|Melizabeth|MissingMoment capitolo 46|
A Meliodas era sempre piaciuto il suono del suo nome pronunciato da Elizabeth, il tono dolce e musicale con cui scandiva ogni sillaba, il modo in cui le lettere rotolavano dalle sue labbra in una maniera così familiare che, oramai, non poteva far a meno di sorridere ogni volta che lei lo chiamava.
Tuttavia, quella volta, c'era qualcosa di sbagliato nel modo in cui lo stava chiamando.

“Non possiamo, Derieri…” disse intrecciando le dita a quelle della piccola mano della bionda; la sua voce tradiva il desiderio che, prepotente, si era fatto strada nella sua mente e soprattutto nel suo corpo.
“Abbiamo atteso per più di tremila anni… non voglio più che qualcuno mi impedisca di amarti!” premette le sue labbra carnose su quelle fine del demone, un contatto che mai si sarebbe aspettata di avere il coraggio di cercare.

“Ti avevo detto che un giorno saresti stata mia, Elaine. Quindi ora, per il resto della tua vita, appartieni a me.”

Quel “un giorno” che avevano covato nei loro cuori per così tanto tempo, finalmente era arrivato; in cambio della sua immortalità, Elaine era tornata in vita.

Questa OS è ambientata tra i capitolo 293 e 307 del manga.

Questa OS è una mia interpretazione di ciò che è accaduto nei sette giorni in cui Ban ed Elaine si sono conosciuti, prendendo spunto dalla storia originale.
Tratto dal primo capitolo:
-Questo è il mio tesoro, mi è caduto quando mi hai spazzato via e volevo mostrarlo a voi gente del clan della noia.- Il suo sguardo si incupisce mentre lo posa sul libro che ha tra le mani.
-Ma nessuno comprende quanto sia straordinario.-
Il tuo sguardo così triste mi fa venire la voglia di farti sorridere di nuovo.
-Me ne puoi mostrare delle altre?-
Il tuo viso si illumina di gioia e mi fa sorridere. Harlequin forse ho trovato un umano privo di malvagità. Ci crederesti, fratello? Un umano davvero bizzarro.

{♛KiAne | King centric | OneShot di 3017 parole}
↬Dal testo:
❝«Capitano! Io voglio sapere… e questa volta per davvero.» si fermò. Per un istante King cercò gli occhi del Capitano, tentando di trovare in quest’ultimi la completa attenzione e serietà di cui necessitava «Io voglio sapere come fai ad essere un uomo senza pudore, voglio sapere come fai ad avere tutta quella naturalezza nel palpare Elizabeth senza porti alcun problema».❞
(...)
❝Per quanto tempo aveva aspettato tutto questo? Per quanto tempo aveva desiderato, in prigione, di poterla riabbracciare, di poterla sfiorare, di poterla accarezzare? Troppo. Per 200 lunghissimi anni King non aveva fatto altro che desiderare che tutto ciò potesse accadere. Non aveva fatto altro che aspettare pazientemente che i suoi sentimenti la potessero raggiungere.
E ora che lei era lì, ora che lei ricambiava i suoi sentimenti e stava al suo fianco, lui non poteva far altro che bramarla, desiderarla.❞

"C'era qualcosa di strano fra loro, un legame profondo e una scintilla scattata al primo sguardo che nessuno dei due poté negare, il modo in cui lui si lasciava leggere senza alcun filtro e lasciava a lei scoperta ogni cicatrice e debolezza faceva sentire Elizabeth immensamente unica, la sola a sapere, la sola a poter osare di chiedere. Così come lei non si era mai preoccupata di giocare il ruolo della principessa con lui, davanti a quello sguardo smeraldino infatti lei era solo lei, Elizabeth, la ragazza goffa e indifesa che era crollata in armatura nella sua taverna, coraggiosa e terrorizzata al tempo stesso, umana e difettosa nonostante il suo aspetto di perfetta principessina."
OS Natalizia collocata dopo la prima avventura di Elizabeth con i Seven Deadly Sins (fine anime, cap 100 circa del manga)

