"Se c'era invece una cosa in cui Axel fosse bravo, quella era mentire, ma non a se stesso: perché Roxas poteva pure avere gli atteggiamenti di un bambino, poteva anche non essere fisicamente maturo, ma in un'esistenza in cui solo le tensioni corporee li facevano sentire vivi, Axel ammetteva senza vergogna di provare nei suoi confronti puro e palpabile desiderio."

In una terra lontana lontana, un Imperatore crudele si fa strada per tenere in scacco il pianeta. Un guerriero prezzolato é suo amante, e adora vivere alla giornata. Ma la sua esistenza cambia del tutto, quando incontra l'unica creatura per cui vale la pena rimettere in discussione il mondo intero.

Una delle fanfiction più amate nel fandom di lingua inglese di Sherlock. La storia è narrata in prima persona dal punto di vista di Sherlock. Sherlock è innamorato di John, John non sa cosa fare. Poi arriva Mary e le cose si complicano inevitabilmente.

Un aspirante biologo marino spagnolo in Sicilia.
Due compagni di stanza alquanto strani.
Un affascinante fanciullo dallo sguardo ammaliatore ed enigmatico.
Un bar meno innocente di quanto si pensi, soldi, sesso e amore.
Spamano, Fruk, RussiaxLettonia, Gerita.

Ritornando al discorso principale: quella giornata era una merda.
Perché Sora parlava a raffica mentre lui cercava di non ascoltarlo e solo Dio sapeva come avrebbe voluto tappargli la bocca, perché Riku e Roxas discutevano da una vita di cose che lui era troppo stupido per capire e quindi si sentiva tagliato fuori ed era geloso, ma così tanto che tra poco gli sarebbe esploso il cervello e poi quelle due tipe gironzolavano per casa e “Oddio, ma questa è vaselina?”, come se trovarla in casa di due froci fosse strano e sorprendente quanto trovare il Santo Graal nel salotto di sua nonna, usato come lettiera per il gatto obeso.
Ma andiamo.
[Seguito di: 'Obbiettivi appannati']

In cui una ragazza scompare lasciando dietro di sé una serie di fotografie enigmatiche, Sherlock incontra un altro Dottore, e due misteri vengono risolti: uno sovrannaturale, e uno ancora più inaspettato.
Ambientata dopo "The Hounds of Baskerville"

Sherlock aveva sempre saputo di non avere una vita lunga davanti a sé, ma non credeva che sarebbe finita così.
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Autore:Mad_Lori
traduzione: Charles

Era senza controllo, come ogni volta.
Poteva sconfiggere centinaia di Heartless giganti senza che le gambe tremassero, senza un fremito.
Poteva combattere contro avversari potenti senza aver paura o provare dolore quando gli venivano inferte le ferite.
Restava impassibile quando si sentiva dire cose che non gli piacevano affatto.
Ma bastava un tocco, uno sguardo o una parola di Axel per fargli perdere il controllo, per distruggere la maschera di indifferenza ed apatia che portava sul viso chiaro; e quando si inarcò per l’ennesima volta, sentendo le vertebre della schiena sfrigolare tra di loro, si lasciò scappare un urlo che cercò inutilmente di trattenere fra i denti.

[Personaggi: America, Inghilterra, Francia, Canada, Germania, Italia del Nord e del Sud, Spagna, Prussia, Ungheria, Russia, Bielorussia]
Cosa succederebbe se 12 nazioni, non sapendo a chi affibiare la scrittura di una lettera diplomatica, pensassero di deciderlo con un gioco? E se questo gioco degenerasse andando a toccare le debolezze e i desideri delle singole nazioni? (IL RATING SI ALZA PROGRESSIVAMENTE)

Sorrise tristemente; passare il proprio compleanno in solitudine non era il massimo, ma almeno avrebbe avuto il tempo di pensare a sé stesso.
Sbuffò in un singulto non appena l’idea gli sfiorò la mente: non era di certo quello che voleva, ma c’era invece un’unica cosa che in quel momento desiderava. Non si scartava e non era neanche impacchettata, tutt’altro. A volte sbraitava, spesso e volentieri lo insultava, ma era davvero la sola cosa che voleva.
Scritta per il compleanno di quel bastardo di uno spagnolo :D
[AntonioLovino][Romantico/Lemon][Tutti i personaggi sono maggiorenni, non miei e, comunque, non realmente esistenti, purtroppo ç_ç]

Non capitava tutti i giorni d’assistere ad un miracolo tanto improvviso.
Eppure, di fronte alle parole del proprio fratello maggiore, Alfred F. Jones si ritrovò per una volta in vita sua davvero senza saper cosa dire – e questo non fece che preoccupare il suddetto parente.
Arthur, quindi, prima che il miracolo si trasformasse in una tragedia e il fratello cominciasse a fare qualcosa di ancora più insolito del normale, cominciò a precisare quanto precedentemente detto.
In fondo, lui era stato costretto a chiedere il suo aiuto – voleva che almeno questo fosse quantomeno chiaro.
-Ovviamente, se non te la senti, io non ti obbligherò di certo. È una proposta, quella che ti faccio, non altro. Seriamente, se non è di tuo interesse, puoi sempre rifiutare, non c’è problema. Vorrà dire che consentirò a Francis di prendere anche quel posto, nessun problema a riguardo…-
PRIMA classificata al contest indetto sul forum EFP da Edward e Mirai "Prima di pubblicare"
Pair: RusAme (principale); FrUk, Spamano, GerIta, PrUngary (secondarie)

"Chi è che avrebbe 30 anni, scusa?" Il biondo fulminò l'amico con lo
sguardo mentre cercava dentro la tasca di dietro dei jeans neri,
l'accendino. Dio, se lo perdeva circa dieci volte al giorno.
Hakkai tornò a ridere divertito. Un sorriso ed una vocetta garbata per un uomo dagli occhi misteriosi.
"Oh suvvia, Sanzo, intendevamo soltanto dire che per l'età che hai, porti i tuoi anni divinamente!"
La situazione piuttosto che migliorare, precipitò. Scosso dal ridere, Gojyo raccattò la sua birra, affogando le labbra nella schiuma e bevendone una corposa sorsata.

" Perché non te lo metti tu in bocca?! Visto che hai tanta voglia di farlo fare a me..."
" Oh... è questo il punto allora..."
" Che intenzioni hai?"
" Ti faccio morire."
~
" Questa... è la mia parte preferita: ho temuto davvero di morire. [...] Sai... noi francesi chiamiamo l'orgasmo 'la Petite Mort'... romantico, vero?", chiese baciandogli il lembo di pelle tra l'orecchio e il collo.