E' solo per una promessa? ♡

di JessL_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio della fine ***
Capitolo 2: *** Pensare, parlare e sconvolgimento ***
Capitolo 3: *** Svuotare la mente e affrontare la realta' ***
Capitolo 4: *** Addio. ***
Capitolo 5: *** Un anno dopo ***
Capitolo 6: *** Ammissioni ***
Capitolo 7: *** Crescita ***
Capitolo 8: *** Non è solo per una promessa ***
Capitolo 9: *** Il cerchio si chiude ***



Capitolo 1
*** L'inizio della fine ***


Titolo Storia: E' solo per una promessa? 
Titolo del capitolo: L'inizio della fine
Personaggi: Isabella Swan, Edward Cullen, un po' tutti.
Generi: Romantico, Commedia, Erotico
Rating: Arancione
Avvertimenti: OOC; Alternative Universe (AU)
Informazioni: Mmmh... è permesso? Sì, sono io con una nuova storia. Innanzitutto vi rammento la mia penultima "creazione"... ♥ Crescere se vi va passate a vedere, ho da poco pubblicato il secondo capitolo. Adesso passo a questa storia. Premetto che questa è piuttosto personale, ha molte similitudini con la mia vita. Avevo questa storia in mente da metà agosto. In pratica da quando è mancato mio zio. Sì, la storia si basa anche su questo. E' una Edward/Bella. Non preoccupatevi, non vi butto in crisi con i miei problemi ^^ Credo sa meglio che vi spieghi la storia. Allora...
 
"Bella ha ventiquattro anni. Vive a New York. Fa il medico ed è al terzo anno di specializzazione in chirurgia. Inizialmente la sua idea è diventare un chirurgo neonatale. Torna a casa perché suo zio sta male. Molto male, la vuole vicino, quindi lei abbandona momentaneamente la sua vita e torna a Forks. La situazione è critica ma lo zio cerca di far vedere che comunque va tutto bene. Le fa promettere un paio di cose e questa promessa cambierà la sua vita."
 
*La nota Non per Stomaci delicati, è solo perché si parla della malattia, ma non sono un medico quindi è solo per sicurezza.
 
CAPITOLO NON BETATO!!!
Angolo Beta.. le fic che corregge la nostra Nevia ^^ e che stranamente seguo tutte xD
La Bellissima Fic The Masquerade di Shona;
Tutte quelle di Ale03; (leggete, leggete! =P)
Tutte quelle di HoneyWesley95 ( che continua a postare su http://eternityinrock.forumcommunity.net/ )
Tutte quelle di Anthy; (una delle mie autrici preferite xD)
Resisting EdwardUnexpected di _Yaya_; ( da sbav ^^)
Tutte quelle di Vale_Cullen1992 (ve le consiglio ^^ molto originali)
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MIE FF IN CORSO SU TWILIGHT (ED&BELLA):
"CantanteUgualeAmore" un nuovo significato per la parola cantante.. l'amore trionfa sempre no? (AGGIORNATA 10/09/09)
"AmoreNormalità" niente vampiri, Ed&Bella umani che ne combinano di tutti i colori
"LaForzaDell'Amore" un abbandono, il ritrovarsi e un amore raddoppiato
"TuttoGrazieAUnPc" grazie a un incontro un po' strano può nascere l'amore?
"L'AmoreNonHaLimiti" una Bella non umana e un Edward che le farà girare la testa! Tanta azione e romanticismo!!
"GiochiDelDestino" Bella ed Edward si conoscono dal 1901, si ammalano di Spagnola e vengono trasformati, ma vengono anche divisi..
quando si rincontreranno si ricorderanno l'uno dell'altro e dei sentimenti che non si sono mai rivelati??
"~ Life or Fate? ~" una Bella più autonoma che è andata a vivere da sola e che torna raramente a casa,
con la ultima visita farà delle conoscenze interessanti.. cosa succederà? E' un ED/BELLA!
"Love's Puzzle" Ed&Bella non si sopportano, lui sicuro di sé e bello da mozzare il fiato; lei carina anzi una bella ragazza e testarda. Entrambi hanno difficoltà a crearsi una storia duratura, lui non vuole, lei pensa non ne valga la pena. Come faranno due cuori di ghiaccio a sciogliersi? Un passo alla volta i pezzi del puzzle verranno messi a posto. (AGGIORNATA 15/09/09)
"♥ Crescere" Edward e Bella sono amici da sempre. Crescendo si rendono conto che non è solo amicizia... provano a frequentarsi, si fidanzano ma... come dirlo e farlo capire ai genitori? Il tutto inizia quando i due tornano per le vacanze natalizie dal College (Yale). Hanno ventitré anni. Lui studia medicina, lei giornalismo. Sono umani e Renèe e Charlie stanno insieme (AGGIORNATA 19/09/09)
(per leggerle basta cliccare sul titolo..si aprirà una nuova pagina dove potrete leggere tranquillamente..^^)
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~ E' SOLO PER UNA PROMESSA?  ~
<<. ¢αριтσℓσ υиσ: ℓ'ιиιzισ ∂єℓℓα fιиє .>>
 
Bella's Thoughts
Non importa quanto pensi di essere grande, l'età non ha importanza in momenti delicati.
Più ci si ostina a pensare che sia semplice, facile, più si avranno problemi nell'affrontare la realtà.
La morte, questa è l'unica certezza nella vita. Ma se si fa una promessa... la vita cambia, il proprio carattere si differenzierà da com'è sempre stato.
Per il bene della famiglia, per la persona che non c'è più, che ci è sempre stata vicina. E' questo il prezzo da pagare: cambiare, per il bene di tutti.
 
Abitare a New York è fantastico. Ho sempre desiderato costruire i miei progetti, i miei ideali qui, in questa città.
Appena diplomata sono scappata al College e ora sono qui, credendomi adulta in un modo che fa schifo ma... l'importante, è continuare a tenere le redini della propria vita. Purtroppo la vita è piena di ostacoli e imprevisti quindi mi trovo a Forks. Mia città natale. Il perché? Mio zio.
Sono dieci anni che combatte contro il tumore. Quando fu, non gli avevano dato nemmeno due mesi di vita. Ha combattuto, ha mandato a fanculo la malattia uscendone vincitore, peccato che quella fosse solo una battaglia, non la guerra. La massa tumorale è vicina al cuore. Inoperabile, troppo rischioso. Ha fatto chemio su chemio ed è riuscito a domarlo. Non è avanzato ma... si è propagato nel corpo creando metastasi ovunque. Piano, piano sta morendo sotto i nostri occhi.
Due anni fa è stato operato all'intestino. Glielo hanno dovuto asportare un pezzo, è stata dura ma ha vinto anche lì. Ora non c'è più niente da fare, i medici lo hanno detto senza peli sulla lingua a mia zia. Alla mia povera zia che sta soffrendo quanto suo marito. Ha deciso con i suoi figli di non metterlo al corrente ma... non è stupido. Ha capito. Purtroppo la malattia è ereditaria, hanno passato questo brutto periodi anche i miei nonni.
Sono passate due settimane da quando sono tornata a "lavoro", ma ora sono nuovamente qui. Nel giro di così poco tempo è cambiato tutto.
Sono all'aeroporto di Seattle. C'è mia sorella, Lorelaine. << Ehi. Mi sei mancata. >> l'abbraccio.
Il sapere di avere qualcuno vicino, che può capirti, è quello di cui abbiamo bisogno. << Mi spieghi cos'è successo? >> non sono di molte parole, sono preoccupata. Ricevere una chiamata in piena notte non è il massimo.
 
<< Pronto? >> << Bella. N-non è che potre-esti tornare? >> Era Adele, mia cugina. Appena avevo sentito la sua voce, mi ero allarmata. Come un fulmine avevo scansato il braccio di Mark e mi ero messa seduta sul bordo del letto. Stava piangendo, o meglio tratteneva i singhiozzi. << Ady, cos'è successo? >>
<< E' peggiorato. Chiede di te. Ti vuole qui. >> senza nemmeno pensarci mi sono alzata e ho riempito una borsa con della roba da vestire.
<< Prendo il primo aereo. >>
 
<< Adesso è nel letto, i medici dicono che si sta lasciando andare, che soffre troppo. La morfina serve a ben poco. Solo appena entra in circolo, fa effetto. Non cammina più, è sempre steso. Ci vuole accanto e per di più non... non riesce a urinare. >> sospiro << Quindi ha le gambe come un pallone? >> affranta annuisce.
L'ho lasciata guidare ma ora mi sto rimproverando. Sta per piangere. La obbligo ad accostare e l'abbraccio facendola sfogare.
 
<< Chi c'è? >> la fermo per il polso prima di entrare nella villetta. << Un po' tutti. Fai un piccolo sforzo, Bella. Lo so, è complicato sopportare tutti i parenti ma... fallo per zio >> << Rory, nemmeno per un attimo ho pensato alla famiglia. So che devo venire e ci voglio essere ma... non è un problema che ci siano tante persone? >> << In effetti, sì. I medici vorrebbero che ci sia quiete ma zio, vuole tutti accanto. Dicono che potrebbe entrare in semi coma da un momento all'altro. Anche per quello siamo sempre qui >> annuisco. Chiudo gli occhi e faccio dei gran respiri. Lo devo fare per lui, per mia zia, per i miei cugini, per i miei genitori. Non posso mostrarmi debole, lo zio c'è ancora. E' vivo e finché è qui, non bisogna disperarsi.
Se entrare, è stato difficile, vedere gli sguardi di tutti è ancora peggiore. Siamo una famiglia numerosa e unita anche se si sa... parenti serpenti.
Adele mi ha guardato per un secondo, quello dopo mi stringeva nel suo abbraccio. E' lei quella che mostra di più quello che prova.
Renato mi regala un piccolo sorriso, ha un anno in più di me. Venticinque. E' l'unico figlio maschio... mia zia non c'è, probabilmente è di la con lo zio.
Ci sono molte persone, non solo parenti. Stranamente vedo amici di Renato, miei vecchi compagni di scuola, di giochi.
Mio padre sembra in un altro mondo. Ha lo sguardo nel vuoto. E' suo fratello, Corrado è suo fratello e lo rimarrà per sempre ma se vedere morire i propri genitori è difficile, il dolore che si sente non ha limiti, perdere anche un fratello, per quanto ci sia ancora, si sa che tra poco invece no, è atroce.
Lo abbraccio, ho sempre avuto un rapporto di poche parole con mio padre, i fatti sono importanti. Mia madre è in lacrime, comprensibile ma inutile.
Silenziosamente mi dirigo verso la camera da letto. Sicuramente qualcuno dei miei parenti ha pensato: Perché tenerlo in casa? Non è meglio l'ospedale? E' solo una sfaticata per tutti. La decisione l'ha presa lui. In ospedale non avrebbe retto per tutto questo tempo. Le chemio non fanno più effetto da un paio di mesi ed è da quel momento, che è peggiorato di botto.
Da che scherzava e veniva a trovare noi nipoti a che venivamo noi da lui. Ha passato un paio di settimane perennemente sulla poltrona, riusciva ancora a muoversi quando l'ho visto, camminava poco ma camminava. Non mangia, viene nutrito per via endovena. Ci ha sempre provato, tentava di ingoiare qualcosa ma non sentiva più i sapori e a furia che il tempo passava, non riusciva più a mandare giù il cibo. L'esofago si è abituato a non mandare più niente giù e si è ristretto.
Mi stampo un sorriso sulle labbra e socchiudo la porta, sta parlando con la zia. Mi guarda e sorride. E' stanco, pallido e il busto è magrissimo, le gambe... non sembrano sue. Sono talmente gonfie da sembrare finte. << Ciao zio. >> << Ehi piccola. Sei qui. >> annuisco, la zia mi bacia la fronte ed esce. Ci lascia soli.
<< Mi hanno detto che mi hai cercato. >> cerco di risultare il più tranquilla possibile ma... è complicato. E' come un secondo padre per me.
<< Ho... avuto una crisi. Per quello volevo che foste tutti qui. Lo so io e lo sapete voi. Non mi resta molto. Ma sono felice, perché per quanto i dolori siano insopportabili, la famiglia è unita. Siete tutti qui. >> non so cosa dire. Mi sento inutile, non capisco appieno quello che mio zio sta provando. Sono sensazioni indescrivibili. << Devi farmi una promessa. >> alzo lo sguardo, ho sicuramente gli occhi lucidi ma non voglio crollare.
<< Devi essere forte, non solo per me ma soprattutto per la zia. Bella, sono tutti fragili ma io andrò in un posto migliore. Starò con i nonni e veglierò su di voi. Quando non ci sarò più, crolleranno tutti... tieni uniti i pezzi. Ho bisogno che tu lo faccia... >> bussano alla porta e s'interrompe. Non lascio cadere le lacrime, mi volto e vedo un ragazzo bellissimo. Mai visto. Ha un colore di capelli particolare, non sono castani ma non sono nemmeno rossi. I nostri sguardi s'incrociano.
Verdi, ma non quel verde senza senso che sembra quasi invisibile, freddo o senza sentimento. Il suo verde è acceso, quasi come quello della speranza.
<< Edward figliolo. Ti presento Bella. Mia nipote. >> oddio! Sono rimasta incantata. Sorrido e gli porgo la mano, che prontamente stringe. Una sensazione di calma mi pervade. Il suo tocco è caldo ma deciso, con la coda dell'occhio, noto mio zio sorridere in modo astuto.  << Piacere. >> lo abbiamo detto all'unisono. Arrossisco leggermente e inizio a guardare la testiera del letto. << E' bello vederti Edward. >> << Anche per me. >> << Bella, devi sapere che Ed è il figlio del mio cardiologo. L'ho conosciuto per caso... lo ha portato a casa Renato. Sono amici... e studia anche lui medicina, proprio come te. >> non capisco perché ma... sembra che mi voglia accasare. Possibile che in un momento come questo lui pensi a Me? << Ah. E la specializzazione dove la stai facendo? >> mi sembra da maleducati non chiederglielo,ovviamente mi sono rivolta al diretto interessato.
<< Al Seattle Presbyterian. >> annuisco, ovviamente lo conosco, ed è anche qua vicino.
DRIN DRIN. Sobbalzo, è il mio telefono. Zio chiude gli occhi, il rumore gli da fastidio, accetto immediatamente la chiamata così da far smettere il rumore.
<< Scusate >> Esco sul balcone e rispondo, mica posso lasciare la chiamata in linea!
<< Bella? Bella? >> << Mark scusa... ero... dovevo mettere il silenzioso. >> stavo vaneggiando, mi rendo conto di non aver detto una frase sensata.
<< Bella, mi puoi spiegare dove sei? Mi hai lasciato nel letto, in piena notte senza una spiegazione. >> merda, merda secca. << Scusa, sono a Forks. >> silenzio, sa benissimo che non può dire una sillaba su quest'argomento, non è il mio fidanzato e anche se lo fosse, non lo farei fiatare comunque.
<< Pensi di tornare? >> << Non lo so. Ho già chiamato in ospedale. Il dottor Chelsy, capisce benissimo. Ha detto di prendermi tutto il tempo che voglio >>
<< Non parlavo per il lavoro. >> sospiro << Mark. Non. Lo. So. Ora scusa, devo andare. >> << Certo. Ciao >> non rispondo, attacco solamente.
Rientro nella camera da letto. << Quel ragazzo non mi piace. >> sorrido << Mi sembrava strano che non avessi da ridire. >> sbuffa.
<< Suvvia Bella! Meriti di meglio >> non so perché, ma l'occhio gli "cade" su Edward. Alzo un sopracciglio << Certo. >> il sarcasmo dite che lo hai intuito?
<< Ok. Io vi lascio, avrete molto di cui parlare. Passo più tardi con mio padre >> << Grazie Ed. >> << A dopo. >> ci scambiamo un'occhiata, in teoria è un saluto, ed esce dalla camera. << E' un bel ragazzo e per di più è intelligente per non parlare del fatto che è educato. Con lui ti vedrei bene. Sì, il mio sogno è saperti felice con quel ragazzo. >> gli prendo una mano tra le mie. E' fredda. La circolazione si sta man mano fermando. << Proprio con Quel ragazzo? Zio, nemmeno lo conosco. E poi... >> sbuffo, non finisco la frase, non so cosa dire. Lui continua a sorridere. << Che c'è di male? Edward mi piace. Quindi, molla quel Mark, anche se non è il tuo fidanzato e metti radici. Costruisciti una vita. Hai ventiquattro anni, lo so, sei giovane, stai pensando alla carriera ma... la famiglia è più importante. Ancora non hai detto: Prometto...  >> mi sembrava strano che non avesse ripreso il discorso. << Di cosa stai parlando? >> ridacchia
<< Lo sai benissimo. >> sembra sereno, so perfettamente che sta trattenendo tutto il dolore per non farmi stare peggio. Mi sembra ancora strano che riesca a parlare. << Non lo so, come posso prometterti che con quel ragazzo funzionerà? >> mi fa l'occhiolino << Lo sapevo che sei sveglia. >> stringo gli occhi a due fessure, sorridendo aggiunge. << Non mi pare di aver messo Edward nella promessa... >> mi ha incastrata. Arrossisco, mi accarezza una guancia
<< Prometti. Edward incluso. >> sospiro. << Non posso. Almeno non tutto. >> << Prometti. Fallo per me. >>
<< Non vale così. >> << Lo so, ma in qualche modo devo ottenere quello che voglio >>
<< Lo prometto. >> Adele entra in stanza, la ringrazio con il pensiero e vado di là. Posso davvero mantenere almeno metà della promessa? Sono così forte?
 
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Posto mio, mio, mio!! ^^"
E' vero può sembrare una chiusura questa storia ma parla della realtà. Ovviamente mi sto riferendo alla malattia.
Edward e Bella si sono "conosciuti", il momento non è dei migliori ma a quanto pare questo zio ha l'occhio lungo e li vuole vedere insieme... perché?
Ci sarà veramente un motivo? Magari le motivazione che ha dato sono vere.
Spero che la storia v'incuriosisca. Io ci tento ma questa storia la continuerò con o senza il vostro supporto... beh sono sincera, no?
Ora vado. Un bacio e incrocio le dita. *I prossimi, due o tre capitoli, sono ancora più pesanti... sempre per quanto riguarda la malattia.
JessikinaCullen

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Capitolo 2
*** Pensare, parlare e sconvolgimento ***


Titolo Storia: E' solo per una promessa? 
Titolo del capitolo: Pensare, parlare e sconvolgimento
Personaggi: Isabella Swan, Edward Cullen, un po' tutti.
Generi: Romantico, Commedia, Erotico
Rating: Arancione
Avvertimenti: OOC; Alternative Universe (AU)
Informazioni: Eccomi qui con il secondo capitolo. Ci ho messo un po' ma dovevo aggiornare assolutamente le altre storie. Capitolo che non parla principalmente della malattia, vedremo i progressi che hanno fatto Edward e Bella. Spero di essermi espressa bene, non vorrei aver fatto danni. Mi piacerebbe sapere se vi ho trasmesso qualcosa. Infatti, vorrei chiedere scusa se con il capitolo precedente ho commosso qualcuno. Da una parte ammetto di esserne contenta, può fare bene a voi e soprattutto significa che non ho scritto cavolate. Non mi prolungo più di tanto. Vorrei solo ringraziarvi perché come tema per una fic è strano, forte, reale e la maggior parte delle volte quando si scrive lo si fa per sorridere e accadrà anche in questa ff, con il tempo ma accadrà. Mi dispiace solo per chi ha problemi a seguirmi anche in questa fiction, comunque ringrazio i quindici angioletti che hanno commentato e poi i 48/29 che hanno messo la storia tra i preferiti e seguiti. Un immenso grazie. Ora vi lascio alla storia. Spero di sentirvi presto... la cosa vale anche per nuove persone. Siete i benvenuti nel commentare xD
 
 
Edlla: ciao... sì, povero zio. Beh in effetti si è notato che in qualche modo tiene a Edward. Per quanto riguarda Mark beh è un amante occasionale della nostra Bellina xD spero di essere stata abbastanza chiara, non posso svelare troppo ;) un bacio, ciao cara. Isabella V: tesoro, come al solito stai diero ogni mio delirio, mi dispiace per tuo zio. In effetti, il tema è forte io cerco di raccontarla forse un po' troppo tramite i miei occhi ma come hai detto tu, è la realtà. Un bacione. CriPattinson: ciao bella. Mi dispiace, sono contenta di averti comunque incuriosita, ribadisco che comunque la storia è su Edward e Bella. un bacio. _Camillalice_: ciao bella, è davvero un piacere conoscerti, mi fa piacere sapere di non averti traumatizzata o cose varie xD non era il mio intento. Non sapevo leggessi altre mie storia, mi fa piacere... ora ti lascio alla lettura così ti faccio incuriosire ancora di più xD e grazie per il supporto. Ti ringrazio. Shadow94: ciao bella ^^ ti ringrazio, mi fa piacere essere originale ma devo ammettere che questa l'ho soprattutto pubblicata per affrontare tutto il marasma di sensazioni che ho dentro a causa della morte di mio zio, ho bisogno di parlarne, ecco perché mi trovo qui a scrivere e poi come hai detto tu alla fine la storia si basa anche sull'amore di due persone che hanno avuto l'occasione di avvicinarsi grazie a questo fatto. Spero di non deluderti con questo nuovo capitolo e soprattutto che continuerai a farmi sapere che ne pensi... un bacio. Lisa76: ciao tesorona... sì, è umano e soprattutto hai ragione, il dolore fa parte della vita, anche per quello ho deciso di pubblicare questo delirio, grazie per averla messa nelle preferite. Un bacione tesoro. Aki93: ehi ciao ^^ ti ringrazio, beh l'appoggio di qualcuno è sempre meglio averlo ma sai come si dice? Meglio pochi ma buoni, ti ringrazio del sostegno, spero ti piaccia anche questo capitolo. Un bacio e grazie dei complimenti. ILoveSmile_17: ciao tesoro, ti posso chiamare così? Beh, oramai un po' ci conosciamo a quanto pare le mie storie ti piacciono e non posso che esserne più contenta. Sì ho sofferto parecchio e mi sono tenuta tutto dentro ma ora non ce la faccio più e come hai detto tu mi sono buttata sulla scrittura proprio per questo. Non ti preoccupare, non sei caduta troppo nel personale. Mi dispiace per quello che hai passato, ti capisco. Non so se quello che sto facendo sia giusto e possa farmi sentire meglio ma voglio provarci perché non voglio pesare su mia zia che sta molto peggio di me. Perdere delle persone care è difficile anche perché alla fine è come sentire un vuoto, una parte mancante... senti come un buco... non so se per te è così. Comunque mi dispiace per le lacrime me se serve a farti stare meglio sono contenta di questo. Un bacione tesoro. Lorelaine86: ehi tesoro ciao ^^ eh sì, la sorella di Bella ha il tuo nome. Sinceramente lo spero, ma non sarà perennemente triste. Prometto! Serve: ciao bellissima. Sì, effettivamente molti fatti sono accaduti anche nella mia vita. Grazie, si come storia è un po' forte ma sono contenta di averti incuriosita, buona lettura. Nessie93: ciao tesoro. Noi ci siamo già chiarite xD meglio non riaprire il discorso però sì, non cadrò mai nella depressionale totale anche peché si è capito come finisce lo zio e soprattutto è vero che è la prima volta che mi cimento su un argomento del genere e in un tema un po' triste, ti ringrazio per i complimenti, ho cercato di essere il più vera possibile... niente libri o film di mezzo. Un bacio, buona lettura tesoro. Memycullen_93: ciao bellissima, che bello sei anche qui. Sono contenta di non averti buttata nella depressione xD comunque sì, sono umani, caldi e grandi xD Ora ti lascio alla lettura e grazie del sostegno. Linda88: ciao bellissima, sisi, sono umani e lo so, il tema è forte ma ho voluto riportare un po' della verità in una delle mie storie, sono contenta che hai apprezzato, grazie per averla messa nelle preferite. Un bacio! Sabry87: ciao tesora! Come faccio? Bella domanda, non sono ancora riuscita a darmi risposta xD comunque sono contenta che la leggi, un bacio. ^^ Confusina_94: Dopo duemila messaggi per informarti dei miei aggiornamenti hihi ammettilo, non mi sopporti più hihi quindi hai deciso di commentare, ti ringrazio mi fa piacere. Un bacio bella, e ancora grazie.
 
 
CAPITOLO BETATO!
Angolo Beta.. le fic che corregge la nostra Nevia ^^ e che stranamente seguo tutte xD
La Bellissima Fic The Masquerade di Shona;
Tutte quelle di Ale03; (la mitica Aleeee!! =D)
Tutte quelle di HoneyWesley95 ( che continua a postare su http://eternityinrock.forumcommunity.net/ )
Tutte quelle di Anthy; (una delle mie autrici preferite xD)
Resisting Edward e Unexpected di _Yaya_; ( da sbav ^^)
Tutte quelle di Vale_Cullen1992 (ve le consiglio ^^ molto originali)
 
 
MIE FF SU TWILIGHT (EDWARD E BELLA) IN CORSO:
 
PER LEGGERLE BASTA CLICCARE SUL NOME DELLA STORIA E SI APRIRA' UNA NUOVA PAGINA.
DOVE VEDETE IL COLORE FUXIA ACCANTO VUOL DIRE CHE E' STATA AGGIORATA DA POCO ^^
 
La Forza Dell'Amore - Aggiornato il 24 capitolo il 09/09/09
Edward lascia Bella, dopo due anni si incontrano.. tante cose sono cambiate ma tutto si
risolve grazie alla piccola Elisabeth, realting Rosso..
 
