Dal testo: Che senso aveva la tua vita prima di lui? Eri un ragazzino con un cervello straordinario e un cuore anestetizzato, un bambino terrorizzato dai sentimenti, con un trauma alle spalle, il nulla di fronte e un deserto tutto intorno. Poi è arrivato lui. E io l'avevo capito che sarebbe finita così.

[Johnlock]
Ambientata dopo la fine della quarta stagione, con John che cerca di rifarsi una vita e Sherlock che lo illumina sul perché finisca sempre con la persona sbagliata.
Perché andare a caccia di donne, quando hai a disposizione la persona che tiene a te più di chiunque altro?
-
«Tu… giusto per curiosità, non sei mai stato ad un appuntamento, vero?» chiese il dottore dopo qualche momento di silenzio, sperando di trovare in quella domanda una via d’uscita da quel labirinto di disagio.
Il moro si raddrizzò, appoggiandosi meglio allo schienale della sedia, come se la cosa lo aiutasse a pensare:
«Dipende… qual è la definizione che daresti alla parola “appuntamento”?»
«Direi due persone che si piacciono ed escono insieme per divertirsi, per conoscersi meglio.»
Il consulente investigativo aprì bocca per rispondere che si, allora ne aveva avuti molti di appuntamenti, tutti con lui, ma John si affrettò ad aggiungere: «Senza omicidi o crimini di mezzo, Sherlock.»
-

Per merito della notorietà conquistata tramite il blog, sul quale ha ripreso a scrivere regolarmente, l’esercito chiede a John di dare alcune lezioni speciali riguardo la medicina d’urgenza in zone di guerra a dei giovani medici e infermieri, che presto dovranno partire per il fronte. Sebbene restio, John decide di accettare il lavoro. Per questa ragione sarà costretto ad assentarsi per due settimane da casa, durante le quali sarà Sherlock a occuparsi di Rosie. La relazione tra i due, mai del tutto chiarita, subirà un drastico cambiamento proprio il giorno della partenza di John.
Partecipa all’iniziativa: Scrittura creativa del gruppo “Boys Love – Fanfic & Fanart’s world”.

Post quarta stagione. FF in più capitoli, che cercherò di aggiornare abbastanza velocemente, in cui troviamo John ancora profondamente segnato dagli ultimi drammatici eventi della sua vita.

Di Sherlock, per quanto non ami parlare di sé, sappiamo più di quello che ci si aspetterebbe da una persona tanto riservata. Abbiamo conosciuto i suoi genitori, suo fratello, sua sorella. Sappiamo che da bambino amava giocare ai pirati, sorrideva tanto, avrebbe voluto avere un cucciolo, aveva almeno un amico e probabilmente era quello più “normale” della famiglia. A detta sua sappiamo che “le donne non sono proprio il suo campo” e a noi va benissimo. Abbiamo persino imparato a comprendere il suo carattere. Insomma ad osservarlo bene, e a non soffermarsi sulla prima impressione, di Sherlock sappiamo molto. Ma di John? Del caro e buon John? Dell’onesto, irreprensibile, coraggioso, corretto John? Sappiamo che è stato un soldato, un capitano per di più, sappiamo che è medico, ha studiato con Mike, che ha una sorella lesbica alcolista con cui non è in buoni rapporti. Non conosciamo nulla della sua famiglia, non niente del suo passato. Nessuno si è presentato al suo matrimonio, andato a trovarlo dopo la nascita di Rosie o per il suo battesimo, nessuno è andato al funerale di Mary. Sembra quasi che il “prima di Sherlock” non sia per nulla importante. Ma sarà davvero così? Non ci tocca che scoprirlo.
[Johnlock]

Questa ff è lo SPIN-OFF JOHNLOCK della mia Punk Mystrade precedentemente pubblicata.
La storia è ambientata nella Londra degli anni 80, John Watson è un punk ex musicista, Sherlock Holmes è uno studente borghese all'ultimo anno di liceo. All'inizio di questa storia i due si sono incontrati un'unica volta ed in presenza di Mycroft, tanto è bastato per scatenare la curiosità e forse la scintilla in entrambi...
Può essere letta indipendentemente dalla Mystrade anche se per apprendere appieno il contesto sarebbe utile la sua lettura(io ho cercato di spiegare quanto più possibile ed in maniera stringata le vicende parallele)

(Due capitoli già conclusa)
Lui sta li in piedi, zitto con le labbra socchiuse e gli occhi sgranati.
E’ lui e non è lui.
Non è Sherlock, è Shirley.
Le lunghe gambe avvolte nelle sottili calze nere velate, scoperte fin poco sopra il ginocchio, la gonna nera aderente gli evidenzia i fianchi. La camicetta sottile di seta bianca, ha persino un seno appena accennato dall’imbottitura e una giacchetta abbinata alla gonna gli marca la vita sottile...
(Sherlock si trova ad affrontare un caso in cui dovrà indossare i panni di una donna... Come reagirà il buon dottore?)

