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Autore: kannuki    06/06/2011    2 recensioni
"Se non riesci ad avere una storia d'amore, consolati con quelle scritte dagli altri." Caroline ha capito che l'unico modo per introdurre in pò di romanticismo nella sua vita, è ficcare la testa in un libro. Quando inciampa sul vampiro più allegro, sexy e dannatamente romantico della terra, Caroline ricorda le tre regole fondamentali: se conosce il tuo nome, è gentile, educato e sorride un pò troppo, è bene prendere le giuste distanze, armarsi di paletti e acqua santa e pregare che non voglia nulla da te. Ma forse stavolta si sbaglia... e in più c'è la questione degli anelli...
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Nuovo personaggio
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Pardon Me, But Your Teeth Are in My Neck'
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Mystic Falls
Sabato

Eccheccavolo! Ma che diavolo hanno da suonare, a quell'ora del mattino?! Non sono nemmeno le… mh... le cinque. Damon salta giù dal letto con un grugnito, la tentazione di staccare il dito dell'ospite fastidioso che pulsa nelle vene e il malumore da sveglia anticipata. Non si degna neppure di infilare un paio di jeans. Spalanca la porta con un grugnito. Caroline è ferma sulla soglia, sgrana gli occhi e sorride fissando i boxer neri. “Apri sempre così? Avercene di vicini del genere...”

Damon la guarda da capo a piedi a bocca aperta. Caroline tira indietro i capelli e il volto arrossato si apre in un timido sorriso.

Che hai fatto ai capelli?” domanda guardingo.

Il tempo di prendere appuntamento dal parrucchiere e tornerò al mio colore naturale!” esclama ad alta voce. Ha i vestiti bagnati, non ha l'ombrello e la tempesta infuria su Mystic Falls. “Posso entrare?”

Dipende. Intendi restare?”

Caroline lo guarda un po' dispiaciuta “Damon, per favore...”

Il vampiro sobbalza sentendo il suo nome. La molla scatta e Damon l'afferra stringendola contro di se. Ha il cuore in gola e l'emozione che lo strangola. “Ti ho visto... morta... bruciata...” bisbiglia staccandola da se e toccandola per assicurarsi che sia viva e non un sogno.

Mi hai visto morire?”

Damon scuote la testa e la stringe di nuovo. “Se fossi arrivato un po' prima...”

Me l'avresti impedito?”

Ti avrei preso a calci per tutta Mystic Falls per farti passare la crisi esistenziale!”

Caroline sorride ma non riesce a smettere di lacrimare dalla felicità. “Ce l'hai un asciugamano?”

Certo che ce l'ho, ho tutto quello che vuoi, anche un randello da schiantarti in testa” borbotta baciandola sulla fronte e cullandola contro di se. “Ho voglia di prenderti a schiaffi, ho consumato tutte le mie lacrime per te!”

Hai bagnato il cuscino?” scherza seguendolo nella stanza, ancora stretta al suo fianco.

Tutte le sante notti!”

***

Porca miseria!”

Eggià...”

Le immagini del film scorrono sullo schermo e si riflettono sul viso dei due telespettatori. “Altro popcorn?”

Na. Sono sconvolto. Sconvolto!” ripete più volte con una smorfia.

Caroline gli sottrae la ciotola quasi vuota e la poggia sul grembo. “Stai pensando che sono una donnaccia?”

Mostrami qualcosa che non ho ancora visto e ti darò cento dollari” borbotta piluccando dalla ciotola. “Mi hai stupito.”

Caroline scrolla le spalle e si stiracchia. “Mi conosci, mi lascio andare difficilmente...”

Questo tipo ti piace?”

Molto... proprio per questo non farò nulla per alterare lo stato delle cose. Se non vuol stare con me, devo accettarlo.”

Ho paura che la prossima mossa sarà coinvolgermi in tutto questo.”

Caroline sogghigna. “Ti piacerebbe, ma no. Non accadrà.”

Perchè no?” Damon solleva le sopracciglia invitante, Caroline soffoca un'esclamazione di indignazione e il vampiro l'abbraccia tirandola verso di se. La bacia sulla fronte, la donna chiude gli occhi e si rilassa sulla sua spalla.

Il tuo silenzio mi inquieta” ridacchia nel suo orecchio. “Quando stavi con me...”

Nel Neolitico.”

Eri casta e pura. Una vera noia... ahia!” esclama quando Caroline lo morde.

Ti piaceva stare con me, non provare a negare!” ribatte colpendolo sullo stomaco.

Oh, sai la novità?!”

Che novità?” domanda accigliata “Non dirmi che Stefan ed Elena si sposano?!”

