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Autore: kannuki    27/10/2013    2 recensioni
Non ha alcuna arma con se, non può difendersi e non può neppure replicare il giochetto che ha fatto con Rose a suo tempo. Ora che Katherine ha assunto la cura per l'immortalità, non è certa che torni indietro, una volta morta... ed è piena di verbena, fattore che rende nullo qualsiasi tentativo di salvarla! Resisterà, farà quello che ha sempre fatto con Klaus: ignorerà Marcel e scapperà alla prima occasione... e se proverà a morderla, avrà una bella sorpresa.
Comincia come la seconda parte di 'Meet EM at 2:00 pm', incrocia 'Hannibal' e Will Graham a Baltimora e prosegue con 'The Originals' a New Orleans. Nessun Elijah è stato pugnalato in questa storia. ^^
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elijah, Hayley, Katherine, Pierce, Klaus
Note: Cross-over, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Backover'
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La paralisi ipnagogica è un comune disturbo del sonno che dura pochi minuti. I muscoli del corpo sono ancora immersi nello stato di atonia ma la mente è già cosciente. Katherine si è documentata, alla terza, quarta notte di terrore. Anche se lo sa, non può fare a meno di chiedere aiuto e come al solito, la sua voce risulta distorta e la impaurisce. Ha perso il conto delle volte in cui ha avuto paura di morire, ma stavolta il sogno sembra così reale che si sveglia in preda ai sudori freddi e tossendo come una pazza. Ha ancora la sensazione delle dita strette attorno alla gola. Artiglia il tessuto sotto le unghie e le gambe scalciano nel nulla, saltando a sedere. Dov'è? Dove si trova?! Dove...

Mi sto perdendo tutto il divertimento per colpa tua.”

Il bagliore dell'incendio lontano illumina la notte. Klaus fa una smorfia irritata, rivolgendole un'occhiataccia. “Che fine ha fatto il mio prezioso piano? L'hai mandato a puttane perché quel teppistello ti ha alitato sul collo?”

Scusa tanto se non sono rimasta buona a farmi stuprare dal porco in un vicolo sudicio...” borbotta stringendo la testa fra le mani. “Non abbiamo calcolato quella variabile.”

Non avrebbe dovuto esistere.” Klaus abbandona a finestra, avvicinandosi al letto. Il b&b fuori New Orleans era l'unico posto sicuro in cui nasconderla. Nota il cerotto che cela il morso e il malumore di autoalimenta. “Fa male?”

E' un inferno ogni volta che gira il collo. Katherine ansima un a fior di labbra.

Klaus fruga in tasca, allungandole un mazzo di chiavi. “Prendi la mia macchina, è parcheggiata sul retro. Non fermarti neppure per fare benzina. Va a casa e restaci.”

Katherine gli strappa le chiavi di mano, poi strofina il pugno fra i capelli. Le duole la cute nel punto in cui ha tirato il ciuffo. “Mi hai fatto più male tu che Marcel mentre mi mordeva...”

Sei stata con lui?”

Stata...

Ti ha fatto cantare, usignolo?”

Poiché tarda a rispondere, Klaus devia lo sguardo sulla coperta. “Dalle tue parole dipenderà il suo futuro. Sceglile con cura o la mia reazione sarà spropositata.”

Il piano prevedeva di smantellare pezzo a pezzo la piramide di potere e lasciarlo vagare fra le macerie dell'impero. Non si è mai parlato di uccidere Marcel. Non è un nemico, ha solo perso 'la retta via'. “No, non mi ha toccata” mormora con voce atona. “Che si è inventato?”

Una balla per ingelosirlo. Klaus smorza un sorrisetto di compiacimento. “Puoi guidare?”

Katherine abbassa le spalle, stanca morta. “Ci provo...”

Ci provi o ci riesci?”

Sono finita nella fossa molte volte e ne sono uscita più forte di prima. Io sopravvivo sempre...” borbotta, buttando giù le gambe dal letto e traballando un poco.

Klaus la trattiene, impedendole di ondeggiare. “Che cavolo di nome è, Stoyan?”

Bulgaro...” sussurra, stremata. “Tu che ne sai...”

Mentre decidevi se restare o soccombere, ti sono entrato nella mente e ho cercato di alleviare il persistente senso di morte che ti dominava. Sono inciampato su un ricordo felice e l'ho lasciato tornare a galla. Era davvero ben nascosto.”

Uno dei pochi che preserva con cura. Katherine lo scaccia con insofferenza. “Non ti azzardare a nominarlo di nuovo!”

Sopravvissuta, hai dimenticato le chiavi.”

Klaus le lascia dondolare attorno al dito, Katherine lo guarda con odio. “Sei l'essere più irritante del pianeta!”

