.

Lo dovrei detestare con tutta me stessa eppure…

Per lui è un gioco.

Sono uno stupido gioco.

Una sorta di scommessa con sé stesso.

Era il mio primo bacio e lui me l’ha rubato.

Me l’ha strappato con forza sfondando tutte le mie difese.

Si è fatto violentemente largo attraverso di esse portandomi via qualcosa che avevo gelosamente custodito a lungo.

Lo odio.

Lo odio.

Ma la cosa che più di ha dato fastidio e mi ha spaventato è stato il battito del suo cuore.

L’odore della sua pelle.

Il suo profumo.

Le sue parole.

Il suo sapore.

Il suo calore.

Ricordo ogni singola cosa.

Così come ricordo che il mio stupido cuore sembrava volere uscire dal petto.

Eppure mi ero ripromessa che avrei odiato gli uomini per sempre.

Non mi sarei mai fidata di loro.

Non che mi fidi di Hansberger sia chiaro.

L’ho cercato per ore con lo sguardo ala testa di porco.

Ore che sembravano interminabili.

E lui era già li e fissava me.

Perché?

Perché devo credere in qualcosa che so non esistere?

Eppure per un secondo in quel bagno, prima di iniziare ad avere paura, ho sperato che la sua fosse gelosia.

Mi chiama Caroline come faceva mio padre e lo odio per questo.

Ma il mio nome pronunciato da lui assume una sfumatura diversa.

Sembra quasi puro.

Perché lui ha ragione.

Il mio nome è la mia essenza stessa.

Se lo pronuncia io scappo.

Scappo dietro una barriera di dolore costruita in anni e anni di sofferenza.

Ich bin verrückt nach dir

Le sue parole risuonano come stilettate nella mia mente.

Mia Caroline ha detto.

Mi ha chiamata sua.

Ma io non sono sua.

Caroline è morta quando suo padre se ne è andato.

Ora c’è solo Linnie.

Edward Dalton ha ucciso il mio cuore e poi l’ha calpestato.

Derek Hansberger non è meglio di lui.

Per questo devo odiarlo.

Per proteggermi.

Per non soffrire più.

Mi sono sbarazzata di mio padre che mi aveva ferita.

Ora mi sbarazzo di te Vicious.

Perché hai intaccato la barriera che avevo eretto per proteggermi.

E l’hai fatto per la peggiore delle ragioni esistenti.

Per amarmi.

L’amore è per gli sciocchi.

Per gli illusi e i sognatori.

Non esiste l’amore.

Ma solo un dolore immenso ed eterno.

Non mi farò ferire più da nessuno.

Per nessuno verserò lacrime.

Mai più soffrirò o amerò qualcun altro.

Anche se continuo a sentire la tua voce chiamare il mio nome.

Caroline, Carolne.

Lo sento.

E lui e lì ancora che mi chiama.

Non Caroline, solo Linnie.

Caroline, Caroline.

Perché lo sento così chiaramente?

Perché la sua voce risuona nella mia anima?

Nel mio cuore?

Caroline, Caroline.

Basta.

Basta.

Taci.

Sono qui dannazione.

 


And I
Just wish that I didn't feel
Like there was something I missed
And I
Take back all the things I said
To make you feel like that
And I
Just wish that I didn't feel
Like there was something I missed
And I
Take back all the things that I said to you

 

La verità è che non ho mai smesso di credere.

Perché se non avessi creduto la mia vita non avrebbe avuto alcun senso.

Edward era stato l’unico vero amore di tutta la mia esistenza.

Per lui ho rinunciato alla tranquillità di una vita normale per entrare a fare parte di un nuovo mondo dove la magia è all’ordine del giorno.

Per lui ho rischiato la vita più volte.

Per lui ho imparato ad accettare tutte quelle stranezze che nella vita normale non si trovano.

Per lui ho accettato di cambiare.

Perché lo amavo.

E lo amo ancora.

Non riesco a smettere nemmeno di farlo.

Eppure lui è un traditore.

Si schierato dalla parte di quelli che uccidono le persone come me.

Come i suoi figli.

I nostri figli.

Persone con il sangue spezzato, sporco, impuro.

Caroline non manca mai di ricordarmelo.