Damon fa una smorfia e mugugna uno 'yep' fra i denti. “Che gli regaliamo?”

Il cellulare squilla allegramente. Caroline allunga il braccio, sbianca leggendo il nome sul display e lo colloca lontano da se, impaurita.

Mi infastidisce.”

Lascialo... no. No, Damon, è lui...”

Damon sbuffa sottraendole il telefono. “Segreteria vivente di Caroline Forbes. Lascia il messaggio e ti farò richiamare.”

Mh... ciao segreteria, la tipa incazzosa è lì?”

Sta per partire il segnale del bip! Bip!”

E' arrabbiatissima e ha il broncio?”

Damon guarda la ragazza con la coda dell'occhio. In realtà sembra abbia appena visto un cadavere dissezionato, tanto è pallida.

Avvertila che se salta un'altra lezione la stronco all'esame!”

Ok” sussurra infilando del pop corn in bocca e tornando a guardare la tv.

Caroline lo fissa sulle spine. Perché non dice niente? “Che cosa voleva?”

Ha minacciato di non farti dare l'esame se continui a saltare le lezioni.”

L'ha chiamata per una sciocchezza del genere?

Ti fai il tuo professore? Porcella!”

Caroline porta il cellulare all'orecchio e fa una smorfia, un po' arrabbiata. Appena sente la voce di Dragan al telefono, resta immobile e muta. Damon la studia con un sorriso malizioso, sente il suo cuore battere in preda all'emozione. Alza il pollice in segno di apprezzamento e abbandona il divano in cui è inglobata.

E' questa, l'unica scusa ridicola che riesci a trovare?!” esclama concitata e con voce stridula.

Minacciare la tua media? Sì...” mormora conciliante. “Se provi ad attaccare il telefono, ti sveno. Credevo volessi parlare con me, perché te ne sei andata?”

Ha la voce calda. Non è arrabbiato e la fa sentire un po' stupida. Caroline inghiotte una rispostaccia stonata e abbassa il tono. “Laura è stata esaustiva...” mormora udendo un mugolio strozzato e un'imprecazione. “Vi interessate a noi solo quando abbiamo un problema...” borbotta alzando il mento caparbia “... e sei scomparso appena risolto...” conclude in un mormorio flebile.

Un buon 50% di buonsenso lo incitava a recarsi da lei la notte stessa, mentre la restante percentuale gli suggeriva di restarsene in disparte per darle tempo di rimettersi. Non era stata una serata facile. Caroline non amava parlare di se e succhiarle il sangue aveva distrutto il mistero in cui si avvolgeva. La sua copertura era saltata. Ora sapeva che amava i film romantici, aveva lo spazzolino fucsia in bagno e il suo primo bacio era stata una vera schifezza. Non si era vergognata a quel modo, quando l'aveva spogliata. “Quando torni?”

Non lo so... ahio!” Caroline salta dal divano quando Damon le da uno scappellotto dietro la nuca. “Ma sei scemo?!”

Dammi qua!” esclama strappandole il telefono di mano “te la rimando a casa prima di domani” promette sentendo un cupo silenzio dall'altro lato. “Tranquillo, sono il suo amico gay.”

Ma cosa stai dic... mmmfg!!” Damon le schiaccia il palmo della mano contro la bocca e Caroline annaspa cercando di arrivare al telefono.

Se ti racconta un paio di cazzate tipo 'non ti amo' o cose del genere, non crederle! E' pazza di te e non vede l'ora che farti cose sconce e...”

Dragan sposta l'orecchio dal rumore sordo che sente all'improvviso. Un urlo disumano si leva dal telefono e lo fa rabbrividire.

Io ti ammazzo!”

Eddai, ho fatto metà del lavoro!”

Sei morto, Salvatore. Morto, mi hai sentito?!”

Simpatico. Dragan attacca con un sorrisetto. Gira su se stesso nella stanza solitaria rischiarata dalla piantana che emana una tenue luce arancio ed estrae della libreria un manoscritto monumentale. L'edizione originale del manuale del vampiro. Le strapperà molto più di un bacio per questo.

Domenica Sera

E' venuta davvero. Dragan apre la porta con un gesto galante. Caroline resta sul pianerottolo con le mani in tasca e un'ansia che non la fa respirare. “Phoebe mi ha detto che hai il manoscritto.”

Vero. Entra.”

Caroline prende un respiro prima di infilarsi nella tana del vampiro. L'ultima volta che è stata lì, l'atmosfera era ben diversa.

Dragan si dirige verso la libreria, trae un enorme tomo in pelle e pergamena e lo posa sul tavolo davanti a lei. Fa un passo indietro e le fa cenno di sedersi.

