La chiave che apre tutte le porte dell'impossibile... L'AMORE

di hopelove
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap. 1 - Non vedo l'ora di incontrarti... ***
Capitolo 2: *** Cap. 2 - E la vedo... ***
Capitolo 3: *** Cap. 3 - L'incontro ***
Capitolo 4: *** Cap. 4 - I would like to see you again ***
Capitolo 5: *** Cap. 5 - Sognando un cielo azzurro all'orizzonte senza nuvole ***
Capitolo 6: *** Cap. 6 - Something about you ***
Capitolo 7: *** Cap. 7 - Soffocare ***
Capitolo 8: *** Cap. 8 - Nelle braccia di un angelo ***
Capitolo 9: *** Cap. 9 - Nelle braccia di un angelo - Pov Bella ***
Capitolo 10: *** Cap. 10 - Be yourself ***
Capitolo 11: *** Cap. 11 - 60 secondi ***
Capitolo 12: *** Cap. 12 - Uomini e donne... ***
Capitolo 13: *** Cap. 13 - Sempre lei! ***
Capitolo 14: *** Cap. 14 - Brividi ***
Capitolo 15: *** Cap. 15 - Pericolosamente vicini ***
Capitolo 16: *** Cap. 16 - A casa Cullen... ***
Capitolo 17: *** Cap. 17 - Incubi... prima di un nuovo inizio. ***
Capitolo 18: *** Cap. 18 - Una sinfonia di emozioni ***
Capitolo 19: *** Cap. 19 - Sotto le stelle... Così perfetto, così intimo, così nostro. ***
Capitolo 20: *** Cap. 20 - Finalmente noi ***
Capitolo 21: *** ... ***
Capitolo 22: *** Cap. 21 - Provocazioni... ***
Capitolo 23: *** Cap. 22 - Così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno. ***
Capitolo 24: *** Cap. 23 - Rivedendoti... ***
Capitolo 25: *** Cap. 24 - Perfetto per noi ***
Capitolo 26: *** Cap. 25 - Epilogo: Suonando, prima parte ***
Capitolo 27: *** Cap. 26 - Epilogo: Suonando, seconda parte ***
Capitolo 28: *** Extra 1 - Mille volte si ***



Capitolo 1
*** Cap. 1 - Non vedo l'ora di incontrarti... ***


Ciao a tutti! Sono un'appassionata di fan fiction, ne ho lette moltissime qui su efp e vi ringrazio perchè ognuna a suo modo mi ha trasmesso tanto.

Ieri sera, presa da non so quale raptus di follia, ho iniziato a scrivere... Ed eccomi qui. Non so cosa è venuto fuori, ma ho deciso di pubblicare questa storia ugualmente, chissà forse riesco a trasmettervi qualcosa anch'io. E' un mio modo per ringraziarvi! In questa storia, Bella si trasferisce a Forks da suo padre dopo la tragica morte del fratello Samuel. Inizialmente non sarà facile, ma Edward Cullen riuscirà ad aiutarla e dopo qualche difficoltà si innamoreranno più che mai, trovandosi dopo essersi a lungo cercati. Ho già scritto parecchi capitoli, se vi può interessare, ho intenzione di finire presto... Spero vi piaccia, con tutto il cuore.

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Cap.1 – Non vedo l’ora di incontrarti

Pov Edward

  

Una musica dolcissima si diffonde nella stanza. Entro silenziosamente per paura di interrompere quella melodia così magica. Intravedo una ragazza seduta ad un pianoforte, è lei a suonare… Riesco a vederla solo di spalle, i lunghi capelli scuri ondulati le ricadono fino alla schiena. La ragazza inizia a cantare: una canzone tristissima, ma nello stesso tempo piena di amore. Non ho mai sentito una voce così bella, calda, emozionante. Mi avvicino piano, vorrei vederla in viso. Continuo ad avanzare ascoltando questa ragazza misteriosa cantare, ormai pochi metri mi separano da lei…

-  Edward!!! Edward!!! Muovitiiiiiiiiiiiiiii!!!!!

 Mi sveglio di soprassalto, che strano sogno…

 -   Edwardddddddddddddd!!!

-   Ma che cavolo… - borbotto con la voce impastata dal sonno. Due occhi azzurri vivaci e incuriositi mi osservano divertiti…

 

-   Alice!!! - urlo spazientito.

Non c’è niente di più terribile della sua voce la mattina. Alta 1 metro e 58 cm, magra, capelli neri ordinatamente spettinati, sempre allegra… Così piccola e così tremenda: mia sorella gemella. Un vero e proprio uragano. Soprattutto alle 6:45 di ogni maledetta mattina quando si ostina a svegliarmi “dolcemente” urlandomi nelle orecchie! Le ho provate tutte in questi 17 anni di convivenza forzata, ma non c’è niente da fare: puntualmente ogni santo giorno in questa casa entra nella mia camera già vestita di tutto punto con lo scopo di farmi alzare.

 -   Allora! Ti sei incantato?? Ti vuoi muovere?? O vado a chiamare Emmett per buttarti giù dal letto???

Ci manca solo Emmett. Mio fratello maggiore. 18 anni e 1 metro e 90 di forza e simpatia…

Rassegnato, mi alzo. Oggi non ho voglia di ripeterle quanto sia pazza, che le 6:45 è un orario decisamente esagerato per prepararsi per andare a scuola, che io ci metto solo 10 minuti… Che glielo dico a fare.

 -  Era ora che alzassi le tue chiappette dal letto! E’ tardi! Devo vedere Jasper tra mezzora prima dell’inizio delle lezioni!!!!

-  Lo so, lo so, sono 2 anni che vi sbaciucchiate davanti la scuola e che mi costringi a queste levatacce mattutine!

-  Esagerato! Hai solo da trovarti una fidanzata anche tu anziché perdere tempo con le tue avventure da Casanova! Non ti sei stancato di essere il bello della scuola??

-  Piantala Alice, mi stai esasperando!

-  Jeans scuri e maglia bianca a maniche lunghe, tieni!

-  Eh? – domando senza neanche rendermi conto che Alice mi ha tirato addosso dei vestiti. Si, capita spesso che lei compra degli abiti a me e mio fratello, è una patita dello shopping e della moda e grazie ai soldi che fortunatamente non ci mancano può rinnovare il vestiario e divertirsi quando vuole. Mentre cerco di dare un senso ai miei capelli, mia sorella ancora strepita…

-  Ma non hai ancora capito che è tardi?! Dobbiamo muoverci! Oggi a scuola sarà un casino!

-  E perché mai? – le chiedo sbadigliando

-  Oggi arriva la ragazza nuova!! La figlia dell’ispettore Swan! Possibile che non te lo ricordi?! – mi risponde mettendosi le scarpe, rigorosamente col tacco.

Ah si, giusto. Me lo ricordo eccome. E’ da una settimana che non si parla altro a scuola.

Il liceo di Forks è relativamente tranquillo, non capita quasi mai niente di rilevante e l’arrivo di una nuova studentessa ad ottobre sta suscitando parecchia curiosità. Da parte mia, la cosa mi lascia indifferente… Qualche tempo fa sarei stato entusiasta di una mia nuova potenziale “preda”… Alice ha ragione, sono un po’ Casanova… Intendiamoci, mi limito a divertirmi ma sempre nei limiti, non vado a letto con nessuna da un bel po’.

Dopo la fine della mia unica storia, 7 mesi fa. Un vero disastro, pensavo di essermi innamorato ma fondamentalmente era solo attrazione fisica. Ora trovo piuttosto squallido il sesso senza amore anche se non riesco proprio a provare un interesse vero oltre il lato fisico per qualche ragazza.

Dopo la tappa in bagno, mi vesto, indossando rigorosamente i vestiti che Alice mi ha gentilmente consigliato, o meglio imposto, per evitare di ascoltare ancora la sua voce squillante, poi scendo le scale verso la cucina per mangiare qualcosa.

-  Era ora! 20 minuti in bagno! – mi urla mia sorella

Sbuffo senza risponderle, ormai mi sono rassegnato. Do un bacio a mia madre piuttosto… 

-  Buongiorno amore! – mi saluta Esme, la mia dolcissima mamma.

-  Buongiorno anche a voi! – rispondo salutando anche mio padre, Carlisle, che mi sorride mentre legge il giornale, e mio fratello che mi borbotta un saluto mentre mangia una fetta di torta a bocca piena.

-  Bene adesso che ci siete tutti, vorrei parlarvi un attimo – dice Carlisle

-  Adesso papà??!! Quando vuoi parlarci devi avvisarci in anticipo! Dovevamo alzarci prima, ora si farà tardi!– esclama Alice preoccupata

Io ed Emmett scoppiamo a ridere mentre nostro padre la guarda male rispondendo:

-  Non pensavo di dover prendere un appuntamento per parlare con i miei figli! Comunque tranquilli, ci vorrà un attimo! Devo andare in ospedale, il mio turno comincia fra 30 minuti. Dunque, immagino che sappiate che oggi arriverà una nuova ragazza nella vostra scuola, Isabella Swan. E’ la figlia di Charlie…

Annuisco, come i miei fratelli. Sappiamo che è la figlia dell’ispettore, un caro amico di mio padre. Continuo ad ascoltarlo, sto iniziando ad incuriosirmi… Non bastavano i 356 studenti, ora anche i miei genitori ci parlano di lei! 

-  Non so se vi ricordate la tragedia che ha colpito il nostro Charlie un anno fa… Lui non ne parla mai… E tanto meno noi… - continua mia madre intristendosi - Suo figlio, Samuel Swan, ha avuto un terribile incidente dove… ha perso la vita. Una terribile disgrazia…

Accidenti… è vero, non ci avevo più pensato! E notando le facce stupite dei miei fratelli, neanche loro. Che stupido… Ricordo vagamente quanto è accaduto.

Charlie vive solo da molti anni, da quando la moglie, Renée, l’ha lasciato portandosi via i 2 figli ancora piccoli e trasferendosi a Phoenix. Da quanto so, lui è sempre andato a trovarli ogni volta che poteva, ma un anno fa… Pover’uomo…

Non si sa bene cosa sia successo, per lo meno qui a Forks. Si sa solamente che il figlio maggiore dell’ispettore, 19 anni, è morto in un incidente. Niente di più. C’è chi dice che una macchina gli ha tagliato brutalmente la strada ed è rimasto ucciso sul colpo…  Altre voci dicono che non era lui a guidare… Si diceva persino che era ubriaco e ha perso il controllo dell’auto… Di sicuro, Charlie era distrutto… Ma malgrado ciò ha messo a tacere qualsiasi voce sulla vicenda e tutta la cittadina miracolosamente non ne ha più parlato… Io per primo non ci ho più pensato, anzi, avevo quasi dimenticato questa brutta storia nonostante i miei genitori gli sono stati molto vicino.

Charlie è rimasto a Phoenix per circa 5-6 mesi, per restare accanto alla ex moglie ma soprattutto alla figlia più piccola, Isabella… Deve aver sofferto molto povera ragazza… le è morto un fratello.

Ascolto mio padre e mia madre che ancora parlano, ribadendoci quanto ha sofferto Charlie, quanto deve essere atroce perdere un figlio, quanto nel loro piccolo cercano di aiutarlo…

-  Quindi ragazzi, la figlia di Charlie ha deciso di trasferirsi qui dal padre, per stargli vicino, immagino. Non deve essere semplice per lei, andare in una città nuova, trovarsi al centro dell’attenzione… Il suo arrivo farà ricominciare le voci… Forks è così piccola! Insomma, cercate di aiutarla ad ambientarsi, diventate amici, con discrezione. Ricordatevi che ha subito una grave perdita. Conto su di voi, io e vostra madre sappiamo che siete dei ragazzi in gamba. Bene, si è fatto tardi, andate a scuola, su! – conclude mio padre alzandosi.

Ha ragione, perfettamente ragione… Isabella Swan ha già sofferto abbastanza, vorrei proteggerla… Ma che vado pensando!  Non l’ho mai vista, non la conosco… Eppure sento nascere uno strano senso di protezione dentro di me, una sensazione nuova…

Perso nei miei pensieri, mi ritrovo davanti al garage, con i miei fratelli, stranamente silenziosi, e saliamo nella mia amata Volvo C30 grigia.

Destinazione: Forks High School. Isabella Swan, non vedo l’ora di incontrarti…

 

QUESTI PERSONAGGI NON MI APPARTENGONO, SONO DI PROPRIETA’   DI STEPHENIE MEYER. QUESTA STORIA E’ STATA SCRITTA SENZA ALCUN SCOPO DI LUCRO.

Come vi sembra? :)

 

 

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Capitolo 2
*** Cap. 2 - E la vedo... ***


Eccomi subito qui con il secondo capitolo! Già, ieri ne ho scritti ben 7! Quindi se la mia storia può piacere, aggiornerò molto presto!

Buona lettura!

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Cap. 2 – E la vedo…

 Pov Edward

 

Una volta parcheggiato, Alice si catapulta fuori dalla macchina andando incontro al suo “Jazz” che la guarda scuotendo la testa… Ma come farà a sopportarla, boh! Però, sono davvero una bella coppia, stanno insieme da 2 anni ma sono sempre stati innamorati l’uno dell’altra ed io sono davvero felice per loro, il mio cognatino è il mio migliore amico fin dalle elementari e saprà sicuramente rendere felice mia sorella.

 

-  Ma guardala! A volte mi chiedo se c’è stato uno scambio di culla all’ospedale! Non può essere una vera Cullen! – afferma Emmett ridendo

-  Già, non ci assomiglia per niente! – concordo io per poi salutare Jasper – Ehi! Buongiorno!

-  Ciao ragazzi! Fatto tardi sta mattina? Alice non è riuscita a darti la sveglia, Ed? – mi risponde lui facendomi l’occhiolino

-  No, no, la sveglia me l’ha data fin troppo bene! E’ che nostro padre vol…-

-  Voleva parlarci, si si! Jazz, dov’è la mia Rose?? – mi interrompe Emmett guardandosi attorno.

-  Ha dimenticato il telefono in macchina… Arriva subito.

-  Ah… eccola!! – dice mio fratello sorridendo come un ebete.

Ecco un’altra coppia proprio innamorata… Eh già, l’unico single sono io… Ma a me va bene così. Altroché se va bene, non ho nessuna voglia di impegnarmi in una relazione!

Rosalie e Emmett stanno insieme da quasi 4 anni, lei è la classica bella ragazza, bionda, occhi azzurri, fisico da modella. Ma soprattutto l’unica in grado di tenere testa a mio fratello! I loro battibecchi sono divertentissimi, soprattutto quando lei lo minaccia di tenerlo a “stecchetto”!

 

-  Buongiorno amore! Ciao a tutti! – esclama Rosalie, dopo aver baciato Emmett e abbracciato mia sorella – Come mai avete fatto tardi oggi?

-  Colpa di papà! – spiega Alice – Non ci ha avvisato che voleva parlarci!

-  E di cosa voleva parlarvi? Che hai combinato Emmett? – domanda Rose dubbiosa

-  Io? Perché devo entrarci sempre io? – risponde lui sgranando gli occhi con un’espressione buffissima.

 

Dopo una bella risata collettiva, Alice racconta a grandi linee cosa ci hanno detto i nostri genitori riguardo la nuova studentessa, quando ad un tratto vediamo arrivare un vecchio e rumoroso pick up rosso. Sta parcheggiando proprio accanto la mia Volvo…

 

-  Ehi!  Ma di tanti posti liberi proprio vicino la mia macchina si deve mettere quello? Speriamo che non me la tocca quando apre la portiera… - sussurro io preoccupato.

-  Piantala Edward! – mi rimprovera Alice – Chissà se è Isabella Swan!

-  Mi sa proprio di si! – esclama Jasper dopo che una ragazza scende dall’auto e inizia ad incamminarsi verso il cortile.

 

Faccio qualche passo in avanti per vedere meglio…

E la vedo. La ragazza più bella che avessi mai visto…

 

Alta, fisico perfetto, lunghi capelli castani, un viso a cuore dai lineamenti dolcissimi. Indossa un pantalone bianco aderente che fascia le sue gambe snelle, una maglia azzurra con una cinta bianca in vita, delle semplici e graziose ballerine bianche ai piedi.

Porta lo zaino su una spalla e cammina svelta verso la segreteria, cercando di ignorare tutte le persone che la stanno fissando. Mi sono quasi incantato ad osservarla… e pensare che di belle ragazze ne ho viste, accidenti! Ma lei… in pochi istanti mi sta stregando. E’ da questa mattina che non faccio altro che pensare alla misteriosa Isabella Swan, e adesso lei ha un volto. Un bellissimo volto. Il mio cuore accelera i battiti… Continuo a seguirla con lo sguardo, fin quando entra nell’ufficio della signora Cooper, la segretaria della nostra scuola, scomparendo dalla mia vista. Mi riprendo, e mi accorgo subito che non ero l’unico ad essermi incantato a guardarla... Beh, dovevo immaginarlo. Emmett e Jasper mi fissano divertiti, mentre Alice sta dicendo qualcosa a Rose.

 

-   Ti sei imbambolato, fratellino??!! – mi stuzzica mio fratello.

-   Eh?

-   Dai Ed! Hai già puntato la nuova! – dichiara Jasper ridendo

-   Non ho puntato nessuno… - mi difendo prontamente.

-   Beh, è messa proprio bene… Ahia Rose!! – esclama Emmett mentre Rosalie gli dà uno scappellotto in testa.

-   A chi la racconti Edward? Te la sei mangiata con gli occhi! – continua Jasper

-   Si vedeva tanto? – gli chiedo… Cavolo, devo stare più attento, non posso fare stè figure…

-   Per noi che ti conosciamo bene direi di si! Me lo sentivo che l’arrivo di questa nuova ragazza avrebbe portato delle novità… Da quello che ha raccontato nostro padre deve essere una in gamba, ed ha sofferto molto. Non giocare con lei Edward. –risponde mia sorella assottigliando gli occhi.

-   Non voglio giocare con lei…

-   Meglio così. Voglio diventare sua amica, e non perché ce lo hanno chiesto i nostri genitori, vorrei aiutarla nel mio piccolo… chissà cosa sarà successo esattamente a Phoenix. – conclude Alice mentre Jasper annuisce stringendola a sé.

 

Ci incamminiamo verso l’entrata e rifletto sulle parole di mia sorella…

Ha ragione, chissà cosa è accaduto precisamente a Samuel Swan, il fratello di Isabella. Chissà cosa l’ha spinta a trasferirsi a Forks, chissà perché mio padre si intristisce sempre quando parla del suo amico Charlie. Beh certo, la morte del figlio è sicuramente una tragedia terribile… Ma penso che ci sia sotto dell’altro.

Mi avvio a lezione di inglese, con la certezza di volerne sapere di più ma soprattutto con la voglia di incontrare ancora la misteriosa ragazza.

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Capitolo 3
*** Cap. 3 - L'incontro ***


 

L'incontro...

 

Beh, ho deciso di postare subito anche il terzo capitolo! E vorrei dedicarlo a:

vanderbit Ciao! Sono contenta che la mia storia ti incuriosisce! Spero di non deluderti! Kiss!

- e a ELLAPIC Ciao! Eh già, potrebbe essere un sogno premonitore! Non posso dirti di più, ma sappi che sei stata molto intuitiva!

Vi ringrazio per aver recensito! Un grazie speciale va anche a Giulia_Cullen per aver inserito la ff tra i preferiti, a voi che mi seguite,

1 - crista [Contatta]
2 - ELLAPIC [Contatta]
3 - espa2009 [Contatta]
4 - lisepotter [Contatta]
5 - vanderbit [Contatta]

e a tutti i lettori silenziosi! 

 

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Cap. 3 – L’incontro

 

Pov Edward

 

10 minuti. Ancora 10 minuti e finalmente anche l’ora di trigonometria sta per finire. Dopo 2 ore di inglese e una di trigo sono piuttosto cotto. Me la cavo abbastanza bene a scuola, diciamo pure che sono tra gli studenti migliori. Studiare mi riesce semplice, non devo sforzarmi più di tanto, ma oggi non ne posso più. Non vedo l’ora di sentire suonare quella maledetta campanella per andare in mensa. Il motivo? Semplice: non ho più visto la Swan da sta mattina, almeno in mensa riuscirò ad incontrarla!

 

-  Ehi Edward! Ma che hai oggi? – mi chiede Ben, il mio vicino di banco, nonché mio grande amico.

-  Niente, sono solo un po’ stanco… Ho dormito poco, tutto qui.

-  Fatto le ore piccole, eh?

-  Nah… Sono tornato a casa verso mezzanotte.

-  Non è da te! Come mai così presto? Non dovevi uscire con la Stanley?

-  Appunto! Jessica è una palla pazzesca, ha cominciato a parlare e non la finiva più, peggio di mia sorella! Per non parlare di tutte le volte che si tirava su la gonna per mostrarmi le cosce… Ridicola!

 

Già, proprio una serataccia ieri! Ma la colpa è mia che mi sono lasciato convincere ad uscire con lei. Per fortuna sono riuscito a tornare a casa presto… Sicuramente non ripeterò l’errore.

 

-  Ahahah! – ridacchia Ben guadagnandosi un’occhiataccia dalla prof.

-  Ridi ridi! Te piuttosto, hai invitato al cinema Angela? – gli chiedo conoscendo la sua cotta per Angela Weber, una nostra coetanea molto carina e gentile.

-  No… Mi è mancato il coraggio!

-  Ma Ben! Che ci vuole!

-  La fai facile tu… Sei il ragazzo più gettonato della scuola!

-  Ma se Angela balbetta sempre quando sei nei paraggi, si vede che le interessi!

-  E se mi dice di no?

-  Almeno ci hai provato! Non lo saprai mai se non ci provi!

-  Hai ragione Edward…

-  Come sempre!

-  Spiritoso! D’accordo… a pranzo le propongo di uscire insieme… Speriamo bene!

-  Andrà bene vedrai! – lo rassicuro proprio mentre suona la campanella.

 

Era ora! Io e Ben ci incamminiamo verso la mensa, lui cerca Angela, io cerco Isabella. Mi sembra così assurdo, mi è bastato vederla per pochi attimi per interessarmi così tanto a lei… Mah, mi starò rimbambendo!

Continuo a guardarmi intorno, ma niente. Stiamo per arrivare in mensa quando la intravedo… si, è lei, Isabella! Sta uscendo dall’uscita d’emergenza… ma dove va? Senza il minimo di esitazione, decido di seguirla. Avviso Ben e a passo svelto cerco di raggiungerla. Accipicchia, come cammina veloce! La intravedo sedersi sul prato dietro il cortile della scuola… Adesso sono indeciso, e se vuole restare sola? D’altronde se si è allontanata ci sarà un motivo. E se le do fastidio? Insomma Cullen, cosa sono tutte queste paranoie per una ragazza? Da quando sei diventato timido e insicuro? Muoviti e raggiungila!

Prendo coraggio e mi siedo accanto a lei. Isabella si volta e mi osserva. Io invece mi perdo nei suoi occhi, non li avevo ancora notati. Sono di un verde smeraldo con sfumature marroni intenso, come cioccolato fuso: un colore particolare quanto ipnotizzante. Incredibilmente profondi ed espressivi ma anche molto tristi. Il mio cuore accelera nuovamente i battiti come quando l’ho intravista questa mattina, non riesco a distogliere lo sguardo dai suoi occhi. Non so quanto tempo restiamo lì a guardarci in silenzio, so solo che non è bellissima… e’ stupenda. Mi rendo conto che dovrei dire qualcosa, non posso restare a fissarla ancora in silenzio come un idiota… Le sorrido… E mi sorride anche lei, un sorriso dolcissimo…

 

-  Ehm… Ciao - le sussurro

-  Ciao… - mi risponde arrossendo. Cavolo, è ancora più bella quando arrossisce…

-  Ti dispiace se resto un po’ qui? – le chiedo cercando di non essere troppo invadente ma sperando con tutto me stesso che mi dica di rimanere

-  No, no, resta pure.

-  Edward Cullen, piacere. – mi presento porgendole la mano.

 

Lei mi sorride nuovamente e me la stringe. Nel momento in cui le nostre dita si sfiorano sento una strana scossa mai provata prima percorrermi tutto il corpo. E’ una sensazione bellissima, non riesco a trovare le parole adatte per esprimere l’emozione che il solo tocco della sua mano mi ha trasmesso… Che diavolo mi sta succedendo?

 

-  Isabella Swan, ma chiamami pure Bella, preferisco.

-  Bella… Come mai qui tutta sola? – le chiedo cercando di riprendermi e di non pensare più al brivido lungo la schiena che ho provato quando le ho stretto la mano.

-  Ehm…

-  Scusami, non volevo essere invadente.

Idiota! Ti pare il modo di iniziare una conversazione?! Che fine ha fatto il tuo savoir-faire Cullen? Bella abbassa il viso osservando un punto indefinito a terra, poi ad un tratto mi risponde con un sussurro:

-  Tranquillo, è che… avevo bisogno di un po’ d’aria.

-  Capisco, non deve essere facile trasferirsi in una nuova città, cambiare scuola…

-  Già… Non è facile. Anche se devo dire che sono tutti molto gentili.

-  Hai conosciuto qualcuno in particolare?

-  Beh, la prima persona che ho incontrato è stata una ragazza piuttosto… esuberante, si. Ma molto simpatica, mi ha fatto fare una bella risata. Si chiama Alice.

Scoppio a ridere. Alice non si smentisce mai! Bella mi guarda interrogativa ed io le spiego che la ragazza esuberante di cui parla è:

-  Mia sorella!

-  Tua sorella?! Oh cielo, non volevo definirla esuberante, scusa… io… - balbetta Bella arrossendo ancora. Sicuramente starà pensando di aver fatto una gaffe! Sorrido cercando di rassicurarla:

-  Non preoccuparti, non potevi usare parola migliore! Anzi, sei stata fin troppo delicata… Alice è una forza della natura, ma è un tesoro. Si può sempre contare su di lei. Però ti avverto, in un attimo riesce a farti fare tutto ciò che vuole!

-  Ah, mi hai avvisato troppo tardi…

-  Cioè?

-  Non so come c’è riuscita… come dici tu, in 5 minuti non so come ha fatto a farmi accettare un pomeriggio di shopping! Io che detesto i negozi!

-  Te l’ho detto, è impossibile contraddirla. E quando sarebbe questa giornata di torture?

-  Non so di preciso... Tua sorella parlava di oggi, ma mi ha detto che ci saremmo messe d’accordo all’uscita della scuola. Oh… sta suonando la campanella! – esclama Bella alzandosi.

 

Dannazione! Così presto! Quanto vorrei restare lì a chiacchierare ancora con lei!

 

-  Già… purtroppo dobbiamo andare! - Esclamo alzandomi controvoglia. Ci avviamo insieme verso la scuola, restando in silenzio. Una volta arrivati all’ingresso le domando che lezione ha adesso.

-  Ehm… letteratura, edificio… - mi risponde titubante intrecciandosi tra il foglio dell’orario e la piantina del liceo. Buffissima!

-  Edificio 6. Vieni, ti faccio strada! – Decido di accompagnarla per restare il più possibile in sua compagnia…

-  Grazie Edward. – Oh cielo! Com’è bello il mio nome pronunciato dalle sue labbra! Cavoli Cullen, riprenditi! Ti stai rammollendo! Mi sembri un bambino alla sua prima cotta! – Ecco, siamo arrivati! – Purtroppo…

-  Oh, è vero… - afferma Bella con un’espressione… dispiaciuta? Nah, sogna Cullen! -Beh, grazie ancora per l’aiuto – continua lei sorridendomi.

-  Figurati, mi ha fatto piacere conoscerti e… - dai Cullen, inventati qualcosa per rivederla! Pensa, pensa! - … e se ti va potrei aiutarti anche con mia sorella… Potrei accompagnarvi a fare shopping! – Ecco di tante cose che potevi proporle… Io che mi offro volontario per ore di negozi! Ti sei dato la zappa sui piedi!  

-  Magari! – esclama Bella con una luce luminosa negli occhi e con un bellissimo sorriso. Beh, se questa è la sua reazione forse ne vale la pena dedicarmi allo shopping! 

-  Perfetto, allora ci vediamo dopo! – e così dicendo mi incammino verso spagnolo con un sorriso enorme mentre lei entra in classe.

 

Dunque Cullen, facciamo un riepilogo: ho conosciuto una ragazza bellissima, sono riuscito a parlarle per un po’ e ho ottenuto una specie di appuntamento. Beh, non proprio appuntamento, considerando che ci saranno sicuramente anche Alice e Rose. Devo convincere Emmett e Jasper a venire con noi così potrebbero distrarre le rispettive fidanzate e potrei guadagnarmi qualche momento da solo con Bella… Sarà difficile allontanare quelle due patite di moda ma devo provarci! Perso nelle mie considerazioni, cerco di ascoltare un po’ il professore di spagnolo, ma non riesco a smettere di pensare ad Isabella… Già, non ho riepilogato la cosa più importante: le strane emozioni che sto sentendo nascere dentro di me. Mi sento attratto da lei fisicamente, e questa non è una novità, il genere femminile non mi è ma stato indifferente! Ma non è solo questo, la scarica elettrica che mi ha attraversato quando le ho stretto la mano mi ha lasciato stordito. E poi ho voglia di conoscerla, di vedere i suoi occhi accendersi di gioia, di farla sorridere… E’ assurdo, non ho mai provato niente di simile…

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Capitolo 4
*** Cap. 4 - I would like to see you again ***


Ciao a tutti! Eccomi qui con il quarto capitolo, vi avviso: non è dei migliori, ma dopo averlo corretto più volte, ho preferito non modificarlo più!

 Il prossimo sarà un pov Bella! E devo dire che ne sono veramente soddisfatta, mi piace molto come è venuto!

E ora passiamo ai ringraziamenti, doverosi come sempre!

Innanzitutto rispondo alle recensioni:

 

Giulia_Cullen Grazie per i complimenti! Davvero! Sei un tesoro! Sono contenta che la storia ti piaccia, spero di non deluderti!

vanderbit grazie per aver recensito tutti e tre i capitoli! Mi fa piacere che questa storia ti incuriosisca e si, il prossimo capitolo sarà un pov Bella! E ce ne saranno degli altri! Kiss!

ELLAPIC Ciao! Hai visto che postato subito un altro capitolo? Spero ti piaccia! A presto!

nanerottola Ciau! Sono proprio contenta di averti incuriosito e che hai letto i capitoli tutti d’un fiato, capita spesso anche a me con molte ff! A presto! Kisses

valli Sai che anch’io sto leggendo la tua ff: Nothing really matters e che mi piace molto?! Quindi contraccambio i complimenti! Sono veloce a postare perché ho scritto fino al cap. 6! Devo ringraziarti perché mi hai fatto accorgere di aver scritto Seattle anziché Phoenix nel primo capitolo! Hai fatto bene a farmelo notare! Renée e i due figli, Samuel ed Isabella, si trasferiscono a Phoenix e sempre a Phoenix capita l’incidente di Samuel Swan di cui adesso non posso svelarti di più! A presto! ;) 

 

Volevo inoltre ringraziare chi mi ha inserito tra i preferiti:

 1 - 7mc [Contatta]
2 - bell [Contatta]
3 - Giulia_Cullen [Contatta] 

 chi tra i seguiti:

 

1 - Alessandrina_92 [Contatta]
2 - crista [Contatta]
3 - denidb [Contatta]
4 - ELLAPIC [Contatta]
5 - espa2009 [Contatta]
6 - Eva17 [Contatta]
7 - Kahlan Amnell [Contatta]
8 - lisepotter [Contatta]
9 - mery123 [Contatta]
10 - orchidea85 [Contatta]
11 - sabribot [Contatta]
12 - vanderbit [Contatta] 

 e tutti colori che leggono la mia storia!

 P.S: Ho notato che le visite sono davvero tante, ma se potete, lasciate anche un commentino! Quando leggevo le ff non mi rendevo conto di quanto fa piacere leggere le recensioni: è bello scoprire punti di vista diversi sull’andamento della storia, apprezzamenti e perché no, anche critiche costruttive che motivano a migliorarsi.

Beh, ora vi lascio al capitolo, con la promessa che se vedrò un riscontro positivo, domani posterò il 5° capitolo!

Ciao!

 

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Cap. 4 – I would like to see you again

Pov Edward

 

-  Ehi Edward! – mi chiama Jasper facendomi cenno con la mano. Finalmente la giornata scolastica è finita, ora ce ne andiamo a casa, e nel pomeriggio potrò vedere Isabella!

-  Ciao ragazzi! – saluto raggiungendoli nel cortile.

-  Ehi fratello! Ti cercava Jessica Stanley! Sembrava un po’ scocciata, ha detto che devi richiamarla! – mi informa Emmett scoppiando a ridere, presumo dopo aver visto la mia espressione!

-  Oh per carità! - borbotto io.

-  Ma dove eri finito oggi? – mi chiede Alice ma senza lasciarmi il tempo di rispondere, comincia infatti a farmi il resoconto della mattinata come una macchinetta: - Sai, ho conosciuto Isabella Swan, l’ho convinta ad uscire insieme, andiamo a fare shopping, ma in mensa non c’era quindi adesso devo trovarla per dirle che la passo a prendere alle 4 in punto! Anzi, la passiamo a prendere! Eh si, carini, verrete anche voi maschietti!

-  Che?? – esclamano insieme Emmett e Jasper terrorizzati mentre io esulto dentro di me. Eh già, la mia cara sorella senza saperlo mi sta aiutando con i miei piani!

-  Dai tesoro… Non vorrai lasciarmi da sola… - ecco Rosalie che comincia la sua opera di persuasione con mio fratello mentre Alice fa gli occhi dolci con Jasper. Rassegnati, i due si arrendono…

-  Perfetto! Andiamo tutti ma non intravedo Bella! Fortuna che le ho chiesto il numero di telefono, così almeno posso rintracciarla, però le avevo detto di vederci all’uscita e…

-  Frena Alice! – la interrompo io – vedrai che adesso arriva. Il suo pick up è ancora parcheggiato. Anch’io l’ho conosciuta, abbiamo trascorso la pausa pranzo insieme.

-  Che cosaaa?? Edward non dirmi che ci hai provato??

-  No Alice, non ci ho provato… Ci ho parlato e… Vengo con voi oggi pomeriggio.

-  Ah quello era scontato! – ribadisce mia sorella – ah! Eccola! Bella! Bella!

Isabella sta camminando svelta verso la sua macchina e si volta non appena sente la voce di Alice chiamarla. I nostri sguardi si incrociano e sento nuovamente un brivido lungo la schiena. Sorride e arrossisce… Quant’è bella quando le sue guance si imporporano… Sta venendo da noi! Oh cielo… calma Cullen, ricordati chi sei!

-  Bella! Pensavo di non trovarti più! Vieni che ti presento agli altri! – la accoglie Alice con il suo solito entusiasmo – Alloooooora, lui è il mio fidanzato Jasper! Lei è Rosalie, sua sorella nonché fidanzata di mio fratello maggiore Emmett! E poi c’è… Edward, mio fratello gemello! Ma mi ha detto che vi siete già conosciuti…

Bella arrossisce… Io le sorrido ancora senza neanche accorgermene, lei ricambia ma poi inizia a salutare gli altri che a turno le stringono la mano presentandosi contenti.

 

-  Dunque Bellina, posso chiamarti Bellina, vero? – le chiede il solito Emmett ridendo mentre Bella si limita ad annuire – Oggi pomeriggio ci tocca fare un bel giro per negozi!

-  Macché giro! Un assalto ai negozi!! Per te va bene verso le 4 vero Bella? – ricomincia mia sorella

-  Si, va bene – risponde lei un po’ titubante mordendosi il labbro inferiore. Ripenso a quando mi ha confessato di non amare particolarmente lo shopping… Forse non le va di uscire con noi oggi pomeriggio ma si è sentita “costretta” dal tornado Alice… O forse non vuole stare in nostra compagnia… Ma no, cosa vado a pensare? In ogni caso, devo riuscire a farla sentire a suo agio.

-  Passiamo noi a prenderti! – le propongo guardandola negli occhi. Annuisce e arrossisce ancora.

-  Vedrai ci divertiremo! – le assicura Rosalie

-  Certo! Beh, adesso vado, ci vediamo dopo ragazzi e… grazie! – E così dicendo Bella ci saluta regalandomi un altro dei suoi dolcissimi sorrisi.

 

La guardo allontanarsi e salire sul suo pick up quando la mia contemplazione viene interrotta dal brontolio del mio stomaco che fa scoppiare gli altri in una fragorosa risata…

 

-  Che avete da ridere? – borbotto un po’ imbarazzato

-  Fame Ed?! – mi chiede Jasper facendomi l’occhiolino

-  Si, ho fame! Non ho pranzato oggi! – Ma ne è valsa la pena, penso tra me…

-  Chissà che avevi da fare… - mi stuzzica Emmett – o di che tipo di fame parli! 

-  Su andiamo che si fa tardi! – Anche questa volta devo ringraziare Alice per aver sviato il discorso e la seguiamo verso le rispettive macchine.

Accendo lo stereo e le note di “I would like to see you again” fanno da sfondo ai miei pensieri su Bella accompagnandomi verso casa.  E’ proprio vero, non vedo l’ora di incontrarti ancora…

 

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Capitolo 5
*** Cap. 5 - Sognando un cielo azzurro all'orizzonte senza nuvole ***


Come promesso ecco il 5° capitolo! Adoro aggiornare presto! Spero apprezzerete! E’ che avendolo pronto non resisto alla voglia di condividerlo con voi! Questo sarà un Pov Bella, sono soddisfatta di come è venuto, non è lunghissimo ma intenso. Nel prossimo capitolo tornerà Edward a parlare e sarà molto più lungo!

Ora una precisazione doverosa e IMPORTANTE: in questa storia, Bella suona il pianoforte, oltre a cantare e comporre musica. La sua è una passione enorme, che condivideva con il fratello purtroppo scomparso nel drammatico incidente di cui ho solo accennato. La musica per Bella ha sempre rappresentato la migliore valvola di sfogo (come è per me!), soprattutto in questo periodo difficile.

Per esigenze di “copione”, diciamo così, spesso potrei inserire canzoni a mio parere bellissime e famose, “fingendole” scritte e cantate dalla nostra Bella. Ovviamente citerò sempre le veri cantanti e autrici! Non so se questa mia scelta possa dar fastidio a qualcuno… Fatemi sapere, vi prego! Adoro la musica e spesso rimango senza parole ascoltando i testi delle canzoni che calzano a pennello con questa mia ff. Non so come mi sia venuta questa idea, ma senza neanche accorgermene ho iniziato a scrivere ed è venuto così…

I ringraziamenti e le risposte alle recensioni le trovate alla fine del capitolo!

Fatemi sapere cosa ne pensate, per me è importante!

 Grazie, come sempre.

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QUESTI PERSONAGGI NON MI APPARTENGONO, SONO DI PROPRIETA’ DI STEPHENIE MEYER. QUESTA STORIA E’ STATA SCRITTA SENZA ALCUN SCOPO DI LUCRO.

 

Cap. 5 – Sognando un cielo azzurro all’orizzonte senza nuvole

Pov Bella

 

“Senza andata né ritorno
io consumo un altro giorno,
confinandomi di niente,
tanto il niente è quello che hai lasciato dietro te…” *

 

 Sono completamente immersa nella musica. E’ sempre così quando scrivo e quando compongo, mi estraneo da tutto e da tutti, ci sono soltanto io, la mia mano scorre veloce nei tasti bianchi e neri del pianoforte senza aver bisogno di guardarli, conosco perfettamente la loro posizione e melodia; lo spartito si riempie di note, le parole nascono spontanee.

 

“Ed io che non riesco a mostrare emozioni,

ed io che non riesco più a piangere…”

 

La morte di Samuel è un incubo. Ogni volta penso di non avere più lacrime ma ogni volta devo ricredermi. Piango, ogni notte piango ininterrottamente. E al mattino, indosso una maschera, cerco di sorridere e di mostrarmi serena. Per Charlie. Per cercare di aiutare mio padre.

I miei genitori non mi hanno mai vista piangere dalla scomparsa di mio fratello. Anzi, nessuno mi ha mai visto piangere. I ricordi di quella maledetta sera mi colpiscono come un fiume in piena che implora di essere liberato, ma prepotentemente li scaccio ancora una volta. Non riesco però a mandar via dalla mia mente ciò che è successo dopo.

Mi sembra ieri quando ho urlato con tutta la voce che avevo dopo che i medici ci hanno comunicato “il decesso” di Samuel, per poi restare in silenzio per 2 mesi senza riuscire a dire neanche una parola. Non sono uscita di casa per non so quanto tempo, rimanevo nella stessa posizione per ore, osservando con sguardo assente un punto indefinito di fronte a me. I dottori dicevano che ero in stato catatonico, non reagivo a nessuno stimolo, il mio cervello era sordo e muto. Poi sono cominciati gli attacchi di panico. Tremavo. Soffocavo. E mi sentivo dannatamente in colpa. Un’egoista della peggior specie…

Come se non bastasse la morte di Samuel, i miei genitori erano costretti a sopportare anche la visione della loro unica figlia rimasta in questo stato pietoso. Mi hanno portato chissà da quanti psicologi senza ottenere nessun risultato.

Poi un pomeriggio ho distrutto il mio pianoforte: in quello strumento c’erano i ricordi più belli della mia vita ma anche i più strazianti. Charlie, Renée e Phil erano lì a guardarmi increduli e annientati dalla sofferenza. Impotenti, rassegnati. Mia madre si accasciò a terra, continuando a ripetere il mio nome. Quella vista segnò la mia svolta: non potevo, non dovevo far soffrire ancora la mia famiglia. Loro avevano bisogno di me! Che stupida, che egocentrica! Corsi ad abbracciare la donna che mi ha messo al mondo e in quella stretta ci misi tutto l’amore che avevo. All’abbraccio si unì anche mio padre. Poi, mi precipitai a comprare un pianoforte nuovo. Da quel momento…

 

“sto sprecando un altro giorno in più”

 

…facendo credere di aver ricominciato a vivere. Mi sono trasferita a Forks anche per questo. Qui, posso fingere più facilmente, aiutando mio padre che era troppo solo. Soffoco il dolore dietro l’apparenza, ma quando entro nella mia camera smetto di indossare la maschera scoppiando in un pianto liberatorio e lo stesso quando mi siedo al piano entrando nel mio mondo. Nelle mie canzoni sono finalmente me stessa.

 

“Ed io che non riesco a sentire emozioni,

ed io che non riesco più a ridere”

 

Già. Non riesco o non voglio Bella? Questa mattina ho riso, più volte. E ogni volta immediatamente mi sono sentita in colpa. Non devo ridere, non devo essere felice.

Samuel non c’è più, me l’hanno portato via, i miei genitori sono distrutti, ed io con che coraggio mi metto a fare amicizia? Come ho potuto accettare di uscire con quei ragazzi? Sono così simpatici e gentili…

E come ho potuto incantarmi a guardare Edward? Sospiro cercando di calmarmi. Chiudo gli occhi, ormai pieni di lacrime. Ed ecco che ripenso al ragazzo che ho conosciuto oggi, al suo sorriso così particolare quanto speciale, ai lineamenti impeccabili del suo viso, ai suoi capelli color bronzo, al suo fisico talmente perfetto da sembrare scolpito nel marmo. E i suoi occhi. Così sinceri, così dolci. Due laghi blu dove immergersi e sentirsi a casa. E’ stato davvero gentile quando si è avvicinato a me, le sue premure mi hanno imbarazzato e messo a mio agio contemporaneamente. Un piacevole controsenso. Ma non posso, non devo. Non ci andrò. Esatto, non posso, non devo uscire con loro. Ma come faccio ad avvisarli? Che sciocca, ho dato il mio numero ad Alice e non ho pensato di farmi dare il suo. O meglio, quello del fratello. Non ne combino una giusta. Poco male, quando arriveranno inventerò una scusa. E soprattutto non devo più cacciarmi in situazioni simili. Il dolore al petto è sempre più forte… Il nodo alla gola è quasi insostenibile. Le lacrime continuano a scendere sul mio viso, mi manca l’aria. Devo aprire la finestra, mi sembra di soffocare, di impazzire.

Lentamente, mi alzo e mi avvicino alle finestre della mia camera per poi spalancarle. Nonostante siamo ad ottobre, l’aria fredda di Forks mi colpisce in pieno viso.

Inizio a fare dei respiri profondi fino a quando il mio sguardo si posa su una Volvo grigia metallizzata parcheggiata di fronte casa. Osservo meglio… o santo cielo! E’ Edward! E’ venuto lui a prendermi! Sorrido, sorrido felice mentre i battiti del mio cuore accelerano. Ma lentamente si fa strada dentro di me la consapevolezza della decisione che ho preso poco fa: non uscire con nessuno, a maggior ragione con lui. Il sorriso sparisce e nuove lacrime mi bagnano le guance. Sospiro e guardo l’orologio: 15:38. Ed eccomi nuovamente a sorridere… E’ venuto con 20 minuti di anticipo! Magari voleva vedermi… Non illuderti Bella, ricordati che non puoi. Non mi merito di essere felice. E soprattutto non potrei offrirgli nulla. All’improvviso, mi viene in mente che anche Samuel andava sempre in anticipo agli appuntamenti. Era così buffo quando doveva uscire con qualche ragazza. Si cambiava 30 volte la camicia o la maglia, peggio di una donna. Una volta è uscito di casa con una camicia nera, per poi ritornare dopo 10 minuti per andarsi a cambiare perché non lo convinceva. Senza neanche accorgermene scoppio a ridere da sola. E’ la prima volta che penso a mio fratello con il sorriso, con serenità. Ed è merito di Edward. Insomma Bella, Samuel non vorrebbe vederti piangere addosso in continuazione! E nemmeno i tuoi genitori.

Devo riprendere in mano la mia vita, ci devo provare. Forse non è vero che non ho il diritto di essere felice… Vado in bagno per sciacquarmi per bene il viso, cercando di far sparire il rossore dei miei occhi. Mi vesto sportiva e mi trucco leggermente. Si avvicinano le 16 ed i sensi di colpa stano riaffiorando… No! Devo farlo per mio fratello, devo riuscire ad andare avanti. Un passo alla volta, ce la posso fare. Ed il primo passo oggi sarà andare a fare shopping con i ragazzi conosciuti oggi, chissà forse i miei nuovi amici. E con Edward Cullen.

“ Sognando un cielo azzurro all’orizzonte senza nuvole…”

 

* Canzone che io trovo a dir poco stupenda: Senza Nuvole di Alessandra Amoroso. Testo e musica: Federica Camba e Daniele Coro

Che ve ne pare?? Commentate per favore, fatemi sapere! Ed ora rispondo alle bellissime recensioni:

eMiLy BlOoD Ciao! Sono contenta che la mia storia ti interessa, grazie! Io mi sto appassionando molto a scriverla ed ogni giorno vado avanti senza sosta! Hai ragione, Bella ha sofferto molto, non è semplice descrivere un dolore così grande con le parole, non so se in questo capitolo ci sono riuscita ma ci ho provato con tutta me stessa. Posso dirti che non sarà semplice, ma ce la farà… Edward… Beh, Edward è Edward! L’ho sempre immaginato molto dolce, il classico principe azzurro e in questa storia ho voluto farlo proprio così: affascinante ma responsabile! La canzone finale dello scorso capitolo è di Don Williams! Ma scoprirai presto i gusti musicali di Edward!

grepattz Ciao! E’ bello leggere recensioni così intuitive e perspicaci! Eh già, la nostra Bella è parecchio brava a suonare e cantare! A presto e grazie!

vanderbit Ciao carissima! Non sai quanto mi fa piacere vedere che recensisci sempre e che la mia storia ti piace! Grazie per l’appoggio! Kisses!

Giulia_Cullen GRAZIE! Sei un tesoro! Le tue parole mi hanno fatto emozionare! Sono davvero contenta che ti sta piacendo la mia storia! Hai visto che ho postato anche il 5° capitolo? E’ più forte di me! L’ispirazione mi è venuta a casa, in una notte d’insonnia diciamo così! E da quando ho iniziato a scrivere non riesco più a smettere! E la cosa è preoccupante considerando che lo faccio anche a lavoro tra una pausa e l’altra e anche quando studio! Però mi piace e sono contenta! A presto! Kiss!

E ringrazio sempre calorosamente chi ha inserito la storia tra i preferiti…

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Capitolo 6
*** Cap. 6 - Something about you ***


Ciao a tutti! Ho deciso di augurarvi buon weekend postando il 6° capitolo, un po’ più lungo rispetto i precedenti! Spero vi piaccia!

Volevo ringraziarvi per le bellissime parole delle vostre recensioni, mi avete trasmesso tanta gioia! Grazie! Ed ora vi rispondo con piacere una per una, sperando che continuerete a seguirmi!

vanderbit Ciao tesoro! Non sai quanto sono felice che continui a seguirmi! Grazie! Mi fa piacere che ti piace l’idea di inserire delle canzoni, ne ho in mente parecchie che mi tocca fare una selezione per non annoiarvi! Bella è combattuta: da una parte vorrebbe andare avanti, ma davvero, non facendo finta. Vorrebbe riprendere in mano la sua vita, come giustamente hai detto tu. Ma dall’altra parte, si sente in colpa e soffre ancora molto. Beh, ci saranno ancora delle difficoltà ma ovviamente Edward sarà determinante! A presto cara e un bacione!

Giulia_Cullen Ciao tesoro! Suoni il piano fin da piccola? Accidenti, che bello! Allora potrai darmi dei consigli, se ti va! Hai ragione, adoro la musica e per un po’ ho suonato la chitarra, poi purtroppo ho smesso! Il pianoforte è uno strumento che ho sempre amato pur non avendo mai imparato a suonarlo! E’ bellissimo quello che hai scritto sul tuo modo di rilassarti! E grazie, ma davvero grazie per i complimenti che mi fai e per esserti appassionata alla mia storia! Grazie davvero! Parlando un po’ di me, si, lavoro come impiegata part-time! E l’ispirazione mi è venuta così, all’improvviso! Vedrai che verrà anche a te! Beh, un bacione grande e a presto!

grepattz Grande! Se Edward la fa soffrire conto su di te per spellarlo vivo insieme!! Tranquilla, per il momento il nostro Ed è un vero e proprio principe azzurro, si comporterà bene! Bella avrà ancora delle difficoltà, ma ti assicuro che ci sarà un bel lieto fine!Ho tutto in mente! Ciao e a presto!

Nicosia Grazie per quello che mi hai scritto e sono felice che trovi appropriata la mia scelta di inserire delle canzoni, per me era importante sapere le vostre opinioni, per cui grazie ancora per avermi aiutato! Anch’io adoro Alessandra Amoroso! Chissà, forse inserirò qualche altra sua canzone! Si accettano consigli! Per gli aggiornamenti, cercherò sempre di essere il più veloce possibile! A presto!

Eva17 Ciao! Mi dispiace davvero tanto per tuo padre! Ho sempre pensato che spesso le ff racchiudano più verità di quanto si vorrebbe. Sono contenta che la mia storia ti piaccia e grazie per i complimenti! Spero di sentirti presto, kiss! P.S: Nel mio piccolo, per qualsiasi cosa, io ci sono!

eMiLy BlOoD Ciao! Grazie per aver recensito anche se avevi poco tempo per via dello studio! Mi ha fatto un sacco piacere, soprattutto sapere che il cap. ti è piaciuto! Edward… beh, lo adoro anch’io!! (E mi sa che non siamo le sole!) Spero che il compito sia andato bene e in bocca al lupo per gli esami! Baci

edwardina twalentina Ehi! Ciao! Non sai che piacere leggere le tue parole, grazie davvero! Hai azzeccato in pieno gli aggettivi per descrivere la trama di questa storia! Grande! Sono contenta che hai voglia di continuare a leggere, posso dirti che ho scritto fino l’ottavo capitolo ma che ho tutta la storia in mente quindi spero di concluderla per il meglio! A presto! :D

Come sempre ringrazio chi ha inserito “La chiave che può aprire tutte le porte… l’AMORE” tra i preferiti:

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E chi tra le storie seguite! Grazie di cuore! E se potete lasciate un commentino per farmi sapere quello che ne pensate! Più recensioni, meno giorni per il prossimo aggiornamento! ;)

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Ultima cosa, poi vi lascio al capitolo! (Finalmente, penserete voi! Eh eh) Vorrei dedicare il 6° capitolo a vanderbit e Giulia_Cullen per avermi seguito fin dall’inizio con tanto affetto! Grazie ragazze!

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Cap. 6 – Something about you

Pov Edward

 

-  No, no, no! Voi siete fuori di testa! Io queste scarpe non le metto!

Povera Bella! E’ così buffa! Sono passate circa 2 ore e mezza da quando Alice e Rosalie la stanno guidando verso la nuova collezione autunno-inverno più alla moda e Bella le ha sempre assecondate con pazienza e allegria. Ha confessato di non amare particolarmente lo shopping ma che le piace rinnovare ogni tanto il proprio guardaroba. Ho sorriso quando ha ribadito più volte le parole “ogni tanto”! Ci siamo conosciuti soltanto questa mattina ma con la sua perspicacia deve aver immaginato che Alice ha intenzione di ripetere spesso l’appuntamento con i negozi… E a me non dispiacerebbe affatto accompagnarle! Tutto, pur di deliziarmi della sua compagnia! Se ripenso a quando sono andato a prenderla a casa, ancora sorrido…

Flashback

Ore 15:55

Sono circa 15 minuti che sto come un cretino davanti la villetta dell’ispettore Swan aspettando che arrivino le 16! Non resistevo a casa, così mi sono avviato da Bella… decisamente un po’ troppo in anticipo. Ma che ci posso fare se sono impaziente di vederla? Dai, Cullen mancano 5 minuti e poi potrò suonare il campanello! Chissà come reagirà quando si accorgerà che sono venuto soltanto io a prenderla? Quasi sicuramente arrossirà! Devo ringraziare mia sorella ancora una volta per aver avuto la splendida idea di andare con la Jeep di Emmett da Jasper e Rosalie mentre io venivo da Isabella. “Così ottimizziamo i tempi!” – ha detto Alice mentre io esultavo mentalmente! E adesso non devo sprecare quest’occasione da solo con Bella… Quando arriveremo al centro commerciale di Port Angeles sarà dura ritagliarmi qualche spazietto solo con lei, anche se la presenza di Jasper e Emmett può aiutarmi… Ehi!!! Sono le 16!

Scendo immediatamente dalla macchina e mi avvio alla porta. La villetta è molto graziosa, c’è un piccolo giardino con molti fiori e con un bel dondolo. Sto per suonare il campanello quando Isabella apre la porta con un bellissimo sorriso. Ma gli occhi sono arrossati, forse ha pianto. Non sopporto l’idea di saperla triste. Cosa posso fare? Mi sento così impotente… Il suo sorriso si accentua diventando ancor più luminoso. Dio, quanto è bella! Indossa una tuta aderente viola ma nella sua semplicità è semplicemente divina. Contraccambio il suo sorriso e la saluto:

-  Ciao Bella!

-  Ciao Edward! Ce ne hai messo di tempo per deciderti!

-  Eh? – che vorrà dire? Oddio, non dirmi che…

-  Ti ho visto dalla finestra… Sei stato una ventina di minuti in macchina… - mi dice scoppiando in una fragorosa risata. Che figura di merda! Cullen non è da te… Però che bella risata che ha! Vorrei sentirla sempre ridere. Ma soprattutto vorrei veder ridere anche i suoi occhi, che invece rimangono spenti. Dai, pensa a qualcosa per uscire da questa situazione! Che mi invento? Inizio a balbettare imbarazzato…

-  Ehm… si… ecco io… non avevo da fare così mi sono incamminato verso casa tua, poi non sapevo se ti disturbavo, quindi ho aspettato le 4… - bravo idiota! Potevi dirle che stavi al telefono, o che stavi scrivendo qualcosa, o che ne so! Bella mi sorride dolce, forse ho fatto bene ad optare per la verità!

-  Ma tu non mi disturberesti… – oh si, ho decisamente fatto bene! La sincerità è sempre la scelta migliore! Mi ha detto che non disturbo! Le faccio il mio sorriso sghembo, quello che colpisce e tanto piace alle donne… Bella arrossisce mordendosi il labbro inferiore... 

-  Beh, vogliamo andare?

-  Si, andiamo. Alice?

-  E’ andata con Emmett a prendere Jasper e Rosalie. Ci incontriamo direttamente a Port Angeles – le spiego mentre Bella arrossisce ancora. Proprio come immaginavo!

Le apro la portiera come un vero gentiluomo mentre lei diventa sempre più rossa.

-  Allora, sei pronta ad un pomeriggio con Alice? – le chiedo una volta salito in macchina e iniziando a guidare.

-  E’ così terribile?

-  Beh… diciamo che è snervante e parecchio stancante! Ma quando non ne potrai più, puoi rivolgerti a me e ti porto in salvo!

-  Lo terrò presente!

Il viaggio verso Port Angeles trascorre tranquillo, con la musica alla radio in sottofondo. Parliamo del più e del meno, le racconto della mia famiglia, della mia passione verso il basket, della vita a Forks… Lei mi ascolta con attenzione e ride quando le racconto qualcosa su Emmett. Vorrei scoprire qualcosa su di lei ma non voglio spingerla a parlare se non vuole e se non se la sente.

-  E poi adoro suonare il piano! E’ una passione che ho fin da bambino!

-  Anch’io amo il pianoforte!! – esclama Bella con una gioia tale da illuminare finalmente anche i suoi bellissimi occhi.

-  Davvero? – le domando contento incoraggiandola ad aprirsi con me almeno su qualcosa.

-  Oh si… Suono da quando avevo 5 anni e non ho mai smesso. La musica riesce a darmi una pace ed una tranquillità unica. – continua Bella con entusiasmo.

La osservo, per quanto mi consente la guida, ed è ancora più bella. I suoi occhi brillano e sento nascere in me il desiderio di vedere sempre quest’espressione felice sul suo volto. Ma purtroppo un attimo dopo un’ombra le oscura lo sguardo e diventa subito triste. Maledizione! E adesso?

-  Allora abbiamo una cosa in comune… - le dico non sapendo cosa inventarmi per scacciare dal suo volto l’improvvisa tristezza.

Bella fa un sospiro profondo, poi mi sorride. E’ un sorriso triste, rassegnato direi. Ma, dopo un nuovo respiro, inizia a parlare:

-  Già… Il pianoforte è quasi tutto il mio mondo, la musica sa trasmettermi gioia, serenità, riesce a farmi sfogare, a consolarmi. Quando scrivo le mie canzoni, tutto sparisce intorno a me.

-  Componi musica? – le chiedo visibilmente stupito e positivamente impressionato. Questa ragazza non finisce mai di sorprendermi!

-  Si, ma niente di speciale!

-  Ho i miei dubbi! Devi essere bravissima…

-  Secondo me lo sei anche tu!

-  Oh, beh, me la cavo! Potremmo suonare insieme una volta se ti va… - le propongo entusiasta.

Sarebbe bellissimo, vorrei tanto ascoltarla e suonare un pianoforte a 4 mani rappresenta una grande intimità e un forte legame. Bella si morde il labbro inferiore, è imbarazzata e posso scorgere nuovamente un lampo di tristezza nel suo sguardo. Forse ho esagerato con questa proposta… Zitto mai eh Cullen? Mi faccio coraggio e provo a spezzare il silenzio che si è creato:

-   Scusami Bella, non volevo metterti in difficoltà. Io pensavo potesse essere una cosa carina, data la nostra passione comune ma ovviamente non devi sentirti obbligata, anzi! Scusami, io…

-   Scusami tu, Edward – mi interrompe Bella – è colpa mia. Io… Vedi io… Io ho suonato in coppia solo con… mio fratello. – conclude abbassando lo sguardo mentre gli occhi le diventano lucidi.

Mi si stringe il cuore a vederla così, vorrei abbracciarla… Senza esitazioni, accosto su una piazzola di sosta, spengo la macchina e mi volto verso di lei. Ha ancora il viso abbassato, cerco di alzarlo dolcemente con un dito. I nostri sguardi si intrecciano. Le prendo la mano e sento nuovamente una forte scarica elettrica percorrermi il corpo. Bella mi guarda, esitante, poi mi abbraccia. Ed è bellissimo. Non mi sono mai sentito così, mi sento bene, in pace con me stesso, in accordo con il mondo, mi sento a casa. I miei gesti per la prima volta sono spontanei, non seguo il copione del seduttore facendo quello che so poter piacere alle donne, al contrario. Inizio a cullarla dolcemente e ad accarezzarle la schiena, seguendo l’istinto. La sento trattenere il respiro per poi scoppiare a piangere. La stringo più forte e continuo ad accarezzarle la schiena ed i capelli. Dopo non so quanto tempo, Bella si calma sciogliendo il nostro abbraccio ed io mi sento come se mi avessero tolto una parte di me. Sarei voluto rimanere in quella posizione in eterno. La guardo e provo a sorriderle. Lei contraccambia e inizia a scusarsi sussurrandomi:

-  Perdonami Edward, non so cosa mi sia preso… Ci conosciamo da poche ore e io… Non mi è mai capitato… Io non volevo, scusami!

-  No, Isabella, non devi scusarti proprio di niente! So che le mie sono solo parole inutili ma credimi, mi dispiace tanto per tuo fratello. E non ha importanza da quanto tempo ci conosciamo. C’è una bella sintonia fra noi e io… Io non vorrei mai vederti triste. – le confesso mentre lei mi sorride timidamente – E sappi che per qualsiasi cosa puoi contare su di me – concludo riprendendo la sua mano nella mia e beandomi di questo nuovo contatto.

-  Grazie… Davvero, grazie.

-  Di nulla. Va un po’ meglio?

-  Si, sto bene.

-  Allora, mancano pochi minuti per il centro commerciale, sei ancora dell’idea di voler fare shopping con Alice?

-  Si, penso che mi farà bene!

-  Ok! Ma ricordati che è la seconda volta che ti metto in guardia da mia sorella! –

E finalmente Bella scoppia a ridere. Riprendiamo il viaggio verso Port Angeles, lei è più serena e tranquilla, iniziamo a scherzare un po’ parlando del più e del meno.

-  Eccoci arrivati! – affermo parcheggiando.

Non facciamo in tempo a scendere dalla macchina che Rosalie e mia sorella ci vengono incontro.

-  Finalmente! Ma quanto tempo ci avete messo! Ora dobbiamo muoverci per recuperare! Vieni Bella! – e così dicendo la prendono sottobraccio.

Io raggiungo Jasper e Emmett che stanno comprando un giornale sportivo, immagino per ingannare il tempo mentre guardo le ragazze entrare nel primo negozio. Il primo di una lunga serie!

-  Tò, guarda chi arriva comodo comodo! Ma dove eri finito? Ci lasci da soli con 2 pazze! Ti sei imbucato da qualche parte con Bella, fratellino?! – mi domanda Emmett assottigliando gli occhi e squadrandomi per vedere se avevo qualcosa fuori posto così da potermi prendere in giro per un po’. Già, una volta mi ha beccato con la maglia al contrario… Meglio non ripensare a tutte le battute che ne sono derivate per non so quanto tempo!

-  No, caro Emmett! Questa volta devo deluderti! Ho semplicemente fatto tardi!

-  Sarà! Jazz tu che dici? – continua lui per niente convinto e girandomi intorno per controllare meglio. Gli lancio un’occhiataccia che non lo scalfisce minimamente, anzi!

-  Secondo me il nostro Edward è moooolto interessato ad Isabella! Oddio, Alice ha già 2 buste in mano! In un minuto! Un record! Ragazzi, la vedo brutta! – esclama Jasper non perdendo mai di vista mia sorella.

Seguo la traiettoria del suo sguardo e vedo anche Bella con una busta… di Intimo. Deglutisco e i miei pensieri cominciano a viaggiare su strade senza ritorno. Forse Jasper ha ragione, sono moooolto interessato…

Fine flashback

 

Bella sta sbuffando mentre prova a camminare su quelle scarpe che Alice e Rose l’hanno costretta a provare. E’ davvero buffa, ogni 2 passi inciampa. Trattengo a stento le risate e continuo a bermi della sua visione. Per tutto il pomeriggio ho cercato di non perdermi ogni suo gesto: quando si toglie dal viso una ciocca ribelle di capelli riportandola dietro l’orecchio, quando si morde il labbro inferiore per l’imbarazzo, quando sorride ogni qual volta qualcuno si rivolge a lei. Risponde sempre in maniera cortese, sembra non lamentarsi mai (fino qualche attimo fa… Alice e Rose le vogliono far comprare a tutti i costi quei trampoli!), è disponibile e gentile, ma anche simpatica e divertente. Spesso il suo sguardo si perde in qualche punto indefinito, forse persa nei suoi ricordi e diventa malinconica, triste. Ma dopo pochi attimi riesce a ritrovare il sorriso. Forse un po’ forzato ma ai miei occhi è sempre più affascinante.

-  Non ne posso più, sto raggiungendo il limite di sopportazione! – mi sussurra Bella dopo essere scappata dal negozio di scarpe rimettendosi le sue Puma.

-  Ah, io ti avevo avvertita! Donna avvisata, mezza salvata!

-  Si, lo so… Ma mi avevi anche promesso che potevo contare su di te per fuggire… -mi dice facendo gli occhi dolci e assumendo un’espressione da cucciola. Irresistibile!

-  E va bene… Vediamo cosa posso fare!

Dopo circa 10 minuti, riesco a far arrendere mia sorella e convincerla che il pomeriggio di shopping è volto al termine. D’altronde lei è la prima ad essere abbastanza soddisfatta considerando la mole di buste che Jasper sta portando. Dopo aver preso qualcosa da bere al bar e aver chiacchierato un po’ tutti insieme, ci dirigiamo verso le rispettive auto per tornare a casa. Bella saluta tutti ringraziandoli. La vedo rilassata, serena e il suo sorriso sembra più sincero rispetto poco fa. Bene, sono proprio felice.

-  Allora, ti sei divertita un pochino? – le chiedo una volta entrati in macchina

-  Si, molto. Sono riuscita a distrarmi, ti ringrazio, davvero.

-  Figurati, per così poco! Sono contento che sei stata bene, io sono stato benissimo in tua compagnia.

-  Anch’io! Alice è una forza della natura, avevi ragione! Però è anche molto dolce, e Rosalie è carinissima! Emmett poi… le sue espressioni sono proprio bizzarre! E Jasper è un tipo in gamba, trasmette serenità!

