Il mondo è suddiviso in generi. Ci sono i Beta (i più numerosi e comuni), gli Alpha (leader nati e dai sensi piu sviluppati) ed infine ci sono gli Omega (una percentuale minuscola a confronto degli altri).
Bakugo Katsuki è un Alpha, uno dei migliori e aspira a diventare il numero uno degli eroi. Per questo, si iscrive alla prestigiosa accademia Yuei.
Tuttavia non è l'unico a sognare il podio degli eroi, il suo amico d’infanzia Midoriya Izuku punta al suo stesso obiettivo, ma "Deku" come lo ha sempre chiamato Katsuki, è un omega. Uno degli individui meno voluti nella società e non è mai accaduto che un omega diventasse un eroe.
Deku però è convinto e nasconde a tutti la sua condizione di Omega, intraprendendo l’addestramento allo Yuei, almeno finché i beta non iniziano a morire uccisi da un misterioso Serial Killer.

E' difficile trovare un senso al perché gli conceda di entrare a conoscere a fondo i suoi segreti.
Ancora di più spiegare perché gli permetta di guardarli da vicino, di tenerli tra le lunghe dita e scivolare leggero a leccarli.
L'unica cosa certa in quel marasma di sensazioni è una soltanto.
Lui.

"Grazie per tutto." Tre semplici parole, fuggendo via come un razzo.
Peccato che quello stesso ragazzo, che era la causa del suo male, non avesse proprio intenzione di lasciarlo andare tanto facilmente.
"Sei sicuro di stare bene?" Lo aveva afferrato per il polso.
"S-si!" Balbettò percependo un lacrima tradirlo. Quella mano sul suo polso, sembrava ardergli le viscere come lava.
"Ok... A domani." Salutò afflitto lasciandolo finalmente andare, sotto lo sguardo sempre più sconcertato dell'altro.
Mini FF come esordio nel fandom di My Hero acedemia
TodoDeku, KiriBaku Buona lettura, Mary

Katsuki Bakugou, il suo bel carattere ed un dormitorio maschile.
Gli sembrava di avere in pugno la propria vita. Peccato che le proprie voglie primordiali, un'Accademia segreta e il suo migliore amico Kirishima avessero deciso di mandare tutto all'aria.
[Bakugou/Kirishima & Bakugou/Todoroki -- lo dico qui e non lo rinnego!]
[Sembrerà inizialmente una AU, ma poi entriamo a tutti gli effetti nel mondo di BnHA]

*AU*
Dal testo:
Quando Will riemerse Nico stava ridendo a crepapelle. Avrebbe voluto che ci fosse il sole per vedere bene una delle sue rare risate.
-Me la paghi, Di Angelo- Will lo prese in braccio e poi lo lanciò di nuovo in acqua. Nico riemerse ridendo.
-Pari?
-Pari- confermò tirandolo a sé e baciandolo ancora.
**
Pochi secondi dopo si ritrovò nella vasca da bagno. L’impatto con l’acqua gelata gli tolse tutto il fiato dai polmoni, riportandolo con i piedi per terra. Aveva intenzione di affogarlo? Si aggrappò ai bordi della vasca, cercando di emergere per respirare.
-Lasciami!
***
Will aveva la glassa azzurra su tutto il viso. Ma specialmente sulle labbra. Sorrise malizioso.
-Sei sporco.
-Chissà di chi è la colpa.
-Non ti dispiace se ti aiuto a pulirti, giusto?
-N-no.
-Ottimo.- l’attimo successivo le labbra di Nico erano sulle sue.
**
-Mi hai salvato quando volevo morire, mamma. Mi hai sempre protetto, a modo tuo. Senza di te sarei… morto.- gli si spezzò la voce, mentre tentava di trattenere le lacrime che gli riempivano gli occhi scuri. –Ti prego…-sussurrò. Un altro passo, un metro e mezzo. Le porse la mano. –Ti prego, scendi.
Maria sorrise.

