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Autore: paige95    11/09/2017    2 recensioni
Missing moments sul triangolo amoroso Hermione/Ron/Lavanda.
Dal bacio avvenuto alla fine della partita di Quiddich, Hermione tenterà in tutti i modi di far lasciare Ron e Lavanda, cercando silenziosamente di rivelare i suoi sentimenti al ragazzo, fino ad arrivare alla tanto attesa scena dell'infermeria...
Spero possa piacervi! Buona lettura :)
Dedicata a: HarryPotter394
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Lavanda Brown, Ron Weasley, Un po' tutti | Coppie: Lavanda/Ron, Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da VI libro alternativo
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Qualche piccolo dettaglio
 
Ron non riusciva davvero a capire cosa fosse preso all’amica. Aveva iniziato a frequentare Cormac McLaggen da un giorno all’altro, senza dare il minino segno di interesse verso quel ragazzo.
 
Questo per lui era davvero troppo. Poteva anche sopportare che lei non gli rivolgesse la parola, ma non le avrebbe di certo più permesso di frequentare un altro sotto il suo naso.
 
Hermione era strana ultimamente, parlava di cose che lui non riusciva a comprendere. Voleva trovarla e chiarire una volta per tutte. E dichiararsi? Forse, o forse no. Insomma, un modo per riuscire a farle lasciare McLaggen doveva pur trovarlo. L’avrebbe baciata se necessario? Probabile, non che non ne avesse una gran voglia, ma non sapeva se fosse consono. Ma dopotutto al diavolo Lavanda e maledetto quel giorno che si era messo con lei. E infondo maledetto lui per non aver capito prima i suoi sentimenti.
 
Aveva trovato la giusta carica e il coraggio per parlarle con il cuore in mano.
 
Non sapeva però dove fosse Hermione, era un periodo che non gli era concesso conoscere ogni spostamento della ragazza. La sfortuna o la fortuna volle che si imbatté proprio in Cormac. Forse lui aveva qualche informazione in più.
 
Dovette davvero fare uno sforzo enorme per riuscire a non Schiantarlo.
 
“McLaggen, hai per caso visto Hermione?”
 
“E a te che importa, Weasley?”
 
Desiderava chiudere velocemente quella conversazione, ma quell’ottuso ragazzo non rendeva l’impresa facile.
 
“Cormac, non voglio litigare, dimmi solo dov’è Hermione. Devo parlarle”
 
“E farla soffrire ancora?”
 
“Immagino che non siano affari tuoi, quindi” rifletté successivamente sulle sue parole “Aspetta, come?”
 
McLaggen alzò gli occhi al soffitto, infastidito dalla poca perspicacia dell’altro.
 
“Possibile che non te ne sia accorto? Problemi tuoi, Weasley, perché ora Hermione è già impegnata e puoi contarci che lo sarà per molto tempo”
 
Ron si stava stufando e aveva putato la bacchetta contro il suo rivale. Era al limite della pazienza.
 
“Ascoltami bene, mi sto veramente stancando di te e delle tue insinuazioni. Dimmi dov’è Hermione o puoi stare certo che tornerà single senza nemmeno accorgersene”
 
Cormac non fece in tempo a difendersi, che alle spalle di Ron una voce lo distrasse.
 
“Ma cosa diavolo fate voi due?”
 
Ron si girò d’istinto, con ancora la bacchetta alzata.
 
“Vuoi per caso Schiantare anche me?”
 
Il ragazzo ripose l’arma velocemente.
 
“Hermione, ti stavo cercando, d-dovrei parlarti”
 
Il coraggio era un po’ scemato, ma, ora che l’aveva finalmente davanti, non poteva certo tirarsi indietro.
 
La ragazza notò l’incertezza di Ron e si rivolse a McLaggen.
 
“Cormac, ci dai un momento?”
 
La guardò sbigottito, ma non osò ribattere e si allontanò, fulminando entrambi.
 
Hermione si accertò di essere rimasta solo con l’amico, prima di rivolgersi a lui.
 
“Allora, mi dici che hai?”
 
Lui non riusciva a scollare gli occhi dal viso della ragazza. Non fiatò, ma continuò a guardarla.
 
“Ron”
 
L’amica sussurrò il suo nome con la speranza di riportarlo alla realtà.
 
“Hermione, ti ho già detto che hai degli occhi bellissimi?”
 
Lei credette di aver capito male, ma quando vide che il ragazzo sembrava come ipnotizzato, iniziò a preoccuparsi. Pensò subito agli effetti della Giratempo e temette di avergli fatto ancora più male rispetto a quanto dichiarato da quel libro.
 
“No, Ron, non mi hai mai detto una cosa simile in tutta la tua vita”
 
Ma lui continuava a guardarla incantato e lei iniziò ad imbarazzarsi seriamente.
 
“Ron”
 
Gli passò una mano davanti al viso per discostare il suo sguardo. Lui iniziò a sbattere gli occhi, ma continuava a non reagire.
 