-  Ed io? – le domando a bruciapelo curioso.

-  Beh tu… Non posso dirtelo! – mi risponde prima arrossendo e poi mettendosi a ridere.

-  Ma come? Perché?

-  Ti basta sapere che mi sento totalmente a mio agio con te?

-  No, non mi basta…

-  Facciamo così… La prossima volta saprò dirti di più! – la guardo totalmente conquistato dal suo modo di fare e dalle 1000 sfaccettature della sua personalità.

Ora è incredibilmente seducente ed ha uno sguardo… sensuale e provocante, che mi lascia senza parole. Cielo, quanto è bella! Le rivolgo il mio sorriso sghembo e la vedo arrossire, diventando ancora più affascinante. Il viaggio di ritorno trascorre tranquillo, tra una chiacchiera e l’altra e il tempo vola più velocemente di quanto vorrei. A malincuore parcheggio di fronte la villetta del capo Swan, mi volto verso di lei che esclama sorridendomi:

-  Beh, grazie del bel pomeriggio Edward. E soprattutto grazie per prima.

-  Grazie a te Bella. Ci vediamo domani a scuola, ok? – Cavolo, per la prima volta in vita mia non vedo l’ora di andare a scuola!

-  Ok. Allora a domani mattina! – mi risponde scendendo dalla macchina e dandomi un bacio sulla guancia lasciandomi completamente imbambolato e incapace di formulare un pensiero coerente. La osservo entrare in casa ancora sbalordito.

Per colpa o per merito di un solo e semplice bacio respirato sulla mia guancia…

 

Pov Bella

Sto sorridendo… Non ci posso credere, sto sorridendo davvero! Sento lo sguardo di Edward perforarmi la schiena ma non mi girerei per nulla al mondo, sono rossa come un pomodoro, soprattutto dopo la geniale idea di dargli un bacio sulla guancia… Il mio cuore sta impazzendo per quanto batte veloce e mi tremano le gambe. Ma come mi è venuto in mente? Travolta da un vortici di pensieri e di emozioni contrastanti, apro la porta di casa… La foto di Samuel sopra il mobile dell’ingresso mi riporta subito alla realtà.

 

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Capitolo 7
*** Cap. 7 - Soffocare ***


Ciao a tutti! Inizio subito col ringraziare con il tutto il cuore chi continua a leggere la mia storia e grazie per le belle recensioni! Mi avete reso davvero felice!

Un ringraziamento particolare va a Piemme, che oltre ad essere una bravissima scrittrice (consiglio vivamente “Strano il mio destino”!) è una persona speciale che ho avuto l’onore di conoscere qui su Efp! Grazie Emilia per l’incoraggiamento e il tuo appoggio!

Ora vi lascio al 7° capitolo! Sarà un po’ triste ma vi assicuro che dal 10° cap. in poi si inizia a parlare di amore! Ve lo prometto perché l’ho già quasi finiti di scrivere! Quindi solito discorsetto: più commenti, meno attesa per l’aggiornamento! ;) 

Le risposte alle belle recensioni alla fine del capitolo! Grazie!

Un bacione, Vanessa

 

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Aggiungi glitter alle tue foto

Cap. 7 - Soffocare

Pov Bella

Le note di “Caribbean Blue” di Enya si diffondono nella stanza, svegliandomi.

Apro lentamente gli occhi concentrandomi su quei suoni e puntualmente come ogni mattina mi vengono in mente le parole del Dr. Jefferson, lo psicologo di Seattle che mi ha avuta in cura per qualche mese.

“Un risveglio dolce è il miglior modo per iniziare la giornata. Provi col diffondere musiche rilassanti nella sua camera, vedrà, sarà la sveglia ideale.”

E puntualmente mi sforzo di crederci e di non pensare che siano tutte stronzate.

Si, perché non appena apro gli occhi già mi manca l’aria.

Inevitabilmente, anche oggi mi sento soffocare, nonostante pensassi che questa mattina sarebbe stato diverso dopo i passi avanti compiuti ieri, dopo il bel pomeriggio che ho trascorso. Ci speravo con tutta me stessa prima di addormentarmi soprattutto dopo aver sorriso davvero, sinceramente, abbandonando la mia maschera abituale, persino mente cenavo con mio padre. Per la prima volta dopo 378 giorni dalla morte di mio fratello, avevo trovato la speranza dentro il mio cuore. Ci confidavo davvero. Ma se ieri credevo di aver fatto qualche passo avanti, adesso mi accorgo di averne fatti molti di più indietro.

Come potevo credere che sarebbe bastato uscire con dei coetanei per potermi sollevare dal dolore?

Come potevo pensare che bastasse un pomeriggio trascorso a fare shopping, con dei ragazzi conosciuti solo poche ore prima? Simpatici, gentili e cortesi, ma pur sempre sconosciuti. Eppure… sono stata così bene.

E poi… Edward. Solo il nome mi fa emozionare. E’ il ragazzo più bello e affascinante che abbia mai visto, con uno solo sguardo è stato in grado di sciogliermi dentro.

Nessuno mi ha mai visto piangere. Mai. Mai prima di ieri, quando sono scoppiata a singhiozzare tra le braccia di un incantevole sconosciuto.

Incredibile. Ma non significa niente. Anche se… Il suo profumo di uomo mi aveva stordito. Per un attimo mi ha ricordato la fragranza del mio Samuel, dolce e mascolina allo stesso tempo, in grado di trasmettere dolcezza, senso di protezione, forza. Ma nel profumo di Edward c’era qualcosa in più… Un qualcosa in grado di richiamarmi come una calamita. Inutile sforzarmi di definire quella sensazione: potrei facilmente riassumere il concetto con la parola “attrazione”. Pura e incomprensibile attrazione. Basta Bella! Non puoi! Non può e non deve significare niente. Il suo abbraccio poi… Mi ha trasmesso pace, serenità, quiete. Mi ha stretta a sé con discrezione unita a dolce determinazione, e quegli occhi ipnotizzanti che si ritrova mi hanno perforato l’anima. Per non parlare di quando gli ho baciato la guancia… Mille brividi mi hanno penetrato il corpo e solo rivivendo quel momento nella mia mente sento percorrermi da una scarica elettrica. Piantala Bella, devi smetterla! Tutto questo non ha il minimo significato, non dovrai più ricacciarti in simili situazioni.

Una lacrima. Soffoco, mi manca l’aria.

Ancora una volta ripenso ai primi mesi successivi la scomparsa del mio Samuel, straziandomi l’anima. Non avrei mai creduto di riuscire ad alzarmi… Infatti, non mi sono mai rialzata! Ho semplicemente fatto credere di esserci riuscita. Per mia madre, per mio padre. Non dovevano e non dovranno mai temere di perdere un altro figlio.

L’idea di dover affrontare una nuova giornata sforzandomi di sorridere mi asfissia. Vorrei soltanto piangere. Ma non posso fare neanche questo. Mi sembra di vivere perennemente imprigionata.

Un singhiozzo sfugge alle mie labbra. Subito la mia mano corre sulla mia bocca per impedirne altri. Charlie non mi deve sentire. Affondo il viso nel cuscino, le lacrime continuano ad uscire impassibili nonostante tutti i miei sforzi per trattenerle.

Dovrei alzarmi, si sta facendo tardi e devo andare a scuola. Al pensiero di trovarmi ancora al centro dell’attenzione o di dover far finta di non sentire i commenti alle mie spalle, mi vengono i brividi. Non so cosa mi ha trattenuto ieri da prendere a schiaffi una sciacquetta che mi ha definito “la sorella di quello che si è suicidato”. Un altro singhiozzo mi scuote. Samuel amava la vita, non si sarebbe mai ucciso. Me l’hanno portato via. Il destino o il fato ce l’ha strappato con forza e ingiustizia. Altro che suicidio. Ma nessuno sa la verità. Come vengono in mente certe idee alla gente pur di spettegolare?  Quanta cattiveria…

Le lacrime diventano più prepotenti, non riesco a cacciarle indietro. Un rumore nelle scale mi viene in aiuto: mio padre sta salendo. Mi asciugo velocemente gli occhi e mi alzo di scatto provocandomi un giramento di testa proprio mente Charlie entra nella mia camera.

-  Bella! Santo cielo! Stai bene? – mi domanda preoccupato venendo subito da me.

-  Si, papà. Non preoccuparti. Sarà stato uno sbalzo di pressione. Ora passa.

-  Ti gira la testa? Sei tutta sudata… Non avrai la febbre?

-  Ma no, sto bene! Sarà meglio iniziare a vestirmi prima di fare troppo tardi a scuola. – cerco di tranquillizzarlo alzandomi dal letto e rivolgendogli il mio solito sorriso falso.

-  Tesoro, resta a casa oggi. Non hai una bella cera. Meglio se ti riposi, che ne dici? – mi propone guardandomi dolcemente. Povero papà. Dalla morte di Samuel è diventato ancora più ansioso e protettivo. In un anno è come se fosse invecchiato di dieci. Forse non ha tutti torti, meglio rimanere a casa. Posso risparmiarmi di fingere e soprattutto non devo vedere Edward e gli altri. Non saprei come comportarmi con loro. Sono stati così carini con me…

-  Bells, mi hai sentito? Resta a casa sta mattina. – la voce preoccupata di Charlie mi riscuote dai miei pensieri. Scappare non sarà una soluzione, ma per adesso è l’unica cosa di cui ho bisogno.

-  Si, si. D’accordo, un po’ di riposo mi farà bene. – gli rispondo rimettendomi a letto.

-  Ok. Ora vado in centrale, ma non esitare a chiamarmi per qualsiasi cosa. E fa una bella colazione, devi mangiare.

-  Certo papà, vai tranquillo. A dopo.

Charlie esce dalla mia stanza chiudendo la porta e lasciandomi nuovamente sola. Sospiro sollevata e il mio sguardo cade sul libro sopra il mio comodino alla mia sinistra. E’ una raccolta delle più belle poesie di Neruda, il mio autore preferito. Lo apro cercando le fotografie che custodisco tra le pagine… Eccole qui. O meglio eccoci qui. Samuel e Isabella Swan, spensierati e abbracciati davanti il nostro pianoforte due anni fa. Stessi occhi, stesso sorriso. Dicevano tutti che ci assomigliavamo, io so solo che mio fratello per me rappresentava tutto il mio mondo. Nuove lacrime bagnano la foto, ormai sbiadita da quanti pianti ha assistito. Ne guardo un’altra… Samuel sorridente. Com’era bello il mio Samuel…

Esausta, mi sdraio sul mio letto, stringendo ancora la foto.   

 ***

Non so che ore sono, l’unica cosa di cui sono sicura è che me ne sto abbandonata sul letto abbracciando il cuscino da chissà quanto. Ancora una volta mi sento soffocare, mi alzo e corro a spalancare le finestre. Aria, ho sempre un dannato bisogno d’aria.

Sta piovendo, perfetto. Guardo l’orologio: sono le 15:30. Complimenti Bella, non hai fatto né colazione né pranzo e hai perso completamente la cognizione del tempo. E continua a mancarmi l’aria. Sarà meglio uscire, penso. Mi vesto, preparo un panino al volo e salgo sul mio pick up. Non so esattamente dove andare, ma che importanza ha? Ciò che conta è tornare a respirare…

 

Che ne pensate? Troppo deprimente?

Ho preso in prestito una foto di Jared Padalecki per farvi vedere come immagino Samuel Swan!

Ed ora rispondo con piacere alle recensioni:

piemme Tesoro mio! Grazie davvero! Sono felicissima che ti piace questa nuova Bella, l’hai inquadrata benissimo! Lei ha una grande voglia di reagire, è combattiva ma nello stesso tempo ha paura di ricominciare a vivere davvero. E scoprirai presto perché ha dei sensi di colpa! Intanto ti dico che sei parecchio intuitiva! Mi fa un sacco piacere che la storia ti piaccia, per me è importante il tuo parere! Un bacione grande e grazie ancora!

vanderbit Ciao tesoro! Grazie a te! Sai quanto tengo alla tua recensione! Grazie come sempre per i complimenti, sono contenta che continui a seguirmi con affetto e che la storia ti piaccia! Bella si aprirà presto con Edward, so che in questo capitolo sembra il contrario ma ti assicuro che lei si affiderà a lui a breve… Te che dici, Edward si meriterà la sua fiducia?! Un bacione e a presto! Vanessa

Giulia_Cullen Ciao!! Non devi ringraziarmi, per me è stato un piacere, sono io che devo dirti grazie! Se il pianoforte ti mette tranquillità e ti rilassa fai benissimo a suonare ogni volta che puoi, anche se so che gli impegni scolastici ci fanno spesso rinunciare a qualche hobby e passione! Non preoccuparti x i consigli, figurati! Comunque sono accetti su qualsiasi cosa! Intanto ti mando un baci8, a presto! P.S: Vedrai che l’ispirazione arriva!

grepattz Ciao e grazie!! Sono contentissima che il capitolo ti sia piaciuto! Spero che ti piacerà anche questo, nonostante Bella sia ricaduta nel suo dolore. Ma tu hai perfettamente ragione: le difficoltà sono più facili da superare quando si ha qualcuno vicino che ti dice "io sono con te"… E ti assicuro che accadrà presto! Spero continuerai a seguirmi! A presto! J

Nicosia Ciao! Come puoi vedere in questo capitolo, hai proprio indovinato: Bella è solo all’inizio! Il suo percorso sarà difficile e doloroso ma ce la farà presto! Ovviamente grazie ad una persona in particolare… Chi sarà mai?! Grazie per aver recensito, mi fa davvero tanto piacere! Spero di sentirti presto! P.S: Bella ha fatto pena anche a me quando provava le scarpe! Io adoro le infradito! ;)

edwardina twalentina Ehi ciao! Sono contenta ti piaccia la mia storia! Grazie davvero! Vedrai, il rapporto di Ed e Bella si solidificherà sempre di più! In questo capitolo Bella pensa di scappare…  Ma al destino non si sfugge! Io adoro Edward e Bella insieme! Un bacio anche a te, spero che continuerai a seguirmi e grazie ancora!

E ovviamente grazie a chi mi segue:

1 - 535 [Contatta]
2 - Alessandrina_92 [Contatta]
3 - alexia__18 [Contatta]
4 - crista [Contatta]
5 - debby 92 [Contatta]
6 - denidb [Contatta]
7 - edwardina twalentina [Contatta]
8 - ELLAPIC [Contatta]
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11 - giagiotta [Contatta]
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13 - gismy88 [Contatta]
14 - grepattz [Contatta]
15 - heartqueen [Contatta]
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32 - vanderbit [Contatta]
33 - _bellaswan_cullen [Contatta]

E a chi ha inserito la mia storia tra i preferiti…

1 - 7mc [Contatta]
2 - bell [Contatta]
3 - Bobina83 [Contatta]
4 - edwardina twalentina [Contatta]
5 - eMiLy BlOoD [Contatta]
6 - Giulia_Cullen [Contatta]
7 - kiara90 [Contatta]
8 - kira killer [Contatta]
9 - milkywa2 [Contatta]
10 - piemme [Contatta]
11 - PikkolaCullen [Contatta]
12 - serinetta [Contatta]
13 - vanderbit [Contatta] 

E tra le storie ricordate!

1 - _Miss_ [Contatta] 

Un bacione!

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Capitolo 8
*** Cap. 8 - Nelle braccia di un angelo ***


9 recensioni?! GRAZIE!! Sono davvero felicissima! Grazie di cuore e non abbandonatemi please! Conoscete dei sinonimi di “Grazie”?!

Siete state così brave che come promesso sono già qui con un nuovo capitolo… Sarà Edward a parlare! I ringraziamenti, doverosi più che mai, e le risposte alle recensioni sono alla fine del capitolo! Intanto un bacione!

IMPORTANTISSIMO! Devo ringraziare assolutamente piemme per aver creato il logo della storia! Grazie Emilia, è bellissimo!!! Come vedi l’ho messo subito fin dall’inizio! Bella tra le braccia di Edward… come deve essere!

Vanessa

 

 La chiave che può aprire tutte le porte del'impossibile....l'amore

Cap. 8 – Nelle braccia di un angelo

Pov Edward

“ When it rain and rain
And rain and rain
When it rain and rain
And rain and
rain

More than this
Baby I hate days like this…”

(MIKA – Rain)

Canzone azzeccatissima. Sta diluviando! Ed io come un cretino sono a piedi sotto la pioggia. Fortuna che almeno ho il mio iPod. Tutta colpa di mio fratello. La sua Jeep prima non partiva e si è preso la mia Volvo. Senza interpellarmi, per giunta! Ma quando torno a casa mi sente. Si degnasse almeno di venirmi a prendere sto deficiente! Ma và, dovrebbe pensare, troppo sforzo.

Oggi è proprio una giornataccia. E pensare che quando mi sono alzato questa mattina ero di ottimo umore. Per la prima volta in vita mia ero impaziente di andare a scuola, ero pronto persino prima di Alice! Un record! Il motivo? Ovvio, vedere Isabella il prima possibile. Ieri sera mi sono addormentato pensando a lei, a come così inaspettatamente mi ha scombussolato in sole 24 ore. E pensando ai brividi che mi attraversano ogni volta che la sfioro. E sta mattina svegliandomi ho subito sorriso entusiasta all’idea di rivederla da lì a poco.

E invece quando sono arrivato a scuola, il suo pick up non c’era. Lei non c’era. Non è venuta. Ed io non ho fatto altro che chiedermi il perché. Forse era impegnata, o forse non è stata bene. Preoccupato, io ed Alice abbiamo provato a chiamarla al cellulare, ma Bella non ha mai risposto.

Il mio umore è cambiato radicalmente: mi sono innervosito, diventando anche scontroso. Questo mi ha fatto arrabbiare ancora di più: come diavolo è possibile che il mio stato d’animo dipende da una ragazza conosciuta soltanto ieri mattina?

E la giornata è decisamente peggiorata con il passare delle ore: io, Jasper ed Emmett stavamo andando agli allenamenti di basket, quando mio fratello si è ricordato all’improvviso di avere un appuntamento improrogabile con Rosalie e, fregandosene del mister, se n’è andato. Roba da matti. Ma la cosa grave è che se n’è andato con la MIA macchina. Come diavolo gli è venuto in mente, dico io. Mi ha liquidato con un sms dove mi spiegava che la sua auto non partiva, così si è preso le chiavi della mia. E Jasper? Sta mattina ha avuto la brillante idea di venire con l’autobus, così non ha potuto darmi un passaggio. Anzi, si è dovuto sbrigare una volta terminati gli allenamenti per non rischiare di perderlo, cosa che invece ha fatto il sottoscritto. Continuo ad insultare mentalmente gli altri, ma qua l’unico idiota sono io.

Ammettilo Cullen, non sono i 5 km che ti aspettano prima di arrivare a casa e non è neanche la pioggia a infastidirti tanto… Se questa mattina avessi visto e parlato con Isabella, ora avresti anche fatto la maratona sotto a un diluvio! 

Perfetto, le batterie dell’iPod si sono scaricate, di bene in meglio! Il suono del mio cellulare mi riscuote dai miei pensieri nevrastenici. Rispondo scocciato senza neanche guardare chi diavolo è:

-  Pronto?

-  Accidenti, noto che il nervosismo non ti è ancora passato!

-  Jasper che vuoi?

-  Ehi amico, datti una calmata! Volevo tornare a prenderti per accompagnarti a casa ma se mi rispondi così mi passa la voglia! – Ah. Sempre più idiota Cullen. Povero Jasper! Me la sono presa con lui che non c’entra niente!

-  Scusami Jazz, hai perfettamente ragione, oggi sono intrattabile.

-  Concordo. Anzi aggiungerei scontroso, irascibile e scortese! Comunque, lo vuoi un passaggio si o no? – Quasi quasi! Mi risparmierebbe una faticaccia!

-  Beh, come rifiutare una proposta così altruista?

-  Non fare il ruffiano Ed! Ti passo a prendere a scuola, però non posso arrivare prima di una quarantina di minuti, per te va bene lo stesso? – Quaranta minuti?? E che faccio io per più di mezzora? Quando vedo Emmett lo strozzo! Se devo aspettare così tanto, forse mi conviene andare a piedi… Un tuono più che minaccioso mi fa subito cambiare idea. Meglio accettare l’offerta!

-   Ok. Quando stai per arrivare chiamami, io intanto ti aspetto dentro prima che mi prendo un accidente.

-  A dopo antipatico! – mi saluta Jasper ridendo mentre io riattacco prima di rispondergli male e perdermi così il passaggio in macchina.

Bene… Sarà meglio rifugiarmi a scuola. Se non sbaglio oggi ci sono i corsi pomeridiani di recupero per gli studenti indietro con il programma. Sai che divertimento! Sempre più nervoso, entro e inizio a vagare per i corridoi, scruto le classi attraverso i vetri delle porte, non c’è quasi nessuno. Si sente la voce della prof. di francese rimbombare nell’aula 2, le bidelle chiacchierare tra loro mentre puliscono e… Aspetta! Da dove viene questa musica dolcissima? Cerco di concentrarmi il più possibile su questa melodia che ha catturato la mia attenzione. È il suono del pianoforte, proviene dall’aula di musica! Curioso, mi avvicino sempre di più. Apro leggermente la porta senza fare il minimo rumore e… Rimango letteralmente folgorato, senza parole.

Isabella.

http://www.youtube.com/watch?v=Hx4RsCfL_fA

È lei che suonando questa melodia tristissima al piano. La osservo come se la vedessi per la prima volta, si, perché è ancora più bella di quanto la ricordassi ieri. I miei sogni di questa notte non le hanno reso affatto giustizia. Il suo viso è estremamente rilassato e attento nello stesso tempo, le labbra dischiuse, i lunghi capelli raccolti in una coda laterale lasciano scoperto il collo invitante. Sta suonando divinamente… E’ bellissima, totalmente concentrata e immersa nella sua musica. Di tanto in tanto, Bella si interrompe, comincia a scrivere di getto qualcosa su un foglio per poi ricominciare a suonare e a cantare con una perfetta intonazione. Sta componendo, penso tra me, ed è bravissima, come immaginavo. Per non parlare della voce, ricca di sfumature con un timbro particolare e accattivante. Questa canzone è incredibile, dolce e triste. Accidenti! Sembra quasi il sogno che ho fatto l’altra mattina… Continuo ad osservarla e studiarla rapito: la sua impostazione, la posizione delle mani e delle dita, il modo di vivere lo strumento è assolutamente naturale, sembra nata per essere una pianista. Non solo per la tecnica precisa e solida… E’ semplicemente coinvolgente. Si vede lontano un miglio quanto ama suonare, è per questo che riesce a trasmettere così tante emozioni.

Spend all your time waiting  

for that second chance,  

for a break

that would make it okay.

There's always one reason

to feel not good enough

and it's hard at the end of the day

I need some distraction,

oh, beautiful release.

Memory seeps from my veins,

let me be empty

and weightless and maybe

I'll find some peace tonight. *

Tutto il mio nervosismo scompare in un attimo lasciando il posto al desiderio immenso di abbracciarla, di portarla via dalla sua disperazione. Si, disperazione. Bella cerca di nasconderlo, questo l’ho capito, ma sono sicuro che sta soffrendo incredibilmente e questa canzone ne è la prova. Anche le parole sono piene di dolore. Un dolore silenzioso, che ti consuma dentro.

In the arms of an angel

fly away from here,

from this dark cold hotel room

and the endlessness that you fear.

You are pulled from the wreckage

of your silent reverie.

You're in the arms of the angel,

may you find

some comfort there.

It's easier to believe

in this sweet madness,

oh, this glorious sadness

that brings me to my knees. *

Nelle braccia di un angelo… Posso tu trovare un po’ di conforto lì. Mi vengono i brividi, sono completamente impotente e commosso. Dannazione, Bella mi sta stregando. Inavvertitamente, i miei occhi diventano lucidi, li chiudo e cerco di immaginare quello che lei può provare… Se fosse successo qualcosa ad Alice o ad Emmett, io… Non voglio neanche pensarci! Mi perdo completamente nella magia della sua voce e della sua musica ma all’improvviso non sento più nulla. Apro gli occhi di scatto: Bella mi sta guardando con un’espressione indecifrabile in viso. Rimango pietrificato, non so cosa fare. Non vorrei pensasse che la stessi spiando... I nostri sguardi si allacciano e l’aria inizia a riempirsi di elettricità. Nelle sue iridi cioccolato-smeraldo riesco a leggere tristezza, sorpresa, stupore… Ma anche irritazione e risentimento.

-         Edward…  Da quanto tempo stai ascoltando? Che ci fai qui?!

 

* Sarah McLachlan - Arms Of An Angel

 Traduzione dopo le risposte alle recensioni! ;)

Come vi sembra? Sdolcinato?

E Bella? Chissà come reagirà… ;)

Beh, il prossimo capitolo è pronto, se vi fa piacere lo metto prima della fine della settimana! Che ne dite?!

Ora rispondo alle bellissime recensioni, grazie di cuore!

Eva17 Ciao! Mi fa tanto piacere risentirti! E grazie per quello che mi hai scritto! Mi hai dato ancora più voglia di continuare! Spero di sentirti presto, un bacione!

edwardina twalentina Ciaoooo! Eccomi qui con il nuovo capitolo! Come ti sembra? Bella fortunatamente non ha commesso nessuna sciocchezza! Si è rifugiata nella musica! Sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo e che condividi con me l’immagine di Samuel! Jared Padalecki!ha un sorriso dolce, e l’ho immaginato così! (Beh, non solo il sorriso…!) Spero di sentirti presto, grazie davvero per il tuo appoggio! Baci baci! P.S: Anch’io non mi sono persa gli mtv movie awards! ;)

vanderbit Ciao tesoro!! E’ bellissimo vederti così presa dalla storia! Grazie! Hai ragione, Ed merita la fiducia di Bella! E come ho spiegato in questo capitolo si è abbastanza agitato non vedendo Bella sfogandosi con tutti per il nervoso! Poveri! Per quanto riguarda l’incidente presto potrò risponderti! ;) Intanto grazie davvero e a presto! Kisses

Giulia_Cullen Ciao! Grazie grazie grazie! Come potrai vedere in questo capitolo Edward e i Cullen hanno provato a chiamarla ma lei non ha risposto! E lui è diventato intrattabile! Ma il destino li ha fatti incontrare! Un baci8 e grazie come sempre! P.S: Io non avrei mai pensato di scrivere ma all’improvviso è venuto tutto da sé! Vedrai, l’ispirazione arriva! Intanto grazie per i commenti!

grepattz Intuitiva come sempre! Hai proprio ragione su Charlie! Non è affatto facile… E si, Edward lo dirà presto a Bella! E non solo lui! ;) Grazie davvero per il tuo appoggio e il tuo sostegno! So che ci sei! A presto, un bacione!

piemme Ciao tesoro!!! Ma era il minimo! Anzi devo continuare a ringraziarti, soprattutto dopo aver visto il logo! Come ho già detto è stupendo! Grazie davvero! Tornando a quello che mi hai scritto… Non ti sbagli affatto sui sensi di colpa di Bella! Ma posso dirti che reagirà presto! Come giustamente dici… L’amore è la chiave di tutto! Ti mando un bacione enorme e ci sentiamo prestissimo! P.S: Non male Jared Padalecki!, eh?? Ma come ti ho già detto Robert Pazzon è Robert Pazzon!! J

fede4e Ciao! La tua recensione mi ha resa davvero felice! Grazie, mi fa piacere che la storia ti piaccia! Io adoro la musica, non potevo non introdurla! Spero che continuerai a seguirmi, a presto!

Nicosia Non sai quanto mi ha fatto piacere leggere la tua recensione! Ti confesso che all’inizio avevo proprio fatto incontrare Bella e Jacob a LaPush!!! Poi però ho preferito far avvicinare di più Edward e Bella… Sono un’inguaribile romantica!! Tu che dici, ce l’ho metto Jacob? Innocuo, sicuramente! A presto! Baci8!

Struppi Ciao! Che bello che ci sei anche tu! Hai ragione, troppo dolore per una sola persona… Ma fortunatamente ci sarà Edward! Sono contenta che la mia storia ti piaccia, spero di non deluderti!  A presto! J

Come sempre ringrazio chi ha inserito “La chiave che apre tutte le porte dell’impossibile… L’AMORE” tra i preferiti:

1 - bell [Contatta]
2 - Bobina83 [Contatta]
3 - edwardina twalentina [Contatta]
4 - eMiLy BlOoD [Contatta]
5 - fede4e [Contatta]
6 - Giulia_Cullen [Contatta]
7 - kiara90 [Contatta]
8 - kira killer [Contatta]
9 - milkywa2 [Contatta]
10 - piemme [Contatta]
11 - PikkolaCullen [Contatta]
12 - serinetta [Contatta]
13 - vanderbit [Contatta]
14 - _Miss_ [Contatta]

chi tra le storie da ricordare:

1 - usachan [Contatta]

e chi tra quelle da seguire:

1 - 535 [Contatta]
2 - 7mc [Contatta]
3 - Alessandrina_92 [Contatta]
4 - alexia__18 [Contatta]
5 - baby2080 [Contatta]
6 - crista [Contatta]
7 - debby 92 [Contatta]
8 - delia90 [Contatta]
9 - denidb [Contatta]
10 - edwardina twalentina [Contatta]
11 - ELLAPIC [Contatta]
12 - espa2009 [Contatta]
13 - Eva17 [Contatta]
14 - giagiotta [Contatta]
15 - Ginevra87 [Contatta]
16 - gismy88 [Contatta]
17 - giulya95 [Contatta]
18 - googletta [Contatta]
19 - grepattz [Contatta]
20 - heartqueen [Contatta]
21 - iaia_twl [Contatta]
22 - Kahlan Amnell [Contatta]
23 - lisepotter [Contatta]
24 - luna89 [Contatta]
25 - marikina [Contatta]
26 - mery123 [Contatta]
27 - mikelass [Contatta]
28 - Nicosia [Contatta]
29 - orchidea85 [Contatta]
30 - ornella [Contatta]
31 - pikkolaprincipessa [Contatta]
32 - raf [Contatta]
33 - rere18 [Contatta]
34 - Rumy [Contatta]
35 - sabribot [Contatta]
36 - tati1984 [Contatta]
37 - TheBestLady [Contatta]
38 - underworld_max [Contatta]
39 - vanderbit [Contatta]
40 - _B3lla_Swan_ [Contatta]
41 - _bellaswan_cullen [Contatta]

E grazie anche ai lettori silenziosi che mi dedicano un po’ di tempo!

Un bacione!

Traduzione Sarah McLachlan - Arms Of An Angel:

Passi tutto il tuo tempo aspettando

per quella seconda opportunità,

per un’interruzione

che metterebbe tutto a posto.

C'è sempre una ragione

per non sentirsi abbastanza bene

ed è difficile alla fine della giornata.

Io ho bisogno di qualche distrazione,

oh, di una bella liberazione.

I ricordi colano dalle mie vene,

mi permettono di essere vuota

e senza peso e forse

troverò un po’ di pace stasera.

 

Nelle braccia di un angelo

vola via da qui,

da questa camera di albergo fredda e scura

e dall’infinito che tu temi.

Sei stato estratto dal rottame

della tua fantasticheria silenziosa.

Sei nelle braccia dell'angelo,

Possa tu trovare

un po’ di conforto là.

 

È più facile credere

in questa dolce pazzia,

oh, in questa gloriosa tristezza

che mi fa piegare sulle ginocchia.

Nelle braccia di un angelo

vola via da qui,

da questa camera di albergo fredda e scura

e dall’infinito che tu temi.

Sei stato estratto dal rottame

della tua fantasticheria silenziosa.

Sei nelle braccia dell'angelo,

Possa tu trovare

un po’ di conforto là.

 

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Capitolo 9
*** Cap. 9 - Nelle braccia di un angelo - Pov Bella ***


Ciao!! Come promesso ecco il nuovo capitolo! Ma prima permettetemi di ringraziarvi ancora 10,100,1000 volte! Grazie di cuore! Le risposte alle belle recensioni e alcune cosine da dirvi e da chiedervi le trovate alla fine! Intanto buona lettura e un mega kiss!

Vanessa

La chiave che può aprire tutte le porte del'impossibile....l'amore

Cap. 9 – Nelle braccia di un angelo – Pov Bella

Pov Bella

Crying is beautiful, and I remember you.
I surrender to my broken heart,
It's all that I can do.
Crying is beautiful,
Especially when it rains.
It's so hard to make it through,
When I remember you.

Le note della canzone Crying is beautiful di Leona Lewis riecheggiano nell’abitacolo del mio pick up, spezzando il silenzio che non riuscirei proprio a sopportare. Già è difficile, quasi impossibile direi, non lasciarmi sopraffare dalla moltitudine di pensieri, figuriamoci se attorno a me governasse l’assenza di suoni. Anche se le parole di questa canzone non mi aiutano affatto. Sembrano fatte apposta per me. Tranne il fatto che io non piango. Non devo. Non davanti agli altri, per lo meno, e tralasciando l’eccezione di ieri…

Edward.       

Ma adesso sono sola e con la complicità della pioggia potrei piangere, lasciarmi andare mentre ti ricordo, fratello mio. Sola. Mi sento così abbandonata, tormentata dall’angoscia e dall’inquietudine. E continua a mancarmi l’aria... Sto guidando da circa un’ora senza una meta precisa ma il senso di soffocamento che mi opprimeva in casa non mi ha abbandonato neanche un istante, anzi è aumentato di minuto in minuto.

E questo è strano perché in genere guidare mi aiuta ad estraniarmi da tutto ciò che mi circonda, a rilassarmi, a scacciare i brutti pensieri. Mi concentro molto nella guida per evitare di perdermi considerando il mio scarso senso dell’orientamento… Eppure oggi niente sembra lenire la mia sofferenza.

Perché stai di nuovo così male Bella? Tutta la disperazione che prepotentemente hai intrappolato in questi mesi, rischia di sopraffarti da un momento all’altro. Non me lo posso permettere! Mi manca Samuel, terribilmente. Certo, questo è scontato. Ma non si tratta solo del dolore atroce per la morte ingiusta di mio fratello… C’è anche la consapevolezza di non poter essere felice. Di non potermi permettere di innamorarmi…

Edward.

Nella mia mente appare ancora lui…

Ma che diavolo stai pensando? Io non sono in grado di stare a contatto con le persone, non sono in grado di far nulla! Aria, ho bisogno di aria.

Apro il finestrino nonostante la pioggia che continua a scendere imperterrita: il vento freddo mi colpisce il viso… inutilmente. Cerco in tutti i modi di fermare le lacrime che minacciano di uscire prepotenti.

Edward.

Chi diavolo sei tu per rendermi così debole? Come hai potuto distruggere le mie barriere con un solo sguardo?

Esausta, parcheggio il mio pick up sul ciglio della strada, senza neanche accorgermene sono arrivata vicino la scuola. Appoggio la testa sul volante provando a non pensare a niente, a tranquillizzarmi, a controllare il mio respiro.

Non ne posso più! Forse è meglio proseguire a piedi, la pioggia mi farà compagnia, ultimamente è la mia unica amica. Entrambe versiamo lacrime salate… Di scatto, scendo dalla macchina. Scendo talmente bruscamente da far cadere la mia borsa rovesciandone il contenuto sull’asfalto. "Fantastico", borbotto tra me. Mi chino per raccogliere il tutto quando la mia attenzione viene catturata da un braccialetto.

Il mio braccialetto. Da quel maledetto giorno, non sono più riuscita a metterlo. E pensare che prima non lo toglievo mai, neanche per dormire! Ma nonostante non riesca più ad indossarlo, non posso separarmene, lo porto sempre con me. Lo osservo bene, ancora rannicchiata a terra: è una semplice ma elegante catenella di oro bianco dove ci sono appesi dei ciondoli, anch’essi in oro. Ogni pendente è stato un regalo di Samuel nel giorno del mio compleanno, accompagnato da una storia che ne spiegava il significato e il motivo per il quale aveva scelto proprio quell’oggetto. Era un rito tutto nostro, fin da bambina amavo sentirlo raccontare delle favole. Nonostante avessimo solo 3 anni di differenza, Samuel riusciva dove falliva mia madre: farmi addormentare. Lui con la sua voce mi incantava. Una lacrima scende solitaria sul mio viso. Solitaria per poco, visto che molte altre scendono con lei. Guardo il ciondolo che mi regalò al mio 11° compleanno: una farfalla.    

Simbolo di libertà, di serenità, di augurio nel saper spiccare il volo. E non solo. Samuel mi spiegò che in Oriente è usata per indicare lunga vita, paradossalmente vista la breve esistenza delle farfalle. Eppure corrisponde al numero settanta, perciò augurando "farfalla" si augurano altri settant'anni. Settant’anni che lui non potrà mai avere...

Poi arrivò un quadrifoglio. Da sempre simbolo del buon auspicio, ma secondo alcune credenze popolari, ogni foglia rappresenterebbe qualcosa: la prima è per la speranza, la seconda per la fede, la terza per l'amore e, ovviamente, la quarta simboleggia la fortuna.

Per i 13 anni mi regalò l’iniziale del mio nome… O meglio la lettera B, di Bella, come ho sempre preferito farmi chiamare. E poi uno dei miei preferiti…

Una chiave di violino, determinante nel fornire il codice interpretativo della musica scritta, ma soprattutto simbolo della nostra sfrenata passione per la musica. 

E infine un angelo.

L’ultimo regalo che Samuel ha potuto farmi. Un singhiozzo mi scuote violentemente il petto mentre i ricordi prendono il sopravvento…

Flashback 

-  Happy birthday to you! Happy birthday to you! Happy birthday my sister! Happy birthday to you! - canticchiò Samuel entrando nella mia stanza e venendo a darmi un sonoro bacio sulla guancia.

-  Grazie… - borbottai io mettendomi a gambe incrociate sul mio letto e invitandolo con la mano a sedersi accanto a me.

-  Quanto entusiasmo! Ma quando ti passerà l’avversione per il tuo compleanno?!

-  Mi conosci meglio di chiunque altro, sai che detesto essere la festeggiata… -

Non l’ho mai sopportato: stare al centro dell’attenzione con tutti che ti ripetono “Auguri” e che ti tirano le orecchie o ti sbaciucchiano a destra e manca!

-  Ma nessuno ti festeggia! Ci sarà soltanto una mega festa con le pazze delle tue amiche che avranno invitato tutti i giovani avvenenti di Phoenix, un regalone da parte del tuo Adam e mamma che sforna torte da sta mattina! – ridacchiò Samuel scompigliandomi affettuosamente i capelli, gesto che adoro. Sospirai rassegnata.

-  E poi viene papà da Forks! – concluse Samuel illuminandosi.

-  Quella è l’unica cosa positiva! – commentai sorridendo.

-  Dai, allunga il braccio! – mi ordinò dolcemente mio fratello prendendo una scatolina dalla tasca dei jeans.

Spalancai gli occhi e sorrisi felice, sapevo bene cosa contenesse. Erano 4 anni ormai che mi faceva sempre lo stesso graditissimo regalo. Un ciondolo d’oro da aggiungere agli altri che ornavano il mio braccialetto, regalato sempre da lui. Però non avevo idea di cosa potesse aver scelto questa volta! Impaziente, mi sistemai meglio pronta a sentirlo narrare qualcosa e gli porsi il braccio dove lui dopo aver trafficato un po’ aggiunse…

-  Un angelo!

-  Già! L’angelo viene spesso descritto come un guardiano, è un simbolo di protezione. Questa volta non so raccontarti di più ma posso dirti che io ci sarò sempre, che vorrei proteggerti in qualsiasi circostanza e che potrai contare su di me ogni volta avrai bisogno. Ti voglio bene Bells! – lo abbracciai di slancio senza lasciargli il tempo di continuare, lo strinsi forte a me iniziando a piangere per la commozione .

-  E’ bellissimo Samuel! Come tutti gli altri! Anch’io ci sarò sempre fratellone! Sono così fortunata ad averti! Sei il mio angelo!  Grazie!– riuscii a dire tra i singhiozzi bagnandogli tutta la camicia.

-  Di niente piccola. Che sono questi lacrimoni? Dai, preparati, andiamo a prendere papà!

-  Puoi smetterla di chiamarmi piccola? – gli chiesi sbuffando e ridendo insieme.

-  Certo, piccola. – esclamò Samuel scoppiando a ridere mentre io alzai gli occhi al cielo pensando… “Quanto adoro mio fratello!”

Fine flashback

Mio fratello… Il mio angelo. Con un gesto secco della mano asciugo quelle maledette lacrime, così diverse da quelle di quel giorno. Massaggio le tempie con le dita imponendomi di essere forte e di ritrovare la calma. Oh Samuel dove sei? Ho un disperato bisogno di te… Chissà se sarai tra gli angeli adesso. Si, sarai nelle braccia di un angelo. In the arms of an angel…

Una dolce melodia inizia a frullarmi in testa… Chiudo gli occhi e inizio a sentire nelle vene il ritmo di una nuova musica.

-  Mi serve un pianoforte! – esclamo con l’entusiasmo che ormai solo “l’arte dei suoni” riesce a farmi provare.

Mi viene subito in mente il piano della scuola, l’ho visto ieri mattina mentre provavo ad orientarmi e mi ero ripromessa di volerlo provare… Quale occasione migliore di questa? E se c’è qualcuno? Ma no, non posso tornare a casa e rischiare di perdere l’ispirazione! Cammino veloce verso la Forks High School, e memorizzo mentalmente ogni singola nota che sta nascendo dentro la mia testa. Il ticchettio della pioggia mi ha sempre aiutato nelle mie composizioni e anche questa volta non si è smentito. Concentrata nei miei pensieri musicali, arrivo a scuola, fortunatamente è quasi deserta. Cerco l’aula di musica e una volta trovata entro chiudendo la porta. Osservo il pianoforte, non è affatto male. Prendo carta e penna, chiudo gli occhi e mi lascio trasportare da quello che sento, penso a Samuel e inizio a suonare…

 http://www.youtube.com/watch?v=Hx4RsCfL_fA

It's easier to believe  

in this sweet madness,  

oh, this glorious sadness

that brings me to my knees.

...

In the arms of an angel

fly away from here,

You're in the arms of the angel,

may you find

some comfort there. *

Non so quanto tempo sia trascorso, perdo sempre la cognizione del tempo quando suono. Le parole nascono spontanee, mi alterno tra i tasti del pianoforte e il quaderno dove scrivo le mie canzoni, e finalmente la disperazione di oggi sembra affievolirsi, trovo sempre conforto nella musica… All’improvviso è come se mi sentissi osservata… Alzo lo sguardo e… Non ci posso credere!

Edward.

Spalanco gli occhi incredula. Santo Cielo, mi stava spiando! Irritata, non posso fare a meno di chiedergli:

-  Edward…  Da quanto tempo stai ascoltando? Che ci fai qui?!

 

* Sarah McLachlan - Arms Of An Angel

E questo era il Bella’s Pov! Non mi convince molto, ma ho pensato fosse utile mostrare come era finita Bella a scuola! E poi ci tenevo a raccontare un ricordo di Samuel. Inoltre, ho inserito un “elemento autobiografico”: io adoro i bracciali e le leggende! Mi piacciono da matti, spesso faccio ricerche in Internet per scoprire il significato di nomi, oggetti, simboli… Spero di non avervi annoiato!

Dal prossimo capitolo, si cambia un po’ registro! Vi avevo accennato che i capitoli tristi erano quasi finiti, e infatti… Cosa accadrà tra Ed e Bella?

Una domandina poi rispondo con gioia alle recensioni! Volete che continui ad aggiornare durante l’estate o preferite che sospenda la storia per poi riprenderla più avanti? Io non parto e mi farebbe piacere continuare ma ditemi voi se potete seguire!
Un bacione grande a tutti e GRAZIE GRAZIE GRAZIE per l’appoggio e il sostegno che mi date!

E ora le risposte!

 

 _Miss_ Ciao! Grazie per i complimenti, sono contenta che la mia storia ti incuriosisca! E poi noi siamo d’accordo nel non tirarci i pomodori a vicenda, no? A presto, con la mia o la tua ff! ;)

edwardina twalentina G-R-A-Z-I-E!!! Sei un tesoro! Sono felicissima che la canzone ti sia piaciuta, io la adoro semplicemente! Mi commuovo sempre quando la ascolto! Eh già, Bella non ha fatto nulla di insensato e in questo capitolo l’ho descritto meglio… Ora bisogna vedere come reagirà dopo aver realizzato che Edward la stava spiando! Tu che ne dici?! Ti mando un bacione! P.S: Hai proprio ragione: Robert e Kristen erano carinissimi e simpatici quando sono stati premiati per il Best Kiss! Lei è sempre tanto carina! E lui… Beh, no comment! ;)

piemme Tesoro! Hai visto? Senza sapere i tuoi gusti musicali ho beccato proprio una canzone che ti piace! Ne sono felicissima! Come ti ho già detto, io adoro sia “The arms of an angel” sia Sarah McLachlan! E grazie per i complimenti! Detti da te hanno un immenso valore! Ti mando un mega kiss e a prestissimo! P.S: Un serial killer a Forks è davvero una bella storia! Mi è piaciuta proprio! Bravissima!

Giulia_Cullen Ciao! Innanzitutto grazie come sempre! Il prossimo capitolo sarà dal punto di vista di Edward, anche a me piace molto scrivere dalla parte di Edward! Mentre qui mi è sembrato doveroso spiegare ancora le emozioni di Bella e come è arrivata a scuola! Adesso come reagirà lei? Cercherò di aggiornare presto! Un baci8!

vanderbit Ciao tesoro! Hai ragione: Edward è molto tenero! E nel prossimo capitolo tornerà lui a parlare! Chissà cosa accadrà con Bella?! Scherzi a parte, hai ragione anche su di lei: dovrebbe trovare la forza per andare avanti, ma non ci riesce… Ma Edward la aiuterà! Sai che anche io sono figlia unica? Però mi sarebbe piaciuto avere un fratello maggiore! Un bacione grande! P.S: anche secondo me la canzone è stupenda… Dolcissima!

fede4e Ciao! Grazie davvero! Mi fa piacere sapere che la storia ti piace! Mi dispiace di non aver ancora svelato la reazione di Bella ma nel prossimo capitolo se ti va potrai scoprirla! A presto! :D

grepattz Ciao!!! Ma hai proprio ragione: è destino che si incontrino!!! E il loro destino è stare insieme! Sono un’inguaribile romantica, non posso farne a meno! Ma adesso cosa accadrà? Mi dispiace avervi lasciato ancora senza sapere, ma un po’ di suspence ce la vuole! A presto! Kiss!

Nicosia GRAZIE! Sono così felice di essere riuscita a trasmetterti un po’ dell’emozione che provo io mentre scrivo con la musica di sottofondo! E sono felicissima che avevi letto il capitolo ascoltando la canzone! Grazie davvero! Mi dispiace se non ho ancora raccontato l’incontro tra Ed e Bella, ma il prossimo capitolo lo scoprirai! Spero ti piaccia! P.S: Seguirò con piacere il tuo consiglio su Jacob! Hai perfettamente ragione! ;)

Eva17 Ciao tesoro! Davvero suoni? Che bello! Anche secondo me è più complicato scrivere e suonare una canzone triste, senza permettere al dolore di prendere il sopravvento ma nello stesso tempo riuscire a comunicare ciò che si prova… Beh, qualsiasi consiglio sarà graditissimo, davvero! Intanto grazie per i complimenti e per seguire la mia storia! Un baci8!

Come sempre grazie a tutti coloro che hanno inserito la mia storia tra le preferite:

1 - alepattz [Contatta]
2 - bell [Contatta]
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E a tutti i lettori silenziosi!

A presto! :D

 

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Capitolo 10
*** Cap. 10 - Be yourself ***


Ciao a tutti! 10 recensioni?! MA GRAZIE!!! Merci beaucoup, thank you very much, spasiba, muchas gracias! Siete dei tesori! Grazie ragazze, davvero! Mi date tanta voglia di proseguire! E lo farò! Ma voi continuate a sostenermi! Vi lascio subito al nuovo capitolo… (Le risposte alle recensioni alla fine con tanta gioia!) Allora, dove eravamo rimasti?!

 La chiave che può aprire tutte le porte del'impossibile....l'amore

Cap. 10 – Be yourself

Pov Edward

 

-   Edward…  Da quanto tempo stai ascoltando? Che ci fai qui?! – mi domanda Bella dopo non so quanto tempo perso a guardarci. Nella sua voce non c’è più la poesia di poco fa, è alterata, irritata, delusa.

-   Potrei farti la stessa domanda! - le rispondo acido pentendomene subito.

Dannazione! Anziché scusarmi per aver invaso la sua privacy, la aggredisco! Idiota! Prima pensi che vorresti aiutarla poi la attacchi! Sto per scusarmi, quando Bella si rivolge a me ancor più arrabbiata…

-   Come ti sei permesso di metterti a sentire?

-   E tu? Che fai, la mattina non vieni a scuola e ci vieni il pomeriggio usufruendo del pianoforte del liceo? – nonostante i miei propositi non riesco a smettere di provocarla. Maledizione!

Alle mie parole, Bella sussulta. Volge lo sguardo verso il basso per poi rialzarlo subito con un’espressione enigmatica, sembra combattuta tra mille sensazioni contrastanti tra loro. Mi concentro nei suoi occhi spalancati… delusione, amarezza e rassegnazione. Ognuno di questi sentimenti equivale ad una coltellata perché non sto facendo niente per aiutarla, anzi la sto facendo soffrire ancora di più. Basta, devo fare qualcosa! Mi avvicino lentamente ma lei inizia a raccogliere tutte le sue cose sparse per la stanza. No! Se ne vuole andare! E che credevi idiota, che rimanesse per continuare a farsi insultare da te? Fai qualcosa!

-   Bella, perdonami. – le dico usando il tono di voce più dolce che posso.

Ma lei non mi guarda affatto, anzi continua a sistemare il quaderno e le penne dentro la borsa. Non mi arrendo e continuo a parlarle avvicinandomi ancora.

-   Ascoltami un attimo, ti prego. Non so cosa mi sia preso, non avrei mai voluto aggredirti in questo modo. Pensavo ad una cosa e dicevo tutto il contrario. Scusami… E’ che mi ha ferito il tono con il quale ti sei rivolta a me quando ti sei accorta che ti stavo guardando. Ma avevi ragione, non era mia intenzione spiarti. -

Bella si ferma ma continua a tenere la testa bassa evitando di guardarmi. Ne approfitto per riprendere a spiegarmi sperando di rimediare…

-   Ho sentito questa musica bellissima mentre ero nei corridoi e mi sono avvicinato. Poi sono rimasto ammaliato a guardarti e ad ascoltare quello che stavi creando, rimanendo senza parole. -

Finalmente lei alza lo sguardo e punta i suoi magnifici occhi dritti nei miei. I battiti del mio cuore accelerano inevitabilmente. Le sfioro una mano… E mi sento nuovamente percorrere da una scarica elettrica e da una moltitudine di brividi, ancora più intensi rispetto ieri. A dir la verità, rabbrividiamo entrambi. – Bella? – la chiamo notando che mi sta ancora guardando come incantata

-   Tutto bene? – lei sembra risvegliarsi, arrossisce, si morde il labbro inferiore.

-   Si, Edward, tutto bene. – mi risponde con lo stesso tono dolce che ho conosciuto ieri provocandomi un lieve sorriso.

-   Mi perdoni? – le domando titubante e speranzoso.

-   Se in cambio mi perdoni anche tu.

-   Ma tu non hai proprio niente da farti perdonare!

-   Ti ho risposto molto male… Non è una giustificazione valida ma odio sentirmi spiata e non sopporto essere interrotta mentre suono.

-   Hai ragione, ti capisco. Non capiterà più. Pace?

-   Pace!- esclama sedendosi e regalandomi finalmente un caloroso sorriso al quale contraccambio convinto.  – Però… Ancora non mi hai spiegato come mai sei a scuola a quest’ora! 

-   Beh, mio fratello si è fregato la mia macchina lasciandomi a piedi. Sto aspettando Jasper che si è offerto di darmi un passaggio a casa, dovrebbe arrivare fra un po’. E tu? Sono troppo indiscreto se ti chiedo come mai questa mattina non sei venuta? – decido di chiederle spinto da una curiosità più forte della paura di risultare invadente.

-   Non mi sono sentita molto bene, ho dormito fino a tardi, poi sono uscita. Il ticchettio della pioggia per me è sempre una fonte di ispirazione… Così mentre camminavo sentivo nascere una musica nella mia testa e dovevo subito darle vita prima che scomparisse. Mi sono ricordata del pianoforte della scuola e ne ho approfittato visto che ero qui vicino… A Phoenix lo facevo spesso.

-   E’ una canzone molto bella e hai una voce stupenda. – mi complimento sincero mentre lei arrossisce nuovamente.

Il suono del mio telefono interrompe il nostro gioco di sguardi… A malincuore e parecchio scocciato, recupero il cellulare. Un messaggio, è di Jasper. Arriva tra 15 minuti. Maledizione, così presto! Sbuffo mentre Bella mi guarda interrogativa ma senza chiedermi niente.

-   E’ Jazz, sta per arrivare, purtroppo. - le spiego sottolineando con troppa enfasi il purtroppo.

-   E’ meglio se vado anch’io. Devo riprendere il mio pick up, l’ho lasciato a qualche isolato da qui quando avevo deciso di proseguire a piedi. – afferma Bella finendo di riordinare le sue cose.

-   Ti diamo un passaggio noi! – le propongo entusiasta di poter trascorrere con lei anche solo qualche altro minuto. E poi… sta ancora diluviando, non si può ammalare e saltare la scuola pure domani! 

-   No, non preoccuparti, adoro camminare.

-   Sotto la pioggia?!

-   Già! Mi sono sempre piaciuti i temporali. - mi spiega Bella - Soprattutto adesso, è come se il cielo volesse aiutarmi a sfogare, piangendo con me… - continua con un filo di voce, talmente bassa da risultare difficilmente udibile.

Ma io ho capito benissimo. Spinto dal desiderio di starle vicino, mi siedo accanto a lei, davanti al pianoforte e le prendo la mano. Bella si sta mordendo il labbro inferiore, immagino si sia pentita di aver detto quella frase ed i suoi occhi diventano lucidi. Istintivamente la attiro a me, circondando le sue spalle con le braccia e stringendola in una morsa protettiva. Isabella si irrigidisce, non faccio in tempo a pensare che forse il mio gesto è stato avventato quando lei si lascia andare abbandonandosi sul mio petto. E mi sento di nuovo a casa, come ieri pomeriggio nella mia macchina. Chiudo gli occhi. Cosa diavolo mi succede? Il suo respiro mi solletica il collo provocandomi dolci brividi, le sue mani sono sulla mia maglia, la testa sulla mia spalla. Inizio ad accarezzarle dolcemente la schiena e i lunghi boccoli castani lasciandomi avvolgere dal suo profumo. La sento respirare più forte, più profondamente. Sta cercando di non piangere…

-   Bella, non aver paura di sfogarti. Non tenerti dentro quello che senti. Io vorrei fare qualcosa per aiutarti, qualsiasi cosa. – le sussurro sincero mentre lei si lascia sfuggire un sospiro.

-   Edward, non è facile per me. Io… Sai, tu sei stato il primo che mi ha visto piangere dopo la morte di Samuel…

-   Come? – Chiedo sicuro di non aver capito bene. Non può non aver mai pianto davanti qualcuno… I genitori, qualche amica, un ragazzo… No, un ragazzo no.

-   Con te non riesco a fingere… E pensare che faccio credere di star bene da così tanto tempo da ingannare chiunque! Ma quando ti vedo è tutto inutile, le parole escono da sole, senza riuscire a controllarle come d’abitudine. Sono me stessa. –

La stringo più forte a me e sorrido. Quello che mi ha detto mi ha riempito il cuore di gioia, la sua confessione significa molto per me, forse anche lei prova queste strane sensazioni che mi stanno scombussolando la vita. Forse Bella è il mio futuro… Ma adesso non è il momento di fare certi discorsi, soprattutto considerando da quanto poco tempo ci conosciamo. Il mio obiettivo per ora sarà soltanto quello di farla stare bene.

-   Oh Bella! Tu non dovresti mai fingere, con nessuno… - le dico continuando ad accarezzarla godendo del contatto con il suo corpo.

-   Charlie e Renée non devono preoccuparsi per me, hanno già abbastanza dolore. – ribatte lei scuotendo la testa accarezzandomi così il petto.

-   Non pensare agli altri, pensa a te…

-   I miei genitori vengono prima di tutto!

-   Ok, allora facciamo così… Hai detto che con me sei te stessa, giusto? – le domando desideroso di sentirmelo dire ancora.

-   E’ così…

-   Bene, allora comincia con me… Sfogati quanto vuoi, piangi, urlami contro se può farti stare meglio, ma devi essere la vera Bella Swan. Ci stai? – le propongo con tutto il cuore aumentando ancora una volta la stretta.

Bella si allontana lentamente da me e già sento la sua mancanza. Ma quando punta il suo sguardo nel mio, non capisco più niente. Il verde smeraldo e il cioccolato fuso dei suoi occhi mi confonde, ma vederli brillare di una luce nuova mi sta scaldando il cuore. Poi, il mio sguardo cade sulle sue labbra rosee… E percepisco un impetuoso desiderio di assaggiare il suo sapore, di baciarla. No, non devo farlo! Non posso rovinare tutto. Bella apre leggermente la bocca, senza però emettere nessun suono rendendo più forte la mia brama di baciarla. Deglutisco più volte e chiudo gli occhi sperando di calmare i miei istinti non guardandola. Il suo tocco caldo e leggero mi scuote, Bella mi sta accarezzando la guancia. No, così non mi aiuta! La situazione mi sta sfuggendo di mano…

-   Grazie. – il suo è solo un sussurro, ma il tono con cui l’ha bisbigliato mi fa accapponare la pelle. Prendo un respiro profondo, e la guardo. Sta sorridendo… Involontariamente sorrido anch’io.

-   Non sto facendo niente.

-   Non è vero, stai facendo molto. Ma… dicevi sul serio quando mi hai consigliato di urlarti contro? – mi domanda scoppiando a ridere. Musica per le mie orecchie.

-   Si, vuoi provare? – le dico unendomi alla sua risata.

-   La prossima volta! Ora sarà meglio andare, Jasper potrebbe essere già arrivato.-

Porca… è vero! Mi ero completamente dimenticato di lui! Bella, Bella, che mi stai facendo? Sbuffando quando lei si allontana, mi alzo anch’io.

-   Hai ragione, meglio incamminarci. Però tu non puoi sempre liquidarmi con “la prossima volta” – la rimprovero ricordandomi le sue parole dopo l’uscita al centro commerciale e prima del suo bacio sulla guancia.

Mossa sbagliata, Cullen! Non devi pensare alle sue labbra sulla mia pelle! Bella in compenso scoppia nuovamente a ridere. Ed io con lei, ancora. Usciamo da scuola, ha quasi smesso di piovere, meglio così. Scorgo l’auto di Jasper sull’altro lato della strada.

-   Ecco Jasper. Sei sicura di non volere un passaggio?

-   Sicurissima. Beh, grazie Edward… A domani!

-   Guai a te se mi dai buca come sta mattina! – la minaccio scherzoso puntandole un dito contro e facendola ridere.

-   D’accordo! Saluta Jasper e gli altri! Ciao… - mi saluta tirandosi su il cappuccio e chiudendosi meglio il giubbetto nero.

-   Ah Bella! – la richiamo quando lei stava per allontanarsi. – Se ti dicessi che anch’io non sono mai stato me stesso come lo sono con te mi crederesti? – Bella spalanca gli occhi e le sue guance si tingono di rosso. Mi sorride dolce…

-   La prossima volta ti rispondo! – esclama facendomi l’occhiolino e salutandomi con la mano. Sospiro, mi incanto a guardarla camminare veloce… il mio incantesimo viene interrotto dal suono del clacson. Porca… Mi sono dimenticato di Jasper un’altra volta! Lo raggiungo rapidamente ed entro in macchina.

-   Era ora! Mi hai preso per il tuo autista?? – mi accoglie Jazz mettendo in moto.

-   Scusa amico… Non volevo farti perdere tempo e grazie per essere tornato a prendermi.

-   Dai, racconta!

-   Che?

-   Come che? Prima eri intrattabile, ora sei dolce come un agnellino! Gatta ci cova!

-   Ma và, mi sono semplicemente calmato!

-   Merito di Bella, non è così? – mi risponde guardandomi di sottecchi. Difficile ingannare Jasper, riesce a captare i miei stati d’animo con una sola occhiata. E’ un grande amico. Decido di confidarmi un po’…

-   Non so spiegartelo, ma direi di si. Mi è bastato vederla per dimenticarmi di tutto il resto.

-   Ahi ahi, sento aria di amore!

-   Non esagerare, la conosco da 48 ore!

-   Si, ma ti ha rincoglionito subito!

-   Grazie, la prossima volta non ti racconto più niente.

-   Seriamente Ed… Non respingere la natura dei tuoi sentimenti, qualsiasi essi siano ma non avere fretta. Verrà tutto da sé.

Lo ringrazio con una pacca sulla spalla e il resto del tragitto trascorre tranquillo. Jasper mi racconta che aspetterà Alice a casa mia, sta facendo dei giri con nostro padre, poi andranno a cena dai genitori di Jazz. Emmett e Rosalie invece sono stati a vedere degli appartamenti per quando andranno al college il prossimo anno… Ecco spiegato l’impegno improrogabile di mio fratello. Beh, almeno si trattava di una cosa seria! Una volta arrivati a casa, intravedo Emmett lucidare la mia macchina con molto impegno. Conoscendomi, starà cercando di limitare la mia rabbia e di farsi perdonare. Sorrido involontariamente a questa scena. Dopo aver immaginato quanto possa essere terribile perdere un fratello, non me ne frega più niente della macchina… Mi avvicino alla mia Volvo seguito da Jasper e inizio a dare una controllatina qua e là. Emmett è in religioso silenzio, fa quasi effetto vederlo così! Vorrei tenerlo sulle spine un altro po’ ma scoppio in una fragorosa risata e vado ad abbracciarlo. Lui, dopo un attimo di sbigottimento, contraccambia tutto contento.

-   Accipicchia! Se questa è la tua reazione devo fregarti la macchina più spesso! - esclama mio fratello ridendo con entusiasmo.

-   Non te ne approfittare! - replico prontamente.

-   Infatti Em, se non incontrava “Santa Bella” avevi poco da ridere! – lo informa Jasper guadagnandosi un’occhiataccia da parte mia e suscitando la curiosità malsana di Emmett che inizia con una carrellata di domande.

Entriamo in casa tra una battuta e l’altra, ovviamente il bersaglio sono io! Ahia, prevedo una serata stressante con questi due! Ma soprattutto prevedo un’altra serata trascorsa a pensare ad Isabella… Chissà come sta ora? Che starà facendo? Mi penserà? Mah… Mi sa che Jasper ha ragione… Mi sono rincoglionito!

 

Come vi sembra? Beh, Bella non poteva resistere al fascino del nostro Edward, no? Spero vi sia piaciuto! Il prossimo capitolo è quasi pronto, quando lo metto? ;) Intanto vi auguro una buona notte e sogni d’Edward! Un bacio grande e vi ringrazio ancora moltissimo!

Risposte alle splendide recensioni:

Giulia_Cullen Ciaoooo! Grazie, grazie, grazie! So che ci sei sempre e questo mi riempie di gioia! Sono contenta che l’idea dei ciondoli ti sia piaciuta, io li adoro! La chiave di violino e l’angelo sono anche i miei preferiti! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto! A presto e un bacione!

LadySile Ciao! Sbaglio o sei nuova? Mi fa davvero piacere che la mia storia ti incuriosisca! Hai ragione: Bella deve riprendere il controllo della sua vita, non è facile ma saranno proprio i ragazzi ad aiutarla, soprattutto Edward! Spero che continuerai a seguirmi, intanto un bacione e grazie 1000!

Nicosia Ciao! Sono contenta che la canzone ti sia piaciuta, anch’io l’ho scoperta per caso e l’ho trovata perfetta per il capitolo! E mi piaceva il fatto che sia Edward, sia Bella ascoltavano la musica contemporaneamente sotto l’acquazzone! Ed hai perfettamente ragione su Bella: lei era una ragazza solare, ottimista, allegra ed amava davvero la vita. Ma grazie ad Edward tornerà ad amarla! Grazie davvero per il tuo appoggio! In bocca al lupo per gli esami e ho intenzione di continuare la storia! Kiss!

_Miss_ Esatto!! Ahahah! Niente pomodori o verdure simili! Grazie per i complimenti, davvero. Mi hanno fatto davvero piacere! Purtroppo io sono figlia unica, dico purtroppo perché mi sarebbe sempre piaciuto avere un fratello o una sorella, ma qualche tempo fa ho perso una mia cara amica. Il dolore è ancora grande ma scrivere aiuta. Comunque basta pensieri tristi, no? Bisogna guardare avanti, con ottimismo! Ed anche Bella se ne sta accorgendo! Ci sentiamo presto! Intanto un bacione!!

crazyromy93 Ciao!!! Ma quale rompere le scatole? Sono contentissima che hai letto la mia storia! Grazie! E’ vero, è un po’ triste ma adesso andrà meglio… Come giustamente dici tu: c’è Eddino con lei! Mi fa piacere che i ciondoli ti sono piaciuti! Ti assicuro che continuerò a scrivere e aggiornare! Spero che continuerai a seguirmi! Io sicuramente non mollo “Come conquistare un ragazzo. Manuale d’uso.” !! Un bacio e a presto!
grepattz Ciao cara! Quanto sono contenta che mi segui sempre! :D Grazie! Hai visto? Edward ha “placato” la rabbia di Bella! Ma d’altronde tu ha perfettamente ragione: chi è che può resistere al suo fascino magnetico? Un bacione grande e a presto!

vanderbit Ciao tesoro! Tranquilla, ho deciso di non sospendere la storia! Il vostro appoggio mi trasmette tanto entusiasmo e voglia di scrivere! E sono felicissima che tu non manchi mai! Grazie, grazie! E così anche tu adori i ciondoli nei bracciali?! Che bello! Mi fa piacere ti sia piaciuta la canzone di Leona Lewis e soprattutto il capitolo! Spero che anche questo ti piaccia! Eh già, i capitoli tristi ormai sono conclusi, adesso inizierà la ripresa di Bella… Facile indovinare con chi! Un mega kiss e a presto!

fede4e Ciao! Sono contenta che la storia continua a piacerti, spero di non deluderti! Hai indovinato: il nostro Edward avrà un ruolo determinante! E ovviamente ci sarà l’amore tra i due… Penso che seguirò il tuo consiglio: scriverò qualche flashback su Samuel! Intanto grazie e a presto! Kisses

edwardina twalentina Ciao tesoro! Oh my Edward! Sei simpaticissima!!!! Sono felice ti sia piaciuto il capitolo, io mi sono emozionata mentre lo scrivevo e se riesco a trasmetterne almeno un po’ , sono contentissima! E grazie perché mi sostieni sempre! Aggiornerò anche d’estate, ok?! Un baci8 e come sempre “no comment” su Edward!

piemme Tesoro grazie! Mi incoraggi e ci sei sempre! Si, Bella è molto triste ma ormai si è capito che la presenza di Edward si rivelerà fondamentale! E lui è totalmente perso di lei! Anche in questo capitolo si è capito! Ti mando un abbraccio e ci sentiamo prestissimo!