Grazie. Torno a prenderla...”

Scordatela. Ormai è mia!”

Klaus la spia dalla finestra mentre si allontana senza mai voltarsi indietro. Torna a guardare il bagliore rossastro che sta rischiarando il cielo cupo. Se si concentra, può sentire la carne dei traditori sfrigolare fin lì. Magnifico.

***

Stanno uscendo, apri l'acqua.”

Hanno litri e litri di acqua addizionata alla verbena da sparare sui pochi vampiri sopravvissuti all'attacco dei licantropi e all'incendio del locale. L'idea è venuta da Tyler e dal suo racconto della riserva idrica avvelenata di Mystic Falls. Hayley dirige i lavori rispondendo alle rapide telefonate del licantropo che si sta dando da fare all'interno. Quando il tetto del locale esplode verso l'alto, la donna sente un fischio di ammirazione alle sue spalle.

Te la sei presa comoda!”

Volevo assicurarmi che lasciasse la città, stavolta.” Klaus ammira il lavoro con aria soddisfatta. “Sono impressionato. Fai figli bellissimi e sei un'ottima stratega. Un altro uomo potrebbe innamorarsi.”

Spero nell'altro uomo” mormora occhieggiando l'uscita. Elijah non è ancora ricomparso. Doveva intercettare Marcel al posto del fratello ma non ha sue notizie da quasi un'ora. “Tienimi questa.”

Non può lasciare la giacca nel camion? E ora dove va?

Hayley lega i capelli in una crocchia minuscola, infilandosi sotto il getto dell'acqua e rabbrividendo da capo a piedi.

Non gli è chiaro perché voglia entrare nel locale, ma non starà a questionare la follia della donna. “Buon uomo, dirigi quel getto sulla bocca infuocata. La signora sta entrando.”

I due licantropi si guardano e lo guardano in cagnesco. “Non sei quello di prima.”

Di chi stai parlando?”

Un beccamorto in giacca e cravatta. E' entrato là dentro un'ora fa e non l'abbiamo più visto.”

Elijah è in quell'inferno di fuoco?! Klaus muove un passo avanti, quando vede Hayley correre fuori. Non ha un segno addosso, solo un po' di fuliggine che le sporca il viso facendo risaltare ancora di più gli occhi. Perché continua a stupirsi della forza di quella ragazza? “Sarebbe stato meno faticoso se lo avessi estratto.” Klaus indica il pezzo di legno che trapassa il torace del fratello e alza due volte le sopracciglia.

Hayley gli regala una smorfia sarcastica. “Prendi la mia borsa, per favore.”

Che ci fa la borsa del bambino lì? La curiosità aumenta.

Thermos.”

Klaus la guarda per un lungo momento, poi le passa il thermos sogghignando. “Mai conosciuta una come te.”

Sono cresciuta per strada, non andavo al campeggio delle giovani marmotte. Sono preparata a tutte le evenienze.” Hayley posa la testa del vampiro sulle proprie ginocchia e gli fa cenno di avvicinarsi. “Tu estrai, io verso.”

Mica stupida. Toglie qualsiasi vena appetibile dalle fauci di un vampiro affamato. Elijah ha la pelle piagata e i vestiti a brandelli. La cravatta è andata. Ne sarà risentito, pensa gettando il frammento di legno da un lato. “E' a temperatura ambiente?”

Hayley sorride di nuovo, mentre un filo di sangue rosso si insinua fra le labbra bruciate del fratello.

Che altro hai, là dentro?”

Cerotti, salviettine antisettiche, biscottini...”

Elijah rinviene con un singulto poco signorile e abbastanza spaventoso da provocare la pelle d'oca alla ragazza. Klaus lo trattiene finché non si calma. Hayley gli passa il thermos, tenendo i polsi ben coperti.

Merda...” Elijah si mette a sedere analizzando i vestiti. Sbuffa, seccato. “Mi è sfuggito quando è crollato il tetto...”

Klaus lo ascolta col viso impassibile ma la rabbia gli indurisce i lineamenti. Li ha traditi una volta, li ha dimenticati e avrebbe lasciato bruciare suo fratello nell'incendio! “Ricordami di non raccogliere più randagi per strada...” ringhia osservando la folla di curiosi che si sta radunando. “Se hai ancora fame, è arrivato il cibo da asporto.”

Hayley raccoglie il thermos da terra, lo avvita e lo ripone nella sacca. Elijah sembra accorgersi di lei in quel momento. “Tu sei rimasta fuori dai guai come ti avevo chiesto?”

Certo.”

Il vampiro la scruta poco convinto. Ha i vestiti bagnati in alcune parti e il viso sporco di fuliggine. Ha l'aria stanca ma è tranquilla.

