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Autore: p_chan    25/12/2009    4 recensioni
Può da una storica amicizia nascere qualcosa... di completamente nuovo? Assolutamente sì. ShikaIno.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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A Natale sono tutti più buoni, recitava il famoso detto.



Ma mentre strascicava i piedi nel freddo di quella sera, costretto dalla sua cara amica ad indossare quell'ingombrante costume dal pelo urticante, rendendosi così ridicolo agli occhi dei passanti, Shikamaru pensò che doveva esserci una postilla di qualche sorta - sconosciuta ai più - in virtù della quale la parola 'tutti' escludeva ovviamente Ino Yamanaka.



Il ragazzo sospirò rassegnato, e nuvole di bianco vapore volteggiarono nell'aria notturna.


Non che a lui non piacessero le feste, o l'inverno in generale; ma la sua serata ideale significava starsene rintanati al calduccio del proprio letto, con una tazza di cioccolata calda in mano e magari davanti ad un buon libro, oppure intento a giocare una bella partita di shogi.



D'altronde la vita era nei suoi confronti sadicamente seccante tutto l'anno, perciò perchè avrebbe dovuto aspettarsi favoritismi per quell'unico giorno?




Per l'appunto, Ino se ne era uscita con un'altra delle sue brillanti idee, e lui aveva dovuto acconsentire, come al solito. Almeno, aveva coinvolto anche Cho. Mal comune...


E così, avevano dovuto organizzare una piccola festa a casa di Kurenai, per far divertire la bambina. Perchè lei aveva voluto che fosse così.


Cioè, non che si trattasse di un'idea malvagia, anzi; ma perchè diamine Ino doveva sempre complicare le cose? Potevano fare una cosa semplice, ma no, lei aveva voluto tutti in costume...





All'ennesimo sospiro, Ino si fermò bruscamente, per voltarsi repentina verso di lui.

Gli occhi le brillavano minacciosi, non promettendo nulla di buono.


- La vuoi smettere una buona volta, Shika? Non voglio rovinarmi la serata per il tuo malumore! -



Mendokouse! Non poteva neanche più sospirare, ora? - Non hai mai pensato che il mio umore potrebbe essere migliore, se tu evitassi di coinvolgermi ogni volta nei tuoi piani assurdi? - rispose lui, a denti stretti. Il freddo contribuiva solo a irritarlo maggiormente.



- Ooh, come sei noioso! Tanto, cos'avevi di meglio da fare, stasera? Poltrire davanti ad un libro? Giuro, alle volte assomigli più ad un pensionato, che a un ragazzo della mia età... -




Bhè, che c'era di male a passare una serata in tranquillità? Pensò lui, lievemente indispettito.


Ma forse lei ignorava persino il significato della parola 'tranquillità'.

Alle volte, sembravano davvero agli antipodi.


E come potesse una seccatura come lei, con un carattere così diverso dal suo - e una femmina, per giunta! - essere la sua migliore amica, restava tutt'ora un mistero.




Inaspettatamente, lei rispose al suo broncio con un sorriso divertito, che lo spiazzò.


- Tanto lo so già, cosa credi? Ora non fai che brontolare, ma a fine serata mi ringrazierai! Scommetto che la piccola Micchan non ti mollerà un attimo! - concluse scherzosa, picchiettandolo sul naso con un dito.



Lui distolse lo sguardo, con fare fintamente seccato, mentre riprendeva a camminare; e ringraziando al contempo il freddo circostante che giustificava validamente il rossore delle guance.


- Voglio ben sperare! Almeno questa fatica sarà valsa a qualcosa... -



- Capirai che fatica! Cosa dovrebbe dire Cho, allora, visto che gli è toccato calarsi dal camino? -


- ...'Calarsi dal-'?! Starai scherzando, spero! Non puoi davvero avergli chiesto di... - chiese Shikamaru, flebilmente. Ok, la loro amica era ufficialmente una pazza scatenata.




- Mi pare ovvio! Che razza di Babbo Natale è, altrimenti? E per colpa della tua solita pigrizia, me lo sono perso! E dire che dovevamo incontrarci un'ora fa! Dannazione, scommetto che ormai è già dentro che si mangia i biscotti preparati da Yuhi-san, mentre decora l'albero con la bambina! -


- Scusa tanto, sai?! - le rispose, acido - Non è che mi travesto ogni giorno da renna...-

- Bhè, neanch'io giro per Konoha vestita da befana, ma ero pronta da molto prima di te! -




Lui la squadrò da capo a piedi, la lingua che gli prudeva dalla voglia di risponderle per le rime.