Ma lo amo ancora.

E Dio mi perdoni per questo.

Per questo non gli ho concesso il divorzio.

Per tenerlo legato a me.

Un sottile filo indissolubile.

Una tenue speranza per un futuro roseo.

Ma non mi faccio troppe illusioni.

Anche se è così che sembra.

Vado avanti.

Distrutta.

Morta e sepolta, mi trovo in una vita che non è la mia, che non è la nostra.

Ho fatto tanto per stare con lui.

Cosa ho ottenuto alla fine?

Dolore.

Solo un profondo dolore che non smetterà mai di uccidermi.

Perché io muoio.

Giorno e notte, pensando a lui.

Pensando al passato.

E se… E se… E se…

Ma nella vita i se non risolvono nulla.

 

To every broken heart in here
Love was once a part, but now it's disappeared
She told me that it's all part of the choices that you make
Even when you think you're right
You have to give to take

 

Che significato ha l’amore se va infrangendosi sugli scogli come la spuma del mare?

Amore è dolore.

Amore è disperazione.

Disperazione di chi ha amato senza essere ricambiato.

Hai mai amato?

Hai mai deciso di donare tutto te stesso a un’altra persona?

Il tuo cuore, la tua anima, il tuo corpo.

Ogni cosa.

Disperazione è vedere ciò che hai donato venire rifiutato.

Il tuo cuore si spezza in mille piccoli frammenti di vetro che cadono a terra sbriciolandosi.

La tua anima si chiude in se stessa perché non riesce a trovare la forza di fidarsi degli altri.

E tu sei distrutta.

Distrutta dalla fine di un sogno oramai morto.

Ma alla fine è per questo che viviamo.

Per soffrire.

Perché nella sofferenza troviamo una ragione di vita.

Nella sofferenza sta il dolore ma anche la speranza.

La speranza che le cose possano cambiare.

Che il dolore cessi.

Che il cuore smetta di bruciare come adesso.

Passerà.

E il tempo porterà via con sé anche questa ennesima delusione.

La sofferenza, il rancore, l’odio.

Le parole non dette saranno ben presto dimenticate.

Le parole sussurrate scivoleranno nell’oblio.

E io tornerò a vivere.

Tornerò ad amare.

Guardo i miei figli e mi chiedo se è questa la vita che voglio per loro.

Un esistenza vissuta nel ricordo di un uomo che se ne è andato per sempre.

E dentro di me conosco già la risposta.

Quello che mi manca è il coraggio per ammetterlo.

Il coraggio per ricominciare.

Per mettermi in gioco di nuovo, dopo che per anni ho vissuto con lui, per lui, è difficile.

Non so più da che parte incominciare.

Perché anche se fisicamente dimostro vent’otto anni ne ho pur sempre una quarantina.

E l’unica cosa che vorrei a questo punto della mia vita è lui.

Lui che non avrò mai.

Ma in fondo gli esseri umani vogliono sempre avere ciò che non possono avere.

 

So close no matter how far
Couldnt be much more from the heart
Forever trusting who we are
And nothing else matters
Never opened myself this way
Life is ours, we live it our way
All these words I dont just say
And nothing else matters

 

Ci sono dei momenti della mia vita che ricordo con maggiore densità di altri.

Tutti questi ricordi, così intensi, così vividi, così dolorosi hanno un unico punto in comune.

Mio figlio.

Edward.

Ricordo che quando nacque non voleva uscire dal ventre caldo e confortevole di sua madre.

Il travaglio durò quasi dieci ore.

Quando infine si decise a uscire e lo vidi per la prima volta capii che la mia vita sarebbe stata indissolubilmente legata alla sua.

Quando Caroline, l’unica donna abbia mai saputo scaldarmi il cuore morì, persi la voglia di vivere.

Desideravo soltanto l’oblio.

E mi sarei lasciato morire se non fosse stato per lui.

Faceva di tutto per farsi notare.

Si metteva nei guai.

Faceva a botte.

Giocava d’azzardo.

Ma mi faceva sentire vivo.

Dio solo sa quanto in realtà mi divertissi a inseguirlo come un padre arrabbiato.

E in parte ero arrabbiato davvero.

Mi faceva diventare pazzo.

