Ero da sola. La mia migliore amica era una lama di metallo che non faceva che recarmi dolore. Nessuno poteva capirmi. Ma forse nemmeno io potevo.

La ragazza si fece coraggio «ciao sono Demi. A quanto pare,saremo compagne…di clinica» disse abbassando lo sguardo.

Caro diario, oggi mi hanno portato in una clinica di nome “ Timberlin Knolls ”.
Non so come sarà questo posto, non ci sono mai stata.Non ci voglio stare.
Mi dicono che qui mi aiuteranno.Ecco, mi dicono tutti che ho "bisogno d'aiuto"...

«Ora possiamo parlare?»
«Lo sai, vero, che non puoi saltarmi addosso ogni volta che non voglio ascoltarti?»
«Mi diverto con poco, che vuoi che ti dica? E poi saltarti addosso non mi dispiace.»
Sei arrabbiata con lui, ricordatelo, si ripeté June mentalmente. Eppure, per quanto avrebbe voluto prendere Harry a schiaffi e urlargli di andare al diavolo, non riuscì a non sorridere debolmente.
«Comincio a pensare che tu abbia qualche problema con la coerenza, Harry. Sbaglio o poco fa hai detto che non c’era niente di cui parlare?» gli ricordò, un po’ mestamente.
Harry alzò gli occhi al cielo e le liberò i polsi. Tuttavia, non accennò ad alzarsi.
«Mi fai così incazzare, June, che non ne hai idea.»
«Io? Oh, questa è bella.»
«Ci sto provando, okay?» Harry sbuffò, poi si lasciò cadere di lato e si mise a pancia in su. Fissava il soffitto, ma con la mente era altrove.
June lo osservò per un attimo, cercando di capire cosa gli stesse passando per la testa. Non che fosse facile, perché Harry aveva una mentalità particolarmente contorta, oltre che una testa bacata.
«Voglio che tu ti fidi di me.»

'speravo che se vessi cambiato scuola avrei avuto delle amiche, forse un fidanzato. ora ho solo quei tagli, solo quelli. voglio uscirne.'

"Dovrei aiutare le mie lovatic ma sono loro che aiutano me"

non so parlare del problema che ho da 4 anni a questa parte, non parlo con nessuno di ci� che ho dentro, ma ascolto gli altri che me ne parlano, e sapendo scrivere abbastanza bene ho pensato di legare le due cose. questo testo � uno sfogo personale non vi deve per forza piacere e non deve compiacervi.

Sono passati esattamente 365 giorni da quando sono entrata in quella maledetta clinica, ora, un anno dopo, mi rendo conto che ne è assolutamente valsa la pena, ora sono una persona nuova, una nuova Demetria Devonne Lovato, ora sono risorta dalle ceneri come l' Araba Fenice, ora posso dire di aver dimenticato, ora posso dire di aver aperto un nuovo capitolo della mia vita, e ora posso dire di essere veramente una persona "forte", perchè quello che ho imparato in questi 365 giorni è che la forza non si dimostra tagliandosi o non mangiando, ma resistendo e andando avanti a testa alta.

Scrivo per sfogarmi, scrivo per stare meglio, scrivo perché elimino ogni preoccupazione della mia testa e questa è una storia, una mia realtà. Non prendetela come una cosa inventata, grazie. Spero entrerete a darci un'occhiata. :)

Lei era un autolesionista,lei soffriva di disturbi alimentari.Tutto ciò che prima splendeva poi le sembrò solo un buco nero al centro della sua mente.Non era più un piccolo taglio o un pasto saltato ma era una fissazione,erano tanti tagli,erano tanti pasti saltati era un qualcosa da cui non sapeva liberarsi la stretta era sempre più forte.La sua storia era uguale a quella del suo idolo che pur non accorgendosene per tutte le sue fans è sempre un modello da seguire.Come per dire 'Se ce l'ha fatta lei ce la posso fare anche io'. #demilovatosavedme

Questa è una storia, dove verrà raccontata nei vari capitoli la vita secondo un punto di vista del tutto inventato e personale di Demi Lovato. Dal successo con 'Camp Rock' alla 'Rehab' fino a 'Stay Strong'.

Mi chiamo Maddy e ho 17 anni. La mia vita è molto difficile. I miei genitori sono separati da quando ero piccola, a scuola tutti mi prendono in giro per il mio peso e non ho amici veri. Da un po' di tempo ho smesso di mangiare e ho iniziato a tagliarmi. Purtoppo qualche giorno fa mamma mi ha scoperto a vomitare e a buttare via il cibo che mi dava e mi obbliga ad andare in riabilitazione. Io prorpio non voglio, già sono sola e non voglio che ora pensino che io sono pazza o qualcosa del genere. Ora sono in macchina, le valige sono pronte e tra pochi minuti partirò. Per me sta per iniziare una nuova vita e spero che questa sia migliore....

E' la mia prima fanfiction, quindi siate buoni, sono stata costretta a pubblicarla da colei che è come una sorella, quindi se non vi piace prendetevela con lei. E' ispirata a tutte le star Disney con le quali sono cresciuta e mi rappresenta parecchio dal punto di vista dei sentimenti. E' una songfic, quindi vi consiglio di leggerla menre ascoltate la canzone 'This Song Saved My Life' dei Simple Plan.
Shannon era un'autolesionista. Lei era certa che non avrebbe mai potuto incontrare i suoi idoli e dirgli che le loro canzoni le avevano salvato la vita. Non aveva idea che presto una svolta inattesa le avrebbe fatto rivedere quella convinzione.

E' una lettera che ho deciso di scrivere per il mio idolo.
Demetria Devonne Lovato.