Come sempre ringrazio chi ha inserito “La chiave che apre tutte le porte dell’impossibile… L’AMORE” tra i preferiti:

1 - alepattz [Contatta]
2 - bell [Contatta]
3 - Bobina83 [Contatta]
4 - denny [Contatta]
5 - edwardina twalentina [Contatta]
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chi tra le storie da ricordare:

1 - nanita89 [Contatta]
2 - usachan [Contatta]

e chi tra quelle da seguire:

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Grazie anche ai lettori silenziosi! :)

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Capitolo 11
*** Cap. 11 - 60 secondi ***


Mamma mia ragazze!! 12 recensioni! Grazie di cuore! Sarò ripetitiva ma mi trasmettete tanta voglia di scrivere! E per ringraziarvi ho deciso di postare subito! Alcune spiegazioni e le risposte alle splendide recensioni le trovate alla fine, ora vi lascio subito al capitolo, ma non prima di ringraziarvi ancora e di mandarvi un mega kiss!

La chiave che può aprire tutte le porte del'impossibile....l'amore

Cap. 11 – 60 secondi

Pov Bella

 “Comincia con me… Sfogati quanto vuoi, piangi, urlami contro se può farti stare meglio, ma devi essere la vera Bella Swan. Ci stai?”

Le parole dolcissime di Edward risuonano nella mia mente in continuazione, anche adesso mentre preparo la cena per mio padre: patate e pollo al forno. Mi piace cucinare, è divertente. E soprattutto necessario, se non voglio intossicarmi! Il giorno del mio arrivo a Forks ho commesso il grave errore di far preparare il pranzo a Charlie… Un disastro! Ho compreso subito che non è il caso che si diletti ai fornelli! Forks. Chi l’avrebbe mai detto che in questa cittadina così piccola avrei incontrato un ragazzo come Edward? Non faccio altro che ripensare al suo abbraccio dove mi sono lasciata andare completamente. Ed è la seconda volta! Tra le sue braccia, mi sentivo stranamente rilassata, protetta, libera da ogni pensiero, stavo… bene. Respiravo a pieni polmoni, inebriandomi del suo profumo da uomo. Ero… Me stessa.

 Per di più, basta che mi sfiori per non farmi capire più nulla… Il contatto con la sua pelle, il tocco della sua mano, il suo respiro sul mio collo mi hanno destabilizzato completamente. Da quanto tempo non mi sentivo così? Un sorriso nasce sulle mie labbra, meravigliandomi. Solo una parola è in grado di spiegare tutte queste emozioni… Amore. Scuoto la testa cercando di scacciare questa sciocca considerazione. Insomma Bella che vai pensando? Come puoi parlare di amore così presto? Eppure… Non può essere un caso essermi aperta proprio con lui per poi provare tutte queste emozioni…

-  Bells? Sei diventata sorda? – il vocione di mio padre mi fa sussultare. Non l’avevo affatto sentito entrare! Mi volto verso di lui e lo vedo osservarmi incuriosito e interrogativo.

-  Ciao papà. Scusami, ero soprappensiero.

-  Me ne ero accorto! Ti ho chiamato più volte! Come stai? Va un po’ meglio?

-  Si, sto bene, tranquillo.

-  Sicura? E poi mi spieghi che ti hanno fatto quelle povere patate?

-  Come? – gli chiedo non capendo cosa intende dire.

-  Le patate! Guarda che i denti ancora ce li ho! – commenta dopo aver alzato gli occhi al cielo.

Guardo le patate… Oh cavolo! Ero così concentrata nei miei pensieri da averle tagliate a pezzetti davvero piccoli da non poterle più certamente fare al forno! Ma dove avevo la testa? Semplice: Pianeta Edward!! Scoppio a ridere da sola. Una risata allegra e liberatoria. E mio padre si unisce a me. E’ bello vederlo gioire così. Ci guardiamo negli occhi, luminosi e sorridenti anche loro: questa è la prima volta che ridiamo insieme davvero. Non ricordavo neanche più il suono della sua risata. Gli sorrido affettuosa per poi riconcentrarmi sulla cena.

-  Beh, volevo fare il pollo con le patate al forno… Ma tagliuzzate così penso che preparerò una frittata! Che ne dici? – propongo mentre mio padre si toglie la giacca e la fondina della pistola.

-  Sarà meglio Bells! Allora come stai? – mi chiede con un tono di voce… strano: avverto la sua solita preoccupazione per me ma è diversa rispetto le altre volte.

E’ più… rilassato. Il volto più disteso, l’espressione tranquilla. Sarà merito della risata di poco fa! Chissà, forse mio padre sa quanto erano falsi i miei sorrisi… Forse l’ha sempre saputo. Il suo stato d’animo in un certo senso è il riflesso del mio. Se voglio aiutarlo, devo prima aiutare me stessa.

-  Bene, ho fatto anche un giro. – gli rispondo rimandando a più tardi le mie riflessioni.

-  Non mi hai ancora raccontato com’è andata ieri pomeriggio. So che sei uscita con i figli di Carlisle e Esme.

-  Infatti, sono stati molto carini con me. – Soprattutto Edward... Ma questo è meglio non dirlo a Charlie!

-  Sono dei bravi ragazzi, anche i fratelli Hale.

-  Lo credo anch’io. – concordo sinceramente ripensando a quanto sono stati gentili. Soprattutto Edward

-  Sarei contento se continuassi a frequentarli Bells, ti farebbe bene fare nuove amicizie!

-  Sono d’accordo. Mi troverò bene con loro.

Non è una cattiva idea frequentarli… Soprattutto Edward… Smettila Bella! Non è possibile che ogni cosa la associ a lui! Comunque Charlie ha ragione: basta nascondersi, Alice e Rosalie sono simpatiche, un po’ troppo patite per la moda forse, ma disponibili e premurose. Mi piacerebbe essere loro amica. Ed anche con Emmett e Jasper. E… soprattutto con Edward! Sorrido ancora tra me e me: non riesco a fare a meno di pensare a lui! Ridacchio ad alta voce suscitando la curiosità di Charlie che mi osserva di sottecchi. Penso che mi sta studiando… Effettivamente non ero così serena da tanto tempo. Troppo.

-  Domani te la senti di andare a scuola?

-  Certo!

-  Come mai tutto questo entusiasmo? – mi interroga assottigliando lo sguardo con il suo tipico atteggiamento da poliziotto.

Già, come mai Bella? Ancora una volta la risposta è semplice: Edward… Scuoto la testa e cerco di inventarmi una risposta credibile da rifilare a mio padre quando il suono del campanello viene in mio soccorso.

-  Vado ad aprire! – esclamo andando in sala e aprendo la porta di casa.

Alice Cullen e un uomo biondo sulla quarantina mi sorridono cordiali.

-   Ciao Bella! – trilla Alice con la sua voce piena di energia.

-   Ciao Alice! – la saluto contagiata dalla sua allegria per poi rivolgere lo sguardo all’uomo che le sta accanto. Alto, biondo, occhi chiari e un sorriso… Ehi! Quello è il sorriso di Edward!

-   Buonasera, io sono Carlisle, il padre di Alice. – si presenta lui porgendomi la mano che stringo prontamente.

La sua stretta è salda e trasmette un senso di sicurezza e calore. Penso che Edward ha ereditato molte cose da suo padre. Sarà meglio rispondergli prima di perdermi ancora una volta nei miei pensieri facendo la figura della pazza!

-   Piacere di conoscerla Carlisle. Mio padre mi parla spesso di lei e di sua moglie Esme. Vi è molto affezionato. Ma prego, entrate!

-   Dammi pure del tu, cara! Mi fa sentire meno vecchio!

-   D’accordo!

-   Scusa per il disturbo Bella, mio padre deve parlare con Charlie, così ne ho approfittato per venire a salutarti! – afferma Alice entrando in casa con una grazia innata e naturale.

-   Nessun disturbo! Hai fatto bene!

-   Carlisle, Alice! Che piacere vedervi! Come stai vecchio mio? – esclama Charlie dopo averci raggiunto in sala e avergli dato una sonora pacca sulla spalla.

-   Ma quale vecchio Charlie! – lo rimprovera bonariamente il Dottor Cullen e insieme a mio padre vanno ad accomodarsi sul divano. Dopo aver offerto loro qualcosa da bere, io ed Alice ce ne andiamo fuori sedendoci sul dondolo lasciandoli parlare di cose da uomini.

-   Allora Bella, oggi la prof di storia è andata parecchio avanti con il programma, ti ho portato gli appunti.

-   Grazie Alice, domani te li restituisco.

-   Non preoccuparti… Posso chiederti come mai non sei venuta a scuola sta mattina?

La domanda di Alice mi fa sussultare leggermente: somiglia molto a quella posta da Edward oggi pomeriggio. Stesso tono curioso ma discreto. La osservo per un attimo: i suoi capelli neri e corvini sono ordinatamente spettinati e i suoi occhi azzurri sono molto simili a quelli di Edward, e come i suoi, esprimono onestà e sincerità. Si assomigliano più di quanto sembrerebbe a prima vista. Forse è per questo che sento di potermi fidare di lei…

-   Non sono stata molto bene, ma adesso va meglio.

-   Sai, Edward ha dato di matto quando non ti ha vista! – mi confida facendomi l’occhiolino.

Io involontariamente sorrido e ovviamente Alice se ne accorge. Dopo aver incrociato le braccia al petto e assottigliato lo sguardo, spalanca la bocca:

-   Ti piace mio fratello??!!

-   Come? No, no…Io, ecco… - comincio a balbettare imbarazzata arrossendo senza sapere cosa risponderle mentre lei osserva con attenzione le mie reazioni per poi emettere un gridolino di gioia:

-   Ma Bella, sarebbe fantastico!!! Saresti la ragazza giusta per lui, non l’ho mai visto così preso! Pensa che bello, potremmo uscire tutti e 6 insieme, come coppie intendo!

-   Alice, ci siamo appena conosciuti! Non ti sembra di correre un po’ troppo?

-   Il tempo è un fattore relativo, non ha alcuna importanza! Ho letto da qualche parte che spesso il destino di una persona si decide in 60 secondi. Una scelta improvvisa, un’indecisione, uno sguardo e soprattutto un incontro può cambiare la nostra vita in un attimo facendoci intraprendere una nuova strada.

Le parole di Alice mi lasciano di stucco… 60 secondi. Uno sguardo, un incontro, una nuova strada. Tutto questo mi fa pensare inevitabilmente ad Edward. E’ bastato incrociare i suoi occhi blu oceano per sentirmi stravolgere dentro.

-   Ehi Bella, mi stai ascoltando?

-   Oh, scusami! Dicevi?

-   Stavo dicendo che secondo me dovresti lasciarti andare a quello che provi.

-   Non è semplice… E’ da talmente tempo che non manifesto ciò che sento, che ho paura di non saperlo più fare. – Non posso crederci di averlo detto davvero. Non posso credere di essermi aperta almeno un po’ anche con lei.

Sorrido felice. Anche Alice contraccambia il mio gesto in modo dolce e mi prende la mano, per poi sussurrarmi:

-   Bella, ricordati che hai un’amica qui a Forks. Per qualsiasi cosa.

-   Grazie Alice. – dico commossa stringendo la sua mano.

-   Alice, vogliamo andare? Tua madre ci darà per dispersi! – la voce del Dottor Cullen richiama la nostra attenzione.

-    Si, papà andiamo! Ci vediamo domani Bella! – mi saluta alzandosi e andando a recuperare la sua giacca perfettamente in tinta con le scarpe.

-    Bene. E’ stato un piacere conoscerti Bella. Stavo giusto accennando a Charlie che io e mia moglie Esme saremmo lieti di avervi a cena una sera di queste. – mi propone gentilmente il Dottor Cullen.

-   Volentieri Carlisle – rispondo per poi salutare entrambi con un sorriso.

Dopo aver cenato con mio padre chiacchierando del più e del meno e aver risposto ad una mail di mia madre, mi siedo al pianoforte nella mia camera. Comincio a suonare la melodia che ho composto oggi e per la prima volta mi accorgo che mi piacerebbe che ci fosse Edward ad ascoltarmi. Scuoto nuovamente la testa, non riesco a capire cosa mi sta succedendo. Ho suonato spesso in pubblico, ma ero sempre imbarazzata e in difficoltà. Ma c’era Samuel accanto a me a darmi coraggio. Ora non c’è più. Non ci sarà mai più. No! Non posso farmi vincere dal dolore anche adesso, ho promesso a me stessa che sarei riuscita a venirne fuori. Oggi tra le forti braccia di Edward sono tornata a respirare, sono tornata la vera Bella Swan. Me stessa. Forse Alice ha ragione: a volte 60 secondi possono cambiarti la vita.

“Comincia con me… Sfogati quanto vuoi, piangi, urlami contro se può farti stare meglio, ma devi essere la vera Bella Swan. Ci stai?”

Sai che ti dico Edward? Ci sto.

 

Come vi sembra? Non ne sono particolarmente entusiasta, secondo me questo capitolo è un po’ noioso. Volevo cambiarlo ma poi ho preferito far emergere chiaramente la voglia di ricominciare di Bella. E poi mi piaceva parlare anche un po’ di Charlie, mostrare anche i suoi piccoli miglioramenti. Ed infine Alice, che adoro! Però boh! Forse ho ripetuto troppe volte il nome Edward! Povero, avrà avuto il singhiozzo! Dal prossimo capitolo torneranno Bella e Edward insieme… quello mi piace proprio! Allora… ditemi voi, quando aggiorno? ;)

Intanto rispondo alle bellissime recensioni ringraziandovi tantissimo e mandandovi un baci8!

LadySile Ciao! Che bello che continui a seguirmi! Grazie! Hai ragione, Edward e Bella si affezioneranno mooooolto l’uno all’altra, si completano e si aiutano a vicenda! E con quest’ultimo capitolo Bella ne manifesta chiaramente l’intenzione, no? A presto! :D

fede4e Ciao! Ho messo il capitolo appena l’ho finito, proprio come mi avevi chiesto! Questo per ringraziarti per le tue recensioni! Grazie davvero! Sono contenta che hai apprezzato che hanno fatto pace… Edward “rincoglionito” d’amore a me piace tanto!! Forse perché tutte sognano un ragazzo così! ;) Spero continuerai a seguirmi! :D

Nicosia Inizio subito col dirti che spero davvero che l’esame stia andando bene!! In bocca al lupo di nuovo! E grazie per come ti immedesimi nella storia, mi rendi felicissima! Non posso correggerti! Altro che eresia! Hai capito benissimo i timori di Edward! Per la prima volta prova dei sentimenti veri e ne è spaventato… Ma come lui aiuterà Bella, Bella aiuterà lui, giusto?! A presto e un bacione!

grepattz Ciao! Grazie ancora per esserci sempre! Si hai ragione, Edward e Bella si sono rincoglioniti a vicenda!!! Non potevo farli litigare, sono un’inguaribile romantica! Mi piacciono i lieti fine! Lo scorso capitolo c’era Jasper, questa volta ho messo Alice ed è vero: lui è meno invadente rispetto la sua dolce metà! Ihih! Emmett è simpaticissimo, conosco un ragazzo che è un po’ così e mi ispiro a lui! A presto! :D

crazyromy93 Sei davvero simpaticissimaaaa! Non potrei mai farti fuori! E ricordati: mi piacerebbe “sopportarti” (come dici tu” ogni capitolo! Mi sono divertita leggendo la tua recensione! Grazie davvero! Ed io ti seguo con molto piacere anche perché mi piace parecchio la tua storia! Altro che “sottospecie di ff”! Ma che dici? E’ davvero carinissima! “Bella sabbia, vero?” Ancora rido ripensandoci!! Sono contenta che la mia storia ti piace, grazie! Il bacino tra i 2 arriverà presto, dai! Edward è… Edward! In qualsiasi modo lo immaginiamo, è sempre fantastico! E si, continuerò ad aggiornare durante l’estate! Davvero lavori in pizzeria? Non ti invidio per il caldo però la pizza è troppo buona! Io la mangerei a colazione, pranzo e cena! Ma un conto è gustarsela, un conto lavorare, vero? Un bacione e continua a seguirmi!!

denny Ciao! Sbaglio o sei nuova? Mi fa davvero piacere che la mia storia ti piaccia! E grazie molte per i complimenti! Si, hai ragione, Edward è davvero dolce e tenero… La persona giusta per aiutare Bella! Ho cercato di aggiornare presto! Spero che continuerai a seguirmi, baci!

edwardina twalentina Buongiorno anche a te!! Sono tanto contenta che ci sei sempre! Grazie, grazie, grazie per i complimenti! E’ vero, ne succederanno delle belle! Ho tutta la storia in mente, non vorrei farla molto lunga e spero davvero di riuscire ad esprimere quanto mi piace scrivere sull’amore tra Edward (bello, dolce e bono! Ihih!) e Bella! Un bacione! :D

vanderbit Ciao tesoro! Grazie milleeeeee! Sei tra le mie più fedeli lettrici ed ogni volta vedere che continui ad esserci mi rende tanto contenta! Grazie! Eh già, Edward e Bella passeranno molto tempo insieme… ! ;) Inizierà presto la parte che mi piace di più! E poi ci saranno anche gli altri, mi piace scrivere qualche scenetta con Emmett! E come giustamente hai detto, Jasper è un ottimo amico ed anche Alice e Rosalie lo saranno! Kisses!

Giulia_Cullen Certo che sono felice che ci sei sempre!!! Anzi, felicissima! Grazie davvero! Anche a me Edward piace sempre di più! Ihih! Hai ragione, la sua reazione è stata normale, era sulla difensiva ma è riuscito a mettere da parte l’orgoglio pur di aiutare Bella! Ed Emmett… beh, lui si commenta da solo! E’ davvero simpatico! Penso che farò molti pov di Edward! Già a partire dal prossimo! Che ne dici? Un bacione e a presto!

piemme Tesoro ciao! Te l’avevo detto che l’immagine che hai creato era a dir poco perfetta!! Riesce ad esprimere benissimo ciò che volevo trasmettere! Grazie ancora! E grazie per sostenermi e incoraggiarmi sempre! Si, hai ragione: Edward assomiglia a quello della Meyer con il vantaggio di non essere un vampiro! Beh, un grosso vantaggio! Bella è un po’ diversa, soprattutto quando riuscirà a lasciarsi andare! Ah! Complimenti anche a te per tutte le tue storie! Ti mando un bacione grande, ci sentiamo su fb!

_Miss_ Ciao! Mi fa tanto piacere vedere che continui a seguirmi! E sono contenta che l’incontro tra Edward e Bella ti sia piaciuto! Ci ho provato a farli litigare, ma poi ho cancellato! E’ stato più forte di me! Sono un’inguaribile romantica! Ecco perché mi piace molto “Vite incatenate”! Soprattutto l’ultimo capitolo! ;) A presto e un bacione! P.S: Jasper ha capito tutto!

Come sempre ringrazio chi ha inserito “La chiave che può aprire tutte le porte dell’impossibile… L’AMORE” tra le storie preferite:

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Capitolo 12
*** Cap. 12 - Uomini e donne... ***


Eccomi qua con il 3° aggiornamento questa settimana!! E’ il mio modo per ringraziarvi con tutto il cuore dell’appoggio che riuscite a darmi sempre!

14 recensioni! GRAZIE!! Beh, ora vi lascio al capitolo e come sempre torno alla fine con qualche commento ma soprattutto le risposte alle vostre stupende recensioni! :D

Vanessa

La chiave che può aprire tutte le porte del'impossibile....l'amore

Cap. 12 – Uomini e donne…

Pov Edward

Sono trascorse 2 settimane da quando Bella si è trasferita a Forks entrando così inaspettatamente nella mia vita. Già, perché io continuo ad essere sempre più rincoglionito di lei! Bella è diventata il mio primo pensiero al mattino e l’ultimo prima di addormentarmi…

 Da quando ci siamo incontrati a scuola ed io l’ho vista suonare e cantare, è scattato qualcosa dentro di me. Bella mi ha attratto fin dalla prima volta che l’ho vista, è vero. Ha suscitato emozioni mai provate prima, come testimoniano i brividi e le scosse elettriche che mi percorrono ogni volta che ci sfioriamo. E ha iniziato a popolare i miei pensieri fin da subito, scacciando dalla mia mente ogni altra ragazza. Ma non è solo questo… E’ molto di più. Sento il desiderio prepotente di averla accanto a me, per proteggerla, per vederla ridere, per renderla felice. Non avrei mai pensato di coinvolgermi fino a questo punto, il mio stato d’animo dipende dal suo: quando sorride inavvertitamente lo faccio anch’io, se lei è felice, sono sereno ma se lei diventa malinconica, la sua tristezza si riflette in me.

La mattina seguente al nostro incontro casuale nell’aula di musica, sono andato a prenderla a casa per accompagnarla a scuola. Ripenso spesso alla sua espressione sorpresa quando mi ha visto…

 

Flashback

Eccomi nuovamente davanti la villetta del Capo Swan. Sono le 7:40, effettivamente è presto, ma voglio fare una sorpresa a Bella e non potevo correre il rischio di arrivare tardi. Il suo pick up è parcheggiato qui davanti, segno che è ancora in casa mentre la volante dell’Ispettore fortunatamente non c’è. Sarebbe stato un po’ imbarazzante spiegargli la mia presenza… Scendo dalla macchina e mi appoggio sulla portiera, oggi c’è un tiepido sole e la temperatura è più calda rispetto ieri. Dopo qualche minuto, vedo la porta d’ingresso aprirsi e comparire Bella in tutto il suo splendore… Indossa un pantalone nero attillato, una camicetta bianca con un giubbettino bianco. Un raggio di sole la colpisce in viso, illuminandolo. Non ho mai visto una ragazza così incantevole. Non si è ancora accorta di me, è completamente persa nei suoi pensieri, quanto vorrei scoprire a cosa pensa… Quando alza lo sguardo e mi vede, spalanca gli occhi. E’ stupita e azzarderei felice. Le sorrido contento e il suo volto si illumina più di quando il sole l’aveva colpita gentilmente. E’ una gioia immensa percepire quell’espressione serena e quella luce nei suoi occhi. Vorrei vederla sempre così, voglio aiutarla. Parola di Edward Cullen.

Isabella si avvicina a me lentamente non togliendo mai gli occhi dai miei. 

-  Edward! Come mai qui? – mi chiede dolcemente regalandomi un sorriso radioso.

-  Buongiorno… Volevo assicurarmi che venissi a scuola! Così ho pensato di venirti a prendere! – le confesso sincero continuando a sorriderle.

Lei si imbroncia teneramente e mi punta il dito contro il petto dicendomi scherzosa:

-  Non ti fidavi?

-  Beh… Si, però non si sa mai! – replico ridendo e aprendole la portiera della macchina facendola accomodare.

-  Grazie Edward, è stata una graditissima sorpresa!

-  Figurati! Hai pensato a quello che ci siamo detti ieri? – le domando dolcemente iniziando a guidare piano. Piano, molto piano. Cosa alquanto strana considerando la mia passione per la velocità ma devo prolungare il viaggio il più possibile per guadagnare più tempo in sua compagnia!

-  Si… “Urlami contro” è la mia parte preferita! – esclama Bella sghignazzando e aumentando così la mia gioia.

-  Simpatica! – ironizzo guardandola di sbieco. Anche lei mi sta osservando, sorride leggermente e la vedo serena.

-  Hai finito la canzone? – le chiedo rabbrividendo ancora al ricordo di quella melodia magica che mi ha lasciato senza parole.

-  Più o meno.

-  Potrei ascoltarla senza essere costretto a spiarti?

-  Ci penserò!

-  Dai, tanto ormai ti ho sentita!

-  D’accordo… La prossima volta vedremo!

-  Dimmi, ti piace proprio rimandare un discorso alla “prossima volta”?

-  Eh già, diciamo che mi piace avere l’ultima parola!

-  Perfetto, anche a me! – replico sorridendo.

Non riesco a fare a meno di sorridere, Bella riesce a farmi stare bene, a rendermi di ottimo umore, a scatenare 1000 emozioni dentro di me. La osservo ancora di sottecchi, la sua espressione è sempre serena ma nello stesso ansiosa.

-  Posso chiederti a cosa pensi? – le domando curioso di scoprire cosa la preoccupa.

-  Beh… sto pensando a quando arriveremo a scuola.

-  E allora?

-  Avremo tutti gli sguardi addosso… Chissà cosa penseranno…

-  E che ci importa? Lasciali rimuginare!

-  Ma la tua ragazza potrebbe essere gelosa… - sussurra arrossendo leggermente.

E’ adorabile quando le sue guance si imporporano. Sogghigno tra me, pensando alla sua affermazione… Chissà se era un modo per scoprire se sono impegnato! Beh, ha ragione sul fatto che susciteremo un po’ di curiosità arrivando insieme, ma non ha nessuna importanza. E tanto meno me ne frego delle altre ragazze.

-  Io non ho nessuna ragazza e non mi interessa quello che pensa la gente, ciò che conta è che tu stai bene.

Non appena finisco di parlare, sento la mano di Bella appoggiarsi delicata sulla mia, sul cambio. Mi volto leggermente… ha ancora il viso arrossato ma nei suoi occhi leggo una dolcezza e un’intensità tale da destabilizzarmi completamente. Ci sorridiamo a vicenda.

Il viaggio in macchina trascorre tranquillo, tra una chiacchiera e l’altra. Una volta arrivati e aver parcheggiato, scendiamo dalla mia Volvo catturando l’attenzione degli studenti nel cortile, come prevedevamo. Vedo Tanya guardarmi con astio ma non intendo badarci. Non conta più niente per me, anzi forse non ha mai contato nulla. Bella arrossisce, da quanto ho capito non ama stare al centro dell’attenzione. Per cercare di alleggerire il suo imbarazzo, raggiungiamo Emmett, Jasper, Alice e Rosalie che ci salutano.

-  Buongiorno Bellina! Ma come ci sei riuscita? – esclama mio fratello tutto abbracciato alla sua Rose.

-  A fare cosa Emmett? - domanda Bella inclinando il capo di lato.

-  Sono 2 mattine che il nostro Edward si sveglia di buon’ora, persino prima di Alice! Un miracolo! Lui è un gran dormiglione! Sai che quando era piccolo e cadeva dal letto, continuava a dormire sul pavimento come se niente fosse?

-  Emmett! – lo rimprovero guardandolo torvo mentre Bella scoppia a ridere seguita da tutti gli altri. La risata di Bella è talmente allegra da far sorridere anche me, mettendomi di buon umore per tutto il resto della giornata.

Fine flashback

 

Da quella mattina, Bella siede sempre al nostro tavolo per mia grande gioia e spesso trascorriamo il pomeriggio tutti insieme. Con Alice e Rosalie poi sono diventate grandi amiche. Qualche volta la vedo rattristarsi e mi si stringe il cuore vedendo quell’ombra di sconforto oscurarle il viso ma mi basta incrociare il suo sguardo per vederla ravvivarsi ed aprirsi in un meraviglioso sorriso. Non è stato semplice guadagnarmi la sua fiducia anche se non mi ha più parlato di Samuel, né tanto meno dell’incidente. A dire la verità, non parla quasi mai di Phoenix, solo qualche vago accenno a sua madre. Ci sono stati momenti difficili, ma Bella sta dimostrando una grande forza d’animo e un grande coraggio. Soprattutto con suo padre. I miei genitori trovano Charlie più sereno, più fiducioso nel futuro. Ed è merito della vicinanza di Bella, della sua dolcezza e altruismo. E poi non è soltanto una ragazza bellissima, ma anche estremamente sensuale…

Si, perché lei nei suoi gesti così apparentemente innocenti nasconde una carica erotica tale da popolare tutte le mie fantasie più inconfessabili e i miei sogni più intimi. E non solo i miei. L’altra mattina a scuola Bella ha avuto la brillante idea di indossare una minigonna di jeans. Un momento storico perché ho scoperto il significato della parola “gelosia”… Ho dovuto sopportare gli sguardi di tutti gli studenti e trattenere i miei stessi istinti! Riprenditi Edward! Sei a scuola e mica puoi eccitarti così! Sembri un quattordicenne! Tra 10 minuti dovrebbe suonare la campanella così potrò vedere Isabella visto che oggi abbiamo un'ora di lezione insieme! E intanto immagino il suo bellissimo sorriso rivolto esclusivamente a me, sogno di baciare le sue morbide labbra, di accarezzare il suo magnifico corpo…

E’ ufficiale caro Cullen: ti sei suonato il cervello a forza di pensarla, sognarla, desiderarla!

Il suono della campanella mi risveglia dalle mie fantasie e mi dirigo velocemente verso l’aula di storia dell’arte sedendomi al mio solito banco, aspettando impaziente che Bella arrivi e si siedi accanto a me…

-   Ehi Edward! – mi saluta Ben prendendo posto nel banco dietro al mio.

-   Ciao Ben! Come va? – contraccambio il saluto mentre continuo a controllare la porta dell’aula sperando di vedere entrare Isabella.

-   Tutto ok… Senti, hai visto Angela?

-   Santo cielo Ben! Ancora non ti sei fatto avanti?

-   Dai Ed, oggi l’hai vista o no?

-   No, non l’ho ancora incontrata.

-   Neanche io… forse non è venuta a scuola... Ieri le ho detto che questa mattina dovevo parlarle e lei non c’è! Uffa, le donne sono così complicate!

-   Posso assicurarti che siete più problematici voi maschietti!

La sua voce! La riconoscerei ovunque! Mi volto e vedo Bella ridere mente si siede accanto a me avvolgendomi con il suo dolce profumo. E’ bellissima, come sempre. Indossa un jeans a vita bassa e una maglia rossa con un’interessante scollatura… Basta Edward! Non vorrai essere scambiato per un pervertito! 

-   Scusa Ben, non volevo ascoltare ma non ne ho potuto fare a meno! Comunque vengo dalla lezione di inglese ed Angela era proprio accanto a me… – continua Bella facendo l’occhiolino a Ben mentre il mio amico spalanca gli occhi entusiasta – E so che adesso ha un’ora libera perché la prof di chimica non c’è… Fa un po’ tu, Angela era mooolto curiosa di sapere cosa devi dirle!

-   Grazie Bella! Sei un’amica! Sentite ragazzi, io salto arte oggi, dico alla prof. che non sto bene! Non posso sprecare quest’occasione! Adesso o mai più! – esclama Ben tutto di un fiato alzandosi dalla sedia e uscendo come un razzo dall’aula mentre io e Bella scopiamo a ridere.

-   E così consideri gli uomini “problematici”? – le domando una volta tornati seduti composti ancora avvolto dalla magia della sua risata.

-   Beh, un po’ si! – mi risponde lei sorridendo maliziosa.

-   In che senso? – le chiedo ancora curioso. Bella sta per rispondermi quando entra la professoressa Werner impedendoci di continuare a parlare tra noi.

-   La prossima volta te lo spiego! – mi sussurra trattenendo a stento le risate mentre io sbuffo e fingo di guardarla male.

La prof. Werner inizia a spiegare e la lezione trascorre velocemente, troppo velocemente, come del resto tutto il tempo trascorso in compagnia di Bella. Ogni tanto mi perdo a guardarla, la osservo concentrarsi, prendere appunti, giocare con una ciocca di capelli, scarabocchiare delle note musicali su una pagina del quaderno… Do un’occhiata all’orologio: mancano 20 minuti alla fine dell’ora. Quanto vorrei parlarle! Prendo un pezzetto di carta e inizio a scriverle qualcosa:

La spiegazione della Werner sul Rinascimento la conosci a memoria. Che ne dici di tornare al discorso di poco fa?

Allungo il foglietto verso di lei e nel farlo sfioro la sua mano. La scossa che mi attraversa è sempre più potente delle precedenti. Anche Bella ha i brividi. Si volta e i nostri sguardi si allacciano… Rimarrei a guardarla per ore, incurante di tutte le persone che ci circondano. Bella abbassa gli occhi e comincia a leggere ciò che ho scritto sorridendo leggermente. Inizia a scrivere anche lei e poi me lo porge:

Vuoi sapere perché considero gli uomini problematici? E’ semplice… Credete di dover fare i duri e difficilmente mostrate i vostri sentimenti. Ovviamente ci sono sempre le eccezioni…

Interessante! Sorrido appena per poi continuare a scrivere.

Io potrei rientrare tra le eccezioni?

Sempre di soppiatto le passo il foglio. Sarà un giochetto infantile ma mi piace! La risposta di Bella non tarda ad arrivare:

Non saprei… Di sicuro mi hai aiutato come nessun altro e questo ti rende “speciale”…

Senza pensarci due volte, avvicino la mia mano alla sua facendo incontrare le nostre dita, come per ricordarle che io ci sono. Io ci sarò sempre per lei, me lo sento. Bella si volta verso di me, le guance leggermente arrossate. I nostri sguardi si incontrano ancora, sono sicuro che i miei occhi sapranno esprimersi meglio di 1000 parole. Purtroppo la voce squillante della prof. ci costringe a interrompere il nostro magico contatto visivo. Quando la Werner smette di lamentarsi per la poca attenzione della classe, riprendo il foglio con l’intenzione di ricordare a Bella che può contare su di me.

Vorrei continuare ad aiutarti, io ci sono. E questo “speciale” mi piace più del lecito.

Avvicino il foglietto verso Bella che risponde prontamente.

So che ci sei Edward.

Bene, questa è la cosa più importante. Noto che Bella è arrossita ancora. Forse è a disagio… Cerco di alleggerire l’imbarazzo scherzando un po’:

Comunque, mi sembra che sono le donne ad essere più problematiche! Passano ore al telefono con l’amica che devono incontrare 30 minuti dopo, vanno in crisi per un’unghia rotta e non si capisce mai cosa volete. Quando Dio vi ha creato, avrebbe potuto allegare anche un libretto d’istruzioni per potervi capire!

Vedo Bella spalancare gli occhi e sghignazzare silenziosamente dopo aver letto ciò che le ho scritto, il volto è più rilassato. Scrive di getto per poi spingere il foglio nella mia direzione, lanciandomi anche una finta occhiataccia indignata che mi fa divertire.

Ah ah ah! Simpatico! Sai perchè  Dio ha creato prima l’uomo, poi la donna? Perché quando Dio ha finito con l’uomo, ha pensato: “Posso fare di meglio!”

Faccio una smorfia… Bene, l’ho punta nel suo orgoglio femminile scatenando il suo sarcasmo! Replico prontamente difendendo il genere maschile:

Sai che ti dico? Non contraddire mai una donna… Dalle tempo e lo farà da sola!

Ghigno soddisfatto della battuta, continuando il passaggio del foglio. Bella arriccia buffamente il naso assumendo un’aria offesa, ma noto che sta cercando di nascondere un sorriso che infatti non tarda ad arrivare. La vedo guardarmi di sottecchi mentre io vittorioso trattengo a stento le risate, mi sento come un bambino che deve aprire l’uovo di Pasqua! Povero me, altro che rincoglionito! Bella sta per rispondermi tacitamente nel nostro foglio, quando un potente acuto della prof. mi fa sobbalzare.

-   Dunque ragazzi, per la prossima lezione lavorerete a coppie: dovrete preparare un percorso tematico. Potete scegliere al massimo 3 quadri o sculture, tra gli artisti che a vostro avviso meglio rappresentano il tema assegnato. Cullen, Swan voi siete la prima coppia. Voi affronterete il concetto dell’amore.

Fantastico!! Oggi è davvero una grande giornata! Non poteva capitarmi argomento migliore! Anzi, capitarci! Posso trascorrere altro tempo in compagnia di Bella! Mi volto a guardarla senza poter fare a meno di sorriderle ancora. Lei ricambia entusiasta mentre la prof. continua a dividere i nostri compagni in coppie nonostante il suono della campanella ha annunciato il termine dell’ora. Dopo aver raccolto le nostre cose, io e Bella ci alziamo pronti per andare alla prossima lezione, sfortunatamente non insieme.

-   Allora… l’amore nell’arte… Non male, non trovi? – le dico mentre usciamo dall’aula ancora pensando a quanto sono stato fortunato.

-   Non male? Ma è un argomento interessantissimo! Io adoro la storia dell’arte, i significati nascosti dietro un dipinto, l’intenzione del pittore mentre dava vita ad un capolavoro… - esclama Bella gesticolando con la stessa passione di quando parla di musica.

-   Accipicchia, quanto entusiasmo! Non sapevo amassi così tanto la pittura!

-   Ci sono tante cose che non sai di me, Cullen… - mi sussurra maliziosa provocandomi una tachicardia improvvisa.

Cielo, quanto è sensuale… Cerco di riprendermi stando al suo gioco, provocandola:

-   E potrei scoprirle Swan?

-   Beh… La pross…

-   No! Non azzardarti a dire la prossima volta!! – la interrompo scoppiando entrambi a ridere insieme mentre la accompagno a trigonometria.

-   Seriamente, quando cominciamo? – le chiedo non vedendo letteralmente l’ora.

-   Quando vuoi. Da me o da te? – Che cavolo! Avevo appena messo sotto controllo i battiti del cuore! Il doppio senso del suo invito mi causa un nuovo acceleramento dei battiti cardiaci…

Deglutisco a fatica cercando di distogliere lo sguardo dai suoi occhi magnetici.

-   Edward, ci sei?

-   Eh? Si, si… Facciamo da te, ti dispiace? – propongo dopo essere tornato lucido. Più o meno.

-   Certo che non mi dispiace, per te va bene domani pomeriggio verso le 4?

-   Perfetto!

-   Devo andare adesso, ci vediamo più tardi. – mi saluta Bella una volta arrivati davanti l’aula di trigonometria dove dentro c’è già il professore.

-   D’accordo, buona lezione!

-   Anche a te! Ah Edward? – Sento la voce di Bella richiamarmi quando stavo per andarmene. Mi volto di scatto, curioso di sapere cosa deve dirmi.

-   Si?

-   Sai perché le barzellette sulle donne sono tanto brevi? Così gli uomini possono ricordarle! – esclama allegra salutandomi con la mano – Devo avere sempre l’ultima parola, ricordi? – conclude Bella ridendo mentre entra nell’aula lasciandomi a bocca aperta.

Ma tu guarda questa… Scuoto la testa e rido da solo. Isabella Swan non finirai mai di stupirmi!

Allora, come vi sembra? Io mi sono divertita molto a scriverlo! Ieri ero di buon umore e ho voluto trasmettere la mia allegria anche nella storia! Dopo tanta tristezza un po’ di ottimismo, no?! Spero vi piaccia! Edward e Bella si stano avvicinando sempre di più… Vi mando un bacione e un abbraccio!

Grazie come sempre, soprattutto a:

FunnyPink Ciao! Grazie per le tue parole e per i tuoi complimenti! Spero continuerai a seguirmi! Kisses

vanderbit Ciao tesoro! Grazie come sempre! So di essere ripetitiva ma non posso fare a meno di dirti grazie! Anch’io adoro Alice, per me rappresenta la vera amicizia! Che ne pensi di questo capitolo? Edward e Bella si stanno avvicinando… Eheh! A presto, baci baci!

denny  Ciao!! Sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto, così come la mia storia! Spero che ti piaccia anche questo! E soprattutto sono felice che continui a seguirmi! Grazie! Kisses e a presto!

LadySile Ciao! Eh già Alice parte sempre in quinta! Già considera Bella come sua “cognata” e scommetto sarebbe entusiasta di organizzare il matrimonio!! Eheh! Bella si sta lasciando andare, anche quest’ultimo capitolo mostra che ha persino ricominciato a ridere e scherzare! Edward è pericolosamente affascinante… chi non perderebbe la concentrazione con un tipo del genere accanto?! Ma anche lui è piuttosto “rincoglionito” da Bella! Beh, grazie per esserci, a presto!

Giulia_Cullen Ciao tesoro! Hai visto? Ecco un pov Edward! E lo sarà anche il prossimo capitolo, contenta?! Bella sta ricominciando ad essere se stessa, piano piano ma ce la farà! E certo che mi fa piacere che ci sei sempre! Altrochè! Un bacione e grazie!

piemme Tesoro mio! Hai proprio ragione, come si fa a resistere a Robert Pazzon! Beh, Bella sta ritrovando se stessa, ha persino ritrovato la voglia di ridere e scherzare, e tutto grazie ad Edward! I due sono sempre più vicini…!! Un bacio grande e ci sentiamo presto su fb o sulle tue bellissime ff!

Nicosia Ciao cara! Come stanno andando gli esami? Spero benone! Ora ci sono gli orali, giusto? In bocca al lupo di nuovo e sta tranquilla che andrà tutto bene! Parlando della storia… Beh, Bella e Edward sono sempre più coinvolti e vicini!! Mi piacciono proprio insieme! Ti mando un bacione, a presto!

crazyromy93 Ciao cara! Ma io non ti sopporto… Ti adoro!! ;) Scherzi a parte, sono stracontenta che ci sei, grazie per i complimenti! Ed io li faccio a te, il tuo nuovo capitolo mi è piaciuto moltissimo come ti ho scritto sulla recensione! E così ti “ubriachi” di the! Beh, lavorando in pizzeria mi sembra il minimo! Cmq si, quest’estate ti terrò compagnia con la mia storia, con immenso piacere! Un bacione!

_Miss_ Ma no che non sei in crisi con “Vite incatenate”!! Il tuo nuovo capitolo è giusto così, hai inserito dei momenti dolcissimi! Fidati! E grazie per continuare a seguirmi! Si, Alice la vede sempre lunga, già si immagina Bella come sua cognata! Eheh! A presto, kisses!

edwardina twalentina Ciao tesoro! Sono contenta che l’altra volta ho postato quando hai avuto gli esami e di averti fatto piacere! Grazie! Spero sia andato tutto benone! (Sicuramente!) E 1000 grazie per i complimenti e per esserci sempre! Eh già, Bella è persa di Edward e Edward è perso di Bella! Si è capito anche in questo capitolo, no? Simpaticissima quando hai definito Edward : “sexy,bono,bello,dolce,romantico,possessore-di-volvo-mettallizzata!!!”, concordo in pieno!! Eheh!  A presto, un baci8!

grepattz Ciao tesoro! Si! Conosco un ragazzo che mi ricorda Emmett! E’ un mio amico dalle elementari ed è troppo forte! Ed Alice… Si, hai ragione! Darà una mano a Bella e Edward! E noi tifiamo per lei! Loro sono entrambi persi l’uno dell’altra, vedremo quando si decideranno a dichiararsi!! Ihih! Un bacione, a presto e soprattutto grazie davvero!
fede4e Ciao! Anch’io adoro Alice! Sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto, spero anche questo! Edward e Bella sono sempre più vicini!! :D “Rincoglioniti” d’amore entrambi! A presto, un mega kiss!

Elly4ever Ciao Elly! Sono davvero felice che la mia storia ti piaccia! Spero di non deluderti! Bella sta ritrovando se stessa grazie all’aiuto di Edward, io li adoro insieme! Grazie 1000 per i complimenti! A presto e un bacione!

Lullaby89 Ciao! Non sai quanto mi ha fatto piacere leggere le tue parole! Sai che anch’io nei momenti liberi vado a sfogliare le pagine indietro?! Abbiamo una cosa in comune! E grazie davvero per i complimenti, spero di non deluderti! In questo capitolo, Bella ha fatto altri passi in avanti… Anche secondo me Edward e Bella sono semplicemente perfetti insieme!! Grazie ancora, un bacione e a presto!!  

Grazie anche a chi ha inserito la mia ff tra le storie preferite:

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Grazie anche a tutti i lettori silenziosi che mi dedicano un po’ di tempo!

 

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Capitolo 13
*** Cap. 13 - Sempre lei! ***


Ciao a tutti! Scusatemi se questa settimana ho aggiornato solo una volta ma sono stata impegnatissima! Non so come ringraziarvi per l’affetto che mi dimostrate, grazie davvero, mi rendete così felice!

Sono contentissima che lo scorso capitolo vi sia piaciuto, è anche uno dei miei preferiti… Finora! Beh, spero vi piaccia anche questo! Come sempre, le risposte alle bellissime recensioni le trovate alle fine! Intanto un mega grazie e un bacione rinfrescante!

Vanessa

La chiave che può aprire tutte le porte del'impossibile....l'amore

Cap. 13 – Sempre lei!

Pov Edward

Il bacio è la più famosa opera del pittore italiano Francesco Hayez, dipinto nel 1859 e raffigura due giovani che si baciano in costumi medioevali. Il bacio raduna in sé le principali caratteristiche del romanticismo italiano. La prima cosa da notare è la scelta dell'artista di celare i volti dei giovani, che conferisce importanza all'azione; […]”

 

Beh, penso che questo può andare bene.

Sto navigando in Internet alla ricerca di qualche spunto per il percorso tematico che è stato affidato a me e Bella dalla professoressa di storia dell’arte. La mia attenzione è stata subito catturata dal primo dipinto che Google mi ha proposto: “Il bacio” di Francesco Hayez. Chissà se a Bella può piacere… E quanto vorrei baciarla! Forse dovrei confessarle ciò che provo… Ma non so mai se è il momento adatto e soprattutto non so quali possano essere i suoi sentimenti nei miei confronti. Quando mi vede sembra felice e so che mi reputa “speciale”, ma se mi considera solo un amico? Scuoto la testa sospirando: mi sono proprio suonato il cervello.

Appena tornato a casa, sono andato in camera mia per… studiare!!! Roba dell’altro mondo! E tutto questo per non fare brutta figura con Bella facendomi trovare impreparato! Beh a dire la verità, ho anche arricchito il mio bagaglio culturale su… nuove battute uomo-donna! Non si sa mai, dovesse ripresentarsi l’occasione, riuscirò a tenerle testa! Mah, che rincoglionimento! In questi 14 giorni sono proprio cambiato… Dai Edward, non posso sempre pensare a lei! Spengo il computer e scendo di sotto. Mio fratello è seduto sul tavolo della sala tutto pensieroso, sta scrivendo qualcosa. Curioso di scoprire cosa lo coinvolge tanto, mi avvicino e inizio a stuzzicarlo… 

-   Emmett, dove hai messo la macchina fotografica?

-   Perché?

-   Beh, devo immortalare la tua espressione! Non ti vedevo così concentrato dall’esame di quinta elementare!

-   Simpatico Edward, simpatico. Non mi disturbare, sto scrivendo un promemoria!

-   Un promemoria?

-   Si, Rosalie oggi era una furia! Mi ha detto: “Emmett, quando una donna ha il ciclo devi stare attento a quello che fai e quello che dici! Ogni mese la stessa storia! In tutti questi anni insieme non hai ancora imparato a capirmi! Prendi appunti!” – dice imitando alla perfezione la voce di Rose mentre io scoppio a ridere immaginando la scena.

Sbircio il foglio sul tavolo e rido ancora di più! Non posso credere che lo sta scrivendo davvero! Mio fratello è… Boh! Non so trovare un aggettivo adatto per qualificarlo! Troppo forte!

-   Ridi ridi! Vedremo se riderai ancora quando ti toccherà sopportare una donna con le mestruazioni! Non venirmi a chiedere consigli poi! – mi minaccia mentre io non riesco a frenare le risate.

Inizio a leggere con più attenzione l’elenco che ha annotato Emmett:

 

Donna con il ciclo mestruale

  1. Non commentare i suoi frequenti, inspiegabili, assurdi cambi d’umore.
  2. Non dire niente, neanche scherzando, che possa minimamente infastidirla, potrebbe essere pericoloso.
  3. Non toccarle la pancia, per alcun motivo, rischi di perdere una mano.
  4. Non dirle mai di no quando vuole fare qualcosa.
  5. Non giudicare le sue voglie strane, o la quantità di cibo che mangia.
  6. Sii sempre gentile, anche se lei sarà un po’ acida e arrabbiata perché “gli uomini non soffrono così”.
  7. Niente sesso per 4-5 giorni.

Santo cielo! Scoppio in un’altra fragorosa risata e do una pacca sulla spalla ad Emmett che è impensierito dal punto 7… All’improvviso mi torna in mente lo scambio di spiritosaggini tra me e Bella questa mattina. Niente da fare, mi ritrovo sempre a pensare a lei! Scuoto la testa rassegnato e mi chiedo se anche a me prima o poi l’amore farà perdere la testa come mio fratello. Amore?? Ma che sto pensando? Le mie riflessioni vengono interrotte dall’arrivo di mia madre:

-   Oh ragazzi! Bene, ci siete tutti e 2! – esclama Esme entrando in casa con 3 grosse borse della spesa.

-   Ciao mamma! – la salutiamo entrambi mentre io la aiuto portando le buste in cucina.

-   Edward, senti, potresti farmi un favore? Mi ha chiamato tuo padre, ha dimenticato a casa una cartella clinica e ne ha bisogno. Potresti portargliela tu all’ospedale? – mi domanda mia madre mentre inizia a sistemare i prodotti comprati nella dispensa.

-   Perché lo chiedi a me e non ad Emmett? – replico un po’ scocciato.

In genere non mi tiro mai indietro, non mi dispiace andare a trovare mio padre al lavoro, forse perché piacerebbe anche a me diventare un dottore.

Ho già deciso di frequentare medicina al college e di seguire l’esempio di Carlisle. So che non sarà facile: il percorso di studi sarà pieno di ostacoli, con tanti esami impegnativi da sostenere, libri di migliaia di pagine, ore e ore di tirocinio. Penso di essere consapevole di quanto impegno e determinazione saranno necessari, ma sono deciso a realizzare il mio sogno. Mio padre ripete sempre che la strada è lunga e può essere affrontata solo se non si perde mai di vista l’obiettivo finale: aiutare gli altri. Non bastano motivazioni profonde, capacità di adattamento e resistenza alla frustrazione, fondamentale è amare la vita e desiderare di salvarla ad ogni costo. E’ anche per questo che qualche volta vado in ospedale: per vederlo lavorare con l’entusiasmo che lo caratterizza.

Ma oggi non ne ho molta voglia, primo perchè sia Emmett sia Alice se ne approfittano e tocca quasi sempre a me portargli tutte le cose che si dimentica Carlisle, secondo perché oggi c’è un timido sole, cosa alquanto rara a Forks, e mi piacerebbe fare qualche tiro al campetto con i miei compagni di squadra.

-    Ma Edward, non vedi com’è concentrato tuo fratello? Si sta preparando per il diploma! Quest’anno ha gli esami, meglio non disturbarlo!

Alle parole premurose di mia madre scoppio nuovamente a ridere mentre sento Emmett sghignazzare dalla sala, se mamma sapesse le perle di saggezza che sta scrivendo!

Va bene, per questa volta decido di sorvolare per non deluderla! Do un bacio ad Esme, rivolgo un’occhiataccia a mio fratello che mi saluta con la mano, vado a recuperare sta benedetta cartella nell’ufficio di mio padre e entro in macchina per andare nell’ospedale dove lavora. È una struttura abbastanza all’avanguardia e anche ben organizzata, ricordo ancora la prima volta che l’ho visto: avevo circa 5 anni, ho iniziato a giocare con uno stetoscopio e da quel giorno ho deciso “il lavoro che farò da grande”.

Fortunatamente riesco a trovare Carlisle piuttosto velocemente e gli consegno i documenti di cui aveva bisogno proprio un attimo prima di un’urgenza.

Ogni volta che percorro il corridoio del reparto di chirurgia dove lavora mio padre, proseguo attraversando anche quello di fronte, pediatria. Chissà forse potrei specializzarmi proprio in pediatria… Mi piacciono i bambini: il loro sorriso e le loro grida beate e spensierate riescono a contagiare chiunque. Noto in fondo al corridoio una porta semiaperta, forse non dovrei andare a curiosare ma le risate allegre che provengono da quella stanza mi attraggono inevitabilmente. Mi sento guidare dalla stessa sensazione che mi portò all’aula di musica 2 settimane fa facendomi scoprire Bella suonare il pianoforte.

E basta Cullen, non puoi associare ogni cosa a lei! Do un’occhiata dall’ampia vetrata della stanza e…

Non ci posso credere! Isabella! Ancora e sempre lei! Non può essere! Chiudo gli occhi, forse desidero talmente tanto vederla da immaginarla ovunque! Li riapro e lei è sempre lì, non sto sognando! Che ci fa qui? Indossa degli strani e buffi occhiali neri e un naso rosso da pagliaccio. Anche conciata così è bellissima. Sulle sue gambe è seduta una bambina che sta giocando con i suoi capelli mentre Bella sta leggendo un libro e gli altri bambini la stanno ascoltando incantati pendendo totalmente dalle sue labbra. Sorrido intenerito da questa scena così dolce. Sta mattina ho pensato che Bella non finisce mai di stupirmi e adesso ne ho un’ulteriore conferma.

Ma io adesso che faccio? Di sicuro non posso rimanere qui impalato… Se Bella si accorge di me, potrebbe pensare che la sto spiando, come l’altra volta! Ma se entro… cosa le dico? Dai Cullen, fatti avanti! La saluti, scambi due parole e poi torni a casa. Nah! Indeciso, mi allontano, forse non è il caso disturbarla… Ma non posso sprecare nessuna occasione se la voglio conquistare! E a quanto pare il destino vuole darmi una mano facendoci incontrare…

Decido di aspettarla. Si, penso sia la scelta migliore! Mi siedo in una poltroncina lì vicino e inizio a sfogliare una rivista medica. Spesso si sentono delle sonore risate dei bambini e incapace di resistere alla tentazione, mi ritrovo a sbirciare dentro la stanza: osservo Bella ridere, scherzare e rallegrare i piccoli. Sono sempre più convinto di quanto sia speciale. Perso nei miei pensieri adoranti verso di lei, riesco ad accorgermi appena in tempo della porta che si sta aprendo.

Bella esce e spalanca gli occhi dopo avermi visto, per poi sorridermi sorpresa. Ovviamente sorrido anch’io mentre i bimbi ci guardano curiosi dalla camera.

-   Edward… Come mai qui?

-   Ciao Bella, ho portato dei documenti a mio padre, ti ho vista e ho pensato di salutarti…

-   Hai fatto bene, che coincidenza! – esclama continuando a sorridere.

Indossa ancora il naso da pagliaccio, ma gli occhiali li ha tolti. E’ davvero buffa e non posso fare a meno di farglielo notare:

-   Sai, non ho resistito alla tentazione di vederti con il nasone rosso! – scherzo facendola arrossire. Bella lo toglie subito diventando ancora più rossa.

Mi alzo e mi avvicino a lei, sto per dirle quanto è affascinante anche con il naso da clown, quando mi sento tirare la maglia. Una graziosa bambina sta cercando di catturare la mia attenzione, avrà 5 anni più o meno, ha dei lunghi boccoli biondo miele e dei profondi occhi blu. Le sorrido e lei contraccambia timida, per poi chiedermi dolce:

-   Tu sei il fidanzato di Bella?

Rimango spiazzato dalla sua domanda e giurerei di essere arrossito anch’io, forse per la prima volta in vita mia. Fidanzato di Bella… Magari! Come suona bene! E pensare che una volta mi sentivo male solo a pensarla quella parola! La bambina è in attesa di una mia risposta, ancora con la mia maglia tra le mani. E’ davvero tenera, chissà perché è stata ricoverata… Speriamo niente di grave, per lei e per tutti gli altri. Guardo di sottecchi Bella, è ancora più rossa di prima! Mi abbasso verso la bimba e decido di tergiversare la domanda:

-   Ciao, io sono Edward, tu come ti chiami?

-   Emily.

-   Che bel nome Emily! Sai che sei proprio carina?

-   Gr-grazie. – balbetta arrossendo anche lei per poi rifugiarsi tra le gambe di Bella.

-   Emily, tesoro, torna a letto, sai che non devi stancarti troppo. Ci vediamo la prossima settimana d’accordo? – le dice dolcemente Bella accarezzandola.

-   Me lo prometti?

-   Certo piccola, e ti porto anche i biscotti!

-   Grazie! – esclama entusiasta Emily abbracciando Bella, per poi salutarmi con la manina: – Ciao Edward!

-   Ciao Emily, mi ha fatto piacere conoscerti!

-   An-anche a me! – e così dicendo torna svelta nella stanza.

Vedo Bella guardarmi e scuotere la testa…

-   Beh? Che c’è? – le chiedo curioso.

-   Ti rendi conto che fai colpo anche sulle bambine? – Sorrido sghembo alla sua affermazione, se sapesse quanto vorrei fare colpo proprio su di lei!

-   Sono consapevole da avere un certo fascino, si! – scherzo dandomi un po’ di arie.

Bella scoppia a ridere dandomi un buffetto sulla spalla. Insieme ci incamminiamo verso l’uscita.

-   E così sei una volontaria? – le chiedo ancora colpito da ciò che ho scoperto casualmente questo pomeriggio.

-   Non esattamente, vengo a fare compagnia ai bambini solo una volta a settimana e mai più di due ore.

-   Beh, è una cosa molto nobile.

-   No, niente di eccezionale…

-   Io non direi, non è da tutti dedicare il proprio tempo a chi è più bisognoso di noi. – replico convinto guardandola negli occhi.

Bella sorride e abbassa lo sguardo. Improvvisamente un lampo di tristezza le oscura il viso causandomi una morsa allo stomaco. Forse ho detto qualcosa che non va… Mi fermo e le alzo il volto con le dita, è triste e malinconica ma si sta sforzando di nascondere il suo stato d’animo dietro un sorriso finto.

-   Bella… Te stessa, ricordi? – le sussurro mentre inavvertitamente inizio ad accarezzarle la guancia morbida. Bella chiude gli occhi e abbandona il viso sulla mia mano. E’ una sensazione bellissima.

-   Edward… Hai qualche impegno adesso? – mi domanda in un lieve bisbiglio sempre ad occhi chiusi.

-   No, nessun impegno. Hai bisogno di qualcosa? Vuoi che ti accompagni da qualche parte? – inizio a domandarle desideroso più che mai di rendermi utile.

-   Ti… ti andrebbe di fare una passeggiata insieme? – mi propone riaprendo finalmente gli occhi stregandomi completamente. Sorrido felicissimo, altroché!

-   Certo, dove ti piacerebbe andare?

-   Non saprei… al parco?

-   Nah… Ci penso io! Ti fidi di me? – le chiedo pensando al mio posto magico. Si, voglio portarla nel mio luogo preferito, voglio condividerlo con lei.

-   Mi fido!

-   Ok, andiamo!

Sono talmente entusiasta all’idea di trascorrere del tempo in sua compagnia che non mi rendo neanche conto di averla presa per mano, provando una sensazione di benessere impossibile da descrivere. Mi sento completo grazie a questo contatto, ho bisogno di sentirla vicino, di toccarla. Stringo ancora più forte la mano delicata di Bella, e ci guardiamo negli occhi sorridendoci.

 

Come vi sembra? Ho voluto far conoscere un po’ meglio sia il nostro Edward sia la nostra Bella! E ora cosa succederà?! ;) Beh, il destino fa di tutto per aiutare Ed e Bella… Ora toccherebbe a loro! Ah! Per il promemoria scritto da Emmett sul ciclo mestruale (Non so cosa ho bevuto quando mi è venuto in mente!!) ho preso spunto sia da un mio amico sia da un link su Facebook!

Ora vi saluto, vi auguro buona domenica e spero di aggiornare presto!

Ovviamente voglio subito ringraziare tutte voi, soprattutto:

LadySile Ma grazie a te! Sono contenta di averti trasmesso un po’ del mio buon umore la scorsa volta!! Mi fa piacere! Mi sono divertita molto a scriverlo! Nella mia storia vorrei mettere un po’ di tutto, ovviamente la cosa principale sarà l’amore! Come giustamente hai detto, Eddy è perso completamente di Bella, e ti assicuro anche lei… Ma nel prossimo capitolo si capirà meglio cosa prova Bella! In ogni caso, sono perfetti insieme, hai ragione! A presto, kiss!

fede4e Ciao!! Grazie grazie grazie grazie grazie … Anch’io te lo ripeterei 100 volte!!! Grazie davvero! Sei un tesoro! Eh si, sono entrambi sulla giusta strada! Nel prossimo capitolo sarà Bella a parlare, capiremo di più cosa prova! Per quanto riguarda noi, non c’è mai nulla di male nel sognare! Hai proprio ragione! E la ricerca d’arte sarà interessante (spero!) ! Un bacione e a prestissimo! P.S: Sogni d’Edward, sempre! :D

vanderbit Ciao tesoro! Non sei affatto ripetitiva, non sai che gioia è per me sapere che continua a piacerti la mia storia! Grazie per i complimenti! Ho voluto mettere anche un po’ di allegria, ogni tanto ce la vuole! Sono perfettamente d’accordo sulla gelosia, nella giusta dose è importante! E’ una manifestazione di quanto si tiene all’altro! Anch’io adoro Edward geloso! E lo faremo ingelosire, ok?! Intanto Ed e Bella sono sempre più vicini, nella giusta strada! Kisses e a presto!

piemme Tesoro ciao!!! Grazie davvero per le tue parole, mi sono commossa! E’ vero, ci conosciamo poco ma anch’io mi sono affezionata a te! Molto! E grazie per l’incoraggiamento che mi dai! Si, ho voluto allentare un po’ la tensione, mettere un po’ di allegria e ottimismo! Ce lo vuole! Ci sentiamo su fb cara! Baci baci!

SweetCherry Ciao! Sono proprio contenta che la storia ti piaccia, spero che continuerai a seguirmi! Si, i due piccioncini sono ben cotti, ma non so dirti quando si dichiareranno! Di sicuro, non voglio metterci una vita perché anch’io non vedo l’ora! Grazie, e un bacione!

crazyromy93 Ciao carissima!!! Come sempre devo ringraziarti! Le tue recensioni mi mettono tanta allegria! Grazie! Sono contenta ti sia piaciuto lo scorso capitolo, ho voluto mettere un po’ di allegria e ottimismo! Ogni tanto ce lo vuole, no?! Penso che Bella non si lascerà sfuggire il nostro Edward (e chi lo farebbe!) ma ti terrò presente per consolarlo!!! Eheheh! E ti ripeterò sempre che tutto sei, tranne che rompiscatole!!!! Lo sai che sono felice quando vedo che ci sei! Mi ti immagino con il the in mano!! Un bacione e a presto!! :D

Elly4ever Ciao Elly!! Grazie davvero grazie! Sono felicissima che continui a seguirmi e che la mia storia ti piace! Si, ho voluto mettere un po’ di allegria, ogni tanto ce la vuole! Volevo trasmettervi un po’ del mio buon umore!! E mi sono divertita molto a scriverlo! Spero ti piaccia anche questo! L’appuntamento a casa di Bella ci sarà presto! Un bacione anche a te!!

grepattz Ciao tesoro! Hai ragione, un tipo così non si trova da tutte le parti! E Bella mica se lo può far scappare, no??! Sono perfetti insieme! Dai, non penso manchi molto alla reciproca dichiarazione!!! Io non vedo l’ora!! Eheheh! A presto, un bacione e grazie!

denny Ciao! Grazie, sono proprio contenta ti sia piaciuto lo scorso capitolo (è anche uno dei miei preferiti… finora!) e soprattutto che continui a seguirmi! Un po’ di divertimento ogni tanto ce lo vuole e insieme fanno scintille!! Ovviamente Emmett non poteva mancare neanche qui! A presto e grazie ancora! Kisses

_Miss_ Ciao tesoro! Anch’io scambiavo sempre i biglietti a scuola! Mi divertivo un sacco! Alcuni ce li ho ancora! (Non farci caso, conservo un sacco di cose!) Sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto, spero di farne un altro allegro molto presto! Mi sono divertita a scriverlo! Bella si sta riprendendo, piano piano, tra alti e bassi ma ce la farà, prestissimo! E ovviamente merito di Edward! Un bacione grande e grazie!!!

edwardina twalentina Ciao tesorooooo! Grazie 1000!! Sei un tesoro! Sono felice che lo scorso capitolo ti sia piaciuto, Ed e Bella sono sempre più in sintonia, persi uno dell’altra! E le battute sono piaciute tanto anche a me, mi sono divertita a scriverlo! A prestooooo, un baci8 e grazie! P.S: Le tue descrizioni su Edward sono sempre… Perfette!!!!!

Giulia_Cullen Ciao cara! Hai visto? Un altro pov Edward!! Il prossimo sarà di Bella, vorrei far capire meglio anche quello che prova lei! Piano piano, sono sempre più in sintonia! Un bacione grande e come sempre grazie per esserci ogni volta!

Nicosia Ciaoooo! Offendermi??? Ma stai scherzando?! Non immagini quanto mi hai aiutato!!! GRAZIE!! Ogni consiglio è sempre ben accetto, soprattutto da una lettrice fedele come te! Grazie davvero, sei un tesoro! I tuoi suggerimenti mi saranno utilissimi! Sono così preziosi! Grazie, grazie! Ti ho già detto grazie?! Eheheh! Sono contenta che il capitolo allegro ti sia piaciuto! Ti mando un bacione e a presto! P.S: Vedrai che anche l’orale andrà bene! Cerca di stare tranquilla! (Si lo so, facile a dirsi, difficile a farsi! Ma quando ricorderai quest’esperienza, consiglierai la stessa cosa!!) :D

 

Grazie anche a tutti coloro che hanno inserito La chiave che può aprire tutte le porte dell'impossibile... L'AMORE  tra le storia preferite:

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Capitolo 14
*** Cap. 14 - Brividi ***


Ciao a tutte! Eccomi qui, puntuale come sempre con l’aggiornamento! E come sempre, pronta più che mai a ringraziarvi per l’appoggio che continuate a darmi!! Siete fantastiche! Ma i ringraziamenti li trovate alla fine!