Amore Normalità - Aggiornato il 25 capitolo il 21/09/09
In questa storia niente vampiri. Sono tutti umani, ognuno con i loro segreti ma pieni d'amore da dividere con
qualcuno. Tanto romanticismo, qualche situazione buffa... le risate non mancano e poi ci sono tutti!
 
Cantante Uguale Amore - Aggiornato il 14 capitolo il 10/09/09
Bella sconvolgerà la vita del nostro vampiro in meglio, gli farà scoprire cos'è l'amore e
questo perchè è la sua cantante.. il significato della parola cantante in questa fic è diverso
 
L'Amore Non Ha Limiti - Aggiornato il 12 capitolo il 09/09/09
Una Bella diversa, mezza vampira,strega e cacciatrice.. e con sorella accarico.. da non trascurare
un piccolo dettaglio, i loro vicini di casa sono i Cullen.. nascerà l'amore?
 
Giochi Del Destino - Aggiornato il 10 capitolo il 26/09/09
Bella ed Edward si conoscono dal 1901, si ammalano di Spagnola e vengono trasformati, ma vengono anche divisi..
quando si rincontreranno si ricorderanno l'uno dell'altro e dei sentimenti che non si sono mai rivelati??
 
Tutto Grazie A Un Pc - Aggiornato l'12 capitolo il 25/09/09
Un incontro piuttosto bizzarro può far nascere l'amore tra i nostri protagonisti??
Tanto romanticismo, risate e dolcezza... un mix letale, no?
 
~ Life or Fate? ~ - Aggiornato il 8 capitolo il 24/09/09
Una Bella più autonama che pur avendo solo vent'anni ne ha già passate tante.
Stenta a credere nell'amore e torna raramente a Forks, dalla sua famiglia, ma per un evento importante,
fa un eccezione e sarà la scelta migliore presa negli ultimi anni. Un ragazzo dagli occhi verdi le cambierà la vita.
 
Love's Puzzle - Aggiornato l'8 capitolo il 15/09/09
Ed&Bella non si sopportano, lui sicuro di sè e bello da mozzare il fiato; lei carina anzi una bella ragazza e testarda. Entrambi hanno difficoltà a crearsi una storia duratura, lui non vuole, lei pensa non ne valga la pena. Come faranno due cuori di ghiaccio a sciogliersi? Un passo alla volta i pezzi del puzzle verranno a posto.
 
Crescere - Aggiornato il 2 capitolo il 18/09/09
Edward e Bella sono amici da sempre. Crescendo si rendono conto che non è solo amicizia... provano a frequentarsi, si fidanzano ma... come dirlo e farlo capire ai genitori? Il tutto inizia quando i due tornano per le vacanze natalizie dal College (Yale). Hanno ventitré anni. Lui studia medicina, lei giornalismo. Sono umani e Renèe e Charlie stanno insieme.
 
E' solo per una promessa? ♡ - Aggiornato il 1 capitolo il 20/09/09
Bella ha ventiquattro anni. Vive a New York. Fa il medico ed è al terzo anno di specializzazione in chirurgia. Inizialmente la sua idea è diventare un chirurgo neonatale. Torna a casa perché suo zio sta male. Molto male, la vuole vicino, quindi lei abbandona momentaneamente la sua vita e torna a Forks. La situazione è critica ma lo zio cerca di far vedere che comunque va tutto bene. Le fa promettere un paio di cose e questa promessa cambierà la sua vita
 
 
~ E' SOLO PER UNA PROMESSA?  ~
<<. ¢αριтσℓσ ∂υє: ρєиѕαяє, ραяℓαяє є ѕ¢σиνσℓgιмєитσ .>>
 
Bella's Thoughts
Sono esattamente sei giorni che sono tornata, e ogni giorno, ogni momento che passa vedo mio zio peggiorare.
Non so cosa fare, né tantomeno come comportarmi. Mi sono chiusa a riccio. Ho paura, è brutto da dire, ho promesso di essere forte e forse in parte sto avverando questa sua richiesta. Non ho versato una lacrima ma dentro mi sento a pezzi, è come se mi avessero squarciato il petto. Sono sul balcone, è agosto ma qui a Forks non sembra importare, il tempo non è dei migliori ma io porto una semplice maglia a manica lunga, purtroppo leggera. Aspiro nuovamente il fumo dalla sigaretta che stringo tra le dita. Mi sento quasi vuota. Non riesco, o probabilmente non voglio immaginare come sarà la vita dopo. Sento il vociare dei parenti, che si trovano nell'altra stanza, mi volto e mi trovo Edward di fronte. Mi sorride e richiude dietro di sé la porta del balcone. << Scusa, non sapevo fossi fuori. >> Non gli credo, mi appoggia sulle spalle una felpa. Sorrido gentilmente; questo ragazzo è speciale. E' bravo e non pone troppe domande. Passa molto tempo in questa casa ed è molto vicino a mia zia, senza nemmeno farle peggiorare l'umore. Abbiamo parlato, è simpatico e non è solo un bel ragazzo... forse mio zio ha ragione, staremmo anche bene insieme ma... una parte di me dice che fa tutto ciò perché gli facciamo pena.
<< Non è proprio una bella giornata per stare fuori senza una felpa. >> rido senza umorismo. In qualche modo dovrò pur sfogarmi, no?
<< E' vero. Hai ragione. >> Aspiro la sigaretta, noto che posa gli occhi sul mozzicone << Fa male fumare >> non lo ha detto in modo da rimproverarmi, sorrido
<< Lo so, infatti avevo smesso da un paio d'anni ma la situazione richiede un po' di nicotina. >> Annuisce e posa lo sguardo al paesaggio davanti a noi. Si appoggia con i gomiti alla ringhiera. Non c'è imbarazzo, nel silenzio stiamo bene.
<< Di la, continuano a parlare... sul dopo. Come mai tu sei qui? >> Rimango qualche attimo in silenzio. << Non voglio pensare a come sarà e cos'accadrà. Lo so, è "normale" parlare di cosa dovremo decidere ma... non voglio; non reggerei di fronte alle lacrime dei miei famigliari, né tanto meno ad assistere a qualche svenimento. >> Si volta verso di me lasciano un gomito sulla ringhiera.
<< Sei diventata così fredda facendo il lavoro di medico o è un modo per tenerti tutto dentro... per soffrire meno? >> la sua domanda mi stupisce, lo guardo, sembra quasi dispiaciuto da come mi comporto. Non capisco perché ma con lui voglio essere sincera.
<< Devo essere forte. Innanzitutto perché mio zio c'è ancora e poi... perché versare lacrime non serve, l'ho promesso, devo essere forte. Il lavoro non centra nulla. In realtà come medico, sono molto sensibile. Sarà che voglio diventare un chirurgo neonatale ma... entro anche fin troppo in sintonia con i pazienti... >>
<< Non so se sia un male, un medico deve anche capirli, saper tranquillizzare un paziente, no? >> annuisco
<< Sì, ma non può farci amicizia o affezionarsi, è un male e non solo per noi. Qui il caso è differente... >> << Certo, è impossibile vedere tuo zio come il paziente... >> abbasso lo sguardo, ha ragione. << Non c'è molto tempo e lo sa anche lui. Il suo respiro è cambiato e tra qualche ora entrerà in pre coma. Ha retto una settimana, ci voleva vicino a lui ma... come faremo dopo? Lui non ci sarà e noi staremo male, anche se in realtà sappiamo che andrà in un posto migliore... è egoismo. Noi siamo egoisti, lo vorremmo qui con noi perché affrontare la morte di un parente, è difficile... è orribile. >> << Anche se non è un parente, è comunque orribile. >> So che si sta riferendo a se stesso, non deve essere facile stare in mezzo a questo finimondo. Dopo un secondo di titubanza aggiunge
<< La morte è l'unica cosa certa nella vita di chiunque, ma sono pochi quelli che non la temono, purtroppo sono tanti quelli che la cercano... tuo zio sta soffrendo, non lo dà a vedere, cerca di trattenersi, ma come hai detto tu, non c'è più molto tempo ma... noi, che rimaniamo qui, dobbiamo... sperare o comunque augurarci che lui stia bene anche senza di noi. Non sarà solo e non lo saremo nemmeno noi che rimarremo qui. Siamo tutti forti, dobbiamo solo affrontare la realtà e... trovare la forza... >> Mi rendo conto che le sue parole hanno senso ma... mi ha parlato come se fossi uno dei parenti dei suoi pazienti.
<< Trovare la forza, per cosa? Per lasciarlo andare? >> senza rendermene conto mi sono messa in piedi, verso di lui con il capo verso il soffitto, non voglio piangere! Mi sfrega le sue mani sulle braccia che sono stese lungo i miei fianchi. Le sue mani sono calde, come sempre mi trasmette tranquillità, non voleva scombussolarmi maggiormente ma... sta cercando di farmi aprire gli occhi. Mi sta mostrando la realtà dei fatti, non vuole che m'illuda.
 
<< Bella voglio la verità. Almeno da te me l'aspetto. Quanto pensi che gli rimanga? >> mia zia mi guarda con gli occhi lucidi, non vuole mostrarsi "debole". E' complicato guardarla negli occhi ma... devo farlo. << Ieri sera ha avuto un altro attacco e la morfina è servita a ben poco. L'acqua nel suo corpo è aumentata ed è arrivata allo sterno. Un paio di giorni... non c'è niente di certo, è forte... potrebbe metterci di più ma... è messo male. Hai sentito anche il dottor Cullen, se il respiro diminuisce, si affievolisce maggiormente di chiamarlo immediatamente. >> Annuisce e qualche lacrima solca le sue guance. << Io, io non ne capisco nulla. Sei tu il medico di famiglia e so, che ti sto chiedendo molto, ma per quanto potrei accorgermi che il suo battito rallenta... non saprei cos'altro fare. >> le prendo una mano tra le mie.
<< Me ne occupo io. >>
 
<< Bella stai bene? >> la voce di Edward mi riporta al presente, piove. Guardo il cortile sotto di noi e l'unica cosa che penso è che voglio fare una passeggiata.
<< Sì, voglio solo andare a fare un giro. >> Lo guardo negli occhi e lo vedo sorpreso. Ha la fronte aggrottata.
<< Se vuoi, non parliamo, ma vengo con te. >> << Non ho bisogno della balia! >> Non vorrei essere acida ma... perché fa così? Alza le spalle senza scomporsi di fronte al mio caratteraccio. << Voglio scendere. >> Ridacchio, mi passo una mano sul volto e lo vedo sorridere. La sua vicinanza da una parte mi fa bene, dall'altra penso sia troppo asfissiante ma... almeno con me devo essere sincera, non voglio stare sola.
Entro nella cucina e indosso la felpa di Edward che era, precedentemente, sulle mie spalle. Il suo odore mentre la infilo mi entra prepotentemente nelle narici. E' forte, intenso, sa di uomo... rimango un attimo stordita ma mi riprendo in fretta. Ovviamente è molto più grande di me e guardandomi allo specchio sorrido. Lo vedo spuntare dietro di me e all'orecchio mi sussurra
<< Sta meglio a te che a me! >> abbasso gli occhi sorridendo appena.
E' gentile, cerca sempre di strapparmi un sorriso ma quello che mi fa più piacere è che è costantemente sincero.
I suoi occhi sprizzano sincerità e purezza da tutti i pori. Quei bellissimi occhi verdi sono magnetici, cerco di non incantarmi ma qualche volta mi ci perdo. Sono irresistibili, veramente tutto di lui è irresistibile. Col passare del tempo sta diventando difficile fare finta di niente ma lo trovo attraente. La situazione non è delle migliori ma quando penso a lui, mi scollego dal mondo e sembra che tutto sparisca. E' la mia bolla di tranquillità.
 
Piove a dirotto, eppure siamo nel parco seduti su una panchina. << Ci prenderemo come minimo una broncopolmonite. >> Ridacchia della mia costatazione.
<< Io pensavo l'avessi già preventivato! >> mi aggrego alla sua risata e per la prima volta, da quando sono tornata, mi sento leggera. Quando riprendo a respirare tranquillamente, mi rendo conto che qualche lacrima sta scendendo indispettita dai miei occhi. Cerco di trattenere i singhiozzi ma lui se ne rende comunque conto e mi fa appoggiare il capo alla sua spalla. Piango, mi libero da tutta l'ansia e le promesse che mi ostino a voler mantenere. Da parte sua ricevo tutto il tempo di cui ho bisogno, non una parola di conforto, in questi momenti non servono le parole ma i fatti. Speravo che la pioggia non facesse notare le mie lacrime ma gli occhi gonfi e rossi non li avevo presi in considerazione.
<< Quand'è stata l'ultima volta che gli hai parlato? >> non gli rispondo, mi perdo nei miei ricordi...
 
<< Mark, te l'ho detto! E' possibile che non torni! Senti basta! Qualsiasi cosa ci fosse tra di noi, è finita in questo istante. >> Attacco senza nemmeno un briciolo di pentimento per la mia decisione. Sbuffando entro nella camera di mio zio e lo vedo che mi guarda con un lieve sorriso sulle labbra. << Hai fatto la scelta giusta >> alzo gli occhi al cielo e mi siedo sulla sedia accanto al letto. << Non pensavo fossi uno che origlia... >> alza un sopracciglio << Non lo sono ma... il mio udito si è sviluppato, al contrario della vista. >> Si mette supino e fissa il soffitto, per respirare deve tenere la bocca socchiusa, le vie respiratorie stanno peggiorando ma riesce ancora ad essere autonomo, non ha bisogna del respiratore. << Sai ho parlato un po' con Edward >> penso che cambiare il discorso sia essenziale. << Ah sì? E cos'hai dedotto? Ho ragione? Dillo allo zio che è il ragazzo adatto a te... >> sorridiamo entrambi e sarcasticamente gli dico:
<< Hai sempre ragione! E' un bravo ragazzo e diventerà un ottimo medico >> << Esatto, così non ci sarebbe solo il tuo stipendio da chirurgo ma anche il suo. >> alzo gli occhi al cielo
<< Non ho detto che ci sposiamo! >> << Vero. - sospira - Immagino un futuro del genere e mi dispiace solo perdermelo, non poter vedere i miei figli sposarsi, diventare genitori e soprattutto perdermi tutto. Non solo della loro vita ma anche la tua e quella degli altri nipoti... >> stupidamente allora gli dico:
<< Allora non lasciarci. >> << Vorrei, ma tu sai meglio di me che è impossibile. Tra qualche giorno non avrò nemmeno la forza di dire "ciao", talmente sarò debole. Voglio che tu lo sappia, faccio già fatica adesso ad articolare una frase. >> Rimango impassibile, fredda. Sono sicura che dai miei occhi non traspare nulla. Mi afferra una mano e la stringe alla sua. E' tiepido, la temperatura diminuisce sempre di più. << Quando intendevo che devi essere forte, non volevo dire che devi estraniarti dal mondo. Non devi reprimere i tuoi sentimenti... devi solo cercare di rimanere lucida, anche tu hai bisogno di sfogarti. Io, da lassù, vi terrò comunque d'occhio, non mi perderò nulla. Promesso. >> Rimango in silenzio, cerco di fargli ottenere un po' del mio calore ma serve a ben poco. << Dovrebbe essere iniziata la partita. >> Dopo aver acceso la tv, sono tornata in salotto, lasciando spazio ai suoi figli...
 
<< Capisco che tu non ne voglia parlare, quindi ti dirò l'ultima cosa che mi ha detto. >> Mi ridesto dai miei pensieri e gli presto attenzione. Nel suo "abbraccio", ci sto anche troppo bene e non ho voglia di allontanarmi dal suo calore, mi faccio più vicina e nascondo il viso tra il suo collo e la spalla. << "Mia nipote può sembrare burbera e testarda, e infetti un po' lo è, ma se riesci a prenderla, ti dona anche il cuore. Non si rende conto di essere speciale, è una buona stella e non deve rimanere sola. S'isolerà, si chiuderà in se stessa. E' una brava ragazza, stalle vicino". Il resto non te lo dico, è personale. >> Sorrido, mio zio ha organizzato tutto nei migliori dei modi. << Quindi mi stai continuamente accanto solo per fargli un piacere? >> sono tranquilla, stranamente so già la risposta. << No. Questo, me lo ha detto due giorni fa, eppure ti sono sempre attorno da quando sei arrivata. Non capisco perché, ma avevo già capito che era meglio starti vicino... >> gi abbraccio la vita con un braccio, sto bene vicino a lui. << Parlami di te. Della tua vita. >> Essendo appoggiata al suo petto sento indistintamente il suo cuore sobbalzare e aumentare lievemente il ritmo cardiaco. Arrossisco leggermente, non capendo nemmeno bene il perché. << Ho un fratello e una sorella. Emmett e Alice. Mio fratello ha ventisei anni mentre mia sorella ventidue. Mio padre lo conosci e c'è anche mia madre Esme. In compenso siamo una famiglia ben assortita. Alice è un piccolo folletto che va pazza per la moda, studia fotografia e sta facendo degli stage per delle grandi case di moda, in realtà vuole fare la stilista. Emmett... è grande e grosso ma è un pezzo di pane. Può sembrare un armadio a due ante ma è... davvero un bravo ragazzo e fa... il pasticciere. Scusa se rido ma se lo conoscessi, rideresti anche tu. Sicuramente gli staresti simpatica. Sì, non ho dubbi. E' molto allegro, ma quello lo è anche mia sorella, sprizzano allegria da tutti i pori... >> << Loro allegria e tu sicurezza e serenità. >> Sento nuovamente il suo cuore aumentare il battito, sorrido, non volevo metterlo a disagio ma è rilassante sentire il suo cuore. << Grazie. >> Alzo le spalle, il che starebbe per "Prego". Rimaniamo per qualche minuto in silenzio, non piove più forte, sta piovigginando, sono ancora stretta a lui. Sto bene, mi sento in pace col mondo. << Come stai facendo per il lavoro? >> << Il mio capo ha seguito per un po' mio zio, conoscendolo non fa problemi a farmi venire. Non ho problemi per il ritorno. >> << Non incide sul lavoro? >> << Un po'. Ha tentato più volte a farmi trasferire qui, così da stare più vicina alla famiglia e non perdere giorni di lavoro ma... sono piuttosto testarda e ci tengo alla mia dipendenza. >> Annuisce e appoggia il suo capo sul mio. << Come mai chirurgia neonatale? >> sorrido << Mi piacciono i bambini, sono innocenti. Sono anche quelli che soffrono di più, sono fragili ma nello stesso tempo forti perché riescono a superare situazioni incredibili. Voglio dare una possibilità a quelle creaturine, sono o no il futuro? La nuova generazione? >> ridacchia e annuisce. Una domanda mi sorge spontanea << E tu, perché cardiochirurgia? Per tuo padre? >> << No. Mio padre non centra nulla. Inizialmente avevo pensato a neurochirurgia ma quello è uno dei campi in cui muoiono più persone e... non so se riuscirei in continuazione a comunicare notizie negative e poi... sentire un cuore in mano... sapere di avere nelle proprie mani la vita di qualcun altro è molto più eccitante. >> Rido, apertamente senza pormi il problema di offenderlo.
<< Ammettilo, fa molto più figo avere un cuore in mano che il cervello! Hai sicuramente fatto disperare molte colleghe. >> Ci pensa un secondo e poi con tono da vamp, dice: << Certo, che ti credi? Sono il più apprezzato all'ospedale e non solo per come lavoro >> scoppiamo a ridere e senza pensarci con il naso delineo il suo profilo, la tempia, la guancia e giù per la mascella... smettiamo entrambi di respirare, non so perché l'ho fatto. Desideravo sentire la sua pelle a contatto con la mia e l'ho fatto, non dovevo prendere l'iniziativa.
<< Hai un buon profumo, con la pioggia si sente più accentuato. Sai di... lavanda e... fresia. >> Arrossisco ma non mi allontano, sorrido solamente, almeno finché non mi suona il telefonino. Lo prendo, scostandomi dall'abbraccio e leggo sul display "Mamma".
Schiaccio il tasto verde.
<< Sì? >> << Tesoro... d-dove sei? >> non le rispondo << Cos'è successo? >> mi sento agitata.
Ho una brutta sensazione, nuove lacrime solcano le mie guance.
<< Non allarmarti troppo ma penso sia meglio che tu,torni qua. >> Attacco la chiamata e mi volto verso Edward.
<< Non mi ha detto nulla, devo solo tornare. >> cerco di respirare profondamente, devo calmarmi, devo essere lucida, farsi investire da una crisi di panico non è opportuno, non in questo momento. Edward mi afferra per le spalle e fa incatenare i nostri occhi, non mi preoccupo nemmeno di chiedergli quando ci siamo alzati dalla panchina perché rimango senza respiro, come ogni volta mi lascio sopraffare dal bellissimo colore dei suoi occhi, sono così intensi, così penetranti. Quando e se vedrò sua madre, dovrò farle i complimenti per com'è venuto bene.
<< Sì, esatto. Così! >> cosa? Sbatto le palpebre un paio di volte e mi rendo conto che ho una mano sul suo petto, sopra il cuore. Edward, mi sta aiutando a calmarmi. Troppo tardi mi rendo conto che anche lui ha una mano sul mio petto... arrossisco, chissà che mi ha detto in questo lasso di tempo. Mi sono nuovamente estraniata dal mondo, tutto ciò "grazie" al suo sguardo.
 
Di corsa siamo tornati a casa, durante il tragitto gli ho proposto più volte di tornare a casa sua per farsi una doccia, così da non ammalarsi ulteriormente, ma ho scoperto che è testardo quasi quanto me. La porta d'ingresso è aperta, mi blocco con il fiatone, ce la siamo fatta di corsa.
Mi appoggia una mano sulla spalla per infondermi coraggio. L'unica cosa che riesco a fare è spostare lo sguardo dalla porta ai suoi occhi.
<< Rimanimi vicino per favore. >> Mi afferra la mano e la intreccia alla mia. Un giorno dovrò chiedergli come fa, anche solo con un gesto a farmi venire i brividi, anche se in questo momento, quelli che sento non sono propriamente di calore ma di freddo e paura.
Entriamo in casa e troviamo il dottor Cullen, il padre di Edward. I miei parenti sono in salotto, quasi totalmente in silenzio. Ora, sono allarmata.
Mi volto e guardo il dottore, non riesco a chiedergli nulla. Scambia un'occhiata con suo figlio e noto solo Edward scuotere il capo, dopo di ciò inizia a parlarmi.
<< Ero già qui, avevo pensato di passare a fargli una visita per accertarmi se ci fossero stati cambiamenti, purtroppo è stato così. I Globuli bianchi sono diminuiti, la pressione è instabile ed è bassa. Il battito è quasi del tutto assente. Respira autonomamente... >> lo interrompo
<< E' in pre coma. >> Annuisce. Mi sento crollare il mondo addosso. Non ero pronta a questa notizia, per quanto sapessi che sarebbe accaduto non ero pronta. Mi volto e affondo il viso nel petto di Edward. Non piango, non ne ho la forza, voglio solo stare tra le sue braccia.
 
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Posto mio, mio, mio!! ^^"
Se siete arrivati a fine capitolo, tutti interi, sono davvero contenta. Se devo essere sincera, il primo pezzo, quando Bella dice di sentirsi a pezzi, vuota, è una sensazione che ho provato anch'io. Spero di essermi espressa bene ma questo l'ho scritto anche sopra.
Cosa ne pensate? Capitolo troppo forte? Alla fine la malattia c'è, non si può mettere da parte ma ho voluto mettere altri due pezzi con dei ricordi di Bella, così da capire meglio la situazione. Si sono un po' aperti, lui gli ha parlato della sua famiglia e del perché ha scelto cardiochirurgia. Lei stenta un po' ad aprirsi ma si è comunque resa conto che in questa settimana, anche se non gli è rimasto addosso, è diventato importante, la fa tranquillizzare con una sola carezza. Nessuno si è chiesto come mai Edward riesca in qualche modo a capire Bella... come mai? Ora vi saluto, un bacione. *Il prossimo capitolo sarà triste ma farà avvicinare molto la coppietta, spero non mi abbandoniate, non farò tagliare le vene a nessuno xD
JessikinaCullen

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Capitolo 3
*** Svuotare la mente e affrontare la realta' ***


Titolo Storia: E' solo per una promessa? 
Titolo del capitolo: Svuotare la mente e affrontare la realtà
Personaggi: Isabella Swan, Edward Cullen, un po' tutti.
Generi: Romantico, Commedia, Erotico
Rating: Arancione
Avvertimenti: OOC; Alternative Universe (AU)
Informazioni: Ci sono, ce l'ho fatta. Avrei postato ieri, infatti, più di metà capitolo era fatto ma... ho avuto parenti la sera e non ce l'ho fatta. Il capitolo penso sia molto intenso, accadono più cose e soprattutto leggete attentamente... non soffermatevi solo su alcuni pezzi, ripeto, accadono più cose, è, spero, piuttosto intenso, incrocio le dita, almeno credo di riuscire a trasmettervi qualcosa. Il capitolo pesante, sarà il prossimo ma cercherò di non farlo esagerato, non mi sembra il caso. Vi lascio alla lettura, però mi sembra doveroso ringraziarvi del sostegno, non solo per le recensioni che adoro, ma anche per chi legge, aggiunge la storia tra le seguite e le preferite. Davvero grazie, un bacione e buona lettura.
 
