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Autore: The Rosablue91    28/11/2021    3 recensioni
Quando la piccola Lucy riceve come regalo uno schiaccianoci alla vigilia di Natale dal suo caro ''nonno'', il vecchio stravagante orologiaio Makarow Dreyar ne rimane subito colpita, e quella stessa notte accade la magia dove i suoi giocattoli si animano capitanati dallo Schiaccianoci per dare battaglia al malvagio Re dei Topi.
Chi è davvero lo Schiaccianoci? È più di quello che sembra? E quali segreti nasconde il vecchio orologiaio?
Lucy dovrà armarsi di coraggio se vuole salvare lo Schiaccianoci.
Tra sogno e realtà prende vita uno dei classici di Natale più amati di sempre.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luxus Dreher, Makarov, Natsu/Lucy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un regalo molto speciale

 
La bambina non riusciva a stare ferma nonostante sua madre facesse del suo meglio per pettinarle i capelli dorati e domandò per l’ennesima volta-Hai fatto mamma?-
-Ancora un momento, tesoro mio-le rispose dolce la madre, aprì una scatola piena di nastri, come se li dentro ci fosse un arcobaleno, e chiese alla figlia- Quale nastro preferisci, Lucy?- indicando con una mano i nastri colorati.
Lucy ci rifletté un lungo momento, era un’occasione speciale quella sera si sarebbe svolta la vigilia di Natale nella grande casa Hearthphilia e occorreva un nastro speciale, Lucy indicò col dito il prescelto- Scelgo quello bianco-
Layla, la madre della bambina, prese elegantemente il nastro bianco candido come la neve e lo legò hai capelli di sua figlia, la voltò e con occhi effettuosi le disse- Ora sei bellissima, tesoro-
-Grazie, anche tu sei bellissima mamma- le rispose la bambina con fare dolce e l’abbracciò al collo, Lucy era la bambina più fortunata del mondo ad avere una mamma buona e gentile come Layla.
-Lucy! Hai finito si o no?- la chiamò da dietro la porta la voce di un ragazzino.
-Solo un momento, Laxus!- il ragazzino aprì la porta senza bussare e sollecitò la bambina- Sbrigati! O rimarremo senza regali!- le donne ci mettevano sempre un sacco di tempo per prepararsi non aveva mai capito perché.
-Laxus Heartphilia! –lo richiamò la madre con una leggera nota di severità nella voce-non penserai di presentarti davanti agli ospiti con il panciotto sbottonato? Lo sai quanto ci tiene tuo padre-
-Ma mamma…- protestò il ragazzino.
-Niente ‘’ma’’, dai vieni qui- la madre si chinò verso il figlio maggiore e sistemò per bene, ancora un paio d’anni e Laxus l’avrebbe superata di altezza.
-Ecco fatto! Ora sei un figurino- gli fece un buffetto sulla guancia.
-E dai mamma!- Laxus sorrise verso la sorella-facciamo a chi arriva prima al salone? Ci stai?-
-Si!- esultò la bambina, i due fratelli corsero per le scale, superando Bero, il maggiordomo fino ad arrivare al portone che stava portando leccornie.
-Bambini!- li riprese la voce burbera che Laxus e Lucy conoscevano bene, si pietrificarono all’istante- quante volte vi ho detto che non si corre?-
I piccoli Heartphilia si voltarono verso il padrone di casa, Jude Haerthphilia che li squadrava con cipiglio severo e braccia incrociate dietro di lui vi era la figlia maggiore, Brandish una ragazza di quattordici anni.
-Perché agitarsi tanto? I regali non ve li ruberà nessuno- disse calma la maggiore a quei due  scalmanati dei suoi fratellini.
-Scusaci papà- mormorano mogi, ma la risata allegra della padrona scacciò via la tristezza avvolgendo il braccio del marito-caro, lasciali fare per stavolta, non vedi come sono allegri ?-
Il profilo severo di Jude si ammorbidì-E magari sono ansiosi di vedere il loro caro ‘’nonno’’ non è forse vero?-
Non era veramente loro parente ma un caro amico di famiglia il vecchio Makarow Dreyar i bambini lo chiamavano affettuosamente ‘’nonno’’ gli erano molto affezionati.
Lucy annuì molto seria-Si papà, non vediamo proprio l’ora di vederlo!-
-E sapere cosa ci ha portato!-fece eco Laxus.
Jude allargò un sorriso e si avvicinò ai bambini rendendoli partecipi di un grandissimo segreto-sapete una cosa piccoli miei? Anche io sono curioso- ridacchiando insieme ai bambini.