Prima vi lascio al nuovo capitolo, dove verrà spiegato almeno in parte il motivo che ha spinto Bella a fare del volontariato con i bambini. Ho voluto parlare un po’ di volontariato perché ho sempre ammirato chiunque dedica il proprio tempo agli altri, soprattutto ai piccoli angioletti che soffrono. E sono convinta che ciascuno di noi può regalare un sorriso che “non costa nulla,  ma può dare molto”. Beh,  non voglio annoiarvi ancora con le mie riflessioni! 

Allora… Dove eravamo rimasti??

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Cap. 14 - Brividi

Pov Bella

 

Mi guardo intorno incapace di proferire una sola parola… Quando Edward mi ha proposto di andare in uno dei suoi posti preferiti, non immaginavo di sicuro un luogo così magico. Siamo in una piccola radura circolare, circondata da alti alberi, alcuni persino centenari. Una distesa verde con dei fiori qua e là, delle allegre macchie di colore, e in lontananza si intravede persino un ruscello… Il rumore dell’acqua che scorre attutisce il silenzio tranquillo che ci circonda, creando un’atmosfera incantata. Si, ha l'aspetto di un luogo fatato e continuo ad ammirarlo come stregata. Mi sembra di essere in un’altra dimensione spazio-tempo: di sicuro non assocerei questo posto magico a Forks, né tanto meno penserei di essere a novembre.

Mi volto verso Edward che mi osserva compiaciuto…

Ecco, lui è la parte più incantevole… Non posso credere di essere qui insieme; quando l’ho visto all’ospedale con quel sorriso da infarto, ero felicissima. Già, finalmente dopo tanto tempo posso dire di essere felice quando ho Edward accanto a me. Mi basta averlo vicino per dimenticarmi di quello che mi circonda. La voragine che ho nel petto da quando Samuel ci ha lasciato ingiustamente sembra meno profonda… Sto tornando a respirare ed è tutto merito di Edward che mi sta aiutando con semplicità e dolcezza, senza neanche rendersene conto.

Ma quando sono sola, spesso mi sembra di sprofondare ancora più a fondo, nel mio baratro di dolore. Per questo gli ho proposto di trascorrere un altro po’ di tempo insieme, per rimandare il più possibile il rientro a casa. Sto meglio, è vero. Ma si sta avvicinando dicembre, e il Natale senza Samuel è ancora un’idea inconcepibile per me. So che devo reagire, ce la sto mettendo tutta, ma a volte il dolore prende il sopravvento e torno a soffocare. E poi c’è dell’altro.

Ho paura. Non posso fare a meno di pensare a quanto Edward sia diventato importante nella mia vita. E sono terrorizzata all’idea di perderlo. Non posso permettermi di perdere anche lui. E’ per questo che non dovrei attaccarmi alla sua presenza, non dovrei provare ciò che provo. E poi, chi mi dice che Edward sia interessato a me? Beh, sono consapevole di tutte le attenzioni che mi rivolge, spesso lo vedo guardarmi di nascosto, so che mi cerca… Tra noi c’è una strana elettricità… Alice e Rosalie dicono che non l’hanno mai visto comportarsi così con una ragazza, ed io sono sempre più combattuta: una parte di me vuole credere disperatamente che possa nascere qualcosa, ma la Bella pessimista identifica il suo comportamento con la “pietà”. Non voglio fare pena a nessuno, a maggior ragione a lui. Ma io non posso più rinnegare i miei sentimenti… Però dovrei…

Oh cielo! Che confusione! Samuel… Mi manchi terribilmente! So che mi consiglieresti di lasciarmi andare, di vivere ciò che provo. Ma è maledettamente difficile.

Smettila Bella, adesso non è il momento di fare tutte queste paranoie, siete insieme in un luogo stupendo, non devo pensare a niente e vivere il momento.

Dopo un bel sospiro, torno ad ammirare la bellezza del posto e vedo Edward che continua ad osservarmi, sorridendomi dolce. Certo, così non mi aiuta…

Gli sorrido anch’io, riconoscente per aver voluto condividere con me l’incantesimo di questa radura.

-   Allora, che te ne pare? Preferivi il parco di Forks? – mi chiede avvicinandosi a me.

-   Edward… Non ho parole! E’ semplicemente bellissimo, sembra lo scenario di una favola.

-   Sono contento ti piaccia, io vengo spesso qui, soprattutto quando voglio rilassarmi un po’ stando a contatto con la natura. Sai che non ci ho mai portato nessuno? – mi spiega mentre stende una coperta che aveva in macchina sul prato. Non ci ha mai portato nessuno…

-   Devo crederci davvero? – lo stuzzico sorridendo maliziosa mentre ci sediamo sul plaid rosso fuoco.

-   La prossima volta te lo dico! – replica Edward imitandomi alla perfezione.

-   Ehi! Mi hai rubato la battuta! – esclamo scoppiando a ridere insieme.

Cielo, quanto sto bene con lui! Edward si avvicina a me ed io mi perdo nel blu dei suoi occhi per poi contemplare la perfezione del suo viso. Inavvertitamente, lo accarezzo. Lui mi sorride dolcemente ed io sento le guance andarmi a fuoco… Imbarazzata, mi sdraio ritirando la mano come scottata e interrompendo il nostro contatto visivo. Fisso il cielo azzurro cercando così di tornare lucida. Il problema è che Edward mi si sdraia accanto, riprendendomi la mano. C’è una strana elettricità nell’aria…

Io, lui, tutti soli, fiori, ruscello, attrazione = pericolo! Povera me! Sto farneticando! Che razza di situazione…

-   Tutto bene? – la domanda di Edward mi risveglia dal vortice dei miei folli pensieri. La sua voce è strana… roca… Eccitata? Povera me!

-   Si. – O povera me! Anche la mia voce è irriconoscibile! Sarò rossa come un peperone! Respira Bella, respira!

-   Posso farti qualche domanda? – mi chiede Edward tenendo sempre la mia mano tra la sua e stregandomi con il suo sorriso.

-   Che tipo di domanda? – chiedo a mia volta un po’ preoccupata ma nello stesso tempo curiosa di scoprire cosa vuole sapere.

-   Niente di particolare, tranquilla! Ma vorrei scoprire qualcosa in più di te…

-   Ma se tu sei uno dei pochi a conoscere la vera Bella!

-   Non abbastanza! – replica lui prontamente.

-   Ok, sentiamo! Ma facciamo una domanda a testa! Inizia tu, spara! - accetto tornando a guardarlo nei suoi occhi blu.

Edward mi sorride, si solleva leggermente appoggiandosi sul gomito e mi osserva pensieroso… Inavvertitamente un sorriso nasce spontaneo sulle mie labbra, ha un’espressione così buffa! Povera me… In che guaio mi sto cacciando?

-   Dunque… il libro che hai sul tuo comodino in questo periodo. – Però! Non mi aspettavo una domanda simile!

-   Beh… Adesso sto leggendo una raccolta delle più belle poesie di Neruda.

-   Ti piace Neruda?

-   Si, mi commuovo spesso quando leggo alcuni suoi scritti. – confesso sincera.

-   Interessante… Tocca a te! – esclama incitandomi a continuare rivolgendomi quel suo sorriso da infarto… Ma come diavolo fa a destabilizzarmi con un solo gesto? Povera me…

-   Mmm… Hai mai pensato al college? Dove ti piacerebbe andare? – gli domando prendendo in considerazione il futuro.

-   Dove ancora non lo so, ma sicuramente sceglierò medicina. – mi risponde deciso.

-   Un dottore? Wow, farai una strage tra le infermiere! –

Già me lo immagino con il camice bianco, ancora più affascinante, irresistibile, seducente… Bella!! Riprenditi!

-   Gelosa? – sghignazza lui osservandomi sensuale.

O povera me… E adesso che gli dico? Non potevo starmi zitta? Inizio a tartagliare arrossendo ancora:

-   Eh? No, io, ecco…

-   Balbetti? – esclama Edward scoppiando a ridermi in faccia. Ma tu guarda questo!

-   No che non balbetto idiota! – replico dandogli una gomitata per poi ridere anch’io.

-   Bene, cominciamo con i complimenti! A parte questo, fin da bambino sognavo di diventare un dottore come mio padre, spero di riuscirci e di essere alla sua altezza.

-   Ne sono sicura Edward, sarai un ottimo medico, Carlisle sarà orgoglioso di te. – gli dico sincera perdendomi nel suo sguardo.

-   Grazie Bella. Hai visto che coincidenza oggi? Sembra quasi che il destino fa di tutto per farci incontrare. – esclama dolcemente.

-   Già, è vero! – concordo immaginando i nostri destini combaciare, emozionandomi al solo pensiero.

-   Da quanto tempo vai a fare compagnia ai bambini in ospedale?

A questa domanda inevitabilmente un lampo di tristezza mi trafigge causandomi una forte fitta al petto. Ospedale. Tempo. Il dolore vuole impossessarsi ancora di me. Cerco di respingerlo con tutte le mie forze ma i ricordi mi travolgono più prepotenti che mai, e inizia a mancarmi l’aria. Chiudo velocemente gli occhi, per cercare di impedire ad Edward di leggermi dentro. Non deve vedermi in questo stato, non lo sopporterei. Provo a controllare il respiro diventato più affannoso, e mi alzo di scatto. Un giramento di testa mi fa sbandare ma lo ignoro alzandomi in piedi completamente.

-   Bella… Che succede? –

La voce di Edward è allarmata, sicuramente è confuso, si starà chiedendo cosa mi prende.

So che con lui sono sempre stata me stessa e vorrei riuscire a raccontargli cosa è successo quella maledetta sera, ma non sono ancora pronta. Non ce la faccio.  

-   Bella, ti prego parlami… –

Apro gli occhi, il volto di Edward è preoccupato, la sua mano è protesa verso di me, la sua espressione è così triste da farmi stringere il cuore. Puntare lo sguardo su di lui mi aiuta a ritrovare la calma. Anche Edward è in piedi e si avvicina lentamente a me. Ormai solo pochi centimetri separano i nostri corpi. Guardo le sue spalle, e desidero con tutta me stessa rifugiarmi tra le sue braccia dove sono al sicuro. E’ un attimo: seguo il mio istinto e mi lascio abbracciare. Mi sento a casa, ancora una volta, riempio i miei polmoni del suo profumo, sento le sue mani accarezzarmi la schiena e le sue labbra appoggiarsi delicate tra i miei capelli provocandomi una scia di brividi. Non so come, ma inizio a sfogarmi…

-   Ero in ospedale con mia madre e suo marito Phil quando i medici ci hanno comunicato che… che Samuel non ce l’aveva fatta. – confido in un sussurro tremante per poi interrompermi.

Sento Edward irrigidirsi per un attimo per poi stringermi ancora più forte a sé. Mi allontano appena per guardarlo negli occhi, la profondità e il calore nel suo sguardo mi colpiscono profondamente. Edward apre la bocca per dire qualcosa, ma lo blocco con un dito, chiudo gli occhi e riprendo a parlare, temendo di non riuscire più a farlo se indugio troppo: 

-   Ci trovavamo nella sala d’attesa della terapia intensiva, l’ambiente era freddo, glaciale direi. Le pareti erano di un azzurro polare, quasi grigio, senza nessun quadro, né tanto meno c’erano dei fiori. Niente che potesse anche solo minimamente scaldare quel luogo. E’ una cosa che non sopporto. Così, a Phoenix, quando… diciamo quando mi sono ripresa, ho iniziato a venire a trovare i bambini in ospedale. All’inizio sono stata proprio una masochista!  È straziante vedere il dolore nei loro occhi e in quello dei loro cari. Volevo lasciar subito perdere, ero convinta di non essere la persona adatta. Ma proprio mentre stavo andando via, sono inciampata nei miei stessi piedi e una bambina è scoppiata in una fragorosa risata. Quella risata mi ha scaldato l’anima, Edward. E mi sono messa a ridere anch’io. È durata solo una manciata di secondi ma per un attimo ho sorriso. Da quel momento, mi sono convinta che nel mio piccolo potevo “colorare” queste fredde camere. Ora non ne posso fare a meno. E vale la pena sopportare la sofferenza che c’è lì dentro per poter ascoltare una sola di quelle risate contagiose. – concludo riaprendo gli occhi e puntandoli nei suoi, stupita più che mai delle mie stesse parole.

-   Oh Bella… Non sai quanto mi dispiace, vieni qui. – Edward mi accoglie nuovamente tra le sue braccia con una delicatezza disarmante mentre io non riesco ancora a credere di essere riuscita a raccontare almeno una parte della tragedia più grande che ha colpito la mia vita.

-   Sei una ragazza fantastica Bella, nonostante tutta la tua sofferenza riesci a fare del volontariato in ospedale, devi essere fiera di te stessa. Io sono orgoglioso di te. – mi sussurra Edward dolcemente scaldandomi l’anima – Voglio vederti sempre sorridere, come questa mattina ed io voglio aiutarti, se continui a permettermelo. – conclude puntando i suoi occhi magnetici dritti nei miei.

Non so cosa fare, cosa dire. Sono… commossa, emozionata, contemporaneamente triste e felice. Edward è riuscito ad annientare ogni mia resistenza, ad abbattere ogni mia barriera, a farmi confidare con un solo sguardo senza neanche rendermene conto. E soprattutto a farmi desiderare più che mai di ricominciare a vivere davvero, a ritrovare il sorriso, quello vero e sincero. Ho bisogno di lui, ho un dannato bisogno di Edward e questa dipendenza mi spaventa.

I miei occhi diventano improvvisamente lucidi, non so esattamente il perché. O meglio, lo so benissimo. Mi sto innamorando. Mi giro di scatto, non voglio che Edward si accorga che sto per piangere e nel frattempo cerco di ricacciare indietro le lacrime. Che diavolo ti prende, Bella? Hai sempre saputo controllarti, proteggerti dietro una maschera ma con lui non riesco mai a trattenermi. E più cerco di rinnegare ciò che provo, più i miei sentimenti emergono prepotenti. Mi sto innamorando.

Un tocco leggero sulla mia spalla mi fa sussultare. Sento il respiro fresco di Edward sul collo e una moltitudine di brividi si propagano sulla mia pelle sconvolgendomi e provocandomi sensazioni uniche. I battiti del mio cuore inevitabilmente accelerano… Tutti i miei pensieri scompaiono in un attimo, ci siamo soltanto noi.

Edward mi circonda la vita con un braccio facendomi dimenticare anche come mi chiamo.

Sento solo il mio cuore impazzito e il suo petto muscoloso aderire alla mia schiena. Senza accorgermene, mi lascio andare al suo abbraccio. Lui inizia a muovere il viso su e giù sul mio collo e mi sembra di impazzire tanto sono forti le emozioni che mi stanno scuotendo l’anima. Soltanto sfiorandomi è in grado di farmi perdere completamente, non oso immaginare come sarebbe sentire le sue labbra sulle mie. Nuovi brividi e fremiti nascono all’altezza del mio cuore, che continua a battere frenetico mentre anche il ritmo del mio respiro è accelerato. L’attrazione che c’è tra noi è palpabile, quanto vorrei riuscire a lasciarmi andare completamente. Edward continua la sua dolce tortura sul mio collo, siamo così vicini… Lo sento spostarmi i capelli di lato, per poi tornare a percorrerne il profilo con il naso. Per un attimo mi sembra di percepire le sue labbra sulla mia pelle, mi tremano le gambe. Non ho mai provato niente di simile. Un bacio… Mi ha appena dato un dolce bacio sul collo… Mi sembra di impazzire dall’intensità delle emozioni che mi stanno attraversando. Mi volto appena, ancora una volta il mio corpo fa tutto il contrario di quello che suggerisce la mia razionalità. Osservo Edward ad occhi chiusi, con un’espressione beata sul volto, specchio della mia, che continua a baciarmi il collo facendomi perdere la ragione. Non ho mai vissuto un momento così meraviglioso... E quando Edward apre gli occhi, ogni logica va a farsi benedire. Non ci siamo mai scambiati uno sguardo così intenso, non capisco più niente… I nostri volti si avvicinano ancora, le mie labbra automaticamente si schiudono proprio come le sue.  

Un suono irritante e fastidioso interrompe la nostra bolla magica. Un cellulare che suona. Dannazione! Edward sbatte ripetutamente gli occhi come se si stesse risvegliando da un sogno, per poi spalancarli irritato più che mai. La sua espressione è talmente scocciata da farmi sorridere, soprattutto quando va a recuperare il suo telefono che squilla insistente. Porto una mano sul cuore per cercare di calmarlo, batte ancora così veloce che ho paura possa uscirmi dal petto.

-   Alice, che diavolo vuoi? – sbraita Edward rispondendo al cellulare – E allora? Se non torni a casa a cena, devi avvisare mamma, non me! Va bene, va bene, ciao, saluta Jasper. – conclude un po’ più tranquillo, per poi tornare a guardarmi facendomi arrossire inevitabilmente.

La magia di poco fa ha lasciato il posto ad un grande imbarazzo, non so cosa dire e dove guardare. Abbasso lo sguardo, in difficoltà. Se penso che stavamo quasi per baciarci… Mannaggia ad Alice! Per una volta che mi stavo lasciando andare!

Percepisco Edward avvicinarsi verso di me, le sue dita si appoggiano delicate sul mio mento sollevandolo e riportando così i miei occhi nei suoi. Mi sorride dolce, povera me, resto sempre incantata dalla perfezione del suo viso… Vorrei tanto restare in sua compagnia, magari ricreare l’attimo perfetto di poco fa, ma forse è meglio andare. Il mio cuore oggi ha già fatto gli straordinari. Se è destino, si ripresenterà un’altra occasione. Devo darmi tempo, un passo alla volta.

-   Si sta facendo tardi, Charlie mi starà aspettando. Che ne dici se ci incamminiamo? – sussurro con un filo di voce per niente convinta di quello che sto dicendo.

-   Come vuoi… Ma promettimi che tornerai presto qui con me. – L’intensità delle sue parole e la decisione nel modo in cui le ha pronunciate mi fanno tremare ancora le gambe. Forse Edward prova davvero qualcosa per me…

-   Certo, te lo prometto. – esclamo con tutto il fervore di cui sono capace.

-   Andiamo! –

E così dicendo Edward mi prende per mano. Ormai lo fa talmente spesso che mi ci sto abituando… Sorrido felice vedendo le nostre mani intrecciate beandomi di questa bella sensazione e ci dirigiamo verso la sua auto.

Il viaggio verso casa trascorre tranquillo anche se con un po’ di silenzio imbarazzante, mi sto torturando il labbro inferiore e sono continuamente rossa come un peperone. Non riesco a fare a meno di immaginare cosa sarebbe potuto succedere alla radura… E sto pensando a cosa dire per stemperare l’imbarazzo, quando è Edward a prendere la parola:

-   Sai, io metterei della musica tra le corsie degli ospedali! Potrebbe servire a trovare la forza per cercare di superare la malattia o perlomeno per provare a distrarsi… -

Lo guardo stupita e riconoscente per aver intrapreso un discorso. E poi sarebbe proprio una bella novità. Edward è davvero un ragazzo fantastico.

-   Si, potrebbe essere un’ottima idea! D’altronde, io farei ascoltare la musica ovunque! – concordo spontaneamente.

-   Già, anch’io! Però meglio musica allegra, altrimenti otteniamo l’effetto contrario! – esclama lui sorridendomi sghembo.

-   Giusto! Canzoni vivaci e piene di vita… Si dice che pensare positivo equivale già a guarire.

-   Beh, questo vale anche per te, Bella. – mi bisbiglia mentre parcheggia davanti casa mia perforandomi con il suo sguardo magnetico.

Vale anche per me… Ha ragione, come diavolo fa ad avere sempre ragione?

Mi scappa un sorriso, al quale Edward contraccambia subito. Sta volta sono io a prendergli la mano, per poi sussurrare:

-   Grazie Edward, di tutto. Soprattutto di aver condiviso con me quel posto magico.

-   Grazie a te Bella. Ricordati che mi hai promesso che ci torneremo presto insieme.

-   Vedrò di ricordarmelo! Ci vediamo domani a scuola! – esclamo scendendo dalla macchina a malincuore, sorridendogli ancora.

-   E domani pomeriggio a casa tua! – mi ricorda Edward salutandomi mentre io annuisco non vedendo letteralmente l’ora.

L’amore nell’arte… Un argomento più azzeccato non ci poteva essere! Sarò di nuovo imbarazzatissima… Scuoto la testa ed entro in casa. Per prima cosa, vado ad accendere lo stereo: musica allegra, devo pensare positivo. Semplice, mi basterà pensare ad Edward!

Ci eravamo quasi, eh? I nostri beniamini si stavano per baciare… Ma tranquille: il momento giusto arriverà presto! D’altronde, quando c’è l’amore, c’è sempre un momento giusto, no?

Il prossimo capitolo è quasi pronto, se mi lasciate un commentino aggiornerò prima del previsto! Intanto vi mando un bacio grandissimo, ringraziando tutti coloro che hanno inserito la mia storia tra i preferiti, le seguite e quelle da ricordare. Un ringraziamento speciale per esserci sempre va soprattutto a:

LadySile Avevi ragione hai visto?? Hai avuto la giusta intuizione, grande! Spero che questo capitolo e il loro quasi bacio alla radura ti sia piaciuto, eh si, sono proprio cotti! A prestissimo! P.S: Emmett fa ridere anche me! Penso di inserire altre scenette con lui, che ne dici? ;)

Giulia_Cullen Ciao cara! Mi fa piacere che ti piacciono anche i Pov Bella! Ma nel prossimo tornerà Edward, adoro far parlare lui! Grazie come sempre per i tuoi complimenti e per l’appoggio, i bambini sono adorabili, è vero! E presto Ed e Bella si dichiareranno! Un bacione!

crazyromy93 Ma ciaoooooo! Cu-cu! Ma come fai a farmi sempre fare una bella risata? Si, Emmett è… troppo simpatico! Impensierito dal punto 7! Eheh! Ed Eddy è dolse dolse, tenero tenero! E in questo capitolo penso che un po’ tutte vorremmo essere al posto di Bella sentendo le sue labbra sul collo… Eccetera Eccetera!!! Un bacione grande anche a te carissima!

Nicosia Ciao tesoro! Grazie ancora per i consigli, sto scrivendo e mi sono stati utilissimi! Emmett mi fa sempre sorridere, non resisto a non metterlo! E’ davvero simpatico! E Bella ha parecchie carte per stupire sempre più Edward, anche se ormai è andato, cotto a puntino! A presto e spero ti piaccia anche questo capitolo!

vanderbit Ciao tesoro! Sono felicissima che la pensi come me sul volontariato, e ti ammiro per averne fatto! Davvero hai delle esperienze come clown di corsia? Immagino quanto possa cambiare il modo di vedere e di apprezzare le cose. Complimenti! Le tue parole sono bellissime, hai perfettamente ragione! E anch’io dovrei impegnarmi! Per quanto riguarda la storia, si, vorrei far ingelosire Eddino!! E Emmett lo trovo troppo simpatico da poterne fare a meno! A presto, un bacione! P.S: Anch’io sono intrattabile in quel periodo mensile! ;)

edwardina twalentina Grazie! Grazie davvero per i complimenti e per l’affetto con cui segui la storia! Ne sono contentissima! Ed hai ragione… Con Edward very hot come medico altro che prelievi del sangue! Saremmo sempre all’ospedale! Eheheh! Un bacione e a presto! P.S: come sempre, sai descriverlo troppo bene!!

fede4e Ciao! Sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto!! Grazie! Spero anche questo! Ho cercato di non farlo troppo triste, cercando però di essere realista, il dolore per la morte del fratello che prova Bella sta guarendo piano piano… Beh, con Edward accanto sarebbe difficile il contrario! E infatti i capitoli proprio tristi direi che sono finiti! E poi i 2 sono cotti a puntino l’uno dell’altra, no? Anch’io adoro la bambina! E’ dolcissima! Ed emozionata per il fascino di Edward! Quando si tratta di bambini all’ospedale, spero sempre non si tratti mai di qualcosa di grave. Ti è piaciuto il posto segreto di Edward? Beh, forse era prevedibile, ma l’immagine della radura descritta dalla Meyer è così bella! Ti mando un baci8, a presto e grazie per continuare a seguirmi!

 _Miss_ Non sai quanto mi fa piacere che ci sei sempre! Anche se veloce, mi hai pur sempre dedicato del tempo e di questo ti ringrazio tanto! Un bacio, a presto!

grepattz Ciao tesoro! Già, pure le piccoline rimangano affascinate da Edward… E chi non lo sarebbe?! Hai proprio ragione! Emmett non resisto a non metterlo, è davvero esilarante! Mette di buon umore! Spero ti piaccia anche questo capitolo! A presto, kisses!

piemme Tesoro, ciao! Hai perfettamente ragione su Emmett, non si può proprio cambiarlo, sprizza allegria da tutti i pori! Un po’ di ironia ci tenevo a metterla, d’altronde bisogna essere sempre ottimisti, no? L’idea del volontariato l’ho sempre avuta, a prescindere dalle ff, è una cosa molto nobile, soprattutto con i bimbi sfortunati e ammiro chiunque dedica agli altri il proprio tempo. Edward è proprio cotto… Ma anche Bella non scherza! Grazie a te per i tuoi complimenti, incoraggiamenti e per il tuo infinito appoggio! Davvero, grazie! A presto, la tua Vanny! (No che non mi dispiace se mi chiami così!) Bacioni!

 

 

 

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Capitolo 15
*** Cap. 15 - Pericolosamente vicini ***


Ciaoooooo!!! Perdonatemi se vi ho fatto aspettare un po’, ma sono stata fuori casa per un breve viaggetto! Ma appena tornata, ho pensato a voi e sono corsa ad aggiornare! Quindi bando alle chiacchiere, vi lascio subito al nuovo capitolo senza anticipare niente… Solo una cosa!

Vorrei dedicarlo a Nicosia per i preziosi consigli che mi ha dato per le opere artistiche da inserire! Grazie davvero tesoro!

Beh, ci vediamo sotto! :D

Vanessa

La chiave che può aprire tutte le porte del'impossibile....l'amore

Cap. 15 – Pericolosamente vicini

Pov Edward

Continuo a guardarmi intorno ma niente. Siamo tutti seduti sul nostro tavolo a mensa per la pausa pranzo ma Bella non è ancora arrivata… Questa mattina non l’ho ancora incontrata. Noto che Alice mi sta osservando, sicuramente ha capito chi sto cercando. A volte sarà insopportabile ma mi conosce come nessun altro, il nostro rapporto è speciale, ci basta un’occhiata per intuire i pensieri dell’altro. Ieri sera abbiamo chiacchierato un po’ e come immaginavo ha percepito la mia attrazione per Bella….

 

Flashback

Ci siamo quasi baciati. Mancava tanto così! Non ci posso ancora credere, solo a ripensarci mi viene la pelle d’oca… O Bella! Che diavolo mi hai combinato? Sono sdraiato sul mio letto, sono passati pochi minuti da quando ci siamo dovuti salutare ed io non faccio altro che pensare a lei, al suo collo invitante, al suo profumo, la sua pelle morbida e quelle labbra che desidero più di ogni altra cosa. Era così imbarazzata dopo il nostro quasi bacio, ho cercato di alleggerire l’atmosfera, forse ci sono riuscito ma adesso non so come comportarmi domani… Faccio finta di niente? Provo a parlarle di quello che è successo? La prendo e la bacio? Beh, la terza opzione non è male! Basta Cullen! Altro che rincoglionito, sono senza speranze! Se penso a quando saremo soli a casa sua… Cullen, ho detto basta!

-   Ehilà fratellino! Che combini di bello? – Ecco mia sorella. Entra in camera mia senza bussare. Finita la pace.

-   Ciao Alice… Già a casa? Non dovevi cenare da Jasper? – esclamo piuttosto scocciato ripensando al motivo stupido con il quale ha interrotto il mio momento perfetto con Bella.

-   Si, ma sono arrivati degli zii noiosissimi di Jazz e Rose e me la sono squagliata in fretta! Rosalie invece è riuscita ad incastrare Emmett, dovevi vederlo quando la zia ha cominciato a pizzicargli le guance! Una scena esilarante! – mi racconta scoppiando a ridere e facendo ridacchiare anche me.

-   Dovrai farti perdonare da Jasper però… L’hai lasciato solo!

-   In effetti… Ma so già come! – dichiara con un’espressione maliziosa.

-   Immagino! Ma preferirei non sapere i dettagli!

-   Te piuttosto… Non hai niente da raccontare alla tua gemellina??

-   Eh?

-   Dai Ed! Ti conosco! Ho visto come ti si illuminano gli occhi quando vedi Bella, come sei distratto quando non c’è, come ti ingelosisci quando un ragazzo le si avvicina… Ti piace, non è così?

Rimango senza parole. E adesso che le dico? Inutile negare, Alice mi conosce troppo bene e il suo sguardo indagatore non mi lascia scampo…

-   E va bene… E’ bellissima, dolcissima, mi manca quando non c’è, non vedo l’ora di trascorrere del tempo in sua compagnia, mi innervosisco quando il suo sorriso non è per me, mi fa male vederla soffrire senza poter fare niente e prima avrei voluto strozzarti per aver interrotto il momento più bello della mia vita!

-   WoW! Anch’io ti voglio bene! Ma perché? Che cosa ho interrotto?

-   Lasciamo perdere, se ci ripenso ti strozzo davvero!

-   Te lo dico io: Bella ti piace eccome! Bene, potrebbe essere la ragazza giusta, Edward! Mi sono affezionata a lei fin da subito, ed è una ragazza veramente in gamba! Non lasciartela sfuggire ma vedi di trattarla bene, siamo intesi?

Fine flashback

E così dicendo Alice è uscita dalla mia stanza con un sorriso intimidatorio senza lasciarmi il tempo di replicare. Ed ora mi fissa con lo stesso ghigno… Ma perché Bella ancora non arriva?

-   Ehi ragazzi, cosa facciamo venerdì? – chiede Rosalie mangiando una mela.

-   Tutto, tranne lo shopping! – mette le mani avanti Emmett parlando con la bocca piena.

-   Mamma ha organizzato una cena con Bella e Charlie, ma non ricordo se venerdì, sabato o domenica. – esclama Alice sorridendomi.

-   Sta arrivando Bella, chiediamolo a lei! – propone Jasper mentre io mi volto immediatamente.

Eccola, si incammina verso di noi, indossa dei jeans chiari e una maglietta nera con un’invitante scollatura… Oh oh… Bella, Bella, ma come fai ad essere così sensuale senza neanche rendertene conto?

-   Buongiorno a tutti! - ci saluta con un bel sorriso e per un attimo i nostri sguardi si incrociano. Arrossisce e si siede accanto a me mentre io esulto mentalmente inebriandomi del suo profumo. Inevitabilmente ripenso a ieri pomeriggio e alle mie labbra sul suo collo…

-   Ciao Bella! Era ora che arrivassi! Qualcuno stava iniziando a preoccuparsi! – mi punzecchia Emmett nonostante la mia occhiataccia ammonitrice.

-   Stavamo parlando dei programmi per venerdì sera! – la informa Rose.

-   Beh, se non sbaglio, Esme e Carlisle hanno invitato me e mio padre a casa vostra.

-   Perfetto! Che ne dici se dopo rimanete a dormire da noi te e Rose? E lo stesso sabato! Pigiama party tra donne!!! Ovviamente resti anche tu, Jazz! – esclama Alice euforica più che mai battendo le mani mentre la mia immaginazione già corre in viaggi tutti suoi...

-    Mmm, perché no? – accetta Bella facendomi sorridere e alimentando ancora tutte le mie fantasie, mentre Rosalie annuisce.

-    Bella, scusami… –

Una voce maschile alquanto irritante cattura subito la mia attenzione. E questo chi diavolo è? Un ragazzo biondo si è avvicinato a Bella, le sta persino sfiorando una spalla!! Mi volto rivolgendogli lo sguardo più minaccioso e scocciato di cui sono capace ma lui neanche se ne accorge, è tutto concentrato sulla mia Bella…

-    Dimmi, James. –

JAMES? Dimmi James? Mi sto innervosendo parecchio, continuo ad osservarlo in cagnesco, alternando lo sguardo tra stò James e Bella. Jasper mi dà un calcio da sotto la sedia nel tentativo di calmarmi… Risultato? Fulmino pure lui.

-    Ti chiedevo, ti andrebbe di svolgere insieme gli esercizi di trigonometria? –

Eh? Sto tizio le ha appena domandato di studiare insieme?? Bella, ti conviene stare attenta a quello che rispondi!

-    Mi dispiace, ma non sono molto brava in trigonometria, ti conviene chiedere a qualcun altro. – Ottima risposta! Bene!

-    Ah! Ma se vuoi io posso darti una mano! Anche oggi pomeriggio! –

Ma questo è proprio scemo! Prima chiede il suo aiuto, poi le offre il suo! Ci sta provando… E io sono geloso marcio.

-    Grazie ma non occorre, e poi oggi pomeriggio mi vedo con Edward, giusto? – esclama Bella lanciandomi un’occhiata complice.

-    Infatti, e anche domani. – rispondo prontamente mentre stò James sembra essersi finalmente accorto di me.

-    Ah… Va bene, sarà per la prossima! – esclama andandosene mogio mentre io non riesco a trattenere un sorriso vittorioso. Anche Bella sorride timida, per poi arrossire. Adorabile…

-    Ragazzi, io intanto vado a spagnolo, oggi la prof. mi interroga! – sbuffa Alice scattando in piedi come una molla e guardando ripetutamente Jasper, Emmett e Rosalie. L’entusiasmo nella sua voce e l’insistenza con la quale osserva gli altri sono piuttosto strani… Cosa avrà in mente?

-    Ti accompagno. – si offre Jazz alzandosi.

-    Ovvio, venite anche voi? – continua Alice rivolgendosi a Rosalie ed Emmett. Rose annuisce seguendola mentre Emmett ha ancora la pizza tra i denti.

-    Perché? – chiede lui sempre con la bocca piena.

-    Eddai Emmett, muoviti!

-    Uffa, non sapevo avessi bisogno di supporto morale per un’interrogazione! Con la tua chiacchiera riesci a rimbambire chiunque! – borbotta mio fratello alzandosi e facendomi ridere.

Comunque ha ragione, chissà che le è preso ad Alice. Bella ha la mia stessa espressione interrogativa mentre gli altri ci salutano e si incamminano. Prima di allontanarsi, mia sorella mi fa l’occhiolino… Ho capito, ha voluto lasciare me e Bella da soli!

-    Mi sono persa qualcosa? – chiede Bella aggrottando le sopracciglia.

-    Ma no, Alice è fatta così. – rispondo evitando di spiegarle il vero motivo della loro “fuga” ma un attimo dopo Bella spalanca come gli occhi come colta da un’illuminazione:

-    Non dirmi che ha voluto lasciarci soli? – Inevitabilmente sorrido malizioso per poi chiederle:

-    Non vuoi restare sola con me? –

Alla mia domanda, diventa rossa come un pomodoro, inizia a mordersi il labbro inferiore, abbassa lo sguardo per poi rialzarlo subito e puntare gli occhi dritti nei miei. Si avvicina ancora a me pericolosamente, con un’espressione talmente sensuale da farmi deglutire rumorosamente…

-    Ma io non vedevo l’ora Cullen… – Spalanco gli occhi e resto a bocca aperta, colpito dalla sua intraprendenza e dalle mille sfaccettature del suo carattere. Bella mi osserva per poi scoppiare in una fragorosa risata.

-    Oh Edward! Avresti dovuto vederti!!

-    Ahahah! Simpatica! – esclamo ridendo anch’io dopo essermi ripreso.

Il suono della campanella fa alzare anche noi, interrompendo il nostro discorso. Adesso dovrò sorbirmi 3 ore di lezioni prima di poter trascorrere il pomeriggio con Bella. Ma poi, staremo insieme… Seduti vicini… Potrò averla accanto, ammirare meglio la sua scollatura, urtare casualmente la sua gamba… Frena Cullen, prima che il piccolo Eddy si svegli solo con la tua immaginazione! Io e Bella ci fermiamo una volta arrivati davanti la porta dell’aula dove lei ha lezione. Le sorrido e preso da un impeto di coraggio, le do un bacio sulla guancia, facendola arrossire per poi sussurrarle:

-    Non dimenticarti che ci vediamo oggi pomeriggio. Sarò da te alle 4 in punto, perché io non vedo davvero l’ora di stare con te.

Non so come ho fatto a dirlo sul serio, ma le parole sono uscite spontanee. Osservo Bella totalmente imbarazzata e in confusione, e sorrido ancora per essermi preso la mia piacevole rivincita.

 

 

15:58. Eccomi davanti la villetta del Capo Swan. Veramente, sono arrivato già da 10 minuti, ma ero appartato dietro l’angolo della via… Non volevo ripetere la figuraccia dell’altra volta, quando Bella mi aveva visto in macchina, né tanto meno rischiare di arrivare tardi. Sono piuttosto agitato, l’idea di restare solo con Bella mi elettrizza, rendendomi ansioso ed eccitato nello stesso tempo. La voglia di baciarla si fa sempre più prepotente, così come il desiderio immenso di farla mia. Ma non solo fisicamente parlando, vorrei che diventasse la mia Bella. La mia ragazza, insomma. Scuoto la testa rimproverandomi mentalmente per le mie congetture, non è il momento di fare simili pensieri. Anche se… L’intenzione di conquistarla è sempre più forte, soprattutto dopo quello che è successo ieri. Bella non si è ritirata, non mi ha allontanato, forse voleva quel bacio almeno quanto me. Con questa consapevolezza, prendo un bel respiro e suono il campanello.

Dopo qualche secondo, Isabella apre la porta rivolgendomi un sorriso radioso al quale ricambio entusiasta.

-    Ciao Edward! Puntualissimo!

-    Sbaglio o te l’avevo detto che non vedevo l’ora di vederti? – esclamo guardandola dritto negli occhi. Bella arrossisce ma non abbassa lo sguardo neanche per un attimo, per poi replicare maliziosa:

-    Beh, si, ho un vago ricordo…

-    Un vago ricordo? Bene, vedremo di rinfrescarti la memoria! Non mi fai entrare? – chiedo con il mio sorriso sghembo e con la sua stessa malizia.

-    Certo, accomodati!

Dopo essere entrato nel salotto, Bella si dirige in cucina, offrendomi qualcosa da bere e poi ci accomodiamo nel tavolo della sala. Pensavo potesse esserci un po’ di imbarazzo tra noi dopo quello che è successo ieri, invece siamo entrambi completamente a nostro agio.

-    Allora, da dove iniziamo? –  chiede lei prendendo libri e quaderni.

-    Non dirmi che vuoi metterti subito a studiare? – le chiedo alzando il sopracciglio.

Voglio dire, un attimo, no? Sono appena arrivato!

-    Perché? Cosa pensavi di fare? – mi domanda Bella sporgendosi verso di me mentre il mio sguardo cade inevitabilmente sulla sua scollatura. Però… Deve portare una terza come misura…

-    Ehi, i miei occhi sono qui sopra! – esclama ridendo mentre io distolgo subito l’attenzione dal suo seno colto in fragrante. Bravo Cullen, inizia con le figuracce!

-    Sei stata tu a provocarmi! Ammettilo, ci provi gusto! – replico avvicinandomi anch’io al suo viso.

Bella deglutisce, questo nostro gioco mi piace. La complicità che c’è tra noi è evidente e questo non può che rendermi felicissimo.

-    Sarà meglio iniziare con la ricerca!

-    Che fai? Prima lanci il sasso, poi ritiri la mano? – continuo a stuzzicarla facendomi sempre più vicino.

-    No caro, ma prima il dovere poi il piacere! –

Inutile descrivere la mia reazione alle sue parole: resto di sasso, immobile, chiedendomi cosa vuole dire… il mio cervello sta ragionando su “poi il piacere” quando Bella scoppia a ridere risvegliandomi dalle mie supposizioni tutt’altro che caste. Scuoto la testa e rido con lei, non so come fa, ma riesce sempre a stupirmi. Ed il suono della sua risata allegra è la cosa più speciale che abbia mai sentito.

-    Ok! Prima il dovere! Ieri ho iniziato a cercare qualcosa, ho trovato un dipinto piuttosto interessante, “Il bacio” di Francesco Hayez, lo conosci? – le chiedo una volta tornato serio.

-    Si, se non sbaglio risale all’epoca del Rinascimento italiano.

-    Esatto, che ne dici? Può andare?

-    Penso di si, anche perché emerge sia l’amore tra i due innamorati, sia quello per la patria. – esclama concentrata.

-    Bene! Per il prossimo hai qualche idea?

-    Si, “Il bacio” di Klimt. E’ uno dei miei quadri preferiti. – dice mostrandomi una foto che lo riproduce.

  Lo conosco ma non mi convince molto, secondo me è tutto piuttosto confuso. Bella mi osserva perplessa, sicuramente ha letto l’espressione dubbiosa nel mio viso per poi domandarmi:

-   Che c’è? Non ti piace?

-   Non so… non si capisce granché…

-   Io non credo. Nel Bacio si esprime la visione di abbandono e dedizione della donna nei confronti dell'uomo, che a sua volta rappresenta una forza protettiva e tenerezza verso di lei. Lo trovo così dolce…

-   Beh, vista così non sembra male, – esclamo dopo aver riflettuto un attimo sulle sue parole – ma si vedono soltanto i volti! – concludo provando a spiegarle le mie titubanze.

-   Appunto! I loro corpi sono completamente uniti l’uno nell’altro, senza distinzioni, rappresentano un amore totale e incondizionato! Una perfetta ed eterna unione! –

Corpi uniti? Mmm… Da questa prospettiva, questo quadro è mooooolto interessante! Accipicchia! Effettivamente non mi ero mai soffermato sulla sua interpretazione, ma ad una prima visione superficiale.

-    Mi hai convinto! Decisamente!

-    Davvero?

-    Si, mi ha colpito quest’amore talmente grande da renderli un’unica cosa. – esclamo sincero mentre Bella mi sorride dolcemente per poi farmi notare che ci manca la terza opera.

-    Non saprei… Che ne dici se diamo un’occhiata in Internet? – propongo.

-    Perché no? Però il computer è in camera mia.

Camera sua?

-    Perfetto! – esclamo alzandomi velocemente dalla sedia, forse con un po’ troppo entusiasmo.

Una volta raggiunto il piano superiore, entriamo nella sua stanza. E’ piuttosto spaziosa, ed il letto è posto esattamente al centro. Le pareti sono dipinte di un colore particolare, lilla con delle sfumature azzurre. E’ una tinta piuttosto rilassante, mi piace. I mobili, un grande armadio, un comò e una scrivania, sono di legno chiaro, frassino. Accanto la scrivania, c’è una larga libreria stracolma di libri mentre davanti la finestra spicca un pianoforte.

-    Hai davvero una bella camera, l’ambiente è molto caldo e rassicurante.

-    Grazie. Il colore delle pareti l’ho scelto io, il resto è opera di mio padre, ma devo dire che non se l’è cavata male. – racconta Bella accendendo il pc – Mentre questo computer dell’anteguerra si accende, ti dispiace se vado un attimo in bagno? – conclude sorridendomi.

-    Ma no, certo, vai pure.

Non appena Bella esce dalla stanza, continuo a guardarmi intorno. Mi soffermo in particolare ad osservare alcune fotografie alla parete, la maggior parte ritraggono Bella da bambina davanti un pianoforte. Ma sono due foto ad attirare la mia attenzione: nella prima Bella è sorridente, illuminata dai raggi del sole, felice.

 Sorrido spontaneamente osservando la limpidezza che trasmette. Probabilmente è stata scattata a Phoenix, considerando anche l’abbigliamento leggero e… interessante.

 La seconda foto ritrae Bella di profilo, ad occhi socchiusi con i capelli mossi dal vento, ancora una volta con il volto sereno. E’ semplicemente bellissima.

Mi stupisco di non trovare appese delle fotografie di Samuel Swan. Ma forse sarebbe troppo doloroso vederle in continuazione. Se non sbaglio, all’ingresso ne ho intravista solo una… Scuoto la testa, e continuo ad osservare il resto. Sono così contento di trovarmi nella sua stanza, sarà sciocco ed infantile ma riesco ad immaginare Bella trascorrere qui la maggior parte del suo tempo. E cosa importantissima: c’è il suo dolce profumo ovunque. Mi avvicino al letto, fantasticandola sdraiata… No, meglio di no.

Sul suo comodino, c’è appoggiato il libro di Neruda di cui mi aveva accennato ieri pomeriggio alla radura. Inavvertitamente, lo apro iniziando a sfogliarlo e mi imbatto in altre fotografie. Eccolo qui Samuel Swan. Era davvero un bel ragazzo, assomiglia molto a Bella. Che razza di destino crudele… Sento stringermi lo stomaco e una scia di brividi percorrermi la pelle, soprattutto quando osservo l’altra immagine: Bella e suo fratello sono abbracciati e felici. Rimango colpito da quanto è sbiadita la foto e rabbrividisco ancora immaginando Bella piangere stringendola al petto. Chiudo il libro di scatto rimettendolo a posto, ancora turbato. Appena in tempo, considerando il rumore dei passi che si avvicinano.

-   Allora, si è acceso, si? – esclama lei rientrando in camera.

-   Eh?

-   Il computer, Edward!

-   Che computer? –

Non riesco a smettere di pensare alla loro foto insieme e a cosa posso fare per aiutare Bella. Sta migliorando, è vero, ma ha bisogno di aiuto. E spero davvero di essere la persona giusta. Mi sono innamorato. Mi sta osservando interrogativa, beh certo, sto facendo la figura dell’idiota ma non mi importa. Mi incanto ad osservare la magia dei suoi occhi, quella strana combinazione di verde e marrone. Mi sono innamorato. Si, ne sono sempre più convinto.

-    O povera me! Come sarebbe “che computer”? Cosa siamo venuti a fare qui in camera? – sbotta con un’espressione buffissima. Sembra una maestrina che rimprovera gli alunni. Le sorrido per poi tornare subito serio.

Mi avvicino a lei e la abbraccio di slancio. Quanto vorrei rivelarle la natura dei miei sentimenti nonostante la paura della sua reazione! Ma non posso più tacerle ciò che provo…

-    So che ti stai domandando cosa mi prende. Non sono pazzo, ma devo dirti una cosa Bella. – sussurro emozionato.

Non so da dove viene questo mio improvviso coraggio, ma ho deciso di confidarmi con lei.

-    Che cosa? –

Quello di Bella era solo un bisbiglio tremante. Non si muove, sta ancora tra le mie braccia in attesa che continui. Prendo un respiro profondo, la allontano quel po’ che basta per guardarla negli occhi. Improvvisamente tutte le parole che avevo in mente scompaiono, non mi sono mai sentito così coinvolto. Non so descrivere le mille sensazioni che sto provando, ci sono soltanto le sue labbra che si stanno avvicinando pericolosamente alle mie…

Sento il suo respiro solleticarmi il viso e le sue mani aderire sulla mia schiena. I nostri sguardi sono allacciati, fin quando Bella chiude gli occhi. La imito, perdendomi nel vortice delle nostre emozioni, avvicinandomi ancora…

 

Ta-dan! Alla prossima puntata! Non uccidetemi, vi prego!

Non immaginate quanto è stato difficile per me scrivere questo capitolo! A dire la verità, non sono molto convinta di come è venuto, ho paura sia troppo noioso, che non sia fluido e che non scorra. Avevo pensato di dividerlo in 2 parti e l’ho riscritto più volte ma alla fine mi sono arresa, ha vinto il capitolo! Boh, spero davvero che vi piaccia! Fatemi sapere, please! Così mi regolo per la prossima volta!

Concludendo le mie paranoie, noiose anch’esse, vi mando un abbraccio grande urlandovi un grosso grazie!! Soprattutto alle mie tesore che recensiscono mostrandomi il loro affetto, che ricambio sinceramente:

Giulia_Cullen Ciao carissima! Con tutto il bene che possiamo volerle, questa volta Alice è stata provvidenziale ad interrompere il loro quasi bacio! Ma saprà farsi perdonare! Hai ragione per quanto riguarda la musica: influenza parecchio il nostro stato d’animo! Io la ascolto di continuo! Grazie come sempre per il tuo appoggio e e per i compliementi, ti mando un bacione!

Nerak Ciao! Mi fa piacere conoscerti e soprattutto che la mia storia ti piaccia! Grazie! Ti tranquillizzo subito: io adoro i lieto fine! Sono un’inguaribile romantica! Spero di sentirti presto! Ciao, un bacio!

LadySile Ciao cara! Si, mi piacerebbe molto inserire qualche altra scenetta con Emmett! Sicuramente qualcosa mi invento! Anche in questo capitolo, ne ho messo un po’ all’inizio, anche se poco! Sono contenta ti piacciono! E grazie davvero per continuare a seguirmi! Me felicissima! Per quanto riguarda la provvidenzialità di Alice… Eh lo so, ma le occasioni giuste si ripresentano sempre, no? Ti mando un abbraccio, grazie e a presto!

fede4e Ciao cara! Accidentaccio davvero!! Hai ragione, la radura crea sempre la giusta atmosfera ma quando c’è l’amore l’atmosfera la si crea sempre, no? Sono contenta ti sia piaciuto il capitolo, spero anche questo! Un bacione, a presto e grazie 1000! P.S: Anche a me piacerebbe un po’ di musica allegra!

vanderbit Ciao tesoro! Ho letto la tua recensione affascinata dal racconto della tua esperienza come volontaria, ti ammiro molto per aver dedicato del tempo agli altri e per dedicarne in futuro, ammiro chiunque lo fa. Posso solo immaginare quanto possano segnare certe esperienze. Ma il sorriso è uno dei mezzi più semplici ed efficaci che abbiamo! Fa buon sangue, giusto!! Tornando al capitolo, sono felice ti sia piaciuto, sai che ci tengo al tuo parere!!! La nostra Alice ha interrotto Bella e Edward sul più bello, ma saprà farsi perdonare! E la ricerca come ti sembra? Hai ragione: a scuola danno solo lavori noiosi e soprattutto mai con Edward Cullen! Un bacione e grazie!!

Nicosia Ciao tesoro!! Povera Alice! Ma alla fine la abbiamo perdonata un po’ tutti!! Eheheh! Anche perché sarà lei a farsi perdonare del tutto! ;) I tuoi consigli mi sono stati strautili, come ti sembra questo capitolo? Mi manca la 3° opera che introdurrò la prossima volta, e che ovviamente sarà una di quelle che mi hai consigliato! Un bacione grande e grazie ancora! :D

piemme Tesoro ciao!! Hai perfettamente ragione… questo Edward è il ragazzo dei sogni! Bello, dolce, sexy, affidabile… Ma esisterà davvero?! Ma si, che anche noi siamo state fortunate, no?! Davvero hai lavorato per la Caritas? Accidenti, ti ammiro sempre di più! Sei una persona stupenda! E’ vero, il sorriso è uno dei mezzi più semplici ed efficaci che abbiamo a nostra disposizione… Ma la matematica non faceva ridere neanche me! Abbiamo tante cose in comune! Ahahah! Grazie di tutto tesoro, spero ti piaccia anche questo capitolo, è stato un po’ complicato per me scriverlo, boh! Un bacione grande, la tua Vanny!

edwardina twalentina Ciao carissima!! Sono così contenta ti sia piaciuto lo scorso capitolo!!! Spero anche questo! Dai un po’ di adrenalina c’è anche qui nel finale!! Perdonami se non ho aggiornato prestissimo, ma sono dovuta partire qualche giorno! Ma eccomi quiiii!!! Ti mando un baci8 e grazie come sempre!

 _Miss_ Ma scusa di cosa tesoro?? Anzi grazie! Grazie davvero per dedicarmi sempre un po’ del tuo tempo! Me felicissima! Spero di continuare nella strada giusta! A presto, kisses!

crazyromy93 Per mille mozzarelline!!!! Ma come fai a farmi sempre ridere con le tue recensioni? Grazie!! Grazie davvero! Non ti vorrei mai morta! E non preoccuparti se non puoi leggere, tranquilla! Anzi divertiti con le tue amiche!!! E grazie ancora perché nonostante i tuoi impegni trovi sempre tempo da dedicarmi! Sei un tesoro! Vedrai che Alice si farà perdonare! E soprattutto vedrai che il bacio arriva presto! Un mega baci8, a presto!

grepattz Ciao cara!! Hai ragione, sono davvero cotti!!! Manca poco, dai! Alice riuscirà a farsi perdonare per il suo tempismo maledetto! Eheheh! Certo, con un dottore come Robert Pattinson andremmo un po’ spesso all’ospedale, no? I controlli ci vogliono! Beh, grazie per esserci sempre! Un bacione e a presto!

Grazie anche a tutti coloro che hanno inserito La chiave che può aprire tutte le porte dell'impossibile... L'AMORE  tra le storie preferite, chi tra le seguite e chi tra quelle da ricordare! E grazie anche a che legge semplicemente! Fatemi sapere cosa ne pensate! Grazie, un bacione! A presto!

QUESTI PERSONAGGI NON MI APPARTENGONO, SONO DI PROPRIETA’   DI STEPHENIE MEYER. QUESTA STORIA E’ STATA SCRITTA SENZA ALCUN SCOPO DI LUCRO.

 

 

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Capitolo 16
*** Cap. 16 - A casa Cullen... ***


Perdonooo! Non è mia abitudine aggiornare con più di una settimana di ritardo, ma sono stata poco bene e, a mio malgrado, sono dovuta stare lontana dal mio amato pc! Scusatemi davvero.

Comunque… Ragazze GRAZIE! Mi sono divertita moltissimo a leggere le vostre recensioni!!! Si, effettivamente sono stata un po’ cattivella a lasciarvi sul più bello (a labbra penzoloni, come mi ha scritto la mia mitica piemme!!!) ma un po’ di suspence ce la vuole ogni tanto, no? Spero che mi perdonerete anche per questo, soprattutto dopo questo capitolo!! Ops, ho già detto troppo!!

Scherzi a parte, vi avviso subito che secondo me non è un granché, l’ho cancellato e riscritto tante volte ma alla fine ho rinunciato…

Sarà il caldo e un po’ di debolezza ma in questo periodo non sono molto entusiasta di quello che scrivo! Però piuttosto che sospendere, o peggio abbandonare la storia (cosa che non sopporto assolutamente), preferisco continuare così… Spero di non deludervi e che continuerete a seguirmi ugualmente, in attesa di capitoli migliori. A dire la verità, il prossimo mi convince un po’ di più quindi spero che la mia momentanea  mancanza di ispirazione stia per terminare! In ogni caso, grazie davvero per essermi vicine, per me è davvero importante sapere che ci siete.

Beh, basta annoiarvi! Ci vediamo di sotto, con le risposte alle vostre belle recensioni! ;)

Vanessa

La chiave che può aprire tutte le porte del'impossibile....l'amore

Cap. 16 – A casa Cullen…

Pov Bella

-   Cosa diavolo mi metto? Possibile che non c’è niente di decente in quest’armadio? Perfetto! Ora parlo anche da sola! – sbotto nervosissima scaraventando per terra una gonna nera.

Sbuffo e sprofondo nel letto completamente immerso dai vestiti… Cielo che casino che c’è in camera! Sto rovistando tutto il guardaroba da circa un’ora alla ricerca di qualcosa da indossare questa sera per la cena da Esme e Carlisle. Non dovrei preoccuparmi più di tanto di cosa mettere, potrei anche andare in tuta, d’altronde si tratta di una semplice cena in casa! Si, come no… Peccato che a questa cena c’è Edward… Ed io voglio essere carina. O meglio: voglio essere carina per lui…

Sono così agitata! Non ci siamo ancora visti dopo ieri pomeriggio e tremo all’idea di incontrarlo. Come al solito, sono combattuta tra le due parti di me: da un lato, non vedo l’ora di vederlo, di perdermi nella profondità dei suoi occhi blu, di ascoltare rapita la sua voce, di stringere la sua mano… Ma dall’altro non ho la più pallida idea di come comportarmi. Sicuramente diventerò rossa come un peperone. Chiudo gli occhi mentre il mio cuore prende il volo solo ripensando a quando qui nella mia stanza c’era anche lui… Ci siamo quasi baciati. Per la seconda volta. Ci siamo andati così vicino! E lui doveva anche dirmi qualcosa… Di che cavolo si trattava? Mannaggia a Charlie!

 

Pov Edward

-   Emmett! Ti ho detto di non toccare niente! Non puoi ancora assaggiare! – borbotta Esme dalla cucina contro mio fratello.

-   Ma mamma! Chi vuoi che se ne accorga se manca una tartina, eh? Una sola, al tuo primogenito!

-   Me ne accorgo io! Fila ad apparecchiare! – conclude lei autoritaria facendomi sorridere.

-   Meglio se me ne occupo io, mamma! – esclama Alice iniziando a sistemare piatti e bicchieri e lanciandomi continue occhiate interrogative.

Si, perché il sottoscritto non fa altro che andare avanti e indietro e su e giù per le scale. Sono estremamente nervoso. Agitato. Irrequieto. Diciamo pure esaurito. Motivo? Bella.

Non ci siamo ancora parlati dopo ieri pomeriggio a casa sua e adesso sta per arrivare a cena da noi, con suo padre. Ed io non vedo l’ora di stare con lei ma sono anche in estrema difficoltà dopo quello che è successo. O meglio dopo quello che stava per succedere…

Ci siamo quasi baciati. Per la seconda volta, dannazione! Ci siamo andati così vicino! Ed io ero anche pronto a confessarle ciò che provo per lei, a dirle che mi sono innamorato… Se ci ripenso mi tornano i brividi per l’emozione del momento e il nervoso per come è stato interrotto. Mannaggia a Charlie!

 

Flashback

Improvvisamente tutte le parole che avevo in mente scompaiono, non mi sono mai sentito così coinvolto. Non so descrivere le mille sensazioni che sto provando, ci sono soltanto le sue labbra che si stanno avvicinando pericolosamente alle mie… Sento il suo respiro solleticarmi il viso e le sue mani aderire sulla mia schiena. I nostri sguardi sono allacciati, fin quando Bella chiude gli occhi. La imito, perdendomi nel vortice delle nostre emozioni, avvicinandomi ancora…

-   Bells!! Sono a casa! – un vocione mi interrompe proprio mentre stavo per baciarla.

Bella si allontana di scatto, guardandomi imbarazzata e mordendosi il labbro inferiore. Io resto imbambolato non riuscendo a credere di essere stato interrotto per la seconda volta in 48 ore. Ci siamo quasi baciati. Maledizione!

-   Papà, sono in camera. Sto studiando con… Edward. – gli spiega Bella balbettando e affacciandosi dalla porta, un po’ timorosa e totalmente rossa in viso.

-   Con chi? In camera?? –

O porca miseria… La voce alterata dell’ispettore Swan non fa presagire niente di buono. Soprattutto considerando che sta salendo le scale per venire a controllare, presumo. Prendo un bel respiro per auto-incoraggiarmi.

-   Edward Cullen, papà, il figlio di Carlisle e Esme.

-   Ah! – esclama Charlie leggermente sollevato sentendo il mio cognome, per poi entrare in camera e alternare lo sguardo indagatore da me a Bella. Forse si aspettava di trovarci mezzi nudi. Prospettiva a dir poco allettante, direi.

-   Buonasera, Signor Swan. – lo saluto cordiale. Meglio evitare di mandarlo a quel paese per il suo tempismo…

-   Ciao Edward. Tutto bene?

-   Si, si, benissimo. – Poteva andare meglio se non arrivavi…

-   Ero passato solo per avvisarti che stanno per arrivare Billy e Harry, Bella. Vediamo la partita in salotto.

-   D’accordo papà.

-   Ok, vi lascio… studiare. Ma in sala state più comodi. Prego, dopo di voi. – conclude scrutandomi ancora e assottigliando gli occhi per poi invitarmi a uscire dalla stanza della sua bambina…

Fine flashback

 

Ed ecco concluso il nostro pomeriggio, con un grande imbarazzo da parte di entrambi mentre continuavamo la nostra ricerca, senza neanche finirla considerando che ancora ci manca la terza opera, e con Charlie che non ci perdeva d’occhio un secondo. Dopo una ventina di minuti ho preferito tornare a casa, rimanendo d’accordo con Bella che avremmo finito sabato o domenica da me. Ed ora, eccomi qui, a guardare in continuazione l’orologio in attesa che arrivi. Sta sera non mi scapperà. Fortunatamente Bella resta a dormire da noi, così potremmo trascorrere insieme anche l'intero weekend. Quale occasione migliore per parlarle? Devo confessarle i miei sentimenti e se lei mi ricambia potrò finalmente baciarla e considerarla mia. Sono agitato anche per questo… E se Bella non prova ciò che provo io? Ma no Edward, ti stava per baciare cavolo, vorrà pur dire qualcosa, no? Datti una calmata! Facile a dirsi… Le mie ansie vengono momentaneamente interrotte dall’arrivo di mio padre, che va subito in cucina per portare il pane a mia madre, Jasper, che si siede accanto a me ed Alice sul divano, e Rosalie, che va a cercare il suo “scimmione”. Ma è possibile che Bella si fa sempre attendere? Cavolo, che aspetta ad arrivare?

 -    Edward, non è che se continui a guardare l’orologio il tempo passa più veloce!

-    Simpatica Alice, proprio simpatica.

-    Si, lo so. Me lo dicono tutti. Si può sapere che cos’hai?

-    Non ho niente.

-    Certo, come no! Questo niente ha a che fare con Isabella Swan? – interviene Jasper che come al solito mi capisce al volo. Alice sorride con l’aria di chi la sa lunga, mentre io cerco di fingere indifferenza.

-    Che centra Bella?

-    Ah nulla… sicuramente non ti interessa che adesso sta scendendo dalla macchina per venire a cena da noi, giusto?

-    E’ arrivata! – esclamo saltando in piedi e andando veloce verso l’ingresso ignorando Alice e Jasper che scoppiano a ridere.

Prima ancora di sentire il campanello suonare, spalanco la porta trovandomi Bella in tutto il suo splendore. Il suo corpo è avvolto da un cappottino nero aderente e i lunghi capelli ricadono perfettamente lisci sulla schiena. I nostri sguardi si allacciano e mi ritrovo automaticamente a sorridere, proprio come lei. Non diciamo nulla, l’agitazione che provavo prima è magicamente scomparsa, percepisco solo la voglia reciproca di stare insieme. Reciproca si, sento che anche lei ha il mio stesso desiderio. Il suo viso si colora di un leggero rossore che la rende ancora più incantevole… Il nostro contatto visivo viene interrotto dal tornado di mia sorella che abbraccia Bella di slancio. Entriamo in casa seguiti dall’ispettore Swan che porta un vassoio enorme di pasticcini.

-    Bella, Charlie! Che piacere avervi qui con noi! – li accoglie mia madre con la sua innata ospitalità.

-    Il piacere è nostro, Esme. Grazie per l’invito. – esclama Bella dolcemente.

-    O cara, io sono sempre contenta di vederti, lo sai!

-    Ti trovo in ottima forma Esme! Meglio di tuo marito! – scherza Charlie ridendo.

-    Ehi, cosa vorresti insinuare vecchio mio? – brontola mio padre unendosi alla sua risata mentre io resto imbambolato a guardare Bella togliersi il cappotto.

Indossa un vestitino blu che evidenzia le sue forme perfette e risalta il candore della sua pelle. Deglutisco più volte incapace di toglierle gli occhi di dosso, dire che è splendida è estremamente riduttivo. Quanto vorrei toccarla, baciarla… Una gomitata sul fianco mi risveglia dalle mie fantasie poco caste:

-    Edward, datti una regolata! Charlie ti sta osservando in cagnesco! – mi avvisa Jasper sottovoce trattenendosi dal ridere.

-    Bella, sono così contenta che sta sera restate a dormire qui, te e Rose! – esclama Alice mentre ci accomodiamo tutti sul grande tavolo in sala. – Ho in programma parecchie cosette da donne!

-    Fammi indovinare… Smalti puzzolenti, creme appiccicose, e pettegolezzi a non finire, sbaglio? – borbotta Emmett mangiando la tanto desiderata tartina mentre Rosalie gli dà uno scappellotto in testa. – Ahia!

La cena trascorre tranquilla, tra le battute di mio fratello, discorsi più e meno impegnativi e sguardi intensi tra me e Bella. Non riesco a trattenermi a lungo dal guardarla, o meglio ammirarla. Anche lei mi osserva, sembra pensierosa ma serena. Ed è estremamente dolce e sensuale, mentre ceniamo penso solo se riuscirò a rimanere solo con lei per aprirle il mio cuore, sta volta senza interruzioni.

-    Bene, vado a prendere i pasticcini! – esclama mia madre ma Bella la interrompe alzandosi al suo posto:

-    Vado io, Esme, hai fatto tutto tu, fammi almeno portare un vassoio!

La osservo andare in cucina e dopo qualche secondo mi decido a seguirla. Non ci siamo ancora scambiati una parola e ho bisogno di averla tutta per me, almeno per un attimo. Mi avvicino a lei silenziosamente e la abbraccio circondandole la vita, facendola sobbalzare.

-    Edward! Mi hai fatto prendere un colpo!

-    Scusa… Come posso farmi perdonare? – le domando malizioso continuando a stringerla a me senza la minima intenzione di interrompere questo contatto.

Il mio petto aderisce completamente con la sua schiena, incastrandosi alla perfezione. Il suo profumo mi stordisce piacevolmente ed inizio ad accarezzarle il dorso della mano lentamente, su e giù. Sento Bella sospirare mentre la sua pelle si ricopre di brividi, per poi abbandonarsi ancora di più sul mio petto, regalandomi magiche sensazioni. Mi sono proprio innamorato.

-    Mmm… Vediamo… Se riesci a salvarmi dalle torture di Alice, potrei prendere in considerazione l’idea! – bisbiglia voltandosi verso di me e puntando i suoi occhi nei miei. Le sorrido e incapace di fare altro le confesso che:

-    Farò di tutto per restare solo con te! Sta sera non ti prometto niente ma sicuramente domani non mi scappi! –

Bella arrossisce ed io le accarezzo il viso sorridendole ancora.