Marcel non è fuggito. Il branco l'ha preso in custodia quasi subito.” Hayley passa una salviettina sul viso in direzione casuale. “Non se l'aspettava.”

E' per quello che si chiama 'attacco a sorpresa'...” Klaus si alza sulle gambe, sospirando. “Resta con lui.”

Furbo. Sembra voglia affidarla alla protezione del fratello, invece è tutto il contrario.

Elijah le solleva il viso come farebbe con una bambina piccola, togliendo le ultime tracce di sporco. “Ma come hai fatto a ridurti così?”

Hayley sorride di più. “Devo aver urtato uno dei ragazzi”

Baltimora
Katherine POV

La sensazione tattile di questa camicetta è magnifica, la seta accarezza i polpastrelli con una leggerezza disarmante e mi ricorda la pezza rubata da Stoyan. Devo averla, anche se il colore non si adatta ai miei outfits. Pago con la carta di credito e giro le dita attorno alla cordicella di cotone della busta di cartoncino spesso. Quando cammino, balla con me. Deve essere felice di essere stata acquistata. E' passata una settimana da quando sono tornata. Il telegiornale ha riportato la notizia dell'incendio, ma è nel web che ho trovato maggiori dettagli: l'incendio si è propagato in tutto il Quartiere Francese e sono morte parecchie persone. Le guide turistiche hanno cessati i tour. La città è in lutto. Io ho ripreso la mia vita, ho fatto la spesa, sbrinato il frigo, innaffiato il giardino e fatto il pieno al SUV. Per tre notti di fila ho sognato di essere sepolta viva, e mentre le palate di terra mi ricoprivano e l'odore mi avvolgeva, non riuscivo a chiedere aiuto, non riuscivo a parlare, non vedevo nulla, solo la vanga che mi gettava addosso la terra umida e muschiata. Retaggio della vecchia paura. Klaus ti smuove sempre un sacco di demoni. Il campanello suona alle 19:37 di venerdì sera. Il ragazzino della pizza se ne va senza ringraziare per la lauta mancia. Ingrato. Alle 19:39 sto ancora decidendo da quale fetta cominciare quando il cellulare ronza sul tavolino. Era ora che si facesse vivo...

>Mikeal ti ha fatto un disegno.<

La sua voce è una carezza languida. Mi manca, il disgraziato. “Sono impegnata. Mandamelo per fax.”

>Hai un fax?<

No.”

>Il Re è stato detronizzato.<

Stuzzico un dente con la punta della lingua. Sta sorridendo, lo sento dalla voce. “C'è altro?”

>Una novità che ti causerà non poca sorpresa. Quando le cose si sono fatte pesanti, Hayley ha corso il rischio di morire...<

... e ora Elijah si sta occupando di lei” concludo, tirando indietro i capelli. “Ha la sindrome del principe azzurro.”

>No, è proprio il contrario. Hayley ha corso il rischio di morire per aiutare Elijah ad uscire dall'incendio del locale. L'abbiamo taciuto per non urtare la sua mascolina sensibilità, ma chissà come Elijah l'ha scoperto e da allora la evita come la peste.<

Strano. Non è da lui.”

>Ho provato ad indagare, mi ha invitato a restare fuori dalla sua vita.<

C'è decisamente qualcosa sotto. Il campanello suona di nuovo. E' uno scherzo di Klaus, mi stava parlando dal pianerottolo?

Ti prego, dammi asilo politico!”

Credo di non averlo mai visto così disperato. Scoppio a ridere e lo lascio entrare. Faccio una linguaccia al nano che urla di gioia nel vedermi. Klaus me lo passa senza fiatare. Lo stropiccio un po' e gli faccio il solletico. Quella nuvola di riccetti biondi mi fa morire. “La birra è in frigo.”

Se hai programmato una serata rilassante, spiacente di rovinare i tuoi piani. C'è la luna piena perciò Mikeal non mangia, non dorme e vuole giocare fino a tardi. Hayley è sotto pressione e ho pensato bene di concederle una vacanza dalle responsabilità. Chiamerà lo stesso ogni ora per essere sicura che abbia ancora la testa attaccata al collo.” Klaus sporge le labbra fischiando. “Birra cruda? I tuoi gusti migliorano.”

Dov'è il mio disegno?”

Klaus sfila un foglio ripiegato con cura e lo allarga con un gesto elegante del polso. “Dovresti essere tu.”

Non ha preso la vena artistica del padre. Il corpo è un fusto dritto, con due braccia e due gambe, il viso un ovale allungato, una foresta di scarabocchi neri, i capelli ricci. Solo la bocca l'ha tratteggiata col rosso. Ha due puntini al posto degli occhi. “E' più bravo di te” dichiara calamitando il disegno al frigo.

