[Un Professore]
Dal testo:
Il motivo per cui detestava tornare a Roma, colui che gli riempiva l'animo di ripensamenti e turbamenti ad ogni rimpatriata; la ragione che lo faceva desistere dal rimettersi sul treno ad ogni ritorno al nord. Il suo equilibrio racchiuso nel rapporto più squilibrato che avesse mai instaurato, descritto minuziosamente da quegli occhi, grandi, giganti, che per il suo cuore continuavano ad essere il migliore dei mondi di Leibniz.

L'omamori che aveva comprato al tempio e che ora pendeva dal suo zaino, avrebbe dovuto avere un singolo scopo: condurlo alla felicità, evitandogli di inciampare nelle sfortune. Tutto ciò in cui era inciampato negli ultimi dieci giorni era stato invece Levi Ackerman, la dimostrazione vivente del fatto che le sue preghiere non fossero state per nulla ascoltate: una vera e propria fregatura. La spada di Damocle pendeva sul suo capo da tempo immemore, ed ora come mai prima, si avvicinava sempre più pericolosamente alla sua nuca, pronta ad abbattersi senza remore su di lui.

| Soukoku - Missing Moments |
Dal testo:
"Era stato estremamente semplice, per Osamu Dazai, agganciargli un paio di manette ai polsi e gettare l'unica chiave disponibile nelle più recondite profondità dell'universo. Era abile, quello squinternato adulatore dei suicidi, a rigirarsi le persone a proprio piacimento, illudendole di godere del libero arbitrio e spingendole a comportarsi esattamente come lui, chissà quanti secoli prima, aveva pianificato.
La sua era un'arte sottile, nascosta sotto strati di bende e, all'occorrenza, glaciale apatia; qualcosa che finanche uno stratega, con tanto di abilità deduttive, avrebbe faticato a riconoscere. Amava definirsi come un instancabile studioso della vita in ogni suo singolo aspetto e, di conseguenza, un conoscitore dell'animo umano. Tanti bei paroloni per edulcorare il vero termine adatto alla sua persona: manipolatore."

| Shizaya - One Shot |
Dal testo:
«Vedi, Shizu-chan, adesso è tutta questione di velocità. Hai abbastanza fiducia in te stesso da rischiare? Se credi che le tue dita possano spezzarmi l'osso del collo prima che la mia lama ti tagli la gola, accomodati pure. - sollevò un angolo delle labbra e la sua pacatezza lo fece rabbrividire. Proprio non riusciva a capire se quella fosse fiducia nelle proprie capacità o disinteresse nei confronti della morte, in ogni caso era paranormale e agghiacciante. - A te la scelta.»

| Ereri | Mini-Long | Modern!Au |
«Se avessi la capacità di riavvolgere il tempo, tornerei ad un anno fa, solo per cercarti e dirti queste stesse parole.»
«Mi dispiace essere arrivato in ritardo.»

| EreRiren | One-Shot |
«Ren...» lo stava supplicando, ed Eren amava essere supplicato da quelle labbra rosee e umide, martoriate continuamente dai denti. E quanto lo facevano impazzire quando si schiudevano spontaneamente ogni qualvolta avvicinava la bocca all'elastico dei suoi pantaloncini, per poi serrarsi, quando il castano si ritirava crudelmente, negandogli ciò che il compagno anelava disperatamente.
«Lee, non ti ho nemmeno sfiorato.»

[RiRen | One Shot | Modern!Au]
«Non si direbbe, ma ho amato profondamente in passato, anche se credo di non averlo fatto nel modo giusto.»

[Reddie]
"Fu strano per Richie Tozier ripercorrere mentalmente tutto ciò che gli era successo ben quattro anni prima, ma al contempo inevitabile, dal momento che a distanza di così tanto, quasi per caso, si era dovuto rispecchiare nuovamente negli occhi di Eddie Kaspbrak. L'ultima volta che l'aveva fatto, aveva chiaramente letto in quelle iridi enormi, un risentimento annacquato di tristezza. Non gli aveva dato spiegazioni, semplicemente quando si erano visti ed Eddie gli aveva posato una mano sulla spalla come suo solito, l'aveva spinto via, intimandogli di stare lontano da lui. Normalmente l'amico gli avrebbe chiesto quale fosse il problema, quella volta invece - forse per il tono che aveva utilizzato - si era ritratto come scottato dal contatto e aveva a malapena balbettato il suo nome. Ricordava alla perfezione la fitta al petto provata nel comprendere che il velo di dolore che sfigurava lo sguardo dell'altro fosse dovuto al suo comportamento, come ricordava la voglia che ebbe di abbracciarlo e di scusarsi. Ovviamente non lo fece, anzi rimarcò il concetto annunciando che non voleva avere a che fare con lui e con gli altri mai più."