-    Sei bellissima… - sussurro continuando a sfiorarla.

-    Ehi! Questi dolci quando arrivano? – Sta volta è il turno di Emmett rompere le scatole. Sbuffo infastidito mentre Bella torna subito a prendere il vassoio dei pasticcini, ma prima di andare in sala mi da un bacio sulla guancia sussurrandomi:

-    Domani non ho la minima intenzione di scapparti!

O mio Dio! Mi ha appena confermato che desidera rimanere sola con me! La mia mano corre a toccarmi la guancia dove un attimo prima si erano appoggiate le sue labbra mentre la mia mente inizia a fare congetture su come convincere Alice a lasciarmi un po’ Bella già da sta sera…

-    Edward, se vuoi mangiare almeno un pasticcino ti conviene tornare di qua prima che Emmett se li finisca! – mi suggerisce Rosalie facendo ridere tutti e spronandomi a tornare al mio posto.

Una volta terminata la cena, le ragazze spariscono in camera di Alice dopo averci salutato avvisandoci che non si sarebbero fatte vedere per l’intera serata. Rassegnati, io, Emmett e Jasper iniziamo una serie di partite alla play station con tanto di scommesse, mentre Charlie dopo aver rivolto 1000 raccomandazioni a Bella e aver salutato e ringraziato tutti, torna a casa. Mia madre, una volta sistemata sala e cucina, se ne va a dormire seguita da mia padre.

Io rivolgo continue occhiate all’orologio, ormai saranno quasi due ore che quelle tre sono chiuse in camera, ogni tanto si sentono delle sonore risate e noi ragazzi ci guardiamo incuriositi più che mai.

-    Allora Ed, come vanno le cose con Bella? – domanda Jasper accendendo la televisione, subito spalleggiato da Emmett:

-    Giusto Jazz! Dicci fratello, vi siete baciati?

-    Eh? – chiedo totalmente spiazzato dalla domanda.

-    Baciati! Non è difficile! Hai presente quando un ragazzo e una ragazza si avvicinano, uniscono le labbra e poi le lingue e…

-    Quanto sei scemo Emmett! Piantala!

-    E va bene, una volta eri meno timido! – dichiara mio fratello con una buffa espressione imbronciata e indispettita.

-    Sta sera non vi siete tolti gli occhi di dosso. Bella mi sembra coinvolta almeno quanto te. – afferma Jazz facendomi l’occhiolino.

-    Dici davvero?

-    Secondo me si, Edward.

Rimaniamo in silenzio alcuni minuti, le parole di Jasper mi risuonano nella mente e inavvertitamente sorrido. Chissà se Bella è davvero coinvolta quanto me… Devo scoprirlo il prima possibile, questa incertezza mi logora.

-    Mi sono innamorato. – esclamo ad un tratto verso mio fratello e il mio migliore amico. Loro si voltano nella mia direzione spalancando gli occhi. – E ci siamo quasi baciati.

-    E ce lo dici così? – sbotta Jasper.

-    Come ve lo dovevo dire? Ci siamo quasi baciati, ma siamo stati interrotti. Per 2 volte!

-    Grande fratello! Adesso si che ti riconosco!

-    Ma che aspetti a riprovarci? – chiede Jasper.

-    Aspetto che la tua adorata fidanzata mi lascia solo con Bella!

-    Ehi! Guarda che è anche vostra sorella! – e così dicendo scoppiamo a ridere insieme. Mi erano mancati questi momenti con loro.

Dopo aver trascorso qualche altra oretta tra una chiacchiera e una partita alla play station, ce ne andiamo a dormire. Sono davanti la porta della mia stanza e inevitabilmente penso a Bella che si trova nella camera degli ospiti accanto la mia… Chissà se sta già dormendo… Quanto vorrei entrare! No, Cullen, fa il bravo! Pensa al programmino di domani… Ho intenzione di trascorrere l’intera giornata soli io e lei, cascasse il mondo!

Continuo a girarmi e rigirarmi nel letto, senza riuscire ad addormentarmi. Non faccio altro che pensare a Bella, a quanto vorrei baciarla e stringerla a me e a cosa organizzare per la giornata di domani. Ho diverse idee, ma devo trovare quella giusta. Sbuffo, non ho affatto sonno, ho caldo e mi sto innervosendo a starmene qui sdraiato senza far niente. Forse è meglio andare a prendere qualcosa da bere e a guardare un po’ di televisione. Dopo aver infilato solo i pantaloni grigi della tuta, scendo le scale per dirigermi in sala ma non appena apro la porta della cucina, spalanco gli occhi incredulo…

Oh mio Dio. Oh Oh Oh…

Bella

Sta cercando qualcosa in frigorifero, ma non è questo a lasciarmi a bocca aperta…

E’ come è vestita… O meglio… Svestita…

Indossa una sottoveste semitrasparente nera che lascia intravedere il suo corpo magnifico e l’intimo di pizzo…

Oh Oh Oh…

Cavolo, non riesco a fare o pensare a niente, tranne a mangiarmela con gli occhi e a desiderarla sempre di più… Ovviamente il piccolo Eddy si è svegliato di scatto almeno quanto me… Deglutisco più volte, cercando di tornare lucido ma continuando ad ammirare il suo corpo da urlo.

Oh Oh Oh…

Bella si è appena voltata spalancando gli occhi dopo essersi accorta di me. Rimaniamo imbambolati a guardarci, senza dire una parola continuando a far vagare i nostri sguardi sui nostri corpi…

Attrazione, pura attrazione.

Oh Oh Oh…

Ma non posso restare così imbambolato, devo fare o dire qualcosa… Si, ma cosa?

La saluto e me ne torno in camera? No, direi proprio di no.

Mi avvicino e le salto addosso? Magari… Ma forse è meglio evitare.

Le parlo… Si, è la scelta migliore. Sono ancora indeciso su cosa dirle senza fare la figura dell’idiota quando è Bella a spezzare il silenzio che si è creato:

-    Edward… – sussurra timidamente stringendo la bottiglia d’acqua che aveva preso in frigorifero e fissandomi così sensualmente da farmi deglutire a fatica. Mi costringo a risponderle guardandola negli occhi e non sul decolleté:

-    Bella… Non riesci a dormire?

-    No, mi sono svegliata un po’ agitata e avevo sete…

-    Agitata? Come mai? – le chiedo avvicinandomi e notando solo adesso delle ombre di tristezza nel suo sguardo. Cavolo Edward, eri così incantato a guardare il suo corpo da non renderti conto che Bella è turbata, scossa… La desidero da impazzire ma la sua serenità viene prima di tutto.

-    Brutti sogni, ma niente di grave. – mi spiega scrollando le spalle e rivolgendomi un leggero sorriso per rassicurarmi.

Per niente convinto dalla sua risposta, mi avvicino ancora accarezzandole la guancia. Bella abbandona il viso sulla mia mano chiudendo gli occhi. Non voglio vederla triste, non dopo tutti i passi avanti che ha fatto. Devo aiutarla, non posso lasciarla sola.

-    Ti va di parlarne?

-    Non ne vale la pena, tranquillo.

-    Come vuoi. Neanch’io ho sonno, che ne dici di guardare un po’ di televisione insieme?

-    Volentieri.

-    Però prima… Posso chiederti un favore? – domando sorridendole malizioso per la domanda che sto per porgerle.

-    Dimmi.

-    Potresti… Potresti metterti qualcosa addosso? Che ne so, una maglietta? –

Bella scoppia a ridere ed io mi unisco alla sua risata. E’ vero che sto cercando di distrarla e di farla sorridere, ma è anche vero che il suo corpo è una continua e allettante fonte di distrazione… E se si copre, sarebbe meglio. Decisamente meglio!

-    Ok, torno subito! – esclama incamminandosi verso le scale – Comunque… potrei chiederti la stessa cosa Edward…

Eh? Oh Oh Oh… Sono a petto nudo… Sorrido, evidentemente anch’io faccio la mia figura! E a Bella non sono del tutto indifferente… Recupero una maglia anch’io, accendo la tv e mi accomodo sul divano in salotto. Bella arriva subito, con una lunga t-shirt rosa che le lascia scoperte le lunghe gambe… Oh Oh Oh… Poteva fare di meglio per aiutarmi a non saltarle addosso… Sorvolare, Cullen, sorvolare…

-    Allora, Alice è stata così terribile?

-    Diciamo di no, lei e Rose sono delle ottime amiche. Abbiamo scherzato un po’, messo lo smalto e sparlato di uomini!

-    Ah brave! Immagino! – esclamo sorridendole sghembo.

Il tempo in compagnia di Bella passa sempre troppo velocemente, parliamo un po’ del più e del meno facendo zapping alla ricerca di qualcosa di interessante in televisione. Vorrei approfittare di questi momenti solo con lei per dichiararmi ma la vedo pensierosa e ancora un po’ turbata. Chissà cosa ha sognato… Non è il momento giusto per parlarle dei miei sentimenti. No. Quando accadrà, voglio che lei si concentri solo sul battito dei nostri cuori, non devono esserci ombre di tristezza. Devo essere paziente. Mi limito a starle accanto, godendo del suo profumo. Ogni tanto le sfioro le mano e noto con piacere che Bella è contenta di quel contatto. Ci sorridiamo spesso e decido di sfruttare il tempo a disposizione per scoprire qualcosa in più di lei…

-    Allora, sei pronta a rispondere a qualche domanda?

-    Ancora?

-    Dai, lo sai che vorrei scoprire tutto di te… – le confesso sincero mentre Bella arrossisce.

-    Ok, ma facciamo una domanda a testa, come l’altra volta alla radura! Inizia tu, spara!

-    Colore preferito?

-    Il blu. E il tuo?

-    Il verde e il marrone. – rispondo immediatamente pensando alla bellissima combinazione di colori dei suoi occhi… – Piatti preferiti?

-    La pizza, le patate al forno, il petto di pollo. E il gelato.

-    Che gusti?

-    Ehm… Liquirizia, panna nutella e limone! – esclama con l’entusiasmo di una bambina.

-    Accipicchia, che accostamenti!

-    Ehi! Parli tu che prendi sempre il gusto puffo!

-    L’hai notato? – le chiedo contento mentre lei diventa rossa come un peperone…

Quindi lei osserva e si ricorda ciò che mi piace! Le rivolgo il mio sorriso sghembo con il risultato di farla arrossire maggiormente e iniziare a balbettare:

-    Beh, si, ecco…

-    Ok, andiamo avanti! – esclamo cercando di alleggerire l’imbarazzo e continuando il nostro reciproco “questionario” su film, libri, musica…

Fino a quando trovo il coraggio di porle una delle domande che più mi interessa:

-    Sei mai stata innamorata? – Bella arrossisce nuovamente, poi mi risponde guardandomi negli occhi:

-    Si.

-    E…?

-    E cosa?

-    Dai, raccontami… Mica posso tirarti fuori ogni parola di bocca!

-    Ma non stavamo facendo domanda e risposta? Comunque non c’è molto da raccontare… E’ stata la mia prima storia, lui si chiama Adam, siamo stati insieme un anno circa.

-    Un anno? Una storia seria… – Un anno?? E che cavolo! Chissà che hanno combinato in un anno... Piantala Cullen! Datti una regolata! Indaga piuttosto!

-    Beh, diciamo di si.

-    E come mai è finita?

-    I suoi genitori si sono trasferiti per lavoro in Europa e nessuno dei due se la sentiva di affrontare una storia a distanza, figuriamoci oltreoceano.

-    Capisco. Ci sei stata male? – chiedo mentre mi sento travolgere da un’ondata di gelosia sempre più potente.

-    All’inizio si, ma poi non ho avvertito la sua mancanza come pensavo. Forse non ero proprio così innamorata. Si, sicuramente è così. E tu, ti sei mai innamorato? –

E ora che le rispondo? Non posso dirle di no, perché non sarebbe la verità considerando che mi sono innamorato proprio di lei… Ma non posso neanche risponderle di si, per non sbilanciarmi troppo... Meglio tergiversare!

-    Beh, la mia storia più lunga è durata 6 mesi più o meno, ma fondamentalmente era solo attrazione fisica, niente di più.

-    Stai parlando di Tania?

-    Si.

-    E’ una bella ragazza.

-    Oh, io ne conosco una che è molto ma molto più bella. – le confesso senza neanche rendermene conto perdendomi nei suoi occhi mentre lei immancabilmente arrossisce. – E questo Adam com’è?  

-    Alto, bel fisico, biondo con gli occhi scuri.

-    Un bellone, insomma… –

Ho sbagliato a chiederle di descrivermi sto tizio, sono ancora più geloso! Calmati Cullen, era scontato che una ragazza incantevole come Bella avesse avuto delle storie… Ed è anche normale che si trattava di bei ragazzi… Ciò che conta è che ora è qui con me e che presto sarà mia. Si, Isabella Swan sarà mia.

-    Preferisco gli occhi chiari… – controbatte Bella con una voce maledettamene sensuale… Occhi chiari… Chissà, forse era un modo per dirmi che le piacciono i miei occhi…

-    E come vi siete conosciuti? – Preferisco saperne qualcosa di più riguardo sto Adam. Ma Bella abbassa lo sguardo rattristandosi.

Non faccio in tempo a chiedermi e chiederle il perché di questa reazione che lei mi risponde:

-    Era un amico di mio fratello.

-    Oh Bella, scusami, non volevo essere invadente…

-    No Edward, tranquillo. Ora riesco a parlare di Samuel, o meglio vorrei parlare di lui… con te. Non immagini il bene che gli ho voluto e che sempre gli vorrò, mio fratello per me era tutto. Quando i nostri genitori hanno divorziato, eravamo molto piccoli ma abbiamo avvertito ugualmente il dolore per la loro separazione e per la lontananza da nostro padre. Samuel è diventato il mio punto di riferimento e il mio sostegno. La passione comune per la musica ci ha unito ancora di più, non potevo desiderare fratello migliore. E mi manca. Mi manca terribilmente.

-    Mi dispiace così tanto… – le dico osservando i suoi occhi diventare lucidi.

 Inavvertitamente prendo la sua mano stringendola e mi accosto un po’ più a lei. Anche Bella si avvicina per poi rifugiarsi tra le mie braccia, appoggiando la testa sul mio petto. Mille pensieri mi passano per la mente mentre il mio cuore sembra impazzito per quanto batte veloce. Cavolo, quanto sono innamorato. La stringo forte cercando di trasmetterle ogni emozione che sto provando. Non so per quanto tempo restiamo così, allacciati, l’uno tra le braccia dell’altra, sul divano… So solo che non vorrei allontanarmi da qui per niente al mondo ma il respiro ora profondo di Bella mi fa capire che si è addormentata. Sorrido, continuando ad accarezzarle la schiena come ho fatto finora. Nonostante il forte desiderio di averla ancora stretta a me, decido di prenderla in braccio e di portarla nella sua stanza. La adagio nel letto dove starà sicuramente più comoda e rimango qualche minuto a guardarla dormire. E’ bellissima, i capelli sparsi nel cuscino, il viso rilassato, le labbra leggermente dischiuse… Starei ore ad ammirarla. Domani le parlerò, domani sarai mia, Bella. Prima di andare nella mia camera, le do un leggero bacio tra i capelli, resistendo alla tentazione di baciarla altrove… 

-   Edward…

Il suo è appena un sussurro ma mi volto subito, credendo si fosse svegliata. Sorrido quando mi rendo conto che invece Bella ha parlato nel sonno. Ha appena pronunciato il mio nome! Felice come un bambino la notte di Natale, torno nella mia stanza con il suono della sua voce a farmi compagnia.

 

Eccoci qui! Scusatemi davvero, l’ho appena riletto e sono sempre più convinta che questo capitolo sia… diciamo “privo d'effetto”! Ma ci tenevo a raccontare un pò il passato di Bella! Va beh, spero di recuperare con il prossimo! Non mi abbandonate! Vi mando un abbraccio grande, soprattutto a:

vanderbit Ciao tesoro! Certo che mi farebbe piacere ascoltare l’esperienza che vivrai come volontaria in ospedale! Ne sarei onorata! E ti faccio l’in bocca al lupo fin da ora! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, (anche la ricerca con i quadri!) perdonami se vi ho lasciato così e soprattutto per questo nuovo aggiornamento! Spero continuerai a seguirmi!!! Comunque al bacio manca davvero poco… ;) Ti mando un bacione grande e grazie! P.S: Eh già, Eddy è davvero il ragazzo perfetto!

LadySile Ciao! Hai ragione, se uno lo vuole le occasioni giuste si creano! La penso esattamente come te! Per questa volta non sono ancora riusciti a baciarsi e dichiararsi, ma manca poco, prometto! Edward geloso piace anche a me! A dire la verità, tutti gli uomini gelosi mi piacciano! Gelosi al punto giusto, senza essere ossessivi ed esagerati! Emmett è sempre il solito mangione! Anche in questo capitolo! Spero ti piaccia nonostante io non ne sia convinta per prima! Intanto, grazie davvero! P.S: Ci riusciranno! ;)

Nicosia Ma la dedica era il minimo per ringraziarti dei preziosi consigli che mi hai dato tesoro! Oltre ad essere stati utilissimi, mi ha fatto tanto piacere che mi hai consigliato! Grazie davvero! Spero di essere stata all’altezza parlando dei quadri! E non mi offenderei mai per le tue spiegazioni, anzi! L’arte mi è sempre piaciuta, al liceo era una delle mie materie preferite, poi però ho preso studi diversi e per il poco tempo a disposizione ho dovuto abbandonarla. Per questo ti ringrazio perché mi hai fatto scoprire altri dettagli su queste opere! E complimenti per il diploma! Direi più che meritato! E grazie anche per l’appoggio che continui a darmi, sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto, neanche quest’ultimo mi convince molto ma posso dirti che al bacio manca poco! Almeno quello vorrei scriverlo al top! Bacissimi, a presto!

Lullaby89 Ciao! Non preoccuparti se non hai più recensito, ti capisco benissimo! Anzi, grazie per continuare ad esserci e seguirmi!! Ne sono felicissima! E mi fa piacere che i quadri ti siano piaciuti! Perdono per avervi lasciato sul più bello! Sono stata un po’ cattivella, lo so, ma prometto che si baceranno presto! Manca poco! ;) E spero che il capitolo del bacio mi convinca più di quest’ultimi! Beh, grazie ancora e a prestissimo! Kisses! P.S: Spero che gli esami siano andati bene!

piemme O tesoro ciao!!! Perdonami se mi sono fatta sentire così poco ultimamente! Su fb ti ho finalmente scritto! Sai che dormo praticamente quasi sempre?! Ma sappi che ti penso con tanto affetto! Tornando alla ff… Labbra a penzoloni anche sta volta!!! Ahahah! Mi hai fatto fare una bella risata! Confesso che hai ragione! Scusa! Ma ti prometto che sto bacio arriva presto! Manca poco! Speriamo di scriverlo bene almeno, altrimenti con tutta questa attesa mi strozzate!!! Eheheh! Davvero hai visto “il bacio” di Klimt a Vienna?! Io adoro quel quadro!!! Accidenti quante cose abbiamo in comune! Hai ragione ancora una volta: si tratta proprio di una bella telepatia!!! Un bacione enorme anche a te dalla tua Vanny!

grepattz Ciao carissima! Avevi già capito tutto!!!! Sei stata davvero INTUITIVA!!! Complimenti!! Charlie li ha interrotti sul più bello, proprio quando Ed e Bella si stavano per baciare e lui le avrebbe confessato quanto si è innamorato… Ma tutto ciò arriverà prestissimo! Manca poco! Comunque grazie per esserci sempre! Un baci8 e a presto! P.S: Puoi farmi tutte le domande che vuoi! ;)

vittoriaKf Grazie, davvero grazie! Mi hai scritto delle cose bellissime! Sono così contenta se riesco a trasmettere almeno una piccola parte delle emozioni che provo io scrivendo! Spero davvero di non deluderti e che continuerai a seguirmi! Un bacio anche a te! A presto!

_Miss_ Ciao carissima! Lo so, perdono per avervi lasciato sul più bello! Ma manca poco al momento clou! Hai visto che hai trovato l’ispirazione per “Vite incatenate”?! E che colpo di scena ci hai riservato! Accidenti a Carlisle che vuole portarci via Edward! Ma sono sicura che ci pensi tu a farlo tornare dalla sua Bella! Va beh, anziché rispondere alla tua recensione, ne sto facendo un’altra alla tua storia! Questo per farti capire quanto mi appassiona! Tornando a noi, Edward geloso di James è piaciuto anche a me! Ihihih! Spero di non averti annoiato con questo capitolo! Un bacione e a presto!

Giulia_Cullen Ciao tesoro! Mi dispiace averli fatti interrompere! Mi perdoni? Ti prometto che il fatidico bacio arriverà presto presto!! Sono contenta che i quadri ti siano piaciuti e grazie come sempre per l’affetto che mi dimostri! Kisses!

edwardina twalentina Ciao carissima!!! Sei stata davvero INTUITIVA!!! Ahahahah! E’ stato proprio Charlie a fare il guastafeste! Ma almeno gli ho risparmiato l’imbarazzo nel vedere la figli baciare un ragazzo! Ma prima o poi gli toccherà! Eheheh! Dai, il bacio arriva presto presto, promesso! Grazie davvero per il tuo sostegno! Un bacione grande e sta volta cercherò di postare prima! :D

 

Grazie anche a tutti coloro che hanno inserito La chiave che può aprire tutte le porte dell'impossibile... L'AMORE  tra le storie preferite, chi tra le seguite e chi tra quelle da ricordare! E grazie anche a che legge semplicemente! Fatemi sapere cosa ne pensate! Grazie, un bacione! A presto!

QUESTI PERSONAGGI NON MI APPARTENGONO, SONO DI PROPRIETA’   DI STEPHENIE MEYER. QUESTA STORIA E’ STATA SCRITTA SENZA ALCUN SCOPO DI LUCRO.

 

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Capitolo 17
*** Cap. 17 - Incubi... prima di un nuovo inizio. ***


Ciao a tutti!!! Ho un po’ di cose da dirvi, spero di non annoiarvi ma ci tengo davvero tanto!

 -   GRAZIE, grazie, GRAZIE! Vi ringrazio con tutto il cuore per l’appoggio prezioso che mi date, siete uniche! Questo è un periodo particolare per me e mi sono commossa leggendo le vostre recensioni. L’unico mezzo che avevo per ringraziarvi davvero era aggiornare presto! E così ho fatto!

-   Devo avvisarvi che purtroppo adesso potrò aggiornare solo dopo il 16 agosto, forse anche qualche giorno più tardi. Farò il possibile per postare prima, ma non vi prometto niente! Comunque torno presto, e soprattutto continuerò a scrivere, così al mio ritorno recupero! Sapete che sono soddisfatta quando aggiorno abbastanza velocemente!

-   Non avrei mai pensato di appassionarmi così tanto ad una storia… Si, è vero, l’ho sempre scritta con il cuore, fin dal primo capitolo buttato giù quasi per gioco, ma oggi mentre scrivevo sentivo nascere dentro di me una forte emozione. Non so spiegarlo, e forse sarò troppo sentimentale e ridicola, ma mi sono “commossa” da sola.

Oddio, dopo questa premessa penserete che questo capitolo sarà una bomba, invece non è niente di speciale (anche se finalmente mi soddisfa un po’ di più dei precedenti! Ma fatemi sapere cosa ne pensate, vi prego!). Non c’è ancora il bacio, vi avviso subito! Si parlerà dell’incidente di Samuel Swan e di tutta la disperazione che ne consegue. Non vorrei turbare nessuno, ci mancherebbe, e non ho descritto niente che a mio avviso possa essere definito fonte di scompiglio, ma mi sono appassionata… E in un monologo interiore di Bella ho inserito delle riflessioni personali quasi senza rendermene conto. Ero tentata di cancellare ciò che ho scritto ma poi ho pensato che fa parte di me, di un mio pensiero e mi fa piacere condividerlo con voi. Beh, vi starò sicuramente annoiando, perdonatemi!

Vi lascio alla lettura dove, come appunto vi ho anticipato, Bella racconta cosa è successo quella fatidica sera. Mi sembrava giusto farle superare la sua difficoltà più grande, prima di potersi sentire pronta a vivere una storia d’amore… E non mancheranno i momenti intimi con il nostro Edward… ;)

 Ci vediamo di sotto per rompervi le scatole un altro po’ ma soprattutto per rispondere alle bellissime recensioni!

Ancora grazie a chi mi ha scritto! Alle fedelissime che non mancano mai di dimostrarmi il loro affetto (Giulia_Cullen , LadySile , Nicosia ,  vanderbit , _Miss_ , piemme , FunnyPink , crazyromy93 )

(e aggiungo anche grepattz e edwardina twalentina !)

(e fede4e , denny , Elly4ever , e Lullaby89 )

e anche alle nuove lettrici che hanno commentato dandomi ancora più voglia di andare avanti (
laura88 , Lau8910 , ArinMiriamKane). Una dedica speciale vorrei farla a Nicosia , perché con le sue parole mi ha dato una carica pazzesca e dopo la sua recensione ho scritto 5 pagine di fila!

Grazie a tutti!

Basta annoiarvi! Si lo so, è la terza volta che lo dico!

Un bacio, Vanessa

La chiave che può aprire tutte le porte del'impossibile....l'amore

Cap. 17 – Incubi… prima di un nuovo inizio.

Pov Bella

Le luci colorate illuminano ad intermittenza l’enorme salone della casa di Micaela. Ci sono festoni, palloncini, e persino fiori dappertutto. La musica è assordante, sparata a tutto volume e i tavoli sono ricchi di cose buone da mangiare e da bere. E’ pieno di gente, fortuna che Micaela voleva fare una festicciola solo per pochi intimi! Mi guardo intorno alla ricerca dei miei amici e di mio fratello, ma con questa confusione non riesco a trovarli.

-   Bella! Bella! Ce ne hai messo di tempo per arrivare! – la voce allegra di Micaela richiama la mia attenzione.

Mi volto verso di lei sorridendole, indossa un tubino nero che le dona molto. Ci conosciamo da quando avevamo entrambe 5 anni, è la mia migliore amica praticamente da sempre e dulcis in fundo, è persino la fidanzata di mio fratello. Non potevo desiderare cognata migliore!

-   Lo so, lo so! Ho fatto tardi, scusami! – esclamo abbracciandola.

-   Come se non ti conoscessi! Samuel voleva venire a cercarti, non sai che faticaccia farlo rilassare! – mi informa strizzandomi l’occhio facendomi ridere.

Lei e mio fratello sono proprio una bella coppia, è da circa un anno che stanno insieme ed io ne sono stata subito felicissima. Sono due tra le persone più importanti della mia vita.

-   Allora, che te ne sembra? Ho esagerato? – mi domanda quasi urlando per via della musica, riferendosi alla festa per il suo compleanno.

-   Mah… Dipende dai punti di vista! – affermo alzando un sopracciglio. – Samuel dove l’hai lasciato?

-   Stava parlando con Jacob e gli altri, vieni, raggiungiamoli! –

Non faccio in tempo a seguirla che il mio sguardo cade sull’ultima persona che avrei voluto vedere. Mi blocco come scottata e resto impalata ad osservarlo. Adam se ne sta seduto su un divanetto, con una birra in mano. Non appena incrocia il mio sguardo, si alza di scatto. Restiamo fermi lì, a guardarci. Sento Micaela scuotermi leggermente, come per svegliarmi dallo stato di trance in cui sono caduta.

-   Che ci fai lui qui? – le domando con un filo di voce, talmente bassa che dubito riesca a sentirmi.

-   Non l’ho invitato io, Bella, sai che non potrei mai! – mi risponde Micaela sconcertata almeno quanto me.

Chiudo gli occhi per un istante, non posso permettergli di rovinarmi la serata. Farò finta che non esiste, esatto, fingerò di non averlo incontrato.

-   Andiamo! – esclamo decisa allontanandomi velocemente insieme a Micaela.

-   Ti sta guardando! – mi sussurra lei all’orecchio.

-   Non mi importa. Ormai tra noi è finita. -  

Già, è finita. Adam, il mio primo ragazzo. Il mio primo amore. Con lui ho vissuto tutte le mie esperienze più importanti, il primo bacio, i primi appuntamenti, la mia prima volta… E’ stata una bella storia, eravamo innamorati, credo, oltre ad essere una delle coppie più invidiate e popolari, io la reginetta della scuola, lui il capitano della squadra di basket del liceo che frequentavamo. Ma da 10 giorni, ci siamo lasciati. Il padre di Adam si trasferisce per lavoro in Europa, ovviamente con tutta la famiglia. Se ne andrà. Non lo vedrò più. E lui non mi ha mai detto niente, nonostante sapesse da tempo del trasferimento. L’ho scoperto per caso, e mi sono sentita sola, ingannata e tradita. Cosa aspettava a dirmelo? Di essere sull’aereo? Adam si è difeso spiegandomi che non riusciva mai a parlarmi, che ogni volta era sul punto di farlo, ma poi gli mancava il coraggio. Mi ha detto che è sempre innamorato di me ma che non pensa sia possibile continuare la nostra storia oltreoceano. Questa è l’unica cosa su cui sono stata d’accordo anch’io. Non ce la potrei fare. Meglio finirla qui. All’inizio ho sofferto molto, soprattutto per il modo in cui ci siamo lasciati. Ma adesso... Inutile mentire a me stessa, sto male anche adesso.

-   Bella, aspetta! – Adam mi afferra per un braccio fermandomi.

-   Che cosa vuoi? Lasciami andare subito! – gli urlo contro arrabbiatissima.

-   Vorrei solo… parlarti. Parto dopodomani.

-   E allora buon viaggio! – esclamo scrollandomi la sua mano di dosso e allontanandomi da lui velocemente.

Parte dopodomani… Auguri. Intravedo mio fratello venire verso me e Micaela, protettivo come sempre, sicuramente si è accorto del piccolo battibecco con Adam.

-   Bells! Tutto bene? – mi domanda preoccupato scrutando con attenzione il mio viso per leggere dentro i miei occhi. Il nostro rapporto è speciale, riusciamo sempre a capirci al volo.

-   Tu-tutto ok. –

Non mi rendo neanche conto di balbettare per il nervoso. La presenza di Adam mi irrita, mi rende estremamente agitata e tesa. Mi fa male vederlo. Ma forse ho esagerato… D’altronde lui voleva soltanto parlarmi, chiarirci. E’ brutto lasciarsi così dopo quello che c’è stato tra noi, dovrei conservare un bel ricordo di lui… Samuel mi osserva interrogativo, ha capito benissimo che mi sono persa nei miei pensieri. Improvvisamente decido di tornare da Adam, di salutarlo per l’ultima volta, come persone civili, augurandogli buona fortuna. Torno indietro di scatto, tentandolo di trovare tra la folla, ma non riesco a rintracciarlo. Continuo a cercare, quando ad un tratto lo intravedo sbaciucchiarsi con una biondina su un divanetto. Mi blocco impietrita. Non ci posso credere. Non avrei mai immaginato si consolasse così presto, speravo che almeno avesse la decenza di andarsene da Phoenix anziché mancarmi di rispetto davanti tutti quelli che ci conoscono. Deglutisco più volte a fatica, non riesco a muovermi, anche se vorrei scappare da qui il più velocemente possibile. Si, devo andarmene. Voglio tornare a casa. Adam, il mio Adam. Non me lo sarei mai aspettata da lui. Sento gli occhi pizzicarmi, segno che le lacrime stanno per prendere il sopravvento.

-   Vieni Bella, andiamocene! – Samuel mi sta portando via, trascinandomi letteralmente di peso, come se mi avesse letto nel pensiero. Non mi ero neanche accorta che mi aveva raggiunto. Lo sento parlare con Micaela:

-   Tesoro, è meglio se accompagno Bella a casa, poi torno, va bene?

-   Vuoi che venga con voi? – chiede la mia migliore amica accarezzandomi il braccio.

-   No, è la tua festa, non puoi sparire! – le risponde mio fratello.

-   Aspetta, non è necessario, vado da sola a casa, Samuel resta qui... – esclamo dopo essermi ripresa un attimo. Non voglio rovinare loro la serata. E poi… Sento nascere dentro me una strana e brutta sensazione.

-   Non dire sciocchezze Bella, non ti lascerei mai sola. – mi interrompe dirigendoci verso la sua macchina.

Chiudo gli occhi e mi torna in mente la scena di poco fa… Adam con quella bionda. Le lacrime iniziano a scendere bagnandomi il viso. Percepisco lo sguardo di Samuel puntato su di me mentre sta guidando verso casa. Non sopporta vedermi piangere, lo so bene, ma non riesco a trattenermi, mi sento così umiliata e tradita …

-   Quando torno, gli spacco la faccia. – sbraita ad un tratto mio fratello.

Ci manca solo questo. Mi asciugo velocemente gli occhi con la mano, cercando di calmarmi e di tranquillizzarlo.

-   Non dire cavolate, solo il pensiero che tu possa farti male mi fa impazzire, quindi vedi di fare il bravo. Non farmi preoccupare, ti prego, altrimenti non vado a casa.

-   D’accordo… Vedrò di trattenermi. Non vorrei mai vederti stare male.

-   Adesso passa, sto già meglio, – mento prontamente per convincerlo – soprattutto quando partirà e non dovrò più vederlo.

-   Neanche un occhio nero? – domanda speranzoso più a se stesso che a me.

-   Samuel!

-   Ok ok, ma tu sei la mia piccola, e non devi mai piangere. Ti voglio bene, tanto. – esclama con la dolcezza che lo caratterizza mentre un sorriso nasce automatico sulle mie labbra.

-   Lo so, Samuel. Sei il fratello che tutte desidererebbero avere ma sei solo mio! Ho accettato di dividerti solo con Micaela, ma solo un pezzettino, ok?

-   Certo! – e così dicendo ridiamo insieme.

Non so come fa, ma riesce sempre a farmi stare bene. Il mio fratellone! Mancano pochi km per arrivare a casa, mi rilasso meglio nel sedile quando…

Non riesco a capire cosa sto succedendo, ho solo il tempo di scorgere la luce accecante di fari che si fanno sempre più vicini.

Un urto violentissimo, una forza potentissima che mi spinge in avanti, un rumore assordante, urla…

E tutto diventa nero.

 

 

Mi sveglio di soprassalto dopo aver emesso un grido sgozzato. Il mio respiro non è mai stato così affannoso, il cuore martella così tanto che sembra uscirmi dal petto. Mi sento soffocare, mi manca l’aria, inizio a piangere e singhiozzare tremando come una foglia. Mi alzo di scatto, devo aprire la finestra, ho bisogno di aria.

Da quanto tempo non facevo più quell’incubo! Perché proprio adesso, perché? Ieri sera ho sognato Samuel più volte ma da mesi non ripensavo più a quella maledetta sera, a quel terribile incidente che mi ha sottratto violentemente mio fratello per sempre. Continuo a piangere, incapace di smettere. Mi appoggio contro il muro, priva di forze, e scivolo con lentezza verso il pavimento. Chiudo gli occhi: mi appare il sorriso rassicurante del mio Samuel e mi sembra di risentire la sua voce calda che mi conforta. I battiti del mio cuore accelerano ancora e sento il mio corpo tremare. No Bella! Riprenditi, non può succederti ancora! Non puoi avere un attacco di panico, non puoi sentirti mancare ogni volta che pensi a lui! Continua a mancarmi l’aria, nonostante il vento freddo che entra nella stanza. Perché è così maledettamente difficile? Perché continuo a farmi del male? Respira Bella, respira. Cerco di fare dei respiri profondi provando a calmarmi e a non farmi nuovamente prendere dai ricordi. Ma non ci riesco e mi rannicchio completamente a terra, portando le ginocchia al petto. All’improvviso, sento la porta della stanza aprirsi. Trattengo il fiato, anche se i singhiozzi mi tradiscono.

-   Bella?

Il bisbiglio di Edward mi scuote l’anima, ma non riesco a rispondergli. Mi limito ad alzare il viso e osservarlo terrorizzata.

-   Oh Bella… Sono qui, sono qui. – esclama lui sedendosi a terra accanto a me e avvolgendomi al suo corpo.

Inizialmente rimango pietrificata ma poi come sempre mi sciolgo a contatto con Edward. Mi stringo a lui con tutte le mie forze come se avessi paura che sparisse, mi attacco alla sua maglietta e attorciglio le mie gambe con le sue. Se non mi sembrasse di impazzire dal dolore che l’incubo ha rievocato in me, penserei a quanto i nostri corpi si incastrano perfettamente. Come ieri sera, quando mi sono addormentata tra le sue braccia, sul divano. Edward mi culla dolcemente, avverto che è spaventato, non mi ha mai visto così sconvolta, mi stringe a sé con delicatezza e fermezza insieme, accarezzandomi la schiena ed i capelli. Ho un bisogno disperato di uscirne, di raccontargli tutto. Ma ho paura che scapperà quando verrà a sapere che Samuel è morto per colpa mia. Colpa mia! Un singhiozzo più forte dei precedenti mi scuote completamente, facendo sussultare anche Edward che aumenta la stretta. Non posso perdere anche lui. Ce la devo fare. Devo essere sincera e riprendere il controllo della mia vita. Inizio a respirare profondamente tra le sue braccia, so che lui è la mia ancora di salvezza. Deve esserlo.

-   Mi… mi dispiace… Ora mi calmo… Ora passa… – balbetto tremando ancora.

-   Sssh Bella, tranquilla, io non mi muovo da qui. Io ci sono. – mi rassicura dolce come non mai.

-   Oh Edward! Non so cosa farei senza di te… – gli confesso sconvolta dalla verità delle mie stesse parole.

-   Ma tu non sarai mai senza di me. – il suono della sua frase mi rimbomba dentro, scaldandomi il cuore e infondendomi il coraggio necessario per raccontargli tutto.

-   Ho… Ho fatto un altro incubo.

-   L’avevo immaginato… Ma se non te la senti, non sei obbligata a parlarmene, Bella. – sussurra Edward continuando ad accarezzarmi la schiena.

-   No, io… Io voglio dirti cosa è successo. Il mio incubo… ho rivissuto l’incidente. L’incidente che mi ha strappato via mio fratello... – sento Edward irrigidirsi alle mie parole per poi stringermi più forte a sé. – E’ stata colpa mia… Colpa mia!

-   No, non voglio sentirti dire che è colpa tua, Bella!

-   Ma è la verità Edward! Eravamo alla festa di compleanno della mia migliore amica, Micaela. Lei era anche la ragazza di Samuel. Io… non ce la facevo a restare lì, volevo tornare a casa e Samuel ha insistito per accompagnarmi, eravamo in macchina insieme… – racconto ricominciando a singhiozzare – Eravamo ad un incrocio, una macchina è passata con il rosso, ci ha travolto in pieno… Ho urlato, anche Samuel ha urlato… Se solo fossi andata da sola! O se fossi rimasta a quella dannata festa! Oh Dio, è stata colpa mia!

-   Bella, guardami! – esclama allontanandomi di scatto per poterlo osservare negli occhi. Sobbalzo, spaventata.

Edward mi guarda con una forza tale da destabilizzarmi completamente, i suoi occhi blu brillano di determinazione nel buio della stanza, e le sue mani mi stringono come se fossi la cosa più preziosa di questo mondo.

-   Non è stata colpa tua, nessuno poteva immaginarlo, prevederlo. E’ stato un incidente, un maledetto e tragico incidente. La responsabilità è solo dell’autista dell’altra macchina, di certo non tua. E’ lui che è passato con il rosso. Sono sicuro che Samuel non vorrebbe sentirti dire certe cose. –

Abbasso lo sguardo consapevole della verità delle sue parole e sento gli occhi bruciare per via delle lacrime che continuano a scendere sfuggendo al mio controllo. Edward posa un dito sul mio mento, facendomi risollevare il viso e poterlo guardare ancora. Cielo, quanto è bello. Arrossisco subito al mio pensiero. Cosa mi viene in mente? Soffro per la morte ingiusta di mio fratello in preda ai sensi di colpa, e mi metto a pensare a quanto è bello Edward? Respiro profondamente. Devo ammettere almeno con me stessa che una parte di me è felice di averlo vicino. Sono perdutamente innamorata di lui… Forse lo sono dal primo momento che l’ho visto, quando si è seduto accanto a me nel cortile della scuola e siamo rimasti qualche minuto in silenzio ad osservarci. Edward ha ragione, mio fratello vorrebbe solo la mia felicità, non posso continuare a colpevolizzarmi in eterno. Non so quanto tempo restiamo occhi negli occhi, mano nella mano, seduti per terra, talmente vicini da sembrare un unico corpo. Lentamente, grazie alla sua presenza, riesco a calmarmi. Edward mi sorride, la sua dolcezza mi lascia senza parole. Ricambio il sorriso lievemente per poi sussurrargli un timido grazie.

-    Non devi ringraziarmi Bella. Ma vorrei che tu non ti ritenessi più responsabile. Perché non è colpa tua. E non devi dimenticarti mai di quanto sei speciale. Hai una grande forza, stai vicino a tuo padre in modo ammirevole mettendo sempre in secondo piano il tuo dolore. E fai persino compagnia ai bambini malati all’ospedale, nonostante i brutti ricordi che il posto ti evoca. Ti ammiro, Bella, davvero. E ricordati che per qualsiasi cosa puoi contare su di me, qualsiasi cosa.

-    Grazie, so di poter contare su di te e so che hai ragione: Samuel non vorrebbe sentirmi dire che è colpa mia. Ma è difficile… Non lasciarmi sola, ti prego. – mormoro con un filo di voce.

Ho paura ad ammettere quanto la mia serenità dipenda dalla presenza di Edward. Non oso pensare come potrei reagire se anche lui dovesse scomparire dalla mia vita. Rabbrividisco alla sola idea. Ma adesso non è il momento di farmi prendere da altre paure, lui è qui con me. C’è sempre quando ho bisogno del suo appoggio. Questo è l’importante.

-    Non ti lascio Bella, non ti lascio. – esclama stringendomi più forte.

Mi abbandono completamente a lui, sorridendogli grata per le sue rassicurazioni.

La stanchezza inizia a prendere il sopravvento, facendomi sbadigliare.

-    Che ne dici di dormire un po’? Sarai esausta! – mi suggerisce Edward accorgendosene e aiutandomi ad alzarmi.

-    Posso chiederti un altro favore? – domando mordendomi il labbro inferiore per l’imbarazzo di ciò che sto per chiedergli mentre torno a sdraiarmi sul letto.

-    Certo, dimmi.

-    Ti dispiacerebbe restare a dormire qui con me? – parlo tutto di un fiato dopo essermi fatta coraggio. Ho bisogno di sentirlo vicino. Edward resta spiazzato dalla mia domanda, mi osserva pensieroso per poi rivolgermi un sorriso dolcissimo.

-    Secondo te potrebbe mai dispiacermi? – risponde stendendosi immediatamente accanto a me.

Sorrido anch’io respirando il suo profumo da uomo, e mi volto su un fianco per ammirare la perfezione del suo viso. Dopo esserci guardati intensamente negli occhi, mi sistemo sul suo petto, accarezzandolo leggermente, presa da non so quale impeto di coraggio. Sto meglio… Anzi, devo ammettere che mi sento completamente rilassata come non mi sentivo da tempo. E’ come se mi fossi liberata di un peso opprimente, ed ora sono sollevata. Ma sono sicura che i sensi di colpa e il dolore per la perdita ingiusta di Samuel non mi abbandoneranno mai. Però, dovrò imparare a conviverci. Inizio a fare strani disegni e cerchi sulla pelle di Edward con le dita e lo percepisco rabbrividire sotto il mio tocco. Sorrido compiaciuta. Mio Dio, mi sento felice. Ed ecco tornare i rimorsi. No Bella, non ricominciare. Samuel mi mancherà sempre terribilmente, ma sono sicura che posso trovare la mia strada insieme ad Edward. Spero solo di non illudermi…

-    Posso confessarti una cosa? – mi chiede ad un tratto in un sussurro scuotendomi dolcemente dai miei pensieri contrastanti.

-    Tutto quello che vuoi.

-    Non riesco a credere di averti tra le mie braccia. Non sai quanto mi rende felice, Bella.

Sorrido, sorrido ancora. Le parole di Edward mi scaldano il cuore regalandomi una gioia e una speranza che non pensavo poter più provare. E’ felice di avermi con sé…

-    Anch’io lo sono, Edward. – ammetto sincera.

-    Vuoi sempre uscire con me domani, vero? O meglio, considerando l’ora, dovrei dire oggi! – esclama dopo aver dato un’occhiata alla radiosveglia sul comodino. Le 3:45.

-    Certo che voglio uscire con te!

-    Bene, preparati perché non mi scapperai. Adesso dormi Bella, ci sono io accanto a te.

E finalmente mi addormento con il sorriso sulle labbra.

  

Edward è sempre qui, ancora assopito accanto a me.

Mi volto per osservargli il volto… E’ rilassato come un bambino ed è semplicemente bellissimo. Mi ha tenuto la mano per tutta la notte. Inconsapevolmente sorrido. Mi sono innamorata davvero. E voglio lasciarmi andare. Inizio ad accarezzargli il braccio, lentamente per paura di svegliarlo.

Io sono sveglia da qualche minuto, e nonostante il leggero mal di testa che mi disturba un po’, mi sento bene. Malgrado i ricordi terribili e il dolore provato questa notte, sono certa di non aver mai dormito più serenamente in vita mia dopo che Edward  si è sdraiato accanto a me.

Sento che oggi sarà una giornata migliore… Anzi, sento che da oggi sarà tutto migliore. L’incubo mi ha letteralmente terrorizzata, ma la dolcezza con la quale Edward mi è stato vicino ha abbattuto ogni mia barriera, ogni muro difensivo.  Non ho mai raccontato a nessuno come sono andate esattamente le cose la sera dell’incidente, neanche ai miei genitori. Certo, quando sono arrivati i soccorsi, hanno subito capito la dinamica dei fatti ed è nota più o meno a tutti, ma nessuno, tranne Micaela, sa che Samuel era su quella macchina per causa mia.

No, Bella, hai appena annunciato a te stessa un nuovo inizio, non puoi farti assalire ancora dai sensi di colpa.

L’unico responsabile è l’autista dell’auto che ci ha letteralmente travolti…

Un ragazzo, ubriaco. E’ per questo che odio ogni forma di alcool. Se una persona vuole ubriacarsi fino a farsi male, è liberissima di farlo, ma non deve permettersi di distruggere la vita degli altri. Lui sapeva di non essere nelle condizioni di guidare. Era consapevole di non avere la prontezza di riflessi necessaria, né tanto meno la lucidità. Aveva visto benissimo il semaforo rosso. E sapeva quanto stava andando veloce. Ma non gli è importato nulla. Chi se ne frega se c’è qualcuno nell’altro lato della strada… Un bambino che ride spensierato con i suoi genitori; una coppia di innamorati; una vecchietta; un fratello e una sorella che si vogliono bene.

Una rabbia improvvisa sta nascendo velocemente dentro di me. Stringo i pugni talmente forte da far diventare bianche le nocche, cercando di trattenerla. So bene che non è salutare frenare i propri stati d’animo ma oggi è un giorno nuovo. Non posso farmi sopraffare dalla collera e il rancore.

Si, Bella, oggi ha inizio la tua nuova vita. Ma prima devo fare un’altra cosa.

Vorrei scrivere una canzone, dando vita alla melodia che mi frulla in testa in questi ultimi giorni. Per Samuel. So che Edward suona il pianoforte… Una volta mi ha chiesto di suonare insieme. Ora mi sento pronta, forse potrebbe essere l’occasione giusta.

Sento che oggi sarà una grande giornata. Ho dormito pochissimo e avrò delle antiestetiche occhiaie, ma avrò Edward tutto per me. Dobbiamo finire la ricerca d’arte, che guarda caso parla proprio d’amore, quell’amore che so per certo di provare per lui; ho voglia di suonare il pianoforte e… E soprattutto bramo più di ogni altra cosa al mondo baciare Edward… E forse lo desidera anche lui… Se per due volte eravamo sul punto di farlo, vorrà pur dire qualcosa, no? I mille brividi che mi percorrono il corpo, il cuore che impazzisce quando lui si avvicina a me, le gambe che tremano… Significano una cosa soltanto: sono totalmente, incondizionatamente innamorata di Edward Cullen.*

Un tocco leggero sul palmo della mano mi fa sussultare. Mi volto di scatto e mi imbatto in due occhi blu come l’oceano che mi osservano con una dolcezza così intensa da non farmi capire più niente. Cavolo, quanto riesce a stregarmi!

-    Buongiorno… – mi saluta Edward continuando a giocare con le dita della mia mano mentre io riprendo ad accarezzargli il braccio.

-    Ben svegliato! – esclamo sorridendogli.

Anche Edward mi regala un sorriso dolcissimo per poi scostarmi una ciocca di capelli dal viso e sussurrarmi:

-    Sai che sei bellissima appena sveglia?

-    Si, come no, avrò delle occhiaie splendide!

-    Non è vero… Neanche nei miei sogni eri così bella. – esclama teneramente stregandomi con il suo sguardo magnetico.

Non appena comprendo appieno le sue parole, percepisco le guance andarmi a fuoco. Non oso immaginare quanto sarò arrossita… Ha appena ammesso che faccio parte dei suoi sogni! Sento che Edward ricambia i miei sentimenti e le mie speranze a riguardo sono sempre più forti… 

Restiamo a guardarci negli occhi per qualche secondo. So che tocca a me fare o dire qualcosa dopo che lui si è sbilanciato, però non so come comportarmi. Non sono mai stata una ragazza timida, ma dopo la morte di Samuel ho costruito delle barriere difensive per proteggermi e Edward è stato in grado di buttarle giù una ad una in pochissimo tempo. So che lui prova qualcosa per me, e so benissimo quello che provo io ma… Ho paura. Paura di soffrire ancora.

No Bella, non ricomincerai con queste paranoie! Non hai appena detto che oggi sarà un nuovo inizio? Che fine hanno fatto i tuoi buoni propositi? Non puoi privarti della possibilità di essere felice! Tira fuori le unghie! Sorrido tornando a guardare Edward negli occhi. Lui contraccambia subito.

-    Va un po’ meglio sta mattina? Hai dormito un pochino?

-    Si. Mi ha fatto davvero bene sfogarmi con te, mi sento libera, sollevata. E piena di energia. – confesso sincera.

-    Sono contento. Cosa ti piacerebbe fare oggi?

-    Beh, innanzitutto dobbiamo finire la ricerca.

-    Si, ho già qualche idea.

-    Anch’io! E poi dobbiamo pranzare con gli altri, i tuoi oggi non ci sono. – gli ricordo e sorrido ripensando al programma culinario di Alice: “Cucineranno gli uomini! E noi donne mangiamo!”

-    Ah si, giusto, me ne ero dimenticato. Ma mamma avrà lasciato qualcosa di pronto, conoscendo Emmett-pozzo-senza-fondo! – sghignazza Edward tornando a giocare con le dita della mia mano.

Resto un attimo incantata a guardare le nostre mani unite e mi sento incredibilmente… Protetta e felice. Lo accarezzo anch’io per poi sussurrare:

-    Volevo anche farti una proposta e chiederti un favore…

-    Dimmi! – afferma Edward prontamente.

-    Potrei usare il tuo pianoforte? E ti andrebbe di suonare insieme?

-    Oh Bella! Altrochè! Non vedo l’ora! –

I suoi occhi si accendono di gioia e entusiasmo alle mie parole e mi regala un altro dei suoi sorrisi da infarto, per poi sfiorarmi dolcemente la guancia e sussurrare:

-     Ricordati che puoi contare su di me, sempre.

-     Non so proprio come ringraziarti Edward.

-     Io un modo ce l’avrei… – esclama con un tono malizioso e con quel suo sorriso sghembo che mi fa impazzire.

Poi si solleva sul gomito, avvicinandosi ancora di più a me e sovrastando il mio viso con il suo. I suoi occhi brillano di una strana luce, e mi divorano con un’intensità indescrivibile. Inevitabilmente il mio cuore accelera e il mio corpo reagisce alla sua provocazione. Si, mi sta provocando… Ed io me ne sto passiva a desiderare che lui faccia di me quello che vuole.

Oddio, non posso averlo pensato davvero! Con la mano destra, Edward inizia a sfiorarmi il contorno degli occhi e il profilo del naso, per poi scendere fino all’incavo del collo e tracciare il contorno della bocca, facendomi fremere mentre la mia pelle si ricopre di brividi di eccitazione. Quanto vorrei che Edward continuasse a toccarmi ancora e ancora! Le sue labbra dischiuse sono una vera e propria tentazione, il desiderio di baciarlo diventa sempre più incontenibile. Sono completamente in suo potere. La Bella femminile che c’è in me si risveglia di scatto. Vuole la guerra? E guerra avrà! Mi sollevo anch’io, appena un po’, guardandolo sensuale. I nostri visi ora sono terribilmente vicini… Pericolosamente vicini. Mi bagno le labbra con la lingua, con studiata lentezza. Vedo Edward deglutire, non si aspettava questa mia reazione… Osserva famelico la mia bocca con il respiro accelerato…

-     Sarebbe? – chiedo prima che la situazione degeneri.

Edward sbatte le palpebre più volte, e torna a sdraiarsi supino sbuffando. Sghignazzo divertita e vittoriosa, e mi ristendo anch’io.

-     Sei tremenda!

-     Perché? Che ho fatto? – domando innocentemente.

-     Ah niente, che hai fatto? Stai solo cercando di sedurmi! – sbotta Edward voltandosi a guardarmi assottigliando gli occhi.

Sostengo il suo sguardo malizioso e mi difendo prontamente:

-     Io? E tu allora?

-     Stai giocando con il fuoco, lo sai?

-     No, non lo so. – rispondo scuotendo la testa trattenendo un sorriso.

Restiamo qualche secondo in silenzio, in compagnia dei nostri respiri, finché Edward non torna nella posizione di poco prima, appoggiandosi sul gomito e guardandomi dritto negli occhi un’altra volta.

-     Esci con me sta sera. Soltanto noi due. Senza telefoni e senza nessuno.

Un appuntamento. Mi ha appena chiesto un appuntamento, "ufficialmente". Ed il mio cuore trabocca di gioia. Io ed Edward. Soli. Il semplice pensiero è sufficiente a farmi venire la pelle d’oca. Le paure di poco fa tornano prepotenti ma cerco di scacciarle ripensando alla sua precisazione: senza telefoni e senza nessuno, equivale a dire “senza interruzioni”. Sorrido tra i miei pensieri, ricordando quando per ben due volte eravamo sul punto di baciarci e siamo stati interrotti, rispettivamente da Alice e da mio padre. Edward sta ancora aspettando una mia risposta, poverino lo sto proprio facendo penare! Ma le donne devono farsi desiderare, no?

Leggo la speranza nei suoi occhi. E tanta sincerità. Vorrei dirgli una marea di cose, ma riesco a pronunciare un semplice…

-     Si.

Una singola sillaba emessa senza neanche rendermene conto, ma con una chiarezza tale da stupire anche me stessa. Il volto di Edward si illumina del sorriso più bello che abbia mai visto, al quale non posso far altro che ricambiare raggiante.

-     Penso a tutto io! – esclama con vivido entusiasmo e con uno sguardo che vale più di mille promesse.

Poi si avvicina velocemente a me, puntando alle mie labbra. Non riesco neanche ad elaborare un pensiero coerente che Edward mi bacia l’angolo della bocca, per poi scattare giù dal letto come una scheggia. Tutto in una frazione di secondi. Ed io sto qui, come una cretina, incredula per aver appena sentito il suo respiro vicino le mie labbra e incapace di muovermi. Sta volta è Edward a guardarmi compiaciuto per avermi mandato in confusione con il suo gesto.

Ok, siamo pari. 1 a 1. Palla al centro. 

-     Allora pigrona, è ora di alzarsi! Abbiamo tutto il sabato e la domenica da trascorrere insieme!

Si, sarà una grande giornata. 

Un nuovo inizio.

 

Come vi sembra? Le mie riflessioni personali a cui accennavo all’inizio, riguardano il rapporto alcool-guida. Non era mia pretesa insegnare niente a nessuno, per carità, né inserire una qualche morale, anzi, sono sicura che questo mio umile pensiero sia comune alla maggior parte delle persone. Per fortuna!

Cambiando decisamente argomento… Mi sono divertita molto immaginando il risveglio dei nostri piccioncini! Ed ora non vedo l’ora di scrivere questa grande giornata!!! Chissà dove ha intenzione di portare Bella, Edward?

* Ovviamente la frase "totalmente, incondizionatamente innamorata" è tratta da Twilight!

Un abbraccio speciale a:

Giulia_Cullen Grazie come sempre! Sono ripetitiva, lo so, ma che vuoi farci? Mi sembra il minimo ringraziarti! Il capitolo del bacio è quasi arrivato… Che ne dici, scatterà in questa grande giornata? ;) Un baci8 e a presto tesoro!

LadySile Ciao! Hai ragione, sembra una congiura finalizzata ad interrompere Ed e Bella sul più bello! Ma questa volta Edward è stato chiaro: niente telefoni e soltanto loro due! Eheheh! Hai pienamente ragione anche sul passo avanti fatto da Bella incominciando a parlargli del fratello, soprattutto in questo nuovo capitolo. Spero ti piaccia! Grazie ancora per esserci sempre, a presto! :D

laura88 Ciao! Mi fa piacere conoscerti! Sai, la tua recensione è arrivata in un mio momento di “mancanza di ispirazione” e mi ha spronato ad andare avanti. Ti ringrazio davvero tanto! Sono contenta che la storia ti piaccia, io mi sto appassionando sempre di più e, quando posso, cerco di aggiornare velocemente. E’ il mio modo di ringraziare chi mi segue. Tornando a Ed e Bella, manca poco al bacio! Senza telefoni e senza nessuno intorno! Eheheh! Spero continuerai a seguirmi! Grazie ancora, un bacio!

FunnyPink Ciao! Grazie per aver recensito ancora! Sono contenta ti sia piaciuto lo scorso capitolo, spero anche questo! A presto, kisses!

Nicosia Non ho parole… Anzi, due: GRAZIE TESORO! Non sai quanto mi sono emozionata leggendo la tua recensione, mi ha dato una carica pazzesca! Davvero, ti ringrazio infinitamente! Mi piace molto scrivere, non mi ritengo affatto una scrittrice, ma mi rilassa mettere su carta delle storie, dei pensieri, dei ricordi, dei sogni. Questa è la mia prima fan fiction, e mi diverte. E’ una storia semplice, ma scritta con il cuore. Hai ragione, c’è amore, dolore, arte, musica, e soprattutto speranza. Sapere di riuscire a trasmettere almeno una piccolissima parte di quello che provo scrivendo, mi riempie di gioia. Grazie! Spero di essere all’altezza quando ci sarà il fatidico primo bacio tra Edward e Bella! Anche secondo me deve essere speciale… speriamo di farcela! Manca poco poco! Ti mando un abbraccio enorme, grazie ancora! Un bacio, Vanessa. P.S: Sto meglio, grazie! Solo qualche calo di pressione! Grazie davvero!

Lau8910 Ciao! Mi fa piacere conoscerti! E sono contenta di sapere che la mia storia ti piaccia! Mi hai dato un prezioso incoraggiamento a continuare! Bella e Edward concluderanno tra poco, manca davvero molto poco! ;) Spero di sentirti presto! Kiss!

vanderbit Ciao tesoro! Grazie per avermi incoraggiato, ne avevo davvero bisogno! Sapere di poter contare sul vostro appoggio mi trasmette la giusta energia per scrivere! Purtroppo, Ed e Bella non si sono ancora baciati in quest’ultimo capitolo, ma ti assicuro che manca davvero pochissimo! Hai indovinato, entrambi stanno conoscendo il vero amore per la prima volta l’uno con l’altra. Bella era molto legata al suo ex, Adam, ma quando ha scoperto di non sentirne davvero la mancanza, ha capito che non era realmente innamorata. E adesso è arrivato Edward… E come resistergli?! Un bacione grande e grazie!

_Miss_ Ciao carissima! Eh già, Vite incatenate mi ha “incatenato”!! Ahahah! Grazie per esserci sempre e appoggiarmi! La scena del risveglio di Edward è anche una delle mie preferite! Sono contenta ti sia piaciuta! Al bacio manca poco! Speriamo di saperlo descrivere! A prestissimo! :D

ArinMiriamKane Ciao! Mi fa molto piacere conoscerti! Innanzitutto, grazie per i consigli! Ho letto entrambe le tue recensioni, e sono d’accordo con te: nei primi capitoli, avrei potuto descrivere meglio le sensazioni e gli stati d’animo dei personaggi. Questa è la mia prima ff, diciamo che mi sono migliorata man mano e ne sono contenta! Per quanto riguarda i numeri, seguirò il tuo suggerimento!! Grazie davvero per i consigli, sono sempre convinta di quanto siano preziosi e utili. Quindi, qualsiasi tua indicazione è ben accetta! In ogni caso, sono felicissima che la mia storia ti piaccia, spero continuerai a seguirmi! Quando avrò finito questa ff, mi piacerebbe leggere qualcosa di tuo! Intanto grazie ancora, anche perché la tua recensione è arrivata in un momento caratterizzato da un po’ di “mancanza d’ispirazione” e mi ha dato la giusta carica! A presto, un bacio, Vanessa! P.S: Eh già, Bella è di Edward!!!

piemme Oh tesoro, grazie! Ma quale tortura! Sarebbe una tortura se tu non ci fossi! Che farei senza di te?! Hai ragione, questo Edward piace molto anche a me! (Beh, d’altronde l’ho descritto secondo il mio immaginario di ragazzo ideale! Eheheh!) E Bella non può mica resistergli! E’ riuscita ad aprirsi con lui, soprattutto in quest’ultimo capitolo, compiendo un passo in avanti importantissimo. Adesso manca solo sto bacio!!! Arriva, arriva! Spero di essere in grado e di descriverlo bene! Un bacione enorme da me e dal tesorino/a! Divertiti in Sicilia! A presto! P.S: Grazie di esserci sempre!

crazyromy93 Ma ciaoooo! Sono felicissima di ritrovarti, lo sai! :D Mi sei mancata! Ma tranquilla, capisco benissimo! Anzi, spero tu ti stia divertendo il più possibile! Dai, il fatidico bacio arriva presto, manca davvero poco! Un po’ di suspence ce la vuole, no? Non vorrei mai attentare alla tua incolumità! Lo sai vero che sei troppo simpatica e che la tua recensione mi ha fatto fare una bella risata mettendomi di ottimo umore?! Grazie davvero! Sei un tesoro! A prestissimo e un bacione grande anche a te carissima!

 

Grazie anche a tutti coloro che hanno inserito La chiave che può aprire tutte le porte dell'impossibile... L'AMORE  tra le storie preferite, chi tra le seguite e chi tra quelle da ricordare! Siete sempre più numerosi! E grazie anche a che legge semplicemente! Fatemi sapere cosa ne pensate! Un bacione! A presto!

 

QUESTI PERSONAGGI NON MI APPARTENGONO, SONO DI PROPRIETA’   DI STEPHENIE MEYER. QUESTA STORIA E’ STATA SCRITTA SENZA ALCUN SCOPO DI LUCRO.

  

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Capitolo 18
*** Cap. 18 - Una sinfonia di emozioni ***


Ciao a tutti!!!

Eccomi ad aggiornare, anche se con un po’ di ritardo di cui mi scuso infinitamente… Purtroppo ho avuto qualche piccolo problemino che mi ha impedito di dedicarmi alla scrittura, ma adesso va meglio ed eccomi qui, pronta a ringraziarvi come sempre per il caloroso affetto che mi dimostrate e che ricambio sinceramente!

Grazie davvero!

Spero che il capitolo vi piaccia, lo dedico a tutte voi che avete recensito la scorsa volta (le risposte ovviamente di sotto!), in particolare a piemme : Grazie tesoro per aver segnalato la mia storia nel programma recensioni!

Non vorrei anticiparvi niente per una volta, né tanto meno annoiarvi con le mie chiacchiere! Vorrei solo dirvi che è piuttosto ricco, spero non sia venuto troppo pesante. Ma io mi sono divertita a scriverlo, soprattutto nel Pov Bella nel finale! Mi farebbe piacere sapere se vi è piaciuto! E adesso... andiamo al sodo! ;)

A dopo! Un bacione! 

Vanessa

La chiave che può aprire tutte le porte del'impossibile....l'amore

Cap. 18 – Una sinfonia di emozioni

Pov Bella

Forse bastava respirare, solo respirare un po’
fino a riprendersi ogni battito
e non cercare l’attimo, per andar via (non andare via).

Perchè non può essere abitudine dicembre senza te,

chi resta qui spera l’impossibile...

 Invece no,  non c’è… più tempo per spiegare
per chiedere se ti avevo dato amore
io sono qui…

e avrei da dire ancora, ancora*

 

Il suono del pianoforte, dolce e malinconico, penetra nella mia anima, risvegliando ricordi ed emozioni.

Io sono qui, Samuel. Ma tu non ci sei più.

Quante cose avrei da dirti. Tra le sensazioni più dolorose e difficili da affrontare quando scompare una persona a noi cara, ci sono i rimpianti.

Rimpianti per tutte le parole che avrei potuto dire e non ti ho detto.

Rimpianti per non averti ringraziato abbastanza.

Rimpianti per essere rimasta ferma in silenzio quando invece avrei potuto abbracciarti.

Rimpianti per non averti dimostrato ogni giorno quanto bene ti volevo.

Quanto bene ti voglio.

 

Perché si spezzano tra i denti,
le cose più importanti
Quelle parole che non osiamo mai…
E faccio un tuffo nel dolore, per farle risalire
riportarle qui, una per una qui
Le senti tu… pesano e si posano per sempre su di noi
e se  manchi tu,

io non so ripeterle, io non riesco a dirle più…

 

Invece no, qui piovono i ricordi
ed io farei di più, di ammettere che è tardi
come vorrei…

poter parlare ancora, ancora… 

 

E invece no, non ho!

Più tempo per spiegare
che avevo anch’io ( io), qualcosa da sperare davanti a me
qualcosa da finire insieme a te.
 