Rakyprincipessa: Ciao bellissima. Sono contenta ti piaccia e, se devo essere sincera, anche di averti fatto commuovere. Significa che mi sono espressa bene, e sinceramente avevo qualche dubbio a riguardo. Ci ho messo un po' ad aggiornare ma visto che mi segui quasi d'appertutto penso che tu possa capire il perché. Spero il capitolo ti piaccia. Un bacione e buona lettura! Isabella V: Ciao tesoro, beh... sinceramente non ti posso dire se ci hai azzeccato o meno ma... la morte di qualcuno c'entra. ;) Buona lettura tesoro. Midnightsummerdreams: Ciao bella, ti ringrazio. Beh non era mia intenzione cadere nella depressione quindi sapere di esserci riuscita mi consola, sì la storia è fondamentalmente vera, almeno per quanto riguarda la malattia e alcuni nomi. Non rimarrà triste sempre ma almeno all'inizio mi sembrava un buon modo per far capire la trama e tutto il resto. Sono contenta ti piaccia ^^ un bacio. Briciolina: Ciao, sono contenta di essermi espressa bene, anche io ho perso mio zio da poco, probabilmente è per quello che ricordo così bene tutte l'emozioni... se ti ha fatto bene versare qualche lacrima sono contenta di esserci riuscita. Questo capitolo è un po' forte ma essenziale, mi dispiace per la tua perdita. Un bacio. Serve: Ciao =) credo che tu sappia che per me le tue recensioni sono importanti, infatti sono contenta che mi segui anche qui e sapere di essere riuscita a farti commuovere è... bello. Per lo meno non ho scritto baggiante, un bacio bella e buona lettura. Rodney: Ciao Simona, penso che questa sia la prima recensione a cui riesco a rispondere xD mi fa piacere che le mie storie ti piacciano, e adoro i tuoi commenti. Questa storia è nata principalmente per "superare" la perdita di mio zio, di ricordarmi di lui, poi ho pensato a Ed&Bella e li ho messi in mezzo. Mi dispiace per tua zia, ti capisco. E grazie per tutti i complimenti =) buona lettura. Linda88: Ciao bellissima, sono davvero contenta che il capitolo ti sia piaciuto, sì in effetti l'ultima parte è piuttosto straziante e se mi dici di essermi espressa bene non posso che esserne felice, ti ringrazio per continuare a seguirmi, ti auguro buona lettura, un bacione. Lisa76: Ciao tesoro ^^ sì in effetti ho cercato di essere il più delicata possibile, spero che il capitolo ti "piaccia". Wow. Sono contenta che la conversazione tra i due sia piaciuta tanto, sinceramente ero un po' restia a metterla xD comunque buona lettura, un bacio! Lorelaine86: Ciao tesoro, beh... per quanto riguarda la tristezza non lo so... lascio a te giudicare. Comunque ti ringrazio per i complimenti, la storia e i carattri ho cercato di renderli il più reali possibili e se mi dici di esserci riuscita... beh non posso che esserne contenta. Un bacione. Sabry87: Ciao tesora, ti ringrazio di tutto e poi sì, si è scoperto qualcosa su Eddino... non ti anticipo nulla =) quindi ti auguro solamente buona lettura. Kiss. Shadow94: Ciao bella, ti ringrazio per i complimenti, ne sono davvero lusingata, non pensavo di essere riuscita a esprimere tanto, soprattutto per i carattere, ne sono contenta. Ti ho fatto quasi piangere, oddio spero di no. Mi dispiace per le tue perdite, come hai detto tu, posso capirti. Ora ti lascio alla lettura, un bacione e ancora grazie. _Camillalice_: Ciao bella, ti ringrazio, non pensavo di essere così brava ^^" Dico sul serio, non pensavo che una storia del genere potesse piacere e sono contenta che si noti l'impegno con cui cerco di svolgerla. La storia per me è importante quindi... vedere che riesco a trasmettere mi rende davvero felice, grazie per i complimenti, ne sono davvero lusingata. Un bacione e buona lettura. Sakuno: Ciaoo!! Sì, effettivamente, immaginarsi Emmett in quelle vesti è buffo, ma lo trovo adorabile, in questo capitolo apparirà... quindi buona lettura e grazie per i complimenti. Un bacione bella! Memycullen_93: Ciao tesorinaa! Che bello vederti anche qui, sì, ti do ragione come contesto non è un granché, è tutto triste ma in qualche modo loro sono vicini, il che è un bene in un momento del genere... ti ringrazio di tutto e sappi che prima o poi voglio veramente sapere la scaletta ;) un bacione e buona lettura ^^ Nessie93: Ciao bellissima =) ho messo quella parte proprio per alleggerire il tutto, come ho già detto non voglo far tagliare le vene a nessuno xD Sono contenta di averti fatto ridere, sisi, fa il pasticciere, io me lo vedo bene, te no? Un bacio! Ed4e: ciao tesoro, non ti preoccupare, l'importante è che alla fine l'hai letta, ^^ sono contenta ti sia piaciuta, sì, il legame di Ed e Bella è particolare, come hai detto tu è nato dal nulla ma è molto forte... lo si vedrà ancora di più in questo capitolo un bacio! ILoveSmile_17: Ti ho tenuta per ultima, adoro i tuoi commenti, non ci posso fare nulla, mi dispiace per il padre della tua migliore amica. Posso capirti, e sono contenta che questa storia possa servire a te come valvola di sfogo, sapere che non sono l'unica che ha provato queste cose mi alleggerisce il peso che sento. Ti ringrazio davvero, volendo o no ti sei aperta con me e sappi che lo apprezzo, è vero uno spazio bianco può aiutarti è per questo che adoro leggere le tue recensioni, sei vera e soprattutto mi capisci, sai quello che si prova in queste situazioni e se ho capito bene, vai comunque avanti a testa alta. Un bacio tesoro e buona lettura. Ancora grazie.
 

Capitolo betato!

Angolo beta, ecco le FF che corregge Nevia:

La Bellissima Fic The Masquerade di Shona;
Tutte quelle di Ale03; (la mitica Aleeee!!)
Tutte quelle di Anthy; (una delle mie autrici preferite xD)
Resisting EdwardUnexpected di _Yaya_; ( da sbav ^^)
Tutte quelle di Vale_Cullen1992; (ve le consiglio ^^ molto originali)
Tutte le fantastiche storie di Sweet_Apple_Love; (ve le consiglio vivamente)
Inquilino di ClaryCullen; ( interessante ^^ )
Los Angeles di valenessie; ( mi piace molto! )
Sogno proibito di Bells1987; ( Bella vampira arg!! ^^)
 
Mie fan fiction in corso su Twilight:
La Forza Dell'Amore - Rating rosso capitoli attuali 25. Aggiornata il 06/10/09
Amore Normalità
- Rating arancione capitoli attuali 26. Aggiornata il 06/10/09
Cantante Uguale Amore - Rating arancione capitoli attuali 15. Aggiornata il 10/10/09
L'Amore Non Ha Limiti - Ratig arancione capitoli 14. CONCLUSA il 30/09/09
Tutto Grazie A Un Pc - Rating arancione capitoli 13. Aggiornata il 14/10/09
Giochi del Destino - Rating arancione capitoli 11. Aggiornata il 14/10/09
~ LIFE OR FATE? ~ - Rating arancione capitoli 9. Aggiornata il 09/10/09
Love's Puzzle
- Rating arancione capitoli 10. Aggiornata il 13/10/09
♥ Crescere - Rating arancione capitoli 3. Aggiornata il 05/10/09
E' solo per una promessa? ♡ - Rating arancione capitoli 3. Aggiornata il 16/10/09
 
 
~ E' SOLO PER UNA PROMESSA?  ~
<<. ¢αριтσℓσ тяє: ѕνυσтαяє ℓα мєитє є αffяσитαяє ℓα яєαℓтα' .>>
 
Edward's Thoughts
Tre settimane Prima:
<< Suvvia ragazzi, dovete essere positivi, non potete mica andare avanti a stare con ragazze che non v'interessano. >> Corrado ha ragione, il suo ragionamento non fa una piega. << No, no, non hai capito. Noi non stiamo con delle ragazze, noi siamo giovani e belli quindi, andiamo solo a letto con delle ragazze e poi scappiamo da qualche finestra... >> guardo mio fratello con un sopracciglio alzato. << Io generalmente esco dalla porta, non so tu perché ti complichi le cose... >> ridiamo e senza volerlo mi perdo ad osservare quell'uomo, che sotto alcuni aspetti vedo davvero come un zio. Non è un mio parente ma... non lo so, sento un legame. << Guardate mio figlio, grande e grosso e play boy, almeno fino a quando non ha incontrato Eleonora, lo ha stregato, e ancora oggi, vede solo lei... >> viene interrotto proprio dal figlio, il mio migliore amico, Renato.
<< Sì, vabbè... mi sono solo innamorato. Non è che mi sono rincoglionito! >> Ridacchio e Emmett annuisce.
<< L'amore è una gran batosta, alla fine te la prendi sempre in quel posto, quindi prima che accada non è meglio godersi la vita? >> La pensavo come mio fratello, per una volta ha detto una cosa giusta. Corrado ci pensa qualche secondo. << Sì, hai ragione, io la mia vita me la sono fatta. Mi sono divertito prima di mettermi con Assunta, poi ci siamo sposati e abbiamo avuto dei figli... ma prima sì, mi sono divertito... era stato bello ma mai come quando l'ho conosciuta, all'inizio nemmeno mi stava dietro, pensate un po' voi... >> sorrido, non so bene perché, ma me li immagino. Sono così belli da vedere e poi... lei soffre, lui non lo da a vedere ma si vede che lo sa. Lui è malato e lei ha accettato di tenerlo in casa. E' ancora del tutto autonomo ma la malattia sta progredendo. Ho notato che adesso è spesso seduto, in due ore che io e mio fratello siamo qui, non si è mosso nemmeno un attimo.
<< Di cosa state parlando? >> Assunta, la moglie, appare dalla porta con un sorrisino curioso.
<< Mah niente, solo di donne... >> per mio fratello è normale parlare di queste cose ma per Assunta no, infatti, ci guarda e poi scoppia a ridere.
<< Beh, non chiedete consiglio a lui, perché per conquistarmi, ci ha messo meeeesi! Non ne sa poi molto, stiamo insieme da trent'anni... e prima di me era solo buono a divertirsi! L'amore arriva quando meno ve lo aspettate, non confabulate con quello là! >> Sparisce dopo aver scosso il capo verso il marito. Non reggendo più, scoppio a ridere e vengo seguito dagli altri. << La ragazza perfetta esiste... >> Proprio non vogliono demordere, eh?
<< E come fai a capirlo, Assunta era quella giusta? >> Corrado senza pensarci annuisce alla domanda di Emmett. << Sì, non ne ho mai dubitato. E per tornare al discorso di qualche giorno fa, Edward non è un caso disperato, la ragazza che ha descritto esiste... >> lo guardo, ha uno strano sorrisino.
<< Lo sai che questo non è il momento né per scherzare, né per illudermi... >> Mi mette una mano sulla spalla.
<< Devo presentarti mia nipote, si chiama Bella. E non lo è solo di nome. E' gentile, simpatica... un po' fredda e cinica, se non la prendi dal verso giusto, ma sono sicuro che tu e lei stareste bene insieme. Fa il medico come te... solo che abita un po' lontanuccia. >> << Vuoi affibbiarmi tua nipote? >>
<< Posso assicurarti che faresti solamente un affare... >>
 
Oggi:
Non lo avrei mai detto ma... aveva ragione, sua nipote è fantastica. E' particolare, speciale. Mi trovo bene a parlare con lei, non capisco bene come, ma in me nasce un senso di protezione inaudito nei suoi confronti. Lo ha notato, non mi ha allontanato, anzi il contrario.
Capisco come si sente, vedere una persona cui vuoi bene morire davanti ai tuoi occhi senza poter fare nulla è... assurdo e atroce, soprattutto per noi che siamo medici. Noi dovremmo salvare le persone non vederle morire. Non si è voluta allontanare, non l'ho lasciata sola, non me la sono sentita. Siamo nella camera di Corrado, lui ovviamente è lì, come addormentato, noi siamo sul divano che è stato posto sotto la finestra, io non riesco a dormire, lei è crollata mentre parlavamo, le accarezzavo i capelli e si è addormentata. L'ho coperta con un piumino trovato nell'armadio, possibile che a Forks debba fare così freddo anche ad agosto? Sospiro e la stringo maggiormente a me e mi lascio prendere nuovamente dai ricordi.
 
<< E-Edward? Hai saputo? >> continuo a guardare mia sorella, sta piangendo... un senso di nervosismo e preoccupazione sta nascendo in me. Che cosa non so?
<< Cosa dovrei sapere? >> << Non puoi saperlo, se te lo avessero detto, adesso non saresti così tranquillo e non penseresti che sono pazza... >> fermo mia sorella per le spalle, sta parlando a macchinetta. << Alice! Perché sei qui? Cosa devi dirmi? >> << E' meglio se entriamo >> << No. Adesso me lo dici. >> Prende a singhiozzare e l'abbraccio, sento come uno squarcio nel petto, all'altezza del cuore. << Centrano mamma e papà? Emmett? Jasper? >> Diniega a tutte le mie domande, non so più cosa pensare. << Alice, dimmelo >> L'allontano, quel tanto che basta per guardarla negli occhi. << Si tratta di James. >>
 
<< Amico, ma che fai? Svegliati, dai. >> sono all'ospedale, il mio fratellino, il mio amico, il mio tutto. E' sempre stato come un fratello per me. E' in coma.
<< Sai, non mi puoi abbandonare, non abbiamo fatto nemmeno metà delle promesse! Ricordi? Dovevamo partecipare a una craniotomia, buttarci con un paracadute ed essere in due stati contemporaneamente... non mi puoi lasciare James. >> mi sento vuoto, vederlo lì, immobile, come se nemmeno mi sentisse, è orribile, vorrei tanto che fosse accanto a me o che mi stia dicendo una delle sue solite frasi, tipo: "Ehi Eddy, che fai piangi? Mica sei una femminuccia!" "Suvvia, sono solo caduto dalla moto, sto bene!" Invece no, non risponde, non parla...
 
<< La mia prima craniotomia, non pensavo mica di farla su di te! >> mi passo stancamente una mano sul volto, l'operazione è andata bene ma è ancora in come, non è detto che si svegli. Sono come arrabbiato con lui. Non dovrei, non ha senso, me ne rendo conto ma... continuo a rimproverarlo. Se fosse stato più attento, avrebbe evitato di perdere l'equilibrio, non si sarebbe fatto nulla... mi manca. Lacrime di rabbia, tristezza e di paura continuano a scendermi dagli occhi. Perché a lui? E' sempre stato attento alla guida... e poi perché era in moto? Quel giorno non ci eravamo nemmeno visti... Victoria non si è nemmeno mai presentata, non so se lo sappia e non m'interessa. Voglio solo che si svegli. Il monitor che visualizza il battito cardiaco, inizia a battere velocemente, chiamo un'infermiera mentre cerco di far calmare il cuore, somministro medicinali, e le piastre... si calma ma dopo un minuto lo schermo segna l'assenza di battito. E' morto. Rimango tutta la notte e continuo a far battere il suo cuore manualmente, sono io che lo tengo in vita, piango e lo imploro di non lasciarmi. La mattina mi arrendo e lo abbraccio piangendo. Rassegnazione.
 
<< Non volevo svegliarti. >> Guardo quell'angelo tra le mie braccia, mi controllo le guance e sono asciutte. << No, ero sveglio. >> Mi guarda bene, sembra preoccupata, si tira un po' su e mi accarezza i capelli. << Non hai dormito, vero? >> Annuisco, e fa una smorfia, non è contenta.
<< Non ci sono riuscito. >> << Sarai stato scomodo. >> Sorrido << No, affatto. Stavo bene. >> Sono sincero, averla tra le mie braccia mi ha fatto bene, ho rievocato ricordi forti, che mi fanno ancora male, ma sapere che lei era accanto a me.... mi ha fatto stare bene.
<< E' cambiato qualcosa? >> Scuoto il capo. << No, tuo zio è nelle stesse condizioni. >> Annuisce. << Hai voglia di fare un giro con me? >>
Senza pensarci annuisco. << Mi sciacquo solo >> << Fai con calma. >>
<< Edward, vuoi una tazza di caffè? >> Sono le dieci di mattina, Assunta non ha chiuso occhio come me, è rimasta accanto a Corrado, non abbiamo parlato, io speravo si addormentasse e poi ero immerso nei miei ricordi. E' una brava donna, ed è molto forte.
<< No grazie, porto Bella a fare colazione da Emmett. >> Sorride << Sì, penso sia una buona idea. >> Dopo qualche secondo mi si avvicina e mi sussurra.
<< Sai, ho parlato con Corrado, qualche giorno fa e... beh, lui vorrebbe tanto vedervi insieme, sa che non vi può obbligare, eppure lui ci spera e... ho notato anch'io che c'è feeling... >> Le accarezzo un braccio. << Non mi sembra il momento... >> << E' sempre il momento, l'amore non si respinge Edward. Se dovesse uscirne qualcosa di buono in tutta questa faccenda fareste felici tutti. >> Abbasso lo sguardo, non so cosa dire, sono confuso, sento tante di quelle emozioni che potrei impazzire da un momento all'altro. Mi piace, è una bella ragazza e poi anche caratterialmente mi trovo a mio agio, la capisco, le sto accanto e lei apprezza la mia vicinanza... ma magari non vuole solo rimanere sola. Io ho fatto questo sbaglio e... quando sono voluto tornare a "vivere", beh ci ho messo un po', mi sembrava di essere in un altro mondo, non voglio che accada anche a lei. << Sono pronta, ciao zia. Non ci mettiamo tanto, ok? >>
<< Andate ragazzi, qui... andrà tutto bene. >>
 
<< Quindi conoscerò Emmett, il pasticcere... >> sorrido << Esatto. >> Più volte sono stato tentato di prenderle la mano e intrecciarla alla mia ma poi mi sono ripreso, non avrebbe senso fare un gesto del genere. Camminiamo vicini e chiacchieriamo del più e del meno, cerchiamo di evitare l'argomento medicina, voglio davvero conoscerla. << Com'è New York? >> si rilassa e sorride << E' bella. E' caotica, è viva. Sono praticamente scappata da Forks, subito dopo il diploma, per quanto i miei parenti siano qui, beh... ho sempre fatto fatica a trovarmi bene in questo paese. Eppure, la classifico come casa mia. E' strano ma... sento questo posto come casa per quanto non lo sopporti. Lo so, sono psicopatica. >> Ridacchio << No, solo particolare >> << Penso che tu abbia appena trovato un modo gentile per dirmi che sono pazza. >> Scuoto il capo ridendo. Non le rispondo, ho capito che è testarda e che vuole sempre l'ultima parola.
<< Eccoci arrivati, sì, è tutto un po'... >> << E' splendido... è vita, non c'è mai stato un posto così qui. >> Tiro un respiro di sollievo, spero le vada a genio anche mio fratello, quello sì che è pazzo, ma ha ragione, il posto è bello.
Entriamo e appena mio fratello mi vede sogghigna, ha già capito male. << Fratellino, nuova conquista? >> Bella ridacchia, ci siamo appoggiati al bancone. Io sono in imbarazzo, ma a Emmett piace causare tutto ciò. << No, è un'amica... >> perché mi costa dire queste parole?
<< E' la nipote di Corrado, Bella. >> Spero tanto non si ricordi la conversazione fatta qualche settimana fa. << Bella, certo. La ragazza perfetta. >> Merda, la ricorda. << Come? >> ovviamente lei non ne sa nulla. << Nada, lascia perdere, comunque io sono il fratello bello, simpatico e facoltoso di Edward >> Bella ridacchia nuovamente, mi piace vederla di buon umore. << E' davvero un piacere conoscerti, per qualche strano motivo, Edward, mi ha parlato bene di te. >> Emmett mi guarda sorpreso. E infine ci chiede che cosa può portarci.
Scherziamo per qualche oretta con mio fratello e ci raggiunge anche Alice. << Oddio, è raro vederci tutti e tre, come state? Eddy, mi sei mancato! >> Abbraccio la mia pazza sorellina e vedo Bella che mi fa una domanda con gli occhi. << E' mia sorella, Alice lei è Bella. >>
<< Wow. Mio padre mi aveva detto che eri arrivata ma... non ti pensavo così bella. >> Arrossisce, do una piccola spinta ad Alice, l'ha messa in imbarazzo.
<< Possibile che voi due non sappiate usare mezzi termini! >> il mio tono è divertito, la delicatezza non sta di casa in loro.
<< Perché mi stai dicendo che è brutta? >> mia sorella, non poteva non ribattere e come un deficiente le rispondo sinceramente.
<< No anzi, ma non per questo bisogna metterla in imbarazzo. >> Cala il silenzio e vedo che lei sorride, anzi tutti e tre sorridono. Ecco mi sono lasciato andare troppo! << Grazie Alice, è bello conoscerti. >>
<< Già, lo è anche per me sorellina. >> Sia io che Bella ci guardiamo straniti, ma infine alziamo le spalle. Emmett si perde nello spiegare come si fa un muffin, Bella sembra persino molto incistata nel discorso, io la osservo.
Quando la spiegazione è finita, si volta e mi trova ad osservarla. << Sono una frana con i dolci, però sono molto golosa. >> Sorriso, ha voluto a tutti i costi spiegarsi. Alice le fa promettere che quando ci sarà un momento di tranquillità la porterà a fare shopping a Seattle e dopo di che, riusciamo ad andarcene da quella gabbia di matti. << Scusa. >> Mi sento di dovermi scusare, lo so, è ridicolo.
<< Per cosa? Mi sono divertita. Per qualche ora non ho pensato, è stato bello. Ti ringrazio. >> Sorriso e abbasso lo sguardo.
<< E' quasi ora di pranzo cosa vuoi fare? >> Vorrei stare ancora con lei ma mi rendo conto che non posso monopolizzarle la giornata, quindi aspetto una sua risposta. << Vorrei passare a casa mia. Ho bisogno di una doccia e di cambiarmi. Viene da me? Se preferisci, però ci vediamo nel pomeriggio... >> Andare da lei, non sarebbe male ma anch'io ho bisogno di una doccia. << Ci vediamo dopo pranzo. Passo io? >> Annuisce sorridendo e mi da un bacio sulla guancia.
<< Grazie di tutto. >> Le accarezzo una guancia. << Di nulla. >> Sentire le sue labbra sulla mia pelle mi ha fatto rabbrividire, non me lo aspettavo e per di più mi è piaciuto... credo di dover iniziare a preoccuparmi.
 
