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Autore: Bab1974    29/10/2013    3 recensioni
Draco accetta l'eredità dei Lestrange e con essa una maledizione legata a un braccialetto. Se entro un anno non bacerà chi ha scelto il bracciale morrà, altrimenti diverrà ricchissimo.
Partecipante al contest di sango_79 'Harry Potter Prompt Set Contest'.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Kreacher, Seamus Finnigan | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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La maledizione del braccialetto
Questa fic partecipa al contest indetto da sango_79 sul forum di EFP e dalle immagini del forum http://disegnieparole.forumfree.it/, ispirato a un pacchetto e a un'immagine, di cui lascio il link.
http://s1182.photobucket.com/user/DisegniParole/media/haiironotenshi1.png.html






Il bracciale maledetto


"Signor Malfoy, lei è l'unico erede delle fortune di sua zia Bellatrix Black in Lestrange." lo avvisò l'avvocato Dorian Fettburg, appena entrato al Manor. "A quanto pare la signora ha lasciato un testamento che la nomina erede universale, surclassando le sorelle."
Draco prese la pergamena che l'uomo gli porse e la osservò bene in ogni sua parte. Sembrava un vero testamento in piena regola! In realtà il ragazzo non si fidava molto, non capiva perché la zia, che ultimamente non lo sopportava e lo riteneva un traditore, avesse desiderato lasciargli tutto. La data significava che il documento era stato redatto prima che la zia fosse rinchiusa ad Azkaban: forse il suo timore era che una parte dei suoi beni, anche troppi contando che era stata incarcerata per anni, finissero nelle mani della sorella Andromeda e dei Tonks, quindi lui alla fine poteva ritenersi il minore dei mali.
"Su, accetta Draco, tu eri il suo nipote preferito!" lo istigò la madre. Aveva fatto preparare un the del quale l'uomo si stava servendo "Sono certa che non ti avrebbe mai fatto nessuno scherzo. Ti sembra che non sia molto, ma poiché Andromeda è stata ritenuta non idonea, a lei sono toccati tutti i gioielli e i beni di famiglia. C'erano delle cose davvero stupende."
L'avvocato si schiarì la voce, per attirare l'attenzione dei due, come se avesse evitato d'informarli su un argomento importante. Madre e figlio lo squadrarono in attesa: Draco era certo che ci fosse altro, se lo sentiva.
"In realtà, essendo il patrimonio di sua zia entrato in quello dei Lestrange, e non avendo nessun altro erede, dovrete avere a che fare con una maledizione, molto lieve a dire la verità, che passa assieme ai beni." spiegò l'uomo.
"Maledizione?!" esclamarono i due all'unisono.
"Lo sapevo che c'era qualche rogna. Di che si tratta?" chiese Draco, comunque incuriosito.
"Per accettare l'eredità deve indossare questo braccialetto." disse l'uomo, aprendo un cofanetto che aveva portato con sé e mettendo in bella mostra un bracciale d'argento con pietre turchesi "Una volta indossato, cambiano colore e diventano viola e da quel momento ha un anno per trovare la sua anima gemella, o quella che il bracciale ritiene tale."
"Uhm, e se non la trovo?" s'informò Draco
"In questo caso morirebbe." rispose Fettburg.
Draco, colto alla sprovvista, si toccò, mentre la madre allungò le mani verso le posate d'argento, sperando che portasse ugualmente fortuna.
"E non solo, una volta che voi l'avrete indossato, diverrà parte integrante della vostra eredità e, chiunque voglia tentare di diventare suo successore, dovrà indossarlo a sua volta." rimarcò l'uomo.
I due lo fissarono esterrefatti: non riuscivano a credere a quello che sentivano.
"E questo sarebbe lieve?" gridò la signora Malfoy "Si rende conto di quello che dice? Perché mio figlio dovrebbe rischiare la vita... per degli spiccioli?"
Il signor Fettburg, si tappò le orecchie, tanto erano diventate acute le grida della donna.
"Lo so che sembra brutto, ma le assicuro che non è poi così difficile trovare l'anima gemella." li assicurò Fettburg "E poi potrebbe essere fortunato come il signor Lestrange e trovare proprio la donna che ha sposato."
"Ehm, quindi Rodolphus scelse Bellatrix per via del bracciale?" Narcissa era davvero stupita, la sorella non ne aveva mai fatta parola con nessuno. "E Draco sarebbe costretto a sposare chiunque facesse illuminare quel braccialetto?"
"No, ora mi spiego meglio." L'avvocato, forse abituato a scenate del genere, non aveva perso la calma e stava proseguendo nelle sue spiegazioni "Appena accorto che il braccialetto cambia colore, signorino Malfoy, lei deve baciare con passione la persona che provoca il cambiamento. Il bacio deve durare finché il bracciale non si apre da solo e allora i beni saranno i suoi e non avrete problemi. Non è obbligato a sposare la fanciulla baciata, se questo la preoccupa, sempre che non abbia la fortuna dei suoi zii, a volte succede."
L'avvocato sembrava aver concluso per il momento.
I congiunti parlarono tra di loro, borbottando. Alla fine Draco decise di prendere la parola, poiché era il diretto interessato.
"Ancora non pensiamo che mi convenga, il patrimonio dei miei zii era stato decimato alla Prima Guerra Magica." disse.
