Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: paige95    30/08/2017    2 recensioni
Missing moments sul triangolo amoroso Hermione/Ron/Lavanda.
Dal bacio avvenuto alla fine della partita di Quiddich, Hermione tenterà in tutti i modi di far lasciare Ron e Lavanda, cercando silenziosamente di rivelare i suoi sentimenti al ragazzo, fino ad arrivare alla tanto attesa scena dell'infermeria...
Spero possa piacervi! Buona lettura :)
Dedicata a: HarryPotter394
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Lavanda Brown, Ron Weasley, Un po' tutti | Coppie: Lavanda/Ron, Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da VI libro alternativo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Io come te
 
La seguiva, cercando di tenere il suo passo, in un ultimo disperato tentativo di dissuasione.
 
Hermione si stava avviando verso le scorte delle pozioni per buttarsi alla disperata ricerca della Pozione Polisucco.
 
Ron capì ben presto le intenzioni dell’amica.
 
“Non puoi rubare una pozione a Lumacorno. Ti espelleranno!”
 
L’aveva presa per la manica dell’uniforme per bloccare ulteriori incoscienti passi.
 
“Ronald, così non mi aiuti. Ho paura anch’io!”
 
 
 
 
Arrivarono incerti e spaventati a destinazione.
 
“Ron, resta fuori e dimmi se arriva qualcuno”
 
Si era sempre fidato dei piani dell’amica, ma stavolta non poteva consentirle un gesto così avventato e azzardato.
 
“No, Hermione, mi dispiace, ma non posso lasciartelo fare”
 
Le si era parato davanti, impedendole l’accesso alla stanza.
 
Alla ragazza però non sfuggì quella strana e improvvisa apprensione e un mezzo sorriso le si dipinse sul volto.
 
“Ron, apprezzo veramente tanto, ma non ci sono soluzioni migliori. Inoltre è il caso di sbrigarsi, più ritardiamo l’inevitabile e più rischiamo di essere scoperti”
 
Non replicava, ma la guardava preoccupato. Non poteva rischiare di perderla prima di averle rivelato i suoi sentimenti.
 
“Prima però ti devo dire una cosa”
 
Indugiò e la ragazza cercò di incitarlo a parlare, il tempo a loro disposizione era davvero limitato.
 
“Non puoi dirmela dopo?”
 
Di certo la ragazza non si sarebbe mai aspettata di sentirsi dire le parole che vagavano nella mente dell’amico.
 
“No, non credo di poter più aspettare”
 
E forse in cuor suo aveva atteso anche troppo.
 
“Ron, mi stai spaventando più di quanto non lo sia già”
 
“Scusa, hai ragione”
 
Era sconsolato e indugiava.
 
“Ehy. Mi dici che hai?”
 
Hermione si stava davvero preoccupando che potesse essere qualcosa di grave.
 
Il ragazzo prese un respiro e cercò di tenere gli occhi alti per riuscire a guardarla, ma gli era particolarmente difficile in quel momento.
 
“Per la verità, è da un po’ che devo dirtelo”
 
“Ok, Ron, respira e calmati. Non sto andando al patibolo. Me lo dirai quando avremo sistemato questa storia”
 
Fece per passare, ma lui la bloccò nuovamente.
 
“No, Hermione! Non posso più aspettare” cercava un coraggio che in quel momento gli era precluso “I-io credo di”
 
“Tu credi di?”
 
Anche a lei il cuore iniziava a perdere battiti per l’intensità con cui le aveva pronunciato quelle parole.
 
“I-insomma penso che tu”
 
Si era inaspettatamente perso nei suoi occhi.
 
“Che tu possa farcela”
 
Ruppe velocemente quel contatto visivo e si scostò improvvisamente per lasciarla passare. Non riusciva a dichiararsi a lei, l’ultima volta che aveva tentato di baciarla avevano combinato quel casino, quindi non era davvero il caso di confessarle i suoi sentimenti in un clima così teso.
 
Hermione lo guardò perplessa, aveva sperato in qualcosa che ora sapeva non sarebbe mai accaduto. Gli sorrise rassegnata.
 
“Grazie per la fiducia, Ronald”
 
Entrò e cercò quella dannata pozione. Avrebbe potuto evocarla con un semplice incantesimo, ma lei stessa indugiava in quel piano.
 