Forse mi basta respirare
solo respirare un po’…


 

E’ troppo tardi. Non potrò più parlarti, vederti ridere, prendere la tua mano per rialzarmi quando cadrò a terra. Sentire la tua voce, cantare insieme, darti il mio appoggio sempre e comunque. Ma ti vivrò nei nostri ricordi e sarai sempre nel mio cuore.

E’ da questa mattina che sento crescere dentro di me la consapevolezza che oggi è nata una nuova Bella. Una Bella che amerà sempre suo fratello, ma che tornerà ad amare anche la vita. Edward. Lui è lì, appoggiato al muro, bello come un dio greco, che mi osserva, mi ascolta e mi incoraggia con una dolcezza, una comprensione unica.

E’ stato bellissimo svegliarmi al suo fianco, stuzzicarci come se fossimo una coppia, guardarci in un modo tutto nostro, fare colazione insieme, anche se c’erano pure tutti gli altri. Ed è stato speciale suonare con lui. Ero emozionata come se dovessi affrontare un esame… Ma mi è bastato vederlo sedersi accanto a me sullo sgabello con quel suo sorriso sconvolgente, per ritrovare calma e tranquillità. Edward riesce ad infondermi serenità con dei semplici gesti, sa rassicurarmi come nessun altro al mondo. Abbiamo suonato insieme per circa un’ora, scambiandoci sguardi d’intesa. Le nostre mani si muovevano tra i tasti bianchi e neri con una sintonia e complicità incredibile… Come se suonassimo insieme da anni. E’ molto bravo, un partner perfetto. E non solo in campo musicale…

 

Forse è tardi, forse invece no.*

Non è mai tardi per ricominciare. Sorrido, finalmente consapevole del mio desiderio di andare avanti, mentre continuo a premere le ultime note della canzone sul pianoforte. Sto suonando da sola più o meno da una ventina di minuti. Le parole nascono spontanee, come dettate da una forza invisibile. E' incredibile il potere evocativo che ha su di me la musica. Le note scivolano cariche di suggestioni, mi rapiscono e mi liberano dai problemi quotidiani. E mi arricchiscono come ogni volta.

Un applauso mi fa sobbalzare. Mi volto immediatamente, interrompendomi di scatto. Accanto ad Edward, ci sono anche Alice, Rosalie, Jasper ed Emmett.

Oddio, detesto avere “un pubblico” quando canto. Sento le guance andare a fuoco per l’imbarazzo, la vergogna, e la paura di aver messo totalmente a nudo le mie emozioni… Vorrei scomparire e sono seriamente tentata di alzarmi e andarmene via di corsa, ma il sorriso sincero e amichevole nei loro volti mi fa ricredere. Alice e Rosalie hanno persino gli occhi lucidi e mi guardano con un affetto incredibile. Jasper mi sorride comprensivo e persino Emmett ha uno sguardo serio. Edward… Lui è un po’ in difficoltà, scruta attento e timoroso ogni mia reazione. Mi conosce troppo bene, sono sicura che ha capito il mio disagio iniziale. Ma non posso deludere i miei nuovi amici. Contraccambio il loro sorriso…

-   O Bella! Sei bravissima! – esclama Alice venendomi incontro ed abbracciandomi.

-   Non sai quanto mi sono emozionata! Promettimi che suonerai ancora! – aggiunge Rosalie unendosi a noi.

Resto piacevolmente stupita dalle loro manifestazioni d’affetto e sono sempre più convinta che trasferirmi a Forks sia stata la scelta migliore che potessi fare. Ho incontrato delle persone stupende. Soprattutto Edward. Possibile che sto sempre a pensare a lui?

-   Complimenti Bella, hai un talento pazzesco! – anche Jasper si avvicina, subito seguito da Emmett e dal suo sarcasmo:

-   Porca Bellina! Chissà quante altre qualità ci tieni nascoste! O le sveli solo al mio fratellino?

-   Non incominciare Emmett! – lo rimprovera Edward prontamente dandogli uno scappellotto in testa.

-   Si, si, sono sicuro che le sveli proprio a mio fratello! – si difende lui tirandogli uno dei tanti cuscini colorati dei divani e colpendolo in pieno.

Edward spalanca gli occhi e ne lancia uno contro Emmett, che si scansa e centra Alice.

Non so esattamente come, ma ci troviamo tutti coinvolti in una divertente battaglia a suon di cuscinate. Povera Esme… Ma era da tantissimo tempo che non ridevo così tanto, soprattutto quando prendo di mira Edward, che diventa la mia vittima preferita…

Ci divertiamo come matti godendomi la sua risata armoniosa, eco della mia.

Pov Edward

Guardo Bella ridere e non posso fare a meno di sentirmi appagato e completo. E’ stupenda quando ride, ha un sorriso divino e gli occhi le brillano di gioia. Mi basta guardarla così serena e spensierata per esserlo anch’io.

Non pensavo potesse essere così bello suonare insieme. Complici, affiatati, uniti. Il suo volto, tra le note di Debussy, era un turbinio di emozioni, specchio del mio. Nel vederla comporre, poi, la mia pelle si è ricoperta di brividi ad ogni suono e ad ogni sua parola, lasciandomi incantato, ammaliato, stregato.

Bella, Bella, che diavolo mi hai combinato?

Quando ho aperto gli occhi questa mattina, pensavo di aver sognato, non potevo aver davvero dormito accanto a lei. Ma quando l’ho vista sdraiata al mio fianco e ho percepito le sue tenere carezze sul mio braccio, ero… emozionato e felice. Felice. Per non parlare di quando abbiamo iniziato a provocarci…

Ma se ripenso a ieri sera… Sono rimasto a dir poco scioccato vedendola così terrorizzata e fragile sul pavimento, non sapevo come poterla aiutare, cosa fare, mi sentivo inutile e impotente. Mi sono limitato a stringerla fra le mie braccia, cercando di farla sentire al sicuro, con la speranza che la vicinanza dei nostri cuori bastasse a farle capire che non sarà più sola. Che io ci sono e ci sarò sempre se lei vorrà. Chiudo gli occhi e l’immagine di Bella rannicchiata a terra riappare prepotente. Sussulto soltanto ripensando alle sue lacrime, ai singhiozzi che le scuotevano il petto violentemente, a come tremava, e a come mi guardava… Disperata, sconvolta, così indifesa. Non voglio più vederla soffrire in quel modo. Mi distrugge. Grazie al cielo, è riuscita a confidarsi, riponendo la sua fiducia in me. Fiducia che non tradirò di certo. Sono follemente innamorato… Amo ogni parte di lei, ogni sfaccettatura del suo carattere: con Bella sono in grado di provare un forte istinto di protezione, tenerezza e un bisogno profondo di difenderla. Ma un attimo dopo, lei riesce a tenermi testa, a farmi ridere e divertire, ad essermi di esempio con il suo altruismo e la sua generosità. Per diventare poi la donna più sensuale e attraente che con un solo sguardo mi cattura completamente. Scuoto la testa e ripeto tra me per la centesima volta: sono proprio innamorato.

Riapro gli occhi e mi incanto ad osservarla adesso: le guance arrossate, il volto sereno, le labbra aperte in un radioso sorriso. Sincero, vero. Anche i suoi bellissimi occhi sorridono luminosi. Ecco, è questa l’immagine che voglio e farò di tutto per rendere Bella sempre così felice.

Una cuscinata mi arriva dritta in faccia, scuotendomi dai miei pensieri. La risata di Bella risuona per la stanza e non posso fare a meno di ridere con lei. Comincio a rincorrerla, cercando di non rompere niente, considerando che il tornado Emmett ha già combinato abbastanza pasticci. Bella continua a ridacchiare e a scapparmi, dirigendosi veloce in salotto.

-   Vieni subito qui!

-   Non ci penso proprio!

Ci inseguiamo ridendo come dei bambini, fin quando riesco ad acciuffarla, ma nel momento in cui la prendo per un braccio, Bella inciampa sul tappeto finendo a terra. Ed io con lei. O meglio, sopra di lei… Deglutisco a fatica, il mio cuore sembra aver smesso di battere mentre il mio respiro accelera inevitabilmente. Meglio non pensare alla posizione ambigua in cui ci troviamo… Facile a dirsi, Cullen… Cavolo, quanto è bella. La osservo come incantato, perdendomi nella magia dei suoi occhi. E ovviamente il mio sguardo cade sulle sue labbra dischiuse leggermente.

 Il desiderio di baciarla è sempre più forte, so che non siamo soli e non sarebbe il momento migliore ma il mio corpo agisce mosso da una volontà tutta sua a cui non ho la forza di oppormi. Il mio viso si avvicina lentamente al suo, anche Bella osserva intensamente le mie labbra per poi chiudere gli occhi invitandomi a continuare. Il cuore adesso batte all’impazzata e un brivido di eccitazione corre lungo la mia schiena.

-    Ma dove siete finiti? –

La voce di Rosalie mi fa sobbalzare. Non ci credo. Non è possibile. Interrotti un’altra volta. La terza! Bella apre gli occhi di scatto e fa per alzarsi. Mi scosto da lei e la aiuto a tirarsi su dandole la mano, mentre non riesco a trattenere uno sbuffo sonoro e contrariato.

-    Ops… Scusate non volevo disturbare… Vi lascio soli. – si scusa Rose uscendo dal salotto.

Ci lascia soli. Tsè, adesso ci lascia soli. Poteva pensarci prima! Merda. Dannazione. Porca…

-    Oh Edward! Hai una faccia! – esclama Bella scoppiando a ridere.

Non ho idea dell’espressione che potrei avere in questo momento ma penso che né irritata, né indispettita, né arrabbiata, possano rendere l’idea.

-    Si può sapere cosa c’è di tanto divertente? – le chiedo scocciato visto che lei continua a ridacchiare.

-    Dai, non fare così… Si dice che non c’è due, senza tre!

-    Ah, questa si che è una consolazione! – ironizzo prendendole la mano e lasciando un dolce bacio sul palmo. Bella arrossisce leggermente ed io cerco di rincuorarmi pensando al programma di sta sera

-    Mi raccomando, quando usciamo niente telefoni né nessun altro mezzo di comunicazione esistente! – ribadisco fissandola negli occhi mentre lei annuisce sorridendo.

Restiamo a guardarci per qualche secondo, con un semplice sguardo sembra ricrearsi l’elettricità di poco fa. L’attrazione tra noi è palpabile, non ho mai desiderato nessuna ragazza così intensamente. Voglio Bella, la voglio in tutti i sensi. Pazienta Cullen, non vorrai essere interrotto per la quarta volta! Sta sera, pensa a sta sera

-    Che ne dici di finire la ricerca? – propone Bella ad un tratto, spezzando il magico ma compromettente silenzio che si era creato.

-    Si, forse è meglio! – Sta sera, Cullen, pensa a sta sera

-    Vuoi fare il serio almeno per un po’? – sbotta Bella alzando gli occhi al cielo dopo che le ho scarabocchiato la mano con la penna giocando come un bambino.

Le sorrido sghembo e lei arrossisce. Irresistibile… Siamo seduti nella scrivania della mia camera, soli. Le nostre gambe si sfiorano e il suo profumo mi stordisce. Come faccio a studiare?! La tentazione di baciarla e di dirle tutto ciò che provo diventa più potente e difficile da gestire con il passare delle ore. Vorrei prendere Bella e portarla via…

Pazienza, Cullen, pazienza. Non faccio altro che ripetermi di resistere e di aspettare questa sera

Il problema è che avere il mio letto così vicino a noi in questo momento, non mi è certo d’aiuto.

Aver trascorso la notte con Bella accanto, non mi è d’aiuto.

Averla ammirata con quella sottoveste trasparente, non mi è d’aiuto.

Sapere che stavamo per baciarci, non mi è d’aiuto.

Insomma, sono sempre sul punto di saltarle addosso. Sta sera, Cullen, pensa a sta sera. Non mi rimane che cercare di distrarmi, stuzzicandola. Afferro un altro pennarello e mi metto a pasticciare il suo quaderno. Mi piace troppo il tenero broncio che assume quando la punzecchio!

-    Edward! Sembra di stare all’asilo!

-    Senti chi parla… Quella che mi ha preso a cuscinate!

-    Va bene, va bene, iniziamo altrimenti ci mettiamo tutto il giorno… Anzi, se non ci sbrighiamo, ci tocca studiare anche tutta la serata! – aggiunge maliziosa.

Eh? La serata?! No, la serata decisamente no. Furba la ragazza… Ha beccato l’unico argomento convincente per farmi concentrare all’istante!

-    Cominciamo subito! – esclamo mentre lei sorride soddisfatta ed io prendo il materiale che avevo preparato per la ricerca. Anche Bella traffica con lo zaino tirandone fuori dei fogli.

-    Ho pensato alla terza opera che ci manca, ho una proposta! – affermo mostrandole un’immagine che ho stampato da Internet: Amore e Psiche, di Antonio Canova.

 Bella spalanca gli occhi per poi scoppiare a ridere.

-    Beh, che c’è adesso? – chiedo confuso dalla sua ilarità – Non dirmi che non ti piace! E’ una scultura unica, guarda con quanta tenerezza il dio Amore contempla il volto della fanciulla amata, Psiche! E lei ricambia con una dolcezza di pari intensità!

Bella mi osserva affettuosamente per poi rivolgermi un sorriso dolcissimo:

-    Accidenti Edward! Come potrebbe non piacermi Amore e Psiche? Le due figure si intersecano tra loro perfettamente, come se l’opera vibrasse nello spazio. C’è equilibrio, e i due innamorati si smarriscono l’uno negli occhi dell’altro.

-    Sono pienamente d’accordo! Ma allora… perché ridevi?

-    Ridevo perché… Ecco, guarda! – Bella apre un quaderno facendomi vedere la stessa fotografia che io ho mostrato a lei.

Scuoto la testa sorridendo: abbiamo pensato alla stessa cosa! Siamo proprio fatti l’uno per l’altra…

-    Anch’io volevo proporti Amore e Psiche, hai visto che coincidenza?

-    Già! Però non ne sono totalmente sorpreso…

-    Ah no?

-    No, so bene quanta sintonia c’è tra noi. Un’empatia unica. – confesso sfiorandole la mano e guardandola negli occhi. Bella si morde il labbro inferiore, per poi sussurrarmi:

-    Guarda caso quest’opera è significativa per entrambi…

-    Cioè? – domando non capendo dove vuole arrivare.

-    Beh, le figure, Amore e Psiche, sono rappresentate nell’atto subito precedente al bacio, un momento carico di tensione emotiva… Un momento che noi due conosciamo bene.

Sbatto le palpebre più volte, incredulo. Non abbiamo mai parlato chiaramente di ciò che stava per succedere tra noi dopo i nostri quasi baci ed è la prima volta che Bella si sbilancia così diretta. Si, mi ha mandato diversi segnali, ma sono stato sempre io a lasciar trapelare il mio sincero interesse verso di lei. Ed ora, mi sta guardando con un’intensità tale da destabilizzarmi totalmente.

-    E’ vero, Bella… – concordo dopo essermi ripreso dalla profondità del suo sguardo e dal significato delle sue parole – Ti confesso che io non vedo l’ora di conoscere anche la fase successiva.

Non so con quale coraggio sono riuscito ad esprimerle chiaramente il mio desiderio di baciarla…

Le stringo ancora la mano e restiamo a guardarci per non so quanto tempo, in silenzio, come incatenati l’uno negli occhi dell’altro.

Un fracasso di pentole e padelle proveniente dal piano di sotto ci fa sobbalzare entrambi, rompendo la nostra bolla magica. Io e Bella ci guardiamo interrogativi, e ci alziamo contemporaneamente per andare a vedere cosa è successo. Ci basta aprire la porta della mia camera e affacciarci appena dalle scale per sentire il vocione di Emmett e la vocetta squillante di Alice che risuonano per tutta casa.

-    Emmett! Voglio i pomodori!!!

-    Alice, dove diavolo te li prendo sti pomodori?

-    Non mi importa, andate a fare la spesa! Vero Jazz che mi compri i pomodori??

-    Dai Emm, andiamo a comprare sti benedetti pomodori! – acconsente Jasper rassegnato.

-    Mi spiegate perché non andate a chiamare anche Edward? Perché io e Jazz dobbiamo fare da cuochi e lui no?

E io che centro adesso?! Continuo a capirci sempre meno mentre vedo Bella sorridere leggermente, per poi spiegarmi bisbigliando:

-    Tua sorella voleva far cucinare voi ragazzi oggi a pranzo. Mi sa che li ha fatti iniziare senza di te!

Ah! Alzo un sopracciglio perplesso, ma non faccio in tempo a risponderle che l’intervento di Rosalie mi lascia di stucco:

-    Lasciate stare Edward e Bella! Devono stare da soli!

-    Infatti! Non sia mai che li interrompiamo ancora sul più bello! Su, poche storie! Andate e tornate solo se avete i pomodori!!!

Bella arrossisce immediatamente mentre io cerco di trattenere una risata, senza molto successo.

-    Perchè ridi?

-    Scusa Bella ma… sei diventata rossa come un pomodoro! – esclamo ridendo da solo per la mia battutaccia, cercando di non farmi sentire.

-    Ma quanto sei stupido! – replica lei dandomi uno scappellotto in testa per poi unirsi alla mia risata.

-    Uno stupido irresistibile… O sbaglio? – chiedo stuzzicandola, rivolgendole il mio invincibile sorriso sghembo e avvicinandomi a lei.

Per tutta risposta, Bella inizia a guardarmi intensamente, attorcigliando una ciocca dei suoi lunghi capelli e mordendosi il labbro inferiore. Come diavolo fa ad essere così sensuale?

-    Se lo dici tu… Allora, Mr. Irresistibile, che vuoi fare? Vuoi raggiungere Emmett, Jasper e i pomodori, o andiamo a scrivere la ricerca?

-    La terza opzione non c’è? Tipo anticipare il nostro appuntamento? – propongo speranzoso mentre Bella continua a sorridere maliziosa.

Mi piacciono questi giochi di sguardi seducenti e queste continue provocazioni. Sono sempre più convinto che Bella sia la ragazza giusta, sono follemente innamorato. E non vedo l’ora di dirglielo. 

-    Mi dispiace, Mr. Irresistibile, dovrai aspettare questa sera… Sempre ammesso che io non cambi idea!

-    Non ci provare! E smettila di chiamarmi Mr. Irresistibile!  

-    Ma come, l’hai detto tu! – controbatte provocandomi.  

-    Mi arrendo, andiamo a scrivere sta ricerca, che prima iniziamo, prima finiamo! – concludo prendendo Bella per mano e sorridendole.

  Pov Bella

Doccia. Edward. Doccia. Edward. L’acqua che scivola sul suo corpo. Nudo.

Doccia. Edward. Doccia. Edward. Il suo profumo da uomo reso ancora più inebriante dall’aroma del bagnoschiuma che accarezza la sua pelle. Nuda.

Doccia. Edward. Doccia. Edward. I suoi morbidi capelli bagnati coccolati dallo shampoo mentre lui è completamente rilassato. Nudo.

Oh santo cielo! Sto delirando!

Da quando Edward è andato a farsi quella maledetta doccia nel bagno della sua camera, io non faccio altro che perdermi in pensieri decisamente poco casti, anziché rivedere la ricerca che abbiamo terminato, come mi ero offerta di fare. E’ la terza volta che la rileggo senza capire neanche una parola.

In compenso, sento l’acqua scorrere e mi immagino Edward in tutto il suo splendore. Nudo. Invidio quelle dannate goccioline che lo accarezzano ovunque… Nudo.

Sogno di aprire quella porta e raggiungerlo. Ecco si, sto decisamente lottando contro la voglia irrefrenabile di entrare in bagno e unirmi a lui… Nudi.

O povera me, devo assolutamente mettere un freno a queste fantasie! Non mi sentivo così in preda agli ormoni da non so nemmeno io quanto tempo. E’ bastato sentire pronunciare da Edward le parole “vado a fare una doccia” per dare il via ad una serie di pensieri… erotici.

Cielo, quanto lo desidero! Sbuffo sonoramente spostandomi i capelli dalla fronte, sono tutta sudata. E ci credo! Ma non è colpa mia se lui è così bello, sensuale, attraente, affascinante, irresistibile… Irresistibile, si, proprio come si è definito poco fa sulle scale. Ed ora è anche tutto… Nudo

-   Bella! Ho detto basta! – Fantastico, ora parlo anche da sola.

Speriamo che almeno Edward non mi ha sentito.

-   Bella? Tutto bene?

Come non detto. Ha pure l’udito sviluppato… E chissà cos’altro… O povera me!!! Smettila subito!

-   S-si, si, tutto ok, tranquillo. – balbetto cercando di ritrovare il controllo.

Devo riuscire a sottrarmi dal vortice di emozioni che mi ha travolto e piantarla immediatamente di immaginarmi Edward… Nudo.

Alzo gli occhi al cielo e cerco di concentrarmi sulla ricerca per correggere eventuali errori di ortografia o di battitura. Rivedo “Il bacio” di Klimt, di Hayez e “Amore e Psiche” di Canova. Sbuffo nuovamente: queste opere non mi aiutano affatto, anzi! Sto ottenendo l’effetto contrario, invece di distrarmi, sogno le labbra di Edward vicinissime alle mie… Mi basta chiudere gli occhi per vedere il suo sorriso sghembo, le sue profonde iridi blu, il suo fisico scolpito… e avere la pelle d'oca. Edward… Persino ripetere mentalmente il suo nome mi fa rabbrividire. Per non parlare di quando ero sul punto di assaggiarle davvero le sue labbra… Piantala Bella! Ma quanto tempo ci mette per fare una doccia? Non posso continuare così! Meglio andare da Alice e Rosalie!

-    Edward, io raggiungo le ragazze di sotto. – esclamo ad alta voce alzandomi di scatto.

-    Va bene, a dopo!

Scendo le scale velocemente, prima che cambi idea. Alice e Rose sono in cucina, la prima sta sfogliando una rivista di moda mentre la seconda sta apparecchiando la tavola. Non appena si accorgono di me, spalancano entrambe gli occhi e mi si avvicinano, sorridendomi maliziose e rivolgendomi occhiate indagatrici poco rassicuranti. Ahi ahi… Prevedo un interrogatorio in arrivo!

-    Ehilà Bella! Non sapevamo se venirti a chiamare… Sai com’è, non volevo interrompere qualcosa! – inizia Rosalie prendendomi a braccetto.

-    Rose mi ha raccontato di aver trovato te e mio fratello sdraiati sul tappeto pronti a baciarvi! Allora? – continua Alice afferrandomi per l’altro braccio.

Alterno lo sguardo dall’una all’altra, preoccupata. Forse era meglio restare a sognare Edward sotto la doccia… Nudo. Cerco una via di fuga, inutilmente.

-    Che ne dite se finisco di apparecchiare? Metto le posate! – provo a dire nella speranza di distrarle.

-    Non ci sperare Bella! Non riuscirai a cambiare argomento! Cosa è successo tra te e Edward? – domanda Alice decisa più che mai.

Ecco, speranza vana.

-    Non è successo niente… Non ancora. – confesso arrendendomi.

-    Non vi siete baciati? E perché? – chiede Rosalie confusa.

-    Forse perché siamo stati interrotti per ben tre volte? E due volte su tre siete state proprio voi due! – sbotto irritata ripensandoci.

-    Mmm… Dobbiamo rimediare, allora! Occorre organizzare qualcosa!

-    Non ce n’è bisogno! Sta sera usciamo da soli! – esclamo prontamente bloccando l’entusiasmo di Alice prima che escogiti qualcosa.

-    Sta sera?! Un appuntamento!! Ti aiutiamo noi a prepararti! Non appena mangiamo cominciamo subito!

-    Si!!! Io penso ai capelli, tu al trucco, Rose! Se solo quei due si sbrigassero con i pomodori!

-    Che cosa? Non state dicendo sul serio, vero?

Lo sguardo che entrambe mi rivolgono dopo la mia domanda vale più di mille risposte… Sono decisamente intenzionate a trattarmi come una Barbie per tutto il pomeriggio!  Mannaggia a me a quando ho parlato dell’appuntamento!

-    Rilassati Bella! Vedrai, sarai splendida! E poi mio fratello è completamente cotto! Non l’ho mai visto così! Sono certa che sarà una serata grandiosa! E ti assicuro che nessuno si azzarderà a disturbarvi!

Sorrido inconsapevolmente alle parole di Alice… Edward “completamente cotto”, “serata grandiosa”, “nessun disturbo”… Anche Alice e Rosalie sorridono per poi abbracciarmi. Ho trovato due amiche splendide, pazienza se nel pomeriggio si trasformeranno in estetiste! Sono così felice da non rendermi neanche conto del ritorno di Jasper e Emmett, ovviamente con i pomodori. La mia attenzione si risveglia soltanto quando scende Edward, bello più che mai, ancora con i capelli bagnati e con una maglietta bianca che evidenzia i pettorali… Lui si avvicina subito a me, sorridendomi come soltanto lui sa fare. Restiamo a guardarci negli occhi per qualche secondo, all’interno della nostra solita bolla magica. Non vedo l’ora di trascorrere la serata insieme, in compagnia delle magiche emozioni che solo Edward riesce a farmi provare. Si, proprio una grande giornata.

* Invece no - Laura Pausini 

E' una canzone importante per me e volevo condividerla con Bella, oltre che con tutte voi, ovviamente. Per me significa molto, è stata trasmessa alla radio in una circostanza in cui avevo davvero bisogno di quelle parole e ci tenevo ad inserirla.

Ma adesso veniamo ad un'anticipazione! Dunque… Forse non dovrei dire niente prima…

Ho pensato di far sudare un altro po’ i nostri eroi… Ma poi mi sono detta: poverini Edward e Bella, se lo meritano o no un bacio in santa pace senza nessuno che rompe?! Perciò… Il prossimo capitolo è quello decisivo!!!

Bacio, bacio, bacio! Voi che ne dite?!

Grazie ancora di tutto, in particolare a:

Lau8910 Ciao!! Sono proprio contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto! Spero anche questo! Bella si è finalmente lasciata andare confidandosi con Edward… Hai proprio ragione, con un Edward così è impossibile resistergli! Io mi sto emozionando scrivendo il loro appuntamento, spero di riuscire a trasmettere qualcosa anche a tutti voi! Intanto grazie 1000, a presto!

Giulia_Cullen Ciao!! Si lo so che mi segui con piacere e di questo ti ringrazio! Grazie grazie! Il fatidico bacio arriverà nel prossimo capitolo!!! (Finalmente, eh?!) Io mi sto emozionando a scriverlo, spero di riuscire a trasmettere qualcosa anche a tutte voi! A presto carissima e grazie ancora!

LadySile Ciao!! Hai proprio ragione: sia Edward che Bella hanno capito l’attrazione che li lega e soprattutto l’intensità di un sentimento reciproco! Anche in quest’ultimo capitolo la consapevolezza dei sentimenti di entrambi si fa sempre più evidente e il prossimo… Beh, ci sarà il tanto atteso appuntamento senza nessuna interruzione, promesso! Grazie del tuo appoggio! A presto!

Nicosia Ciao Nicoletta!! Non sai quanto mi trasmettono le tue recensioni! Le tue parole mi danno tanta tanta ma proprio tanta carica! E mi fai emozionare! Sei un vero tesoro! Era il minimo ringraziarti ancora! E ti confesso anche che sono davvero contenta di averti conosciuto, anche se “virtualmente” e soprattutto che sprizzi salute da tutti  pori!!! Anche a me piace molto la canzone dei “Lunapop”, è molto significativa! Spero che questo capitolo ti sia piaciuto, il prossimo sarà quello tanto atteso!!!! Ci sarà il fatidico bacio!!! Io mi st emozionando a scriverlo, spero di riuscire a trasmettervi qualcosa! Grazie ancora per tutto, un bacione e un abbraccio enorme!

laura88 Ciao!! Non posso non ringraziarti ancora una volta! Primo perché continui a seguirmi (e sono felicissima che la mia storia ti piaccia! Grazie!) e secondo perché le tue parole mi hanno dato tanta altra carica! Da quando scrivo questa storia (è la mia prima ff) mi sono resa conto di quanto le recensioni e i commenti lasciati da chi legge possano essere di stimolo e di aiuto, è bello sapere cosa ne pensa il lettore, dove si può migliorare o ciò che piace di più! E poi, come hai giustamente detto, si possono conoscere tante persone in gamba, sicuramente con la passione comune per Twilight! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto, il prossimo sarà quello decisivo!!! Finalmente Edward e Bella senza interruzioni! ;) E ci sarà il fatidico bacio! Spero di essere in grado di trasmettere almeno una parte delle emozioni che io provo scrivendo! Un bacio grande e a presto! P.S: Studi giurisprudenza? Complimenti! Anche a me sarebbe piaciuto, ma alla fine ho scelto lingue! Per quanto riguarda il tema alcool-guida sono perfettamente d’accordo, soprattutto sull’omissione di soccorso! Chi si mette alla guida sapendo di non esserne in grado, è perfettamente consapevole che può ferire (o peggio) qualcuno! Ma scappare… è tra i gesti più codardi e vigliacchi! Beh, scusa lo sfogo ma questo argomento mi fa appassionare e sono contenta di averlo condiviso con voi! A presto! Ciao!

consu89 Ciao!! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, spero anche questo! E il prossimo… Beh, il prossimo sarà senza interruzioni, promesso! Ovviamente con il bacio! Grazie per la recensione! A presto, baci baci!

ArinMiriamKane Ciao!! Altroché se ho apprezzato i tuoi consigli! Ti ringrazio ancora, soprattutto perché continui a seguirmi! Ne sono felicissima! Anch’io sono convinta che si migliora scrivendo, accettando i suggerimenti di chi ha più esperienza e di chi esprime il proprio parere! E tu mi hai anche aiutato a spronarmi! Quindi grazie ancora! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, spero anche questo! E nel prossimo non ci saranno interruzioni, promesso! Edward e Bella soli soletti! Con tanto di bacio, ovviamente! Ti mando un bacione e grazie ancora! P.S: Mi piacerebbe scrivere qualche altra storia, ma prima vorrei finire questa, anche se qualche ideuzza ogni tanto mi viene! A presto!

vanderbit Ciao tesoro! Com’è andato il viaggio? Spero tutto benone! Sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto, spero anche questo! Hai proprio ragione, Bella è riuscita ad aprirsi con Edward, raccontandogli dell’incidente e adesso è pronta a lasciarsi andare, anche se Samuel sarà sempre presente, ovvio. E il rapporto alcool-guida ci tenevo a metterlo, è uno di quei argomenti che mi “appassionano” perché non riesco a capire come è possibile mettere in pericolo la vita degli altri con tanta leggerezza e superficialità! Va bè, scusa lo sfogo tesoro! Grazie come sempre per il tuo appoggio e nel prossimo capitolo ci sarà il bacio!!! ;)

edwardina twalentina Ciaooo! Ma non preoccuparti se non hai potuto recensire l’altro capitolo o se qualche volta non puoi! Tranquilla, so che ci sei sempre e sono io che ringrazio te! Spero che la vacanza sia andata bene! Sono contentissima che il capitolo ti sia piaciuto, spero anche questo ma soprattutto il prossimo! Edward e Bella soli soletti senza interruzioni! Ovviamente con il bacio! Grazie 1000! Un bacione grande!

grepattz Ciao cara!! Non preoccuparti se l’altra volta non hai potuto recensire! Tranquilla! Anzi, grazie per esserci sempre! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, spero anche questo! Hai ragione, Samuel non vorrebbe vedere soffrire così sua sorella! Ma ci sta pensando Edward a farle trovare il sorriso! Anche a me piacciono quando si provocano, non ho resistito a non mettere qualche provocazione anche in questo capitolo! E ti assicuro che nel prossimo ci sarà il tanto atteso bacio! Grazie ancora! Kisses!

crazyromy93 Ehiiiii!!! Ciao cara!!! Non dirmi più che rompi, capito?! Tu non rompi mai, anzi! Sono io che devo ringraziarti per essere sempre qui a darmi il tuo appoggio e a farmi sorridere! E complimenti fin da subito per il nuovo capitolo della tua mitica ff! Mi è piaciuto un sacco!!! Parlando della mia storiella, Eddino è proprio dolse dolse! E prometto che il periodo di suspance è finito!! Niente carcere, pietà! Eheheheh! Nel prossimo capitolo ci sarà il famigerato bacio!! Contenta?! ;) Comunque grazie come sempre! E sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto! Spero anche questo! A prestissimo, un mega bacione! P.S: Io leggo con attenzione ogni parola delle tue recensioni kilometriche che adoro! :D

_Miss_ Ciao! Innanzitutto grazie perché anche se c’è poco tempo, lo trovi sempre per dedicarmene recensendo! Grazie! L’argomento alcool-guida mi fa innervosire al punto di non riuscire a trattenermi dal dire come la penso: chi beve non deve rischiare di fare del male agli altri. Va beh, non volevo annoiarti! Sorry! Un bacione e a presto! P.S: Mi è proprio piaciuto il tuo ultimo capitolo! Ma io non vedo l’ora che fanno pace, sai che sono un’inguaribile romantica!! Ma so che non ci deluderai, anzi! :D

Lullaby89 Ciao! Ma no che non sei in ritardo, anzi! Mi ha fatto un sacco piacere sapere che il capitolo ti è piaciuto, grazie! Spero anche questo! Fai bene a confidare in me perché finalmente nel prossimo capitolo ci sarà il bacio!!! Mi sembra giusto, poverini, hanno aspettato tanto! Beh, spero di sentirti presto, intanto grazie ancora! Kiss

piemme Ciao tesoro!!! Eh già, purtroppo ho avuto davvero poco tempo per aggiornare, per non parlare della mia pressione completamente a terra… Ma adesso tutto ok, a parte le cosine poco carine che ci accomunano di cui abbiamo parlato un po’ su fb! Comunque, parlando della storia… Innanzitutto grazie!!! Grazie davvero per averla suggerita nel programma recensioni! Questo è un regalone! Grazie grazie grazie! Hai ragione: Bella soffrirà sempre per la scomparsa del fratello ma è proprio innamorata di Edward (e chi non lo sarebbe? come hai giustamente chiesto tu!) e lui contraccambia in pieno! Quindi… manca solo il bacio! Che arriverà nel prossimo capitolo! E tu in un certo senso sai anche dove accadrà!!! Te ne avevo parlato appena una volta su fb! Ma non anticipare nulla! Eheheheh! Mi sono sentita di parlare del rapporto alcol-guida perché è una cosa che non concepisco proprio… Per carità, non ho la pretesa di insegnare nulla o giudicare, ma ci tenevo a dire la mia opinione: non si scherza con la vita, né con la propria né tanto meno con quella degli altri. Mia madre ha visto morire suo fratello quando aveva 10 anni, travolto da una macchina. Già tanti anni fa capitavano queste cose e oggi va sempre peggio… Speriamo bene. Beh, non volevo annoiarti, scusa lo sfogo tesoro! Non appena aggiorni, corro a leggere le tue storie che mi sono mancate! Intanto un bacio grande grande e grazie ancora!

Grazie anche a tutti coloro che hanno inserito La chiave che può aprire tutte le porte dell'impossibile... L'AMORE  tra le storie preferite, chi tra le seguite e chi tra quelle da ricordare! Siete sempre più numerosi! E grazie anche a che legge semplicemente! Fatemi sapere cosa ne pensate! Un bacione! A presto!

QUESTI PERSONAGGI NON MI APPARTENGONO, SONO DI PROPRIETA’   DI STEPHENIE MEYER. QUESTA STORIA E’ STATA SCRITTA SENZA ALCUN SCOPO DI LUCRO.

 

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Capitolo 19
*** Cap. 19 - Sotto le stelle... Così perfetto, così intimo, così nostro. ***


Ciao a tutti!!! Eccomi qui con il nuovo capitolo… O meglio, il fatidico capitolo!

Per questa volta vi risparmio le mie solite chiacchiere, lasciandovi subito alla lettura! Ma una cosa la devo dire assolutamente: GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE!

Vi ringrazio di cuore per l’affetto che non mancate mai di dimostrarmi! 15 recensioni! Grazie davvero, mi avete trasmesso tanto nuovo entusiasmo! Volevo ringraziare in particolare anche Lalayasha che ha commentato i primi capitoli, scusami se non me ne sono accorta prima e grazie!

Beh, ci vediamo di sotto per le risposte alle vostre bellissime recensioni!

Spero davvero che il capitolo vi piaccia, buona lettura!

Vanessa 

La chiave che può aprire tutte le porte del'impossibile....l'amore

Cap. 19 – Sotto le stelle… così perfetto, così intimo, così nostro.

Pov Edward

 

-   Dai Edward! Vuoi dirmi dove mi stai portando? – esclama Bella per l’ennesima volta sbuffando e ridendo contemporaneamente.

E’ buffissima ed estremamente impaziente! Da quando le ho proposto di trascorrere la serata in uno dei miei luoghi preferiti non fa altro che chiedermi di che posto si tratta. Soprattutto dopo averla bendata non appena è salita in macchina! Sono davvero felice di vederla ridere… Il suono della sua risata mi riempie il cuore di gioia. Per non  parlare di quanto sono emozionato, elettrizzato, eccitato… all’idea di restare finalmente soli. Per tutto il giorno, ho pensato a dove poter andare insieme; volevo un luogo tranquillo, isolato, intimo, e magari anche romantico, dove poterle aprire il mio cuore senza rischiare di essere continuamente interrotto. Ristorante? No, troppa gente intorno. Passeggiata? Non mi convinceva, troppo banale. Cinema? Ma no, quando le avrei parlato? Alla fine mi è sembrata una buona idea portarla in uno dei posti che mi ha sempre appassionato fin da piccolo per condividerlo con Bella, sperando che le possa piacere. E adesso non vedo letteralmente l’ora di parlarle e di stringerla a me. 

-   Su Bella, ancora 5 minuti e lo scoprirai!

-   Uffa Edward! Come diavolo hai fatto a convincermi a bendarmi? Sei peggio di Alice!

-   Ah si? Allora preparati a rimanere bendata così impari!

-   No! Scherzavo! Dai… quanto manca?

-   4 minuti e mezzo! – le rispondo scoppiando ancora una volta a ridere mentre lei continua a sbuffare.

In realtà siamo quasi arrivati, ma voglio stuzzicarla ancora un altro po’!

Ho deciso di portarla all’osservatorio astronomico vicino Forks, uno dei proprietari è un amico dei miei genitori e ci vengo spesso di sera, anche quando non c’è nessuno perché ho le chiavi. La prima volta che ho visto questo posto avevo circa 5 anni e ne sono rimasto completamente affascinato. All’interno si possono ammirare telescopi, cannocchiali e altri strumenti interessanti risalenti a varie epoche, oltre ad affascinanti illustrazioni dei principali oggetti celesti e delle costellazioni. Ma la cosa che più di tutte mi ha sempre attratto è la terrazza situata sul soffitto dell’osservatorio. È molto grande, pavimentata con marmo e da un lato c’è persino una copertura a volta di mattoncini.

  Di giorno, si gode un panorama mozzafiato, a 360° sulle colline intorno Forks, riuscendo persino ad intravedere il mare, visto che l’edificio sorge su un’aperta balconata naturale. Ma di notte questo posto diventa a dir poco magico… C’è un’atmosfera quasi surreale, soltanto in compagnia della luna e del cielo stellato. In estate, si organizzano visite serali ma in questo periodo è chiuso al pubblico.

 In poche parole, è proprio quello che cercavo, io e Bella soli, sotto le stelle.

Niente di eccessivo o eclatante, soltanto noi due.

Questa sera voglio riuscire a perdermi nell’incanto dei suoi occhi, confessandole che mi sono innamorato. E baciarla… baciarla per ore. Bramo le sue labbra più di ogni altra cosa al mondo e dopo tutte le volte che sono andato così vicino ad assaggiarle, sono più che determinato a farle mie. Sempre che Bella me lo permetta…

Ecco siamo arrivati. Ed io sto iniziando a sudare. Che diavolo mi prende?! Non sono mai stato così nervoso per un appuntamento con una ragazza! Si, ma nessuna è come Bella. Sbuffo mentalmente cercando di rilassarmi. E se non riuscissi a baciarla neanche oggi? O peggio ancora: se lei non mi contraccambiasse? Io voglio più di un solo bacio… Voglio che diventi la mia Bella in tutti i sensi, voglio averla tra le mie braccia, voglio che nessun essere di sesso maschile le si avvicini neanche per sbaglio, voglio condividere insieme ogni giorno. Mi muovo agitato nel sedile della mia auto mentre parcheggio e con la coda dell’occhio osservo Bella che si sta mordendo il labbro inferiore. Forse anche lei è tesa. In un certo senso, questo mi rassicura. Insomma Cullen, sai bene che se non venivamo interrotti a quest’ora ci eravamo già baciati. Almeno tre volte. Sento che anche lei è attratta da me. Ma fino a quando non sarò sicuro della natura dei suoi sentimenti nei miei confronti continuerò ad essere agitato… Ma si, poche paranoie! Da quanto tempo aspettavo questa occasione? Mi viene da sorridere ripensando alle parole di Emmett prima di uscire: “vai fratello, sta sera poche chiacchiere e tanti fatti!”.

E poi con Bella… tutto è spontaneo, semplice, naturale… Verrà tutto da sé e sarà una bellissima serata.

Dopo aver aperto la portiera della macchina e preso una borsa con dentro quello che mi serve, aiuto Bella a scendere e la conduco verso l’ingresso mentre lei ha ancora quell’adorabile broncio che mi fa impazzire, considerando che non le ho ancora levato la benda. Beh, forse è ora di toglierla! Mi avvicino e non resisto alla tentazione di sfiorarle una guancia per poi percorrere il profilo perfetto del suo viso con un dito. Accidenti, oggi è ancora più seducente del solito… A dir poco bellissima. Un filo di trucco, i lunghi capelli che ricadono in morbidi boccoli e un vestito blu notte, scollato, che mette in risalto le forme impeccabili del suo magnifico corpo, fortunatamente ora coperto dal cappotto. Deglutisco, ancora incantato ad ammirarla mentre continuo ad accarezzarle una guancia. Bella sussulta al mio tocco ed i battiti del mio cuore già accelerano inevitabilmente. E se la baciassi adesso? Le sue labbra dischiuse sono una tentazione troppo forte… No, non ancora, Cullen, pazienta! Non appena slego il nodo della benda, Bella sbatte più volte le palpebre per poi puntare i suoi occhi dritti nei miei. Le sorrido, cercando di stemperare l’imbarazzo ma soprattutto l’elettricità che si crea tra noi soltanto sfiorandoci appena. Mi sorride anche lei illuminandosi…

-   Era ora!

-   Hai ragione, era ora… Mi sono mancati i tuoi occhi… – le sussurro mentre lei arrossisce – Su, non eri curiosa? Indovina dove ti ho portato?

-   Non saprei… ma già mi piace! – afferma Bella continuando a sorridere e guardandosi intorno. In effetti, anche l’esterno della struttura ha il suo fascino, grazie al giardino curato che la circonda.

-   E’ un osservatorio astronomico piuttosto famoso dalle nostre parti. Sai, io adoro questo posto, è un po’ come la radura dove siamo stati l’altra volta. Lo sento… mio. Uno dei proprietari è un amico di mio padre e mi sono fatto prestare le chiavi. Mi è sembrata una buona idea mostrartelo.

-   È un’ottima idea, Edward! Io amo le stelle! Ma…

-   Ma? – le chiedo notando la sua espressione diventare improvvisamente seria e diffidente.

Bella abbassa lo sguardo e inizia a mordersi il labbro inferiore, come se stesse valutando se continuare la frase oppure no. Le alzo dolcemente il mento con un dito riportando i suoi occhi nei miei, deciso a scoprire cosa le passa per la testa.

-   Con quante ragazze ci sei venuto? – sussurra ad un tratto.

Quante ragazze?! Resto spiazzato dalla sua domanda… E’ gelosa! Sorrido malizioso e decido di prenderla un po’ in giro per gustarmi ancora un po’ la sua dolce gelosia. Non pensavo potesse essere una sensazione così piacevole!

-   Beh, non ricordo il numero preciso, forse una decina… Sto scherzando, Bella! Non sono mai venuto qui con una ragazza. Mai.

-   Sul serio?

-   Sul serio! Che dici, vogliamo entrare?

-   Si, andiamo, sono curiosa!

-   Aspetta… Il cellulare è spento, si?!

Domanda più che doverosa, considerando i precedenti. Non sarei in grado di sopportare “pacificamente” un’altra eventuale interruzione! Bella scoppia a ridere divertita, ed io con lei. Cielo, è ancora più incantevole quando sorride… Sarà meglio entrare prima di cedere alla tentazione di baciarla all’istante! Non riuscendo a fare a meno del contatto con il suo corpo, la prendo per mano ed entriamo all’interno dell’edificio sorridendo.

***  ***

   Oh Edward! Ti ho già detto che questo posto è magnifico? E’ così pieno di magia, ovunque mi volto rimango incantata! Grazie, ti ho già detto che qui è meraviglioso?

-    Si, Bella, me l’hai detto un centinaio di volte! E sono felice che ti piaccia!

O meglio… felicissimo! Bella è rimasta stregata dall’osservatorio astronomico almeno quanto me e questo mi riempie il cuore di gioia. Mi ha confessato che ha sempre amato le stelle e tutto ciò le riguarda, soprattutto le leggende sulla loro origine. Appena entrati, Bella si è soffermata a leggere quasi tutte le spiegazioni riportate sotto le immagini delle costellazioni più affascinanti e ha osservato con attenzione i telescopi e i cannocchiali più antichi ma anche quelli di ultima generazione. Io mi sono limitato a seguirla e a godermi appieno le sue espressioni entusiaste.

-    Vieni, voglio mostrarti una cosa! – esclamo prendendola per mano e portandola verso la grande scalinata in un angolo della sala.

-    Dove andiamo?

-    Sopra c’è una terrazza panoramica, ti va di vederla?

-    Si, certo!

Saliamo le scale e cerco la chiave della porta che conduce al terrazzo dell’osservatorio. Sorrido non appena la apro e vedo Bella fare lo stesso. Come ricordavo, l’atmosfera qui è a dir poco magica. Intorno a noi, ci sono soltanto stelle, oltre a pochissime luci artificiali, qualche telescopio e delle poltroncine di vimini con dei tavolini. Solo in un lato in fondo c’è una copertura a volta in mattoncini. A dir la verità, è molto meglio di come mi sembrava. E questa notte il cielo è così limpido da mostrarsi perfettamente in tutto il suo splendore.

Bella è ancora più incantata di prima… Beh, un conto è vedere le stelle su una fotografia, anche se di ottima qualità, un altro è ammirarle di persona. E da qui la visuale è ottima. La guardo incamminarsi verso un grande telescopio per osservarle meglio, ed io approfitto subito della sua distrazione per incamminarmi verso due poltroncine vicine. Apro la borsa che ho preparato a casa tirandone fuori un plaid bianco, un lettore mp3 con alcune melodie al pianoforte, i tramezzini ed i biscotti al cioccolato di cui Bella è golosissima e persino qualche candela. Mmm… starò esagerando? Ma va, alle donne piacciono le candele. O no? Boh! Santo cielo, Cullen, non puoi essere così insicuro! Non lo sei mai stato! Accendi ste candele, su! Ecco fatto… Niente male. Sono sempre più soddisfatto della mia scelta!

Bella è ancora incollata al telescopio, accidenti, non immaginavo le piacesse così tanto osservare le bellezze del cielo. La raggiungo silenzioso circondandole la vita ed abbracciandola. La sento sussultare per poi abbandonarsi a me, il mio petto aderisce alla sua schiena come due pezzi di puzzle che si incastrano alla perfezione. Mi sento totalmente in pace con il mondo.

-    Hai freddo? – domando dopo qualche minuto sentendola rabbrividire.

-    Un po’. Ma questo posto è davvero incantevole.

-    Vieni.

 

Pov Bella

Non riesco a credere ai miei occhi. Non so se sono più ammaliata dalla bellezza delle stelle, dalla luna o dalla luce soffusa delle candele che Edward deve aver sparso qua e là non so neanche quando. O se restare a bocca aperta per la romantica musica di sottofondo… E’ tutto così perfetto, così intimo, così nostro.  

Osservo Edward sorridermi teneramente. Bello, dolcissimo, sempre presente.

E’ lui. E’ lui il ragazzo di cui sono follemente innamorata. Le emozioni che provo lo confermano senza ombra di dubbi. Ed è senz’altro lui la parte più incantevole della serata…

Serata che non so come possa concludersi. Oddio, lo immagino…

Il mio sogno più grande è confessargli ciò che sento e baciarlo, baciarlo ininterrottamente. Mi basta guardarlo un attimo negli occhi per non desiderare altro. Edward poteva portarmi ovunque, anche in un centro commerciale per provocarmi quest’effetto! Ma questo posto… Così perfetto, così intimo, così nostro… Mi emoziona e mi spaventa nello stesso tempo.

Emoziona, perché sembra essere la cornice ideale per il nostro primo bacio.

Spaventa, perché la paura di lasciarmi andare, non mi abbandona mai.

No Bella, non incominciare! Possibile che non riesci a goderti questi momenti senza farti prendere dalle ansie e dai timori? C’è Edward con te, tutto andrà bene. Perfetto, intimo, nostro… Respira profondamente e rilassati.

Mi accomodo su una delle poltroncine, avvolgendomi con il caldo plaid che Edward mi ha offerto, premuroso come sempre.

-    E’ tutto bellissimo. Non ho parole… – sussurro guardandolo dolcemente negli occhi e invitandolo a sedersi accanto a me sotto la coperta.

-    Ne sono davvero felice. – afferma adagiandosi al mio fianco inebriandomi appieno con il suo profumo, per poi porgermi un tramezzino.   

-    Grazie per avermi portato qui.

-    Non devi ringraziarmi, per me è un vero piacere, credimi. – mormora prendendomi la mano ancora una volta.

E’ un gesto che ha ripetuto spesso oggi, un gesto che adoro letteralmente.

Così perfetto, intimo, nostro… Mi fa sentire protetta, sicura… amata. Sorrido guardando le nostre dita intrecciate per poi alzare gli occhi al cielo e ammirare le stelle. Iniziamo a mangiare, restando in silenzio per un po’, ma un silenzio senza imbarazzi, dolce, rassicurante. Così perfetto, intimo, nostro…

-    Guarda, quella costellazione è l’Orsa Maggiore. – esclamo indicandola ad Edward.

-    Quale?

-    Sono quelle quattro stelle che formano un quadrilatero, dopo quelle tre.

-    Ma non sembra un’orsa! – contesta lui sorridendo sghembo.  

-    Beh, i Greci associavano queste sette stelle ad un’orsa per via della leggenda, i Latini ci vedevano un carro, ecco perché si chiama anche Gran Carro. Pensa che per i Cinesi era una pentola mentre per gli Egiziani un ippopotamo!

-    Però! Io concordo con i Latini!

-    Secondo la leggenda greca, il dio Zeus si innamorò della ninfa Callisto, ricambiato, e lei rimase incinta. Però Era, la moglie di Zeus, gelosa della bellezza della rivale, per vendicarsi la trasformò in un’orsa e poi le aizzò contro dei cani, che corrispondono alla vicina costellazione dei Cani da caccia, sistemata proprio sotto la coda dell’Orsa Maggiore. Intervenne però Zeus che per sottrarre l’amante a un destino così triste, la trasferì in cielo dove la si può ammirare nelle sembianze di una bella e luminosa figura. – concludo continuando a contemplare le stelle.

-    Non immaginavo sapessi così tante cose anche sulla mitologia.

-    Te l’avevo detto che sono piena di sorprese! – scherzo sorridendo, spostando poi lo sguardo sul suo viso, trovandolo a pochi centimetri dal mio.

Sussulto per questa vicinanza inaspettata mentre Edward mi osserva con un’intensità tale da destabilizzarmi completamente.

-    Questo l’ho capito benissimo.

Il suo è solo un sussurro ma capace di entrarmi dentro l’anima per la profondità con la quale ha pronunciato quelle poche parole. Il tono di Edward era… roco, penetrante, ricco di emozioni. Il mio cuore batte sempre più frenetico e un turbinio di sensazioni diverse si espande lungo tutto il mio corpo. Oddio, sembra quasi che ci siamo…

Il boato improvviso di un tuono ci fa sobbalzare contemporaneamente. Edward spalanca gli occhi sorpreso, rivolgendoli poi al cielo, sul viso un’espressione indecifrabile. Direi… Innervosito per questo nuovo tipo di interruzione! Non riesco a fare a meno di scoppiare a ridere scuotendo la testa. Ci si mette pure la natura…

-    Non ci posso credere!!! I tuoni no! – sbotta irritato mentre io scoppio in un’altra fragorosa risata.

-    Ma come? Non hai avvisato l’atmosfera di spegnere i cellulari? – esclamo continuando a ridacchiare.

-    Simpatica, Bella, davvero simpatica! – ribatte acido nonostante stia ridendo anche lui – Eppure, non dovrebbe piovere, non c’era nemmeno una nuvola fino a un attimo fa!

-    Non fa niente Edward, dovesse iniziare a piovere, torniamo sotto, oppure in macchina. In ogni caso, mi hai portato in un posto magico, anche senza sapere la mia passione per le stelle.

-    Beh, mi piaceva l’idea di osservare il cielo insieme perdendoci in un itinerario celeste.

Itinerario celeste? Accidenti, che poeta! Non riesco a trattenermi e scoppio in un’altra allegra risata. Edward mi osserva interrogativo mentre io lo guardo scettica per poi domandargli:

-    E questa dove l’hai sentita?  

-    Perché? Guarda che io sono un romanticone, che ti credi! – sbotta fintamente indignato, trattenendo a stento un sorriso.

-    Oh non ne dubito! Ma quella frase è troppo perfetta per essere farina del tuo sacco!

-    Ehi!!! – esclama risentito iniziando a farmi il solletico.

Cominciamo a ridere e giocare come due bambini, proprio come questa mattina quando ci siamo presi a cuscinate. Sono così felice con Edward accanto! Come sempre, lui è in grado di farmi stare bene, di farmi dimenticare qualsiasi cosa. Mi basta ascoltare la sua risata o guardarlo negli occhi che brillano più del solito per contagiarmi appieno e sentirmi leggera e serena.

-    Va bene confesso, l’ho letta sulla brochure illustrativa del posto! – ammette ad un tratto bloccandomi le mani.

-    Che irresistibile romanticone!

Mi piace punzecchiarlo e prenderci in giro, la complicità che c’è tra noi è davvero speciale. Non faccio in tempo a finire la frase che Edward riprende subito a farmi il solletico, puntando sui fianchi, sapendo benissimo che è il mio punto debole…

-    Ok, ok, mi arrendo! Sei davvero romantico!

-    Ecco brava! Sarà meglio!

-    Beh, è vero… A parte gli scherzi, grazie per questo posto bellissimo, e per averlo reso perfetto nella sua semplicità. Le candele, i tramezzini, i biscotti, la coperta…  Grazie. – confesso sincera tornando seria, perdendomi nella profondità dei suoi occhi blu. 

-    Sono io che devo ringraziarti, Bella. Non sai quanto ho desiderato restare solo con te.

Anch’io. Immensamente. Sorrido ed Edward contraccambia subito il mio gesto.

 Le nostre mani tornano ad unirsi sotto la coperta, come se fosse la cosa più naturale del mondo. Impossibile non percepire l’elettricità che c’è tra noi... Mille pensieri mi passano per la mente mentre i battiti del mio cuore accelerano all’impazzata. Inevitabile. Un colpo di vento mi fa rabbrividire. A dire la verità, non so se i brividi sono dovuti al freddo o ai nostri visi tornati pericolosamente vicini… Direi la seconda.

Edward mi abbraccia, stringendomi a sé, riscaldandomi con il calore del suo corpo. Appoggio il viso sulla sua spalla mentre la sua mano comincia ad accarezzarmi la schiena, dolcemente, su e giù, facendomi fremere ancora.

-    Hai i brividi, Bella. Hai freddo? Vuoi andare via? – domanda dolcemente in un sussurro.

-    Non è il freddo, Edward, sei tu. – confesso alzando il viso tornando così ad intrecciare i nostri sguardi, comunicando un mondo di parole silenziose.

Alcune gocce di pioggia cominciano a scendere, ma non mi importa. Tutto è così perfetto, così intimo, così nostro. Soltanto noi due. E le stelle. Non riuscirò mai a descrivere ciò che sto provando mentre ci perdiamo l’uno negli occhi dell’altro… Nei suoi sto leggendo una moltitudine di emozioni diverse: dolcezza, imbarazzo, esitazione e determinazione insieme. Sono sicura che nei miei occhi Edward può percepire le stesse sensazioni. Sento il mio cuore battere all’impazzata, e contemporaneamente è come se sentissi anche il suo. I battiti dei nostri cuori volano in sincrono veloci come non mai, creando un suono unico quanto speciale.

Non esiste più nulla intorno a me, ci sono soltanto Edward che mi sorride nel modo più dolce che esista e i nostri cuori martellare insieme nei nostri petti.

 Non so di preciso né come né quando, ma i nostri visi si avvicinano ancora…  Le sue labbra sfiorano le mie per poi iniziare a danzare armoniosamente l’una con l’altra. I nostri corpi vicini mi stanno mandando in visibilio, Edward con una mano mi stringe più vicina a sé e con l’altra mi accarezza il viso. Le mie mani vanno a circondargli il collo, perdendosi tra i suoi capelli. Le nostre lingue iniziano a sfiorarsi per poi dare il via ad un’unica, dolce, battaglia d’amore. Così perfetta, così intima, così nostra.

Ed è incantesimo.

 

 

Pov Edward

Continuo a baciare le sue morbide labbra perdendomi completamente nell’uragano di emozioni che mi stanno travolgendo.

La pioggia continua a scendere imperterrita senza turbarci minimamente. Al contrario, le gocce che cadono a terra sembrano creare una dolce melodia naturale, che rende questo momento ancora più perfetto.

A malincuore, ci stacchiamo per riprendere fiato. Percepisco il soffio caldo del suo respiro mentre il ticchettio della pioggia continua a cullarci. Sono quasi spaventato all’idea di aprire gli occhi, temo sia stato tutto un bellissimo sogno, anche se le emozioni che provo non assomigliano neanche lontanamente a quelle immaginate durante le mie fantasie su Bella. Sento la sua mano appoggiarsi sulla mia guancia… Un tocco vellutato, capace di scaldarmi il cuore. 

Apro gli occhi e la vedo sorridermi come mai prima di ora. Contraccambio il suo gesto e avvicino nuovamente le mie labbra alla sue leggermente schiuse, incapace di resisterle. Ne percorro il contorno con la lingua per poi permettere alle nostre bocche di unirsi ancora. E’ un bacio diverso dal precedente ma sempre magico, inizialmente dolce e gentile per poi divenire sempre più profondo e passionale… Inavvertitamente le sfioro un seno e sento una fiamma di desiderio incendiare tutto il mio corpo. Le nostre lingue si allacciano, si attorcigliano, si uniscono, si amano. Cielo, quanto la amo! Sento dei brividi percorrermi completamente, non ho mai provato niente di simile con un solo bacio. Continuiamo a baciarci, entrambi con il fiato corto, le accarezzo la schiena, le braccia… Non voglio perdermi niente di lei.

Ancora una volta, ci stacchiamo contemporaneamente, entrambi con il respiro accelerato. Ci sorridiamo nello stesso istante, e appoggio la fronte sulla sua.

-   Ti amo, Bella. – Le parole nascono spontanee, mi trovo a pronunciarle senza neanche rendermene conto.

-   Ti amo anch’io, Edward.

E restiamo così, abbracciati, con il cuore che sembra scoppiarmi dalla felicità. L’uno tra le braccia dell’altra, sotto le stelle, complici del nostro amore.

  

 

 Ta dan! Come vi sembra?!

Il primo bacio di Edward e Bella… Non so se è troppo sdolcinato, ma io mi sono emozionata!!!

Non esagero, no, sono un’inguaribile romantica, che posso farci? Credo profondamente nell’amore, in ogni sua forma…

Ma torniamo a noi, senza iniziare a divagare!

Avrei voluto mettere la parte in cui Alice e Rosalie si prodigavano a rendere Bella ancor più irresistibile, ma secondo me il capitolo perdeva un po’ della sua atmosfera. Forse ho sbagliato e mi dispiace se qualcuno ci teneva, ma sono certa che ognuno di noi sa immaginarsi benissimo quelle due alle prese con spazzola e bigodini, creme e trucchi!

E forse sono stata un po’ cattivella a far aspettare tanto Edward e Bella prima di potersi baciare in santa pace, ma le cose desiderate intensamente alla fine sono le più belle, no? E finalmente i nostri eroi si sono potuti concentrare sulle loro labbra senza nessuno a rompere le scatole!

Beh, spero vi sia piaciuto, ho scelto l’osservatorio astronomico come cornice al loro appuntamento perché cercavo un luogo originale ma semplice, non eccessivo ma romantico. E poi amo le stelle! (Ma mi scuso per eventuali errori su ciò che ho scritto! Mi piacciono anche se non sono un'intenditrice!)

Adesso non ci rimane che scoprire come proseguiranno le cose tra i due… Ma tanto vi ho già anticipato che sono una romanticona, no? Ovviamente sono per i lieto fine!

Un abbraccio speciale a tutte voi (fatemi sapere cosa ne pensate!), soprattutto ai 15 angioletti che mi hanno appoggiato e incoraggiato! Grazie davvero:

 

Lalayasha Ciao!!! Scusami se ti rispondo solo ora, ma mi sono accorta che hai recensito i primi 5 capitoli soltanto pochi giorni fa! Sono contenta che la mia storia ti piaccia! E grazie davvero per i complimenti! Spero davvero che continuerai a seguirmi! Un bacione, a presto!

Giulia_Cullen Ciao tesoro! Come stai? Io tutto bene, grazie! Allora… come ti è sembrato questo primo bacio?! Spero di essere riuscita a trasmettere le emozioni che io ho provato descrivendolo! In ogni caso, grazie per il tuo sostegno e per la fiducia! Un abbraccio!

Nicosia Ciao Niki!!! Altrochè se mi emozionano le tue parole, lo ridico e lo confermo! Le tue recensioni, il tuo appoggio e il tuo sostegno sono preziosissimi per me! Grazie ancora! A me piace molto Amore e Psiche e il Neoclassicismo, mi è sembrata l’opera adatta per aiutare Bella ad aprirsi! E mi sembra che in questo capitolo si sia finalmente lasciata andare! Spero che il bacio ti sia piaciuto, io mi sono emozionata! A prestissimo tesoro e grazie ancora!

Lullaby89 Ciao cara! Hai ragione, Bella sentirà sempre, come giusto e normale che sia, la mancanza del fratello ma con Edward accanto riuscirà a convivere con il suo dolore e ad essere felice. Ed insieme sono proprio dolcissimi, è vero! Spero ti sia piaciuto il fatidico bacio!!! Ho pensato molto al posto più adatto per Edward e Bella, cercavo qualcosa di semplice, originale ma romantico… Io ho sempre amato le stelle e mi è capitato più volte di visitare degli osservatori astronomici, quindi eccoci qui! A presto e grazie!

LadySile Hai visto?! I nostri eroi ci sono riuscitiiii!! Si sono finalmente baciati! Ed hai ragione, anche Alice & Company non vedevano l’ora che sbocciasse l’amore tra Bella & Edward! Spero che il tanto atteso bacio ti sia piaciuto! Io mi sono emozionata a descriverlo! A presto e grazie!

laura88 Ciaooo!!! Sono felicissima che continui a seguirmi! Il piacere è mio, grazie! Sono pienamente d’accordo con te: non è sempre facile recensire per il lettore, spesso è complicato comunicare a parole le opinioni e le emozioni provate durante la lettura di una storia. E’ per questo che mi sembra doveroso ringraziare sempre chi mi dedica un po’ del loro tempo, cerco di rispondere ogni volta a tutti con attenzione, è il minimo per esprimere la mia gratitudine! Soprattutto dopo recensioni come la tua! Hai compreso appieno lo scorso capitolo, con tutte le sue sfaccettature! Avevo paura risultasse troppo pesante (tranne la parte di Bella che sogna Edward… NUDO… Eheheh!) ma tu hai saputo senz’altro rassicurarmi! Grazie! Sono stracontenta che il capitolo ti sia piaciuto! Spero davvero anche questo! Io mi sono emozionata scrivendo il tanto atteso e sognato che il bacio! Ti mando un bacione e a presto!

P.S: Hai fatto benissimo a fare giurisprudenza! Se il tuo sogno è diventare avvocato (e ci riuscirai!) è giusto impegnarsi per realizzarlo! Ciò che dice la gente non conta, tanto c’è chi trova qualcosa da ridire comunque! L’importante è seguire la propria strada! Anche per fare lingue è stato naturale… Come giustamente dici, è un po’ una vocazione! ;) In bocca al lupo di cuore!

crazyromy93  Carissima!! Ho recensito la tua storia Come conquistare un ragazzo. Manuale d' uso facendoti i complimenti ma non posso non fartene anche qui! E’ il minimo! Mi è piaciuta un sacco! Grazie! E grazie anche per il tuo costante sostegno! E’ arrivato il fatidico bacio, hai visto? Spero davvero ti piaccia come è venuto!!! Io mi sono emozionata… Come giustamente dici: l’ho scritto con gli occhi a cuoricino! Eheheh! Un abbraccio grande e a presto! P.S: Per una chiacchierata se ti andrò, conta pure su di me! :D

vanderbit Ciao tesoro! I nostri poveretti ce l’hanno fatta!!! Finalmente c’è stato il bacio!!! Spero ti piaccia come è venuto! Beh, si, forse sono stata un po’ cattivella a farlo sudare stò bacio, ma le cose desiderate alla fine sono le più belle, no? E presto mi piacerebbe rimettere anche qualche scena come quella di Bella che bramava Edward… NUDO… Eheheheh! Grazie per esserci sempre! A presto, un bacione!

consu89 Ciaooo! Hai visto, ci sono riusciti! E’ scoccato il primo bacio! Il primo di una lunga serie! ;) Spero ti sia piaciuto, a presto e grazie! Kisses!