L'avvocato sogghignò in una maniera che preoccupò Draco. Aveva la sensazione che non avesse ancora finito. L'uomo prese una pergamena vuota e cominciò a vergare con la piuma d'oca. Appena finito, porse il foglio, girato dalla parte opposta.
"Questo è quello che indicativamente è chiuso nelle varie camere blindate dei coniugi Lestrange." rivelò "Purtroppo non possiamo essere più precisi, ma all'incirca ci siamo e, se sbagliamo, è per difetto."
Draco, preso il biglietto, lo guardò, rimanendo senza fiato. Lo porse poi alla madre, che impallidì e per un attimo ebbe la sensazione di svenire.
"Come facevano ad avere ancora tutto questo denaro?" chiese la donna, con un filo di voce.
"Non è facile, neppure per il Primo Ministro o per gli Auror, entrare nella Gringott e nelle camere. Il signor Potter, l'unico che ci sia riuscito, ha fatto però gravi danni e i folletti lo tengono d'occhio ancora, ogni volta che va a prelevare del denaro." Fettburg ridacchiava "Mi è capitato una volta di essere in banca nel suo stesso momento e la scena è stata piuttosto divertente. Sembra che non capiscano che l'ha fatto solo per emergenza."
Né Draco, né Narcissa trovarono la cosa molto divertente e risposero con una smorfia disgustata. Vedendo che la barzelletta non aveva spettatori piacevolmente colpiti, l'avvocato si ricompose.
"Ok, comunque, nel caso in cui accettaste, il capitale sarebbe vostro." spiegò "Solo un'ultima cosa prima di dirmi sì o no."
"Altri effetti di cui dobbiamo venire a conoscenza?" chiese Draco, che a quel punto non si stupiva più di nulla.
"In effetti è proprio così." l'avvocato si schiarì di nuovo la voce "Chi indosserà il bracciale, finché non riuscirà a liberarsene, sarà privato dei poteri magici, se ne possiede, come nel suo caso."
Draco rimase senza parole e ed era sul punto d'alzarsi per andarsene. Lo aveva sconvolto di più il non poter usare la bacchetta che il rischio di morte. La madre lo trattenne, con un gesto dolce ma al tempo stesso autoritario. Aveva imparato a essere severa poiché suo marito mancava spesso da casa per aiutare gli Auror a catturare il maggior numero dei Mangiamorte possibile. In tre anni, anche se in giro ce n'erano ancora, avevano quasi sgominato la banda di Voldemort, poiché Lucius conosceva chi ci fosse dentro e quanto.
La vita della moglie e del figlio era costantemente sotto protezione Auror, ma avevano mantenuto privilegi e beni.
"Draco, non essere maleducato." l'apostrofò la madre "Lasciamo spiegare bene il signore."
Draco si sedette immusonito e cercando di mantenere i nervi saldi.
"In realtà, a questo punto, credo di averle detto tutto." L'avvocato, finalmente rilassato per aver lasciato l'informazione più spinosa (levare a un mago senza magia equivale a farlo girare per Diagon Alley nudo) finì di bere il suo the, ormai ghiacciato. Poi riprese il discorso "Ripetiamo dall'inizio: per avere l'eredità lei deve indossare il braccialetto della famiglia Lestrange. Appena indossato, sarà immediatamente privato dei suoi poteri magici e avrà un anno di tempo per trovare la persona che il bracciale ritiene adatta a lei, baciarla con passione finché non si aprirà da solo o aspettare la morte. Credo che non ci sia altro."
L'avvocato guardò la famiglia che lo fissava come se aspettasse altro. Doveva ammettere che era una faccenda davvero singolare, e non facilmente gestibile, ma questo era quanto e non poteva fare altro.
"Quanto tempo abbiamo per decidere?" chiese Narcissa, prendendo la parola al posto del figlio, che dal canto suo rimuginava offese alla volta dell'uomo.
"Sarebbero cinque anni, ma visto che il testamento è stato trovato dopo tre anni la morte dei coniugi, ne mancano solo due, che non sono pochi." spiegò Fettburg "Purtroppo al Ministero della Magia hanno solo un mago che sistema i beni che hanno lasciato i Mangiamorte e solo l'altro ieri è stato trovato tutto. Perciò siamo stati velocissimi a consegnarglielo. Se Draco in questi due anni non accettasse il vincolo, tutti beni passerebbero automaticamente al Ministero che, vista la cospicuità e la provenienza, potrebbe metterli a disposizione di chi è stato gravemente danneggiato dalla guerra."
L'avvocato era certo di aver detto tutto, Narcissa accompagnò l'uomo alla porta promettendogli che appena presa una decisione l'avrebbero avvertito.
Poi si preparò a una guerra interna: voleva convincere Draco ad accettare. Non aveva mai sentito parlare di antenati di Rodolphus Lestrange morti in maniera strana e lo dimostrava anche il fatto che, nonostante tutto, il patrimonio fosse ancora intatto, altrimenti da tempo sarebbe finito nelle mani del Ministero. Oltretutto un anno senza magia non avrebbe che giovato al figlio e forgiato il  suocarattere. Comunque aveva due anni per convincerlo ed era certa che, dove non fosse arrivata la sua autorità, ci sarebbe giunta la rottura di boccini che aveva intenzione di propinargli.
Gioielli di famiglia, arrivo!


Note: per chi è curioso di sapere com'è nata questa fic, oltre all'immagine già linkata, lascio anche il pacchetto che mi era stato dato da sango_79.
2 
Personaggio: Bellatrix Lestrange
Oggetto: Bracciale
Tema: Uno dei protagonisti perde i poteri
Luogo: Sgabuzzino delle scope
Avvertimento: Post War
Genere: Romantico
Beh, bene o male, ho usato tutto.
  
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