Bella's Thoughts
Vi è mai capitato di svegliarvi e sperare che fosse stato tutto un brutto sogno? Beh è quello che mi era capitato prima di aprire gli occhi, poi li ho aperti e... l'ho visto. Ho sorriso, pensavo dormisse, aveva gli occhi chiusi ma aveva un'espressione sofferente, gli ho accarezzato la fronte e lui ha socchiuso gli occhi, quando mi sono specchiata nei suoi, mi è mancato per un attimo il respiro. Adoro quelle gemme, mi lasciano sempre incantata ma... c'era qualcosa di diverso, erano tristi. Volevo che gli andasse via quell'espressione, volevo davvero liberare la mente da tutto e tutti, volevo per un attimo dimenticare del perché ero a Forks, volevo quasi tornare una pazza adolescente con "pochi" problemi.
Mi ha portata a conoscere suo fratello e poi si è presentata anche la sorella. Due tipi strani ma simpatici, Edward è stato perfetto, un buon amico. Anche se quando mi ha detto di essere bella, anche se non proprio con queste parole, il mio cuore ha sobbalzato, non mi era mai successo e... stavo bene. Nella mia mente c'erano le sue parole, i suoi sguardi e le chiacchiere divertenti fatte con i suoi fratelli.
Quel ragazzo mi sta facendo impazzire, riesce a destabilizzarmi e a non farmi pensare. Non riesco a comprendere come faccia.
E' la mia ancora di salvezza in questo mare in tempesta.
<< Ciao mamma, non pensavo fossi a casa >> Renée mi sorride e alza le spalle. << Tuo padre è già da zio. Tu come mai sei qui? >>
<< Avevo bisogno di una doccia >> Annuisce. << Tesoro? Non puoi rimanere qui? >> Alzo un sopracciglio. << Sono qui. >> Scuote il capo.
<< Intendo dopo. >> Sospiro e guardo attentamente il legno del tavolo della cucina. << Non lo so, ho un lavoro, una vita da vivere a New York >>
<< Lo so, ma... abbiamo bisogno di te. Conosci tuo padre, sai il rapporto che avevano... >> << HANNO! Il rapporto che Hanno! >> mia madre si mette a singhiozzare, alzo gli occhi al cielo. << Mi fate arrabbiare quando fate così, lo zio non è morto... quindi non capisco perché ne parlate già al passato. >>
<< Ti sarà più difficile affrontare il tutto, quando non ci sarà più. Devi iniziare a idealizzare la cosa. >> Aggrotto la fronte.
<< Che cosa dovrei idealizzare? Il fatto che è in semi coma? Che ci sente e che a voi, come se niente fosse, parlate di funerali? Il fatto che è malato di tumore e che non gli rimane molto? Che cosa dovrei apprendere mamma? Io mi rendo conto di come stanno le cose... >>
Non dico altro, il mio nervosismo è alle stelle, esco da casa senza prendere il giubbotto. Fa freddo, non m'importa, cammino, non so nemmeno, dove vado. Non riesco a piangere e vorrei solamente staccare il mio cervello dal corpo. Vorrei Edward, ma non so dove cercarlo...
<< Bella? Bella sei tu? >> Mi volto sorpresa... e lo vedo, mi sta venendo incontro, ha lasciato la macchina accesa in mezzo alla strada, fortuna che abitiamo a Forks. << Sì, sono io. Mi hai trovata! >> Gli corro incontro e lo abbraccio, mi stringe a sé, non mi chiede nulla, mi tiene solo tra le sue braccia.
<< Sei fredda, vieni in auto. >>
 
<< Dove stiamo andando? >> La macchina, sfreccia tranquilla e veloce per le strade della città. Ha acceso l'aria calda, non sento più freddo, sto bene. << Siamo quasi arrivati, ti conviene mettere una mia felpa e... soprattutto spero ti piacciano le giostre. >> Sgrano gli occhi, ho sentito bene? Ha detto giostre? << Non ho una felpa! >> Non voglio mostrarmi troppo entusiasta ma lui ride. Mi piace sentire quella melodia uscire dalle sue labbra, ogni volta che accade, tremo di piacere... << L'ho portata io. Non fare domande. >> Sporgo il labbro inferiore all'infuori ma tempo due secondi scoppio a ridere, una vera risata, proprio come quella mattina... mi sento libera, da tutto, da ogni promessa e responsabilità che mi sono imposta. << Adoro le giostre! >>
<< Non pensi che mangiarne tre, sia esagerato? >> Alzo le spalle << Contando che non ho mangiato, no! >>
<< Sì, ok, ma lo zucchero filato! >> Gli faccio la linguaccia e lui mi ruba un pezzo dal mio stecchino, mi fingo indignata e cerco di riprendermelo ma alla fine ridendo ci rinuncio. << Non stavo così bene da... non lo ricordo, da tanto comunque. >> << Ne sono lieto. >> Sorrido dolcemente, i miei occhi si posano sulla ruota panoramica, mi mette un braccio intorno alle spalle, mi rilasso, sentire il contatto con il suo corpo non mi irrita, anzi il contrario. << Vuoi andarci >> Annuisco ripetutamente e andiamo a fare la fila.
<< Sai, mi ricordavo che ci voleva più di un'ora per arrivare a Port Angeles. >> Lo beffeggio e lui alza gli occhi al cielo sorridendo.
<< Mi piace la velocità... >> << L'ho notato. >> Appoggio il capo alla sua spalla e mi godo in silenzio il paesaggio. La ruota si ferma, siamo molto in alto e la vista è spettacolare. << Wow. Non mi sembrava così bello questo posto, l'ultima volta che ci sono venuta. >> Prende ad accarezzarmi i capelli e all'orecchio mi sussurra. << Io penso che tu sia più bella. >> Arrossisco ma sono lusingata dal suo complimento, alzo il viso e i nostri nasi si sfiorano. Lo stomaco mi si stringe e mi sembra che ci siano delle farfalle all'interno, non sento più l'imbarazzo, voglio quelle labbra, sembrano così invitanti...
Il tramonto fa da spettatore al momento dell'indecisione, per quanto entrambi abbiamo voglia di buttarci nel turbinio di emozioni, che solo un bacio aspettato e voluto può dare, siamo indecisi... non è che potrebbe rovinare tutto quello che si è creato? Le nostri fronti si sfiorano, proprio come le nostre labbra. Un leggero sfioramento che richiede molto di più, sembriamo assetati, dipendenti della bocca dell'altro e proprio come dei disperati, accontentiamo la nostra voglia. Tocchi leggeri, assaporiamo la morbidezza e la delicatezza dell'altro. Ci stacchiamo di soprassalto quando la ruota riprende a muoversi. Ci guardiamo, ha gli occhi lucidi, sembrano più intensi del solito. Scoppiamo a ridere e mi appoggio nuovamente alla sua spalla. Abbracciata a lui e stretta nella sua felpa che mi trasmette calore mi sento a casa.
 
Un brivido strano, di freddo, che mi provoca quasi paura mi fa fermare. Guardo Edward, stringo la sua mano tra la mia e... sono spaventata.
Sembra che quel soffio gelido mi voglia avvertire, informare di qualcosa. << Dobbiamo andare a casa, che ora è? >> Guarda l'orologio.
Non mi fa domande. << Le sei meno un quarto. >> Lo supplico con lo sguardo, mi stringe la mano e annuisce.
<< Torniamo a casa. >> Per tutto il tragitto siamo stati in silenzio, mi sento agitata. Potrebbe non essere stato nulla, solo il vento ma... mi sento strana. Come se significasse qualcosa. La guida di Edward è stata più veloce dell'andata, ha capito la mia fretta, sa che lui non centra.
E soprattutto a capito che quando parlavo di casa, intendevo quella di mio zio.
<< Non sei obbligato a salire. >> Stavo scendendo dall'auto ma ho visto aprire anche la sua portiera.
<< Non ti lascio sola. >> Gli sorrido grata, sono le sette meno venti. Saliamo le scale, le nostre mani sono ancora intrecciate, l'ansia cresce in me e il mio respiro si fa lievemente più veloce, proprio come il mio cuore, ho una cattiva sensazione. Entriamo in casa e i miei parenti stanno parlando tranquillamente, saluto e vado verso la porta della camera da letto, Edward è sempre affianco a me. Busso leggermente e socchiudo la porta. Mia zia è di spalle, continua a guardare mio zio, mia cugina è dall'altra parte del letto con gli occhi umidi e il Dottor Cullen è davanti al letto. Facciamo qualche passo verso l'interno della stanza e si voltano verso di noi. Ci avviciniamo e mentre sfioro la gamba di mio zio, quest'ultimo apre gli occhi. Ritiro la mano spaventata, non urlo, le braccia di Edward mi stringono al suo petto. La mia respirazione è quasi nulla, è impossibile aprire gli occhi in semi coma, a meno che non si risvegli, ma con la sua malattia è... pressoché impossibile.
<< Mam-mma... papà... >> sta parlando, vede i nonni. Carlisle guarda senza capire.
<< Vai, vai tranquillo... >> mia zia cerca di farlo andare in pace ma lui imperterrito scuote il capo. Non vuole lasciarci. Mi volto e affondo il viso nel petto di Edward, qualche lacrima scappa dai miei occhi e sussurro, rivolto a mio zio. << Ti voglio bene. >>
Qualche minuto dopo sento un lungo respiro. Mio zio è andato in pace.
 
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Posto mio, mio, mio!! ^^"
Sto cercando di trattenermi perché... beh mi è stato complicato scrivere l'ultimo pezzo. Il fatto del risveglio e dell'implorazione di mia zia, è un fatto reale.
Non ero lì, me lo hanno raccontato ma... è tutto vero. Giorno 14 agosto, anche per la fan fiction.
Non so come sia venuto, io... mi sento lo stomaco chiuso. Ho voluto cercare di non pensare... e ho provato a non farlo fare nemmeno a Bella.
Edward gli è rimasto vicino, l'ha distratta e ha fatto poche domande. Il bacio è stato voluto, erano entrambi coscienti. Non lo hanno fatto solo per NON pensare, nono, lo volevo. Spero... non so cosa sperare. Non so se dirvi se vorrei che vi fosse piaciuto... l'unica cosa che vi chiedo è: Non soffermativi sul bacio.
C'è stato molto di più in questo capitolo. Aspetto con ansia i vostri commenti, siate sinceri. Un bacio.
JessikinaCullen

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Capitolo 4
*** Addio. ***


Titolo Storia: E' solo per una promessa? 
Titolo del capitolo: Addio.
Personaggi: Isabella Swan, Edward Cullen, un po' tutti.
Generi: Romantico, Commedia, Erotico
Rating: Arancione
Avvertimenti: OOC; Alternative Universe (AU)
Informazioni: Eh sì, sono qui moooolto anticipatamente. Non so perché ma ho dovuto scrivere. Mi spiace ma non posso rispondere alle recensioni ma vi ringrazio perché mi siete vicini e per me è importante. Premetto che ho pianto, poco ma l'ho fatto. Alcune parti di questo capitolo sono vere, soprattutto i ricordi e i discorsi ufficiali. Mmmh, che altro dire? Ho già in mente come continuare la storia... non mi prendete a mazzate a fine capitolo ma sinceramente io avrei fatto come Bella. Ne parliamo sotto. Prima di lasciarvi alla lettura vorrei dirvi che ho aperto un 'blog' dove posterò i teaser, anteprime, dei capitoli. Si può commentare o solo leggere, io ve lo dico, voi fate come volete. XD Il link lo trovate anche nella mia Homepage, che ho modificato ^^ Un bacione, buona lettura.
 

Capitolo betato!

Angolo beta, ecco le FF che corregge Nevia:

La Bellissima Fic The Masquerade di Shona;
Tutte quelle di Ale03; (la mitica Aleeee!!)
Tutte quelle di Anthy; (una delle mie autrici preferite xD)
Resisting EdwardUnexpected di _Yaya_; ( da sbav ^^)
Tutte quelle di Vale_Cullen1992; (ve le consiglio ^^ molto originali)
Tutte le fantastiche storie di Sweet_Apple_Love; (ve le consiglio vivamente)
Inquilino di ClaryCullen; ( interessante ^^ )
Los Angeles di valenessie; ( mi piace molto! )
Sogno proibito di Bells1987; ( Bella vampira arg!! ^^)
 
Mie fan fiction in corso su Twilight:
La Forza Dell'Amore - Rating rosso capitoli attuali 25. Aggiornata il 06/10/09
Amore Normalità
- Rating arancione capitoli attuali 27. Aggiornata il 20/10/09
Cantante Uguale Amore - Rating arancione capitoli attuali 15. Aggiornata il 10/10/09
L'Amore Non Ha Limiti - Ratig arancione capitoli 14. CONCLUSA il 30/09/09
Tutto Grazie A Un Pc - Rating arancione capitoli 13. Aggiornata il 14/10/09
Giochi del Destino - Rating arancione capitoli 11. Aggiornata il 14/10/09
~ LIFE OR FATE? ~ - Rating arancione capitoli 10. Aggiornata il 24/10/09
Love's Puzzle
- Rating arancione capitoli 12. Aggiornata il 21/10/09
♥ Crescere - Rating arancione capitoli 4. Aggiornata il 20/10/09
E' solo per una promessa? ♡ - Rating arancione capitoli 4. Aggiornata il 25/10/09
 
 
~ E' SOLO PER UNA PROMESSA?  ~
<<. ¢αριтσℓσ qυαттяσ: α∂∂ισ. .>>
 
Bella's Thoughts
E' dura, andare avanti ma soprattutto respirare. Sapere di doversi lasciare andare, dover accettare una situazione che in realtà non avresti mai voluto prendere in considerazione. E' dura. Vivere è difficile, morire è anche fin troppo semplice, ma accettare la perdita di una persona cara, che ha combattuto fino alla fine, è... molto difficile.
<< Se continui così, ti verrà un tumore ai polmoni. >> Mi è sempre vicino, non ha avuto intenzione di allontanarsi da me, gli sono grata ma...
<< E che problema ci sarebbe? >> Ecco, divento acida. Non mi piace essere coccolata, presa sotto l'ala protettiva di qualcuno, so badare a me stessa.
<< Mm. >> Mi volto per guardarlo, spengo la sigaretta nel posacenere. Il balcone mi fa stare bene, probabilmente è solo grazie al vento e al freddo se non sono ancora crollata. L'aria gelida batte sul mio viso ed è come un anestetico.
<< Contento? >> Annuisce, domani ci sarà il funerale, in questi due giorni ho riempito moduli, fatte mille chiamate, ho cercato un vestito, ho parlato di cosa far mettere nella bara, mi sono informata per il cimitero... ho fatto tanto altro ma non me ne vanto o cose simili. Le ho fatte perché andavano fatte e sicuramente non avrebbe potuto farle mia zia. Ha pianto ben poco e lontano da tutti noi. E' l'unica che riesce a stare nella stanza con lui. Noi parenti entriamo e usciamo, io esclusa. Non ci ho più messo piede.
<< Hanno deciso che la stecca da biliardo la terranno qua a casa. >> schiudo la bocca ma non dico nulla, non ho parole, annuisco solamente.
<< Se vuoi parlare, ci sono. Non devi tenerti tutto dentro. >> Gli faccio un sorriso tirato.
<< Ho preso una decisione. >> So che ci rimarrà male e so perfettamente che non sarà nemmeno l'unico. << Parto, torno a casa tra due giorni. Non posso stare qui, la mia vita è a New York. >> Indossa una maschera d'indifferenza, mi fa male, i suoi occhi non sono più "vivi", ma bensì solidi, freddi. E' come ricevere una pugnalata nel petto. << Tuo zio non vorrebbe >> << Mio zio non c'è più. >> Dire questa frase è stato complicato, è come ammettere un delitto. E' vero, lui non c'è più, ma io devo andare avanti, anche se sto facendo la scelta sbagliata.
Devo allontanarmi da questo posto, da Edward, non voglio innamorarmi, non ne sono capace e non voglio soffrire, sto troppo male già per lo zio. La mia voce è stata forte, decisa, nessun tentennamento o tremore. << Bene, contenta tu, contenti tutti. >> Non capisco perché si comporta così, che motivo c'è? Prima o poi me ne sarei comunque andata, ho solo anticipato la partenza.
Mi lascia da sola sul balcone, mi accendo un’altra sigaretta e inspiro. Non mi fa nessun effetto, sento appena il fumo che passa per la gola, non serve più a nulla, la butto giù, nel cortile. Avevo smesso di fumare, è ora di rismettere.
 
E' piena notte, come da due giorni a questa parte non chiudo occhi, lo vedo sempre davanti a me e non riesco a prendere sonno.
Rivedo il suo sorriso, vedo il momento in cui apre gli occhi e scuote il capo, non riesco a dormire. Come posso dormire se continuo a vedere i momenti che ho passato con mio zio? Entro nella sua camera e sospiro, si sente l'odore di chiuso, non c'è nessuno.
Mi accosto al letto, è dentro a una specie di frigorifero, sopra c'è un vetro da cui è possibile vederlo. E' rilassato, il colore della sua pelle non è bianco, è rosato chiaro. E' tornato ad essere lui, senza l'ombra della malattia. Magro, ma non troppo, col sorriso e soprattutto vestito elegantemente nel completo di Pignatelli. E' perfetto, soprattutto con la cravatta della sua squadra di calcio preferita. Tiro su col naso. Non voglio piangere. << Sai, mi sento male. Probabilmente lo sai, d'altronde me lo hai detto, "vi terrò d'occhio da lassù". Mi... mi manchi. >> Sospiro alzando gli occhi al soffitto. << So che non saresti sicuramente d'accordo con la mia idea di... di tornare a New York ma devo farlo. Non posso affezionarmi ulteriormente e... non lo so, mi sento male. Come se un pezzo di me fosse venuto con te e... non è giusto. Ti ho fatto una promessa e l'ho mantenuta. Almeno in parte, non posso farlo, non sono abbastanza forte e domani non voglio nessun altro che lui vicino mentre ti metteranno sotto terra. Non è normale, non lo voglio ma lo devo avere vicino, perché? >> Accarezzo il vetro e noto che è bagnato, senza rendermene conto qualche lacrima è scappata dai miei occhi. So che è da stupidi parlare con qualcuno che in realtà non c'è più ma... mi manca mio zio, le nostre conversazioni e le sue uscite trionfali con frasi ad effetto. << Ultimamente sei sempre nei miei pensieri... ricordo il Natale di due anni fa, eravamo a casa mia e ci siamo messi a giocare a Tomboletta romana dopo le mie mille suppliche. Le tue frasi, "Mazza bubù!" "Mio, mio, mio!" Mi mancheranno anche quelle piccole cose, tipo quando venivo qua, a casa, e quando mi vedevi, alzavi le braccia al cielo e dicevi: "Oddio mo' piove!" "Che è successo per essere qui?" Lo hai sempre detto col sorriso sulle labbra e... >> non riesco a continuare, sono diventata una fontana. Cerco di trattenermi ma il magone che mi sento alla bocca dello stomaco non vuole scomparire. Con le maniche della maglia mi asciugo le guance, respiro profondamente ma non cambia nulla. Il sorriso portato dai bei ricordi sparisce, la consapevolezza che lui non tornerà fa male, tutto quello che ho di mio zio, è il ricordo e... non mi basta. Non sono pronta a lasciarlo andare, ma devo, non posso fare altrimenti. << Qui stanno tutti male, è normale lo so ma... vedere svenire una persona a destra e l'altra a manca non è bello. Mi rende nervosa, io invece, sto' sempre per conto mio e poi c'è Lui... c'è sempre, mi è vicino, sembra la mia ombra. Non so più cosa voglio. Non è ridicolo? >> non so bene perché, però mi aspetto una risposta, sospiro e chiudo gli occhi << Mi saluteresti i nonni? Lo so, è stupido ma... ma so che sono con te. >> Mi siedo stremata e scombussolata sul divano sotto la finestra, dove tre giorni fa ho dormito tra le braccia di Edward. Mi perdo nei ricordi, ma non di mio zio ma dei nonni... o meglio del nonno.
 

<< Bella, come devo fartelo capire che giocare a calcio non fa per te? >> il nonno sorrideva, era domenica e per la millesima volta mi stava mettendo un cerotto. Sorrideva, si divertiva a vedermi ruzzolare a terra. << Non ti arrendi mai, è una cosa giusta ma... il tuo equilibrio per ora ha sempre la meglio! >> ogni volta che lo diceva, ridacchiavo, sapevo che aveva ragione ma mi sono sempre definita una "combattente", infatti, con gli anni ho "vinto".

<< Mi prometti una cosa? >> Lo guardai nei suoi occhioni cioccolatosi nascosti dagli occhiali. Acconsentì col capo. << Non arrenderti mai anche nella vita reale, quando sarai grande. Sei forte, sei una Swan! Quello che vuoi, puoi avere. Ricordatelo sempre. >> Lo abbracciai e come sempre mi feci raccontare qualche aneddoto di quando sgridava i suoi figli, adoravo quelle storie, erano come ventata d'aria fresca.

 

<< Bella, credo sia meglio che tu esca da qua. >> Scossi il capo. Ero davanti al letto del nonno, non c'era più, erano stati già fatti i funerali. Avevo dieci anni.

<< No, rimango ancora un po' qui. >> Senza dire nulla mio padre uscì dalla camera, rimasi sola, mi voltai verso la finestra che dava sul cortile e m'immobilizzai. Mio nonno, c'era il suo riflesso nel vetro. Deglutì, ero tranquilla, per quanto sapevo che non fosse normale vedere una persona che non c'era più. Era poco dietro di me, nel completo con cui lo avevano sepolto e mi sorrideva, una pace interiore si diffuse in me e ricambiai il sorriso. Non so come, e non so perché ma non lo vidi più, mi voltai, ovviamente non c'era e quando riguardai il vetro, non era nemmeno lì. Mi aveva salutata.

 
Apro gli occhi di soprassalto, ho il respiro accelerato e fuori c'è luce. Mi guardo attorno e vedo zia Lisa. << Patatina, ti sei svegliata. >> Annuisco, sono crollata, erano "sogni". << Sono solo le sette, tutti arriveranno tra un'oretta. >> Non dico nulla, mi alzo e vado a casa mia.
 
Non ho più aperto bocca, è passata più di un'ora ma ora sono nuovamente qui, a casa di mia zia.
C'è molta gente. Parenti, amici, conoscenti e vicini di casa. Non vedo mia zia, penso sia in camera.
<< Mi dispiace. >> Mi volto ed è il dottor Cullen. Faccio un piccolo sorriso e gli stringo la mano. << So che non è il momento ma lei, è mia moglie Esme. >> Guardo attentamente la donna, non è molto alta, ha capelli mossi e biondo bronzo, e ha due occhi azzurri, ed è... davvero bella. << E' un piacere conoscerla. >>
<< No, il piacere è mio. I miei figli mi hanno parlato molto bene di te. >> Il mio cuore perde un battito, automaticamente mi guardo attorno e mi calmo solo quando sento una presa decisa e leggera alla mia vita, sospiro di sollievo, riconoscerei il suo tocco tra mille. << Adesso, conosci anche i miei genitori. >> Finalmente un sorriso vero, piccolo ma vero. Mi volto e incontro i suoi stupendi occhi verdi. Non è più arrabbiato, ma è triste... << Scusa per ieri. >> Scuote il capo e io aggiungo
<< Mi sei mancato. >> Mi sono dimenticata che ci sono i suoi genitori, li guardo e sorridono allontanandosi, sicuramente sono un po' arrossita. Non m'importa. All'orecchio mi sussurra. << Anche tu. >> Ci guardiamo qualche secondo intensamente negli occhi e infine intreccio una sua mano con la mia.
<< Stammi vicino perché ho bisogno di te. >> Annuisce e mi bacia la fronte.
 