“Ron, ti prego, mi stai facendo preoccupare”
 
Il ragazzo finalmente reagì a quelle parole, ma non nel modo in cui lei si sarebbe mai aspettata. Il viso del giovane si stava avvicinando a quello di Hermione.
 
“Ron”
 
Tentò di richiamarlo un’ultima volta, ma in realtà quel rimprovero era rivolto a lei stessa. La sua mente le diceva di scostarsi, ma il suo corpo non muoveva un solo muscolo per liberarsi da quell’incresciosa situazione.
 
“Hermione, non credo di sentirmi molto bene”
 
Sussurrò a lei appena prima che le loro labbra si unissero, bloccando le sue intenzioni. Lei stava per chiudere gli occhi, ma quella frase la richiamò da quel gesto.
 
Lo vedeva instabile come se stesse per svenire. Lo prese d’istinto per le spalle.
 
“Ron, è colpa mia”
 
Lui non indietreggiò da lei. Rimasero con quell’ennesimo bacio in sospeso.
 
Il ragazzo non riusciva a capire le parole dell’amica, sentiva solo un forte capogiro e martelli nella testa.
 
“Scusami, ti prego”
 
Lei continuava ad essere dispiaciuta.
 
“Hermione, sto troppo male per comprendere quello che vuoi dirmi”
 
Fu lei ad allontanarsi per prima da lui, senza però smettere di reggerlo. Aveva davvero l’aria di cadere da un momento all’altro.
 
Lui la invitava ad essere più comprensiva, ma lei conosceva davvero pochi modi per accogliere la richiesta di Ron.
 
“Cormac non significa nulla”
 
Le stava venendo da piangere. Ma lo stato di Ron stava peggiorando, quindi tentò di trattenere le lacrime.
 
“Ron, devi andare in infermeria”
 
“N-no, prima devo dirti una cosa” chiuse gli occhi per contenere il dolore “Nemmeno Lavanda significa qualcosa per me”
 
Ma come faceva a trattenere le lacrime dopo quella rivelazione?
 
“Ron, è colpa mia se stai male, mi dispiace”
 
“Se ti riferisci a McLaggen”
 
Avrebbe avuto voglia di scherzare anche in punto di morte e quella considerazione fece sfuggire un sorriso ad entrambi.
 
Il ragazzo teneva gli occhi socchiusi, persino la luce iniziava a dargli fastidio. Ma riuscì comunque ad intravederla.
 
“Forse non ti ho nemmeno detto che anche il tuo sorriso è bellissimo”
 
Paradossalmente si rese conto di essere sul precipizio e non era così sicuro di avere altre occasioni per far sapere alla ragazza difronte a sé quello che realmente pensava.
 
Proferì quelle ultime parole prima di chiudere totalmente gli occhi. Hermione sentì sulle braccia il peso di Ron aumentare e non riuscì a reggerlo. Si accasciò sulla spalla di lei.
 
"Ron!"

La ragazza non osò muoversi per paura di farlo cadere.
 
Cercò la bacchetta e pensò a qualche incantesimo per aiutarlo.
 
“Wingardium Leviosa”
 
Lo fece levitare per accostarlo delicatamente alla parete di lato a loro. A quel punto, la ragazza non perse tempo, si lanciò a suoi piedi ed iniziò a schiaffeggiarlo per rianimarlo.
 
“Ron, per l’amor del cielo!”
 
Si stava davvero spaventando e si affrettò a sentire il battito del polso, ma per fortuna quello era presente e il cuore pulsava regolarmente. Tutti i parametri vitali erano presenti.
 
Hermione non riuscì più a trattenere le lacrime.
 
“Ron, ti prego, svegliati”
 
Soffocò d’istinto i singhiozzi sulla spalla dell’amico.
 
“Per favore, non posso pensare che tu stia male per colpa mia”
 
Sussurrava nell’orecchio del ragazzo e un fiume di lacrime stava inumidendo il collo della sua camicia.
 
“Hermione, finiscila di piangere”
 
Una flebile voce fece aprire gli occhi alla ragazza e cessò suppliche e singhiozzi.
 
“Ron”
 
Si alzò dalla spalla dell’amico per guardarlo negli occhi e un grande sorriso si dipinse sul volto di lei.
 
Hermione d’impulso, senza nemmeno pensare, stampò un grosso bacio sulle labbra del ragazzo. Ron rimase immobile.
 
Lei si staccò imbarazzata e spaventata, portandosi una mano davanti alla bocca.
 
“Miseriaccia, Hermione! Dovevo rischiare di morire per avere un tuo bacio?!”
 
In quel momento la ragazza era talmente provata che non riuscì nemmeno a comprendere pienamente quelle parole.
 
“Ti prego, dimmi che ricordi”
 
“Come abbiamo fatto a tornare indietro dal passato? Questa parte mi sfugge, Hermione”
 
L’amica - sì, bè, ora diventa complesso definirla tale - ricominciò a respirare e sorrise, davvero felice che quell’incubo fosse finalmente finito. E Cormac vi era compreso.
 
 
Continua…
 
   
 
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