Purtroppo per lei la individuò velocemente, senza nemmeno dover ricorrere alla magia. L’ultima volta che aveva bevuto quella pozione si era trasformata in un gatto e quell’esperienza le aveva provocato una piccola fobia per quel genere di incantesimi. Ma stavolta sarebbe andata a colpo sicuro, non avrebbe assunto le sembianze del soggetto sbagliato. E forse anche quella eventualità iniziava a spaventarla a morte. E se davvero qualcosa non fosse funzionato? Doveva trasformarsi in un ragazzo, ma la sua personalità non sarebbe cambiata e insieme ad essa anche la voce sarebbe rimasta identica. Cercò di esaminare le caratteristiche di Ron, ma da imitare era davvero difficile. Non sapeva nemmeno le conseguenze che avrebbe avuto su di sé e forse era l’aspetto che avrebbe dovuto spaventarla di più.
 
Allontanò quei pensieri e uscì dalla stanza. Ron si soffermò sull’ampollina che la ragazza teneva tra le mani.
 
“Ronald, credo di avere bisogno dei tuoi vestiti”
 
Le guance del ragazzo si arrossarono.
 
“M-mi devo spogliare?”
 
L’amica alzò gli occhi al cielo per il fraintendimento.
 
“Ma sei cretino?? Dobbiamo passare per il dormitorio”
 
“C-certo. Lo avevo capito”
 
Hermione trattenne un sorriso, di certo non sarebbe riuscita a replicare quel suo lato ingenuo.
 
 
 
 
L’orario consentì ai due ragazzi di entrare e uscire dalla Sala Comune senza incontrare anima viva.
 
Una volta recuperati abiti più consoni per quell’impresa, si diressero verso lo stesso bagno che aveva fatto da sfondo alla prima volta in cui avevano ricorso a quella pozione.
 
Non ci fu nemmeno bisogno di richiedere a Ron quel capello. I loro sguardi parlavano da soli. Ma gli occhi del ragazzo tentarono un ultimo disperato tentativo di dissuasione.
 
“Ronald, ti prego”
 
Il ragazzo acconsentì a malincuore e aggiunse a quella poltiglia l’ultimo ingrediente.
 
“Ok, Ron, ora vai ad assicurarti che nessuno interferisca tra me e Lavanda”
 
Tentò di liquidarlo velocemente, non voleva che fosse presente quando si sarebbe trasformata.
 
L’amico acconsentì silenziosamente e si voltò con l’intenzione di andarsene, ma lei lo trattenne per un braccio costringendolo a voltarsi nuovamente verso di lei.
 
“Ron, se dovesse succedermi qualcosa”
 
“Hermione, non ti accadrà niente”
 
Solo l’idea di quella eventualità lo faceva tremare.
 
“No, Ron, ascoltami. Non sentirti in colpa, la responsabilità è mia, non avrei mai dovuto nemmeno pensare di tornare indietro nel tempo”
 
Il ragazzo aveva solo potuto immaginare il motivo che l’aveva spinta ad un simile gesto, ma i sensi di colpa li sentiva eccome, dopotutto era stato lui a fidanzarsi con una ragazza per cui non provava assolutamente niente.
 
“Hermione, appena torno nel presente - perché noi torneremo indietro - mollo Lavanda”
 
Le fece un’implicita promessa, ma quelle parole uscirono più dal cuore che dalla testa.
 
La lasciò senza fiato e non seppe nemmeno comunicargli la gioia che le aveva regalato.
 
Gli lasciò dolcemente il braccio e lui riprese il suo cammino.
 
Quando il ragazzo scomparve dalla sua vista, prese un respiro profondo ed ingurgitò velocemente la pozione. Un momento di attesa, in cui trattenne il respiro, ma pochi istanti dopo iniziò la sua dolorosa trasformazione. Quando percepì che quel processo fosse finito, si specchiò con reticenza.
 
“Wow”
 
Era diventata in tutto e per tutto Ronald Weasley. Si stupì, anche se gli effetti di quella pozione li conosceva molto bene.
 
“Ho ancora la mia voce. Devo cercare di renderla più profonda con Lavanda”
 
Si allontanò dallo specchio, aveva visto a sufficienza. Si sentì decisamente strana, ma non aveva tempo di abituarsi alla sua nuova identità, doveva sbrigarsi, perché aveva a disposizione solo un’ora di tempo per convincere Lavanda a perdonarla, o meglio a perdonare Ron.
 
Continua…
 
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: paige95