Monkey D Anjelika, autore su EFP Fanfiction

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Monkey D Anjelika

Membro dal: 16/12/17
Recensore Junior (51 recensioni)

Ciao a tutti e benvenuti nel mio profilo. Mi chiamo Angelica e mi piace scrivere, è la mia più grande passione. Quando scrivo mi focalizzo sui sentimenti e le sensazioni dei personaggi, sarà che è solo attraverso la scrittura che riesco a dire come mi sento. Scrivo su gli anime (Dragon ball e One piece soprattutto), paranormale e su personaggi storici. Buona lettura. Wattpad: https://www.wattpad.com/user/anjelika-stories

Tu sei la mia nostalgia, resta qui e non andare via

Dal testo:
"Quello sguardo sempre serio, ora sembrava nostalgico,le orecchie ascoltavano il pianto portato dal vento. Un pianto che sentì una sola volta. Un pianto che avrebbe fatto da colonna sonora ai suoi ricordi. Il pianto di un bambino lontano...."

Al calar del sole

Dal testo:
"Rodo non poteva non odiare il Titano che gli aveva rubato il suo Eden, eppure oltre all'odio sentiva altro,forse attrazione...
Come il mare che al tramonto è attratto dal sole, anche la Dea del Mare si sente attratta dal Dio del Sole."
Helios e Rodo

Sotto le lenzuola

Dal testo:
"Mentre, fuori da quella stanza che profumava di dolcezza, il sole calava lasciando posto alla notte che i due amanti avrebbero riempito d'amore e passione."

Il fremito della passione

Dal testo:
" Ma la Pallade aveva fatto il voto di castità....
E il suo desiderio di averla e farla sua sarebbe dovuto morire insieme ai guerrieri caduti in quella battaglia."

Il Cielo anela ancora ad abbracciare la Terra

Dal testo:
"Ed ora era troppo tardi. Era passato troppo tempo. Era passato il ricordo del loro amore. Era passato il rancore nei confronti del terribile figlio ma i suoi sentimenti per quella innocente creatura non erano passati e non passeranno mai.
Perché Urano lo sapeva bene, Gea non si poteva scordare. Non ci si poteva scordare di Madre Natura e non ci si poteva scordare del primo e vero amore."
Gea e Urano

Odi et amo

Dal testo:
"Vedi di darti una mossa cretino" disse con voce roca, ogni momento era buono per insultarlo.
Il fenicottero sorrise lasciando, suo malgrado, quella parte del corpo del suo amante.
Dopo aver raggiunto lo sguardo della sua preda, si tolse gli occhiali rivelando quei meravigliosi lapislazzuli:Crocodile rimase a fissarli per un po', nonostante non fosse la prima volta che li vedeva, rimaneva sempre incantato."

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