Martina, diciotto anni.

Frequento il quinto ed ultimo anno del Liceo Classico e non mi pentirò mai della mia scelta, nonostante tutto, nonostante tutte le giornate di disperazione, nonostante tutti i paradigmi di greco.

Le mie materie preferite sono, appunto, greco, filosofia, storia, italiano e latino, ma all'Università sono assolutamente convinta di voler studiare lingua e letteratura russa, perché la Russia è una parte della mia vita, almeno quanto la scrittura.

Studio russo da ormai quattro anni, e no, non lo amo, di più.

Però la mia passione per la Russia è nata otto anni fa, grazie a Guerra e Pace, quel maledetto capolavoro che ho letto a undici anni e che mi è rimasto nel cuore e resterà sempre uno dei miei libri preferiti.

Che meraviglia sono i fratelli Rostov, primi fra tutti Nikolaj e Natal'ja, che sono i nomi che vorrei dare ai miei figli.

E l'amore di Nikolaj e Sonja per me rimarrà uno dei più belli della storia della letteratura, il più dolce, struggente e romantico, nonché una delle cose che mi hanno fatto innamorare di Vojna i Mir.

Il mio libro preferito in assoluto, però, è Umiliati e Offesi di Dostoevskij, il mio scrittore preferito per eccellenza, perché mi ha devastata, quel libro, più di tutti gli altri libri di Fëdor, l'ho letteralmente mangiato e l'ho finito con la febbre e le lacrime, con un amore infinito per Vanja e Nataša, i magnifici protagonisti.

La Russia è il mio sogno, quindi, per la letteratura, la lingua di cui sono innamorata, il freddo che amo e la musica.

I miei cantanti preferiti, ecco un altro argomento che potrei trattare all'infinito.

Sono cresciuta con i Beatles e i Rolling Stones e con un padre chitarrista che suonava e cantava le loro canzoni, con George Harrison e Keith Richards che sono stati i miei primi amori platonici e di cui non staccherò mai le foto dalle pareti della mia stanza.

Amo loro, i Foo Fighters, con il loro straordinario Dave Grohl, altra passione che condivido con mio padre, gli Europe, i Bon Jovi, gli Skid Row, con quegli scriccioli adorabili di Snake, Rachel e Scotti, la youth gone wild per eccellenza... Dave (David Sabo, in arte Snake) è il chitarrista per cui sento più istinti materni in assoluto, è di una dolcezza incredibile... E il motivo per cui io, che non ho mai avuto grandi istinti materni, senta istinti materni per chitarristi di band hard rock è al di là della mia comprensione. Anche se il più tenero di tutti per me rimane Keith Richards, il mio adorato Keith, tanto che quando parlo di lui sembra che stia parlando del mio gatto. Semplicemente, nessuno mi ha mai spiegato che i chitarristi non sono animali domestici. Riprendendo l'elenco, i Black Star Riders, gli Scorpions (provate a negare che Matthias Jabs e Rudolf Schenker siano altri due scriccioli adorabili), gli UFO, i Thin Lizzy e un po' di altre adorabili band hard rock.

Oltre a loro, passando ai solisti, Bruce Springsteen, il mio eroe del New Jersey, con i suoi eroi distrutti più luminosi e straordinari di qualsiasi altra cosa e la sua meravigliosa E Street Band (provate a dirmi che un assolo di Nils Lofgren non può salvare l'anima di un uomo... In particolare quello di Youngstown, che ogni volta che lo sento mi paralizzo), Joan Baez, Alexander Rybak, adorabile violinista bielorusso naturalizzato norvegese, l'ucraina Ani Lorak, The Nitty Gritty Dirt Band, i Queen, gli Abba, Claudio Baglioni e Roberto Vecchioni, la serba Ceca, Philipp Kirkorov, Valerija e Stas P'ekha.

Oltre al russo amo anche l'ungherese -questo per colpa de I ragazzi della via Pál, che ho riletto dodici volte, in preda all'amore per Feri Áts, l'affascinantissimo Capitano delle Camicie Rosse- e la mia vacanza a Budapest è stata la più devastante della mia vita, nel senso migliore possibile, compreso il mio sfiorato svenimento per l'emozione ad Hősök Tere, Piazza degli Eroi.

Sono generalmente timidissima ma quando sono a mio agio divento pericolosamente logorroica e quando parlo non respiro -neanche nelle interrogazioni, se per questo, perché ho una paura folle che il professore mi interrompa, anche se il più delle volte mi interrompono perché hanno paura che svenga a causa dell'apnea-, e ho un'autentica ossessione per i miei capelli, che ho sempre portato lunghissimi.

E per quanto riguarda la scrittura...

Scrivo sempre, ovunque, e le mie storie più importanti e a cui sono più legata sono indubbiamente le originali romantiche Sic Volvere Parcas e Zvezda moya daljokaya, quella che sto scrivendo al momento.

Ho la sensazione di aver scritto troppo anche stavolta, quindi...

Ci si sente nel sito! ;)

Marty

"When I was a kid, I thought rock and roll was mine. It was mine, it wasn't my parents'. You know what I mean? It symbolized my youth and my individuality and my separation and my generation".
(Richie Sambora)

"I hope society is happy because I need to take a rest".
(Richie Sambora)

"A mind is a terrible thing, remember that!".
(David Bryan)