Ma almeno mi ha impedito di morire per il dolore.

Poi arrivò Ophelia.

Una babbana.

Un bel modo per mandare a quel paese più di cinque secoli di sangue purissimo.

Imparai presto ad amarla.

Infondo Edward ha sempre fatto la scelta giusta.

Aveva sempre fatto la scelta giusta.

Ero così orgoglioso di lui quando decise di diventare auror.

“Ho fatto un buon lavoro” pensai.

“Forse sono un buon padre dopotutto”.

Quanto mi sbagliavo.

Quanto dolore arrecò al mio cuore questo giovane figlio.

Ero diventato nonno da pochi anni.

Pensavo di  avere trovato la pace che cercavo.

Ma la pace così come la felicità è un sogno effimero, un utopia per illusi.

In un attimo la nostra realtà crollò come un castello di carte per un soffio di vento.

Andò a sbriciolarsi, a trasformarsi in sabbia.

Vidi dopo tanti anni di vita tutte le mie certezze nuovamente infrante.

Vidi Ophelia disperarsi nella cupa disperazione che segue l’abbandono.

Vidi Chris perdere la speranza.

Vidi Caroline iniziare a odiare.

Ma la cosa più dolora di tutte fu vedere mio figlio andare via.

Tradire.

Abbandonarci.

Lo vidi diventare uno di quelli a cui avevamo sempre dato la caccia.

L’ho perso per sempre.

 

Trust I seek and I find in you
Every day for us something new
Open mind for a different view
And nothing else matters
Never cared for what they do
Never cared for what they know
But I know

 

E ora che vedo la fine della mia vita farsi sempre più vicina lo vorrei accanto a me.

Non sarà l’erede dei Dalton.

Ci penserà Caroline.

Ma io l’ho perso e questa volta per davvero.

Ho fatto i miei errori nella vita e con Edward ho sbagliato più di una volta.

Non sono riuscito a comprenderlo.

Morirò solo.

Ci sarà Ophelia accanto a me.

Ci sarà Caroline a tenermi la mano.

Ci sarà Chris a sorridermi con affetto.

Ma sarò solo.

Non ci sarà mio figlio.

Per lui ho lottato da giovane.

Perché potesse vivere in un mondo migliore.

Ho combattuto i mangiamorte per anni.

Ho combattuto per la pace.

Ho combattuto perché mio figlio potesse crescere in una di felicità e benessere.

E ora dopo tutti i miei sforzi vedo il mio unico figlio con un tatuaggio nero sull’avambraccio.

Un tempo l’avrei ucciso.

Un tempo gli avrei dato la caccia.

Ora sono solo un povero vecchio stanco e non ho la forza di sopravvivere alla mia progenie.

Non voglio sopravvivere alla mia progenie.

Agogno una pace che solo l’oblio oramai può donarmi.

E so che non mi perdonerà mai per questo.

In lui è ancora aperta una ferita profonda come l’abisso.

La morte di sua madre.

E finché non riuscirà liberarsi del dolore per quella morte non potrà mai accettare la mia.

 

It's not like you didn't know that
I said I love you and I swear I still do
It must have been so bad
Cause living with me must have damn near killed you
And this is how you remind me
Of what I really am
This is how you remind me
Of what I really am

Il mio nome è famoso tanto quello di Harry Potter o di Draco Malfoy.

Eppure a differenza dei loro è nominato con disprezzo.

Quando la gente pensa a me, e di solito cerca di non pensarci, lo fa con odio.

Rancore.

Riluttanza.

Ho fatto la mia scelta e ora ne pago le conseguenza anche se il dolore resta sempre.

Il dolore è sempre stato una costante nella mia vita, sin da quando ero bambino.

O meglio da quando la donna attorno a cui gravitava il mio universo è morta.

Mia madre era tutto per me.

Era vita.

Era calore.

Era amore.

Mio padre era sempre immerso nel suo lavoro ma lei c’era sempre.

Ho dei ricordi meravigliosi legati alla sua figura.

Aveva lunghi capelli morbidi come seta.

Ricordo che quando mi metteva a letto da piccolo mi solleticavano il volto.

Profumavano di lavanda.

Amava i cavalli.

Andavamo spesso a fare lunghe cavalcate insieme.

