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Autore: moonwolf    26/07/2013    1 recensioni
E se tutto fosse andato diversamente?
...se Amy e Rory fossero rimasti solo fidanzati?
...se Amy avesse dato alla luce un bambino invece di Melody?
...se da questo bambino dipendesse la sorte della civiltà dei Signori del Tempo?
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amy Pond, Doctor - 1, Doctor - 11, Nuovo personaggio, Rory Williams
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il risveglio esplosivo

 

 

…prese la sua decisione… .

 Quando tornò nella sala di controllo i suoi genitori stavano ancora litigando, ma si bloccarono nel vedere centinaia di occhi che li fissavano silenziosi,
“Mamma…Dottore, vi presento i Signori del Tempo!”.

Gli occhi del Dottore iniziarono a girare vorticosamente da un viso all’altro, non sapendo dove posarsi. Mille domande iniziarono a balenargli in testa, nonostante provasse ad aprire la bocca non riusciva ad emettere alcun suono; situazione alquanto bizzarra se si pensa che stiamo parlando del Dottore. Amy era nella sua stessa situazione, sorpresa e perplessa, non riusciva a spiegarsi la scena che si trovava davanti; a tutto pose rimedio il bambino che raccontò di come i Dalek fossero riusciti a sopravvivere e ad usare l’energia dei Signori del Tempo per evolversi, quella stessa energia che lui aveva deciso di sacrificare per riportarli in vita, rendendolo un essere mortale.
La rivelazione non fece piacere al Signore del Tempo per eccellenza, ma comprese il gesto d’amore del figlio e fu pervaso da un’ondata di entusiasmo che lo portò ad abbracciare e baciare tutti i “resuscitati”, saltellando da una parte all’altra della navicella e prendendo il piccolo sulle spalle.
“Pond l’hai fatto proprio bene! Ora sei convinta che il piano possa funzionare?”, la donna gli si avvicinò posandogli le labbra sulla bocca, cosa che fece ridacchiare Matthew ed arrossire il Dottore,
“Tu che dici Dottore?”, l’uomo sorrise e voltandosi verso i presenti iniziò ad illustrare loro il piano, traducendolo nella loro lingua madre.
“Un attimo di attenzione prego! Salve a tutti io sono il Dottore, vi amo immensamente dal profondo della mia anima e sono felice di vedervi ancora vivi. Come sapete i Dalek, nostri nemici per eccellenza, vi hanno usati per distruggere interi mondi e galassie animati dall’obiettivo di conquista universale. A questo scopo hanno rubato il MIO Tardis, ovvero la mia “macchina del Tempo”, il che è una situazione alquanto critica perché ora hanno tutto lo spazio e il tempo a loro disposizione. Quindi, arrivando al dunque, con la consapevolezza che quegli esseri spregevoli useranno la MIA piscina e la MIA biblioteca personali, suggerirei (mi è difficile dirlo) di…far esplodere il Tardis ed usare l’energia dell’esplosione per tornare a casa, al pianeta Terra”.
Un borbottio generale invase l’intera stanza, un vecchietto si fece spazio tra la folla, il Dottore lo riconobbe subito:
“Bob, quanto tempo! Come va l’artrite?”, il vecchietto gli puntò contro una bagolina
“Senti un po’ giovanotto, non ci voglio andare in posto dove rischio di venire mangiato da un dinostro, sono troppo giovane per morire ho tutta la vita d’avanti! Comunque l’artrite va bene guarda qua” iniziò a saltellare su un piede, Matthew lo guardò con aria interrogativa non avendo capito una parola di quello che aveva detto, mentre il Dottore sorrideva divertito e rivolgendosi al figlio gli chiese
“Tu hai idea di cosa sia un dinostro? Penso sia una specie vissuta nel vostro pianeta qualche migliaio di anni fa…”.
Il bimbo ci ragionò un attimo su e arrivò alla conclusione che il vecchietto aveva storpiato la parola “dinosauro” in “disostro”; quindi rivolgendosi all’anziano, lo rassicurò:
“Signore i dinosauri si sono estinti migliaia di anni fa, non c’è più pericolo…”.
Per tutta risposta il vecchietto lanciò in aria la bagolina, gridò entusiasta e con una vigorosa pacca nelle spalle del Dottore, annunciò a nome di tutti:
“Allora figliolo…riportaci a casa!”.

 “Ragazzi siete pronti ai fuochi d’artificio?”
Tutti si strinsero attorno a lui, con gli sguardi volti in alto, verso l’universo che si apriva al di là del finestrone della sala di controllo.
Sfilò il cacciavite sonico dalla tasca della giacca, puntandolo verso l’alto, ma ebbe un ripensamento e decise invece di passarlo al figlio.
“A te l’onore Matthew”, il bimbo lo guardò con occhi sgranati
“Sei sicuro Dottore? La perderai per sempre!”, la grande mano dell’uomo gli scompigliò i capelli.
“Non preoccuparti piccolo, la mia Sexy saprà cavarsela, per quanto riguarda i Dalek…beh…”.
Il bimbo annuì, ai Dalek e a Rory spettava la punizione che meritavano e prendendo l’oggetto tra le mani, lo puntò verso il cielo:
“GERONIMOOO”, premette il pulsante.

Una grande esplosione investì l’universo.

 

 

10 ANNI DOPO

 
 

“Papà, papà! Domani ho una ricerca di storia, mi puoi aiutare?”
L’uomo si sistemò il cravattino, specchiandosi con fare elegante,
“Tesoro dovresti prepararti, tra poco ci sarà la cerimonia per la consegna dei diplomi di tuo fratello!” abbassò gli occhi, scrutando il visetto imbronciato di sua figlia.
La bimba scosse la testa, facendo ondeggiare i riccioli rossicci e guardandolo di rimando contrariata.
“Ma papà è importante, devo consegnarla entro domani! E poi siamo già stati alle altre tre feste, possiamo saltarne una per una volta!”.