Brandish alzò gli occhi al cielo-Fra i tre non so chi sia il bambino, mamma- la madre accarezzò i capelli a caschetto verdi della figlia e le regalò un sorriso.
In effetti perché non avrebbero dovuto essere eccitati? Quell’uomo oltre che ad essere un rinomato orologiaio era anche un eccellente inventore, creava giocattoli che nessun’altro riusciva a fare, Lucy lo sapeva bene, molti dei suoi giocattoli portavano la sua firma, la sua preferita era una bambola a forma di sirena di colore blu, aveva un meccanismo a molla, giravi una manopola dietro la schiena per dargli la carica,  la adagiavi a pelo d’acqua, la lasciavi e la coda batteva, dall’alto in basso muovendo la sirena facendo un sacco di spruzzi, Lucy si divertiva un sacco quando faceva il bagno  con quella sua amica che aveva chiamato Auqarius, e Laxus si domandava come mai la sorella usasse tante volte e il meccanismo del giocattolo  mai si arrugginisse, lo aveva domandato al nonno, che era molto affascinato da quei meccanismi, e lui gli aveva risposto facendo un occhiolino-segreti del mestiere-
-Se da grande mi prendessi come tuo apprendista me ne sveleresti qualcuno?- lo supplicava Laxus.
-Vedremo- rispose il nonno con un sorriso.
Oltre alla sirena Lucy aveva un sacco di amici giocattoli, una mucca parlante che faceva Muuu, un granchio che muoveva le chele, un carillon a forma di ragazza/arpa che emetteva una decina di melodie,  suo fratello aveva a se cari tre giocattoli preferiti, la madre li chiamava scherzosamente ‘’il trio di Laxus’’ il primo giocattolo, il suo preferito, oltre ad essere il suo migliore compagno di giochi, era un capitano dell’esercito dai lunghi capelli verdi, ribattezzato Freed, Laxus lo usava per guidare il suo esercito di soldatini alla vittoria, il suo meccanismo consisteva nel sguainare la spada e puntarla verso i nemici, il secondo era un cavaliere senza macchia e senza paura dal nome sir Bixlow, con una lancia in groppa al suo destriero e in conclusione una fata che muoveva le ali che a Lucy gli sembrava avere un’aria antipatica, Laxus aveva trovato qualche ostacolo per trovare un nome che potesse andarle bene (si sa le donne potevano diventare permalose) lo sapeva bene fra poco aveva compiuto dodici anni ed era un sacco di tempo che aveva imparato a conoscerle, la sua mamma beh… lei era fantastica non si arrabbiava mai era sempre dolce e gentile con Laxus poi c’era Brandish che pensava solo alla musica e a strimpellare il pianoforte ma andavano abbastanza d’accordo e infine  Lucy, quest’ultima era un po’ paurosa con la testa tra le nuvole e anche frignona nei suoi otto anni ma era allegra, e piena di energie, certo avvolte il fratello le faceva qualche scherzetto ma era normale tra fratelli e Laxus si divertiva un mondo con lei, era un’ottima compagna di giochi gli voleva molto bene come il resto dei membri della famiglia (anche se non l’avrebbe mai ammesso neanche sotto tortura). L’unica donna che le dava i brividi era la dottoressa Porlyusika (si dottoressa!) una delle prime donne-dottori ad essersi laureata all’università di Medicina di Magnolia col massimo dei voti, era brava e competente  però… brrr con quello sguardo severo e il naso aquilino e quel caratteraccio dispotico sembrava una strega uscita da un libro di favole illustrato.
Tornando alla fatina aveva deciso per  Evergreen perché era vestita di verde e gli calzava a pennello, come diminutivo la chiamava Ever, i loro giocattoli erano riposti al sicuro in una credenza con sportelli a vetro per loro erano dei veri tesori.
-Che dite bambini? Andiamo prima a vedere l’albero prima che arrivino gli ospiti e il nonno?- domandò la mamma.
-Sì! Sì!- dissero all’unisono carichi di gioia i genitori aprirono le porte del salone e a Lucy  gli occhi luccicarono come stelle dalla meraviglia, dove l’albero di Natale spiccava imperioso e la stella toccava quasi il soffitto, abbellito con sfere scintillanti e sotto di esso regali ma cosi tanti regali avvolti da carta colorata e sgargiante, che non finivano più, certo quell’anno aveva cercato di essere una brava bambina e comportarsi bene, come obbedire alla mamma e al papà essere una brava sorella e stare attenta alle lezioni che impartiva il precettore.
