Dal testo:
"Si sentì di nuovo pesante, stava affondando sempre di più.
Era una strana sensazione affogare.
Quella strane creature lo stavano trascinando sempre più affondo, ormai non vedeva più Kreacher, non sentiva più la sua voce che lo chiamava.
Non respirava più, aveva raggiunto il fondale.
Gli Inferi lo avevano portato a fondo con loro, lui aveva trascinato con sé la verità."

Dal testo:
"Nei ricordi di Albus, soltanto per un momento, Gellert tornava ad essere quel ragazzo ribelle vestito di ambizioni.
Per pochi secondi non c'era più Grindelwald, ma solo Gellert quel ragazzo che Albus aveva imparato ad amare."

Dal testo:
"Quando ti svegliasti la mattina dopo, lui era ancora lì.
Ti osservava con quegli occhi scuri, la lunga barba nascondeva parte del suo volto.
Per la prima volta nei suoi occhi riuscisti a scorgere un'emozione.
Vedevi qualcosa di strano, di indefinito.
L'apatia era sparita dal suo sguardo.
"Sei incinta!" Ti aveva detto con voce bassa.
Tu aveva annuito mentre lui si rivestiva sotto il tuo sguardo."
1998-1999 Guerra del Kosovo

Dal testo:
"Era in quei momenti che Dragon permetteva al vento di alleggerire un po' il suo cuore, gli permetteva di essere più umano.
Sentiva il macigno che aveva dentro sparire lasciando un vuoto al suo posto.
Un vuoto che poi veniva colmato dalla malinconia, dalla nostalgia.
Allora Dragon allungava il braccio e con la mano cercava di afferrare il vento, i ricordi ma senza mai riuscirci."

Dal testo:
"A parte gli occhi, non gli aveva dato un volto preciso.
Era difficile immaginare qualcuno che non si conosceva.
Sperava soltanto che assomigliasse più a lei che a lui.
Lei che con un sorriso era riuscita ad annientare tutto quello che dentro lo stava uccidendo.
E anche lui era così.
Bastava pensarlo per alleggerire il dolore, almeno per un po'."

Dal testo:
"Gellert ricordava ancora la sorpresa negli occhi di Albus, i battiti accelerati del suo cuore mentre le loro bocche si univano in un bacio.
Un bacio poco casto, passionale.
Le loro lingue si accarezzavano con passione, le mani frenetiche vagavano sulla pelle ormai nuda.
Il desiderio circondava quel momento mentre il libro giaceva sull'erba privato di ogni interesse."

Dal testo:
"Avevi fatto sempre credere a tutti di odiarlo, di volerlo avere tra le tue fauci ma erano solo bugie, inganni.
Il pensiero di non averlo più al tuo fianco, ti tormentò ogni notte.
Nei tuoi sogni cercavi chi per anni avevi divorato, consumato con quell'amore impossibile.
Avevi strappato le ali a quel sentimento che lui avrebbe vivere alla luce del giorno. E ora l'uccello, incapace di volare, era prigioniero in una gabbia buia e fredda."

Spoiler capitolo 1053.
Dal testo:
"Ryokugyu era un individuo particolare, difficile da capire.
Non rispettava mai gli ordini eppure ci teneva all'approvazione di Sakazuki. Voleva fare bella figura, voleva dimostrare di essere il migliore tra gli ammiragli.
Doveva mostrare a Sakazuki che lui era più forte di Borsalino.
"Ah, Borsalino" disse con disprezzo.
"Cosa c'è di speciale in te?! Perché sei così vicino a Sakazuki, perché si fida così tanto di te?! Sei solo un imbecille" lo insultò."

"L'uomo grida, piange senza versare lacrime, urla.
La morte sta cancellando ogni cosa. Ha tramutato la musica in silenzio, l'azzurro del mare in nero antracite, la felicità in dolore, la libertà in prigione.
Ormai non c'è più nulla. Il tempo sta portando via le memorie, la sua musica che nessuno più suonerà.
La morte gli ha scavato dentro e si è fermata all'osso."