Stivali lucidi alti fino al ginocchio, calze a rete, completo aderente e corto - simile a quello che indossava spesso e rigorosamente viola - che assicurava l'ipotermia. Se quella era una befana...

Davvero una gran attinenza al personaggio, non c'è che dire.


E con questo, dopo stasera avrebbe sognato di minigonne viola fino a ferragosto, poco ma sicuro.



- Mendokouse... Io l'avevo detto fin dall'inizio che non ero d'accordo con questa tua idea... Se non volevi sorprese, perchè non l'hai chiesto a qualcun'altro? Non mi sarei mica offeso, anzi...-


- Scordatelo! - gli cinse il braccio con forza, quasi aggrappandosi a lui, l'espressione un indecifrabile miscuglio di amarezza, puntiglio, tristezza e cocciutaggine.



Lui sospirò, ma non si azzardò a controbattere, né ad allontanarla.


Ino era incredibilmente capace di passare da uno stato d'euforia ad uno triste, per poi sfociare in una rabbia omicida, e tutto nell'arco di un battito di ciglia. Cambiava così repentinamente umore che era difficile starle dietro, e alla volte si sentiva frastornato.


E in casi come questo, aveva imparato col tempo che l'unico modo per uscirne indenne era quello di assecondarla, cercando di farsi perdonare per qualunque cosa avesse fatto...

O che lei pensava le avesse fatto.



Perchè, ovviamente, doveva essere colpa sua, in qualche modo, e chiedergliene la ragione o provare ad obiettare sarebbe stata un'inutile quanto estenuante perdita di tempo.

Tanto, alla fine, aveva comunque ragione lei...



- Magari... Uhm, non hanno ancora finito di addobbare l'albero, che dici? - provò a rabbonirla.



Lei subito gli sorrise, grata; e decisamente si illuminò, non appena vide la casa della sensei.

- Direi che ora lo sapremo: guarda, siamo arrivati. -




- ...Cosa? Di già-Occavolo! - esclamò lui.



Subito Shikamaru provò a divincolarsi, agitato; e quando incontrò la ferrea stretta del braccio di lei che lo afferrava, comprese all'istante che Ino l'aveva preso a braccetto affinchè non scappasse.


Era caduto in trappola, maledizione!

Aah, ma doveva capirlo subito che ci doveva essere per forza qualcosa sotto!

Invece no, aveva creduto all'apparente tristezza di lei, alla festa per Kurenai, a tutto...

C'era cascato in pieno, come un pollo.



- Che c'è, Shika? - domandò lei, un'evidente espressione trionfante dipinta sul volto.



Altrochè befana, era una strega in tutto e per tutto.



- Non avrai mica paura, no? - gli chiese melliflua, facendosi più vicina.




...Paura?” ripetè mentalmente Shikamaru, quasi in iperventilazione.

No, paura non era la parola adatta, era più qualcosa di simile al...

...Terrore.




Deglutì nervoso, squadrando il nemico che si faceva sempre più minaccioso, man mano che si avvicinavano all'ingresso della casa. I circuiti cerebrali di Shikamaru presero a lavorare freneticamente, in cerca di una qualunque soluzione che potesse salvarlo.



Quando arrivò sulla soglia della porta, capì di non avere scampo.



- Sembri pallido, Shika... Non ti mangia mica, sai? - gongolò lei.




Shikamaru sapeva che era una paura irrazionale, la sua.


D'altronde, a parte qualche blanda proprietà tossica, si trattava di un banalissimo rametto di una comunissima pianta, innocua per 364 giorni all'anno.

Tranne che in quella sera.



Perchè, in quella particolare sera, acquisiva un potere enorme, diventando perfino diabolica, all'occorrenza. Maledetto Viscum Album.




Ino gli cinse il collo, intrecciando le mani sulla nuca di lui; non aveva vie di fuga, ora. Gli occhi cerulei brillarono maliziosi, mentre si alzava in punta di piedi per sussurrargli contro le labbra.



- Devo dedurre dalla tua reazione, Shika, che sai cosa significhi trovarsi sotto il vischio? -



Era inesorabilmente spacciato.




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Choji sbuffò, mentre cercava di muoversi dentro quel fastidioso costume, che non vedeva l'ora di potersi togliere. La barba bianca era stata da tempo abbandonata in salotto, considerata d'impiccio durante la degustazione dei deliziosi biscotti allo zenzero preparati da Kurenai-sama.