Usciamo dalla chiesa. Ho gli occhi lucidi, non ho versato nemmeno una lacrima, le parole del Prete sono state molto belle.
I singhiozzi e singulti dei miei parenti me li sento ancora nelle orecchie. Edward, per tutto il tempo mi ha stretto la mano, non l'ha lasciata un attimo. Ho intravisto anche i suoi fratelli. Sono contenta di vederlo ma in questo momento mi sento come in un limbo, non provo nulla, anzi, provo troppo, sono un continuo cambiamento di sensazioni, non capisco nemmeno io come sto e cosa provo perché anche solo una parola sbagliata o detta col tono che per me possa essere errato, mi farebbe scattare.
<< E' qui. >> Mi volto e lo guardo, probabilmente mi sono persa qualche parola, siamo al cimitero, non ricordo nemmeno come ci sono arrivata.
Mi osserva e scuote il capo, noto nuovamente l'espressione triste dell'altro giorno. Mi fermo e lui fa altrettanto. Facciamo passare avanti gli altri. Suo fratello ci passa accanto, mi abbraccia e mi porge le condoglianze e poi sussurra qualcosa all'orecchio di Edward che annuisce, i nostri occhi non si sono staccati nemmeno per un attimo. Emmett sparisce e rimaniamo soli.
<< Non voglio vederti triste. >> Mi fa un leggero sorriso, che non fa risplendere gli occhi. << Non puoi essere allegro in questo posto. >> Alzo le spalle
<< E' qualcosa di più. Non so cosa però. >> Aggrotta la fronte e mi posa le mani sulle spalle. << Prima andiamo da tuo zio, poi ti prometto che ti racconto il mio tormento, ok? >> Infilo le mani nelle sue tasche del giubbotto, sorride, mi sento agitata, non voglio obbligarlo a parlarmi ma sapere che vuole condividere mi riscalda il cuore. Annuisco e c'incamminiamo fino ad arrivare dagli altri.
Arriviamo che stanno abbassando la bara nel terreno. Prima di ricoprirla uno delle pompe funebri chiede se qualcuno se la sente di fare un discorso, silenzio totale. Sospiro e mi avvicino. Non mi piace avere gli occhi di tutti addosso ma penso che mio zio meriti di più di qualche parola da parte di un prete. << Posso assicurare, come tutti voi, che non vorrei essere qui. Preferirei essere con Lui da qualche parte, anche a giocare a biliardo. Ha sempre amato quello sport, io ne sono negata. Mi piaceva quando mi prendeva in giro, si divertiva, cercava d'insegnarmi a tenere la stecca ma... sono un caso disperato e non ci è ma riuscito. Ricordo quando mi portava a qualche allenamento di pallavolo e metteva della musica che io ho sempre reputato da "vecchi" e lì, partivano i suoi racconti. Le sue spiegazioni sul fatto che Albano canta, e la musica che noi ci ostiniamo a chiamare canzoni in realtà non sono altro che rumori. Adoravo le sue spiegazioni, rideva dall'inizio alla fine. Mi piaceva quando mi chiedeva se avevo qualche nuovo cd di 'Giorgia' o di 'Elisa'. Era una cosa nostra. Come quando ci mangiavamo i gelati di nascosto per non farci sgridare dalla zia. >> Rido e piango e tutti con me. << Ha sempre voluto il meglio per tutti noi. Ha sofferto tanto ma lo ha fatto per noi, per non lasciarci. Il minimo che gli dobbiamo è vivere, essere 'felici'. Grazio zio, mi sei sempre stato vicino e... ti voglio bene. >> Prendo del terreno e la butto sulla bara, mi allontano ma vengo bloccata da Edward, torniamo insieme davanti alla buca, dove mi trovavo prima per parlare.
<< Non sono un parente, in realtà non sono nessuno ma voglio dire qualcosa. L'ho sempre chiamato zio, ha fatto tanto per me e... per quanto non lo conoscevo da tanto, è diventato importante. Con lui è come se avesse portato una boccata d'aria fresca che mi mancava da tanto. Mi è stato amico. Era un uomo dalle mille sorprese e... merita solo di stare bene adesso. Grazie di tutto "zio" Corrado. >> Ci allontaniamo da tutti, scoppio a piangere e mi stringe forte a se. Mi accarezza i capelli mentre gli bagno il giubbotto, lo stringo, fino a quasi farmi mancare il respiro. Nascondo il viso tra il suo collo e la spalla. << Grazie. Grazie. Grazie. >> Tra un sospiro e l'altro continuo a ringraziarlo, finché non mi blocca baciandomi, rispondo al bacio, le mie mani tra i suoi capelli. Siamo entrambi disperati, non c'è amore, non c'è passione ma solo amarezza e tristezza e voglia di stare insieme. Attaccati l'uno all'altro. Non approfondiamo il bacio, ci facciamo bastare il disperato bisogno di sentire le labbra altrui. Quando ci stacchiamo, mi rifugio sul suo petto, mi prende per mano e andiamo in un'altra ala del cimitero, mi guardo attorno e l'occhio mi cade sui nomi delle persone che non ci sono più. Persone anziane, giovani, bambini. Nessuno di loro in realtà meritava di morire ma io credo in una seconda possibilità. Nell'anima, nella rincarnazione. << James, lei è Bella. >> Lo guardo, sta fissando una lapide. E' un ragazzo biondo, nella foto sorride e fa l'occhiolino, leggo la data: maggio 2009. Non so cosa dire. << Era il mio migliore amico. >> Rabbrividisco e rinforzo la presa alla sua mano, ora mi è tutto chiaro. Lo abbraccio. << Mi dispiace, ora capisco tutti i tuoi discorsi e: "E' qui!" >> Sorride appena annuendo, i suoi occhi sono ancora incollati alla foto dell'amico.
<< Incidente d'auto. Lui era in moto, veramente. Non è riuscito a frenare, a sterzare a fare nulla. E' stato in coma. La mia prima craniotomia l'ho fatta su di lui. E' stato... orribile. >> Ci sediamo su una panchina lì vicino e prende a raccontarmi, con gli occhi lucidi, alcune loro marachelle, le loro promesse e mi dice che vuole a tutti i costi avverarli. << Anche lui ha conosciuto tuo zio. >> Lo guardo meravigliata. << Lo so, è strano ma già dalla prima volta che si sono visti avevano un'alchimia sorprendente. Già allora, tuo zio, mi aveva parlato di te e James aveva iniziato a fare battute. "Chi mai potrebbe sopportare il roscio!" >> ridacchiamo, fa male ricordare, lo capisco. << "Deve essere una santa!" >> sorride e gli accarezzo una guancia. << Non sono una santa, anzi il contrario. Sono sicura che James sarebbe contento di te. >> Scuote il capo. << No, l'ho deluso. Ho fatto tanti errori da quando è mancato. Mi sono chiuso, ho iniziato a bere, ho saltato le lezioni... mi sono comportato male ma quando ho rincontrato tuo zio all'ospedale sono tornato a 'vivere'. Devo molto a lui. >> Gli bacio una guancia, salutiamo James, mio zio e andiamo a casa. Voglio davvero partire?
 
Seattle. Aeroporto.
<< Chiamami, ok? >> Annuisco e stringo forte a me mia madre. Guardo Charlie, è triste. Mi avvicino. << Papà, andrà tutto bene. >> Annuisce.
<< Potevi restare ancora un po'. Solo ieri abbiamo sepolto zio. >> rizzo la schiena e stringo maggiormente il manico della valigia.
<< Ciao papà. >> Ci abbracciamo e mi avvio al gate. Mi sento chiamare e rabbrividisco, mi volto e lo vedo. Torno indietro, mollo la borsa e mi butto addosso a lui, mi tiene e mi stringe a se. << Non sparire per sempre, ok? >> Annuisco e gli do un lieve bacio sulla guancia.
<< Grazie di tutto Edward. L'unica cosa che mi dispiace è che non posso mantenere del tutto la promessa a mio zio. >>
Sorride dolcemente. << Siamo in due. >> Non abbiamo mai parlato di quelle promesse, ma in qualche modo mio zio aveva fatto sì, di 'fregarci'.
Mi allontano e a fatica salgo sull'aereo. E' un addio?
 
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Posto mio, mio, mio!! ^^"
Come ho detto, ho pianto. Come si può esser capito dalla FF, non mi lascio molto andare e per quanto mi siano cadute due o tre lacrime mentre scrivevo, significa molto. Spero che il capitolo 'vi sia piaciuto'. Molti di voi diranno, ma perché Bella è scappata? Beh in un momento come quello, vuoi solo isolarti e pensi che il modo migliore sia andartene e pensare ad altro, staccare la spina. Io la penso così, e avrei fatto nello stesso modo. Edward l'ha capita, non la ferma, non può farlo. Vi anticipo che il prossimo capitolo parlerà di un anno dopo la morte. Sì, il tempo passa e molte cose cambiano. Per quanto riguarda i ricordi, che ho accennato anche nello spazio sopra, sono veri, io veramente ho visto mio nonno tramite il vetro. Per il discorso fatto al cimitero, non è successo, ma gli eventi raccontati sì. Vi saluto, un bacio.
JessikinaCullen

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Capitolo 5
*** Un anno dopo ***


Titolo Storia: E' solo per una promessa? 
Titolo del capitolo: Un anno dopo
Personaggi: Isabella Swan, Edward Cullen, un po' tutti.
Generi: Romantico, Commedia, Erotico
Rating: Arancione
Avvertimenti: OOC; Alternative Universe (AU)
Informazioni: Eccomi, anche questa volta in anticipo. Come avevo detto, avevo già ben chiaro questo capitolo, è di passaggio, come avevo già accennato, parte da un anno dopo la morte dello zio. Vedremo i cambiamenti avvenuti, non solo a Bella che sono ben pochi. Non vorrei anticiparvi molto, v'informo solo che dove ci sono le scritte in grassetto, sono sogni. Ci sentiamo al fondo. P.S: Grazie per chi si è informato, finalmente ho 'superato' anche la morte dell'altro mio zio, avvenuta una settimana fa. Grazie di cuore. Sono contenta che i preferiti e le seguite aumentano ma... niente ma, volevo solo dirvi che ho aperto un 'blog', per andare schiacciate sulla parole in grassetto, si aprirà una nuova pagina... questo blog, tratta delle mie ff, troverete gli spoiler e potrete commentare ^^ un bacio.
 
Rakyprincipessa: Ciao, sì come capitolo è stato triste, e Edward l'ha capita perché... ci è passato, anche lui voleva scappare ma non lo ha fatto. Diciamo che ha potuto comprenderla. Un bacio e grazie ^^ Linda88: Ciao tesoro, sì, sono cambiate molte cose. Hai pianto? siamo in due xD Come ho già scritto questo è di passaggio, spiega parecchie cosette, spero ti piaccia e... niente lacrime =P Briciolina: Ciao, ti ringrazio, è sempre stato una mia paranoia, ho sempre paura di non riuscire a descrivere bene gli stati d'animo, credo che questa volta mi sia stato più semplice perché ci sono passata, mi sono sentita veramente così. Piangere quache volta fa bene... un bacio e grazie. Serve: Ciao bellissima, pianto? Ne sono contenta, cioè, non fraintendere, però sapere di essermi espressa bene mi fa piacere, sì, nel capitolo precedente c'era parecchio di vero, magari è per quello. In questo c'è ben poco di realistico ma... spero ti piaccia. Un bacio. Ed4e: Ciao tesoro, ho fatto in fretta? Spero di sì XD Hai ragione, scappando i problemi non si risolvono ma lei ha fatto passi avanti e in un modo o nell'altro dovrà affrontare tutto e tutti. Ti lascio al capitolo, un bacione. Stella Del Sud: Ciao bella, grazie, mi fa piacere che la storia ti aggradi, sinceramente nei primi capitoli c'è molto di me, delle mie sensazioni e cose varie, mi fa piacere si sia notato. Un bacio. Ancora grazie. ILoveSmile_17: Ciao tesoro, grazie di tutto, adoro le tue recensioni, davvero. Sei sincera e cerchi di farmi capire che approvi ogni cosa che scrivo, mi fa piacere, grazie. In effetti anch'io sarei voluta 'scappre' ma non mi è stato possibile, i problemi però vanno affrontati, Bella, nell'anno che passa, ci gira attorno e le cose 'peggiorano'. Quindi alla fine si torna al punto di partenza. Da qui in poi, miei momenti ce ne sono meno... come in questo capitolo che c'è pochissimo, te lo dico, solo dei tatuaggi, leggendo capirai. Ti mando un bacio enorme, grazie di tutto. Memycullen_93: Ciao fantastica, grazie, sono contenta ti sia piaciuto. Sinceramente ho preferito che Edward si aprisse almeno con lei, l'ho pensata una cosa giusta, come se così potesse dimostrargli quanto ci tenga... sono contenta che hai approvato. Ora ti lascio al capitolo un bacio! _Camillalice_: Grazie, di tutto, mi fa piacere che hai preferito leggere e commentare che studiare hihi, beh dai hai perso solo qualche minuto, ti ringrazio. Spero ti piaccia anche questo capitolo, niente lacrime giuro =P Un bacio e grazie. RenEsmee_Carlie_Cullen: Ciao bella, ti ringrazio, sì, erano sentimenti veri e sono contenta si sia sentito, davvero grazie, sinceramente anch'io sarei voluta scappare e sapere che non sono l'unica a pensarla così mi fa piacere, grazie. Un bacio. Vale105: Ciao bella, piacere e ringrazio di tutto, adoro le recensioni lunghe quindi non preoccuparti. Ora rispondo a tutto. Sinceramente quando hai detto che questa ff è una delle poche, qui su efp, che ti fanno provare molte emozioni mi sono sciolta, ti ringrazio, però come hai detto tu, sì, è molto vera. Da adesso in poi ci sarà meno vita realtà, almeno sotto il punto di vista della malattia, la trama rimarrà sempre quella, solo un po' più leggera. Bella ha staccato la spina e lo avrei fatto anch'io, mi hai chiesto perché Bella è così, giusto? Mi rispecchio molto in lei. Ammetto di averla fatta piangere di più, ma il carattere forte, il senso di responsabilità, tutti gli impegni che si prende beh... sono io. Bella è me, non del tutto, lei sotto alcuni punti si discosta da me ma infine è così. Ho iniziato a scrivere perché volevo dare un senso alla vita di mio zio, ricordarlo meglio, non che scrivere una ff possa fare molto, ma alla fine quando ho iniziato a scrivere... ho iniziato a sentirmi meglio, sono riuscita a scrivere sensazioni che a voce non sarei mai riuscita a dire, mi sono aperta, cosa strana, sono una ragazza molto chiusa. Per il resto... in questo capitolo niente lacrime e grazie di tutto, spero di non aver lasciato errori, il capitolo è ancora da betare, un bacio, spero a presto. Lullaby89: Ciao! La mia prima regola? Non essere mai banale xD Lo so è patetico ma ho pensat che Bella avesse bisogno di... tempo. Ha un lavoro a New York e stare 'lontano' dal posto in cui hai passato troppi momento può fare solo bene, ma questo si capirà dal capitolo. Ti ringrazio per i complimenti, in questa storia sono io, o almeno lo sono stata fino a questo momento, la storia si basa su una storia vera, almeno fino al funerale e sono contenta si sia capito e che lo apprezzi. Un bacio e grazie. Luxfero: Ciao, non ti preoccupare, ricordare fa bene quanto male. Non ti preoccupare, non ho problemi ad 'ascoltare', d'altronde tu segui i miei deliri, no? ^^ Ho notato che hai recensito anche altrove, mi fa piacere. La storia è vera sotto molti punti di vista e come hai detto tu, si vede. Ho cercato di essere il più sincera possibile, e soprattutto di aprirmi, è stato complicato ma penso di aver fatto un bel lavoro ^^ Ti ringrazio di tutto, spero che il capitolo ti piaccia... sappi che adoro le recensioni lunghe hihi un bacio, ancora grazie. Rodney: Ciao Simo, ti ringrazio, sinceramente ho pensato che fosse la cosa miglire lasciarla andare, io lo avrei fatto, proprio come te, ma non ho potuto, mi sono riscattata facendo andare via lei. Per il fatto di essere senza parole concordo. Dopo aver finito il capitolo non so per quanto tempo sono rimasta ferma e zitta. Aprirsi per me è complicato e sapere di riuscire a far capire le mie sensazioni mi fa piacere. Ancora grazie di tutto, un bacio. Fabifabi: Ciao, ti ringrazio, questa è sicuramente la storia più vera delle mie ma grazie, sono contenta di averti trasmesso molto. Grazie, un bacio. Nessie93: Ciao tesoro, sinceramente sì, ho un po' pianto ma mai come qualche giorno fa quando sono finalmente scoppiata, per le morti di entrambi gli zii... il punto è che... come hai detto tu, questo è un altro genere, diverso dalle altre storie ma sono contenta di essere riuscita bene nel mio intento. ^^ un bacio e grazie. Marghy: Ciao tesoro, grazie di tutto, non so come risponderti anche perché ne abbiamo parlato tramite Msn di queste cose. E' vero è tutto quasi surreale, vedere chi vuoi bene morire ma... è la vita, no? Si soffre e si gioisce, diciamo che scrivere mi fa stare bene e come sai... sono scoppiata, ora come ora sto davvero bene. Un bacione tesoro e grazi di tutto. ^^
 
Capitolo betato!

Angolo beta, ecco le FF che corregge Nevia:

La Bellissima Fic The Masquerade di Shona;
Tutte quelle di Ale03; (la mitica Aleeee!!)
Tutte quelle di Anthy; (una delle mie autrici preferite xD)
Resisting EdwardUnexpected di _Yaya_; ( da sbav ^^)
Tutte quelle di Vale_Cullen1992; (ve le consiglio ^^ molto originali)
Tutte le fantastiche storie di Sweet_Apple_Love; (ve le consiglio vivamente)
Inquilino di ClaryCullen; (interessante ^^)
Los Angeles di valenessie; (mi piace molto!)
Sogno proibito di Bells1987; (Bella vampira arg!! ^^)
The Real me di Purelove; (da non perdere!)
 
Mie fan fiction in corso su Twilight:
La Forza Dell'Amore - Rating rosso capitoli attuali 26. Aggiornata il 26/10/09
Amore Normalità
- Rating arancione capitoli attuali 27. Aggiornata il 20/10/09
Cantante Uguale Amore - Rating arancione capitoli attuali 16. Aggiornata il 26/10/09
L'Amore Non Ha Limiti - Ratig arancione capitoli 14. CONCLUSA il 30/09/09
Tutto Grazie A Un Pc - Rating arancione capitoli 14. Aggiornata il 29/10/09
Giochi del Destino - Rating arancione capitoli 12. Aggiornata il 31/10/09
~ LIFE OR FATE? ~ - Rating arancione capitoli 10. Aggiornata il 24/10/09
Love's Puzzle
- Rating arancione capitoli 12. Aggiornata il 21/10/09
♥ Crescere - Rating arancione capitoli 4. Aggiornata il 25/10/09
E' solo per una promessa? ♡ - Rating arancione capitoli 5. Aggiornata il 01/11/09
 
 
~ E' SOLO PER UNA PROMESSA?  ~
<<. ¢αριтσℓσ ¢ιиqυє: υи αииσ ∂σρσ .>>
 
Bella's Thoughts
<< Fidati di me, non andare a lavoro. >> Non so più nemmeno quanto tempo è che lo ripete, la cosa più fastidiosa è che continua a muovere ripetutamente verso destra e sinistra l'indice. Sbuffo. << Perché? >> << Tu non andare, torna a casa e... molla quello zoticone, caccialo! E' antipatico! >> Sorrido scuotendo il capo. << Non farò nessuna delle due cose. >> << Come ogni volta che ti appaio in sonno. Non è divertente la tua indifferenza! >> << Zio io ti voglio bene ma se fosse per te, non dovrei più uscire da casa e soprattutto vedere qualche ragazzo... e per finire adesso non vuoi nemmeno che vada a lavoro. >> Sono tranquilla, non riesco più ad arrabbiarmi né tanto meno spaventarmi. << Ok. A tuo rischio e pericolo. Sciocca! >> L'ho offeso. Mi fa la linguaccia e sparisce, si dissolve e il mio sonno si fa più leggero...
Apro gli occhi e sospiro, stranamente sono supina, guardo con un cipiglio sul volto il soffitto, almeno finché non sento un leggero russare al mio fianco, mi volto e c'è lui. Il ragazzo che il mio caro zio, defunto, vorrebbe che lasciassi. Non è il mio fidanzato, le mie abitudini in questo lasso di tempo non sono cambiate. Niente relazioni serie, sono inutili e troppo sfiancanti.
Osservo l'orologio sul camino, essendo le sei meno dieci del mattino, decido di prepararmi per andare a lavoro, sì, non darò retta al mio caro zio!
<< Ancora qui? >> Lucas mi guarda e sorride con la tazza in mano. << Non sapevo che dovevo andarmene... anche se ammetto di averlo pensato quando non ti ho vista sul divano con me. >> Alzo le spalle. << Luke, devo andare a lavoro. Hai finito di fare come se fosse casa tua? >> Sorride alzando gli occhi al cielo e ripone la tazza nel lavandino. Usciamo insieme da casa e ognuno si avvia al lavoro, almeno io faccio così.
<< Sei in ritardo. >> << Margarerth! Solo di due minuti, non incominciare! >> Sorrido, è sempre la solita esagerata. Mi blocca mentre mi sfilo, o almeno ci provo, le scarpe. << Ti vuole vedere il capo. >> Annuisco e pensierosa esco dallo spogliatoio degli specializzandi. << Fidati di me, non andare a lavoro. >> Sbuffo, non posso farmi condizionare dai sogni. Per carità, lo sogno troppo spesso e mi sembra di parlarci veramente, ammetto che qualche volta, quando ho accettato i suoi consigli, non me ne sono mai pentita ma adesso sono ansiosa. Lui mi ha detto di non venire a lavoro e adesso sto per bussare al primario del dipartimento di chirurgia.
<< Oh Isabella, è arrivata, buongiorno. >> Non è il primario, è il secondo... non so come si chiama, ma comunque lo sostituisce qualche volta.
<< Eccomi, voleva dirmi qualcosa? >> Mi siedo alla scrivania mentre lui si alza e va a chiudere la porta a chiave, rimango ferma, il mio stomaco si chiude e la respirazione aumenta, oddio, ho paura. << Beh... pensavo che... >> Mi accarezza una spalla per poi scendere sul braccio, mi scanso e lo guardo trucemente.
<< Non voglio nulla da lei. >> Sorride. << E' per questo che mi piaci, sai sempre quello che vuoi... beh in questo momento anch'io. >> Mi alzo di scatto e quando arrivo alla porta, vengo schiacciata contro di essa. Mi dimeno ma serve a ben poco, questo tizio è ben piazzato.
<< Allontani lurido figlio di puttana! Cosa vuoi fare? Stuprarmi? Non ti fai schifo anche solo a pensare di farlo? >> Sono allo stremo, cerco di farlo ragionare ma in realtà mi tremano le gambe, cerco di ferirlo con le braccia, ma sono di schiena, e il suo petto mi preme addosso fermando ogni mio movimento. Lo sento allontanarsi, mi volto appena e vedo che sta pensando, forse ha capito quello che stava per fare.
<< Tu non sei un uomo, sei una bestia... stammi lontano e s-sappi... che non la passerai liscia. >> Apro la porta ed esco da quello studio, da quel maiale e arrivo fino all'entrata dell'ospedale, quasi di corsa. Ho il cuore che batte ancora a mille, mi sembra quasi ridicolo, assurdo.
<< Oh, scusa. >> Alzo lo sguardo e vedo il capo, quello vero, sono sull'orlo delle lacrime, ho ancora paura. Vedendomi in quello stato mi abbraccia ma automaticamente mi scanso. Ci riprova e non mi sottraggo. Usciamo e piango sulla sua spalla mentre siamo seduti su una panchina.
 
<< E' la scelta giusta. Torna a casa, alla tua vera casa. Sei stata forte, lo hai affrontato, sono orgoglio di te. >> Apro gli occhi e sospiro, mi guardo bene attorno e... sono ancora in ospedale. << Ehi, ti sei svegliata. >> << Chris, che ci faccio qui? >>
<< Hai pianto talmente tanto che sei svenuta. Abbiamo trovato qualcosa non va, niente di grave, solo disidratazione, quindi... sei qui. >> Annuisce un po' confusa. Quando la porta della stanza si apre, sobbalzo. << Sono io. >> Mi rilasso. << Grazie di tutto capo. >> Sorride.
<< Ho mandato il trasferimento al Presbythrian >> Lo guardo stralunata. << Cosa? >> Ora sono alterata, il cuore ricomincia a battere più forte, lo sento sia perché sbatte ripetutamente nella mia gabbia toracica, sia perché il monitor del muscolo cardiaco va sempre più velocemente.
<< Sì, dopo quello che mi hai raccontato è il minimo. Non puoi rimanere qui, come Lui non... beh verrà esonerato. Andrà in carcere. Non deve ripetersi quello che è successo a te, poco importa che non sia riuscito del tutto nel suo intento. >> Tiro un respiro di sollievo.
<< Perché al Presbyterian? E' a Seattle, lo sa? >> Annuisce e si siede sulla sedia accanto al letto.
<< Sì, ovviamente ne sono al corrente. E' ora che tu torni a casa, lo dico per il tuo bene perché... io sto perdendo una dei migliori specializzandi di chirurgia. La scelta comunque è tra il Mercy West e il Presbyterian. Pensaci e fammi sapere. >> Si alza ed esce, mi butto tra il cuscini, senza rendermene conto mi ero anche messa a sedere, e penso. Devo ritornare a casa?
L'occhio mi cade sul calendario appesa alla parete, 12 agosto. Sbuffo, non so perché, ma penso che mio zio oltre ad essere un 'fantasma', sia anche un indovino! Due giorni e fà un anno che è mancato. E' tutto un caso che devo tornare a casa?
 
<< Bentornata sorellina! >> Mi stringo forte a Rori e ci avviamo verso la macchina mentre parliamo.
<< Posso sapere perché tutte quelle valigie. >> Apro la bocca un paio di volte, beh in teoria dovrei dire qualcosa.
<< Ho deciso di rimanere un po' di più. >> Annuisce sorridente. << Ne sono contenta. Come stai? Sembri un po' tesa... sei mancata a tutti >>
<< Agitata, più che tesa. E' strano ritornare qua, a Forks. >> << Per te è sempre strano. >> << Come stanno? >> Tamburella con le dita sul volante.
<< Si sono quasi del tutto ripresi, quella che ci ha messo di più è la zia. Non ha più il letto matrimoniale nella stanza, ora ce l'ha Adele nella sua camera, lei dorme sul divano. Dice 'che me ne faccio di un letto matrimoniale? Con chi devo dividerlo?' >> Annuisco.
<< Non ha tutti i torti. >> << Bells, è ridicolo, è come non affrontare il lutto. >> << Penso il contrario. In quel letto, lo vedrebbe in continuazione, penso sia più un modo per non soffrire maggiormente. >> non risponde e dopo un paio di secondi m'informa di altro.
<< Renato e Adele si sono fatti un tatuaggio con la Sua iniziale, la C. >> Alzo solo un lato della bocca.
<< Non approvi nemmeno questo. >> << Beh, no... sono un po' contro i tatoo. >> Ridacchio << Io ne ho uno. >> << Lo so. >>
<< Edward ha chiesto spesso di te. >> M'irrigidisco, era un anno che non sento quel bellissimo nome.
Mi è mancato, ma non l'ho chiamato, non abbiamo messaggiato, non ci siamo tenuti in contatto in nessun modo.
<< Ah. E, e come sta? >> << Bene, come al solito. Va spesso da zia. Ha instaurato un bel rapporto con tutta la nostra famiglia, a volte viene a cena con la sua famiglia da noi. Mamma e papà vanno molto d'accordo con Esme e Carlisle. >> Annuisco, guardando il paesaggio fuori dal finestrino.
Avrò il coraggio di vederlo? E poi che gli dirò? Stava nascendo qualcosa tra noi... un anno fa. Adesso cos'accadrà? Sospiro, tutta colpa dello zio, è lui che mi ha fatto venire qua. Alzo gli occhi al cielo, non posso incolpare un morto. Una fitta alla spalla mi fa mugugnare, mia sorella mi guarda curiosa, scuto il capo e osservo il cielo. 'possibile che adesso non posso nemmeno pensare in santa pace?'
Non so perché accade ma da quando sono tornata a New York, mi appare continuamente in sogno, non tutte le notti ma quasi.
Mi da consigli, cerca di portarmi sulla retta via, non so perché abbia scelto proprio me o se sono semplicemente io che vorrei averlo attorno... ho anche pensato di essere pazza, ho fatto anche delle risonanze magnetiche, ho pensato veramente di essere pazza o... di avere il cancro. Le illusioni sono un sintomo ma... sono sana come un pesce. Non riesco a trovare il perché dei sogni. Inizialmente mi sono spaventata, vedermelo davanti, sano e sorridente è stato terrificante, visto che lo avevamo seppellito da nemmeno una settimana, ma col tempo ci ho fatto l'abitudine, fino ad arrivare a fare finta di nulla e non ascoltare i suoi consigli. Sbaglio? Non lo so. Chi può dirlo? Quante persone, vedono i propri parenti morti in sogno?
 