AU [solangelo]
“Mentre pensava a queste cose dalla bocca di Nico, però, uscirono ben altre parole – Perché non mi baci?”
...
“Il moro fece scorrere le mani lungo tutto la sua schiena per poi immergerle nei suoi lunghi riccioli biondi, li afferrò e senza un minimo accenno di gentilezza tirò per fargli scostare leggermente il viso dal suo.
Lasciò quel tanto di spazio che bastava tra le loro labbra per sussurrargli – Resto comunque innamorato di Percy.”

Arthur Pendragon è ciò che il dizionario definisce come il perfetto Alpha, a parte per un piccolo particolare: odia gli Omega e non ha alcuna intenzione di averne uno come compagno. Merlyn Emrys è un Omega assolutamente sui generis: odia gli Alpha e non ci pensa nemmeno lontanamente a piegare la sua esistenza alla volontà boriosa ed arrogante della razza dominante. !ATTENZIONE AU OMEGAVERSE!
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...L'imprinting funzionava tipo “colpo di fulmine”: dopo quello niente diventava più importante di stare con il proprio compagno, cercarlo, volerlo in maniera quasi ossessiva.
Era come innamorarsi ma a dieci volte la velocità. Un appartenersi rendendosi conto di potersi trasformare in tutto ciò di cui l’altro aveva bisogno: un protettore, un fratello, un amico o un amante.
Non c’erano soppressori che tenevano: la chimica industriale era sconfitta dalla più forte chimica tra le Specie. Il desiderio diventava bisogno, che a sua volta diventava dominio.
Se avesse rivisto Arthur era quasi certo, vista la reazione ormonale dei loro corpi al loro primo incontro, che l’imprinting sarebbe seguito a breve ed a quello il Legame.
L’unica cosa che Merlin non voleva.
In nessun dannatissimo caso...

Prima di iniziare questa... Questa "cosa" mettiamo subito in chiaro alcuni punti: non ho alcuna intenzione di chiamarti "Caro diario" o con un nome vomitevole del tipo "Kitty o Mimi"; non sono tenuto ad aggiornarti regolarmente; probabilmente ti brucerò una volta finite le pagine e ultimo, ma non per importanza, non sto scrivendo queste parole con lo scopo di "farti partecipare al mio dolore" o cazzate simili ma perché ho bisogno di sfogarmi con qualcuno.
Quel qualcuno non può di certo essere una persona del gruppo: l'ultima volta che ho confessato il mio segreto a Jason è andata moooolto male.... Ma procediamo con con ordine.
Sono Nico di Angelo e con mia somma Sfiga (con la "s" più che maiuscola) sono figlio di Ade....

{Ikarishipping; Paul/Lucinda}
«Rispondi sinceramente: volevi davvero vincere questa gara?» la incalzò, proseguendo imperterrito per quella strada. Sembrava non avere alcuna pietà nei suoi confronti, quasi volesse costringerla a confessare la verità mal celata dietro al suo atteggiamento. Non si curava neppure dei sentimenti di chi gli stava davanti.
La giovane digrignò i denti, evitando quello sguardo indagatore che minacciava di mettere a nudo tutte le sue debolezze. Non avrebbe permesso a nessuno, tanto meno a lui, di vanificare tutti gli sforzi e i sacrifici che aveva fatto fino a quel momento. «Certo! Certo che lo volevo. Per chi mi hai presa?!» replicò in modo intimidatorio, mentre mentalmente pregava che la terra si aprisse sotto i suoi piedi e la portasse via da quel luogo maledetto.
«Lo voleva Lucinda o la figlia di Olga?» insistette ancora Paul, afferrando il mento di Lucinda, per costringerla a voltarsi e guardarlo negli occhi.

Lucinda ha un'influenza. Un brutta influenza.
è quando i genitori sono fuori casa, i parenti spariti in qualche angolo sperduto della terra e nemmeno il pronto soccorso è pronto ad occuparsi della nostra giovane allenatrice chi è l'unica persona volenterosa che aiuterà la nostra giovane allenatrice?
Nessuno, se non fosse che Paul ha una giornata libera.....
(Dedicata ad una certa persona)