Sopravvissuti, rotti, ma con un futuro prossimo lucente, da vivere.
Usagi e Mamoru camminano verso il giorno del loro matrimonio.
Nota: il capitolo '30 giugno 1997' è un excursus sul futuro, nel giorno del compleanno di Usagi, in un momento in cui lei e Mamoru... festeggiano.

Hades è stato sconfitto, la guerra è finita e Athena è riuscita a riportare tutti i cavalieri deceduti in vita. Sembra si possa respirare aria di pace. Ma un Dio molto arrabbiato per quanto accaduto decide di punire la Dea e tutti i mortali. Sembra che un nuovo conflitto stia per nascere e stavolta i nostri cavalieri avranno bisogno dell'aiuto di altri combattenti! Fra ricordi che tornano alla mente, vecchie amicizie, intrighi e misteri il destino del mondo è nuovamente nelle mani dei giovani Saint! ce la faranno anche stavolta?

E se Mamoru Chiba cominciasse a fare degli strani sogni sulla sua acerrima nemica Usagi Tsukino?
Il suo comportamento cambierebbe o rimarrebbe uguale?
E se arrivasse ad un punto di non ritorno, dove l'unica soluzione rimane quella di soddisfare questi suoi sogni che lo rendono ciò che non si sarebbe mai aspettato di essere?
In fondo i sogni non sono altro che desideri del nostro subconscio, non li si possono trattenere ...
Una FanFiction tutta nuova dove troveremo un Mamoru al quanto impaurito da ciò che non riesce a spiegarsi e che va al dilà della sua concezione di razionalità ...
Buona Lettura!

Non si ama una divinità, non si ama una giovane dagli occhi di cielo che invade i pensieri perché il cuore dell'uomo non può sopportare un sentimento tanto grande. Allora perché lo fai? Perché non riesci a dimenticare il suo profumo? Perché ti preoccupi così tanto quando resta in silenzio o quando scompare per più di qualche minuto? Non sei fatto per amare una dea, non sei fatto per sopportare il peso di quell'amore ...

Lei allungò una mano e gli spostò una ciocca di capelli dal viso. Lui inspirò cercando di raccogliere il profumo della sua pelle, la guardò dritta negli occhi azzurri come il mare e disse solo poche parole. Sempre quelle.
“Saori, lo sai”
Le disse con un sospiro, come se una malinconia antica di mille anni volesse farsi largo improvvisamente.