[KakaSaku] Sakura lavora in un sexy shop in centro a Konoha e la sua vita trascorre tranquilla, un dildo alla volta. Finché Ino, sua collega ed amica, non s'infortuna ad un piede e tocca a Sakura sostituirla.

[Dark Fantasy Au]
“Il deserto di Saekq'ur è pericoloso, nordlerk. Fossi in te non mi spingerei oltre.”
L'anziana donna dalla pelle scura, intenta a lavare alcuni abiti in una grande tinozza, nemmeno lo degnò di uno sguardo.
Sasuke la fissò mentre si detergeva il sudore dalla fronte con una mano, i capelli grigi attaccati alla rinfusa, il corpo semi scoperto a causa del clima torbido.
Si trovavano nelle regioni a sud di Rqokka, terre impervie e circondate dal deserto, abitate per lo più da nomadi e da piccoli agglomerati di capanne, limitrofe alle poche zone d'acqua presenti.
(...)
[Partecipante alla Ogham Challenge indetta dal gruppo Naruto Fanfiction Italia]

DarkFantasy!AU | SasuNaru SOSPESA
Molti anni addietro scoppiò una guerra mistica tra angeli e demoni. Quest'ultimi, entità sublimi divorate dall'oscurità, risultarono i vinti e la pena fu quella di vivere tra le pagine di un libro maledetto. Con la nascita delle streghe, i demoni furono richiamati dalle voci della magia oscura e ottennero la libertà, a una condizione: bere sangue umano per restare in vita. Nacquero i vampiri. Tuttavia, anche tra questi si creò una netta distinzione fra chi scelse la via del bene e chi quella del male...
***
Proprio in quell'istante, prima che Naruto potesse colpirlo un'altra volta, Sasuke si precipitò verso i due e bloccò il polso del biondo, stringendo intorno ad esso le diafane dita affusolate, e mostrando i suoi occhi rossi e la pelle attraversata da sottili saette azzurre. A quel contatto si creò una potente onda d'urto tinta di rosso, che scaraventò indietro tutti i presenti intorno al demone e al vampiro. Restarono in quella posizione per una manciata di secondi, fissandosi negli occhi e in silenzio.
«Basta così, Naruto.»
«Sasuke...»
[Sasuke¡vampire Naruto¡demon]

- SONG FICTION -
Ispirata dal finale del musical "Notre Dame De Paris"
Per leggerla si consiglia l'ascolto della canzone "Balla, mia Esmeralda"
- Sasuke!Centric | DeathFiction | ANGST | Presenza minima di Spoiler
- WHAT IF? Ambientata durante la Battaglia finale con Madara-
"Nessun rumore, tuttavia, riusciva a raggiungere Sasuke; l’ultimo degli Uchiha manteneva nel viso un’espressione di gelida furia, lo sguardo tinto di cremisi trasmetteva molte più emozioni di quanto non facesse l’algido volto. "

Una lettera inaspettata viene recapitata al Kage del Villaggio della Foglia. Naruto non poteva credere ai suoi occhi.
Riuscirà a riconquistare la fiducia di sua moglie, o il rapporto sarà spezzato per sempre?
"Era un giorno soleggiato di primavera inoltrata. Una mattina tranquilla, come tante. E Naruto provò per la prima volta dopo tanto tempo la sensazione peggiore che un uomo possa provare...
Un rabbioso, gelido e profondo senso di solitudine".

Crescere è una sfida difficile. Lo sa Naruto, lo sa Hinata così come lo sanno tutti i loro compagni ed amici di Konoha. Eppure, in un mondo che sta vivendo una pace con ancora troppi lati oscuri, essi dovranno imparare a diventare adulti, ad affrontare i propri demoni, le proprie paure, ed anche i propri fallimenti. Con la consapevolezza che una coppia non si costruisce in una notte di passione sfrenata, ma giorno dopo giorno, affrontando le sfide della vita, consci delle proprie forze e delle proprie debolezze.
Raccolta di One-Shot incentrata sulla coppia Naruto/Hinata, ma con ampi spazi dedicati alle altre coppie canoniche del manga, con in più qualche sorpresa.