Ma neanche nei suoi sogni avrebbe immaginato tanta abbondanza! Babbo Natale era stato generoso con loro!
E il salone era decorato di ghirlande e fiocchi rossi, i tavoli imbanditi di cibo con tante leccornie.
Dette uno sguardo al fratello non vedeva l’ora di aprire i regali e anche lei non stava più nella pelle.
Dling dling
Il campanello suonò, segno che i primi ospiti stavano arrivando, il signor Hearthphilia fissò l’orologio erano quasi  le 18:00, il marito si rivolse alla consorte-vieni mia cara, andiamo incontro agli ospiti- si rivolse ai bambini e li ammonì- e voi abbiate ancora un po’ di pazienza scarteremo i regali fra poco-
-Si papà-promisero angelicamente i bambini mentre i due adulti andarono alla porta d’ingresso.
La signora Hearthphilia faceva gli onori di casa avvolta nel suo vestito di seta grezza giallo-oro con un merletto bianco sul corpetto e delle manichette, splendente ed incantevole più della stella di Natale fissa in cima all’albero, ella regalava sorrisi di benvenuto.
-Non so proprio da quale cominciare-pensò meditabondo Laxus ad alta voce…ci sono!  Avrebbe cominciato da quello più grande! La sapeva lunga nei regali più grandi c’erano i giocattoli più belli.
-Senti Laxus, secondo te cosa ci regalerà il nonno?- domandò la bambina, le sorprese del nonno erano quelle che aspettavano sempre con ansia.
-Ah quello è facile! Ho sentito che è una fortezza- non vedeva l’ora di usarla come base per i suoi commilitoni, si immaginava una fortezza inespugnabile armata di cannoni.
Lei scosse vigorosamente la testa -A me ha detto che si trattava di uno splendido giardino con un lago dove nuotano dei cigni con le collane d’oro e una ragazza che da loro del marzapane, io immagino che dietro ci sia un bel castello- disse la bambina nella sua fantasia.
-Chi dà da mangiare del marzapane ai cigni? Mai sentita una sciocchezza del genere-Laxus torse il naso non era affatto d’accordo-io sono sicuro che è una fortezza!-
-Castello!-
-Fortezza!-
-Castello!-
-Fortezza!-
-Bambini non litigate- li riprese il padre, Lucy sbirciò, gli ospiti stavano entrando ma del nonno non c’era ancora traccia.
Passò mezz’ora ma di lui non c’era alcuna traccia.
La piccola Lucy sentì gli adulti commentare-ma verrà davvero questo fantomatico orologiaio?-
-Certamente Crowford-san, il vecchio Dreyar è sempre in ritardo ma non ha mai mancato una festa a casa Heartphilia- rispose la signora Benno.
-Io ho sentito dire che è suonato come i suoi orologi ahahahaha-
-Pettegolezzi provenienti da malelingue-intervenne il signor Gran doma-le posso assicurare la sua mente funziona perfettamente e le invenzioni che fa sono avanti con i tempi è un vero promotore-
Lucy notò distratta un ragazzo con gli occhiali e dai capelli color ghiaccio parlare con la sorella, erano entrambi seduti sul divanetto e assorti nella conversazione.
-Si fa desiderare, il vecchio Dreyar-
-Chissà quale sorpresa avrà fatto?- Lucy colse i discorsi degli adulti e ancora il nonno non accennava ad arrivare, uffa!
-Vieni Lucy andiamo ad aprire i regali- la invitò la mamma, Laxus si era già buttato in quel mare di doni e stava scartando via la carta dal pacco più grande-si!- disse lei, e Layla porse alla sua bambina un pacco, Lucy tirò fuori avvolto da carta velina un vestitino di seta azzurro cielo (non vedeva l’ora di indossarlo!) e altri tre vestitini di seta di colore diverso uno più bello dell’altro!
Laxus aveva ricevuto un intero reggimento di soldatini! Validi uomini per il suo capitano! Ci stava già giocando da come ne era preso.
Brandish alzatasi dal divanetto raggiunse la famiglia e scartò anche i suoi regali, spartiti musicali da pianoforte, i suoi occhi si spalancarono d’interesse-questi sono introvabili!-
-Te li manda la pro zia Anna e si raccomanda di esercitarti- le raccomandò la madre.
-Lo farò! Mi metterò d’impegno-
Gli occhi di Lucy si accesero ancora di più quando passò ai prossimi regali, erano dei libri di favole illustrati! Passò le mani su un libro, chissà quali favole da lontane terre narrava? Le avrebbe lette tutte da cima a fondo.
