(Titolo provvisorio)
-Voglio essere libero di poterti considerare mia.- Concluse appoggiando la sua fronte sulla mia.
-Voglio essere il tuo ragazzo.-
Hanno litigato, sono finiti a letto insieme, si sono odiati, si sono baciati. E adesso, finalmente, Alice e Lorenzo stanno insieme. I problemi però non sono finiti con una dichiarazione un po' atipica, anzi. Una raccolta di brevi (brevi?) extra sul futuro che condivideranno i due protagonisti di “Tra l'odio e l'amore c'è la distanza di un bacio”. Sempre che prima non si uccidano l'un l'altro, ovviamente.
E' necessario aver letto la storia principale per comprenderli.

Salve a tutti. Sono Lisa e un giorno mi è venuta voglia di scrivere a proposito di un rapporto che ha eccitato un po' tutti, si sa. La storia si sofferma su più personaggi, ma i principali sono due: un'alunna dell' Hills Road Sixth Form School, Alex, e il docente di Psicologia, Mr. Tompson.
Questo non vuol dire che sarà la solita solfa, assolutamente.
Dal settimo capitolo:
Il tipo dell'esteta è per Kierkegaard il seduttore, rappresentato dal personaggio di Don Giovanni, il leggendario cavaliere spagnolo prototipo del libertino. Don Giovanni non si lega a nessuna donna particolare perché vuole poter non scegliere: il seduttore è sciolto da ogni impegno o legame e vive nell'attimo, cercando unicamente la novità del piacere. Egli seduce migliaia di donne senza riuscire ad amarne davvero nemmeno una. E' la figura che incarna la sensualità, l’erotico.- Tutti quei termini, quegli aggettivi, non facevano altro che ricordarmi quanto fossi stata stupida, ingenua e irrazionale.
Il mio Don Giovanni era Mr. Tompson. Non l'avevo mai visto sotto quel punto di vista e ancora continuavo a farlo. Il problema sorgeva ogni volta che chiudevo gli occhi e sentivo il suo odore pervadermi. Miseriaccia!

Dal testo:
«Senti… Non è che io abbia qualcosa contro i gay. Per me maschio o femmina non fa alcuna differenza, anche se, in effetti, non ho mai fatto sesso con un uomo… Però, insomma – fece una pausa prima di affermare ridendo – I massaggiatori sono tutti gay»
L’altro alzò scettico un sopracciglio.
«Cosa vorresti insinuare?»
«Insinuo che vuoi vedermi tutto nudo perché sei attratto da me» asserì convinto il biondo.
"Ma non doveva essere stupido?" si chiese Sasuke, colto in fallo.
♥NaruSasu♥

Era una ragazzina minuta. Di quelle che,se aveva un libro in mano,non si vedeva nè sentiva. Voti eccellenti,bella presenza,amici e amiche. Aveva tutto per essere felice. Ma gli mancava qualcosa. Quella sensazione di mancanza,che sarebbe stata colmata presto. Ma lei ancora non lo sapeva.
[Gale][Nalu][Gruvia][Gerza]

Arrivammo al Pub e c'era una bolgia assurda. Vidi un ragazzo moro, occhi azzurri venire verso di noi dimenando le braccia in aria come per farsi notare da qualcuno quando Mary gridò il suo nome < Louis...Ciao! >
Il ragazzo la salutò e si abbracciarono poi Mary ci presentò.
< Ciao io sono Louis ma se vuoi chiamami Lou! > disse sorridendo e allungando la mano.
< .... > non riuscivo a dire nulla. Era come se quelle semplici parole che avrei dovuto usare per rispondergli si fossero perse nei suoi occhi blu come l'oceano.

«Ah, bene, dunque…» iniziò Naruto grattandosi la nuca come era solito fare nei momenti di imbarazzo. «Non sono molto bravo con le parole ma… Come dire… Vorrei provare a fare una cosa, ecco…».
«Che cosa vuoi provare?»
«Devi stare fermo, però!» si fece promettere Naruto prima di fare qualsiasi mossa e solo quando Sasuke annuì piano, Naruto si decise ad attuare il suo piano.
[...] «Che stai facendo?!»
«Ti sto baciando! Però… Non è come l’altra volta, quando ci siamo baciati per errore… Questa volta…
Piccolo sclero SasuNaru XD

"Tra l'odio e l'amore c'è la distanza di un bacio" dal punto di vista del protagonista maschile, Lorenzo Latini.
Per rivivere attraverso i suoi occhi la sua storia d'amore con Alice.
Può essere letta anche da chi non ha seguito la storia dal punto di vista femminile, ma consiglio comunque, se interessate, di leggere prima la storia originale.

« Ne Natsu...non pensi sarebbe divertente se Lucy si svegliasse proprio adesso? » esordì l'exceed portando le zampette al muso per sopprimere l'ennesima risata. Il Dragon Slayer si irrigidì al pensiero, mentre il rossore, dalle guance, si espandeva fino alla punta delle orecchie.
« No, Happy, no davvero » rispose stranito, pregando affinché l'amica aprisse gli occhi il più tardi possibile. Avrebbe preferito scavarsi la fossa con le proprie mani, piuttosto che spiegare a Lucy il perché di quello.
Tanto, sarebbe comunque morto. Di imbarazzo.