- Zio Cho... - chiamò la bimba entrando nella cucina, mentre si sedeva sulle ginocchia del ragazzo.

- Quanto manca ancora? -



Choji cercò il volto di Yuhi, che stava infornando un'altra teglia di biscotti.

Onestamente, non sapevano più cos'altro inventarsi per tenerla occupata.



La piccola Ayumi era diventata ormai ingestibile: aveva quattro anni, era la curiosità fatta persona e non vedeva l'ora che arrivassero 'zio Shika' e 'zietta Ino' per poter giocare con loro.


Certo, per lei era stato divertente addobbare l'albero e fare i biscotti con la mamma, ma adesso che avevano finito, girava per le stanze irrequieta, guardando i pacchetti colorati dei regali ogni volta che vi passava davanti, desiderosa di poterli aprire.



- Arrivano prestissimo, abbi ancora un po' di pazienza, Micchan... -


- Mh... - mise in bocca il ditino, che sapeva ancora dell'impasto dei biscotti - Senti, zio Cho... Ma Babbo Natale ha dei bambini? - esordì ad un tratto, curiosa.


- Mh... No, direi di no. - le rispose incerto - Ma... ha tanti piccoli elfi che lo aiutano, su al Polo Nord, a costruire i giocattoli per tutti i bambini buoni... - continuò, divertito - E poi ci sono le renne, che trainano la slitta... Oh, e c'è anche sua moglie, la befana, che è una cara vecchina... Insomma, ha proprio una bella famigliola. -



- La befana... E' sua moglie? - chiese la bambina, stranita.

- Allora... Perchè sta baciando la renna? -





Il tempo parve fermarsi, in quella stanza.


Subito Yuhi e Choji si scambiarono un cenno d'intesa, e corsero in direzione della porta.



Le guance contro il freddo vetro, guardarono in silenzio, felici e meravigliati, i loro due amici.




La piccola Ayumi, che li aveva seguiti sorpresa da tanta agitazione, tirò leggermente la gonna della madre, per attirare la sua attenzione - Guarda, mamma! Nevica! -




Choji e Yuhi distolsero lo sguardo dalla coppia, per osservare deliziati il cielo scuro dal quale scendevano soffici fiocchi candidi in una leggiadra danza.



Oh, sì, quello sarebbe stato, senz'alcun dubbio, un Bianco Natale.




Fin



So che non sembra una ShikaIno, ma ci tengo a precisare che a Shikamaru non secca tanto l'idea di baciare Ino - tutt'altro! - quanto di dover essere costretto a farlo, tutto qua.


Perchè 'Ayumi'? Perchè ha le iniziali dei genitori: A di Asuma, Yu di Yuhi, e Mi... Perchè sì. u_u


Ho preso spunto da un'immagine su deviantart, ma ho preferito lasciare a Cho il ruolo di Babbo Natale, mentre Ino ha un costume da streghetta sexy. Shika, invece, è vestito proprio da renna.

E no, non è sexy per niente, credetemi. Ma tanto, ci va bene in tutte le salse, no? ;)


Spero vi sia piaciuto.


Ringrazio chi ha commentato lo scorso capitolo:


mikkabon: Ehi! Non prenderai mica il brutto vizio di commentare, eh? ;) Ciau, lieta di averti di nuovo qui. Il capitolo precedente era addirittura il tuo preferito? °///° Wow... Non è che ti sei sbagliata? XD Ahaha... No, dai... Non so che dire... Ah, no, aspetta, ho trovato! Grazie infinite! XD


kikkyxx14: Mia cara, se camminando per strada avrai la sensazione di essere osservata, sappi che non è una sensazione... le Nuvole ti guardano... E sanno tutto! Mwuahaha! Ok, scherzi a parte, grazie infinite per il commento. Temevo di aver postato un capitolo pesante, sono contenta che tu invece l'abbia trovato coinvolgente! ^_^


ryanforever: Madame Prolissa è di nuovo tra voi! XD Anche in questo capitolo mi sono dilungata parecchio, come avrai notato. Spero ti sia riuscito di arrivare fino alla fine incolume... Proverò a migliorare... ^_^ Grazie perchè commenti sempre, nonostante gli impegni. E così, sei universitaria? Non sai quanto ti invidio! Almeno, adesso potrai goderti un po' di meritate vacanze!


Hana-chan: Meno male che è piaciuto, pensavo fosse deprimente! Anche perchè su Shika e le nuvole è stato scritto di tutto e di più, perciò... Ma ho voluta postarla lo stesso. Grazie di cuore per il comme!



Peace&Love!






  
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