Dal testo:
"Come sempre aveva desiderato lui, ti eri arruolato nella marina militare. Ma, sin dal primo giorno, ti eri sentito fuori luogo su quella nave di estremisti che dicevano di agire in nome della giustizia, ma non c'era nulla di giusto nelle loro azioni.
Da quel momento avevi iniziato ad interessarti al meteo, avevi iniziato a percepire un vento sfavorevole per il tuo viaggio. Ti eri spinto ad est, a destra e si sa che da est vengono due venti: da nord est proviene il grecale un vento caldo che alza le temperature, e infatti, ha aumentato la tua temperatura corporea, ha aumentato la tua rabbia. E poi, il vento di sud est, lo scirocco un vento umido, e si sa che l'umidità ammuffisce ogni cosa. Ed ha ammuffito l'idea di giustizia della Marina, e da lì la tua rabbia è aumentata."

Dal testo:
""Ancora un po'" sospirò mentre la neve candida copriva il suo corpo.
"Devo resistere" disse mentre il cielo diventava sempre più nero.
Il vento soffiava tra i suoi capelli biondi, smise di sentire qualsiasi rumore e questa volta non per il suo frutto del diavolo."

Sequel di "Più che una festa, è una maledizione"
Dal testo:
"Era riuscito a trascinarlo in quel patetico teatrino di finti innamorati che volevano ostentare la loro felicità, ma poi, divorziavano dopo pochi anni e il tradimento era il loro pane quotidiano.
Crocodile e Doflamingo stavano insieme da tanti anni. Tra alti e bassi la loro relazione funzionava e, quindi, Crocodile non capiva la necessità di sposarsi. Tanto da sposati o fidanzati non cambiava nulla. Il matrimonio era solo una seccatura, una mera dimostrazione del loro amore che il moro avrebbe preferito tenere per loro due e basta.
Odiava le effusioni in pubblico, odiava baciare Doflamingo davanti agli altri, odiava esporsi. Non capiva il bisogno di mostrare al mondo la propria felicità. Lui non doveva dimostrare nulla a nessuno, chi dimostra, in realtà, cerca solo il consenso altrui. E lui non ne aveva bisogno.
Ma non era solo questo, la realtà era che Crocodile aveva paura, paura di distruggere tutto quello che lui e Doflamingo avevano costruito con fatica negli anni."

"In quegli occhi avevi visto un mondo diverso, un mondo pieno di bellezza e amore. Non eri Gol. D Roger in quel mondo. Eri semplicemente te stesso. Non un re, non un eroe, non un criminale ma una persona capace di amare. Un uomo, quello che eri davvero. Un uomo, un amante e un padre."

Dal testo:
"Ma ciò che odiava di più di quel periodo, era un individuo alto, dallo sguardo ceruleo, un sorriso strafottente e un fenicottero morto sulle spalle. Quell'individuo era conosciuto con il nome di Donquijote Doflamingo, il suo compagno. Faceva sempre uno strano effetto a Crocodile definirlo così, lui che non aveva il minimo interesse per l'amore, si era ritrovato a condividere le sue giornate con quell'uomo, la sua stramba famiglia e i festeggiamenti esagerati.
Doflamingo lo aveva costretto, ricattato a fermarsi a Dressenrosa per tutto dicembre e inizio gennaio.
"Niente sesso per due mesi" aveva detto. E Crocodile era stato costretto ad accettare, come uno sciocco. Solo dopo aveva realizzato che Doflamingo era un ninfomane e mai avrebbe rinunciato al piacere.
"Deficiente" si maledì. A causa dei suoi istinti, che prendevano il sopravvento quando Doflamingo era vicino a lui, si era condannato da solo."

Dal testo:
"Temeva di perdere Crocodile. Ormai lo conosceva bene, sapeva quanto egoista potesse essere. Non teneva a nessuno se non a sé stesso e anche, se provava qualcosa per Doflamingo, era una persona che preferiva negare i sentimenti. Preferiva scappare piuttosto che affrontarli, viverli. Non era in grado di gestire le emozioni, e per questo le considerava una debolezza perché non sapeva come comportarsi. Rimaneva immobile. Ed era troppo orgoglio per chiedere un aiuto. E questo Doflamingo lo sapeva fin troppo bene.
Crocodile era un lupo solitario, mentre Doflamingo era circondato da un sacco di persone. Sapeva come comportarsi quando si trattava di un 'noi'.
Erano opposti e forse per questo si completavano così bene.
I loro corpi si incastravano perfettamente come pezzi di un puzzle.
Erano ciò che mancava all'altro per essere completato, per avere un equilibrio."