[omegaverse]
(...)La camicia diventata rossa, troppo grande per un corpo così minuto, lasciava scoperte le gambe sporche di sangue, i polsi erano arrossati e il suo corpo era pieno di ematomi e morsi. Il collare che portava al collo adesso sembrava stretto come non mai, il suo sguardo era perso nel vuoto mentre il fumo della sigaretta copriva l'odore dell’uomo morto accanto a sé. Le labbra screpolate si piegarono in un sorriso senza emozione, ormai troppo abituato a non provare più niente se non odio e ribrezzo verso quel mondo. Eppure quella visione gli suscitò un senso di impotenza di fronte a quella che era la morte. Iniziò ad intonare una vecchia canzone che spesso gli cantava sua madre prima di andare a dormire, aveva bisogno di conforto e questo era l’unico modo che conosceva per calmare, quanto meno, i battiti accelerati del suo cuore. (...)

Una volta sul pianerottolo si era fermato a riprendere fiato e aveva girato il volto verso l’appartamento numero 8.
La porta di casa era aperta ma non vedeva il corridoio o la porta che dava sul salotto con angolo cottura e il vecchio televisore a tubo catodico su cui guardava i cartoni animati.
La porta era luce e la luce era bianco.
Si era fatto forza, si era incamminato e ci si era immerso.
“Storia partecipante alla Ogham Challenge indetta dal gruppo Facebook Naruto Fanfiction Italia”

Un desiderio, un uomo(Naruto) e il suo Sharingan.
Come farà la giovane Uchiha a sbloccare i nuovi poteri? coronerà il suo sogno?
questa FF non ha aspettative, è solo un qualcosa prima di riprendere la stesura della mia Long "Hinata-Sama". a pensarci bene sembra che io ce l'abbia con Naruto. Non dico altro, è un OOC e una NONCON a luci rossi. tutti i personaggi sono maggiorenni, o quasi...
scritta soprattutto per la mancanza di una Naruto/Sarada in circolazione.

La guerra era imminente, il mondo attendeva inesorabile la sua fine sull'orlo del baratro.
Combattere o scappare?
Vivere o morire?

Lei non voleva essere il falco messaggero di nessuno, eppure era successo. Caso? Destino? Un evidente complotto da parte di Naruto e Kakashi-sensei? Poteva essere di tutto, ma Sakura sapeva per certo una cosa: era stanca, incazzata e infreddolita.
E Lui non aveva fatto i conti con le emozioni; Sasuke aveva una buona ragione per non tornare.
• || [...] a Sakura non fregava assolutamente nulla di quanto era difficile per quegli inutili rapaci volare con quella bufera, piuttosto avevano iniziato a girarle quando Naruto le aveva riferito che Shikamaru gli aveva chiesto di dirle che Kakashi la pregava di andare a controllare se Sasuke fosse vivo o morto.
Cinque anni.
Erano passati cinque anni, Kakashi-sensei era diventato Hokage, lei era diventata la Capa dell'ospedale dopo che Tsunade aveva fatto felicemente i bagagli per andare a divertirsi chissà dove, erano successe parecchie cose, persino Naruto aveva messo la testa a posto - anche se qualcuno aveva ancora dei dubbi - e si era ufficialmente fidanzato. [...]
"Dovrei arrivare fino al confine con la tempesta di neve che imperversa perché i tuoi stupidi uccellacci non possono volare?" [...]
Voleva solo sbranarlo.

Naruto era nato sotto una cattiva stella, o forse se n’era convinto quando aveva compiuto sei anni.
Amava moltissimo i suoi genitori, ma erano venuti entrambi a mancare troppo presto - a causa di un incidente d’auto - e lui, senza altri parenti in vita né qualcuno che se ne potesse occupare, era stato destinato ad un degradato orfanotrofio alla periferia di Konoha, che era stato la sua casa fino ai sette anni e mezzo, quando un misterioso ragazzo di appena diciotto anni era arrivato con l’intenzione di portarlo ad Ame.
«Adesso sei ancora piccolo, ma un giorno potrai vendicarli.»
Primo esperimento di Omegaverse [NaruSasuNaru]

ATTENZIONE!
La storia non è destinata a essere completate e verrà cancellata dal sito il 30/09/2019

"Hanami, pensò Naruto.
Era quello il termine giusto per definire quel momento. Hanami, ossia guardare i ciliegi in fiore, godere della bellezza della loro fioritura, ammirarli mentre, con tutta naturalezza, sprigionano il loro magnifici e delicati colori".
NaruSaku con accenni NaruHina/SasuSaku

Volevo sorprenderlo. I miei abiti erano impeccabili, tutto perfettamente su misura. Volevo spiccare per diversità, volevo essere ancora una volta la pecora nera in mezzo a tante piccole, insulse pecorelle bianche. Volevo essere di nuovo l'eccezione, come lo ero stato nella sua vita. In realtà sapevo già cosa avrei messo da mesi: mi ero preparato mentalmente a tutto questo, solo che sembrava non fosse bastato.