Poi a un tratto la terra mi è crollata sotto i piedi.

Lei era morta, morta.

Affogata nel lago di Loochness.

Nemmeno il suo corpo era stato ritrovato.

Nemmeno quello mi rimaneva di lei.

Non mi era rimasto neanche un corpo da piangere.

Cercai in mio padre un aiuto.

Un appoggio.

Non lo trovai.

Era troppo preso dal suo dolore per accorgersi del mio.

A quel tempo non riuscivo a capire perché non si accorgeva di me.

Ero suo figlio.

Ora, ora che amo anche io, riesco finalmente a comprendere.

Ma allora ero solo un bambino che vedeva il padre sprofondare nell’abisso della dimenticanza.

Vedevo mio padre morire davanti ai miei occhi.

Feci l’unica cosa che potevo fare.

Cambiai.

Diventai rissoso e violento.

Scoprii le gioie del sesso e cercai in esso un calore materno che non riuscii a trovare per lungo tempo.

Mi facevo notare dai professori.

Giocavo d’azzardo.

Scommettevo e perdevo.

E mio padre mi veniva puntualmente a ripescare per farmi una sana lavata di capo.

Era arrabbiato, furioso ma era vivo.

Intravidi una salvezza quando incontrai Ophelia.

Per sette anni vissi in un sogno.

Una fantastica illusione chiamata matrimonio.

Solo dopo capii di essermi fregato da solo.

Essere legati così profondamente a una persona.

Dipendere in tutto e per tutto da essa.

E’ una debolezza che un uomo che passa la vita lottando non può permettersi.

Per questo me ne sono andato.

Per salvarla.

Babbana di nascita sarebbe stata un obiettivo sicuro per quegli stronzi tatuati.

Già e se le fosse successo qualcosa, una qualsiasi cosa, sarei morto.

Ho Caroline, ho Chris, loro mi sarebbero rimasti.

Ma io non sarei rimasto per loro.

Nulla mia avrebbe distolto dal mio dolore.

Solo la morte.

E la vendetta.

Non ho tradito.

Mai, quello mai.

Ho abbandonato, ingannato, lasciato indietro.

Ma non tradito.

E ora quello che rimane della mia vita è una fede, un matrimonio celato dietro una separazione mai avvenuta.

E due figli.

Caroline, la luce dei miei occhi.

Più Slytherin che Gryffindor, come me in fondo.

Una serpe che mi odia, con tutta se stessa.

E Chris.

Lui non mi odia.

Ha preferito dimenticare.

Dimenticare di avere un padre è molto più semplice che cercare di capirlo.

Lo so bene.

E li capisco.

Anche se il dolore è indescrivibile.

 

My own land has closed it’s gates on me

All alone in world, it’s scaring me

I am here to prove you wrong

I’m accused for something a I live for

In my dreamland, therse’s some who understands

A frindly soul trusting life in my hands


A friendly soul, trusting life in my hands

Come un naufrago attendo di sprofondare.

Di essere trascinato lentamente dalla corrente del fiume dell’oblio.

Perché è questo che cerco disperatamente.

La dimenticanza.

L’oblio.

Il riposo eterno.

Stronzate.

La verità è che non sono meno sognatore degli altri.

Vorrei che tornasse la pace.

Vorrei tornare a sorridere come la prima volta sulla panchina di Gryffindor del campo di Quidditch quando avevo 17 anni.

Vorrei abbracciare Ophelia e amarla come il primo giorno.

Vorrei che Caroline mi chiamasse papà e non Eddie.

Vorrei che Chris mi aspettasse a casa col sorriso sulle labbra come quando era piccolo e credeva ancora in babbo natale.

Vorrei che Hermione non rischiasse la sua vita tutti i giorni per me.

Vorrei che questa sfottuta guerra finisse.

Illusioni.

Stramaledetti castelli di carta.

L’unica cosa che rimane solida è lei.

Mai avrei creduto che sarebbe durata così a lungo la nostra amicizia.

“Quando capirà chi sei realmente se ne andrà anche lei” mi ero detto.

Sbagliavo.

Lei è ancora qui.

Ah Hermione.

Dolce Hermione, sempre fiera, sempre presente, sempre combattiva.

