Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Nikki Potter    14/07/2008    26 recensioni
Harry è rimasto di nuovo solo, tutti sono morti e lui è l'unico sopravvissuto. Ma arriverà in un'altra dimensione dove Harry James Potter è ufficialmente morto il 31 ottobre 1981, dove Voldemort semina il terrore e dove ritroverà tutte le persone che ha perduto e imparerà a conoscerle. Riuscirà sotto falsa identità a sconfiggere di nuovo Voldemort e a salvare le persone che gli vogliono bene?
Genere: Avventura, Guerra, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo, Da Epilogo alternativo
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dimensione parallela
Eccomi con un'altra ff!! Questa però è una long-fic per cui non saranno solo due o tre capitoli, ma molti di più. Spero che anche questa vi piaccia!!!
Buona lettura!!!



Dimensione Parallela


Harry aprì gli occhi e vide un cielo grigio. Ricordava, era a Hogwarts, c’era stata una battaglia…
Si mise a sedere di scatto e si guardò intorno…erano tutti morti, corpi ovunque. Ron…Hermione…Ginny…i signori Weasley…la McGranitt…Lupin… Tonks…Hagrid…non era più rimasto nessuno a parte lui. I suoi occhi verdi si posarono sul cadavere di Voldemort, gli occhi rossi spalancati e sulla faccia l’accenno di un ghigno malefico.
All’improvviso un canto si elevò dalle macerie del castello, un canto malinconico che esprimeva tutto il dolore di Harry ma anche tutta la dolcezza che era possibile. Dagli occhi verdi di Harry cominciarono a sgorgare delle lacrime irrefrenabili, sempre più copiose e dolorose, cominciò a singhiozzare.
Fanny interruppe il suo canto, volò intorno a quello che rimaneva del castello e si posò davanti ad Harry.
Harry la guardò intensamente senza smettere di piangere “Non mi è più rimasto nessuno, sono di nuovo solo…”
Non pensava veramente che la fenice lo potesse capire, era più che altro uno sfogo, era come parlare con Silente, quella fenice era l’unica cosa che lo legava ancora a quell’uomo che stimava con tutto il cuore, l’unico uomo che sapeva leggergli l’anima solo con uno sguardo.
“Se prenderai una mia piuma potrai andare in una dimensione parallela a questa, dove tu però non esisti, sei morto, ma Voldemort è ancora vivo e la comunità magica vive nel terrore. Potresti rincontrare le persone che hai perso, pensaci…” era la fenice che parlava, ma la sua voce era molto simile a quella di Silente.
Harry la guardò confuso per un attimo, ma poi il pensiero che avrebbe potuto vedere tutti i suoi amici di nuovo, che tanto lì non gli era rimasto nulla presero il sopravvento.
“Accetto” disse Harry afferrando la bacchetta che era caduta lì vicino.
Gli sembrava quasi che quello fosse un aiuto di Silente, ma lui sapeva che era morto…lanciò un ultimo sguardo alla lapide di marmo bianca di Silente vicino al lago e poi prese una piuma scarlatta di Fanny. Subito fu avvolto da una luce dorata, quando aprì gli occhi era sera e si trovava in quella che riconobbe essere Diagon Alley. A quell’ora nessuno girava ancora per strada, c’era un silenzio tombale.
Di fianco a Harry comparve subito un baule con tutte le sue cose.        
“Baule locomotor!” il baule si sollevò in aria, intanto pensò al da farsi.
Convenne subito di prendere un aspetto differente, chiuse gli occhi concentrandosi come gli aveva insegnato Tonks.
Il solo ricordarla gli faceva male…i capelli restarono neri ma leggermente lunghi e leggermente mossi, gli occhi azzurro cielo. Era molto simile a Sirius ma non uguale.
Pensò anche a un nome fittizio, gli venne quasi spontaneo, Ted Evans. Ted come il nome del suo figlioccio e Evans come sua madre.
Cominciava ad avere freddo, non aveva il mantello e il vento autunnale gli stava entrando nelle ossa. Fu con sollievo che entrò al Paiolo Magico, si sentì avvolto da un lieve tepore.
Tom, il barista, con aria un po’ diffidente lo raggiunse “Buonasera signore, cosa posso fare per lei?”
Ovvio, non sapeva se era un Mangiamorte o no.
“Sono Ted Evans, vorrei una stanza per una settimana se è possibile” rispose Harry.
“La numero 11 è libera. Mi segua, l’accompagno” Tom afferrò la chiave e cominciò a salire le scale.
Harry non si accorse di due occhi ambrati che lo guardavano con sospetto. Seguì Tom su per le scale e con un grazie entrò nella sua stanza. Era la stessa in cui aveva passato l’estate prima del suo terzo anno. Sospirò.
Il giorno dopo decise che si sarebbe fermato alla biblioteca più grande di Diagon Alley a consultare le vecchie Gazzette del Profeta per sapere cosa era successo in quel mondo.
Si coricò sul letto e con un lieve sorriso si addormentò.