Caroline resta in piedi, muove piano le pagine per paura che si sgretolino sotto le dita. In che cavolo di lingua è scritto? “Non ci capisco niente...”

Questo è greco, un pò di latino, molto sumero...”

Bene. Anche se l'avesse trovato non avrebbe saputo cosa farci. La frustrazione non la fa quasi respirare. “Ho buttato via sette anni a cercare quest'affare incomprensibile... sette anni a cercare quel figlio di puttana per farmi restituire i miei ricordi, ad interrogare ogni vampirucolo che si è messo sulla mia strada... ho abbandonato Liz per non metterla in pericolo, l'ho soggiogata facendole credere che andavo al college mentre lei 'combatteva il crimine', non l'ho protetta come avrei dovuto” mormora strofinando la fronte con la mano fino ad arrossare la pelle. “Tutto per trovare... questo coso senza senso!”

Hai avuto quel che volevi, il resto non ha importanza” mormora radunando i fogli. “L'ho riletto attentamente, non c'è mai stato un modo unico per uccidere un Anziano. Chi ha composto le pagine si è occupato degli effetti delle sostanze chimiche e fisiche sull'organismo, delle abitudini dei vampiri, dei territori di caccia. Ci ha studiati, ha fatto la sua relazione ed è passato ad altro.”

Perché succhiate il sangue alle vergini e come fate a capire che sono vergini?”

Le donne sono più recettive alla nostra malia e in altri tempi le ragazze non erano così disponibili, amore mio. Va da se che la maggior parte di loro era vergine. Un caso. Niente di perverso.”

Amore mio? “Dovresti stare più attento a come parli.” Quell'uomo si muove come una scheggia impazzita provocando danni incalcolabili. “Sai come sono le donne, le chiami amore mio e loro pensano...”

Caro, non è cambiato niente. Io ti amo.”

Caroline inghiotte mentre un grido di gioia le esplode nel cervello. “Mi hai fatto venire qui solo per questo? Potevi dare il manoscritto a Phoebe.”

L'ho fatto, le ho ordinato di tradurtelo ma lei ha rifiutato. Leggere il sumero la fa sentire vecchia.”

Caroline sbianca. “Cosa... vuol dire che hai ordinato a Phoebe... anche lei... ma quanti anni hai?” domanda con un filo di voce.

Sono maggiore di lei di una settimana. Non me lo perdona” ridacchia sorvolando la domanda.

Quanti?”

E' così importante?”

No, per niente! “Direi... continuo a crepare e non godermi la mia giovinezza, non puoi pretendere tanta esperienza da me...”

Fantastica! Deve fare uno sforzo per non mettersi a ridere.

Hai un buon odore per essere morto da mille e più anni. Sicuro che non devo fare la riverenza quando ti incontro per strada?”

Sicuro. Così come sono certo che riuscirò a corrompere di nuovo la più irreprensibile fanciulla del mio corso, prima o poi.”

Caroline arrossisce virando al viola. Le torna in mente Luka. “Non sono così irreprensibile come credi... anzi. Sono piena di difetti...”

Dragan la guarda con un 'e allora'? dipinto sul viso. Ma se lo dice ad alta voce, la smonta.

Stavo... per... fare qualcosa che non avresti approvato, giorni fa...”

Tipo portarti a letto il tuo amico gay?” ridacchia un po' teso.

Non lui. Luka” bisbiglia e lo vede fissare un attimo il vuoto prima di concentrarsi su di lei.

Un bel sospeso fra voi...” mormora. Sta cominciando ad agitarsi.

Caroline sente la pelle gelare inspiegabilmente. “Credevo di averti perso, avevo bisogno di parlare con qualcuno… lui è bravissimo a sbatterti in faccia la verità.”

E l'ha fatto prima o dopo?”

Caroline sente un tuono rompersi in lontananza. “Non è successo niente.”

Il tuono esplode più vicino. L'aria è gelata. Caroline vorrebbe ingoiare una colata di cemento. Certe verità non andrebbero mai raccontate. “Grazie per avermi mostrato il libro...”

Posso proporti una partita di caccia?” domanda di punto in bianco.

Qualsiasi cosa pur di uscire dal discorso. “Umani o animali?”

Vampiri.”

Caroline lo guarda con la fronte aggrottata. “Chi dobbiamo cacciare?”

Tu” afferma facendole rabbrividire. “Se hai qualche potere, comincia a tirarlo fuori, perché non mi fermerò finché non ti avrò preso.”

E una volta che mi avrai preso?” domanda con un filo di voce.