E una montagna di dolci! Marzapane, biscotti al cioccolato, alla cannella e caramelle!
Dling dling
Lucy voltò la testa verso la porta e sorrise, non fu l’unica molti ospiti fecero come lei, era lui! Finalmente era arrivato!
-Makarow! Vecchio mio! Ce l’avete fatta ad arrivare!- lo accolse il padrone.
Eccolo li finalmente il caro nonno! Un uomo piuttosto normale bassino con i baffi sempre di buon’umore e molto in là con gli anni, indossava un mantello e un buffo cappello, per Lucy sembrava un mago.
Beh magari lo era, solo un mago sarebbe stato capace di costruire giocattoli meravigliosi.
Makarow si scrollò la neve dal cappello-questo tempaccio mi ha impedito di arrivare prima ma mai mi sarei perso la festa, amico mio-
La padrona di casa chiese-Volete scaldarvi un po’ al camino? O magari bere una cioccolata calda?-
Lui ridacchiò e si sfregò le mani intirizzite-La cioccolata la prenderò dopo e la vostra accoglienza mi scalda già e credo che qui stiano tutti in fibrillazione di scoprire cosa ha portato questo vecchio, vi chiederei di aiutarmi a portare il mio ultimo lavoro è un po’ pesante-
-Ma certamente-
Ci volle la forza del papà e del nonno per portare il tanto sospirato regalo coperto da un telo, che misero sopra un tavolo, tutti erano attorno, Makarow Dreyar scoprì il regalo e…
-È un castello! È un castello!- saltellò Lucy, un castello proprio come quello delle favole.
-Lo vediamo, Lucy- disse Brandish calma ma anche lei era decisamente colpita.
Un castello magico con tanto di lago, due cigni con collane d’oro e una ragazza dai codini blu in procinto di dar loro da mangiare.
Un castello in cui all’entrata vi era scritto Fairy Tail e tanti personaggi che lo abitavano e a Lucy  sembrarono ancora più fantastici, perché non appena il vecchio orologiaio azionò una rotella dietro il castello, i personaggi cominciarono a muoversi accompagnati da una melodia.
Lucy applaudì-Fantastico! Fantastico!-
C’era una ragazza all’entrata del castello, una fata molto dolce rispetto ad Evergreen, con le ali trasparenti sulla schiena e lunghi capelli albini (di un bianco come quelli di un confetto), un lungo vestito argento a fasciarle il corpo e un sorriso dolce a illuminargli il viso, agitava una bacchetta come a dare il benvenuto.
La ragazza coi codini che buttava dal suo cestino marzapane ai cigni che nuotavano placidi del lago.
E tante altre figure che danzavano e passeggiavano nel castello.
Persino gli adulti si complimentavano con Makarow Dreyar, un vero genio! Anche quello scettico di Crowford.
Laxus però non era tanto d’accordo ed esclamò-che noia! Nonno ma fanno sempre i soliti movimenti? Falli uscire tutti!-
Il nonno rispose- Laxus non è possibile-
-Dai fallo! Fallo!-
Il vecchio orologiaio sembrò indispettirsi ribattendo seccato-No, no e no! Questo è il meccanismo! Non puoi farci niente!-
Laxus sbuffò-preferisco il mio esercito allora se quelli possono fare soltanto i sempre soliti noiosi movimenti- tornando a giocare con i suoi soldatini, persino a Lucy dopo un po’ quei movimenti parvero noiosi anche se non lo diede a vedere, Makarow risentito spense bruscamente il meccanismo, offeso-Ah, i bambini al giorno d’oggi! Non capiscono la genialità della meccanica, giocattoli come questo sono sprecati per loro-
Layla intervenne-Potreste spiegarmi il meccanismo? Sono molto curiosa-
Makarow sembrò riacquistare il buon’umore e smontò e rimontò il meccanismo, il nonno regalò ai piccoli di casa Hearthphilia dei dolci, omini di pan pepato, priten e kipferl alla vaniglia.
Lucy sospirò di sollievo e morse un priten, sollevata che il nonno fosse tornato allegro, bastava chiedere di orologi o meccanismi e tornava felice come un bambino.
 
Lucy notò tra i regali qualcosa che accese il suo interesse si trattava un giocattolo nascosto dietro il reggimento di soldati del fratello, un personaggio particolare, eppure era sicura di non averlo visto prima mentre scartava i regali, il giocattolo doveva essere un soldato ussaro aveva una sgargiante divisa rosso fuoco con tanto di mantello, dandogli un’aria fiera  e se ne stava immobile aveva gambe piccole e sottile non proprio proporzionate al tronco e una testa molto grossa portava un cappello, e una mascella sproporzionata.