*

Remus Lupin si materializzò davanti alla casa del suo migliore amico, Sirius Black. Percorse il vialetto e suonò il campanello.
“Chi è?” domandò una voce bassa e profonda.
“Sirius sono io, Remus, il tuo amico Lunastorta, giuro solennemente di non avere buone intenzioni” disse Remus per farsi identificare.
Sirius aprì subito la porta con un sorriso “Rem, che ci fai a casa mia a quest’ora?”
“Lasciamo perdere, una giornataccia” rispose Remus dirigendosi automaticamente verso il salotto mentre Sirius chiudeva la porta.
Appena mise piede in salotto vide una testa di capelli neri sparati spuntare dal divano.
“Jamie, anche tu qui?” disse Remus.
James Potter si mise a sedere di scatto e lo guardò sorridendo “Rem, ciao, è successo qualcosa?”
La sua voce era leggermente preoccupata, da quando diciassette anni prima suo figlio Harry era morto aveva il terrore di poter perdere anche le altre persone importanti che gli erano rimaste: Sirius, Remus e Lily.
“No, tutto bene, piuttosto direi che è successa una cosa bizzarra. A proposito, dov’è Lily?” domandò Remus.
“Sono qui Rem, ho preparato del tè per tutti” Lily entrò in salotto con un vassoio con quattro tazze, una ciotola di biscotti e una teiera fumante.
“Proprio quello che ci vuole, fa un freddo fuori…” commentò Remus.
“Allora Rem, che è successo? Come mai piombi a casa mia a quest’ora? Non è da te…” disse Sirius raggiungendoli e sedendosi di fianco a James.
Lily versò il tè e si sedette vicino a Remus che aveva preso la sua tazza senza dire una parola e stava fissando il liquido ambrato al suo interno.
“Allora?” domandò Lily sorseggiando la sua bevanda.
“Prima sono stato al Paiolo Magico e ho visto entrare un tipo sospetto” rispose Remus.
“Un Mangiamorte?” domandò James.
“Non lo so, avrà avuto massimo diciotto anni e per di più…” rispose Remus.
“E per di più cosa? Ha fatto del male a Tom? Ti ha minacciato?” domandò Sirius preoccupato.
“No, niente del genere, solo che…potrebbe essere tuo figlio Sirius, è quasi identico a te” rispose Remus.
Sirius sgranò gli occhi sorpreso “Cosa?!”
“Te lo giuro, sono rimasto impressionato, l’unica differenza erano gli occhi azzurri, per il resto sembravi tu” aggiunse Remus ancora turbato.
“Sirius, non è che hai messo incinta qualcuna diciotto o diciannove anni fa, vero?” domandò James.
“No, cioè non lo so” rispose Sirius confuso.
“I Black hanno figli illegittimi sparsi per tutta l’Inghilterra” commentò Remus.
“Hai sentito come si chiamava?” domandò Lily.
“Mi pare Ted Evans” rispose Remus.
“È un tuo parente?” domandò James a Lily.
“No, ma del resto ci sono tanti Evans…” rispose Lily riflettendo.
“Già” convenne Remus.
“Senza contare che il nome potrebbe essere fittizio, molti se ne inventano uno per proteggersi credendo di essere più al sicuro” disse James.
“È come cercare l’ago in un pagliaio” commentò Remus sospirando.
“Cosa dovrei dire io che non so nemmeno se ho un figlio illegittimo?” sbottò Sirius.
“Alloggerà per una settimana al Paiolo Magico, domani possiamo seguirlo così Sir lo potrai vedere” propose Remus.
“Okay, io, te e Jamie domani lo seguiamo” concordò Sirius ora più rilassato.
“Per me va bene” acconsentì James.
“Io allora vado da Molly e Tonks, pomeriggio per sole donne” disse Lily con un sorrisetto.
“Perfetto allora ci vediamo domani davanti al Paiolo Magico alle otto e mezza” stabilì Remus.
“Okay a domani” James e Lily sparirono con un crac a casa Potter a Godric’s Hollow mentre Remus sarebbe rimasto a dormire a casa di Sirius nella stanza degli ospiti, cosa che ormai succedeva spesso.
Tuttavia quella notte Remus non riuscì a dormire, aveva visto qualcosa in quegli occhi azzurri, ma cos’era? Sembrava quasi dolore, sofferenza, sembravano vuoti, senza più nessun scintillio. Tutto questo lo turbava più di qualunque altra cosa.


Mi lasciate una recensione per sapere se vi è piaciuta???
Nikki Potter
  
Leggi le 26 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Nikki Potter