Più agguerrità di un leone.

Il coraggio di una Gryffindor, l’intelligenza di un Ravenclaw e un anima da Slytherin.

Hermione rimane tutt’ora la regina dei Grifoni.

E la mia unica amica.

L’unico appiglio che mi rimane per non impazzire.

E scusate se è poco.

Quando questa guerra finirà saranno in tre a sapere la verità.

Duncan che nella sua imbecillità vuole affidarmi un peso che mi rifiuto di accettare.

Hermione che, se ne uscirà, sarà devastata quanto me.

E Tom, il figlio del Lord Oscuro, vincolato a me da un incanto Fidelio.

Chissà forse otterrò qualcosa.

O forse ho messo in gioco la mia vita per anni per nulla.

Onestamente non sono sicuro che ne uscirò mai.

Sento le acque del fiume dell’oblio che mi lambiscono le caviglie.

Sono più vicine di quanto avrei mai pensato.

Un giorno tutto questo finirà.

E chissà se allora sarò ricordato come un traditore o come un eroe.

 

Though there's no one there to guide you
No one to take your hand
But with faith and understanding
You will journey from boy to man
Son of Man, look to the sky
Lift your spirit, set it free
Some day you'll walk tall with pride
Son of Man, a man in time you'll be

Ho smesso di sperare da molto tempo.

Un volta credevo possibile che mio padre tornasse.

Che si ricordasse della sua famiglia.

Dei suoi figli.

Di me.

Così per natale, per pasqua, per il mio compleanno, quello di Linnie, di mia madre mi aspettavo di vederlo arrivare sorridente con un regalo sotto braccio.

Non è mai successo.

Mio padre non era più tornato.

E col tempo ho smesso di preoccuparmi.

Ho imparato che se non ti aspetti che lui arrivi per il tuo compleanno non sei dispiaciuto quando non c’è.

Se non ti aspetti un regalo per natale o per pasqua non sei deluso di non averlo.

Se non pretendi dell’affetto non sei ferito nel non riceverlo.

Meno ti aspetti meno rimani ferito.

E’ questo che ho imparato.

E’ questo che mi ha insegnato mio padre.

A non credere in nulla.

Soprattutto a non credere il lui.

Ho imparato a non aspettarlo più.

A dimenticare di avere avuto un padre.

A seppellire il dolore nell’oblio.

Ho imparato questo e poco altro.

So giocare a poker e vincere da quando avevo tre anni.

So fare dieci diversi tipi di drink e potrei fare il barman a vita.

So parlare con gli animali.

Ma questo non me l’ha certo insegnato mio padre.

Nella mia vita ho capito che ci sono due costanti universalmente valide.

1° Non è vero che l’uomo non può vivere senza legami.

2° Non fidarti mai di nessuno o verrai fregato.

Più che altro verrai ferito.

Lo so bene.

L’ho provato sulla mia pelle.

Per questo non sarò mai un buon padre.

Non ne ho mai avuto uno.

Esempi da seguire?

Chi? Harry? Draco?

No, non posso certo definirli padri.

Harry è il modello di Lucas.

Il suo eroe.

E Draco è l’universo di Glory.

Li ammiro.

Li stimo.

Ma non saranno mai un padre per me.

Eddie lo è stato per i primi otto anni della mia vita.

Poi ha distrutto il mio mondo.

Ho visto mia madre cadere nella disperazione più cupa per colpa sua.

Ho visto mia sorella odiare tutti gli uomini per paura di venire ferita di nuovo.

Avrei potuto odiare anche io.

Ma non ne valeva la pena.

No, non vale la pensa odiare un padre inesistente.

Molto meglio fingere di non averlo mai avuto.

 

 


 

Attenzione:

Questa fic è stata prima dell'uscita del capitolo 19.

Le canzoni usate sono:

  • Too Bad - Nickleback
  • Son Of Man - Phil Collins - Tarzan OST
  • My December - Linkin Park
  • Last Train Home - Lost Prophets
  • Nothing Else Matters - Metallica
  • How you remind me - Nickleback

Caroline Dalton, Ophelia Dalton, Edward Dalton, George Dalton e Christopher Dalton sono di proprietà di Kya e Axia!

 

 

 

 

 

 

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