Milano, Italia. Alice, diciassettenne come tante altre, in cerca del principe azzurro e di ricostruirsi una vita nella sua nuova scuola. Lorenzo, suo vicino e ora anche suo compagno di classe; incomprensibilmente odioso, estremamente attraente. Le loro vite avrebbero potuto scorrere parallele, non fosse stato per l'attrazione innegabile tra di loro, per un patto scellerato.
(Introduzione by Bea (Panna_))
Dal prologo: "Ti odio. Sì, proprio così, ti odio. Il mio cuore potrà pensarla diversamente, ma il mio cervello riesce ancora a ragionare in maniera lucida…più o meno.
Non sto capendo un cavolo della lezione -sulla mia materia preferita tra l’altro- per colpa tua.
Ti sto fissando da mezz’ora, forse anche di più, eppure tu sembri immerso in un mondo completamente tuo e non te ne accorgi…o meglio, fingi di non accorgertene.
Mentre ti passi una mano fra i capelli per spettinarli, mi viene spontanea una domanda; chi ti credi di essere? Chi sei tu per farmi stare così male?"

One-shot che descrive la morte di Mirai Vegeta, su cosa abbia pensato o a chi abbia pensato.
Quando si muore, si ha ben altro che pensare alla morte [cit. Svevo] e così il fiero principe riflette sugli ultimi eventi della sua vita, su ciò che avrebbe desiderato compiere, in particolare la vendetta mancata per la dipartita del suo miglior nemico e…
Estratto:
“Era il suo tormento, Kakatoth era presente nei suoi pensieri anche negli ultimi momenti della sua esistenza poiché, prima di morire, avrebbe voluto sconfiggerlo, tutto il resto, morte compresa, non gli interessava.
Il suo obiettivo era stato, semplicemente, distruggerlo…”

Arrivai in salone e lo vidi. Dormiva sul divano. Doveva essere distrutto. Faceva sempre avanti e indietro tra la sala di registrazione e casa per non lasciarmi sola, e nei giorni in cui non poteva proprio muoversi chiamava ogni ora per controllare come stessi e sapere se avessi bisogno di qualcosa. Aveva deciso di abbandonare la recitazione, almeno momentaneamente, ma ero riuscita a convincerlo ad approfittare di questo periodo per dedicarsi alla sua vera passione, la musica. In questo modo avrebbe avuto orari certamente più decenti e inseguiva un sogno che si avverava. Mi appoggiai alla soglia della porta. Mentre il suo dolce respiro invadeva la casa silenziosa, rimasi a fissarlo, per non so quanto tempo, in bilico tra verità e menzogna. Non sapevo cosa fare. Mi sentivo così persa. Dovevo dirglielo? Ma come potevo dargli una notizia simile? Era così felice..

«Testa o croce?» ripeté Naruto sventolando la moneta davanti al naso di Sas'ke.
«Non vorrai farmi credere che...»
«Invece è proprio così... Testa o croce?»
«Uff... Testa...» si arrese Sas'ke.
«Io croce!» dichiarò Naruto e, contento per aver convinto l'amico, lanciò la moneta e...
(NaruSasu)

"Cavolo, cavolo, cavolo, cavolo....sono così agitato" pensai quel giorno....ah, ma certo....iniziamo a raccontare dall'inizio!
Mi chiamo Uzumaki Naruto, sono un ragazzo diciottenne che, precisamente un mese fa, doveva fare l'esame pratico per prendere le patente....avevo passato l'esame scritto per un pelo ed ero agitatissimo solo al pensiero di entrare nell'auto al posto di guida. Immaginatevi quando, quella mattina, dopo aver passato una notte insonne, aver corso a perdifiato perché ero in ritardo e essere anche caduto dal marciapiede una volta o due, rischiando seriamente di farmi male, mi sono ritrovato davanti al mio istruttore! Oltre al fatto che era, appunto, quello che mi doveva esaminare, aveva semplicemente un anno in più di me ed era...beh....decisamente attraente. Come avrete ben capito, io sono bisex, o meglio....sono diventato bisex dopo averlo visto.
(SasuNaru)

Il biondo, triste per l’interruzione, abbassò lo sguardo e, notando che l’indice di Sas’ke non si era mosso, disse in tono supplichevole: «Sas’ke, ti prego, non solo le dita..».
(SasuNaru)

«Come ti è venuto in mente di regalarle le mie foto?» disse Naruto con tono d'accusa.
«Non erano per lei le foto, dobe» confessò Sas'ke con un sospiro
«Allora avevo ragione, erano per Sai!»
«Nemmeno per lui.. Erano per me, Naruto!»
«Ah! Allora è vero che sei invidioso di me!» esclamò Naruto sfoderando uno dei migliori sorrisi del suo repertorio. Sas'ke, ormai deciso a rivelare la verità al suo amato biondino, si sedette vicino a Naruto e gli sussurrò all'orecchio
«Sai... Su una cosa avevi davvero ragione... Volevo ammirare la tua forma fisica... Ma solo quello... Capisci cosa intendo?».
(SasuNaru)