<< Tesoro, è bello averti qua ma... come mai? Non è Natale e va tutto bene. >> Sto aiutando mia madre a cucinare e... ed è giusto dare loro una spiegazione.
<< Ehm... in effetti è una storia lunga. Papà dov'è? >> << Eccomi. Che cosa succede? La partita è finita. >> Annuisco e vedo mia sorella incuriosita. Mi siedo al tavolo e bevo un bicchiere d'acqua, come se fosse vodka, e prendo coraggio.
<< Non parto. Rimango qui. Ho accettato il lavoro al Mercy West. Per un po'... potrei rimanere in questa casa e appena ne trovo una mi trasferisco. >>
<< Hai lasciato New York? >> Mia madre e Rori sorridono, Charlie è un po' scosso, sta pensando.
<< Perché questa decisione? Perché ora? >> Mi ero dimenticata che mio padre è un poliziotto. Come posso mentire?
<< Avevo bisogno della mia famiglia. >> Non pare credermi ma non importa. << Perché abbiamo apparecchiato per nove? >>
<< Oh... vengono degli amici per cena. >> Annuisco e finisco di aiutare la mamma.
<< Bella vai tu? >> Appoggio il mestolo sul ripiano, e vado ad aprire la porta, non capisco perché mia sorella mi ha chiesto di andare, non poteva farlo lei? Apro la porta e mi blocco, il sorriso mi muore sulle labbra, il mio cuore batte velocemente e credo di avere una vera allucinazione.
Una bellissima visione... << Edward. >>
 
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Posto mio, mio, mio!! ^^"
Inizio col dire che potrà esservi sembrata fredda. Alcune parti troppo schiette. Mi riferisco a Bella e il suo linguaggio, vorrei dirvi che l'ho fatto a posta.
Lei non ha affrontato un bel niente in quest'anno, lei crede di sì, ma in realtà no. Tornare a casa è stato un bene, anche se lei ancora non lo crede.
Piano piano, lei affronterà il tutto. Lei vede lo zio in sogno, capita, a me raramente (per fortuna) ma capita. Lui gli parla, gli è ancora vicino.
Lei inizialmente ha paura, non pensa sia normale, però gli da corda, ma si fa visitare, il fatto delle allucinazioni è vero, è un inizio della malattia, non sempre, non in tutti casi ma è possibile. Lei è sana come un pesce, lei lo sogna e lui l'aiuta, almeno ci prova ma lei non gli da corda, non più.
Sono contro gli stupratori, ma ho preferito metterlo, avevo bisogno di un pretesto per scuoterla e farla partire. Non è successo nulla, non avrei potuto descrivere una scena del genere ma spero che si sia comunque capito che è scossa. Un po' restia al contatto... almeno con chi non si fida pienamente.
Ha visto Edward, sappiamo che lui ha chiesto di lei... ma siamo sicuri che lui non si sia fatto sentire? Questo lo sapremo nel prossimo capitolo. Vi saluto, un bacio.
JessikinaCullen

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Capitolo 6
*** Ammissioni ***


Titolo Storia: E' solo per una promessa? 
Titolo del capitolo: Ammissioni
Personaggi: Isabella Swan, Edward Cullen, un po' tutti.
Generi: Romantico, Commedia, Erotico
Rating: Arancione
Avvertimenti: OOC; Alternative Universe (AU)
Informazioni: Sono di fretta, bello iniziare così, vero? Dovete sapere che ci ho lavorato DODICI ore su questo capitolo, no beh, un po' meno... lo avevo finito, dovevo salvarlo... sapete cos'è successo? E' andata via la luce, volevo picchiare un po' tutti. Già oggi avrei fatto fare testa a testa alle due minchione delle mie cugine, mi hanno fatto salire un nervoso che nemmeno immaginate, fortuna che sono riuscita a sfogarmi... ringrazio sempre per essere figlia unica. Comunque parlando del capitolo, le recensioni sono scese, pazienza... in compenso ci sono nuovi lettori... ne sono davvero contenta... come qualcuno ha fatto notare, adesso la storia si baserà sulla love story, prima però, Bella deve affrontare i suoi problemi e deve trovare un modo, oltre il coraggio... in più deve dire un paio di cosette alla famiglia... non dico altro, sappiate che non accadranno in questo capitolo. Vi mando un bacione grazie delle vostre belle parole, mi fa davvero piacere. Un bacio, scappo di là, dai parenti serpenti! xD Buona lettura!
P.S: controllate la tabella delle fic, ci sono 3 nuove fic, due hanno già due capitoli.
 

Capitolo betato!

Angolo beta, ecco le FF che corregge Nevia:

La Bellissima Fic The Masquerade di Shona;
Tutte quelle di Ale03; (la mitica Aleeee!!)
Tutte quelle di Anthy; (una delle mie autrici preferite xD)
Resisting EdwardUnexpected di _Yaya_; ( da sbav ^^)
Tutte quelle di Vale_Cullen1992; (ve le consiglio ^^ molto originali)
Tutte le fantastiche storie di Sweet_Apple_Love; (ve le consiglio vivamente)
Inquilino di ClaryCullen; (interessante ^^)
Los Angeles di valenessie; (mi piace molto!)
Sogno proibito di Bells1987; (Bella vampira arg!! ^^)
The Real me di Purelove; (da non perdere!)
 
Mie fan fiction in corso su Twilight:
La Forza Dell'Amore - Rating rosso capitoli attuali 27. Aggiornata il 08/11/09
Amore Normalità
- Rating arancione capitoli attuali 28. Aggiornata il 03/11/09
Cantante Uguale Amore - Rating arancione capitoli attuali 17. Aggiornata il 10/11/09
L'Amore Non Ha Limiti - Ratig arancione capitoli 13. CONCLUSA il 30/09/09
Tutto Grazie A Un Pc - Rating arancione capitoli 15. Aggiornata il 11/11/09
Giochi del Destino - Rating arancione capitoli 12. Aggiornata il 31/10/09
~ LIFE OR FATE? ~ - Rating arancione capitoli 11. Aggiornata il 03/11/09
Love's Puzzle
- Rating arancione capitoli 13. Aggiornata il 04/11/09
♥ Crescere - Rating arancione capitoli 6. Aggiornata il 14/11/09
E' solo per una promessa? ♡ - Rating arancione capitoli 6. Aggiornata il 16/11/09
Il peccato, l'amore. - Rating arancione capitolo 1. NUOVA STORIA Aggiornata il 10/11/09
Amore 'proibito' - Rating arancione capitolo 2. NUOVA STORIA Aggiornata il 13/11/09
Non arrendersiRating arancione capitolo 2. NUOVA STORIA Aggiornata il 15/11/09
 

Blog: Schizzi&Teaser. Troverete tutti gli spoiler delle mie FF, potete leggere e commentare.

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~ E' SOLO PER UNA PROMESSA?  ~
<<. ¢αριтσℓσ ѕєι: αммιѕѕισиι .>>
 
Bella's Thoughts
<< Bella, ciao! >> Stacco gli occhi da Edward e focalizzo la mia attenzione su una ragazza, un po' bassina, allegra e con i capelli corti.
<< Alice, ciao! >> Ci abbracciamo e li faccio accomodare. Emmett approfitta del mio "assestamento" dopo l'abbraccio di sua sorella per stritolarmi, in un primo momento m'irrigidisco, poi sentendo il vocione di Emmett mi calmo e ricambio l'abbraccio.
Non so perché ho reagito così... so solo che ho avuto paura. Come se Emmett avesse potuto farmi male.
Scambio qualche chiacchiera con Esme, cercando di ignorare le occhiate di Edward, sì, è davvero infantile il mio comportamento, e infine mi fermo a parlare con Carlisle. << Ho saputo. E' davvero un piacere averti nello staff. >> Sorrido, Carlisle mi è sempre piaciuta come persone, mi sembra tranquillo, pacifico... il mio opposto, e questo mi rilassa.
<< Come? Hai... ti sei trasferita al Mercy West? >> Guardo mio padre e annuisco. << Lo avevo detto che sarei rimasta. >> << Per un po'. Comunque va bene, sono contento di averti a casa. >> Sorrido e incontro il suo sguardo. Non l'ho propriamente salutato, e non gli ho ancora rivolto la parola.
Con un dito mi segna il balcone, mi avvio per prima. E' estate... il 13 agosto, ma fa comunque freschetto, almeno di sera.
<< Sei tornata. >> Non mi turba averlo vicino, la sua voce mi scalda... è così roca, sensuale di natura che... beh sono un caso perso.
<< Già, in carne e ossa. >> << Sei fredda... >> L'osservo, che cosa intende? Rendendosi conto che non ho capito, specifica.
<< Ho notato l'abbraccio con Emmett, il fatto che fatichi a guardarmi negli occhi... hai paura... e sei distaccata. Perché? >>
<< Pensavo volessi fare il cardiochirurgo... non lo strizzacervelli. >> Mi sorride, nel suo modo speciale, alzando solo un lato della bocca. Involontariamente mi mordo il labbro inferiore.
Lui mi è mancato. Tanto. Molto. Troppo. Solo ora però me ne rendo conto. I miei occhi non si staccano dalle sue labbra e da quella schiera di denti bianchi e perfetti. Wow. << Quando si tratta di te, posso diventare... di tutto. Un tutto fare. >> Ridacchio, come diavolo fa, dopo tutto questo tempo a... farmi stare ancora bene con una sola stupida frase? << Non direi... non ti sei fatto sentire. Anche solo per sapere se ero ancora viva. >> Non volevo dirlo, d'altronde chi sono io per porgergli una domanda del genere? Il suo sorriso sparisce, si passa nervosamente una mano tra la massa incolta di capelli rossicci. Persino questo gesto mi è mancato. << Potrei dire la stessa cosa ma... io non ho ricevuto chiamate da un numero anonimo >> Il mio viso s'inclina di lato... << Eri tu? >> non ho ricevuto molte chiamate ma alcune sì... era lui. Si passa nuovamente la mano tra i capelli... giuro che è anche un po' arrossito. Sorrido, non ce l'ho con lui... almeno lui ci ha provato, ha fatto qualche passo avanti, confronto a me.
<< Beh sì. E poi ho chiesto di te... ai tuoi genitori. Ammetto che ho continuato a pensarti, e sono... contento che tu sia qui. >> Il mio cuore sta facendo gli straordinari... o forse ha ripreso solamente a vivere. Mi avvicino e appoggio il capo sul suo petto. Anche il suo cuore è accelerato.
Sorrido. << Mi sei mancato, non l'ho mai voluto ammettere, fino ad ora. >> Mi stringe a se, sento che inspira il mio profumo. Rabbrividisco. Alzo il viso e i nostri occhi s'incrociano... verdi, intensi, profondi... sinceri, limpidi, bellissimi. Apro la bocca, vorrei dire qualcosa, non so cosa ma la porta del balcone viene aperta, ci stacchiamo e guardiamo chi è. Mia madre. << E' pronto, a tavola. >> Sorride e ci lascia lì.
<< T-ti va se... se domani pomeriggio ci vediamo? >> Mi fermo, stavo per entrare in casa. Devo accettare?
Sorridendo lo guardo e annuisco. Non sento nessun peso, tipo un obbligo o mancanza di voglia nell'andare all'appuntamento. Sì, è un appuntamento e ci voglio andare.
 
<< Come mai questa scelta drastica? >> Siamo tutti sul divano, ognuno parla per conto suo... ovviamente io mi sono come 'isolata' con Edward.
<< Intendi per il lavoro? >> Annuisce. << Beh... sinceramente è stata una... scelta improvvisa. >>
<< Non vuoi parlarne, eh? >> Lo guardo intensamente. << Effettivamente no. Non c'è comunque un vero motivo. >> Annuisce sovrappensiero.
<< Non ti credo, tutto accade per un motivo. Se non vuoi parlarne, va bene, ma sappi che ci sono. >> Sorrido appena.
<< Lo terrò a mente ma... non c'è nulla che non vada. >> Mi sento il suo respiro troppo vicino, alzo lo sguardo e mi perdo nei suoi occhi.
<< Non mi devi spiegazioni, né tanto meno mentire. Voglio solo che tu stia veramente bene. >> Ringrazio mentalmente Charlie quando incomincia a parlare.
<< Domani cosa fate? >> La domanda non è rivolta a nessuno in particolare, non so perché inizio a parlare.
<< Volevo passare da zia... e poi al cimitero... >> Annuisce. Arrossisco, so perché ho parlato, solo per allontanare il mio sguardo da quello magnetico di Edward, e aggiungo, non sapendo perché, questa volta veramente.
<< Farò tutto di mattina però. Nel pomeriggio... beh ho da fare. >> Sorride, mi sento gli occhi di tutti addosso. Prima che mio padre possa pormi la domanda, a cui non voglio rispondere, mi alzo e vado in cucina.
<< Sei scappata. >> Sospiro. << E' quello che mi viene meglio. >> << Sì, ma adesso hai ventiquattro anni. Le paure vanno affrontate, non lo sai? >>
<< Non è sempre così facile mamma. E comunque non mi servono le tue perle di saggezza. >> Mi viene accanto e mi accarezza la schiena.
I miei occhi sono rivolti al soffitto, non voglio piangere, non ho ceduto in tutto questo tempo, perché dovrei farlo ora?
<< Ti dimostri forte, ma non lo sei. Ecco perché sei a casa. Devi affrontare tutto Bella. Non sei sola piccola mia. >> L'abbraccio e appoggio la testa sul suo petto. La mamma, rimane sempre la mamma. Ha ragione. Sono scappata da questa città all'età di diciotto anni, sono scappata dopo la morte dello zio, non mi sono fatta viva con Edward, anche se avrei voluto, me ne sono tornata a Forks pur sapendo che restando a New York non avrei dovuto fare i conti con nessuno, soprattutto perché il maniaco è stato arrestato... ho paura, e ho bisogno d'aiuto.
<< Vado di la, dovresti tornare anche tu. >> Le poso un bacio sulla guancia e la osservo mentre si dirige in salotto.
<< Ehi, disturbo? Volevo salutarti, stiamo andando via. Ci vediamo, ok? >> Sorrido alla 'piccola' Alice e ricambio il suo abbraccio.
Non ne so il motivo, eppure le voglio bene, è come un'amica. << Sì. >> << Ci vediamo domani. >> Può un sussurro destabilizzarmi? Beh se si tratta di Edward e della sua voce bassa, roca e tremendamente sensuale... sì. Gli sorrido. Mi è proprio mancato.
 
<< Buongiorno. >> Indifferente al saluto, continuo a scendere le scale e a stropicciarmi gli occhi. << Cugi, non ricordavo che di prima mattina fossi così lenta ad apprendere... >> Apro un occhio e guardo l'omone che è seduto al tavolo. Non è un'allucinazione è Renato. Non dico nulla, mi siedo accanto a lui e m'immergo nella mia tazza di latte. << Certe abitudini, non cambiano mai. >>
<< Sai benissimo che non sono molto eloquente di prima mattina. >> Annuisce e scoppia a ridere, automaticamente sorrido... ma che diavolo ha? Provo a chiederglielo ma continua, imperterrito a ridere. Dopo qualche minuto, si degna di puntarmi un dito contro... non ci ho capito nulla, mi alzo e vado verso il corridoio, o meglio verso lo specchio. Appena vedo la mia immagine riflessa, sorrido apertamente, e scuoto capo.
<< Potrei vestirmi da Einstein oggi. I capelli gonfi e tirati su, ci sono. I baffi li ho, visto che me li ha fatti il latte, mi manca il camice... beh quello posso recuperarlo! >> Mi volto verso di lui e lo vedo sghignazzare. Con la manica del pigiama, mi pulisco e quando mi siedo accanto a lui, lo spingo, spostandolo appena. << Scemo. >> Ritorno a fare colazione, l'osservo. E' serio, sta pensando. Poco dopo sussurra.
<< Oggi è il 14. Sono già stato al cimitero. >> Non so cosa dire. Il mio stomaco si stringe. Non ho più fame e soprattutto non vorrei parlare di mio zio... che a proposito, durante la notte non mi ha fatto 'visita'. Non so se sia un bene.
<< Io passo prima da tua madre, poi vado. >> Annuisce e io aggiungo. << Ti è capitato di sognarlo? >> Mi guarda serio.
<< Per fortuna no. Credo che non l'avrei superata, sarebbe stato come averlo accanto. Perché? >> Alzo le spalle. Questa è una cosa che non avevo pensato... ma è vero. E' per quello che sono così tranquilla nel pensare a mio zio, io lo vedo, lo sento vicino ma... questo perché non ho affrontato un bel niente. Con un sorriso mi dice: << Sono andato a convivere con Eleonora. >> Lo guardo curiosa, sorpresa ma... anche contenta. << Wow. E... e quando? >> Ridacchia.
<< Sei mesi fa. Mi è stata molto vicina. Le devo tutto, probabilmente se non mi fosse rimasta accanto, non avrei mai superato il tutto... la amo. Il minimo che potevo fare era dimostrarglielo. >> << E dove hai nascosto il play boy? >>
Ride. << E' segregato in cantina! No, beh... a parte gli scherzi... da quando la conosco, non ho voluto nessun’altra. La amo e il play boy è come sparito. >>
<< Non metto in dubbio i tuoi sentimenti... si vede che sei innamorato. >> << Quindi sai riconoscerlo ma non capirlo... >>
Aggrotto la fronte. << Come, scusa? >> Scuote il capo. << Le cose le capisci. Le differenze le noti ma... sembri tanto la ragazzina di diciotto anni... paurosa, generosa e nello stesso tempo sotto pressione per tutto. Dov'è finita la donna altezzosa, sicura e che cammina sempre a testa alta? >> Sorrido amaramente.
<< E' sempre stata tutta una facciata, tu lo sai bene. Rena, io sono piena di paure e non affronto i problemi, io scappo, non so fare altro. Sono sorpresa, non pensavo che sarei riuscita a convincere qualcuno con la mia maschera. >> Mi sorride.
<< Infatti non ci ho creduto nemmeno un attimo. Sai come si dice? Il primo passo verso la guarigione, è ammettere di avere dei problemi. >>
Sbuffo. << Ho bisogno d'aiuto. >> Ridacchia appoggiandosi allo schienale della sedia. << Conosco un ragazzo dai capelli rossi che si farebbe in quattro per te... >> Non gli rispondo prende a bere nuovamente il latte.
 
<< Ciao zia. Come va? >> Mi sorride, sembra più vecchia di almeno dieci anni... e pensare che non la vedo solo da un anno.
Mi porge un bicchiere di caffè e andiamo a sederci al tavolo. << Si va avanti. Allora è vero. Sei tornata all'ovile. Come mai? >> Alzo le spalle.
<< Mi mancavate. >> Annuisce, non mi crede. << L'importante è crederci, no? >> Sorrido appena. Bevo un sorso.
<< Sai chi è tornato? >> Curiosa, alzo lo sguardo, nego col capo, la mia attenzione si focalizza su una foto mia e di mio zio fatta tre anni fa, al mio compleanno dentro la vetrinetta.
 

<< Dai, butta quel gioco del piccolo chirurgo, vieni a sederti qui! >> ridendo lo raggiunsi. << Guarda che era uno stetoscopio. >>

<< Per me, rimane un gioco del piccolo chirurgo. Tieni, auguri. >> Presi il suo regalo tra le mani, prima di aprirlo lo guardai bene, lo voltai, lo scossi e lui rise liberamente, infine troppo curiosa lo scartai. Appena riconobbi cosa fosse mi voltai sorpresa, contenta e con rimprovero verso di lui. << Zio non dovevi! >> Sbuffò.

<< Lo dici ogni anno. Nelle poche e-mail che hai mandato ai tuoi cugini, continuavi a dire che dovevi comprarti una macchina fotografica perché c'erano troppe cose belle da immortalare... io ho solo avverato il tuo desiderio. Ti voglio felice, qual è il problema? >> Lo abbracciai commossa.

<< L'unico problema, è che così mi vizi! >> Ridendo mi asciugò una lacrima scappata dai miei occhi. Tirando su il naso guardai mio cugino.

<< Sfaticato? Facci una foto! >>

 
<< No, chi? >> << Michael. >> il mio tono diventa un pochettino acido. << Perché? E' qui? Cosa vuole? >> Mia zia sorride.
<< Ha saputo di tuo zio quando è venuto a trovare i suoi nonni. Quindi no, non è qui ma... ha chiesto di te. Ha detto che è a Seattle. >> Annuisco e sospiro. Non dovrei reagire così. Sono passati anni ma... ce l'ho ancora con lui.
<< Sai chi mi è stato molto vicino? >> Alzo un sopracciglio. << Ti sei data agli indovinelli oggi? >> Sorride.
<< Edward. Mi è stato molto vicino e... anche lui ha chiesto di te. >> << Lo so. E' un bravo ragazzo. >> Annuisce.
<< Sì, il mio dolce maritino aveva ragione. >> << Riguardo? >> << Che stareste bene insieme ma tu ti crei troppi problemi. Per una volta dovresti solo aprirti... con lui non rimarresti delusa. Lui può aiutarti... non riesco a crederci, sei tornata qui solo perché ti mancavamo? >>
<< Ha qualche importanza? >> << Sì. >> Notando il mio mutismo mi accarezza una mano. << Non vorrebbe che ti affliggessi. >>
<< Lo so, è solo che... in alcuni giorni vorrei stare sola, senza pensare e senza respirare, in altri... ho assolutamente bisogno di qualcuno che mi consoli, mi stia accanto e mi dimostri quanto sono importante. Poi penso a Edward, e... e lì mi perdo. Perché se zio non ci avesse fatto 'avvicinare'... ora... ora niente, non so come starei ma... non sentirei questo bisogno di lui. >> Mi sorride.
<< Ha sempre avuto occhio ma lui... ti voleva solo felice. Che cosa c'è di male in questo? >>
 
<< Ciao zio. Guarda, sono appena arrivata e già piango. Così impari a dire che non ho acqua nel corpo, non è per quello che non ho mai pianto in quest'anno... ma semplicemente per risparmiare energie. >> Dopo la mia battuta macabra, mi siedo sull'asfalto, davanti alla lapide.
<< Non so se ce la faccio, mi è complicato pensare che... che ora sono qui. >> Sospiro, non mi sento una pazza, sto semplicemente parlando con mio zio. Poco importa che non riceverò risposta. << Quando non ti ho visto stanotte... beh ci sono rimasta male. Mi sono sentita abbandonata... ma capisco che, che è il momento di affrontare i problemi. Solo che ho terribilmente paura. >> Tiro su col naso.
<< E poi Edward, cavolo zio ma perché mi hai fatto conoscere un così bello e bravo ragazzo? Diamine potrebbe farmi prendere di lui, farmi soffrire, d'altronde potrebbe stancarsi di me, quindi rimarrei nuovamente sola! Non va bene, non voglio stare male! Ne ho passate troppe in questi ultimi anni... devo ricominciare troppe cose... in primis devo trovare Michael... ma io voglio Edward, solo che... abbiamo sofferto entrambi, non è da pazzi metterci insieme? >>
<< Se non ci proviamo, non lo possiamo sapere. >> Sobbalzo e quasi urlo dallo spavento, mi volto e incontro gli occhi verdi e profondi di Edward.
<< Come scusa? >> Tiro su col naso e mi alzo, mi aiuta e mi sorride. << Se non ci proviamo, non lo possiamo sapere. Non avere paura di vivere... >>
<< Edward io sono complicata. >> << Anch'io. >> << E da quello che so, due cose sbagliate, non ne fanno una giusta! >> Sorride della mia testardaggine.
<< Noi non siamo sbagliati, abbiamo solo delle cose da affrontare, non lo possiamo fare insieme? >>
 
_____________________________________________________________________________________
Posto mio, mio, mio!! ^^"
Innanzitutto vi starete chiedendo: chi è Michael? Verrà spiegato.
Sì, Edward ha sentito tutto. Lui vuole provarci, non si arrende... fa bene, no?
Bella è tornata, si è messa all'opera... ha visto la zia, il cugino le ha fatto "vedere" che si può andare avanti e sorpresa delle sorprese, lo zio non si è fatto vedere in sogno. Lei ci rimane male, ma cerca di non darlo a bere nemmeno a se stessa. Lei s'impone sempre più spesso di non soffrire, non vuole... ma alla fine soffre il doppio.
La reazione che ha avuto con Emmett secondo voi è esagerata? Io l'ho trovata giusta... come lei stessa ha detto, lei non ha affrontato nulla, poco importa che la violenza non ci sia stata del tutto. Lei scappa, l'ammissione è questa, l'ha detto alla madre e a Edward... adesso?