‘Amare non è guardarsi l’un l’altro’
Se amare non era guardarsi l’un l’altro allora cos’era? Ban non ne aveva idea, Zhivago avrebbe dovuto essere più chiaro con lui quando gli aveva rivelato quello strano segreto.
Lui amava Elaine. L'amava tanto, troppo.
Ma a quel punto le parole di Zhivago perdevano di significato perché lei era morta e non avrebbe mai potuto guardarlo mentre lui la guardava, felice di averla trovata.
*[Storia partecipante al Contest "Tarocchi Narranti" indetto da _Vintage_ sul forum di EFP]*

DIANE X HAUSER
"Avevo ormai da qualche settimana riacquistato la memoria: sapevo benissimo chi fosse King, di come avevamo convissuto per ben 500 anni e dei sentimenti che provava nei miei confronti. Lo sapevo perchè erano gli stessi che io provavo per lui: una favola a lieto fine a tutti gli effetti, si potrebbe dire.
Ma le cose stavano molto diversamente.
Ecco perchè quella volta decisi che non mi sarei fatta trascinare da altri che da me stessa".
Sarapia

[Fanfic parte della raccolta "Tra Le Braccia Del Demonio"]
Dreyfus scoppiò a ridere e diede una pacca sulla spalla al compagno.
"Non prendermi in giro! Alla tua veneranda età non hai mai avuto una donna e non ce n'è nessuna all'orizzonte"
Hendrickson tirò un sorriso ironico e distolse lo sguardo.
"Non ho comunque intenzione di sposarmi né di trovare una compagna"
Dreyfus si sedette sul letto accanto a lui e gli posò una mano sulla testa, scompigliandogli appena i capelli come Zarathras aveva fatto spesso a entrambi.
"Non mi piace l'idea di vederti passare il resto della vita senza qualcuno al fianco"
Hendrickson voltò la testa verso di lui, sorridendogli in un modo che sembrò illuminargli il volto.
"Ma io non sono affatto solo. Anche se sei sposato e hai un figlio, ti considero la persona per me più importante, Dreyfus"

[Spoiler manga capitolo 224] [Melizabeth]
Meliodas è a conoscenza della vera identità del cavaliere misterioso che sta terrorizzando il Regno ancor prima che questo metta piede nella sua locanda. Sa chi si cela sotto quell’elmo.
E mentre la sua anima vorrebbe ignorare quanto sta accadendo, il suo cuore ed il suo destino non gli permettono di evitare quell’ennesima caduta, ormai vittima di un fato che da millenni continua a distruggerlo.
Dal testo:
[...]
«Meliodas» pronunciò con un sorriso mentre Elizabeth piangeva ancora. Gli aveva detto il suo nome così tante volte che i più avrebbero pensato che avesse ormai perduto il suo significato, la sua musicalità. Eppure, in ogni vita, ogni volta che Elizabeth tornava da lui, tutto sembrava riacquistare il suo colore, il suo suono, la sua pienezza.
«È questo il mio nome.»
[...]
Buona lettura!

“Elizabeth,” ripete freneticamente. “Elizabeth.”
Non si accorge di star piangendo né sente le voci concitate che commentano il colore dei suoi occhi. L’unica cosa importante è la donna che sta morendo tra le sue braccia. “Meliodas. Meliodas.” Che gli sussurra parole di amore all’orecchio e che, dopo un ultimo bacio a fior di labbra, rovescia all’indietro la testa e diventa un peso esanime.
[Elizabeth ha un piano per salvare Meliodas. È doloroso e nessuno dei Sette Peccati è d'accordo, ma per recuperare l'umanità del capitano non esiste sacrificio troppo grande.]

*Tratto dalla storia* L’argentea ricambiò il sorriso, mentre gli ansimi si facevano più pesanti.
Il biondo si avvicinò all’orecchio di lei sussurrando sensualmente –Preparati a gridare-
Cominciò a spingere, sempre più velocemente, in quella calda e stretta entrata, con voce roca e sempre più sensuale.
-Me..meliodas sama

[Nanatsu No Taizai]
Il fuoco lambiva lentamente il buio di quell’accampamento provvisorio, spezzando il silenzio solo di tanto in tanto con il suo lento scoppiettare.C’erano i membri dormienti di quella piccola “banda” appostati intorno ad esso mentre poco lontano, invece, vi era una piccola stalla con dentro del bestiame.
Un cavallo, da lontano, pestò gli zoccoli nitrendo e nessuno ci fece caso, mentre un leggero gemito veniva oscurato da quello stesso rumore.
[BanMeliodas] [The Seven Deadly Sins] [Nanatsu no Taizai]

