Conteggio Parole: 300
Personaggi: Dégel, i suoi libri e tantissima solitudine
Avvertimenti: ci risiamo con l'angst, What if...? (e se Dégel fosse tornato incolume al Santuario e fosse invece rimasto Unity a Blue Grad?)
Note: # Ha partecipato alla Double Drabble Challenge con prompt 13. Nascosto fra le pagine
# La frase in francese è volutamente disortografica e incasinata.
# Con questa si conclude la raccolta. E' stato bellissimo vivere questa storia insieme a voi, chiacchierare con le recensioni e... bah, meglio che stia zitta o mi commuovo!
Se ne volete ancora, nella stessa raccolta ci sono anche altre tre Dégel/Cardia: Mein Herz Brennt, Luna Park e Leggere fra le righe.
Nascosto fra le pagine
Dégel si guardò intorno, attanagliato da un senso di perdita che non aveva mai provato prima in vita sua. Cosa gli era rimasto? La fede in Atena, si rispose, raddrizzando la schiena e rimproverandosi la propria debolezza, la propria umanità.
La fede in Atena e un sacco di libri.
La fede in Atena e infinite conoscenze.
Ma gli sarebbe servito tutto quel sapere a far ritornare in vita coloro che aveva perduto? No, ed era giusto così; essere un cavaliere significava anche accettare i rischi della battaglia. Ma questo non cancellava il dolore della perdita.
Le sue dita sottili, “troppo eleganti per appartenere ad un guerriero” come gli aveva rinfacciato scherzosamente Cardia, “troppo belle per essere macchiate d'inchiostro” come gli aveva fatto notare Unity, sfiorarono la scrivania impolverata. Le ancelle addette alla cura della casa non avevano osato entrare durante la sua assenza. Un momento... allora perché quel libro non era al suo posto?
Dégel lo afferrò, sciogliendo nel movimento un minuscolo guizzo di rabbia, ma non appena l'ebbe raddrizzato ne cadde un biglietto. Il francese aggrottò le ciglia; non aveva l'abitudine di lasciare carte nei libri: era un tipo preciso e ordinato, lui.
Si chinò a raccogliere il foglietto da terra e quando si accorse di cosa si trattava per poco non lasciò cadere il volume che teneva in mano.
“Je t'adore. Memê si tu pens que je suis un idiota. Cardia.”
Dégel dovette stringere forte le labbra per non lasciarsi sfuggire un singhiozzo disperato.
Cosa gli era rimasto? La fede in Atena e un bigliettino sgrammaticato da parte di quello scemo. Quanta fatica doveva essergli costato vergare quelle poche parole in un alfabeto e in una lingua non suoi? Eppure l'aveva fatto.
“Ti
adoro. Anche se tu pensi che io sia un idiota. Cardia.”
Ringraziamenti
♥ con tanta panna e topping al cioccolato sopra
♥
Ad Akiko_sempai
e Violet Nearina
per averla messa nei preferiti. A beat,
Hoel, sakura2480 e Vale11 per averla
messa nelle seguite.
beat: ma
è vero che se li merita! Atena, come tutti quelli coi
capelli lilla, sembra tenerissima ma sotto sotto è terribile
XD no, dai, scherzi a parte, Unity ha combinato davvero un gran casino,
mi pare il minimo che si senta in colpa! Anche se il suo pentimento mi
è sembrato un po' affrettato... [OT Dohko] Eh,
è veeeero, potrebbe essere morto davvero! ...ma
allora chi è il vecchietto color melanzana?! E' Yoda
scappato da Star Wars che ha preso il suo posto grazie alla Forza!
*rotola tantissimo* [/OT Dohko]
Kiki May:
Lost Canvas non lo si ama mai troppo, mia cara! Eh, lo so, le drabble
sono sempre troppo corte. Fra un po' inizierò con le
long-fic *risata malvagissima*
Violet Nearina:
Sasha è la cosina più adorabile di tutto il
Canvas, e io voglio rapirla e portarmela a casa! *C*
Vale11:
l'ultimo numero uscito in Italia o le ultime scans? La tristitudine
(che verrà inserita nella Treccani a fianco della belluria)
regna sovrana. In effetti pare che nei paesi nordici durante i periodi
di maggior scarsità di luce i suicidi amumentino
vertiginosamente. Unity invece di suicidarsi ha avuto un leggero
delirio di onnipotenza, ma possiamo capirlo ;___;
sakura2480: mi
sa che non si capisce se non hai letto quei capitoli. Si sente in colpa
perché ha combinato un casino che ne bastava la
metà... T___T