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Capitolo 7
*** Crescita ***


Titolo Storia: E' solo per una promessa?
Titolo del capitolo: Crescita.
Personaggi: Isabella Swan, Edward Cullen, un po' tutti.
Generi: Romantico, Commedia, Erotico
Rating: Arancione
Avvertimenti: OOC; Alternative Universe (AU)
Informazioni: Buongiorno a tutti. ^^ Innanzitutto auguri di buone feste, spero abbiate festeggiato bene la Vigilia e il Natale, e ora passiamo al Capodanno!! ^ç^ Ok, bando alle ciance. Come avrete notato ci ho messo un bel po' ad aggiornare. Non sto a spiegare il perché, vi chiedo semplicemente scusa. Spero continuate comunque a seguirmi. Non mancano molti capitoli alla fine. Bella sta crescendo, proprio come dice il titolo, quindi vediamo in che senso e che cosa succede. Buona lettura e grazie ai 13 angeli che hanno commentato, davvero grazie. P.S: Ieri ho aggiornato "Non Arrendersi". Se vi va fateci un salto.
 
Serve: Ciao bellissima. Grazie, mi fa piacere che il capitolo ti sia piaciuto. Come mi hai fatto notare, Bella deve superare il tutto, intendo la violenza. Ne parlerà, starà meglio. Io sono come lei, o come te, tendo a mettere i problemi in un angolo e infatti si presenta sempre la voragine. Bella sta crescendo, cerca di affrontare il tutto. No, non sta ancora con Edward, si sono molto avvicinati e la presenza dell'altro è essenziale, Bellina vuole prima mettere un po' d'ordine nella sua vita. Buona lettura, scusa se è un po' corto ma spero di poter aggiornare presto. Un bacione.
 

Capitolo non betato!

Angolo beta, ecco le FF che corregge Nevia:

La Bellissima Fic The Masquerade di Shona;
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Tutte quelle di Anthy; (una delle mie autrici preferite xD)
Tutte quelle di Vale_Cullen1992; (ve le consiglio ^^ molto originali)
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Tutte quelle di Wilderose; (molto carine =P)
Inquilino e Padre e figlia  di ClaryCullen; (interessante ^^)
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Tutte quelle di Isabella v; (fuoco, fuoco!)
 
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L'Amore Non Ha Limiti - Rating arancione capitoli 13. CONCLUSA il 30/09/09
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~ LIFE OR FATE? ~ - Rating arancione capitoli 12. Aggiornata il 27/11/09
Love's Puzzle
- Rating arancione capitoli 16. Aggiornata il 18/12/09
♥ Crescere - Rating arancione capitoli 6. Aggiornata il 14/11/09
E' solo per una promessa? ♡ - Rating arancione capitoli 7. Aggiornata il 29/12/09
Il peccato, l'amore. - Rating arancione capitolo 2. Aggiornata il 27/11/09
Amore 'proibito' - Rating arancione capitolo 4. Aggiornata il 26/12/09
Non arrendersi - Rating arancione capitolo 4. Aggiornata il 28/12/09
 
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~ E' SOLO PER UNA PROMESSA?  ~

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Edward's Thoughts

Può una settimana rivelarsi una delle più belle della propria vita? Basta una semplice parola per cambiare tutto, far diventare tutto perfetto.

Il destino, molte persone pensano che non esista, che siamo noi che ci creiamo la vita, le possibilità di scelta. Io ci credo, se no non sarei qui con lei: Bella. Le sorrido mentre continua ad arrovellarsi le mani. << Finiscila di guardarmi così. >> Abbassa gli occhi imbarazzata, lei non si rende conto di quanto mi piaccia osservarla. << Perché? Sei così bella, sarebbe un peccato non poterti ammirare. >> Rido sotto voce mentre arrossisce, lentamente viene a nascondere il viso sul mio petto, la stringo a me mentre immergo il mio volto tra i suoi capelli profumati.

<< Siete incredibili, non vi staccate mai. >> Allontano a malincuore Bella da me e mi volto verso mio fratello. Siamo nel suo locale da una decina di minuti e per tutto il tempo l'ho guardata mentre si torturava il labbro inferiore indecisa su cosa ordinare. E' tremendamente fragile come ragazza, me lo ha dimostrato in più modi: in primis scappando, tornando e non volendomi "affrontare" e infine cercando di sfuggire riguardo alle decisioni. Io le sto accanto, non posso fare altrimenti, stare un anno lontano da lei è stato... terribile, come se fosse andata via un'altra parte di me. E' stato come trovarsi senza arti. Prima James, poi lei. Averla lasciata andare, forse, è stato l'errore più grande che potessi fare. Sapevo perfettamente che facendole prendere l'aereo non sarebbe andata avanti. Quando sei lontano, ti rendi conto appena di quello che hai dovuto passare stando vicino a chi ami e che non c'è più, infatti, quando è andata al cimitero, ha aperto gli occhi, ha capito che suo zio non tornerà. Rendersi conto che chi credevi un punto fermo nella tua vita ti ha "abbandonato", è sempre un duro colpo e molte persone preferiscono non accettare e affrontare la situazione. Quando ti rendi conto che non si può fare altro che andare avanti è come se il cuore si squartasse, perché una parte di te vorrebbe dimenticare, probabilmente per farti soffrire meno ma c'è quell'altra parte, quella che ti ricorda che non puoi lasciar dissolvere i tuoi ricordi, perché è grazie a quelli che puoi accettare il tutto. I ricordi sono essenziali, non ti fanno dimenticare e ti fanno capire che quella persona, quella cui sei stata obbligata a dire addio, non è veramente scomparsa... è in te, nel tuo cuore e nei tuoi ricordi.

<< Perché invece di fare lo spiritoso, non fai il tuo lavoro e ci porti qualche dolce? >> Emmett ride alla mia provocazione e scompare nuovamente, mi volto e trovo Bella guardarmi. << Non ti ho ancora ringraziato. >> Aggrotto la fronte, automaticamente la mia mano trova la sua sul bancone. << Per cosa? >>

<< Per la settimana scorsa. Per quanto ci siamo visti tutti i giorni, non sono riuscita a trovare il coraggio di dirti grazie, quindi lo faccio adesso. >> Le sorrido.

<< Guarda che non devi ringraziarmi. In realtà dovrei io scusarmi, ho interrotto una conversazione importante... non avrei dovuto. >>

Scuote il capo. << Non preoccuparti... in realtà penso sia stato un bene che tu abbia ascoltato. >> Sono sorpreso, è vero, da quando ci siamo incontrati al cimitero e ho ascoltato la sua conversazione, non ne abbiamo più parlato ma non pensavo che in realtà per lei fosse stato un bene che io avessi sentito.

<< Mi fa piacere che la pensi così. >> << Ehm, ehm... non prendetemi per un guastafeste ma ho pensato che questo mega dolce, facesse a caso vostro. >>

Entrambi puntiamo gli occhi sul dolce. E' un cuore fatto di pandispagna ricoperto di cacao, una vera delizia, e sopra c'è scritto: sval_torta"Non fare domani, quello che puoi fare oggi." Sorrido scuotendo il capo, mio fratello qualche giorno fa è stato molto chiaro. << Edward, voglio vederti felice e ho capito che la tua felicità è Bella, non farti pregare, falla innamorare di te! >> Beh non poteva essere più chiaro. << Grazie Emmett è molto... bello. >> Bella non sapeva che dire, in effetti che cosa si dovrebbe dire quando accade una cosa del genere? << Oh Bella, ti assicuro che è anche buono. >> Ci fa un occhiolino e va a servire altre persone. Ridendo prendiamo a parlare e mangiare il dolce. Mi piace stare con lei, parlarle, confidarle qualcosa di me e soprattutto adoro vederla sorridere. Non penso che a questo punto si tratti solo di una promessa. Ma veramente è stato solo per quello che mi sono avvicinata a lei?

 

Bella's Thoughts

Sospiro cercando d'infondermi calma. Non ci riesco. << Perché è così difficile affrontare il passato? >> Siamo in macchina, davanti a casa mia.

<< Immaginavo nascondessi qualcosa, ma è giusto che sappiano, di qualunque cosa si tratti. >> Annuisco, è vero, i miei genitori devono sapere.

<< Hai ragione. Promettimi solo una cosa. >> Mi guarda intensamente. << Dimmi. >> Non so nemmeno come chiederglielo. << Voglio chiudere tutte le questioni in sospeso. E ho bisogno di te. >> Mi guarda intensamente e infine mi afferra una mano. << Ok. Chiamami quando hai bisogno. >> Annuisco e scendo dalla macchina. Quello che sto per fare è molto difficile, almeno per me. Devo dire il perché sono tornata, che cosa mi ha riportato in città. Silenziosamente entro in casa e trovo i miei genitori seduti sul divano mentre sfogliano un vecchio album di foto, quando mi scorgano, mi sorridono e mi chiedono se sto bene. << Sì, è solo che vorrei parlarvi. Vi chiedo solo una cosa, fatemi finire di parlare, non fate domande, non dite nulla, state solamente ad ascoltarmi. Ok? >> Si guardano confusi ma infine annuiscono. Mi siedo sul tavolino di fronte a loro e mentre mi tormento le mani prendo un respiro per infondermi coraggio. << Non sono solo tornata perché mi mancavate. Sono successe parecchie cose in quest'anno. Ho pensato di essere diventata pazza, ho avuto dei problemi al lavoro ma grazie al capo si è risolto tutto, ho avuto una serie d'inconvenienti per pagare l'affitto e... hanno tentato di stuprarmi. >> Rimango un secondo in silenzio per far assimilare la cosa ai miei genitori. S'irrigidiscono, mia madre sta per scoppiare in lacrime mentre mio padre sta diventando rosso in volto. Sospirando riprendo a parlare. << Non c'è riuscito. Sono riuscita a farlo ragionare ma comunque l'accaduto mi ha parecchio scombussolato. E' accaduto in ospedale, lui è stato arrestato e non potrà più fare il medico. Io sono qui. Devo affrontare il passato e cercare di vivere al meglio il futuro, quindi ho deciso di dirvelo. Avrei potuto non farlo ma ho pensato che fosse meglio di sì, soprattutto avendo deciso di affrontare le situazioni in sospeso. >> Li guardo e vedo che a stento respirano, sorprendendomi si alzano e mi abbracciano, io scoppio a piangere mentre mi faccio rincuorare dalle loro parole.

 

<< Dove vuoi andare? >> Sorrido, è come se mi fossi tolta un enorme peso dallo stomaco parlando con i miei genitori, ora sto bene. Ho chiamato Edward dopo aver raccontato ogni minimo dettaglio ai miei genitori e aver convinto mio padre che non c’è bisogno di andare ad ammazzare quel mostro che voleva violentarmi. Ora lui è in galera, è giusto che paghi, ma non uccidendolo, sarebbe troppo facile farla finita in questo modo. Ora devo solo fare una cosa... poi potrò avere l'anima in pace. << Seattle, al "Wol's studios". >> Edward aggrotta la fronte. << Sbaglio è uno studio di avvocati divorzisti? >> Alzo le spalle. << Forse, poco importa che cosa sia, devo parlare con uno che lavora lì. >> << Serve per fare un altro passo avanti? >> Annuisco stringendo la sua mano sul cambio.

Non so perché ma sentire la sua pelle a contatto con la mia mi fa stare bene.

Durante il viaggio abbiamo chiacchierato divertendoci, Edward è una persona semplice, gli puoi parlare di tutto. Lo adoro anche per questo.

Non sempre un ragazzo bello è scemo. Lo so, sono fortunata, probabilmente ho l'unico ragazzo che rispetta l'esempio appena fatto.

<< Ricordami perché siamo qui? >> Sorride mentre mi fa voltare il capo verso il suo, man mano che mi perdo nei suoi occhi, la mia agitazione sciama. Com'è possibile che questo ragazzo sia meglio di una camomilla? << Per affrontare il passato. >> Giusto, devo mettere le cose in chiaro con Michael. << E tu perché sei qui? >> Sorride sghembo guardandomi intensamente. << Perché sono il tuo coraggio. >> Ha ragione, per quanto non lo voglio ammettere, sto facendo tutto ciò anche per lui... per noi. I miei occhi diventano lucidi ma non piango, non ho intenzione di farlo. Lo abbraccio stretto e infine scendo dall'auto. Basta, devo dimostrare a me stessa che sto crescendo.

 

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Posto mio, mio, mio!! ^^"
Lo so, non ho ancora risposto alla vostra domanda: chi è Michael? Giuro, si saprà tutto ne prossimo capitolo. Non volevo lasciare a metà ma... prometto che posterò presto, anche perché come ho già detto la storia è quasi finita. Per chi me lo ha chiesto, sto bene, adesso non ho problemi a parlare di mio zio, sorrido quando penso a lui; anche se ammetto che questo Natale è stato molto differenti da quelli precedenti, si è sentito che non c'era.
Prima di salutarvi, vorrei dire solo una cosa, anzi vorrei metterla proprio in chiaro: Edward&Bella non stanno insieme, non ancora.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, che non vi abbia fatto vomitare o addormentare. Un bacio e un grazie in anticipo. Ancora auguri di buone feste!! =D
 
JessikinaCullen 

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Capitolo 8
*** Non è solo per una promessa ***


Titolo Storia: E' solo per una promessa?
Titolo del capitolo: Non è solo per una promessa.
Personaggi: Isabella Swan, Edward Cullen, un po' tutti.
Generi: Romantico, Commedia.
Rating: Arancione
Avvertimenti: OOC; Alternative Universe (AU)
Informazioni: Sono tornataaaa!! Dopo l'agguato dei parenti, le feste, il lavoro e il ban dal sito: eccomi! Come ho spiegato nel blog, ho avuto due giorni di standby è il motivo è stata la febbre che ho avuto ieri, oggi sto meglio e ne sono contenta. Il capitolo l'ho finito ieri notte alle due ma lo sto postando ora! Sinceramente mi piace, si vede che siamo alla fine, sì... questo è l'ultimo capitolo, il prossimo sarà l'epilogo, non credo ci saranno degli extra. Spero vi piaccia ma prima di salutarvi, vorrei ringraziarvi. Non mi avete messo fretta, e ve ne sono grata, questa storia è particolare e come molti mi avete fatto notare, è "vera" sotto molti punti di aspetti quindi magari più complicata da seguire perché potrebbe riaprire vecchie ferite. La prima a mettersi in gioco e lasciare il via libero ai sentimenti sono stata io e vi assicuro che non è stato semplice. Io non sono una che mostra il mio dolore e scrivere è stato come un balsamo sulle ferite. Sono contenta che mi abbiate capita e supportata. Grazie.
 
Serve: Sì, come hai detto tu, hanno assolutamente bisogno l'uno dell'altro e in questo capitolo - forse, spero - lo si noterà ancora di più. Grazie per i complimenti.
Linda88: Ciao bella, beh sì in pratica Bella è stufa di scappare, di conseguenza non può non ammettere quello che prova, anche se non ne è sicura. Sì, passi da gigante. So che nella realtà non accade tutto così in fretta ma questi passi avvengono. Un bacio e grazie.
ChiaraBella: Ciao. Sinceramente non so cosa dire, "mi dispiace" mi sembra banale, e dirti "ti capisco" mi sembra troppo vero, diretto. Spero che tutto sommato tu stia bene. Il dolore che si prova è immenso e non sempre è facile affrontarlo. So che le mie parole non servono ma ci sono. Un bacio e grazie per aver letto la storia, forse non è semplice. Jess.
Ed4e: Cioao tesoro, in questo capitolo si scopre il passato di Bella e perché è scappata da Forks e tutto il resto. No, Edward non sa perché è tornata ma c'è un passo temporale in cui comunque si spiegherà tutto bene. Ti ringrazio come sempre per esserci, mi fa davvero piacere Grazie.
Sweet_Apple_Love: Lo devo ammettere, per un primo momento ero tentata di scrivere: leggi e saprai hihi ma poi ho detto: no povera! quindi eccomi qui a rispondere, Logan, è l'ex fidanzato di Bella e lavora in quello studio, nessun ex marito xD Bella è proprio come l'hai descritta tu e la figura di Edward l'ha aiutata al 100%. Sia a trovare il coraggio che ammettere semplicemente che da sola non ce l'avrebbe fatta. No, la strada è in salita ma poi c'è la discesa senza intoppi. Non sono così cattiva, siamo alla fine e non mi sembrava giusto mettere altri problemi. Spero che il capitolo ti piaccia, ti ringrazio di cuore. Un bacione e grazie!
 
Capitolo non betato
Ecco le storie che corregge Nevia, la beta:
La fantastica The Masquerade di Shona;
Tutte quelle di Ale03;
Tutte quelle di Anthy;
Tutte quelle di Vale_Cullen1992;
Tutte quelle di Stella del Sud;
Tutte le mitiche storie di Sweet_Apple_Love;
Tutte quelle di Wilderose;
Tutte quelle di Isabella v;
 
Le mie Fan Fiction:
L'amore non ha limiti - CONCLUSA. Rating rosso. Capitoli: 13.
~ Life or Fate? ~ - CONCLUSA. Rating rosso. Capitoli: 15.
La forza dell'amore - Rating rosso. Capitolo attuale: 29. Aggiornata il 30/12/09
Amore Normalità - Rating rosso. Capitolo attuale: 31. Aggiornata il 26/01/10
Cantante uguale amore - Rating arancione. Capitolo attuale: 19. Aggiornata il 25/01/10
Tutto grazie a un pc - Rating rosso. Capitolo attuale: 17. Aggiornata l' 08/01/10
Giochi del destino - Rating arancione. Capitolo attuale: 15. Aggiornata il 25/01/10
Love's puzzle - Rating rosso. Capitolo attuale: 18. Aggiornata il 25/01/10
♥ Crescere - Rating arancione . Capitolo attuale: 08. Aggiornata il 26/01/10
E' solo per una promessa? ♡ - Rating arancione. Capitolo attuale: 08. Aggiornata il 31/01/10
Il peccato, l'amore - Rating arancione. Capitolo attuale: 03. Aggiornata il 02/01/10
Amore 'proibito' - Rating arancione. Capitolo attuale: 05. Aggiornata il 30/01/10
Non arrendersi - Rating arancione. Capitolo attuale: 05. Aggiornata il 27/01/10
 
Nel forum Twilighters 2.0, sto pubblicando Love's puzzle, i capitoli sono corretti maggiormente e hanno delle parti inedite che metterò man mano anche qui su efp. Per leggere e commentare la storia basta cliccare sul titolo della storia - nella riga qua sopra - vi si aprirà una nuova pagina... c'è solo un problema, per leggere - o commentare - bisogna registrarsi, non viene richiesta l'età, solo un nickname e una password.
Nel mio blog, "Schizzi&Teaser", troverete tutti gli spoiler e le notizie riguardanti le mie fan fiction. Non bisogna registrarsi, n'é niente. Per entrare basta cliccare sul nome del blog, non preoccupatevi, si aprirà una nuova pagina web così potrete continuare la vostra lettura senza perdere la pagina.
 

~ E' SOLO PER UNA PROMESSA?  ~

<<. ¢αριтσℓσ σттσ: иσи è ѕσℓσ ρєя υиα ρяσмєѕѕα .>>

 

Bella's Thoughts

Prendo l'ennesimo respiro e mi avvicino alla segretaria che si trova dietro al bancone della hall.

<< Salve, il signor Grinc è in studio? >> La ragazza mi osserva da dietro i suoi occhiali e infine controlla l'agenda senza proferire parola. Non m'importa quale pensiero si sia fatta di me, l'importante è che mi faccia parlare con Michael. << Non ha un appuntamento. Vero? >> Ma dai, che brava. << Beh no, se no glielo avrei detto. >> Forse sono stata un po' acida ma lei non lo fa notare, arriccia solo il labbro superiore e riporta i suoi occhi sull'agenda.

<< Può dirmi il suo nome, così l'annuncio? >> << Isabella Swan. Per favore gli dica che è importante. >>

Senza battere ciglio, la ragazza - sì non avrà nemmeno vent'anni - si alza e con le sue gambe lunghe e i capelli biondi, raggiunge la porta dello studio.

Mentre aspetto, mi guardo attorno. Non voglio pensare che cosa dovrò dirgli, non ho intenzione di prepararmi un discorso. Non me la sento.

La stanza è molto bella, in tinte chiare e con moquette. Tramite internet, ho letto che è uno degli studi divorzisti più rinomati. Beh ben per lui, almeno guadagna bene. << Signorina? Può entrare. >> Sobbalzo e mi volto versa la segretaria, mentre mi avvicino, le sorrido cordiale e infine entro nella stanza attigua, dove trovo Michael. La porta si chiude alle mie spalle ma lui non si avvicina, rimane dietro alla sua stupida scrivania di legno moro. Si ricorderà di me? Diamine, non può essersene dimenticato... siamo stati insieme tre anni. Beh tre anni sprecati ma sono pur sempre TRE anni! Lentamente mi avvicino, continua a scrutarmi, e ammetto di essere un po' intimorita dal suo sguardo. I suoi occhi azzurri sembrano di ghiaccio, non traspirano nessuna emozione. << Isabella, Isabella Marie Swan. E' da un po' che non ci vediamo. Che cosa ti porta da queste parti? Devi divorziare? >> Un leggero e insulso sorriso increspa le sue labbra dopo aver pronunciato la sua ultima domanda. Che c'è di male? Non potrei essere sposata? L'unica cosa positiva? Si ricorda chi sono. Senza rispondere, mi sfilo il giubbotto e mi accomodo sulla poltrona nera di pelle davanti alla sua scrivania. << Non ho voglia di perdermi in chiacchiere quindi non ti dirò "Oh che bello rivederti!" Innanzitutto perché non lo penso e soprattutto perché ho fretta. >> Finalmente un sorriso vero, abbassa il viso e incrocia le braccia al petto appoggiandosi allo schienale della sua sedia. << Alcune cose non cambiano: la parlata veloce, la gesticolazione e soprattutto sempre dritta al punto. Ok, in che cosa posso esserti utile? >> << Voglio chiudere tutti i ponti col mio passato, ho smesso di scappare. >> Annuisce guardandomi intensamente. In modo svelto, congiunge le sue mani sul legno della scrivania e si sporge col busto verso di me. << Quindi vuoi parlare di Alexis? >> Solo a sentire il suo nome mi viene il volta stomaco ma devo farlo, sono forte, posso farcela.

<< Di tutto. Quindi se bisogna parlare di lei, sì. >> Aggrotta la fronte e mi guarda pensieroso. << Perché? Perché devi farti del male? Che senso ha andare a fondo a tutto? >> Alzo le spalle. << Voglio finalmente stare in pace con me stessa. A "causa" tua io non ho più creduto nell'amore, quando ti ho beccato a letto con quella, me ne sono andata, scappata. Ogni volta che tornavo a Forks, era per stare qualche giorno e vedere mio zio. Ora lui non c'è più. Io sono nuovamente scappata ma sono tornata e voglio... voglio chiarire tutto. Così da poter andare avanti tranquilla. >> Pondera seriamente le mie parole, e io che pensavo mi sarebbe scoppiato a ridere in faccia; devo ammettere che un po' me lo aspettavo, invece mi guarda e pensa. I suoi occhi azzurri mi fanno quasi paura, non ci vedo una fine, sono ghiacciati. Quelli di Edward sono caldi, confortevoli, luminosi, questi no. Non sono proprio paragonabili.

<< Ti sei innamorata? E' per questo, che vuoi smettere di scappare? >> Sobbalzo alla sua domanda. E' un avvocato, ha occhio per queste cose, riesce sempre a fare domande a suo vantaggio. << Innamorata è un parolone ma... non credo manchi molto, sono sulla buona strada. Ma lui centra poco, lo faccio principalmente per me. >> << Non sei una che sa mentire quindi ti credo ma fatti dire una cosa: non manca poco o ci sei quasi, ci sei già dentro con entrambe le scarpe. >> Ha ragione, ma è maledettamente difficile dargli questa soddisfazione. E' una persona che non mi vede da tanto tempo, eppure ha capito subito con uno sguardo.