Mikael la guarda e poi guarda il disegno. Borbotta qualcosa nella strana lingua del neonati e si avvinghia al suo collo. Katherine sorride, accarezzandogli la schiena.

Gli fa sempre un certo effetto vederla reagire in quel modo. Klaus si siede al tavolo sospirando per il senso di pace che lo pervade.

Puoi dormire qui, ma pretendo razione doppia di waffles, domattina.”

Ho una stanza in un albergo a pochi isolati...” mormora sfiorandole il fianco. “Avrai razione doppia e anche lo sciroppo di mirtilli, se mi ospiti nel tuo letto.”

Ha sfoderato le armi pesanti. Katherine sogghigna mentre Mikael mette una bocca una ciocca di capelli. “Vedremo... se farai il bravo...”

***

I ragazzi del branco erano un gruppo di sbandati cresciuti senza genitori, accomunati da una maledizione dolorosa che avevano imparato a sconfiggere spezzando e ri-spezzando le ossa finchè non aveva fatto più male.

La bevuta in compagnia le ha smosso un sacco di demoni ed Hayley è tornata a casa triste. Sta albeggiando e sente l'assenza di Mikeal. Certe volte si sveglia e pensa di essere ancora ospite del divano di un'amica. Certe volte si sveglia e si chiede se sarà ancora viva a fine giornata. Il lettino vuoto le toglie il respiro. E' come se le avessero strappato un arto o un altro organo fondamentale. Sta per urlare quando ricorda l'accordo preso con Klaus: doveva tornare a Baltimora a riprendere la macchina, poteva portare Mikeal con se e lasciarle un paio di giorni di libertà.

Certe volte riusciva ad essere carino senza sforzo.

All'inizio sembrava un'ottima idea. Ma sì, un po' di divertimento senza pensieri. Il branco era in città ancora per poco e potevano vagare liberamente senza preoccuparsi dei vampiri e delle streghe con cui avevano stretto una solida alleanza. Però la realtà della culla vuota non riusciva a mandarla giù. Elijah la sta evitando e, per qualche strano motivo, quel trattamento la rendeva ancora più infelice. Non avrebbe mai rischiato la vita se non avesse avuto la protezione magica di Sophie. Però... forse... beh, qualcosa avrebbe fatto... l'avrebbe certamente aiutato, pensa vagando nel corridoio. Elijah si era sempre preso cura di lei.

Toc Toc.

Avanti.”

E' così invitante, nella sua posa languida e senza eccessi, che Hayley si accorge di non poter più ignorare il solletico persistente al basso ventre. Da quando ha cominciato a osservarlo con occhio diverso? No, la colpa è solo della luna piena. Deve parlare con lui. O sbranarlo. “Hai un minuto?”

Elijah alza lo sguardo dal libro piantato sullo sterno e si accorge subito della sua irrequietezza. Le fa cenno di avanzare ma Hayley resta sulla porta.

Perché sei arrabbiato con me?”

Infilarti in quell'inferno di fuoco è stato stupido e pericoloso.”

Non pensavo di mancarti di rispetto, aiutandoti...”

Ha capito come funzionano, lui e Klaus, ma sbaglia clamorosamente stavolta. “Non è richiesto che tu corra pericoli per me.”

Come se avessi avuto altra scelta...” Hayley strofina la fronte che comincia a pulsare. “Non potevo lasciarti bruciare... sei l'unico che riesca a fare il bagnetto a Mikael senza creare un lago artificiale...”

Non se la cava con una battuta umoristica, stavolta. Deve capire cosa ha rischiato. “Non è compito tuo aiutarmi se sono in difficoltà.”

Klaus non aveva una protezione magica che lo rendeva invulnerabile agli attacchi esterni...”

Avrebbe trovato un modo, lui trova sempre il modo! Vuoi far crescere tuo figlio senza una madre?!”

Quindi non gli importa di lei come persona, ma come balia di Mikael. “Siete più bravi di me, a cosa vi servo?” Una delle tante domande che avrebbe voluto porre a Klaus da quando è nato il piccolo. “Se tuo fratello volesse un altro figlio, potrei dire la mia o dovrei solo... sfornarlo?”

Elijah la guarda, in tralice. “Ti ha chiesto esplicitamente...”

Se resto con lui, dovrò rinunciare all'amore. Il giorno in cui vorrò andarmene, dovrò rinunciare a mio figlio... Klaus non mi permetterà mai di portarlo via.”

Vuoi andare via di nuovo”

Hayley si stringe nelle spalle. “Quando si tratta della vostra famiglia, i miei desideri hanno qualche importanza?”

  
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