Dal primo capitolo:
La vita di tutti ripartì come un’auto lasciata per troppo tempo al freddo, con qualche singhiozzo e strattonando un poco, ma nel giro di qualche giorno le più grandi preoccupazioni tornarono ad essere l’ultima partita di campionato e l’imminente inizio delle vacanze estive.
Ma qualcosa di insolito continuava ad aleggiare ancora nell’aria e il primo ad accorgersene fu Scott che una sera, mentre tentavano di affrontare gli appunti di economia ammucchiatisi negli ultimi mesi e mai riletti, dal nulla asserì “Lo sai che da qualche tempo hai uno strano odore?”

"Peter era l'alpha perfetto per Stiles.
C'era un'unica cosa di Peter Hale che infastidiva Stiles Stilinski.
Derek Hale".
Sterek, Omega Verse, AU
Stiles ha sempre odiato il rapporto di subordinanza tra alpha e omega.
Fortunatamente Peter, soldato abile e divertente, è un'Alpha fuori dal comune, che fa sentire Stiles semplicemente se stesso e non un omega.
L'unico problema di Stiles è il nipote di Peter, Derek Hale, che sembra odiarlo incomprensibilmente.
Ma quando una disgrazia si abbatte su Stiles e l'unico in grado di poterlo aiutare sembra essere Derek, tutto cambierà.
E le cose si faranno drammaticamente complicate.

Era la notte di Natale ed avevo appena concluso il mio turno da infermiere in ospedale. Camminavo veloce tra le vie illuminate della città, stringendomi nel cappotto in cerca di riparo dal rigido freddo mentre parlavo a telefono con mia sorella.
«No Cora, non ho voglia di venire lì.»
«Ma Der è Natale. Sai che non ti fa bene stare da solo.»
«Cora sto bene, davvero. Voglio solo fare una doccia e dormire fino a dopo domani.»
«Ma Ben ci teneva a provare il suo nuovo slittino con te.»
«Usare mio nipote per convincermi a venire da voi è una mossa scorretta. Digli che il prossimo giorno che sono a riposo lo proveremo.»
«Va bene. Buon Natale fratellone!»
«Buon Natale anche a te, a Ben e anche ad Isaac.»
Mentre chiudevo la chiamata un tonfo attirò la mia attenzione. Mi voltai e vidi una figura reggersi a fatica contro un cassonetto. Stava chiaramente cercando di restare in piedi. Mi avvicinai cauto e lo guardai. Era un ragazzo molto giovane, dai lineamenti delicati ma completamente ricoperto di lividi, dal labbro spaccato usciva del sangue rosso scarlatto che contrastava nettamente con la sua carnagione pallida.
«Ehi ragazzino, tutto bene?»

[storia scritta a quattro mani da blu992 e pampu]
Quando Stiles arriva in cucina si guarda intorno stupito. Tyler ha preparato toast alla marmellata per sé e per lui.
“Cosa mi devi chiedere?”
Il ragazzo sfodera il suo sorriso, allungandogli anche una tazza di caffè. Male. Malissimo.
“Papà, tra poco è il mio compleanno e vorrei dirti cosa potresti regalarmi. Sai, per evitarti di pensarci un sacco.”
“E dimmi, cosa vorresti di così assurdo che richiede una colazione e la mancata presenza di gel nei tuoi capelli?”
“Pensavo, dato che saranno sedici, e avrò anche la patente… che ne dici di una bella moto?”
Stiles si alza di scatto, prendendo poi le chiavi dell'auto. “Si, avrai la patente, ma guiderai un’auto. Ora alzati, ti accompagno a scuola.”
Per Stiles la conversazione è finita lì, ma non per Tyler. “Ma pà, tu ci lavori con le moto, papà ci lav-“
“Quello che faccio io non deve essere quello che farai tu e soprattutto non farai quello che fa tuo padre. Questa conversazione finisce qui, Tyler, non insistere perché perderai solo tempo” dice entrando in macchina.
Tyler gli si siede di fianco, imbronciato e silenzioso. Meglio un figlio incazzato che uno morto.

[Storia scritta a quattro mani da pampu e blu992]
Derek è nervoso. Picchietta in continuazione il dito sul bracciolo della poltrona su cui è seduto e continua a guardarsi attorno, cercando di distogliere la mente dai suoi pensieri. Ancora non capisce come sia riuscito a convincersi a fare quella “cosa”. Allison, sua moglie, non era ancora arrivata. Sono sposati da cinque anni e, contando gli anni di fidanzamento, sono insieme da nove. Si erano piaciuti fin da subito e avevano cominciato a frequentarsi. Il fatto che entrambi frequentassero la stessa università li aveva uniti molto, ma, ora che sono diventati medici affermati, le cose hanno cominciato a precipitare. Si sono sposati appena laureati e i primi tempi le cose andavano a gonfie vele. Ma da un anno a questa parte non è più la stessa cosa. Vuole davvero bene ad Allison, ma non è più certo di amarla. Un giorno, Allison ha chiesto a Derek di dare un’ultima possibilità al loro matrimonio. Derek non era molto convinto, ma sentiva di doverglielo.

Questa storia è un monologo interiore di Stiles. E' ispirato ad un monologo che ho visto su internet qualche giorno fa per quando riguarda la violenza sulle donne. [Steo-Sterek]

Conosciamo tutti le famose litigate tra Derek e Stiles no?
Bè succederebbe se Stiles ad un certo punto sparisse dalla circolazione avvisando solo lo Sceriffo? Come la prenderebbe Derek? Specie se tornasse accompagnato da un nuovo branco? Sarà felice di essersi liberato dell'umano o rifletterà sulla situazione?
Ambientata dopo la 2° stagione, sono presenti tutti i personaggi principali più Cora.