FunnyPink Finalmente ci siamo riusciti, hai visto? E’ stata la volta buona! Senza interruzioni e nessuno a rompere sul più bello! Soltanto loro due! Spero che il bacio ti sia piaciuto! A presto e grazie!

grepattz Ciao cara!!! Spero davvero che il bacio ti sia piaciuto, e anche dove li ho fatti andare, poverini! Ma almeno, in mezzo alla collina, c’erano meno probabilità di venire interrotti! E infatti, è stata la volta buona! Soltanto loro due!!! Beh, io mi sono emozionata! Ti mando un bacione grande e grazie come sempre per non mancare mai!

edwardina twalentina  Ciao cara!!! Spero che il bacio ti sia piaciuto! Anche secondo me non doveva accadere con gente intorno, diciamo così! E anch’io volevo renderlo unico e speciale, spero di esserci riuscita almeno in parte! Io mi sono emozionata! Grazie come sempre per il tuo appoggio! A presto, un bacioneeeee! :D

ArinMiriamKane Ciao Arin!!! I tuoi consigli sono preziosissimi! E ho seguito anche l’ultimo che mi hai dato: ho scritto tutte le idee che mi venivano in mente riguardo l’altra storia a cui avevo pensato! Hai ragione, sarebbe un peccato perderle quando andrò a scriverla! Quindi grazie, grazie e grazie ancora! Spero che il fatidico bacio ti sia piaciuto! Non so se ho esagerato, se è troppo sdolcinato o patetico, è nato così! Spontaneo! E mi sono emozionata! Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensi, ovviamente se ti va e se hai un po’ di tempo! Intanto grazie ancora! Un bacione e a presto! P.S: Ho letto Esme e Carlisle: Perfect Love, mi è piaciuta un sacco! Complimenti!

_Miss_Ciaooooo! Sono contenta che ti è piaciuto lo scorso capitolo! Si, beh, Bella ha fatto pensieri un po’ sconci… Ma chi non li farebbe con Edward Cullen NUDO sotto la doccia a pochi metri di distanza?! Eheheheh! Spero che il fatidico tanto atteso ti piaccia e sia all’altezza! Fammi sapere cosa ne pensi se ti va, sai che ci tengo alla tua opinione! E sono curiosa di leggere il nuovo capitolo di Vite Incatenate!! Quando posso, vado a vedere anche le tua altre storie! Intanto un bacione, grazie e a presto!

Eldariel Ciaooo! Mi fa un sacco piacere conoscerti! Grazie per i complimenti! Sono d’accordo con te sulle immagini, penso anch’io che coinvolga di più il lettore! Spero che questo nuovo capitolo ti piaccia! Intanto io ho curiosato volentieri la tua storia, Irresistible , e secondo me promette moooolto bene! Brava! Ho recensito con piacere e lo farò ancora! A presto, un baci8!

fabyp Ciaooo! Mi fa piacere conoscerti! Sono contentissima che la mia storia ti piaccia! Grazie davvero! Spero di non deluderti, soprattutto con quest’ultimo capitolo! A presto, spero! Kisses!

Grazie anche a tutti coloro che hanno inserito La chiave che può aprire tutte le porte dell'impossibile... L'AMORE  tra le storie preferite, chi tra le seguite e chi tra quelle da ricordare! Siete sempre più numerosi! E grazie anche a che legge semplicemente! Fatemi sapere cosa ne pensate! Un bacione! A presto!

QUESTI PERSONAGGI NON MI APPARTENGONO, SONO DI PROPRIETA’   DI STEPHENIE MEYER. QUESTA STORIA E’ STATA SCRITTA SENZA ALCUN SCOPO DI LUCRO.

 

 

 

 

 

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Capitolo 20
*** Cap. 20 - Finalmente noi ***


Ciaooo! Sono tornata!!! Scusatemi per questo ritardo, ma ho avuto una marea di impegni, settembre è stato pieno di cose da fare, e a dir la verità anche ottobre si prospetta bello ricco!

Ma sappiate che vi penso sempre, perché mi date tanta tanta gioia, soprattutto i 17 angioletti che hanno recensito lo scorso capitolo! Grazie davvero ragazze! Le risposte come sempre sono di sotto! Il vostro appoggio per me è fondamentale! Beh, adesso vi lascio alla lettura, spero vi piaccia, fatemi sapere!

Un abbraccio e buona domenica!

Vanessa

La chiave che può aprire tutte le porte del'impossibile....l'amore

Cap. 20 – Finalmente noi

Pov Edward

-   Ma dove diavolo l’ho messe?

Dannazione Cullen, dove cavolo hai messo le chiavi di casa?!

Bella continua a ridere divertita mentre io cerco le stramaledette chiavi: in macchina, nello zaino, nel marsupio. Niente. Ma porca miseria, sono le due di notte, non posso mica suonare il campanello! Ma si, chi se ne frega delle chiavi!

Bella è mia. Non riesco ancora a crederci. Ma è vero… E’ finalmente mia. Totalmente mia. Questo è l’importante.

 Però… se riuscissimo anche a tornare a casa senza dover svegliare nessuno evitando così una ramanzina… Non sarebbe una cattiva idea! Dove ce l’ho la testa? Che domande Cullen, il mio cervello si è definitivamente scollegato da quando le labbra di Bella sono diventate mie. Da quando le mie mani hanno iniziato a scoprire il suo corpo. Da quando i nostri respiri sono diventati uno solo. Da quando mi ha sussurrato quattro semplici parole, ubriacandomi di felicità pura: “Ti amo anch’io, Edward ”.

Praticamente, con Bella così vicina a me, non capisco più niente.

Dopo esserci baciati per ore sotto le stelle e sotto la pioggia, non capisco più niente.

Dopo esserci confessati il nostro amore, non capisco più niente.

Il tocco dolce e vellutato della sua mano sulla mia, mi risveglia dai miei pensieri. Mi volto verso Bella ed osservo il suo sorriso, più luminoso e raggiante del solito. Anche i suoi occhi brillano di gioia, sicuramente come i miei. Sorrido anch’io, felice come non mai.

-    Mi dispiace Bella, adesso le trovo ste chiavi! Sei stanca, hai sonno?

-    No, non ho sonno, non preoccuparti. E se chiamiamo Alice e ci facciamo aprire da lei?

-    Non è una cattiva idea, ma dopo ci toccherà prometterle qualcosa in cambio! Se ci va bene, ce la caviamo con un pomeriggio di shopping! E come minimo, dovremo raccontarle subito per filo e per segno la nostra serata… Se per te non è un problema, le telefono.

Bella arriccia il naso, con un’espressione sconcertata e buffa che mi fa sorridere. Sicuramente, non trova molto allettante l’idea di sottostare all’interrogatorio di mia sorella in piena notte…

-    Cerchiamo un altro po’, ma se proprio non troviamo le chiavi, ci tocca chiamare Alice o qualcun altro. D’altronde, domani lei e Rose mi tartasseranno ugualmente!

-    E cosa racconterai? – domando interessato giocherellando con i suoi lunghi capelli castani.

-    Beh, non posso mica dirlo a te! – replica sorridendo maliziosa e facendomi incuriosire ancora di più.

Automaticamente, avvicino il mio viso al suo, per l’ennesima volta questa sera. Mi perdo ancora nell’incanto dei suoi bellissimi occhi e percorro il contorno delle sue morbide labbra con un dito. Mie. Sento Bella rabbrividire sotto il mio tocco e il mio cuore impazzire ancora per l’emozione di averla così vicina. Mia.

-    Perché non vorresti dirmelo? Stiamo insieme o sbaglio? – le chiedo baciandole il collo, mentre mille fiamme di eccitazione accendono il mio corpo. Santo cielo, mi basta toccarla per non capire più niente. Mia. Voglio che Bella sia sempre e solo mia.

-    Dimmelo tu… Stiamo insieme? – Il suo è solo un bisbiglio… Roco, soffocato, profondo. Carico di emozione. 

-    Pensavo fosse abbastanza chiaro… – replico iniziando a far vagare le mani sulla sua schiena avvicinandola a me, per quanto possano permettere i sedili della mia Volvo.

Anche le mani di Bella mi sfiorano, aumentando il desiderio di lei ogni secondo di più.

Ho una voglia pazzesca di baciarla… Baciarla incessantemente, ovunque, senza smettere mai. Chi se ne frega se siamo in macchina, di fronte casa da circa un quarto d’ora perché quest’idiota del sottoscritto non ricorda dove ha messo le chiavi. Pazienza se qualcuno potrebbe vederci… Continuo a posare le mie labbra sul suo collo mentre sento le sue dolci e passionali carezze sul mio petto, sulle spalle, all’altezza dei reni, sulle cosce… Oddio, non capisco più niente.  

-    Edward…

-    Mmmm…

-    E-Edward… – balbetta Bella a fatica e con il respiro accelerato – hai… hai controllato dentro le tasche?

Eh? Le tasche? Cavolo, è vero! Le chiavi ce l’ho in tasca! Che razza di idiota! 

Ma si, che importanza ha, non voglio smettere di toccarla, di stringerla a me, di baciare la sua pelle vellutata. Il suo profumo mi stordisce, i suoi tocchi mi destabilizzano, le forme perfette del suo corpo sono così vicine al mio… Non ho mai provato niente del genere. La mia bocca scende leggermente sulla sua spalla ora scoperta, cielo quanto la desidero. Quanto vorrei farla mia… Che diavolo vai pensando Cullen?! Mica posso saltarle addosso dopo due ore che ci siamo messi insieme! Messi insieme… Mia.

Deglutisco a fatica, cercando di riprendere un briciolo di controllo. Dopo un profondo sospiro, mi allontano a malincuore e recupero le chiavi dalla tasca posteriore dei jeans. Bella mi osserva sorridendomi, inizialmente imbarazzata, poi divertita.

-    Oh! Le hai trovate! Che cattive queste chiavi, si erano nascoste! – esclama ad un tratto trattenendo un’allegra risata.

-    Guarda che è solo colpa tua! – mi difendo fingendomi risentito.

-    Cioè?

-    Con te vicino non mi ricordo neanche come mi chiamo, figurati dove metto le cose!

Bella alza gli occhi al cielo mettendosi poi a ridere. Ridacchio anch’io, mi piace troppo quando ci punzecchiamo.

-    Fammi capire, signorina Swan, stai ridendo di me?

-    Non potrei mai… tesoro… – sussurra Bella riavvicinandosi al mio petto, appoggiando poi le sue labbra sul mio orecchio e mordicchiandomi dolcemente il lobo. Dannazione, quanto è sensuale… Un’infinità di brividi di eccitazione si propagano per tutto il mio corpo, chiudo gli occhi abbandonandomi ancora una volta all’intensità di ciò che sto provando. Tesoro, mi ha chiamato tesoro. Avrò sentito bene considerando quanto mi sono rimbecillito?

-    Puoi ripetere, per favore? – bisbiglio appena accarezzandole il viso.

-    Cosa? Tesoro  o il bacio?

Maliziosa. Seducente. Provocante. Affascinante. Incantevole. Mia.

Sensuale. Eccitante. Dannatamente irresistibile. Mia.

Inutile sfogliare l’elenco dei sinonimi nella mia mente… E’ semplicemente… Bella. E altro che rimbambito, se lei continua così sono senza speranze. Cullen, riprenditi! Falle vedere chi sei!

-    Entrambi… tesoro.

Con calcolata lentezza, torno a baciarle il collo, per poi dedicarmi alle tempie, le palpebre dei suoi occhi chiusi, gli zigomi… Le labbra. Da quando ho assaggiato il sapore unico della sua bocca non riesco a farne a meno. Dannazione, Bella, che diavolo mi combini?! Rischio seriamente di mandare al diavolo tutti i miei buoni propositi di non balzarle addosso! Iniziamo a baciarci ancora, incapaci di smettere, prima con dolcezza poi con una passione man mano sempre più potente. Le nostre lingue danzano insieme, le mie mani scendono nuovamente sulla sua schiena mentre Bella mi stringe le braccia intorno al viso per poi toccare, carezzare, stringere i miei capelli. La sento fremere per poi spostare le sue labbra dalla mia bocca e proseguire il bacio sul mio collo. Ed io non capisco più niente. Non mi ricordo nemmeno come mi chiamo. No no, non so neanche dove sono. Percepisco soltanto un vortice di emozioni diverse che si propagano per tutto il corpo concentrandosi nel mio basso ventre… Se continua così, sarà sempre più difficile resisterle. Controllati, Cullen, controllati. Porca miseria, com’è possibile che mi fa quest’effetto?! Respira Cullen, respira. Tempo al tempo… Non saltarle addosso. Riprenditi. Facile a dirsi, ma come faccio?

Come se potesse leggermi nel pensiero, Bella allontana le labbra dal mio collo e alza il viso puntando i suoi splendidi occhi nei miei, sorridendomi dolcemente. Ricambio il sorriso spostandole una ciocca di capelli dal volto.  

-    Ti amo. – mormoro perdendomi nell’intensità del suo sguardo.

-    Ti amo anch’io, Edward.

Mia. Finalmente mia.

-     Che ne dici se entriamo? – mi propone dopo qualche istante abbracciati.

-     Si, certo. – acconsento uscendo subito dalla macchina e andando ad aprirle la portiera.

Una volta scesa, ci incamminiamo mano nella mano verso il portone ma Bella inizia a mordersi il labbro inferiore, un po’ titubante e pensierosa.

-     Qualcosa non va? – le chiedo notando la sua espressione preoccupata.

-     E se i tuoi sono ancora svegli? Oddio, che figura! Pensa se ci sente tua madre o se ci ha visti…

Alzo gli occhi al cielo trattenendo a stento le risate, divertito dalle sue improvvise paranoie.

-     Dai Edward, dico sul serio!

-     Bella, mamma ti adora, non aspettava altro che saperci insieme! Ne sarebbe entusiasta anche se ci vedesse rientrare a quest’ora! E poi vedrai che staranno dormendo tutti!

-     Sei sicuro? Oddio, era meglio se tornavo da Charlie sta notte!

-     Ecco, non penso che invece tuo padre gradirebbe… Anzi, mi prenderebbe a calci nel sedere con la pistola in mano!

Bella scoppia a ridere, rilassandosi.

-     E poi, non ho la minima intenzione di separarmi da te così presto. – concludo accarezzandole il viso e prendendole la mano.

Ci sorridiamo ancora contemporaneamente, non riesco a fare a meno, sono troppo felice.

Apro la porta cercando di non fare rumore e… Non ci posso credere…  sbatto le palpebre più volte, forse sono rimbambito al punto di avere le allucinazioni. Mi volto ad osservare Bella ed è sbigottita e senza parole almeno quanto me. Non sono totalmente matto, quindi! Siamo entrambi rimasti di stucco per la scena che ci è comparsa davanti entrando in salotto. La televisione accesa con il volume al minimo, Jasper con il telecomando in mano sdraiato sul divano, Alice e Rosalie sedute sul tappeto e Emmett totalmente addormentato sulla poltrona. Non appena ci sentono entrare, si voltano verso di noi, rivolgendoci sorrisi esaltati ma minacciosi, e mia sorella scatta in piedi come una molla.

-    Era ora! Pensavamo non arrivaste mai!

-    Dormivano tutti, eh? – mi sussurra Bella guardandomi storto.

-    Alice… Che diavolo ci fai alzata alle 2:30? Jasper, Rosalie… anche voi?

-    Che razza di domanda, Edward! Vi aspettavamo, no? Allora piccioncini, com’è andata? Dai, Bella, racconta!

-    Adesso?! – chiede Bella ancora più sbalordita.

-    Certo, adesso! E quando sennò?

-    Santo cielo Alice, ti pare il momento? – esclamo incredulo e infastidito.

Ma dimmi tu se deve esserci sempre qualcuno che rompe e che non si fa gli affaracci suoi. Pensavo di poter riprendere con Bella il discorso interrotto in macchina poco fa… I nostri baci, i viaggi esploratori delle nostre mani sui nostri corpi, il suo collo invitante… Smettila Cullen, sei un pervertito! Ti ho già detto che non puoi e non devi saltarle addosso! Forse quest’accoglienza inaspettata ci voleva, almeno mi calma i bollenti spiriti!

-     E’ che siamo curiosi… – si intromette Rose sbadigliando – più facevate tardi, più la curiosità aumentava! E poi domani è domenica, possiamo dormire tutta la mattina.

-     Mi dispiace amico, io ci ho provato ma queste due non si sono mosse di qui! – aggiunge Jasper facendomi l’occhiolino.

-     È stata una bellissima serata, – interviene Bella lasciandomi di stucco – vi basta?

-     Assolutamente no! Eddai, vi siete baciati, state insieme?

-     Si, Alice, si! – sbotto rassegnato ed esasperato mentre quella pazza di mia sorella e di “mia cognata” iniziano a saltellare per tutta casa, sotto lo sguardo sconcertato di Jasper. Bella scoppia a ridere scuotendo la testa. Mi basta vederla sorridere così serena per dimenticarmi tutta l’irritazione ed unirmi alla sua risata.

-     Sono contento per voi! Adesso però è assolutamente ora di andare a letto! – suggerisce Jasper alzandosi.

-     Concordo! E vi salvate perché sono troppo felice per arrabbiarmi davvero!

-     Oh fratellino! Finalmente ti sei dato una mossa! Bells, anzi no, posso chiamarti sorellina, vero?! Domani pomeriggio organizziamo qualcosa tutti e sei insieme! – esclama Alice a dir poco euforica abbracciando la mia Bella.

-     Va bene, Alice, mi fa piacere! – acconsente lei mentre anche Rosalie si unisce all’abbraccio.

Dopo qualche altra smanceria femminile, Jasper “recupera” Alice costringendola ad andare in camera. Meno due, penso tra me. Mentre Rosalie guarda Emmett, indecisa se lasciarlo dormire oppure no, accompagno Bella in cucina a prendere un po’ d’acqua. Rose ci raggiunge subito dopo, dicendoci che preferisce non disturbare mio fratello.

-     E’ così tenero! Che dici Edward, meglio non svegliarlo, no? Gli ho messo una coperta!

-     Infatti, lascialo russare sul divano! Almeno io e Bella ci risparmiamo lui e le sue battute!

-     Non cantare vittoria, il mio scimmione recupererà domani! Buonanotte e siete proprio una splendida coppia!

-     Buonanotte Rose, grazie! –  esclama Bella salutandola.

Ecco, siamo rimasti soli. E ora che faccio? Come sarebbe che faccio, Cullen! La accompagni in camera! E poi? Beh, potrei proporle di dormire insieme… D’altronde, abbiamo già dormito l‘uno accanto all’altra, anche se le circostanze erano piuttosto diverse. No, forse non è il caso trascorrere tutta la notte con Bella. Il rischio di saltarle addosso è sempre più alto… E non vorrei che lei pensasse che desidero il suo corpo più di quanto desidero il suo cuore. Perché non è assolutamente così. Io la amo e voglio soltanto renderla felice. Quindi sarà meglio limitarmi ad augurarle un buon riposo… Ed organizzarle un dolce risveglio domani mattina! Sorrido felice come non mai. Mia. Finalmente mia

-     Posso chiederti a cosa stai pensando? – sussurra Bella teneramente posando il bicchiere sul lavandino.

-     Pensavo a quanto mi hai reso raggiante questa sera. – confesso sincero ammirando ancora una volta la bellezza del suo viso.

Nonostante l’ora tarda, la stanchezza della giornata, gli incubi della notte precedente, la pioggia presa… E’ semplicemente bellissima. Per non parlare della luce particolare che illumina i suoi occhi da quando le ho confessato il mio amore, da quando le nostre labbra si sono unite per la prima volta. Mie. Dopo avermi regalato uno dei suoi splendidi sorrisi, Bella si avvicina a me rifugiandosi tra le mie braccia. La stringo forte, respirando appieno il suo inebriante profumo. Mia. La sento bisbigliare contro il mio petto:

-     Oh Edward! Sei tu che mi hai reso felice! Grazie…

-     Vieni, ti accompagno in camera. E’ decisamente ora di andare a dormire!

Saliamo le scale lentamente, senza mai lasciarci la mano. Ho un bisogno incredibile del contatto con il suo corpo. Scuoto la testa tra me, mi sono proprio rincretinito!

-     Domani mattina dormi pure tranquilla, riposati. – le suggerisco una volta arrivati davanti la porta della stanza. Le accarezzo la guancia e una volta incorniciato il suo volto con le mani, le mie labbra tornano sulle sue, in un bacio dolcissimo.

-     Buonanotte… tesoro!

Sorrido alle sue parole, sfiorandole il naso con il mio. Adoro quando mi chiama tesoro! Mi fa sentire… amato. E’ una sensazione indescrivibile. Prima che Bella entri in camera, le sussurro:

-     Per la cronaca… è ovvio che stiamo insieme. Sei solo mia.

-     Oh beh, anche tu sei solo mio! – conclude Bella arrossendo e baciandomi ancora.   

Con il suono della sua voce, torno nella mia stanza e mi addormento con il sorriso sulle labbra.

Finalmente Mia. Finalmente Suo. Finalmente Noi.

  

  

  

 

 

Allooora carissime… Non avrei voluto iniziare il capitolo in un modo così… come dire… passionale? Ma non ho proprio potuto farne a meno!

Volevo semplicemente concludere la splendida giornata vissuta da Edward e Bella tornando a casa Cullen insieme, con un bacetto qua e là, dedicandomi poi al seguito… Ma poverini, avevano aspettato così tanto a dichiararsi che non potevo farli accontentare di una serie di bacetti!!! E così… Le parole nascevano da sole, mosse da volontà propria! Insomma mi sono ritrovata a scrivere 5 pagine di Word solo sul loro ritorno a casa! Non so se vi piacerà ma io non sono proprio riuscita a cancellare! Il prossimo capitolo penso sia un po’ più lungo ma mi scuso fin da ora perché non so quando riuscirò ad aggiornare, ho un po’ di impegni in programma ma farò del mio meglio per non deludervi!

Intanto vorrei ringraziarvi con tutto il cuore per essermi sempre vicine, in particolare:

crazyromy93 Carissimaaaa! Grazie davvero per la recensione, sei stata la prima a commentare lo scorso capitolo e mi hai scritto delle parole bellissime! Grazieeee! Sono così contenta di essere riuscita ad emozionarti!!! Davvero! Spero davvero sia valsa la pena aspettare tanto per il fatidico bacio! Il problema è che adesso che hanno iniziato, questi due sporcaccioni non la finiscono più! Ahahahah! E complimenti per il seguito della tua storia! Scusami se non ho commentato subito, ma non mi ero accorta che avevi pubblicato! Ma ora ho recuperato entrambi i capitoli e chi ti molla più! Un bacione grande e a presto!

LadySile Ciaoooo! Sono contentissima che il tanto atteso bacio ti sia piaciuto! Grazie mille! Pioggia permettendo, Ed & Bella ce l’hanno fatta! Anche secondo me la pioggia rende tutto più romantico, mi piaceva metterla! Come prevedevi, erano tutti curiosi di scoprire l’esito della serata! Spero ti sia piaciuta l’accoglienza che Alice & Co. hanno riservato alla nuova bellissima coppia! A presto, kiss!

Giulia_Cullen Ciao tesoro! Hai visto, ce l’hanno fatta! Anzi, adesso non riescono più a fare a meno di baciarsi! Eheheh! Sono contenta di essere riuscita ad emozionarti e grazie davvero per i complimenti! Mi riempiono di gioia! Grazie, grazie! Un abbraccio e un baci8! A presto! P.S: Avrei voluto andare al cinema a vedere “”Mordimi” ma per impegni vari non ci sono ancora riuscita! Ma mi piacerebbe vederlo! Tu l’hai visto? ;)

laura88 Ciaoooo! Eh si, finalmente ce l’hanno fatta! Anzi, adesso non riescono più a staccarsi! Si baciano in continuazione per recuperare il tempo perso! Eheheh! Sono davvero contenta che il capitolo ti sia piaciuto, mi hai scritto delle parole bellissime, ti ringrazio davvero! Spero di non deluderti! Un bacione e a presto!

grepattz Carissima!!! Si, si, stanno insieme! Come ha specificato il nostro Edward a Bella! Sono contentissima che il capitolo ti sia piaciuto, davvero! Spero anche questo! Anche secondo me l’attesa aumenta il piacere! Ma adesso che si sono baciati, non riescono più a staccarsi! Eheheh! Hai indovinato perfettamente su Alice! Un vero e proprio assalto notturno! E ti anticipo che Emmett farà tante battutine nel prossimo capitolo! Grazie davvero per la tua recensione, un bacione e a presto! P.S: Bella è davvero fortunata, hai ragione! ;)

vanderbit Ciao tesoro! Grazie, grazie, grazie! Sono contenta che ti sia piaciuta l’immagine, mi sono divertita a creare questo insieme di baci sotto le stelle! Anch’io le adoro, le trovo romanticissime! E grazie per le tue parole, significano tanto per me! Hai capito alla perfezione quello che volevo trasmettere! Spero che anche questo capitolo ti piaccia, ora che Edward e Bella si sono finalmente baciati, non riescono più a farne a meno! Eheheh! Un abbraccio e a presto!

Noemina90 Ciao! Mi fa piacere conoscerti! Innanzitutto grazie per aver commentato, sono proprio contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto! Spero anche questo e che continuerai a seguirmi! Eh si, finalmente i due piccioncini ce l’hanno fatta a baciarsi! Ora non si staccano più! Grazie, a presto!    

Nicosia Tesorooo! Ciao! Sono felicissima di essere riuscita ad emozionarti! Sai quanto tengo alla tua opinione! Grazie davvero per le tue bellissime parole, come sempre riesci a trasmettermi tanta carica e voglia di scrivere! Sarà perché mi capisci al volo! Grazie davvero! Spero che anche questo capitolo ti piaccia, ora che Edward e Bella si sono baciati, non riescono più a staccarsi! Eheheh! Complimenti per la facoltà di Beni Culturali! E in bocca al lupo per i tuoi studi, e per tutto il resto! A presto, un bacio enorme anche a te! 

edwardina twalentina Ciao carissima! Non so proprio come ringraziarti! Le tue parole mi hanno reso… Felicissima! Grazie davvero per i complimenti! Sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto e di essere riuscita ad emozionarti! Siamo due romanticone!! Sono convinta che quando c’è l’amore basta un cielo stellato e un panino (e magari un po’ di cioccolato, sono anche una golosona! Eheheh) per creare la magia! Spero di non deluderti con il seguito della storia! Intanto un abbraccio e un bacione! Grazie ancora, a presto!

fabyp Ciao! Mi fa piacere conoscerti e sono contentissima che il capitolo ti sia piaciuto! Io adoro le stelle, nella loro semplicità le trovo molto romantiche! Grazie per i tuoi complimenti, mi fanno molto piacere! Spero che continuerai a seguirmi! Un bacio e a presto!

FunnyPink Ciaooo! Sono proprio contenta che il bacio ti sia piaciuto!!! Grazie davvero! Non mi sono ispirata a nessuno in particolare… Edward è venuto così… Il ragazzo dei nostri sogni!!! Eheheh! A presto, kiss!

Lullaby89 Ciaooo! Sono contentissima che lo scorso capitolo ti sia piaciuto, grazie! Eh si, Edward è il ragazzo dei nostri sogni… Ha organizzato una serata speciale nella sua semplicità! Sono convinta che quando c’è l’amore basta un cielo stellato (anch’io adoro le stelle!) e un panino per creare la giusta atmosfera! Magari anche un po’ di cioccolato, visto che io sono una golosona! Sperro di aggiornare presto e che tu continuerai a seguirmi! Un abbraccio, grazie ancora!
piemme Tesoro mio! Innanzitutto grazie davvero per i tuoi complimenti e per avermi spronato a scrivere questa storia! Grazie davvero, sono felicissima che ti piaccia! E poi sai benissimo quanto tengo alla tua opinione! E sai benissimo che io sono una tua accanita fan! Ho letto i tuoi aggiornamenti! Bellissimi e divertentissimi come sempre! Quindi complimenti anche a te! Per il resto, ricordati che ti sono vicina e che con l’appoggio delle nostre famiglie (che sono la cosa più preziosa e più importante), tutto riuscirà a sistemarsi. Ti mando un bacio e un abbraccio grande, ci sentiamo presto su fb, scusami se ti scrivo più raramente! Un baci8 da me e dal tuo figlioccio virtuale (Ci tenevo troppo a dirti che è un maschietto!!)!

Lalayasha Ciao carissima!!! Come avevo accennato l’altra volta, grazie 1000 per aver commentato tutti i capitoli! Ti ringrazio davvero, le tue recensioni mi hanno dato tanta tanta carica! Grazie! E sono felicissima che la mia storia ti piaccia e di essere riuscita ad emozionarti! Anche per me niente è mai troppo sdolcinato! Sono un’inguaribile romantica! Eheheh! Adesso che Edward e Bella si sono baciati, non si staccano più! ;) Grazie ancora, un bacione grande e a presto!
nessie_92 Ciao! Mi fa piacere conoscerti e soprattutto sapere che la mia storia ti piaccia! Ho cercato di rendere magico il primo bacio di Edward e Bella, spero di esserci riuscita! E spero che continuerai a seguirmi, intanto grazie davvero! Kisses, a presto!

ArinMiriamKane Ciao cara! Sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto e sono felicissima di essere riuscita a trasmettervi delle emozioni! Quella per me è sempre la cosa più importante! Ti ringrazio di cuore! E grazie per avermi fatto notare le imprecisioni del capitolo! Non erano volute, infatti mi ero proprio scusata per eventuali errori! Ho corretto subito Artemide come moglie di Zeus! Come mi è sfuggito non lo so! Eheheh! Ero talmente concentrata sul fatidico primo bacio di Ed e Bella da ignorare tutto il resto! Quindi grazie per avermelo detto! Anche a me la Bella della Meyer non mi fa impazzire! E decisamente nemmeno Rosalie! I tuoi consigli mi sono utili come sempre (quindi ben venga qualsiasi cosa hai da dirmi!), infatti ti anticipo fin da ora che nel prossimo capitolo vedremo Alice E Rosalie all’azione! Volevo inserirlo in questo, ma mi è venuto così! Diciamo che da quando Edward e Bella si sono baciati, non si staccano più! Eheheh! Grazie ancora! Ti mando un bacione e a presto!

_Miss_ Ciao carissima!! Tranquilla, non preoccuparti, capita spesso anche a me! Anzi, grazie davvero, sono contenta che il tanto atteso bacio ti sia piaciuto e di essere riuscita ad emozionarti! Spero anche questo capitolo! Un bacione anche a te e ci sentiamo o qui o su “Vite Incatenate”! Eheheh! A presto! :D

Grazie anche a tutti coloro che hanno inserito La chiave che può aprire tutte le porte dell'impossibile... L'AMORE  tra le storie preferite, chi tra le seguite e chi tra quelle da ricordare! Siete sempre più numerosi! E grazie anche a che legge semplicemente! Fatemi sapere cosa ne pensate! Un bacione! A presto!

QUESTI PERSONAGGI NON MI APPARTENGONO, SONO DI PROPRIETA’   DI STEPHENIE MEYER. QUESTA STORIA E’ STATA SCRITTA SENZA ALCUN SCOPO DI LUCRO.

 

 

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Capitolo 21
*** ... ***


Ciao carissime!

Si, lo so, speravate tutte in un nuovo capitolo e invece si tratta di uno di quei noiosissimi avvisi… Però devo dirvi una cosa importante!

Innanzitutto, perdonatemi davvero, chi mi segue dall’inizio sa bene che non è mia abitudine aggiornare la storia in ritardo.

La chiave che può aprire tutte le porte dell'impossibile... L'AMORE non è affatto sospesa, ci sono realmente affezionata e ho tutte le intenzioni di continuarla e di finirla. Ma ho bisogno di un po’ di tempo… Il motivo?

Beh… sono incinta!!! E a dir poco felicissima!!! Ho iniziato l’ottavo mese!

Spero continuerete a seguirmi, anche se non so quando potrò aggiornare… Continuate ad esserci, il vostro appoggio è davvero prezioso, siete tutte importantissime per me!

Grazie, grazie, grazie!

Vi mando un abbraccio grande e vi prometto che ci sentiremo presto!

Vanessa

 

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Capitolo 22
*** Cap. 21 - Provocazioni... ***


Sono tornata!!! Era ora, penserete voi! Lo so, scusatemi infinitamente ma l’angioletto che sta dormendo nel suo lettino accanto a me, ha occupato ogni momento delle mie giornate!!! È un amore, una gioia indescrivibile!

Ma questo pomeriggio è stato più forte di me, ho deciso di approfittare della sua nanna per tornare a scrivere. Sono troppo affezionata a questa storia e a tutte voi per trascurarla ancora! Beh, ad essere sincera, il capitolo non mi convince moltissimo, forse è troppo descrittivo e noioso ma mi è uscito così. Spero vi piaccia ugualmente e che continuerete a seguirmi, prometto che finirò questa ff! Se lo merita lei, e soprattutto ve lo meritate voi!

Vi ringrazio come sempre per il vostro appoggio, i vostri complimenti e recensioni! Grazie di cuore, non immaginate quanto siano importanti per me le vostre parole.

Vi mando un abbraccio augurandovi buona lettura!

Vane

La chiave che può aprire tutte le porte del'impossibile....l'amore

Cap. 21 – Provocazioni…

 

Pov Bella

 

18:18.

Merda, è tardissimo. Conoscendo la maniacale puntualità di Edward, mi rimangono dodici minuti esatti. Ed io sono ancora mezza nuda, avvolta nell’accappatoio, senza la più pallida idea di cosa indossare. E non sto parlando di gonne, pantaloni, jeans o simili.

Sto parlando di… completini intimi. Sbuffo, innervosita da me stessa per le mie indecisioni e insicurezze. Sono nervosa, agitata, tesa. Insomma Bella, rilassati. Perché mai sei così inquieta? Sta semplicemente per arrivare a casa tua il tuo bellissimo ragazzo, come ha fatto centinaia di altre volte in questo mese. Il mese più speciale della tua vita. Quando Edward arriverà, addobberemo l’albero di Natale, faremo il Presepe, ceneremo romanticamente con le lasagne che hai preparato prima e guarderemo un bel film. Ecco si, programma perfetto. Come no.

Il fatto che Charlie lavora fino a domani mattina e che quindi io ed Edward rimarremo soli per tutta la sera e per tutta la notte, non significa niente.

Il fatto che dormiremo nello stesso letto, vicini, abbracciati, con i nostri corpi allacciati… non ha importanza.

Il fatto che Edward sia irresistibile, affascinante e… diciamo pure arrapante, non vuol dire nulla.

Il fatto che l’attrazione tra noi sia sempre più forte, è del tutto irrilevante.

Non ho motivo di essere agitata. Ma a chi la racconto?! So benissimo che ogni momento che restiamo soli finiamo per baciarci e coccolarci per ore. E che baci… Se ripenso alle sue labbra sulle mie, alle sue mani sul mio corpo, alle sue carezze, alla sua voce mentre mi ricorda quanto mi ama… Mille brividi mi ricoprono la pelle, il cuore torna a battere all’impazzata, un vortice di emozioni mi travolge ogni volta. Desidero il suo corpo con tutta me stessa, come mai avrei creduto possibile. E se una parte di me non vede l’ora di fare l’amore con Edward, l’altra ne è spaventata e intimidita. Non ne abbiamo ancora parlato, ma sento che accadrà presto. L’attrazione, l’elettricità e l’alchimia che ci legano sono ogni giorno più irrefrenabili.

Ecco, fantastico. Anziché provare a rilassarmi, con questi pensieri sono nuovamente un fascio di nervi. Piantala Bella! Io ed Edward ci amiamo e quando ci uniremo fisicamente, sarà la cosa più naturale e magica del mondo. Verrà da sé, come ogni momento della nostra storia. E non è detto che succederà proprio sta notte: abbiamo già dormito insieme una volta, anche se non eravamo ancora fidanzati. Oddio, fidanzati. Ancora non riesco a crederci. Sono così felice! Da 32 giorni a questa parte, mi sento rinata. Già, 32 giorni. Ovvero da quando le labbra di Edward si sono unite alle mie per la prima volta. Da quando ha detto di amarmi, dimostrandolo con i fatti oltre che con le parole per tutte le 768 ore successive trascorse insieme. Ed è grazie a lui se una nuova luce illumina le mie giornate, un nuovo entusiasmo mi accende ogni mattina al risveglio e una nuova forza mi spinge ad affrontare ogni cosa, primi fra tutto il dolore per la tragica scomparsa di mio fratello e i sensi di colpa per la sua morte. So che entrambi non scompariranno mai, ma sto imparando a conviverci, ad affrontarli. Con Edward al mio fianco. Da 32 giorni una nuova energia si è impossessata di me spronandomi a vivere al meglio. Una nuova energia chiamata amore.

Cielo, quanto lo amo! Per non parlare di quanto Edward riesce a farmi sentire amata.

E’ incredibilmente dolce e premuroso in ogni suo gesto, fin dalla mattina seguente il nostro primo bacio sotto le stelle. Mi sono letteralmente sciolta quando, svegliandomi nella camera degli ospiti a casa Cullen, ho visto la colazione sul comodino.

Due cornetti al cioccolato, due yogurt, due fette di crostata, due bicchieri di spremuta.

Una bellissima rosa rossa. E un biglietto che conosco a memoria…

 

“Vederti sorridere abbracciata al cuscino, sentirti pronunciare il mio nome mentre

dormi splendida come non mai, sapere che ci sono io nei tuoi sogni…

mi ha riempito il cuore di gioia.

Ti amo Bella!

Quando aprirai gli occhi, chiamami. Non vedo l’ora di fare colazione con te iniziando al meglio la giornata. La prima di un’infinità insieme.

Tuo, Ed”

 

Sorrido rivivendo quei momenti, quando credevo di sognare ad occhi aperti ancora incredula per la magia della serata precedente, rigirandomi la rosa tra le mani. Sorrido ricordandomi scattare giù dal letto come una molla, impaziente di rivedere “il mio Ed” ma intenzionata a fare una doccia e a darmi una sistemata prima di chiamarlo. E sorrido ripensando a quando sono uscita dal bagno con solo l’accappatoio addosso trovando Edward aspettarmi in camera. A petto nudo…

 

Flashback

 

-  Edward… Ti avrei chiamato appena vestita… - balbetto con un filo di voce imbarazzata.

Ciò nonostante, i miei occhi iniziano ad ammirare ogni centimetro dei suoi pettorali scolpiti. Mi mordo il labbro inferiore mentre inevitabilmente il mio sguardo scende sempre più in basso, sulle gambe toniche coperte da un pantalone della tuta bianco. E su un certo rigonfiamento… Santo cielo Bella, datti un contegno! State insieme da poche ore, non puoi mica saltargli addosso e fare simili pensieri! Beh, lo sguardo bramoso di Edward non mi è certo d’aiuto: anche lui sembra spogliarmi con gli occhi… Osservo Edward avvicinarsi a me e il mio cuore inizia a battere all’impazzata.  

-  Non resistevo più, volevo vederti. – mormora guardandomi con un’intensità tale da destabilizzarmi completamente.

-  Grazie per la colazione, è stato un gesto davvero romantico. Ma attento, potrei farci l’abitudine! – scherzo cercando di alleggerire l’atmosfera e colmando la distanza che ancora ci divideva. In un attimo sono tra le sue braccia, le uniche in grado di farmi sentire serena, protetta, al sicuro. Amata.

-  Dovrai farci l’abitudine mia cara. Ho intenzione di coccolarti il più possibile. – esclama accarezzandomi la schiena – Dormivi così bene quando sono entrato questa mattina presto.

-  Merito tuo. – confesso allontanandomi quel tanto che basta per incatenare i miei occhi ai suoi.

-  Ah si?

-  Ah-ah.

Restiamo in silenzio comunicando silenziosamente con lo sguardo e beandoci del contatto dei nostri corpi. C’è complicità, fiducia, amore. Ma anche desiderio e attrazione.

-  Bella?

-  Si?

-  Sto morendo dalla voglia di baciarti.

-  E cosa stai aspettan…- Non faccio in tempo a finire la frase che le labbra di Edward sono sulle mie, l’unico posto dove devono essere. E dove spero rimarranno sempre.   

 

Fine flashback

 

18:27.

O santo cielo! Presa da ricordi e pensieri, ho completamente perso la cognizione del tempo. Edward sta per arrivare ed io mi devo ancora vestire… Fortuna che trucco e capelli sono apposto! Poso lo sguardo sul letto, alternandolo tra un reggiseno push up di pizzo rosso con lo slip coordinato e un altro completo di raso blu, decisamente più semplice ma ugualmente seducente. D'altronde sono entrambi regali di Alice e Rosalie, e per loro sexy è la parola d’ordine! Sta sera non deve accadere per forza qualcosa… Però è meglio non farmi trovare impreparata!

Il suono del campanello mi fa sobbalzare. Merda, possibile che non fa mai 5 minuti di ritardo?  Senza neanche riflettere, indosso l’intimo blu, rimetto l’accappatoio e mi precipito ad aprire la porta al mio angelo.

Pov Edward

18:29.

Suono il campanello di casa Swan in perfetto orario come sempre. E come sempre Bella mi fa attendere.

È una ritardataria cronica, oltre ad essere permalosetta ed una perfezionista. Ma è soprattutto bellissima, solare, generosa, altruista, sensuale e… mia. Solo e soltanto mia. Ed io sono più innamorato e felice che mai! Mi stringo meglio nel piumino, sta nevicando e la temperatura è parecchio rigida. Beh, siamo a dicembre e siamo a Forks! Sorrido pensando che tra venti giorni sarà Natale ed io non vedo l’ora di festeggiarlo con Bella. È il periodo dell’anno che preferisco anche se so che per Bella è piuttosto triste dopo la morte di Samuel. Farò del mio meglio per starle vicino e farla gioire della magia delle feste natalizie, cominciando da sta sera, aiutandola ad agghindare l’albero. Guardo le scatole e le buste che ho portato con me, forse ho un po’ esagerato con gli addobbi. Sto anche pensando ad un breve viaggetto per Capodanno, io e lei davanti un caminetto scoppiettante a fare l’amore…

Frena, Cullen, frena. Raffredda i bollenti spiriti. Facile a dirsi… A volte mi sembra di impazzire per quanto la desidero. E sapere che trascorreremo la notte soli a casa sua non mi aiuta di certo. Ma quando ho saputo che Charlie aveva il turno in centrale, non potevo certo lasciarla sola. Devo semplicemente evitare di saltarle addosso ricordandomi la cosa più importante: rendere Bella felice. Sento la porta aprirsi e mi piombo in casa, finalmente!

 

-   Accidenti, fa un freddo pazzes… – mi blocco non riuscendo a continuare. Sono troppo impegnato a guardare Bella avvolta in uno striminzito accappatoio che non le copre neanche mezza coscia, per poter parlare. Com’era il discorso su raffreddare i bollenti spiriti? Altro che frenare gli ormoni! Il mio Eddy è già sull’attenti! Sono appena entrato e già mi sono imbambolato…

-   Scusami, ho fatto tardi. – esclama la mia ragazza mezza nuda dandomi un veloce bacio sulle labbra. Troppo veloce.

Capisco subito che è in imbarazzo. Lo vedo da come continua a mordersi il labbro inferiore e da come stringe nervosamente la cintura di spugna. Prima cosa da fare: mettere Eddy a cuccia. Seconda cosa: alleggerire l’atmosfera iniziando a stuzzicarci. Sembra un contro senso ma in questo modo riesco a mettere Bella subito a suo agio.

-   Ammettilo, ti diverti. – affermo togliendo il giubbetto e cercando di concentrarmi sui suoi occhi e non sulle sue gambe.

-   Mi diverto?

-   Si, ci hai preso gusto a farti vedere in accappatoio e a sedurmi.

Bella arrossisce ma subito dopo sorride maliziosa. Ecco, ci siamo.

-   Se avessi voluto sedurti, ti avrei accolto in un altro modo…

-   Ah si? Sentiamo!

-   Dunque… Avrei potuto far cadere l’accappatoio inavvertitamente a terra mostrandoti cosa c’è sotto. – sussurra stringendosi a me e accarezzandomi le braccia.

Deglutisco a fatica. Mannaggia a me e alle mie stupide idee. Eddy è più che sveglio che mai.

-   Non ricordo se ho indossato l’intimo oppure no.

Santa pazienza, aiutami tu… Non credo proprio che riuscirò a resisterle ancora a lungo.

-   E poi chissà… Forse avresti anche potuto toccare qualcosina. – e così dicendo Bella lascia scivolare un po’ l’accappatoio scoprendo le spalle.

Oh cavolo… Sarà una lunga serata.

 

Fine prima parte!!! Non volevo lasciarvi sul più bello, ma non ho resistito!

Come vi sembra? Io continuo a non esserne molto convinta, ma l’importante per me era tornare a scrivere. Fatemi sapere cosa ne pensate, per me è fondamentale!

IMPORTANTISSIMO!! GRAZIE PER LA PAZIENZA!!! :D

Grazie anche a tutti coloro che hanno inserito La chiave che può aprire tutte le porte dell'impossibile... L'AMORE tra le storie preferite, chi tra le seguite e chi tra quelle da ricordare! E grazie anche a che legge semplicemente!

Un bacione! A presto!

QUESTI PERSONAGGI NON MI APPARTENGONO, SONO DI PROPRIETA’ DI STEPHENIE MEYER. QUESTA STORIA E’ STATA SCRITTA SENZA ALCUN SCOPO DI LUCRO.

 

 

 

 

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Capitolo 23
*** Cap. 22 - Così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno. ***


Buon pomeriggio a tutti! Come promesso, ho aggiornato abbastanza presto! Ce l’ho messa tutta ragazzi! Ho approfittato di ogni mezzora di nanna del mio piccolo!

Ed eccomi qui con la seconda parte della serata di Edward e Bella a casa Swan! Cosa succederà?

Sarò ripetitiva ma vi prego: fatemi sapere cosa ne pensate, sta volta ci tengo più che mai perché ho vissuto ogni singola parola che ho scritto e non riuscivo a smettere. Forse il capitolo è troppo lungo, ma ho preferito non dividerlo in due per ricompensarvi di tutti i mesi in cui mi avete aspettato.

Prima di lasciarvi alla lettura, ci tengo a ringraziare i 7 angioletti (Giulia_Cullen , paride ,  Nicosia  , flora55 , edwardina twalentina , bell ,  Lullaby89) che hanno recensito quello precedente. Vi ho già ringraziato rispondendovi singolarmente, ma non posso non farlo ancora! Le vostre parole hanno significato tanto per me! Vi dedico il capitolo!

Mi dispiace non aver risentito molte di voi che prima seguivano sempre la ff con entusiasmo, ma posso capire se dopo tutto questo tempo siete rimaste deluse. Sappiate solo che mi dispiace ragazze e vorrei tanto risentirvi ancora.

Ma veniamo a noi! O meglio alla situazione interessante con cui avevamo lasciato Edward e Bella! Lo ripeto: spero vi piaccia il seguito, fatemi sapere! ;)

Un abbraccio grande e grazie ancora per il vostro appoggio e per la pazienza!

Vanessa

La chiave che può aprire tutte le porte del'impossibile....l'amore

Cap. 22 – “Così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.”

Pov Bella

 

-    E poi chissà… Forse avresti anche potuto toccare qualcosina.

Ditemi che non l’ho detto davvero. Ditemi che non ho abbassato di proposito l’accappatoio scoprendo buona parte delle spalle e mostrando il reggiseno. Ditemi che non l’ho fatto.

Oh si, che l’hai fatto cara Bella. Lo sguardo eccitato e sorpreso di Edward me lo conferma. I suoi occhi si stanno sforzando di restare fissi nei miei, ma so benissimo che muoiono dalla voglia di guardarmi altrove. Mi sta osservando come se fossi la cosa più incantevole di questa terra, trasmettendomi tutto il suo desiderio, aumentando il mio di riflesso. Santo cielo, che fine ha fatto la mia timidezza? Non so dove sto trovando il coraggio di sedurlo in questo modo, so soltanto che tutte le paure e le incertezza di qualche ora fa sembrano scomparse. Mi è bastato vederlo per percepire dissolversi ogni paranoia e dubbio, per sentirmi a mio agio. Per essere me stessa.

Edward si sta avvicinando verso di me, senza mai abbandonare i miei occhi.

-   Bella?

-   Si?

-   Basta giocare. – e in un attimo la sua bocca è sulla mia.

Passionale. Avida. Bramosa. L’intensità di questo bacio è tale da farmi dimenticare persino come mi chiamo. Le nostre lingue iniziano subito una dolce battaglia d’amore. Le mie mani corrono tra i suoi capelli, afferrandoli, scompigliandoli, mentre le sue mi stringono a sé iniziando poi ad accarezzarmi la schiena su e giù. Attraverso il suo tocco, sento tutto il suo desiderio, specchio del mio. Nonostante Edward mi stia toccando sopra la spugna dell’accappatoio, mi rendo conto che è una presa diversa dalle altre volte, ancora più passionale e coinvolgente, e la mia pelle sembra bruciare. Soprattutto quando con le labbra scende a lambire il collo, le clavicole, l’incavo dei seni… lasciando scie infuocate dietro di sé. Se continua così non so dove andremo a finire. Ma non mi interessa. Lo voglio, lo voglio da impazzire.

-    Sei bellissima.

Il sussurro roco di Edward riesce ad incendiarmi ancora di più. Le mie mani abbandonano i suoi capelli per scivolare sotto l'orlo della sua maglia nera. Accarezzo la pelle nuda della sua schiena, sentendola ricoprire di brividi. Il mio cuore sembra impazzire tanto batte veloce. Continuo a far scorrere la mano lungo la spina dorsale mentre percepisco il corpo di Edward sussultare. Avverto le sue mani stringere con più forza la spugna dell’accappatoio che mi ricopre mentre la sua bocca torna avida sulla mia. Inconsapevolmente, ci stiamo avvicinando al divano, Edward mi sta spingendo all’indietro, senza che io opponga nessuna resistenza. E come potrei? Le sensazioni che mi attraversano sono potentissime, non ho mai provato niente di simile.

Lo squillo del telefono ci fa sobbalzare. Edward interrompe il nuovo percorso di baci che aveva intrapreso per guardarmi interrogativo. Io non riesco ad allontanarmi da lui neanche un attimo, figuriamoci se voglio rispondere.

-   Ignoralo. – mormoro con un filo di voce che non sembra neanche più la mia.

Torno poi ad accarezzargli il petto, esplorando le linee dei suoi addominali sotto la maglia. Edward sospira chiudendo gli occhi e vederlo così abbandonato alle mie carezze è una visione unica, capace di infiammarmi ancora una volta di più. Torniamo a baciarci, se possibile, con ancora più passione di prima.

Il telefono ha smesso di suonare. Meglio così. Ma non faccio in tempo a rilassarmi completamente che il bip della segreteria cattura la mia attenzione:

“Bells, sono papà. A quanto pare sei uscita. Quando torni, chiamami, non farmi stare in pensiero. Tanto immagino che verrà Edward a farti compagnia. Sempre ammesso che non sia già lì e che siate troppo occupati per rispondermi… Meglio non pensarci. Chiamami tesoro, ti voglio bene.”

Edward si allontana subito da me come scottato, irrigidendosi e guardandomi in maniera buffissima. Scocciata, direi. Ma anche spaventata. Decisamente! So bene quanto Charlie lo intimidisce. Non riesco a trattenere un sorriso ricordandomi tutte le occasioni in cui papà si diverte a metterlo in soggezione.

-   Non c’è niente da ridere. Hai sentito cosa ha detto tuo padre?

-   Oh si, direi che ci ha preso in pieno!

-   Appunto… non mi stupirei se ci fosse qualche telecamera nascosta…

-   Edward, non essere ridicolo!

-   Tsè! Ti ricordo che me l’ha detto chiaramente che non mi avrebbe perso di vista neanche un attimo.

Beh, questo è vero. Charlie ha saputo di me e Edward praticamente da subito. Ero ancora a casa Cullen, il giorno dopo il nostro primo appuntamento sotto le stelle. Rammento perfettamente la scena. Sorrido, tornando con la mente a quei momenti.

 

 Flashback

-   Allora Bellina, hai già fatto conoscenza con l’amichetto delle parti basse di mio fratello?

-   Emmett!!!!

Scoppio a ridere per l’ennesima volta. Oggi non faccio altro e ormai ho perso il conto di tutti i miei sorrisi, sono talmente felice che ridacchio da sola. Ovviamente è tutto merito di Edward. Da quando ieri ha confessato di amarmi, da quando mi ha baciato con dolcezza e passione, da quando questa mattina mi ha preparato la colazione… Mi ha coperto di attenzioni tutto il giorno, soprattutto in presenza di Alice, Rosalie, Jasper ed Emmett. E proprio quest’ultimo si diverte a stuzzicarlo, continuando a fare battute e allusioni. Ma è talmente simpatico che ormai non mi imbarazzo più! Stiamo mangiando cibo cinese in salotto, seduti per terra, tutti e sei, e naturalmente l’argomento principale di conversazione siamo io ed Edward.

-    Non fare il timido, fratellone! Dai, Bellina, raccontaci!

-    No, Emmett, non ho ancora conosciuto nessun amichetto di Edward.

-    Ma lo farai presto?

-    Emmett, piantala! – interviene Rosalie dandogli uno scappellotto in testa.

-    Perdonalo, c’è stato qualche problema alla nascita. – mormora Edward spostandomi dolcemente una ciocca di capelli dal viso. Gli sorrido, incapace di fare altro.

-    Ma come siete cariniiiii! – urla Alice battendo le mani. – Dobbiamo festeggiare!

-    Fammi indovinare… – esclama Jasper – stai per proporre un po’ di shopping?

-    Ma certo amore! E anche una bella serata in discoteca sabato prossimo!

-    Splendida idea! – acconsente Rosalie mentre Edward mi chiede se mi piace ballare.

Non faccio in tempo a rispondere che Alice prende la parola al posto mio:

-    Ovvio che le piace ballare, vero Bella? E poi devi marcare il territorio mia cara!

-    Marcare il territorio?

-    Ah-ah! Tutte le ragazze di Forks e dintorni devono sapere che Edward Cullen non è più sulla piazza!

Mi volto ad osservare Edward in seguito alla spiegazione di Alice. Lui sta scuotendo la testa e dopo avermi preso la mano, mi sussurra dolce:

-    Non abbiamo bisogno di dimostrare niente a nessuno ma tutti sapranno presto che adesso sono felicemente impegnato.

Felicemente impegnato. Con me. Sorrido ma non riesco a dire niente perché le labbra di Edward sono subito sulle mie in un tenero bacio. So che ci stanno guardando e sento qualcuno di familiare schiarirsi la voce più volte ma non mi interessa, sto talmente bene che non interromperei questo momento per niente al mondo.

-    Bells, insomma!

Oh-oh. Questo era il vocione di mio padre. Percepisco Edward irrigidirsi e staccarsi subito da me. Mi volto di scatto e all’ingresso vedo Esme, Carlisle e Charlie. i primi due ci sorridono complici mentre mio padre… Ha un colorito piuttosto acceso, ecco.

-    Mi spiegate cosa sta succedendo?

-    Su, vecchio mio, era palese che tra i nostri ragazzi c’era del tenero.

-    Carlisle, tuo figlio ha messo la lingua dentro la bocca di mia figlia.

Se non sentissi Edward completamente terrorizzato al mio fianco, mi metterei anche a ridere. Spero solo che Emmett non faccia qualche battuta delle sue. Sarà meglio intervenire.

-    Papà, noi…

-    Ispettore Swan, mi sono innamorato di Bella. Tutto qui.

L’ha detto sul serio? Edward ha davvero confessato a mio padre di amarmi? Alterno lo sguardo tra i due che si stanno fissando silenziosi finché ad un certo punto mio padre scoppia a ridere.

-     Ragazzo mio, trattamela bene.

Edward sorride annuendo, dopo aver tirato un bel sospiro di sollievo.

-    Certo.

-    Perché se non me la tratti bene, te ne pentiresti, capito Edward? Ti tengo d’occhio. Bells, volevo farti una sorpresa, a quanto pare tu l’hai fatta a me. Da quanto va avanti?

-    Da poche ore, papà. Non fare il drammatico. Te ne avrei parlato una volta tornata a casa.

-    Su, Ispettore, stia tranquillo! – esclama Emmett facendo sbiancare me e Edward – Bella non ha ancora conosciuto l’amichetto di Edw… – Jasper interviene prontamente tappandogli la bocca. Per fortuna.

-    Vieni Charlie, ti offro un caffé.

-    Sarà meglio una camomilla, Esme, grazie. – e così dicendo vanno in cucina mentre noi ragazzi scoppiamo a ridere.

Accarezzo la mano di Edward, ringraziandolo e bisbigliandogli:

-    Anch’io sono innamorata di te.

Fine flashback

 

-    Bella? Ti sei incantata?

Torno con la mente al presente, agli occhi blu di Edward che mi osservano scettici. Al suo profumo di uomo. Al suo corpo ancora addossato al mio. Quanto è bello… Se penso a quello che stava per succedere tra noi… Era un momento così magico! Mannaggia a papà e al suo tempismo.

-    Sarà meglio che richiami tuo padre. Anzi no, prima vai a vestirti, potrebbe sbucare dalla porta da un momento all’altro. – esclama serio distaccandosi da me e sistemandosi la maglia.

Lo osservo indispettita per essersi allontanato così in fretta e aver interrotto il contatto dei nostri corpi. Pazienza, abbiamo tutta la sera. E la notte… Sempre che il mio fidanzato non si sia spaventato al punto da restarmi a distanza!

-    Edward, sai bene che mio padre ti adora.

È vero. Non lo dice apertamente ma Charlie è stato il primo ad essere contento della nostra storia. D’altronde, sa che è merito di Edward se adesso sono così felice e gli sarà sempre riconoscente per questo.

-    Si, come no, soprattutto se mi trova sopra di te mezza nuda! – esclama facendomi l’occhiolino. – Bella, tesoro, vai a cambiarti, prendi freddo.

-    Prima non mi sembravi tanto preoccupato dal fatto che potessi raffreddarmi…

-    Ero distratto. E poi, ad essere sincero, lo sto dicendo per me: sei una tentazione troppo forte. – bisbiglia sorridendomi dolce e accarezzandomi una guancia. Sorrido anch’io, decidendomi ad alzarmi.

-    Ok, farò la brava. Vado in camera, intanto tu cerca le telecamere così questa sera non avremo altre interruzioni! – scherzo ridendo ancora mentre salgo le scale.

-    Un po’ più a destra. – suggerisco guardando Edward mettere l’ultima decorazione rimasta. 

-    Così?

-    Si, può andare. Anzi no, meglio più a sinistra. – esclamo trattenendo a stento le risate consapevole che la pazienza di Edward stia per finire.

E’ trascorsa circa un’ora da quando ci siamo messi a fare l’albero di Natale, direi che è volata tra scherzi, baci, chiacchiere. Mi sono proprio divertita, del resto qualsiasi cosa fatta insieme mi fa stare bene e l’albero è davvero bello. Manca giusto qualche ritocco qua e là.

Edward mi rivolge un’occhiata scocciata e ammonitrice allo stesso tempo.

-    Bella… non pensavo potesse essere così snervante fare l’albero di Natale con te. E pensare che sono allenato con Alice…

-    Sai che ti dico tesoro? Spostala più in alto, si.

-    Dai, amore, sto scherzando. Lo sai che ti amo così come sei. Ritardataria, perfezionista, precisina… Prima che cominci a replicare, hai parlato con tuo padre della vigilia?

-    Si, papà accetta l’invito volentieri. Adora la cucina di tua madre.

-    Ma anche tu sei un’ottima cuoca.

-    Cerchi di recuperare con qualche complimento, adesso?

-    Nah. Sono davvero felice di trascorrere il Natale insieme.

-    Anch’io Edward, grazie. Non so cosa farei senza di te. – confesso tornando seria.

È spaventosamente vero, non riesco più ad immaginare la mia vita senza di lui. Edward sa bene quanto sia triste per me e per Charlie festeggiare senza il nostro Samuel e sta facendo di tutto per starmi accanto, così come la sua famiglia. Un esempio tra tanti: ci hanno invitato per il Cenone del 24, sapendo che altrimenti saremmo rimasti soli. Mi manca mio fratello. Lui adorava il mese di dicembre.

Sento Edward accarezzarmi il viso dolcemente, non so quando si è avvicinato, so solo che appoggio la mia guancia sul palmo della sua mano. Mi tranquillizza, mi rende serena, mi fa sentire amata.

-    Io sarò sempre al tuo fianco, Bella.

-    Lo so.

-    Tesoro?

-    Mmmh?

-    Ho tanta fame. – esclama facendomi gli occhi dolci e lo sguardo da cucciolo – Che mi hai preparato di buono?

Sorrido riconoscente, consapevole che sta cercando di distrarmi, e andiamo verso la cucina ancora abbracciati.

-    Ti va se parliamo un po’?

Dopo aver cenato tra una risata e l’altra, siamo venuti in camera mia.

Per guardare un dvd, mica per altro. È per questo che mi sono rinchiusa in bagno a lavare i denti e tutto il resto circa una decina di volte. Per non parlare dell’indecisione su cosa mettermi per la notte. Dopo molti tentennamenti, alla fine ho optato per il mio pigiama lilla preferito. Sembra una tuta ed è semplicissimo. Appena appena scollato. Beh, un po’ più di appena appena. Ed ora siamo sdraiati nel mio letto, vicini. Chissà di cosa vuole parlarmi Edward.

-    Non ti piace il film?

-    Si, ma… vorrei proporti una cosa e non resisto più dalla voglia di dirtela.

Mi volto interessata per guardarlo negli occhi, Edward mi sta fissando sorridendomi. Annuisco, curiosa di scoprire di cosa si tratta.

-    Stavo pensando… che ne dici se facciamo un viaggetto a Capodanno? Soltanto io e te. Oppure con gli altri, se preferisci. Ti va?

-    Certo che mi va! – esclamo entusiasta. Un viaggetto… E’ un’idea bellissima! Tra le braccia di Edward sarebbe splendido festeggiare il nuovo anno anche dentro una cantina, ma partire insieme… beh, sarebbe fantastico! – E dove ti piacerebbe andare?

-    In montagna. Ma se vuoi andare da qualche altra parte, per me va bene tutto!

-    In montagna va benissimo! Ho sempre sognato trascorrere il Capodanno tra la neve!

-     Perfetto allora! – esclama sorridendomi raggiante per poi baciarmi di slancio. - Ho trovato in Internet un albergo davvero carino! Volevo farti una sorpresa perciò ho iniziato a dare un’occhiata, poi però ho pensato fosse meglio chiederti cosa ne pensassi così puoi parlarne con Charlie.

-     Ti ho già detto che sei meraviglioso? – bisbiglio accarezzando il contorno delle sue labbra con un dito e perdendomi nel blu dei suoi occhi.

-     No, oggi ancora no.

-     Sei meraviglioso. E ti ho detto che ti amo?

-     Questo si, ma non è mai abbastanza.

-     Vedrò di recuperare allora. Ti amo.

-     Anch’io Bella. Tanto. – E torniamo a baciarci dolcemente.

Mi accoccolo poi meglio sul suo petto per riprendere a guardare il film anche se la mia concentrazione è tutta da un’altra parte… Capodanno sulla neve con il mio Edward! Sarà bellissimo! Credo che Charlie non sarà molto contento. Ma no, saprò convincerlo. E forse farà un po’ freddo, ma non mi sembra il caso di portare il piagiamone di pile! Anzi, devo chiedere ad Alice e Rosalie di darmi una mano con la valigia. O forse no, sicuramente la riempirebbero di completini intimi seducenti!

-     Bella… un’altra cosa.

La voce di Edward interrompe il flusso disordinato dei miei pensieri. Mi volto a guardarlo ancora, il suo volto è serio e sembra… imbarazzato.

-    Dimmi.

-    Posso prenotare due camere se preferisci. Cioè, voglio dire, anziché una matrimoniale, se ti senti più a tuo agio con due singole non esitare a dirmelo. E anche sta sera, non dobbiamo dormire per forza insieme, ecco. Posso adattarmi benissimo sul divano. Non voglio forzarti a…

-    Edward… Non dire sciocchezze. Voglio dormire abbracciata a te, sta notte e tutte le altre occasioni che si presenteranno.

Edward mi sorride ancora per poi stringermi a sé teneramente, permettendomi di aderire meglio al suo petto. Con la mano mi accarezza il braccio e poi il fianco, su e giù, in una lenta e dolce tortura, procurandomi dolci brividi. È incredibile come riesce sempre a suscitare mille emozioni diverse con semplici gesti. Mi sento completamente rilassata e amata. Sospiro ad occhi chiusi, godendomi appieno le sue coccole.

-     Bella? Posso farti una domanda?

-     Ah-ah. – rispondo continuando a bearmi della sensazione di benessere dovuta alle sue carezze e coccole.

-     Parlami del tuo ex. Mi sembra si chiamasse Adam.

Eh? Apro gli occhi, scocciata. Che c’entra Adam adesso? Stavamo così bene! Sospiro nuovamente, di certo non di beatitudine sta volta. Anzi. Però sono consapevole che prima o poi avremmo parlato delle reciproche relazioni precedenti.

-     Si, Adam, ma…

-     Mi hai detto che siete stati insieme un anno.

-     Più o meno. Edward, dove vuoi arrivare?

-     Beh, vorrei chiederti… fino a che punto… a livello intimo, intendo…

-     Oh. – arrossisco, capendo finalmente cosa sta cercando di chiedermi. Logico. Sapevo che prima o poi ne avremmo parlato. Cerco di mettere da parte l’imbarazzo ed essere sincera:  – Con lui ho vissuto la mia prima volta.

-     Ah. Fantastico. – esclama interrompendo le sue carezze e irrigidendosi.

Mi allontano, alzandomi su un gomito per cercare il suo volto. Nonostante il buio, lo intravedo ad occhi aperti, rigido, mentre guarda un punto indefinito del soffitto. Si è innervosito. Non mi aspettavo un simile comportamento… E poi che diavolo significa:

-     Fantastico?

-     Scusami, non volevo reagire così. Lo immaginavo, ma una parte di me ci sperava.

-     Avresti preferito che fossi vergine?

-     Sincero? Si. – ammette Edward puntando i suoi occhi nei miei.

Restiamo a fissarci in silenzio, come facciamo spesso, cercando di interpretare le nostre reazioni e pensieri.