<< Comunque, prima di passare al discorso, volevo dirti che mi dispiace per tuo zio, non deve essere stato facile. >> << Non lo è ancora tuttora. >> Annuisce e abbassa lo sguardo, si appoggia allo schienale della sedia e con l'indice di una mano, si sfiora una tempia. << Tornando a noi: Alexis l'ho conosciuta quattro mesi prima che ci lasciassimo, beh che tu mi lasciassi. Ho iniziato a tradirti un mese prima che venissi a sapere tutto. Cos'altro vuoi sapere? >> Freddo, diretto, pungente. Trattengo il respiro e cerco di non bollire di rabbia. Io a causa sua, di un deficiente patentato, mi sono chiusa a riccio; pensando di valere poco, che fosse giusto divertirsi e non innamorarsi e poi... poi cosa mi chiede? Cos'altro voglio sapere? << Beh perché? Se lo hai fatto, ci deve essere un motivo, no? Non ti soddisfavo abbastanza? Magari il mio corpo aveva qualcosa che non andava... >> Mi blocca con un gesto della mano, stavo iniziando a fare duemila congetture entrando quasi in panico. << Tu centravi ben poco, lo stronzo sono stato io che anche se ti tradivo con un'altra continuavo a dirti quanto fossi importante e quanto ti amassi, una parte di me non scherzava ma esagerava. Eri importante per me ma a diciotto anni ti senti troppo oppresso quando hai una storia seria, per cui ho ceduto alla tentazione, in questo caso ad Alexis. Avrei voluto dirtelo ma non sapevo come. Eri una ragazza troppo fragile, mi dispiaceva sia lasciarti che dirti la verità. >> << Per cui hai deciso di tacere. Stupido. >> Annuisce, potevo andarci ancora più pesante ma non stiamo più insieme e per quanto mi dia fastidio il tradimento, io non ero innamorata, lo credevo, lo speravo ma so benissimo che per lui provavo solamente un bene infinito che speravo sfociasse in qualcosa di più. << Bella mi ha fatto piacere vederti e spero che la mia risposta ti abbia in qualche modo... soddisfatta. Sicuramente il ragazzo con cui stai adesso ti merita più di me. Vedo una luce particolare nei tuoi occhi e mi fa piacere. >> Alle sue parole arrossisco ma non rispondo, lui sorride e mi accompagna alla porta. << Sii felice. Te lo meriti e non scappare, non ce n'é bisogno. Ok? >> Annuisco e mi allontano ma prima che chiuda la porta, lo chiamo. << Grazie. Mi, mi sento bene adesso. Mi hai tolto un peso. >> Sorride e io mi volto scendendo, per raggiungere Edward. Mi sento veramente bene, è assurdo, non ha fatto poi molto eppure con le sue parole, forse con la sua sincerità, mi ha tolto un enorme peso, ora sono pronta a donarmi a Edward. Voglio stare con lui, ho affrontato il mio passato e... e sono pronta.

 

Appena esco dall'imponente edificio, sorrido guardando il bel ragazzo che per quanto sia l'inizio di settembre si stringe nel suo cappotto. Sorrido euforica, è bellissimo e pur di congelarsi è rimasto fuori dall'auto ad aspettarmi. Lo chiamo, urlo il suo nome anche dopo che mi ha visto, gli corro incontro e lui fa altrettanto un po' stupito ma sorride, ha capito che è andato tutto bene.

Senza farlo parlare lo stringo forte a me e mi beo del contatto col suo corpo, rido e lo abbraccio forte anche se ho il fiatone per la piccola corsa. Lui mi stringe a se e mi accarezza la schiena. << Bella, stai bene? E' andato tutto bene? Cos'è successo? Ti ha detto quello che volevi sapere? >> 17174_242027457693_191822012693_3837575_937805_n Lo guardo negli occhi mentre mi propina le sue mille domande senza respirare, sorrido euforica e per mettere fine alle sue parole gli accarezzo il volto e metto fine alla distanza delle nostre bocche. Rimane inizialmente sorpreso ma risponde subito, mi stringe a se e mi alza di peso prendendomi in braccio, mi porta - senza staccare le nostre labbra - fino alla macchina e mi fa appoggiare contro la portiera mentre le mie gambe rimangono ben strette alla sua vita. Ha dei capelli morbidissimi, sono soffici e profumano, hanno un profumo intenso che mi stordisce i sensi, poco importa che in questo momento non ho il viso sprofondato in quella massa incolta, ma lo sento benissimo e con il sapore della sua saliva e un mix fantastico. La sua lingua si perde a fare dei ghirigori sul mio palato per poi stuzzicare la mia, non vorrei staccarmi, sto bene tra le sue braccia e potermi godere questo "nuovo" contatto mi piace forse più del lecito.

Con il respiro e il cuore accelerato mi stacco dalle sue labbra ma non resistendo le accosto alle sue, non vorrei aprire gli occhi ma quello che devo dirgli, va detto e fatto nel modo giusto. Appena alzo le palpebre, mi trovo i suoi occhi intensi, caldi che mi osservano; possibile che mi faccia quasi morire ogni volta che mi guarda? Gli sono ancora in braccio e appoggiata alla macchina, non percepisco quella leggera brezza che sentivo qualche minuto fa, ora sento solo lui e il suo calore. << Ti amo e voglio stare con te. Permettimi di amarti. >> Sento la sua presa sulle mie gambe cedere ma poi farsi più forte; sorrido, lo avevo preso in contropiede. << Oddio Bella, sì, amami perché io voglio amarti per tutta la mia vita. >> Ridendo e piangendo di gioia gli riempio il viso di piccoli e delicati baci. Mi sento il cuore gonfio di gioia, sono felice. Completa.

 

<< Hai fatto la scelta giusta. Sarete felici. >> Sorrido a mio zio e lo abbraccio finché di lui non rimane solamente un leggero venticello.

Con una lacrima sulla guancia e un sorriso sulle labbra, gli mormoro: << Grazie. Ti voglio bene. >>

 

Tre mesi dopo:

<< Sei fatta per cardiologia, altro che neonatale. >> Sorrido e mi tolgo la cuffietta dal viso. << Grazie dottor Burke ma... no, non fa per me quel reparto. Glielo assicuro. >> Annuisce guardandomi intensamente. << Sei un ottimo medico. >> Senza farmi replicare, mi lascio da sola nella cabina preoperatoria.

Sono senza parole, uno dei medici più rinomati mi ha detto che sono brava, no ottima. Wow.

Sorridendo esco da quella stanza e mi dirigo verso il bar, dove trovo Edward ad aspettarmi. Questi tre mesi sono stati intensi, unici, passionali, felici e soprattutto pieni di amore. Inutile dire che tutti i parenti - da ambi le parti - sono felici della nostra unione. Io sono andata via da casa dei miei, ho acquistato un’abitazione mia e qualche volta Edward si ferma da me, stiamo andando piano, per cui lui continua a dormire dai suoi almeno tre volte a settimana. Ci amiamo ma pensiamo che fare le cose per gradi sia meglio. Anche in ospedale abbiamo fatto così, e devo ammettere che avrei strangolato molte mie colleghe, gli erano sempre appiccicate! Poi abbiamo messo le cose ben chiare a tutti e per quanto so, che molti hanno solo finto di essere contenti, a me non importa. Mi trovo bene in questo posto, ho un mentore che è la fine del mondo - è una donna, quindi si può intendere che il mio complimento fosse inteso in ambito lavorativo. Ho imparato più cose in questi tre mesi che in tanti a New York. Ho conosciuto molte persone e mi sono fatta dei veri amici ma la cosa positiva e che sono serena con me stessa e che il mio rapporto con Edward va a gonfie vele. << Sono ottima, lo sai? >> Sorrido a trentadue denti e Edward mi guarda malizioso. << Davvero? Posso assaggiarti? >> Rido e gli poso un leggero bacio sull'angolo della bocca, non discute e non cerca di più. Cerchiamo di non mettere i cartelli pubblicitari, tutti sanno che stiamo insieme ma non ci mettiamo mai a “amoreggiare” davanti a tutti per farli felici! Ci accomodiamo al tavolo e mangiamo mentre ci raccontiamo la propria mattinata. Sono felice, non ricordo di essere mai stata così spensierata, tutto questo è merito suo: di Edward.

 

<< Davvero? Edward dovresti dire al dottorino di non provarci con la tua fidanzata! >> Rido mentre Emmett guarda sconvolto Edward che lo osserva nello stesso modo ma per un motivo diverso. << Emmett, è un medico, è ovvio che se pensa che sia brava glielo dice. >> Emmett scuote il capo mentre Alice riempie il suo bicchiere - e quello di Jasper (il suo fidanzato) - di Pampero. << Tu sei scemo. Io non permetterei mai - a nessuno, nemmeno al mio capo - di dire alla mia fidanzata che è "ottima". >> Rido più forte mentre mi appoggio alla spalla di Edward che gli punta un dito contro. << Ha detto che è un'ottima dottoressa. Non ottima nel senso che intendi tu. >> Suo fratello ci rinuncia e si alza per prendere altri limoni. Eccoci tranquillamente seduti per terra, davanti al tavolino del mio salotto, a ubriacarci e divertirci. Emmett è solo, Rosalie era impegnata con la madre e lui se l'è svignata mettendo noi di mezzo, non ci lamentiamo, se c'è lui ci divertiamo di più. Emmett mi posa davanti al viso un limone e tutta sorridendo lancio dei gridolini di gioia, sì, sono ubriaca ma come faccio a dire basta ai Chupito?!

<< Ragazzi, abbiamo una grande notizia. >> Alice si scambia un'occhiata con Jasper e continua a parlare. << La prossima primavera ci sposiamo! >> Lancio un urlo di gioia e l'abbraccio facendola stendere sul tappeto sotto di lei, scoppiamo a ridere mentre iniziamo a parlare - ancora sdraiate per terra - di come sarà quel giorno. Assurdo, soprattutto perché il giorno dopo non mi ricorderò nulla a causa della sbronza, però sono contenta, sia per lei e sia perché questa è un'altra dimostrazione che l'amore esiste. Jasper è un tipo schivo, simpatico ma silenzioso... perfetto per Alice, soprattutto perché riesce a sopportarla quando parla per ora e riuscire a calmarla oltre a chiarirle tante cose che magari non capisce del suo lavoro o della moda. Sì, Jasper s'intende di moda. Sono fatti l'uno per l'altra.

 

<< Stai bene? >> Edward annuisce e continua a guardare la foto di James, è domenica e come al solito siamo al cimitero. E' diventata una routine di cui non riusciamo a fare a meno. Ora venire qua non ci fa più stare male, siamo tranquilli, in pace con noi stessi e con i nostri cari. Io non ho più visto in sogno mio zio, tranne una volta, la stessa sera che ho chiarito le cose con Michael e detto di amare Edward, adesso che ci penso, è anche la stessa sera in cui gli ho raccontato il perché del mio ritorno. Non è stato semplice, mi ha lasciato sfogare e mi ha solamente abbracciato, non ha parlato e non mi ha fatto domande. L'unica cosa che mi ha detto è stata: << Sei forte. >> Mio zio - nel sogno -, è stato conciso, veloce ma in quell'abbraccio mi sono beata di tutto il suo affetto nei miei riguardi. Ho chiarito le cose anche con lui... diciamo che ho anche mantenuto una promessa. Anche se so benissimo che tra me e Edward c'è molto di più. Ci amiamo, dobbiamo solo dire grazie a mio zio ma non credo che la promessa ci abbia influenzato in qualche modo. << Guarda, nevica. >> Alzo lo sguardo e socchiudo gli occhi quando dei piccoli fiocchi di neve mi sfiorano il naso. Sorrido, non ho mai amato la neve ma quest'anno è tutto diverso perciò non posso che sorridere 20040_272946179409_228419479409_3266019_3257208_ndi questa inaspettata sorpresa.  Delicatamente Edward mi afferra la mano munita di guanto e ci spostiamo fino ad arrivare alla lapide di mio zio, sorrido e appoggio la schiena sul petto di Ed che mi stringe a se. Mi bacia i capelli e rimaniamo lì per qualche minuto persi nei propri pensieri.

<< Edward, domani è la Vigilia di Capodanno, per favore giurami che anche negli anni avvenire saremo insieme. Voglio che tu sia una certezza. >> Invece di rispondermi a parole, mi fa voltare e mi posa un bacio sulle labbra, abbiamo – entrambi - continuamente bisogno di stabilità e certezze, mi capisce. So che non può promettermi una cosa del genere ma... << Ti amo. >> Sorrido, perché non sperarci?

<< Risposta più che corretta Cullen. >> Ridacchiando riprendiamo a baciarci, davanti a mio zio e sotto la neve. Sì, non era solo per una promessa.

 

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Posto mio, mio, mio!! ^^"
Essendo praticamente all'ultimo angolino, vorrei spiegare una cosa. La vedete la scritta arancione qua in alto? Beh quella è una frase che diceva mio zio quando giocavamo a carte, tipo all'asso piglia tutto oppure a tomboletta romana. Quando l'ho messa, ogni volta che la leggevo, mi si stringeva il cuore ora invece sorrido. Devo ammettere che pensare a lui - soprattutto in questi ultimi giorni - è doloroso ma... sto bene, mi sono ripresa e so che in parte è anche grazie a questa storia. Ora passiamo al capitolo. Bella è andata avanti, sta con Edward, ha raccontato anche a lui del tentato stupro e si è chiarita con Michael. Sono passati tre mesi, un grande medico le ha detto che è sprecata per il reparto neonatale, lei ha detto no ma tenete a mente quel pezzo. Alice è fidanzata e finalmente si è visto il taciturno Jasper; Emmett è sempre il solito e la coppietta felice è sempre più innamorata. Non convivono, lavorano insieme e fanno le cose con calma. Spero che il capitolo e le "scelte" vi siano piaciute. Un bacione, a presto con l'epilogo.

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Capitolo 9
*** Il cerchio si chiude ***


Titolo Storia: E' solo per una promessa?
Titolo del capitolo: Il cerchio si chiude.
Personaggi: Isabella Swan, Edward Cullen, un po' tutti.
Generi: Romantico, Commedia.
Rating: Arancione
Avvertimenti: OOC; Alternative Universe (AU)
Informazioni: Non vi ho fatto aspettare tanto. Eccomi qui. Oggi è il secondo capitolo che posto, il primo è stato Il peccato, l'amore. Ora torniamo a questa storia, wow siamo alla fine, nel vero senso della parola, perché siamo all'epilogo. Non è molto lungo, è conciso e "incolla" i pezzi del puzzle. Spero vi piaccia, non ci ho messo molto a scriverlo e non so se è molto realistico, ma non ho "saputo" fare di meglio. Grazie, davvero grazie a tutti. Non voglio commuovere e annoiare nessuno ma è anche grazie a voi - in minima parte se devo essere sincera - se ho concluso questa storia. Come avevo detto proprio fin dall'inizio, questa storia l'ho scritta principalmente per me e sapere che sono non l'unica che ha provato queste cose - perché i sentimenti, alcune scene e alcune sensazioni sono reali - non li ho provati solo io, Mi spiace di aver "perso" qualche lettrice durante la storia, ma va bene lo stesso. Ripeto: l'ho scritta principalmente per me stessa. Grazie a tutti.
 
Grepattz: Ciao come ho annunciato nel capitolo precedente, quello era l'ultimo, questo è l'epilogo. ^^ Un bacio e spero ti piaccia.
Chi61: Ciao, lo ammetto, ci hai visto bene. In questa storia lo zio è come un angelo custode, sia da vivo che non. Sono contenta di essere riuscita a coinvolgerti, dico sul serio, ne sono veramente contenta. L'epilogo non credo sia un granché, ma segna un momento importante. Un bacio. Grazie.
ChiaraBella: Ti ho aiutato? Ne sono davvero felice. Dopo cinque giorni? Wow, io non so se ce l'avrei fatta ma se ti ha fatto stare bene non posso che esserne contenta. Sì, è la fine ma si conclude bene, niente di meglio. Un bacione e grazie. Sappi che ci sono. Jess.
Sweet_Apple_Love: Ciao tesoro, sì questo è l'epilogo. Sono la prima a dispiacersi per la fine ma è arrivata al termine. Sono contenta ti sia piaciuta, grazie per aver recensito e seguito la storia, visto che sei sempre super impegnata, mi fa davvero piacere. L'influenza mi ha abbandonata, ne sono molto contenta, spero che sia lo stesso per te. Per la "storia" dell'invasione dell'ospedale, beh ho riso anch'io. Sinceramente non volevo far immaginare cose di questo tipo ma ammetto che - amante come te di Grey's anatomy - non ho potuto non immaginarmi la scena. Ti dico grazie. Davvero, davvero grazie.
 
Capitolo non betato
Ecco le storie che corregge Nevia, la beta:
La fantastica The Masquerade di Shona;
Tutte quelle di Ale03;
Tutte quelle di Anthy;
Tutte quelle di Vale_Cullen1992;
Tutte quelle di Stella del Sud;
Tutte le mitiche storie di Sweet_Apple_Love;
Tutte quelle di Wilderose;
Tutte quelle di Isabella v;
 
Le mie Fan Fiction:
L'amore non ha limiti - CONCLUSA. Rating rosso. Capitoli: 13.
~ Life or Fate? ~ - CONCLUSA. Rating rosso. Capitoli: 15.
La forza dell'amore - CONCLUSA. Rating rosso. Capitoli: 30.
E' solo per una promessa? ♡ - CONCLUSA. Rating arancione. Capitoli: 09. Aggiornata il 06/02/10
Amore Normalità - Rating rosso. Capitolo attuale: 32. Aggiornata il 01/02/10
Cantante uguale amore - Rating arancione. Capitolo attuale: 19. Aggiornata il 25/01/10
Tutto grazie a un pc - Rating rosso. Capitolo attuale: 17. Aggiornata l' 08/01/10
Giochi del destino - Rating arancione. Capitolo attuale: 15. Aggiornata il 25/01/10
Love's puzzle - Rating rosso. Capitolo attuale: 18. Aggiornata il 25/01/10
♥ Crescere - Rating arancione . Capitolo attuale: 08. Aggiornata il 26/01/10
Il peccato, l'amore - Rating arancione. Capitolo attuale: 04. Aggiornata il 06/02/10
Amore 'proibito' - Rating arancione. Capitolo attuale: 05. Aggiornata il 30/01/10
Non arrendersi - Rating arancione. Capitolo attuale: 05. Aggiornata il 27/01/10
 
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~ E' SOLO PER UNA PROMESSA?  ~

<<. ¢αριтσℓσ иσνє: ιℓ ¢єя¢нισ ѕι ¢нιυ∂є .>>

 

Bella's Thoughts

Sospirando, spengo l'auto e chiudo gli occhi appoggiando il capo al poggiatesta dell'auto. So che devo scendere e arrivare fino all'entrata del pronto soccorso ma mi è un po' complicato in questo momento. Continuo a prendere dei profondi respiri e mi accarezza la pancia. Aprendo gli occhi, afferro il cellulare e chiamo Edward, sto cercando di rimanere calma, di non cadere nel panico... d'altronde non ce n'é bisogno, devo solo partorire. << Bella lo sai che devi chiamarmi per un'emergenza. E' successo qualcosa? >> E' tranquillo ma parla a bassa voce, evidentemente l'ho trovato proprio in un momento sbagliato. << Tuo figlio sta per nascere, pensi sia abbastanza importante? >> Sospiro e aspetto una sua reazione che non tarda ad arrivare: balbetta, sputa parole senza senso e si sta agitando. Sorrido nel solo immaginarlo. Il travaglio sarà lungo - anche se spero di no - le acque mi si sono rotte due ore fa, e ora incomincio a sentire i primi dolori e le contrazioni lontane che preannunciano il parto. << Edward, sono nel parcheggio dell'ospedale, vieni a prendermi con una sedia a rotelle. Non sono ancora abbastanza dilatata, mi si sono solo rotte le acque. Sbrigati! >> Attacco e attendo mentre respiro profondamente e mi accarezzo la pancia. E' il nostro primo figlio ma tutta questa fermezza ce l'ho solo perché so pienamente cosa accadrà - avendolo fatto tantissime volte. Sono emozionata, ma non voglio farmi prendere dal "panico", basta già Edward. La mia portiera viene aperta e sorrido nel vedere Edward con il fiatone e dei colleghi - agitati quanto lui - aiutarmi a scendere e sedermi sulle due ruote. Sorrido alzando gli occhi al cielo. Al quinto mese ho smesso di lavorare, la vista del sangue mi annebbiava i sensi e mi faceva venire la nausea, per cui sono dovuta stare a riposo e per il mio caro maritino è stato un modo in più per "proibirmi" di fare le cose in modo esagerato. Lo giuro, il prossimo figlio lo fa lui! << Ragazzi? Ragazzi... guardate che devo solo partorire! >> Un urlo strozzato esce dalle gole di tutti e facendo finta di ascoltare Edward mi metto a riempire un modulo che mi è stato consegnato da un'infermiera.

E' così strano fare la paziente invece che il dottore ma ora non ci devo pensare. Devo semplicemente regolare il respiro e non spingere durante una contrazione. Ho la fronte sudata e le contrazioni sono ogni cinque minuti - più o meno. So che non manca molto e so per certo che fuori ci sono le nostre famiglie. Sono due anni che - Edward ed io - siamo sposati, viviamo ancora nella stessa casa e finalmente siamo dei veri medici, non più specializzandi. Il caso ha voluto che Ed diventasse un medico di neurochirurgia e io... un cardiochirurgo. Ho sempre detto no ma con gli anni ho notato in primis l'abilità e il piacere che provavo mentre operavo su un cuore o lì vicino. Beh non ho rinunciato a neonatale ma prenderò la specializzazione più in là, ora voglio solo pensare a far nascere il mio bambino!

<< Sei dilatata, possiamo andare in sala parto. >> Faccio dei piccoli e veloci respiri e cerco di non urlare mentre vengo percossa da una contrazione, stringo la mano di Edward e lo sento gemere per il dolore. Mi spiace per lui ma mi ha messo in questa situazione, beh deve soffrire anche lui! << Tu. Vieni. Dentro. >> Mi è complicato parlare tranquillamente, perciò devo prendere un respiro a ogni parola. Lui, intimorito, annuisce e si va a preparare - non prima di avermi detto di stare tranquillo e che è l'uomo più felice del mondo - per poi entrare in sala parto.

<< D-da questa. Prospettiva, è tutto diverso. >> La dottoressa Montgomery ride e mi allarga maggiormente le gambe. Sono sfinita e il vero parto deve ancora cominciare, ora capisco le mie pazienti! Edward mi affianca e mi stringe la mano, lo osservo; è emozionato, ha gli occhi lucidi ed è pur sempre bellissimo. Anche con quell'orribile cuffietta verde di plastica. Cerco di sorridere ma una contrazione mi sorprende facendomi urlare e gemere di dolore. Seguo - o almeno ci provo - le indicazioni che mi da la dottoressa ma in un momento come questo speri solo che vada tutto bene e che il "dolore" svanisca presto. << Bella, è uscita la testa, ancora un ultimo sforzo. >> Sbuffo e prendo aria, cazzate, quale ultimo sforzo! La testa è il minimo, da lì ci devono ancora uscire le spalle e allora sì, che sarà dolore. Cerco di non pensarci e spingo mentre una contrazione mi sovrasta. Edward è stato piuttosto silenzioso ma non importa non in questo momento e sinceramente m'importa ancora meno quando sento le urla del piccolo. Piango e Edward si volta verso di me accarezzandomi il volto. << Siamo genitori. Ti amo amore, grazie. Grazie. >> Sorrido piangendo e lo afferro per la tutina verde, spingendolo verso di me per baciarlo, mi lascia fare e gliene sono grata. Lo amo.

La dottoressa, dopo averlo lavato e controllato, lo porge a Edward, io cerco di mettermi a sedere ma sono sfinita. << Allora, come lo chiamate? >> Edward mi osserva e mi passa il piccolo. Oddio è un maschio! Sì, non avevamo voluto sapere il sesso del piccolo. Mi scambio un'occhiata con mio marito e insieme annunciamo il nome. << Francesco James Cullen. >> Francesco, come il secondo nome di mio zio e James, beh in memoria del suo migliore amico. Sorrido guardando il piccolo sdraiato sul mio petto che ascolta il battito del mio cuore. E' bellissimo e finalmente mi sento completa, il cerchio si è chiuso e ne sono felice. Una famiglia, ora siamo una vera e propria famiglia.

 

... The End ...

 

Un grazie immenso va a chi mi ha sempre seguita, appoggiata e in un certo senso confortata.

Un grazie va a chi ha semplicemente letto questa storia.
A chi ha commentato e creduto in me lusingandomi troppo. Grazie.

Sono state 124 e 134 le persone che hanno seguito e preferito questa storia. Grazie.

 

In memoria di Corrado Francesco Ligarò.

Nato il 20/09/52 - Mancato il 14/08/09

Ti voglio bene zio, grazie di tutto.

JessikinaCullen

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