Doveva essere stato un regalo che aveva portato il caro nonno.
Lucy ne era rimasta colpita fin da subito, il soldato aveva un’espressione bonaria e due occhi verdi che esprimevano amicizia e benevolenza, aveva delle ciocche ribelli rosa che gli sfuggivano da sotto il cappello.
-Oh salve-salutò Lucy al nuovo giocattolo-perdonate, non vi avevo notato con i soldati davanti, benvenuto nella nostra casa-mostrando un inchino.
Richiamò il genitore-papà! Che cos’è? Di chi è questo giocattolo?-mostrandolo al genitore.
-Quello?- notò il padre- questo ometto è uno schiaccianoci ha un lavoro molto importante, ha il compito di schiacciare le noci, e appartiene a tutti noi- e mentre parlava prese la bambola di legno, sollevò il mantello facendo spalancare una fila di denti bianchi e aguzzi.
Lucy mise una noce tra i denti del giocattolo su insistenza del padre assicurandole che lo Schiaccianoci non si sarebbe fatto niente, la bambina obbedì e…CRACK! Schiacciò il guscio liberando il gheriglio intatto.
Lucy lo fissò meravigliata e in quel momento il giocattolo venne tirato via da Laxus.
-Aspetta il tuo turno, Laxus! C’ero prima io!- obiettò Lucy.
-Non litigate- li ammonì il padre.
Laxus storse la bocca-blea! Mai visto uno schiaccianoci così orrendo ha pure un’espressione stupida-
-Non essere maleducato! È molto carino e ora ridammelo!- tentando di togliere il suo prezioso Schiaccianoci dalle grinfie del fratello.
-Formate proprio una bella coppia, questo mostriciattolo una testa dura-facendo un sonoro toc toc sulla parete con la testa del giocattolo- e tu ce l’hai tra le nuvole con tutti i libri che leggi, ahahahah- ridendo cattivo e Lucy gonfiò le guance arrabbiata.
-Ridammelo!- ripeté.
-Lascia provare anche me, sorellina, voglio fare un tentativo, lo hai sentito papà? Appartiene a tutta la famiglia- da una scodella prese una noce e la mise in bocca alla bambola di legno, ma non controllò bene la forza e ciò che si ruppe furono due denti che caddero per terra.
-Ops…-mormorò pentito.
-Laxus guarda cosa hai fatto!- Lucy tolse repentina lo Schiaccianoci dalle grinfie del suo distratto e maldestro fratello. Il danno non era grave, Lucy si sfilò il nastro tra i capelli e avvolse la mascella del povero schiaccianoci ferito-ecco così starai a posto- lo tenne stretto a sé in un abbraccio per dargli conforto- non preoccuparti ti proteggerò io d’ora in poi- promise la bambina.
-Andiamo non è successo niente- disse il ragazzino sdrammatizzando ma Lucy gli scoccò un’occhiataccia.
-Devi stare più attento con i giocattoli-  lo sgridò il padre che abbassò il capino biondo-e dato che hai dimostrato immaturità sarà Lucy ad occuparsene personalmente-decretò Jude.
Makarow sorrise sotto i baffi e pensò.
‘’Finalmente l’abbiamo trovata, caro nipote’’ osservando lo schiaccianoci tenuto da Lucy, una vera e propria guardiana che vegliava il proprio protetto.
La principessa di buon cuore.
Si.
Aveva fatto la scelta giusta.
Una mano si posò sulla spalla della bambina che alzò il capino biondo in su.
-Non temere Lucy, domani mattina passerò da voi a ripararlo, il tuo schiaccianoci sarà come nuovo-le promise il nonno con un sorriso.

 

Angolo autrice: Come va ragazzi? Per chi di voi non lo sa avevo scritto una one-shot ripresa su ‘’Lo Schiaccianoci e il Re dei topi’’  di E.TA. Hoffman tempo fa ma non ero abbastanza soddisfatta così ho deciso di riscriverla  stavolta sotto forma di una mini-long e di pubblicarne in tutto cinque capitoli che editerò per ogni domenica di avvento tranne l’ultimo che pubblicherò venerdì per la vigilia di Natale.
Come ho già ripetuto la scorsa volta mi piace tanto questa storia e anche le musiche da cui è stato fatto persino il balletto ed è stato bello riproporla con i personaggi di Fairy Tail.

   
 
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