[JerichoxBan][CrackPairing][Whatif?]
Jericho e Ban viaggiano insieme alla ricerca di un modo per riportare in vita Elaine.
Il Cavaliere Sacro prova qualcosa per il Peccato d'Avarizia, qualcosa che la porta a cedere e concedersi, notte dopo notte, a sottostare ai desideri della volpe, quasi accontentandosi delle briciole che lui le concede.
E le va bene, così come va bene a lui che ubriaco è accolto e avvolto dall'abbraccio caldo e odoroso di donna di Jericho. Poi una svolta, un'illuminazione, una nuova verità che si fa strada in entrambi. Come andrà a finire, sta a voi scoprirlo.
Dal testo:
"C’era cascata di nuovo, per la forse millesima volta, e tutto quello che adesso le restava era l’odore di Ban sul corpo e nel naso e il calore del suo corpo nel letto.
Jericho non era un’idiota, sapeva perfettamente che Ban era e sarebbe sempre stato innamorato unicamente di Elaine, eppure non riusciva a dire di no quando, ubriaco fradicio, la cercava, le si infilava nel letto e le sussurrava all’orecchio tutto il desiderio che provava per lei."

Pair: Kindia
Possibili *spoiler*
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King e Diane stanno giocando a chiapparello, quando lei riesce a trovarlo e, come promesso, è in debito di una richiesta. Ciononostante non sa cosa chiedergli e, nell'attesa, ci si coccola dei sapori e dei profumi della foresta.

Ora che i Sette Peccati Capitali sono nuovamente riuniti, Escanor riflette ancora una volta sui propri sentimenti e sul particolare legame con Merlin.
A distanza di dieci anni il Leone della Superbia inizia a convincersi che anche la maga possa in qualche modo ricambiarlo...
Introspezione, Romanticismo e... una vasca da bagno!

Ispirato al capitolo 130 del manga e all'episodio 9 della seconda stagione.
Meliodas viene sottoposto alla prova di Zaneli per riavere indietro il suo potere.
Ma prima, deve superare il suo dolore più grande.
Questa storia partecipa al Contest "Stories of Sinners", indetto da Berry95.

Oh, perché?! Perché si era fidata di Guila?!
Perché si era messa quello stupido vestito elegante e femminile e quella stupida fascia argentata tra i capelli?!
Perché mai il castello doveva avere degli specchi nei corridoi e uno subito prima della grande sala del trono dove si sarebbe tenuto il ballo?!
Ma soprattutto, perché era andata al ballo?!
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Casting: Jericho, Howzer. Guest Star: Hawk.

-Attenzione! La storia può contenere alcuni spoiler per chi non segue il manga!-
Personaggi: Helbram, King
Il clan delle fate attende con ansia l'arrivo dei due gemelli, figli del re Harlequin e di sua moglie, Diane.
L'unico che non può fisicamente partecipare a quel memorabile evento è Helbram, che però osserva tutto in lontananza. Ma non appena riceverà la solita visita del suo migliore amico, capirà che, in qualche modo, perfino lui è presente, ora più che mai.
Dal testo:
[...]
-Scusa per il ritardo.-
Helbram si voltò, trovandosi faccia a faccia con il suo migliore amico. Il suo volto faceva trasparire tutta la felicità del momento. Nel corso di quegli anni, dall'istante in cui aveva sposato Diane, sembrava avesse riconquistato il sorriso. Diventava allegro per ogni minimo gesto, anche per quello che, apparentemente, poteva rivelarsi il più banale o scontato. Harlequin aveva iniziato a godersi appieno la vita.
-Figurati- rispose Helbram con un sorrisetto -Tu sei, e sarai sempre in ritardo, non importa quanto il mondo possa cambiare!-
[...]
Buona lettura!

Sono tante le volte in cui il loro amore viene testato.
Ban, Meliodas e King farebbero qualunque cosa per la persona che amano, supererebbero qualunque ostacolo.
Possibili spoiler.