- John, tu chi sei per me? – Si asciuga le lacrime con il palmo della mano. Mi sembra di guardare un bambino indifeso e impaurito. E quel bambino indifeso ha bisogno di qualcuno che lo aiuti e che lo sostenga, ed anche se non mi riconosce voglio essere io quel qualcuno che lo prende per mano e lo guida. Accenno un sorriso ed abbasso lo sguardo sulla punta delle mie scarpe.
- Vuoi davvero saperlo? – Lui annuisce. Il velo di paura nei suoi occhi sta pian piano svanendo, sembra ricominciare a fidarsi di me. – Ci arriverai da solo, con calma. -
Cosa mi passa per la testa, dite?
Perché non ho semplicemente detto “Sherlock, io sono tuo marito”?
Non lo so. Ho come l’impressione che questo sia il modo giusto per affrontare la cosa. In fondo non sa chi sono, credo che avrebbe reagito male se avesse saputo già da subito la verità. E questo non è mentire! Semplicemente lascerò che sia lui a capirlo… o spero a ricordarlo.

Tu non sei così. Non lasci che i tuoi sentimenti, il tuo corpo dettino legge su ciò che vuoi. Anche se lo anela disperatamente. Ma ora stai lasciando che lui ti sfiori il collo mentre strato dopo strato, ogni pezzo della tua armatura cade ai vostri piedi. La giacca, il panciotto, persino la camicia scivolano sulla tua pelle in completo silenzio mentre senti tutto il sangue risalirti sulle guance.
[Mystrade]

[Fanfiction partecipante all'evento "Happy Birthday Ben" indetto dal gruppo FB "Johnlock is the way"]
Dal testo: “Pensi di poter competere con il piacere di un omicidio ben realizzato, John?”

Una serie di bizzarri omicidi colpisce Londra e dintorni , la minaccia di un serial-killer si fa sempre più probabile...
(Johnlock con accenni Mystrade)
"Mese di maggio.
Quartiere di Ilford. Londra.Inghilterra.
L’ispettore capo di New Scotland Yard Gregory Lestrade sospirò pesantemente. Un mano scivolò sul viso in un gesto nervoso, l’altra serrò con forza il proprio fianco.
Pioveva su Saint’s Mary Church.
Pioveva sul piccolo cimitero antistante.
Pioveva sul capo dei poliziotti e sul cadavere steso a terra..."
".....Il corpo nudo e pallido era parzialmente drappeggiato con della stoffa bianca in maniera impeccabile quasi volesse abbigliarlo in maniera specifica.
Nella mano rigida vi era infilato un calice.
Sul capo una corona di foglie.
Della frutta adornava macabramente il tutto...."

Una domenica mattina e un piccolo diverbio tra Mycroft e Greg. Greg intende sitemare le cose, e magari capire il motivo della reazione di Mycroft.

John Watson è un professore d'arte di Oxford, ex medico militare che finalmente ha trovato una sorta di stabilità, o qualcosa che ci si avvicina. Sherlock Holmes è uno studente dell'ultimo anno, intelligente, intrigante e di solito poco incline ai rapporti umani.
Sembra non abbiano nulla in comune, ma sarà così?
[JohnLock]

Mycroft rientra tardi dal lavoro, mentre Greg lo aspetta a casa sua.

Le sue espressioni sono il riflesso di ciò che prova. Non ci sono alterazioni, nulla che questo mondo gli abbia intaccato il cuore al punto da rinchiudersi in sorrisi o in espressioni false. Le tue capacità deduttive crollano l’una dopo l’altra sotto il peso dei suoi sorrisi.
[Mystrade]
[Questa storia partecipa alla challenge del gruppo: "Hurt/Comfort Italia - Fanfiction & Fanart".]