Ti sbranerò” promette abbassandosi su di lei. “Ti priverò del sangue fino ad indebolirti, fino a quando non mi lascerai entrare dentro di te.”

Ha il suono del battito cardiaco nelle orecchie. È come la preda che messa di fronte all'impossibilità di fuga, sceglie di subire passivamente senza lottare. Quando un vampiro è spaventato, attacca. Lei non ha alcuna reazione.

Ti sei preso tutto di me...” mormora distante anni luce da lui. Sta facendo violenza su se stessa per parlare. “Non ti basta?”

Dragan si avvicina e la sente quasi ansimare mentre il cuore batte in tutte le vene superficiali. “I demoni ti tormentano ancora?”

Non.... sì....”

Lasciami entrare, Caroline. Lasciami entrare qui” mormora sfiorandole il seno, all'altezza del cuore. Caroline lo guarda, raggelata dal gesto e dalla sua richiesta. Muove la labbra, le distende in una smorfia, va nel pallone ma non sa come rispondere.

Devi fidarti di me, non avere paura...”

Ha la gola chiusa. Non risponde e dopo qualche istante, assume un'espressione confusa e nervosa. “La caccia è già cominciata?”

***

Il ramo si spezza sotto il suo piede e Caroline si ferma acuendo l'udito per carpire segnali del predatore. Ha uno scompenso cardiaco ed è diventata puro istinto. Se si fosse nutrita, avrebbe potuto eluderlo diventando nebbia. Ha provato ad arrampicarsi ed è caduta dopo pochi metri. Si sono allontanati dalla città. Caroline correva ma sapeva che era dietro di lei, la tallonava, il fiato sul collo. La pineta è fitta e più si inoltra, più perde il senso dell'orientamento e del tempo. La notte è nuvolosa ma fresca. Lo vede comparire fra gli alberi, lo lascia avvicinare e scappa nella direzione opposta. Non è una caccia, è una danza di corteggiamento, pensa arrestandosi all'improvviso. Dragan la travolge, l'afferra per la vita e la trascina lontano dalla pozza gettandola a terra e restandole inginocchiato sopra. “Ti fai desiderare.”

Caroline alza il ginocchio di scatto, lo colpisce senza esitazione, gira su se stessa e cerca di sgusciare via quando la blocca di nuovo impedendole di muoversi. Aspira l'odore della terra umida, degli aghi caduti, sente il peso del corpo sul suo e infila le dita nel terreno col batticuore.

Mi sto annoiando” l'avverte sollevandosi e girandola verso di se. È molto buio e non può vedere la sua espressione di piacere. “Cercare di afferrare un gatto è più divertente. Sei ancora troppo controllata.”

Io sono così!”

No, non è vero. Il tuo amico Damon l'aveva capito, il tuo potenziale. L'ho visto a New Orleans, al Mardì Gras."

I ricordi tornano come lampi violenti. I tamburi, la cerimonia voodoo, le danze frenetiche. La pelle d'oca le attraversa il corpo, con uno scatto muscolare sguscia via ricominciando a correre.

Dragan l'osserva allontanarsi restando seduto a terra. Ha toccato qualche tasto. Come si dice, non esistono donne frigide, esistono uomini incapaci di accenderle.

Merda! Caroline si ferma sentendosi una completa cretina. Ha corso così tanto che non si è accorta di essere finita di nuovo sulla spiaggia. Spiaggia. Mare. Piattume completo e nessun posto in cui nascondersi. Era sconvolta, non ha pensato di tornare in città, ha corso e basta... e ha finito l'ossigeno e le energie. Si accascia sulle ginocchia sentendo il terreno sabbioso cedere e adattarsi alla forma delle gambe.

Mossa sbagliata.”

Caroline apre gli occhi e scatta verso l'acqua, la ferma quando ancora non ha raggiunto i polpacci, perde l'equilibrio e finisce a terra.

Ti arrendi?”

No!” esclama divincolandosi e sferrando una manciata di sabbia che vola verso il predatore. “Letale!” la prende in giro stringendola fra le braccia. “Non hai perso il controllo in tutte queste ore e sì che mi sono impegnato a fare il maschio alfa...”

Non sei credibile” mormora guardando oltre la sua spalla. “Hai vinto, posso tornare a casa?”

No.”

Ho fame, sono stanca e voglio restare da sola!”

No no, l'ho visto cosa fai quando sei sola...”

Caroline avvampa e se potesse lo prenderebbe a schiaffi. Ma in quella posizione, l'unica cosa che può fare è sparargli una sequela di offese che cessano appena le posa un dito sulle labbra. Caroline sente il cuore esplodere e la bocca aprirsi.

Chiedimi scusa.”

Per cosa?”

