Quattro anni, quattro spettacoli diversi, stessa compagnia teatrale, stesso service.
Due ragazzi che si incontrano una volta sola all’anno e un’intesa speciale.
Perché a volte l’amore rimane in attesa per anni prima di sbocciare.
Dall'ultimo capitolo:
«Oh, la tua giacca. Tieni» e fece per togliersela, ma lui la fermò.
«Non importa, tienila tu. Così avrò una scusa per rivederti».
Lei sorrise e lo ringraziò. Si augurarono la buona notte – o buona mattina, da come uno voleva leggere l’orologio – e ancora una volta sembrò che Tessa dovette entrare dentro casa, tanto che l’altro si voltò e cominciò a incamminarsi, ma poi lei cambiò nuovamente idea.
«Andrea?» lo chiamò. Lui fece appena in tempo a voltarsi che lei si era già precipitata indietro, di nuovo fra le sue braccia. «Non hai bisogno di una scusa per rivedermi» gli disse prima di baciarlo nuovamente.
Lui fece uno dei suoi sorrisi obliqui. «Speravo che lo dicessi».