[Ereri/Riren]
Ancora una vittoria per Eren Jeager, fiore all'occhiello della Germania che, dopo aver conquistato l'Australia, è riuscito a sottrarre il trofeo alla Francia. Ora vola verso l'Inghilterra: direzione Wimbledon. Riuscirà a trionfare anche nel più importante dei quattro tornei del Gran Slam? I pronostici ne sono assolutamente convinti, non si è mai riscontrato un numero tanto esorbitante di scommesse, prima d'ora.
[...]
Levi Ackerman: da tennista più forte dell'umanità a eroe decadente il passo è breve. L'ormai trentunenne eroe francese sembra aver perso tutta la grinta che l'ha accompagnato stagione dopo stagione fino ad appena due anni fa. A quanto pare stiamo assistendo alla fine di un mito, rientrato nel torneo di Wimbledon solo tramite wild card. Sarà la sua ultima gara?
[Storia liberamente ispirata al film "Wimbledon" di Richard Loncraine.]

[Reddie]/[Questa storia è il continuo di "Rewrite the stars", ma può essere tranquillamente letta come storia singola.]
Eddie e Richie sono una coppia a tutti gli effetti, l'unica che Ben conosce. Per il ragazzo è inevitabile chiedere ai due amici dei consigli per conquistare il cuore di Beverly. Peccato che Eddie e Richie non abbiano mai avuto un appuntamento.

[Reddie One Shot]
DAL TESTO:
"Il suo filo rosso del destino, quello che avrebbe dovuto legare indissolubilmente due anime predestinate, neanche s'incrociava con quello di Myra. Magari lui non ne aveva nemmeno uno intrecciato al mignolo, dato che mai, da quando aveva memoria, si era sentito compatibile con qualcuno corpo e mente. Le farfalle allo stomaco, l'emozione dell'attesa, i vuoti nel petto per l'aspettativa: erano tutte sensazioni ad Eddie sconosciute. Non ricordava nemmeno con chi si fosse scambiato il primo bacio. Forse la sua era una di quelle anime difettose: nascosta sotto uno spesso velo di apatia, nata per stare e finire isolata da tutte le altre."

[Reddie]
"Quello era il bello di Eddie: s'indispettiva per le sue battutacce, talvolta si arrabbiava anche, ma mai gli portava rancore. Forse era stata proprio quella sua caratteristica a farlo invaghire così tanto all'inizio, in fondo quale persona sarebbe stata migliore di lui al suo fianco? Lui che lo sopportava, lui che gli teneva testa, lui che si preoccupava costantemente e genuinamente. Certe volte esagerava di proposito con le prese in giro, una sorta di test, un continuo metterlo alla prova per avere la conferma di quanto giusta fosse la sua teoria. Ed Eddie, seppur inconsciamente, superava sempre brillantemente ogni sfida a cui l'altro lo sottoponeva, e di conseguenza Richie si ritrovava, giorno dopo giorno, sempre più innamorato."

[Ereri]
“Eppure un lato di lui desiderava così tanto che quel ragazzo incontrato poche ore prima fosse colui che stava cercando. Già, perché nella sua storia, quello sarebbe stato l'antagonista perfetto. Ci aveva scambiato appena due battute, ma l'aveva capito subito: dannatamente sicuro di sé, sarcastico, bisognoso di avere l'ultima parola su tutto. E non era così che succedeva nei migliori fumetti o nelle serie tv? Il protagonista odiava così tanto la nemesi perché, in tanti, troppi aspetti, le somigliava.”

[LevixEren]
Ogni individuo è fautore del proprio avvenire, o semplicemente tutto è stato prestabilito, rendendo l'essere umano un'entità passiva, costretta nello scorrere degli eventi fino alla fine dei suoi giorni?
Eren proprio non riusciva a venirne a capo, ma una cosa era certa: che la sua vita fosse andata avanti in base alle scelte prese o meno, questa era stata costellata da una serie di delusioni e insoddisfazioni.

[RichiexEddie da "It"]
"Ho sempre sbagliato sul tuo conto, e me ne pento amaramente. Mi sono rinchiuso per anni nella convinzione che tu fossi quello piccolo, quello delicato, quello che necessitava di essere protetto. Quanto sono stato sciocco, quanto sono stato cieco. Hai sempre vegliato su di me, dal primo momento. Non importava quanta paura avessi, tu eri lì comunque, pronto a guidarmi, pronto a soccorrermi, per poi farmi credere che fossi stato io a salvare te. Sei stato abile come un giocatore di scacchi, silenzioso come un ladro, onnipresente in ogni occasione, fino alla fine."