Mi sono sempre chiesta come sarebbe mai stato Stiles da lupo mannaro. Ma ancora di più,come sarebbe avvenuta la sua trasformazione.In che contesto. Così ho immaginato una storia prendendo spunto dalla prima metà della terza stagione. Spero vi piaccia,l'ho scritta tutto d'un fiato.

Vi lascio un piccolo estratto della storia:
''[...]-Non potrebbe essere uno del branco degli Hale?- chiese Erika dubbiosa.
-Forse era di passaggio- ipotizzò invece Isaac, dando voce ai timori di Stiles, che calò il capo rassegnato a non rivedere mai più il “suo” mannaro.
-Se fosse del branco di Talia si sarebbe fermato riconoscendo l’odore, invece è fuggito- spiegò Scott, fissando preoccupato il suo migliore amico -sei sicuro di non aver visto nessuno l’altra sera?- chiese ancora, ma come le volte precedenti Stiles negò, scuotendo il capo e guardando altrove.
-Ma tu e Talia vi incontrate nel bosco- iniziò Allison aprendo il succo di frutta -il branco degli Hale non ha mai sentito direttamente l’odore del nostro branco, forse non sanno neanche quale sia l’odore dei membri del tuo branco- spiegò la ragazza, fissando attentamente il suo ragazzo negli occhi.
-Sai, forse Allison ha ragione- intervenne Lydia dando man forte all’amica.[...]''
[Famiglia Hale viva/incendio mai esistito/Laura viva/Peter ha un branco tutto suo/Peter,Derek e Laura sono alpha come Mamma-Hale/a BH ci sono due branchi:Hale e McCall] [Sterek]

[Sequel - Sotto le dita]
Quindi, Derek ritorna, dopotutto. Ritorna e basta. Arriva in ritardo.
Ma Stiles non è lì [...] e non può baciarlo. Non lo riconosce nemmeno.

Partecipante al Contest "Progetto Ripopola Fandom - Seconda Edizione" indetto da __Bad Apple__ sul Forum EFP.
***
Parings: AKAKURO - MayuMibu - MidoTaka - AoKise - AlexMomo.
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Dal prologo: Che cosa doveva fare?! Una parte di lui voleva chiamare Akashi e dirgli tutto, ma la sua mente gli urlava che in quella storia Seijuro non aveva proprio colpa. Era solo lui che aveva deciso di tenergli segreto quel piccolo particolare della sua vita quando si erano messi insieme per la prima volta alle medie, e poi di non dirglielo nemmeno alle superiori nonostante fossero una coppia ormai da due anni; il rosso non meritava di essere tirato in mezzo per la sua sola stupidità.
“Kami-sama, ti prego…” scivolò fuori dalle sue labbra prima che potesse fermarsi, “Ti prego…!”
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Dal primo capitolo: Kuroko pianse ininterrottamente per i successivi tre giorni, con le mani saldamente strette al suo ventre lievemente arrotondato, ma non venne meno alla sua decisione.
Akashi non richiamò.
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ATTENZIONE: M-PREG! e Transgender!Character. Non piace, non leggete. v.v

Dopo tutti i pericoli che aveva dovuto attraversare – lui povero piccolo umano senza poteri o caratteristiche uniche – una boccata d’aria nuova e frizzante era arrivata sotto forma di lettera in cui veniva invitato a prendere parte ad uno stage formativo estivo alla M.I.T. e quelle parole scritte in tono formale e solenne divennero la sua via di fuga.

Dato che le introduzioni non sono il mio forte:
dal primo capitolo:
"[...]-Lo senti Stiles?-
Quel ripetere il suo nome lo stava destabilizzando, voleva sentire un’altra voce chiamarlo, pronunciare il suo nome, accarezzare la sua pelle mentre lo chiamava, forse piano, sussurrandolo quasi.
-Io… penso di sì- disse in fine, non sapendo neanche a cosa si stesse riferendo.
-Sei così sensibile Stiles- disse il veterinario, posandogli una mano sulla spalla -eppure scommetto che non sai di cosa sto parlando- continuò con un sorrise mite a distendergli le labbra.[...]"
è una piccola Steter senza pretese, composta da tre capitoli, già conclusi.
Spero di incontrare il vostro favore e di ricevere anche il vostro pare, commenti positivi e negativi sono ben accetti.
Buona lettura a tutti coloro che si avventureranno.

- Pensi che abbiamo fatto la cosa giusta? - domandò Blaise appoggiando la guancia sulla spalla dell'amante, beandosi delle carezze elargite al suo fianco velato dalla camicia di seta scura.
- Io credo di si. Non vedevo quello sguardo negli occhi di Bill da tempo -
- Quello di una tigre che punta la preda? -
Il rosso ridacchiò - Non l'avrei definito proprio così, ma sì...quello sguardo -
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Un incontro inaspettato porterà dei cambiamenti nella vita di Bill e Theo.

Stiles ha avuto la testa sottosopra per giorni che, nella sua pazzia, gli sono parsi anni; ha visto l'oscurità e l’abisso espandersi e circondarlo [...] e, alla fine, ha guardato nel cuore del buio e lì ha scorto Derek.