Il piccolo Matthew, ormai 14enne, grazie alla sua straordinaria intelligenza, era stato riconosciuto come il più giovane genio della storia. All’età di soli 10 anni era riuscito ad ottenere la laurea in giurisprudenza e grazie alla sua fama ormai a livello mondiale, aveva creato un nuovo emendamento che decretava il diritto di cittadinanza mondiale ai Signori del Tempo, che ora vivevano perfettamente integrati con l’umanità.

Il Dottore le scompigliò la folta chioma, sorridendole rassicurante
“Sai che per Matthew è molto importante che siamo presenti! Melody ti prometto che ti aiuterò stasera, ora vai a cambiarti, la mamma ti starà cercando. Conoscendola sarà già infuriata…”, di riflesso il suo corpo fu scosso da un brivido, reazione che fece ridacchiare la piccola.

Infatti conosceva bene il timore referenziale che il suo papà nutriva nei confronti della mamma, quella donna era in grado di mettere in soggezione un intero esercito, letteralmente.
Lei, la piccola Melody Pond, non era da meno.
Diversamente dal fratello, che con il tempo era diventato un ragazzo responsabile e pacifista come il padre, lei era una piccola ribelle.
Un caratterino molto “piccante”, diventava irresponsabile solo per provare il brivido dell’avventura, era coraggiosa, forte e intimidatoria. Non permetteva a nessuno di pestarle i piedi, tutti la rispettavano e ne avevano quasi paura.
Come Matthew anche lei era nata con un’intelligenza superiore, ma era una dote che non sfruttava appieno. L’unica cosa che veramente le interessava era la storia, specialmente quando a raccontarla era suo padre!
Amava ascoltarlo parlare delle sue avventure nei nove secoli della sua vita e non vedeva l’ora di diventare abbastanza grande per seguire il suo esempio.
Contrariamente a quello che sperava Amelia Pond, anche lei era in grado di rigenerarsi. La scoperta del fatto era stata a dir poco sensazionale!

Durante un’ecografia di routine lo schermo era improvvisamente diventato bianco e la pancia di Amy si era accesa di una luce abbagliante, come una lampadina. La dottoressa era svenuta dalla sorpresa, mentre il Dottore si era messo a saltellare eccitato per tutta la stanza, imitato da Matthew. Quel trambusto fece accorrere altri infermieri, che alla vista della pancia della donna erano corsi a chiamare il medico primario. Al suo arrivo, la piccola aveva diminuito l’intensità luminosa, rendendo così possibile la proiezione della sua ombra all’interno della pancia, per poi agitare una manina a mò di saluto a tutti i presenti. 

“Ti prego papi! Potremo usare la cabina, così torniamo indietro nel tempo in modo da rendere perfetta la mia ricerca e ritorniamo a casa dopo “due minuti” così da andare tutti alla cerimonia! Fammi felice, lo sai che ti voglio bene…” sporse un labbro, supplicandolo con gli occhi.
Il povero Signore del Tempo, che adorava a prescindere la sua bambina, fu costretto ad accettare.
La prese per mano, correndo velocemente giù per le scale, fino al giardino dov’era parcheggiata una piccola cabina blu della polizia.
Il Dottore l’accarezzò dolcemente con una mano, guardandola con un’espressione colma d’amore:
“Fortunatamente la mia Sexy ha resistito all’esplosione, la mia dolc…”, Melody lo interruppe prima che iniziasse a sbaciucchiare la macchina del tempo,
“Si papà sappiamo tutti quanto ami il tuo Tardis, però adesso dobbiamo andare prima che ci veda mamma!”.
Non fece in tempo a finire la frase, che la donna comparve con espressione feroce davanti alla porta, appoggiandosi agli stipiti:
“Dove diavolo credete di andare voi due?!”, il Signore del Tempo sorrise innocentemente,
“Porto un attimo Melody a fare un giro, torniamo tra 5 minuti…ti amo!”.
La rossa lo fulminò:
“Dottore non azzardarti a chiudere la porta…”, la porta si chiuse,
“…Dottore…”, il Tardis iniziò a suonare la sua melodia,
“…Dottore”, piano-piano scomparve,

 

DOTTOREEEEEE!!!!”.

 

 

 

Fine

 

 

 

 
-Ultimo spazio-

 Emmmm…lo so avevo promesso di tornare a breve....ma le vacanze mi hanno trascinata. Chiedo umilmente perdono! Q_Q
Ultimo capitolo, sinceramente un po’ mi dispiace di essere già arrivata alla conclusione, scrivere questa storia è stata veramente una  “meravigliosa avventura”!
E devo ringraziare te caro lettore, per avermi sostenuta e incoraggiata, senza il tuo supporto non penso sarei andata avanti molto.
Spero davvero con tutto il cuore che la mia storia ti sia piaciuta, che ti abbia divertito e che ti abbia fatto trascorrere del tempo piacevole.

 Come sempre desidererei ricevere consigli o un giudizio, in modo da poter migliorare e sentire il tuo parere in merito. Ricordo “ANCHE UNA PICCOLA COSA PUO’ CAMBIARE IL MONDO”, quindi non trattenerti! :D

 
Grazie per avermi seguita in questa travagliata vicenda, un grande saluto a tutti,
ALLA PROSSIMA AVVENTURA, GERONIMOOOOOOOOOOO!

 

 

   
 
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