Per la tua insopportabile isteria.”

No.”

Dragan la schizza sul viso e Caroline volta la testa. Le è andata l'acqua nel naso. “Ma quanti anni hai, dieci?”

Anche meno, a volte.” Le sposta i capelli dal collo e le accarezza la cute. E' un gesto tenero ma Caroline sente l'agitazione tranciarle il respiro. L'ha 'presa' la prima volta che l'ha visto. “Voglio bere il tuo sangue” mormora, battendo le ciglia sorpresa dalla sua stessa richiesta. “Voglio conoscere tutto di te.”

Dragan annuisce e si lascia mordere. E' piuttosto delicata e le labbra sul collo lo eccitano da morire.

Caroline intravede quello che già sa con qualcosa in più. “Hai un figlio...”

Il corpo si irrigidisce ma i lineamenti sono ancora ammorbiditi dall'eccitazione. “Avevo. E' morta quando ero ancora vivo.”

Era una bambina. “Non ne hai avuto altri?”

Non ho fatto in tempo” borbotta dispiaciuto. “Fra tutto quello che potevi sbirciare...”

Caroline è sinceramente colpita dalla sua reazione. Non può capire cosa si prova a perdere un figlio ma ricorda bene la disperazione di Liz.

Dragan scuote la testa più per liberarsi della sabbia che per le sue parole. “Vieni qui” mormora indicando il cerchio formato dalle gambe.

Caroline gli da le spalle mentre le passa le dita nei capelli.

Ero sempre in mare, non la vedevo mai... non giocavo mai con lei... mi temeva.”

La solita legge del contrappasso. Le loro qualità rispecchiano le mancanze della precedente vita. “Però adesso hai un grande successo con le ragazze.”

Già” borbotta fermando il movimento. “Non è la stessa cosa...”

Ti manca?”

Sì.”

Caroline lo fissa con una strana espressione sul volto. “Hai mai pensato di adottarne uno?”

No, mi limito a staccare qualche assegno a 'Save the Children'

E' amaro e le fa male il cuore vederlo così. “Perché sei un vampiro?”

Ti sembra una ragione trascurabile?” domanda con espressione sofferente. “Torniamo a casa.”

Caroline si rialza strofinando via la sabbia dalle ginocchia. “Mi accompagni ad un matrimonio fra due mesi?”

Certo” mormora allargando il braccio. Caroline lo guarda sospettosa, non dice nulla e si infila fra le sue braccia.

Due mesi dopo

Non attira l'attenzione. No. Finora è stata solo l'americana solitaria, ora è l'americana stramba. “Permesso, permesso.... scusate!” Caroline scivola fra la folla intimorita, la sorpassa, alza il mento e si lancia contro la cattedra. “Posso essere interrogata per prima?” domanda con la voce ferma. Conoscendo i suoi compagni, sono più che lieti di farle aprire le danze.

Rispetta il tuo turno, Forbes” Dragan alza gli occhi dalla lista degli esaminandi, scorre l'abito che indossa, l'acconciatura elegante e da un'occhiata al calendario. “Non è carnevale.”

La mia migliore amica si sposa col fratello del mio migliore amico. Devo andare al loro matrimonio e ho bisogno di essere interrogata prima di tutti” mormora consapevole di essere piuttosto ridicola vestita a quel modo in mezzo ad un branco di studenti in tenuta anti caldo. C'è poca aria condizionata, la dentro.

Siediti.”

Rimango in piedi.”

Siediti!” ordina alzando la voce e Caroline si schianta a sedere non per paura ma per farla breve.

Hai passato l'esame di statistica?”

Venti minuti fa” ammette porgendogli il libretto.

Due esami nello stesso giorno? Ha fatto la chiusa, come dicono i suoi studenti. “Mi fai caldo solo a guardarti...” mormora aprendo il libro davanti a se. “Comincia con un argomento a piacere...”

***

Grazie.” Caroline gli strappa il libretto di mano, lo ficca nella borsetta e sta per fuggire in una nuvola di seta azzurra, quando un ringhio di indignazione le fa alzare lo sguardo sul suo professore.

Non l'ho firmato!” sibila allungando la mano.

Oh!” sussulta sentendo frecciate d'odio dai suoi compagni. L'ha messo di malumore e loro ne pagheranno le conseguenze.

Dragan le lancia un'occhiataccia mentre firma con uno svolazzo il libretto. “A che ora si sposano?”

Alle 16. Bocciali tutti e sbrigati” sussurra a un livello di voce che può udire solo lui.

Togliti dalla mia vista, Forbes” sospira e la segue con lo sguardo mentre si allontana. “Il prossimo.”

  
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