-     Non fraintendermi, Bella. Siete stati insieme per molto tempo, è normale che sia successo. È che… sono geloso, tremendamente geloso. Mi da fastidio pensare che un altro ti abbia baciata, accarezzata, toccata… Ti abbia avuta. Hai condiviso così tante cose con questo tizio che…

-     Edward, finiscila. Sento di aver condiviso molte più cose con te che con nessun altro. Tu hai conosciuto la Bella fragile, sfiduciata, disperata. E mi hai amato lo stesso, rispettando i miei tempi. Credo di essermi innamorata di te fin da subito e… io ti amo da impazzire. Ti assicuro che quello che ho provato per lui non è neanche lontanamente paragonabile a quello che provo per te.

Il sorriso che Edward mi rivolge vale più di mille parole. La sua mano torna ad accarezzarmi il fianco mentre con l’altra mi abbraccia riportandomi sul suo corpo dove aderisco perfettamente.

-    Tra le tue braccia mi sento a casa. – confesso sincera inspirando il suo profumo.

-    Ed è tra le mie braccia che dovrai stare sempre. – replica aumentando la stretta e dandomi un dolce bacio tra i capelli.

 -    Sei davvero geloso?

-    Non immagini quanto.

Sapessi io. Vorrei confidargli quanto sia folle la mia gelosia nei suoi confronti ma preferisco tenerlo per me. Sono consapevole di quante ragazze vorrebbero Edward al loro fianco. Chissà quante lo hanno avuto. No Bella, non chiederglielo. Essere al corrente delle sue esperienze passate servirebbe solo ad aumentare le mie insicurezze. Non lo fare.

-    Ora tocca a te.

Fatto. Brava Bella. Nonostante il buon senso, le parole sono uscite da sole, guidate da una curiosità e da una smania di conoscere troppo forti.

-    Cosa vuoi sapere?

-    Comincia con la tua prima volta.

-    È successo con Tania.

Il tono di voce con cui Edward mi parla sembra pacato, tranquillo. Ma conoscendolo so che è un po’ nervoso. Continua ad accarezzarmi il fianco mentre io già mi sento soffocare. Tania. Calma, Bella, stai calma.

-     La stessa Tania con cui poi ti sei messo insieme? – riesco a domandare in un sussurro.

-     Si, ma non ho mai provato niente di serio per lei. Mi incuriosiva, tutto qui. Non sapevo cosa fosse l’amore prima di incontrarti.

-     E con quante ragazze sei stato?

Ma brava, bella domanda. Lui ti dice che non ha mai amato nessuna prima di te e tu cosa fai? Cerchi di farti del male.

-     Bella… Non stai dicendo sul serio.

-     Non vuoi rispondermi?

-     Non è questo, ma non credo…

-     Sono così tante?

-     No.

Edward non aggiunge altro ed io rimango in silenzio, non sapendo cosa dire. Non saranno tante, ma non saranno neanche poche. Ho paura, paura di sembrargli un’imbranata quando arriverà il nostro momento, paura che possa fare confronti. Non riesco a fare a meno di immagine il mio Edward con… quelle. E mi sto chiudendo a riccio.

Puntellandosi con i gomiti, Edward si sposta sopra su di me, puntando i suoi occhi nei miei.

-     Bella, a cosa stai pensando?

-     A niente.

-     Non è vero.

Abbasso lo sguardo non riuscendo a fare altro, ma Edward mi rialza il viso con un dito costringendomi a guardarlo ancora.

-     Si contano sulle dita di una mano, Bella.

Cinque? Non credo, lo sta dicendo solo per rassicurarmi. Piantala Bella, non essere sciocca, che importanza ha? È successo tanto tempo fa, non ci conoscevamo nemmeno. Non puoi essere gelosa di quello che è passato così come Edward non deve esserlo di Adam. Non rovinare tutto.

Edward inizia a baciarmi, io contraccambio il bacio ma la mia mente continua a viaggiare altrove.

-    Sei tesa, rigida. Bella, amore, cosa c’è che non va?

I nostri sguardi si allacciano nuovamente. Iniziamo a comunicare in silenzio ancora una volta, nella semi oscurità della mia camera, vicini nel mio letto. Mi concentro nei suoi occhi proprio come lui sta facendo con i miei. Vi leggo perplessità, timore, desiderio e tanto, tanto amore. Sospiro, lui è il mio Edward, il ragazzo che è riuscito ad abbattere ogni mia barriera, che mi ha aiutata giorno dopo giorno a superare il dolore, che mi è sempre vicino e che mi ama. Si, mi ama. Non ho nessun dubbio su questo. Non ha senso essere preoccupati del passato, l’unica cosa che conta è che è mio. Solo e soltanto mio.

-    Se ti dicessi che non hai motivo di essere gelosa di nessuna mi crederesti?

Sorrido leggermente alle sue parole. Mi conosce troppo bene, ha capito subito il motivo del mio turbamento.

-    Se ti dicessi che quello che ho provato con le altre non si avvicina neanche lontanamente a quello che provo con un tuo semplice bacio, mi crederesti? Se ti dicessi che ti voglio da impazzire e che vorrei fare l’amore con te come non ho mai desiderato prima, mi crederesti?

In una frazione di secondo, sento il mio cuore battere all’impazzata, il respiro diventare più affannoso, gli occhi inumidirsi e farsi lucidi. Pazzesco come Edward riesca ogni volta ad abbattere le mie barriere difensive. Mi desidera. Desidera me, nessun’altra. Deglutisco a fatica per poi mordermi il labbro inferiore. Dovrei dire qualcosa, qualsiasi cosa, ma non sono ancora in grado di parlare. Riesco solo ad avvicinare il mio viso al suo per baciarlo dolcemente. Edward non si tira indietro, anzi, risponde al bacio con dolcezza e man mano con passione crescente.

-    Ti credo... – riesco finalmente a rispondere quando lui inizia a sfiorarmi il collo con le labbra. Lo sento sorridere sulla mia pelle, mentre va a mordicchiarmi il lobo dell’orecchio.

-    …e ti voglio anch’io, come non ho mai desiderato nessuno.

-    Oh Bella… – bisbiglia Edward posizionandosi meglio sopra di me e solleticandomi la pelle del collo con il suo respiro – non immagini quanto ti desidero ma… voglio che quando accadrà tu sia completamente sicura e che non ci siano ombre con noi. Soltanto noi due. Senza fretta e… –  

Mi tuffo nuovamente sulle sue labbra senza lasciargli finire la frase. Perché non serve, ho capito benissimo cosa intende proprio come lui ha capito benissimo me. Voglio unirmi ad Edward in tutti i sensi ma se accadesse sta sera, dopo le confidenze che ci sono state tra noi, non sarebbe… perfetto, completamente nostro. E lui l’ha capito. È per questo che non posso fare a meno di ricordagli che:

-    Ti amo.

-    Anch’io Bells. – risponde sorridendomi sghembo per poi tornare subito serio accarezzandomi il fianco fin sotto l’attaccatura dei seni. – Vorrei coccolarti un po’… – mormora continuando a toccarmi e a guardarmi con intensità e desiderio.

Ecco il mio cuore impazzire un’altra volta per quanto batte veloce. Tutta l'eccitazione accumulata nel pomeriggio sembra esplodere improvvisamente. Edward va a baciarmi il collo, sa quanto mi piace. Sospiro, abbandonandomi alle sue carezze. Sono come creta da modellare sotto le sue mani.

-    Rilassati Bella…

Mani che in questo momento viaggiano delicate sotto la mia maglia, facendomi fremere.

-    Lascia che mi prenda cura di te.

Oddio.

Non capisco più niente. Sento solo la voce sensuale di Edward, le sue mani sfiorarmi il seno, la sua eccitazione premere contro la mia gamba. E un fuoco nel mio basso ventre.

-    Posso? Posso dimostrarti quanto ti voglio?

Posso? Devi! Puoi farmi tutto, qualsiasi cosa… No, Bella, non rispondergli così.

-    Puoi fare quello che vuoi.

Appunto. Come non detto. Mi costringo ad aggiungere:

-    Ma anch’io voglio coccolarti... Anch’io voglio prendermi cura di te. – mormoro arrotolando la sua maglia e sfilandogliela.

Edward mi lascia fare, bello più che mai a petto nudo. Si sposta poi sul letto facendo scivolare i palmi delle mani sotto il mio corpo, attirandomi a sé con forza. La mia maglia raggiunge presto la sua per terra. E poi torna a baciarmi. Con una passione ardente e incontrollata, facendomi dimenticare qualsiasi cosa provata fino ad ora. Ci siamo soltanto noi, lo schiocco delle nostre labbra che si divorano a vicenda, i nostri gemiti e sospiri spezzati.

Con una nuova calma, Edward si allontana dalla mia bocca per dedicarsi al mio collo. Inizio a stringere i suoi capelli con vigore mentre le sue mani giungono sulla mia schiena per giocherellare con il gancetto del reggiseno fino a slacciarlo. Dovrei esserne imbarazzata o a disagio, ma non provo nulla di tutto questo. Il modo in cui Edward mi sta guardando mi fa sentire desiderata e attraente come mai mi sono sentita, il suo sguardo penetrante riesce ad infuocarmi ancor più di desiderio e dalla voglia di appartenergli.

-    Ti ho già detto che sei bellissima? – sussurra roco mentre il suo bacio scende sempre più in basso.

La sua lingua non trascura neanche un centimetro di pelle, soffermandosi sulla clavicola, sui seni, sui capezzoli… E più giù, sempre più giù, facendomi gemere e sospirare.

È come se ogni senso di Edward fosse concentrato soltanto su di me.

Come se le sue labbra fossero nate apposta per depositare dolci, eccitanti baci sul mio addome, sul mio ombelico.

Come se fosse in grado di leggermi nel pensiero, sapendo esattamente cosa fare, come farmi impazzire, cosa dire:

-    Sei mia, Bella, solo e soltanto mia.

-    Si, soltanto tua. Edward… Ho bisogno di te.

Sconvolta dalla verità delle mie stesse parole, anche le mie mani diventano più audaci, avventurandosi sotto i suoi pantaloni della tuta per poi tornare all’allacciatura e scioglierne il cordino annodato.

-    Oddio Bella…

Anche le sue dita si insinuano sotto il mio pigiama, accarezzandomi l’interno coscia, facendomi gemere. Le nostre gambe si intrecciano subito dopo, nude, senza più la stoffa dei pantaloni tra loro scaraventati chissà dove.

 E continuiamo così, prendendo confidenza con i nostri corpi, donandoci piacere con le rispettive intime carezze, perdendoci in un vortice di emozioni indescrivibili. Sconvolgenti.

Semplicemente amandoci, come se esistessimo soltanto noi.

Abbracciandoci, con il respiro affannato e il cuore che vola per l’intensità del momento che abbiamo condiviso.

Sorridendoci, dopo la nuova complicità e intimità raggiunta.

Guardandoci negli occhi, come facciamo sempre ma leggendo dentro i nostri sguardi ancora più sentimento.

Combattendo contro la stanchezza e il sonno che stanno prendendo il sopravvento, desiderando che questa notte non finisse mai.

-     “Così ti amo… Così vicino che la tua mano sul mio petto, è mia; così vicino che si chiudono i miei occhi col tuo sonno.”

-     Oddio Edward… Sono i miei sonetti preferiti.

-     So che ti piace Neruda. Quando ho letto queste parole, le ho trovate perfette per noi.

-     Si, amore, perfette per noi.

 

Voilà! Come vi sembra la seconda parte della serata? Soddisfatti? Contenti? Delusi?

Beh, il capitolo è piuttosto ricco, è nato da solo e ancora una volta spero che vi sia piaciuto, non so dire di più, so solo che io mi sono appassionata scrivendolo e questa per me è la cosa più importante.

A tratti mi sono divertita, pensando al rapporto tra Charlie ed Edward, inserendo la simpatia di Emmett, e facendo punzecchiare la nostra coppia preferita.

In altri momenti mi sono rattristata, pensando a tutti coloro che trascorreranno le feste Natalizie (ma non solo) senza una persona cara. E soprattutto mi sono emozionata, citando Pablo Neruda, che adoro, e parlando semplicemente di Amore.

Sono tornata ad immedesimarmi nella storia, e sono più soddisfatta.

Fatemi sapere cosa ne pensate, il vostro parere è fondamentale e le vostre parole riescono a trasmettermi tanta energia e voglia di continuare!

Beh, oggi non riesco a smettere di scrivere, scusate se sono stata troppo monotona e ripetitiva!

Vi mando un altro abbraccio,

Vane

QUESTI PERSONAGGI NON MI APPARTENGONO, SONO DI PROPRIETA’   DI STEPHENIE MEYER. QUESTA STORIA E’ STATA SCRITTA SENZA ALCUN SCOPO DI LUCRO.

 

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Capitolo 24
*** Cap. 23 - Rivedendoti... ***


Tra 10 giorni è Natale!!! Ed eccomi qui, con un nuovo capitolo. Ho fatto di tutto per riuscire ad aggiornare, è il mio modo per farvi i miei più cari auguri di buone feste e per ringraziarvi di cuore per il sostegno che mi date. Sono ripetitiva, lo so, ma più leggo le vostre recensioni, più mi viene voglia di scrivere. È troppo importante per me sapere di essere riuscita a trasmettervi qualcosa, perciò fatemi sapere! Il tempo a mia disposizione è talmente poco ma ultimamente sto trovando una grande carica nella scrittura che mi costringo a trovarlo. Ci sto mettendo tutta me stessa ma ho davvero bisogno delle vostre parole. In ogni caso, grazie!

Tornando al capitolo, beh… siamo al 24 dicembre. Vi lascio alla lettura, sperando davvero vi piaccia e ci vediamo di sotto!

La chiave che può aprire tutte le porte del'impossibile....l'amore

Cap. 23 – Rivendendoti…

Pov Bella

  

-   Mamma, mamma! Aspetta! Non possiamo ancora iniziare a mangiare!

-   E perché mai, amore?

-   Perché nel cielo non si vedono ancora le stelle! Dobbiamo attendere che se ne veda almeno una!

-   Samuel, non essere sciocco!

-   Non sono sciocco! In Polonia la tradizione vuole che la sera della vigilia di Natale non si debba iniziare la cena sino a quando non compare in cielo la prima stella.

-   Samuel per piacere, vieni a tavola che si raffredda tutto.

-   No mamma, io aspetto la stella!

-   Anch’io aspetto la stella!

-   Oh Bella! Non ti ci mettere pure tu!

-   Io non mangio senza Samuel, se lui vuole aspettare la stella, io gli faccio compagnia!

Non riesco ad impedire ad una lacrima di scendere dal mio viso. Ricordo perfettamente quel giorno, e se chiudo gli occhi mi sembra di tornare indietro nel tempo, a quando avevo dieci anni e indossavo la mia gonnellina preferita di ciniglia rosa. Rivedo me stessa bambina raggiungere mio fratello poco più grande vicino al davanzale della cucina. Lo rivedo sorridermi e prendermi la mano, complici, uniti, affiatati più che mai sin da piccoli. Il cielo era nuvoloso quella sera, e rivedo quei due bambini rimanere fiduciosi davanti la finestra guardando in alto senza stancarsi di aspettare. Quando intravidero una stella, li rivedo saltellare di gioia e correre a mangiare. Non aveva importanza se il pollo non era più croccante o se la lasagna si era ormai raffreddata: rivedo la gioia di aver condiviso un piccolo rituale, forse sciocco o forse no, che da quel giorno in poi sarebbe stato un momento tutto loro. Nostro. Rivedo tutti i cenoni successivi, stessa tradizione, stesso davanzale, stessa finestra. Due bambini crescere, diventare sempre più grandi. Due ragazzi. E infine rivedo me stessa lo scorso 24 dicembre. Sola. Il davanzale e la finestra erano i medesimi, ma Samuel non era al mio fianco. Non ci sarebbe stato più. Mai più.

Respiro profondamente per cercare di controllarmi e di trattenere nuove lacrime che rischiano di prendere il sopravvento. Oggi è un giorno di festa, non posso lasciarmi prendere dall’angoscia. Mio fratello sarà comunque accanto a me, lo rivedrò in una di quelle stelle che illuminano il cielo. Ed io continuerò a riviverlo nei miei ricordi e nel mio cuore.

Ok, basta piangere, non vorrai mica rovinarti il trucco, vero Bella? Ci ho messo un’ora per prepararmi, per essere carina per Edward. Sorrido inconsapevolmente, mi basta pensare al mio fidanzato per ritrovare fiducia e serenità. Non posso essere triste con lui al mio fianco. Il destino mi ha tolto Samuel, ma mi ha regalato l’amore, quello vero. Ogni giorno che passa sono sempre più sicura che Edward è l’uomo della mia vita. Parole forti, a diciassette anni, ma le sento più vere che mai.

-   Accipicchia figlia mia, sei uno schianto!

Charlie è in piedi sulla porta della mia camera, stranamente elegante in giacca e cravatta. Mi soffermo a osservarlo un attimo: i capelli ormai brizzolati, i baffi curati e un bel po’ di rughe intorno agli occhi. Il dolore lo ha invecchiato, è evidente. Chissà quanto sta soffrendo per la mancanza di Samuel, eppure fa di tutto per non darlo a vedere. Sta andando avanti con una forza e un coraggio invidiabili. Per me. Ed io sto cercando di fare lo stesso. Per mio padre. E per il mio Edward.

-    Anche tu non sei niente male, sceriffo!

-    Non sono abituato a vestirmi come un pinguino ma era il minimo visto che Esme e Carlisle sono stati così gentili ad invitarci. A proposito, hai preso i regali per tutti, si?

Annuisco, spostando lo sguardo sui molteplici pacchetti e confezioni regalo appoggiati sul letto, e automaticamente sorrido, ripensando a quanto sono stata bene due giorni fa con Alice e Rosalie al centro commerciale…

 

Flashback

-    Finalmente un bel pomeriggio tra ragazze dedicato allo shopping natalizio, per festeggiare il primo giorno di vacanze scolastiche! E poi replicheremo il 28, con il nostro “beauty day”!

Alzo gli occhi al cielo, divertita dalle parole di Alice. È davvero una forza della natura, una ne fa e cento ne pensa. Anzi, no, cento ne pensa e cento ne fa!

Il Beauty day, come lo chiama lei, è il regalo che ci siamo fatte noi tre per Natale: un’intera giornata in un beauty center, tra massaggi tonificanti, cerette, manicure, creme e parrucchiere. A pensarci, non vedo l’ora! Ovviamente, l’idea è venuta ad Alice ma io e Rosalie abbiamo subito approvato con entusiasmo, così saremo al top per i nostri boys, visto che il 29 dicembre partiamo per la montagna.

Partiamo, già. Quando Alice ha saputo dell’idea di Edward, ha subito trasformato il nostro viaggetto romantico in una piccola vacanza di gruppo. Non che mi dispiaccia, sto davvero bene con i miei nuovi amici e sarà divertente partire con loro. E poi io ed Edward riusciremo senz’altro a ritagliare degli spazi solo per noi due e ad avere la nostra intimità. D’altronde siamo tre coppie. Ergo, tre camere matrimoniali. Ma questo meglio non specificarlo con Charlie!

-    Che ne dite se ci prendiamo qualcosa al bar? Ho voglia di una cioccolata calda! – propone Rosalie sistemando i suoi acquisti sul carrello.

Eh già, in mancanza dei ragazzi a cui appioppare le buste, abbiamo dovuto prendere un carrello ciascuno per mettere la marea di roba che abbiamo comprato. Mi fanno male i piedi, saranno circa due ore che giriamo per negozi.

-    Sono pienamente d’accordo! – acconsento pregustando una bella sedia dove sederci per un po’.

-    Certo, tanto poi ci pensano i miei fratelli a farvi bruciare calorie! – scherza Alice accomodandosi su un tavolinetto della caffetteria del centro commerciale.

-    Perché, tu non ti dai da fare con il mio di fratello? – replica Rosalie ridendo.

Mio fratello. Per un attimo, una fitta mi attraversa il petto. Non posso evitarlo, oggi la sola parola mi fa soffrire. Chiudo gli occhi e mi sembra di tornare ai pomeriggi trascorsi con Micaela, la mia più cara amica a Phoenix. La rivedo mentre mi confessa di essersi innamorata di Samuel. Rivedo la gioia di entrambi quando hanno scoperto di amarsi. Rivedo il mio fratellone nervoso per il loro primo appuntamento. Rivedo me stessa felice nel saperli insieme. E poi rivedo Micaela al funerale. Ho perso anche la sua amicizia, oltre a mio fratello. Non mi ha mai incolpato di niente, ne sono sicura, ma si è allontanata da me fin da subito, spiegandomi che le ricordavo troppo Samuel. Non so se posso biasimarla, ma mi manca. E mi manca anche mia madre.

Riapro gli occhi, scoprendo Alice e Rosalie guardarmi preoccupate e dispiaciute. Cavolo, Bella, che stai facendo? Sono loro il mio presente oggi, insieme a mio padre e soprattutto insieme ad Edward. Mi concentro sul mio respiro, cercando di scacciare la tristezza e l’angoscia. Trasferirmi a Forks è stata la scelta migliore che abbia mai fatto, lo so per certo. Qui ho ritrovato me stessa, oltre a nuove ma sincere amicizie, e all’amore vero. Mi siedo anch’io, mi rendo conto soltanto ora di essermi estraniata al punto di restare l’unica in piedi.

-    Bella, mi dispiace, scusami io…

-    No, Rose, non preoccuparti, non è successo nulla. Anzi, scusatemi voi.

-    Ma non dirlo neanche per scherzo! Puoi confidarti se hai bisogno di parlare, noi ci siamo. – interviene Alice mentre Rosalie annuisce prendendomi la mano. Annuisco, aprirmi con loro può farmi solo bene.

-    Lo so, ragazze, grazie. Il Natale senza Samuel è… difficile. Ogni cosa mi ricorda lui, lo rivedo in continuazione nei miei ricordi. Ma sto molto meglio, davvero. Merito vostro e soprattutto di Edward. È semplicemente fantastico, quando c’è lui accanto a me, sparisce qualsiasi brutto pensiero.

-    Bella, noi ti vogliamo bene e Edward è follemente innamorato di te. Siete una coppia bellissima. – Sorrido alle parole di Alice, ringraziandola con lo sguardo.

-    Forse dovreste partire soltanto voi due, magari può farti stare meglio. – azzarda Rosalie ma la interrompo subito.

-    No no, Rose, sono contenta che partiamo insieme! Tutti voi mi siete di grande aiuto e sono sicura che ci divertiremo!

-    Puoi contarci! E poi tu e Edward avete la notte per fare gli sporcaccioni! Anzi, ben quattro notti!

Quattro notti. Oddio, solo al pensiero il mio cuore batte all’impazzata e mi vengono i brividi immaginando cosa potrà accadere tra noi. So che manca poco al nostro momento. So quanto ci desideriamo, percepisco il suo desiderio in ogni suo gesto, proprio come il mio. La nostra intimità cresce ogni giorno di più così come la voglia di appartenerci l’un l’altra. Sento le guance andarmi a fuoco ricordando la notte in camera mia e le successive… effusioni, diciamo così, nella sua macchina o a casa sua appena siamo soli. Ecco, sicuramente sono arrossita, particolare che non sfugge né a Rosalie né tanto meno ad Alice.

-    Ehi, hai qualcosa da raccontare alle tue amichette?

-    Giusto! Avanti Bella, non farti pregare!

Come non detto. Le due mi guardano maliziose, in attesa. Abbozzo un sorriso, sono davvero buffe e sono grata ad entrambe per come mi sono state vicine poco fa, con discrezione e affetto.

-    Non c’è molto da dire, non abbiamo ancora…

-    E pensate di farlo in montagna?

-    Alice, lasciala parlare!

-    Non lo so, non lo abbiamo mica programmato!

-    Hai ragione Bella, vedrai che quando accadrà sarà bellissimo. – esclama Rose dolcemente, contagiandomi con il suo sorriso.

-    Senz’altro! In ogni caso sorellina, portati tutti i completini sexy che abbiamo comprato, anche se sono sicura che mio fratello ti salterebbe addosso pure se indossassi uno scafandro!

Scoppiamo a ridere insieme, felice di queste nostre confidenze. Sposto lo sguardo verso le buste contenenti i famosi completini, e anche gli altri pacchetti. Molti sono regali: un abbonamento annuale ad una rivista medica per Carlisle, degli orecchini per Esme, un videogioco per la play station per Emmett, un cellulare nuovo per Jasper. E poi c’è il mio regalo per Edward… Prendo il pacchetto, rigirandolo tra le mani.

-    Non sei convinta Bella? – mi chiede Alice indicando l’oggetto in questione mentre Rosalie si sta lamentando perché il cameriere non è ancora venuto a prendere le nostre ordinazioni.

-    Oh si, Edward non ha fatto altro che parlarne nelle ultime due settimane!

È vero, so che gli piacerà. Voleva comprarlo lui, devo ringraziare Alice che mi ha aiutata ad impedirglielo! È dalla fine di novembre che penso a cosa regalargli, non sarà un’idea particolarmente originale, ma vado sul sicuro. E poi, sono soddisfatta di come l’ho personalizzato, ma chissà, forse avrei dovuto lasciarlo com'era…

-    Vai tranquilla, sarà contentissimo! Soprattutto quando vedrà cosa ci hai aggiunto!

-    Dici Alice? È proprio di questo che sono titubante…

-    Bella, vedrai che sarà la cosa che lo renderà più felice. – interviene Rose.

-    Scusate l’attesa, bellezze. Cosa vi porto?

Un ragazzo alto dai capelli biondi ci sorride, ammirandoci a turno con occhiate lascive.

-    Per me una cioccolata calda con panna. – ordina Rosalie.

-    Io vorrei un caffé. – aggiunge Alice.

-    E tu, splendore? – chiede il cameriere rivolgendosi a me, innervosendomi – Premetto che posso darti qualsiasi cosa tu voglia... Cosa vuoi splendore?

-    La mia fidanzata vuole che tu sparisca alla velocità della luce, dopo averle portato un succo d’ananas.

La voce di Edward mi fa voltare all’istante. È in piedi, con le braccia conserte, e squadra il tizio fulminandolo con lo sguardo. Emmett e Jasper, accanto a lui, sghignazzano divertiti mentre Alice guarda il fratello a bocca aperta. Io sono troppo lusingata dalla gelosia del mio ragazzo per dire qualcosa.

-    Rilassati amico! – replica il biondino mettendo le mani avanti, forse intimorito dalla stazza di Emmett – mando subito qualcuno con le vostre ordinazioni. Comunque, splendore, se vuoi divertirti un po’, chiedi di me. Io sono Adam.

Accidenti, altro che intimidito! E poi, di tanti nomi proprio Adam si doveva chiamare! Osservo Edward spalancare gli occhi, se prima lo stava fulminando, adesso lo sta a dir poco incenerendo. Mi alzo per abbracciarlo e tranquillizzarlo, prima che la situazione degeneri.

-     Mi sei mancato amore! – esclamo dandogli un bacio a stampo.

-     Non posso lasciarti sola neanche un attimo, pazzesco.

-     Fratellone, non ti facevo così geloso! – interviene Alice ridacchiando con Rosalie e i ragazzi mentre ci accomodiamo seduti tutti e sei.

-     Dovevi vederti Ed! – lo punzecchia Jasper.

-     Non sono geloso. – ribatte Edward imbronciandosi mentre io cerco di non ridere. – Un pochino, ecco.

-     Sai benissimo che non ne hai motivo. E come facevi a sapere che volevo un succo d’ananas?

-     Io so sempre cosa vuole la mia fidanzata.

Gli sorrido, consapevole che ha perfettamente ragione.

Fine flashback

 

-    Bells, sbrighiamoci. Non facciamoci riconoscere arrivando tardi. Sei consapevole che metterai Edward in difficoltà, si?

-    Come? – chiedo tornando al presente, senza capire cosa intenda dire mio padre.

-    Con questo vestito non ti toglierà gli occhi di dosso ed io non li toglierò da lui. Anche se ormai si sta abituando troppo alle mie occhiatacce, devo pensare a qualcosa di più efficace…  Potrei minacciarlo di venire in montagna con voi, ho tante ferie arretrate.

Scoppio a ridere, immaginando la scena. Mio padre è un grande uomo, non ha mai perso il suo senso dell’umorismo e non ha mai smesso di proteggermi, rispettando comunque i miei spazi. Quando gli ho parlato del nostro viaggio, la sua faccia ha assunto diverse tonalità di rosso. Inizialmente era un po’ titubante, ma in fin dei conti ha acconsentito piuttosto in fretta, soprattutto dopo aver appurato che Alice, Rosalie, Jasper e Emmett partiranno con noi.

-    Lo so che adori Edward, papà. E io adoro te.

Charlie arrossisce di botto, è tale e quale a me: le manifestazioni d’affetto lo mettono in imbarazzo. Borbotta qualcosa tipo anch’io e poi grattandosi la nuca, scende in salotto. Prendo il cappotto, recupero i pacchetti regalo, do un bacio alla foto di Samuel e lo raggiungo, pronta a trascorrere la vigilia ed il Natale con il mio Edward.

 

  Le note di “So this is Christmas” si diffondono nella sala, elegantemente addobbata, creando un magico sottofondo a questa piacevole serata.

 

“ …And so this is Christmas
For weak and for strong
For rich and the poor ones
The world is so wrong

And so happy Christmas
For black and for white
For yellow and red ones
Let's stop all the fight…”

È sicuramente la mia canzone natalizia preferita. Sorrido, felice. Questo è il mio Natale, con le persone che amo intorno. Mancano mia madre e Phil, ma li sento vicini, grazie anche alla chiacchierata di circa un’ora che io e Renée ci siamo fatte nel pomeriggio. E manca Samuel, ovvio. Ma questa sera il cielo è pieno di stelle, e rivedo mio fratello in ognuna di loro. Lo rivedrò sempre.

Edward è seduto accanto a me, più bello che mai con una camicia aderente che risveglia tutti i miei istinti. Spesso ci incantiamo a guardarci, sorridendoci e trasmettendo il nostro amore con lo sguardo. Oppure ci stringiamo la mano sotto il tavolo. O meglio ancora, ci sfioriamo inavvertitamente… Anche se il mio fidanzato mi ammonisce con occhiatacce significative quando mi diverto a fargli “piedino”, indicandomi Charlie, che stranamente non l’ha ancora stuzzicato come suo solito. La tavola è davvero bellissima, apparecchiata con una tovaglia dorata di seta, candele natalizie e un bel vaso con dei fiori freschi al centro. Esme ha proprio buon gusto, oltre ad essere un’ottima cuoca, sto scoppiando per quanto ho mangiato. E siamo solo agli antipasti!

-   Voglio un 2012 pieno di “esse”!

Il vocione di Emmett cattura l’attenzione di tutta la tavola. Sento Edward ridacchiare accanto me e mi volto a guardarlo interrogativa.

-    Sta per dirne una delle sue, l’ha letta su Internet.

-    In che senso “esse”? – chiede Carlisle, a nome di tutti.

-    Esse! Esse come soldini, soddisfazioni, sport, tanta serenità, salute e soprattutto tanto buon sesso!

-    Emmett!!! – scatta Rosalie diventando più rossa di quanto sono solita arrossire io.

-    Dai Rose, amore, i miei genitori non sono mica all’antica!

-    Ma io si, caro Edward, intesi? – si intromette mio padre facendo ridere tutti, tranne Edward, ovviamente.

-    Figliolo, hai dimenticato una cosa. – interviene Esme rivolgendosi al suo primogenito.

-    Ah si? Che cosa, mamma?

-    Esse come studio, mio caro. Altrimenti avrai tante sberle!

Nuove allegre risate. Questo è il mio Natale.

  

-     Diventi ogni giorno più splendida, come diavolo fai?

Stavo andando in cucina per prendere una bottiglia d’acqua quando Edward mi ha raggiunto. Dejà vu. Proprio come poco più di un mese fa, il mio fidanzato mi sta abbracciando da dietro, e la mia schiena aderisce perfettamente al suo petto. Sorrido, pensando a come sono cambiate le cose da allora, anche se eravamo già innamorati. E sorrido, beandomi del contatto dei nostri corpi. Edward inizia a baciarmi il collo, senza baciarlo davvero. Mi sta semplicemente facendo impazzire solo sfiorandomi con le labbra. E lui lo sa bene.

-    Questo vestito rosso ti sta d’incanto – sussurra roco e sensuale solleticandomi il fianco, facendomi rabbrividire – lo indosserai anche in vacanza?

-    In montagna? Vuoi farmi morire di freddo?

-    Oh, tranquilla, saprò io come scaldarti. Anzi, vedrai che alla fine mi chiederai di raffreddarti i bollenti spiriti. – e così dicendo Edward mi volta verso di lui, facendo incontrare le nostre bocche, che iniziano subito la loro consueta battaglia d’amore.

Battaglia ogni volta diversa dalle precedenti, sempre più intensa e passionale. Le mie mani si tuffano tra i suoi capelli mentre le sue mi stringono a sé facendo incontrare i nostri bacini e gemere entrambi.

-    È tutta la sera che muoio dalla voglia di baciarti.

-    Di baciarmi o di saltarmi addosso?

-    Entrambe le cose, ovvio. – mormora tra un bacio e l’altro, lasciandomi una scia infuocata sulle spalle – Resta qui sta notte. Dormi con me.

-     Edward… è la vigilia di Natale, non credo sia il caso di… farci le coccole, ecco. – rispondo arrossendo.

Dai, Bella, non puoi imbarazzarti per così poco! Che avrò detto mai di tanto strano? E poi, è vero, oggi è il 24 dicembre, non dobbiamo dimenticarci del significato e del valore religioso di questo giorno. Non penso sia il caso di dilettarci con le nostre… effusioni. Edward sghignazza divertito, osservandomi con un sopracciglio alzato.

-     Non ti facevo così maliziosa, Bella! Non ti stavo proponendo le coccole, solo di dormire insieme, abbracciati. – sussurra con un tono di voce a dir poco… seducente. Accattivante. Tentatore.

Mi sta provocando. Oh si, il suo sorriso furbo e malizioso me lo confermano, così come i suoi occhi puntati sui miei seni. Sorrido anch’io, non posso mica tirarmi indietro alla sua provocazione! Adoro quando ci stuzzichiamo a vicenda, soprattutto quando sono io a condurre i giochi. Riesce a farmi dimenticare ogni mia timidezza.

-    Dormire abbracciati. Tutto qui. È questa la tua idea?

-    Esatto.

-    Mmmmh… Quindi se io, prima di dormire abbracciati, s’intende, ti chiedessi di aiutarmi a sfilare il vestito… – bisbiglio conducendo le sue mani sui miei fianchi – rimarresti della tua idea.

Edward ha ancora quel sorrisino malizioso sulle labbra, ma lo vedo deglutire alle mie parole mentre le sue mani iniziano ad accarezzarmi le anche.

-    Dormire abbracciati, certo. Senza questo bel vestito. Non vorrai mica sgualcirlo.

-    E se io togliessi l’abito senza il tuo aiuto… – insisto portando le sue mani sul mio sedere – sosterresti sempre la tua idea.

-    Dormire abbracciati?? – chiede retorico chiudendo gli occhi e stringendo le mie natiche. Sospiro di eccitazione, consapevole della forte attrazione che c’è tra noi. La tensione… sessuale che ci lega è sempre più intensa, così come il desiderio di appartenerci completamente. Credo che la situazione ci stia sfuggendo di mano ma ciò nonostante, continuo il nostro gioco, osando un po’ di più.

-     E se io iniziassi a baciarti… – e così dicendo gli mordicchio il lobo dell’orecchio, lasciando poi un bacio sul suo collo –

-     ...ad accarezzarti… – carezza sul torace –

-     ....a toccarti… – leggero tocco sul suo inguine, in erezione. Sorrido soddisfatta, felice di essere io la causa della sua eccitazione. – resteresti della tua idea.

-     Quale idea?

-     Dormire abbracciati, Edward, non ricordi? – lo provoco continuando a sorridere compiaciuta.

-     Sei tremenda, tremenda. – esclama afferrandomi di scatto per poi sollevarmi di peso e farmi sedere sopra il tavolo.

Istintivamente, divarico le gambe e lo attiro verso di me, in modo che i nostri corpi possano aderire il più possibile, incastrandosi alla perfezione. Le sue labbra tornano avide sulle mie, pronte ad accoglierle, smaniose di divorarsi ancora. Edward affonda poi il viso tra i miei capelli mentre le sue mani viaggiano sul mio corpo bramose, fino ad avventurarsi sotto il vestito, accarezzandomi le gambe.

-     Oddio, le autoreggenti…

-     Non ti piacciono?

-     Mi fanno impazzire. Tu mi fai impazzire. Se continui così non so se riesco più a controllarmi, a fermarmi. Ti desidero troppo, Bella.

-     Non voglio che ti fermi Edward…

 

Fine prima parte! Ebbene si, vi ho lasciato sul più bello! Spero mi perdonerete ma mi piace troppo far stuzzicare i nostri beniamini! E poi dobbiamo ancora scoprire cosa Bella ha regalato ad Edward, e viceversa. Avete qualche idea? Vediamo, chi indovina, avrà uno spoiler!!!

Scherzi a parte, come passerete il Natale? Per la prima volta, io lo festeggerò con mio figlio e mio marito, e questa è la cosa più importante. Vi auguro di trascorrerlo al meglio, con le persone che amate.

Un abbraccio a tutti voi, con tanto affetto!

Vanessa

P.S: Credo di aggiornare prima del 31 dicembre, ma in ogni caso vi auguro un 2012 pieno di tante “Esse”!!!

 

 

 

 

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Capitolo 25
*** Cap. 24 - Perfetto per noi ***



Sono in ritardo, lo so. Mi dispiace molto ragazze, credetemi.
Ma il 2012 per me è iniziato un po’… sottotono, diciamo così.

La mia famiglia sta bene e questa è sicuramente la cosa più importante, ma ho perso il lavoro. Ho perso il lavoro perché ho un bambino piccolo. Ecco, questa è la motivazione. Quando ho chiesto cosa avevo sbagliato, mi sono sentita dire:“Hai sbagliato a restare incinta”. Sono rimasta senza parole, anzi no, mi sono vergognata per loro. Al mio posto, hanno assunto un ragazzo e una signora sui cinquant’anni con dei figli grandi. Sono arrabbiata, o meglio… delusa. Perché purtroppo ingiustizie di questo genere capitano a molte ragazze che vogliono semplicemente crearsi una famiglia. Io amavo il mio lavoro, stare a contatto con la gente e aiutarla nel mio piccolo. Non sono mancata un giorno, impegnandomi sempre al massimo e rinunciando anche a molti giorni di maternità a cui invece avevo diritto. Ma sapete che vi dico? Va bene così. Non permetterò mai a nessuno di dirmi che ho sbagliato a restare incinta. Ho desiderato il mio bambino, è la cosa più bella che la vita mi ha regalato e mi basta il suo sorriso per essere felice. Perciò ringrazio il Cielo ogni giorno, per avermi donato lui e un marito che amo.

Non so perché sto scrivendo tutto questo, si dice che a volte è più facile sfogarsi con chi non si conosce bene piuttosto che con chi ci è vicino. Forse è vero, mi fa bene “parlare” con voi, avrei potuto cancellare tutto il mio sproloquio ma ho deciso di condividerlo, scusandomi per lo sfogo e ringraziandovi con il cuore.

Ma adesso basta annoiarvi, veniamo alla storia! Che dire, il capitolo ha risentito un po’ del mio stato d’animo, non ne sono affatto convinta ma spero vi piaccia ugualmente e che non vi deluda. Manca poco all’epilogo e vi prometto che mi impegnerò di più per i prossimi aggiornamenti.
Grazie come sempre per il vostro appoggio, le vostre parole sono importantissime per me, mi danno tanta carica! Ancora una volta sono qui a ripetervi quanto sono importanti i vostri commenti, ora più che mai.

Un abbraccio grande a tutti voi,
con affetto, Vane.

P.S: La citazione iniziale (sinceramente, non c’azzecca niente con il capitolo ma mi piace troppo!) l’ho scritta anche su una one-shot a cui tengo particolarmente e che in questo periodo sento ancora più mia. Si è classificata prima al contest “La strada della neve” indetto da Noemix, che ringrazio ancora. Fateci un salto se vi va, ne sarei felicissima.

Più di ieri, meno di domani http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=918745&i=1

 


P.P.S: Un saluto speciale a edwardina twalentina: ci avevi quasi preso in pieno sul regalo! ;) e a Alice_Nekkina_Pattinson che sta leggendo e commentando la storia fin dall’inizio! Grazie a voi e a tutti!

La chiave che può aprire tutte le porte del'impossibile....l'amore

Cap. 24 – Perfetto per noi

Pov Bella
 


Il bambino chiama la mamma e domanda:
"Da dove sono venuto? Dove mi hai raccolto?"
La mamma ascolta, piange e sorride mentre stringe al petto il suo bambino.
"Eri un desiderio dentro al cuore."
Tagore

Delle dolci carezze sul fianco. Edward.
Dei delicati baci sul collo. Edward.
Un leggero solletico ai piedi. Edward.
Un corpo caldo, nudo, che avvolge il mio. Edward.

Sorrido, consapevole di essere in uno stato di assoluto benessere. Non potevo desiderare un risveglio migliore. Apro appena gli occhi, quel che basta per intravedere un timido raggio di sole filtrare dalla finestra, illuminando la camera. Li richiudo subito, tornando a godere appieno le bellissime sensazioni che le coccole del mio fidanzato mi stanno facendo provare. Non credo di essere mai stata più felice e di essermi mai sentita così completa come in questo momento, su questo letto.


     -  So che non stai dormendo.

Una voce melodiosa, carezzevole, sensuale. Edward.
Mi volto verso di lui, incontrando il suo sguardo e il suo sorriso smagliante. Eh già, è proprio un risveglio perfetto. Sorrido anch’io, accarezzandogli la guancia e perdendomi nel blu dei suoi occhi.


     -  Buongiorno…

     -   Buongiorno. Sei sveglio da molto?

     -   Da un po’, si.

     -  Potevi chiamarmi.

     -  E perché mai? Mi piace abbracciarti mentre dormi, è come se potessi proteggere il tuo sonno.

Sorrido ancora, accoccolandomi sul suo petto senza mai abbandonare i suoi occhi. Le nostre mani si muovono contemporaneamente, la mia a percorrere le linee dei suoi addominali, la sua a stringermi meglio a sé e ad accarezzarmi la schiena. Sospiro di beatitudine, continuando a godermi questi momenti e rivedendo la giornata di ieri. E la notte. Ecco, soprattutto la notte.

     -   A cosa pensi?

     -  A te. – confesso con un filo di voce.

Edward ribalta la posizione portandosi sopra di me. Arrossisco, ricordandomi che siamo entrambi nudi sotto le lenzuola, ma non faccio in tempo ad imbarazzarmi che le nostre labbra si trovano immediatamente, dando inizio ad un bacio dolce e passionale insieme. Sono felice. Ho trovato la mia metà. La mia perfetta metà.

     -   È stata la notte più magica di tutta la mia vita, Bella. Non vedevo l’ora di dirtelo.

     -  Anche per me, Edward. È stato tutto perfetto.

C’è chi dice che il momento perfetto non esiste. Altri dicono che ogni momento può essere perfetto, basta saperlo rendere tale. Io so solo che, ripercorrendo mentalmente le ultime 24 ore, ho vissuto parecchi momenti perfetti.
A cominciare da ieri mattina, quando Edward è venuto a prendermi a casa per partire per la montagna… ed io stavo facendo la doccia. 

                                            ******** 

Tanto per cambiare sono in ritardo. Non è colpa mia se ci ho messo più tempo del previsto a fare la valigia. È colpa di Edward. Il pensiero di dover condividere quattro notti con lui non mi ha abbandonato un attimo, ci pensavo ogni volta che riponevo qualche vestito o completino intimo nella borsa. Non dovrei essere nervosa… Voglio dire, sto per festeggiare il Capodanno con il ragazzo che amo e i nostri amici, e per quanto riguarda le quattro notti… beh, accadrà solo quello che entrambi desideriamo, tutto qui. Eppure non riesco a fare a meno di pensarci, anche adesso, sotto la doccia. Cerco di rilassarmi godendomi lo scroscio dell’acqua calda sulla mia pelle, inspirando il dolce profumo del bagnoschiuma.

     -   Però… sono riuscito nel mio intento.

Mi volto di scatto. I vetri della cabina doccia sono appannati ma riesco perfettamente a scorgere Edward appoggiato alla porta del bagno. Mi sta guardando famelico, con un sorriso sghembo da urlo. Istintivamente mi copro il seno con le braccia, anche se mi ha già vista nuda. So bene che non dovrei vergognarmi di lui, del mio fidanzato, ma è un gesto istintivo.

     -   Edward! Cosa ci fai qui?

     - Immaginavo che fossi in ritardo. Già mi vedevo la scena: io che suonavo alla porta e tu che aprivi in accappatoio fingendoti dispiaciuta mentre in realtà eri soddisfatta nel provocarmi e vedermi cedere al tuo fascino. E allora ho pensato… Perché non andare in anticipo? Certo, così sono ancora più nei pasticci senza neanche l’accappatoio a coprirti… ma pazienza. Mi godo lo spettacolo.

     -   Ma… come hai fatto ad entrare?

     -  Mi ha aperto tuo padre.

     -  E tu sei venuto qui sapendo che Charlie potrebbe…

     -  No cara, Charlie è uscito e ci augura buon viaggio. – spiega sempre con quel sogghigno malizioso sulle labbra.

Continuo a guardarlo, incredula. Da quando Edward è così… così… Impertinente? Sfacciato? Sfrontato? E sexy, incredibilmente sexy. Beh, sexy lo è sempre stato, ma questa sua nuova malizia mi fa impazzire.

     -   Mi passeresti l’accappatoio, per piacere?

      - Mmmh… Dovrei?

      - Edward! Si può sapere che ti prende? Da quando sei così spudorato?

Spudorato, ecco. Questa è la parola giusta. 

      -   Spudorato? Io? Mi sembra che sei stata tu a dirmi di non fermarmi la vigilia di Natale sul tavolo della cucina. Arrossisco di colpo, ripensando a quattro giorni fa, a come ci eravamo lasciati andare quella sera nonostante ci fossero i nostri genitori e amici nella stanza accanto. Fortuna che è arrivata Alice ad interromperci, e non mio padre.

      -   Come mi hai detto? “Non voglio che ti fermi, Edward”. Eh già, proprio così!

      -  Piantala.

      -   Perché? Non è forse vero che se non fosse entrata Alice…

      -  Non mi risulta che tu ti saresti fermato!

      -  Io non ho nessun problema ad ammettere che sono pazzo di te. – esclama porgendomi l’accappatoio che afferro e indosso prontamente, decidendomi ad uscire dalla doccia.

      -  Ma nemmeno io, amore.

Restiamo a guardarci per qualche secondo, consapevoli entrambi della forte attrazione e della tensione sessuale che ci circonda, fino a quando Edward si avvicina a me, annullando le distanze e posando le sue labbra sulle mie. Ci baciamo con irruenza, con passione, con foga. Le sue mani mi accarezzano al di sopra della spugna, il suo tocco è deciso e risoluto; avvicino il bacino al suo e avverto perfettamente la sua eccitazione premere contro di me. Gemiamo entrambi, complici. Chiudo gli occhi concentrandomi sulle bellissime sensazioni che sto provando e inizio a giocare con i suoi capelli, tirandoli, per poi accarezzargli il collo, la schiena, i glutei. Sono qui, mezza nuda, appoggiata alla parete del bagno, abbracciata al ragazzo che amo che non smette un attimo di baciarmi e toccarmi ovunque, facendomi capire benissimo quanto mi desidera.
Il suono di alcune note al pianoforte ci fa sobbalzare, interrompendoci. Non sono note qualsiasi. Sono le mie note. Edward sbuffa, io sorrido. Lui perché scocciato dall’interruzione: lo smartphone che gli ho regalato a Natale sta suonando. Io perché ha lasciato una mia melodia come suoneria, l’avevo impostata prima di incartargli il pacchetto.

     -   Non hai cambiato suoneria? – sussurro con voce ancora roca per l’eccitazione di poco fa.

     -  Certo che no, perché avrei dovuto toglierla? È meravigliosa.

     -  Temevo non ti piacesse.

     -  Che idiozie. Sono molto più preziose le tue composizioni del telefono stesso. Non potevi farmi regalo più bello, lo sai che adoro sentirti suonare e cantare. – esclama accarezzandomi una guancia – È Jasper, mi tocca rispondere.

Annuisco, andando in camera per iniziare a prepararmi e per riprendere il controllo di me stessa. Il mio cuore sta ancora impazzendo per quanto batte veloce. Edward mi raggiunge subito dopo, spiegandomi che Jasper e Alice verranno in macchina con noi mentre Emmett e Rosalie prenderanno la Jeep.

     -   Dobbiamo sbrigarci, vero?

     -  Mi sa di si. Vuoi una mano a vestirti?

     -  No, caro. Tu aspetti in salotto. Per oggi hai visto pure troppo. – esclamo facendolo ridere e accompagnandolo dolcemente alla porta.

Beh, come inizio di giornata è stato un po’ particolare… ma perfetto a suo modo.                        


******** 
      

                 Perfetto, come l’arrivo in montagna, nel primo pomeriggio.

     -   Ecco, l’albergo dovrebbe essere questo. – annuncia Edward parcheggiando la macchina.

Mi volto verso il punto indicato, restando ancora una volta a bocca aperta. Non sono molto abituata alla neve e ai paesaggi innevati. Per gran parte del viaggio, sono rimasta incollata al finestrino, con l’entusiasmo di una bambina. Non vedevo l’ora di arrivare e adesso che ci siamo…

     -   Edward… ma è bellissimo! – esclamo elettrizzata commentando l’esterno dell’hotel a quattro stelle. Elegante, ma non troppo. Grande, ma non eccessivo. Sono curiosissima di vederlo internamente ma già ad una prima occhiata si direbbe che è perfetto.

     -   Concordo con Bella, fratellino, questa volta hai fatto le cose per bene.

     -  Alice, io faccio sempre le cose per bene!

     -  Come no! Come quella volta in campeggio, ricordi? – racconta Jasper, con tono divertito – Ti eri offerto di caricare tu gli zaini e una volta arrivati ci siamo accorti che li avevi dimenticati a casa!

     -  Jazz!

     -  È la verità Ed! Ma allora non c’era la tua fidanzata su cui fare bella figura, eh?

     -  Dai, andiamo! – scendo entusiasta dalla macchina, interrompendo i loro simpatici battibecchi.

Non faccio in tempo a posare entrambi i piedi a terra che una palla di neve mi colpisce in pieno viso. Una sonora risata accompagna il gesto: Emmett. Anche Rosalie sta ridendo, ed io sono troppo felice per non unirmi a loro. Ha inizio una divertente battaglia di neve tra tutti e sei. Un perfetto esordio per la nostra vacanza.

********
 

Perfetto, come la nostra camera...

Stanza New York Un letto rotondo. Ovviamente, la prima cosa che cattura la mia attenzione appena entrati è il letto. Un letto rotondo, avvolto da tendaggi semitrasparenti, come nelle fiabe. Due poltroncine sulla sinistra, un caminetto… un letto rotondo da fiaba. Una stanza davvero stupenda: il colore predominante è il bianco, in tutte le sue sfaccettature e dalla finestra si può ammirare una vista mozzafiato sulle montagne. E poi c’è Il letto rotondo da fiaba. Un armadio capiente, un tavolino. E il letto rotondo da fiaba.

     -   Ti piace?

     -  Oh Edward! È… è… bellissima. Grazie, di tutto.

     -  Ti amo, Bells.

      
********  

 

  Perfetto, come il pomeriggio trascorso alla pista di pattinaggio.
 

     -   Dai Bella, se neanche ci provi come fai a dire di non saper pattinare?

È la terza volta che Edward mi fa la stessa domanda. Ed io gli rifilo la stessa risposta:

     -   Fidati! Il pattinaggio non fa per me!

     -  Ma ci sono io! Puoi attaccarti al mio braccio!

     -  Ho paura di cadere!

     -  Facciamo così: ti prometto che non cadrai ma se dovessi scivolare ti darò un bacino dove hai fatto la bua, così passa, d’accordo?

Lo guardo malissimo. Mi sta prendendo in giro. Ma è talmente buffo con quel naso rosso… ed è stato talmente dolce ad organizzare questo viaggio che decido di non prendermela per la battutaccia e per il tono da paparino che ha usato. Piuttosto, provo ad accontentarlo: mettiamoci i pattini, su!

     -   Guai a te se mi fai cadere! E non dire che non ti avevo avvisato!

Edward sorride vittorioso, contento di avermi convinto. Continua a sorridere anche quando sto praticamente attaccata a lui con la mano sinistra e incollata alla ringhiera con quella destra. So che lui sa pattinare, che gli piace e sicuramente vorrebbe aumentare il ritmo. Eppure non si lamenta mai, anzi. Non smette di incoraggiarmi, dolce e paziente.

     -   Edward?

     -  Si?

     -  Perché non raggiungi Alice e Jasper e pattini un po’ con loro?

     -  E tu?

     -  Io resto qui, tranquillo. Dai, non voglio farti annoiare!

     -  Lo sai che con te non mi annoierei mai!

     -  Lo so, ma mi piacerebbe vederti pattinare. Faccio la brava, ti aspetto qui e nel frattempo ti mangio con gli occhi!

Edward scoppia a ridere e dopo avermi dato un bacio a fior di labbra si dirige al centro della pista. Io mi incanto ad osservarlo, a dire la verità, lo sto realmente divorando con lo sguardo! Se penso a quando torneremo in albergo… Persa nelle mie fantasie non mi rendo neanche conto che ho lasciato la ringhiera. Ehi, sto pattinando! Beh, “pattinando” forse è un parolone però mi sto muovendo! Soddisfatta, accelero un po’… fino a quando ruzzolo sul ghiaccio.

     -   Amore, tutto bene?

In un attimo Edward è da me, premuroso come sempre anche se è evidente che sta cercando di trattenersi dal ridere.

     -   Tutto ok… ma voglio il bacino dove ho fatto la bua! – lo provoco, ricordandomi della sua promessa di poco fa. Lui sorride, malizioso.

     -  Sentiamo, dove ti fa male?

     -  Qui.– rispondo indicandogli le mani, dopo essermi rialzata. Edward mi bacia i palmi e tutte e dieci le dita senza mai smettere di guardarmi negli occhi, sensuale.

     -  E poi qui e qui… – bisbiglio portando la sua mano sulla coscia e sui glutei – ma in questi casi il bacio lo voglio in privato, nella nostra camera. Per adesso mi accontento di sentire le tue labbra sulle mie.

     -  Provvedo subito.

In un attimo la sua bocca è sulla mia, dando origine ad un altro bellissimo, dolce bacio.                 


********               
 

Perfetto, come la cena al ristorante, soltanto noi due.

     -   È buono il dolce?

     -  Molto. Vuoi assaggiare?

Porto il cucchiaino alla sua bocca, guardandolo gustare la mia mousse al cioccolato. Ci stiamo provocando da tutta la sera, ormai, intraprendendo un gioco sensuale fatto di sguardi, sfioramenti, piedi birichini sotto il tavolo, doppi sensi. Credo che non abbiamo fatto altro che stuzzicarci per tutto il giorno, fin da questa mattina nel mio bagno, consapevoli entrambi che il nostro momento sta arrivando. Un susseguirsi di… preliminari.

     -   Vuoi fare qualcosa in particolare sta sera? Possiamo raggiungere gli altri al locale, se ti va, oppure…

     -  Edward.

     -  Mmmh?

     -  Davvero mi stai proponendo di uscire?

     -  Perché me lo chiedi?

     -  Pensavo volessi tornare subito in camera.

     -  Bella, l’unica cosa che voglio è renderti felice: in un disco pub, al cinema, per strada. Non mi importa dove. Però è ovvio che vorrei fare l’amore con te. Ma non deve essere per forza sta sera e…

Edward continua a parlare ma per la prima volta da quando lo conosco ho smesso di ascoltarlo. Perfette. Le sue parole sono state perfette. Parole in grado di sciogliere ogni imbarazzo e ogni dubbio, semmai ne avessi avuto qualcuno. Parole sincere. E sincera è la mia risposta:

     -   Edward, non voglio uscire. Voglio esattamente quello che vuoi tu: voglio te.
 

********
 

Perfetta, la prima volta che abbiamo fatto l’amore.

Ho sempre amato il fuoco del caminetto. Mi piace sentirne il calore. Ed è lì che vado non appena entro in camera: davanti al camino acceso che rischiara la stanza quel che basta da lasciarla in penombra, creando una magica atmosfera. Edward è dietro di me, sento il suo sguardo seguire ogni mio movimento. Come se potesse leggermi nel pensiero, si avvicina senza accendere la luce. Mi abbraccia e la mia schiena aderisce perfettamente al suo petto. Edward inizia a solleticarmi il collo con le labbra, facendomi rabbrividire.

     -   Hai freddo?

Sono brividi di eccitazione, lui lo sa bene. Le sue mani iniziano ad esplorare il mio corpo, accarezzando le braccia, scivolando sotto la maglia. Sospiro, completamente abbandonata a lui.

     -  No, e tu?

Edward non risponde, continua a sfiorarmi dolcemente. Gioca con il mio ombelico, risale verso il seno: lo sfiora in un lenta, dolce tortura. Con un dito percorre l’osso sporgente della mia clavicola per poi baciarmi la spalla. Il mio cuore sembra impazzire per quanto batte veloce, la mia mente è piena di lui ed il mio corpo ancora immobile vuole rispondere alle sue attenzioni. Mi volto e le nostre labbra si trovano immediatamente. Come questa mattina, ci baciamo con foga e tutta la passione trattenuta in queste settimane sembra esplodere all'improvviso. Edward mi stringe forte a sé, petto contro petto, cuore contro cuore e sta volta sono le mie mani a toccarlo ovunque, guidate da una frenesia impossibile da spiegare con le parole. Il nostro bacio diventa sempre più travolgente, passionale, impetuoso. Ci stacchiamo soltanto quando sollevo il suo maglione per toglierlo; subito dopo è lui a sfilarmi la maglia. Tocco la sua pelle nuda, esploro con le dita le linee perfette degli addominali, sentendo il respiro di Edward accelerare alle mie carezze. Mentre ci avviciniamo al letto, il letto rotondo da fiaba, non smettiamo mai di guardarci negli occhi: nel suo sguardo leggo perfettamente tutto il suo desiderio e amore, così come li sento attraverso le sue mani, ora scese a slacciarmi i jeans. Le mie agiscono di riflesso: bottone dopo bottone, per poi intraprendere la prima di una lunga seria di intime carezze. Edward socchiude gli occhi, per poi sedersi sul letto, portandomi sopra di lui. La sua presa sui miei fianchi è salda, risoluta.

     -   Non immagini nemmeno quanto ti voglio… quanto ho desiderato questo momento.

La sua voce non è mai stata così sensuale. Sorrido, incapace di proferire un solo vocabolo. Con un dito percorro il contorno delle sue labbra, che torno a baciare subito dopo. Edwardmi sdraia sul letto, invertendo le posizioni. Torniamo a spogliarci, alternando dolci momenti di studiata lentezza ad altri di incontrollata passione.

     -   Ti amo.

Nudi su questo letto rotondo da fiaba, sono soltanto queste le parole che riesco a dire. Edward sorride sulla mia pelle, che bacia senza trascurare nessun centimetro del mio corpo, facendomi dimenticare qualsiasi cosa provata fino ad ora. Percepisco i gesti di entrambi diventare sempre più impazienti e audaci. Ascolto lo schiocco delle nostre labbra che si divorano a vicenda, insaziabili. Avverto i nostri gemiti e sospiri spezzati. Sento i nostri nomi pronunciati l’uno dalle labbra dell’altro. E poi… E poi ci siamo soltanto noi, finalmente uniti in unico corpo.

Finalmente mio, finalmente sua.

Edward… ad ogni spinta, è come se mi accarezzasse con lo sguardo.

È come se mi vedesse con le sue carezze.

È come se ascoltasse i miei desideri, agendo esattamente come vorrei.

È come se mi parlasse con i suoi baci.

E quando il piacere ci travolge… ci stringiamo talmente forte da smorzarci il respiro, per non so quanto tempo. Entrambi cerchiamo di far calmare il battito impazzito dei nostri cuori ma entrambi non vogliamo allontanarci neanche di un centimetro. Chiudo gli occhi, fin quando sento dei teneri baci sulle palpebre.

     -   Ti amo da impazzire, Bella.

Perfetto. È stato tutto perfetto. Sorrido, felice e completa, mentre continuiamo ad amarci per tutta la notte.        


******   **     
 

     -   Stai sorridendo. Si può sapere adesso a che pensi?

La voce di Edward mi riporta al presente, interrompendo il flusso dei miei ricordi. La mia mano si intrufola tra i suoi capelli mentre la sua non ha smesso un attimo di accarezzarmi la schiena.

     -   Pensavo a quanto sei stato spudorato ieri mattina, quando sei entrato in bagno mentre facevo la doccia.

     -  Ancora? Ammettilo, il mio lato spudorato ti eccita.

     -  Ma per piacere! Piuttosto… devi ancora darmi il bacino per farmi passare la bua!

     -  Ah si? Mi sembra di essermi dedicato al tuo corpo con molta attenzione sta notte.

     -  Non abbastanza! lo provoco, scoppiando a ridere.

     -  Non abbastanza? Adesso ti faccio vedere io!

Giochiamo, scherziamo, ridiamo per tutta la mattina. Ci baciamo e ci amiamo, ancora e ancora.

     -   Edward?

     -  Mmmh?

     -  Ti ho già detto che è stato tutto… perfetto?

Ci sorridiamo a vicenda, dolcemente, guardandoci negli occhi. So che la nostra vita non sarà sempre perfetta, la vita di nessuno lo è. So che ci saranno momenti difficili da superare, problemi grandi o piccoli da affrontare, imprevisti a cui far fronte. So che dovremo crescere. Ma so che lo faremo insieme e soprattutto che insieme ce la faremo. Perché ci amiamo.



Ditemi voi, come vi sembra IL capitolo? Troppo dolce, troppo mieloso, troppo romantico? Non saprei, era difficile per me raccontare la prima volta tra Edward e Bella, è un passo importante, è un atto d’amore. Troppi flashback? Non so neanche questo. So solo che ho scritto di getto, impulsiva. Sicuramente nonè “Perfetto” ma come sempre ho scritto con il cuore. Mi scuso per eventuali errori grammaticali, non ho controllato come avrei voluto.

Spero di non avervi deluso e di leggere i vostri commenti per sapere cosa ne pensate.
Grazie ancora e a presto, promesso!

Vane

QUESTI PERSONAGGI NON MI APPARTENGONO, SONO DI PROPRIETA’ DI STEPHENIE MEYER. QUESTA STORIA E’ STATA SCRITTA SENZA ALCUN SCOPO DI LUCRO.


 

Più di ieri, meno di domani

1° classificata al contest "La strada della neve" indetto da Noemix.
"So che siamo giovani. So che stai per laurearti mentre io lavoro solo da un anno. So che non abbiamo tantissimi soldi.
Ma so che ti amo da impazzire e che il mio più grande desiderio è diventare tuo marito. Renderti felice, giorno dopo giorno. Svegliarmi con te accanto in una casa tutta nostra, la mattina. Fare il nostro albero di Natale ogni anno, magari con l’aiuto di qualche pargoletto. Ti amo, più di ieri e meno di domani. Vuoi diventare mia moglie?"
 [ Autore: hopelove ] [ Rating: Verde ] [ Genere: Sentimentale ] [ Capitoli: 1 ] [ Personaggi: Bella/Edward, Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti ]
[ Pubblicata: 08/01/12 ] [ Aggiornata: 08/01/12 ] [ Note: One-shot ] [ Completa ] 
 

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Capitolo 26
*** Cap. 25 - Epilogo: Suonando, prima parte ***


Avrei una marea di cose da dirvi. Eppure, non so da che parte cominciare.

Beh, innanzitutto… Grazie. Grazie a coloro che mi hanno sostenuto, commentando, incoraggiandomi o semplicemente leggendo.

Grazie a chi c’è sempre stato, fin dal primo capitolo.

Grazie, a chi si è aggiunto dopo, con tanto entusiasmo.

Grazie, a chi c’era prima della mia pausa, chiamiamola così.

Grazie alle persone speciali che ho conosciuto.

Grazie a voi tutti, con tutto il cuore.

Ho iniziato a scrivere questa fan fiction per gioco, durante i momenti liberi al lavoro che non ho più. L’ho scritta pensando a una mia cara amica, che ha perso il fratello in un incidente stradale. L’ho scritta perché non sapevo proprio come potevo aiutarla, nel mio piccolo. Ora lei ha incontrato il suo Edward e le auguro tutta la felicità del mondo.

L’ho scritta quando desideravo un figlio e l’ho scritta durante la mia gravidanza.

L’ho scritta, guardando dormire il mio bambino nel suo lettino (quel poco che dorme! Eheheh!).

Ecco perché sono molto affezionata a questa storia. Non sarà perfetta, né molto originale e vi ho fatto spesso aspettare per leggere gli aggiornamenti, ma ci tengo molto.

Questo è il penultimo capitolo. Ancora una volta, non ne sono pienamente convinta, avrei voluto fare di più, renderlo migliore. Ma come sempre è scritto con il cuore, le parole venivano da sole e quando stavo per cancellare interi paragrafi che non mi convincevano, alla fine lasciavo perdere. Spero di non deludervi.

Scusatemi per questo sfogo iniziale, ormai mi viene abituale! E’ che mi commuovo da sola ripensando a tutti gli avvenimenti di questi quasi due anni della mia vita e inizio a straparlare.

Però se volete leggere un altro lato del mio carattere, quello spensierato e divertente, fate un salto qui:

Oceano...

 

L'ho aggiornata in questo mese, ecco perchè ho ritardato un pò, scusatemi.

Vi lascio al capitolo, finalmente! Il penultimo, dicevo. Se volete, poi, ho in mente qualche extra. Fatemi sapere se vi va!

Ci rileggiamo di sotto!
Buona lettura e grazie ancora.

Vanessa

 

La chiave che può aprire tutte le porte del'impossibile....l'amore

 

Cap. 25 – Epilogo

Suonando, parte prima

 

 

Pov Bella

 

 

«Ecco, prendi te per esempio. Tu sei unico», spiegò la mamma, «e anch’io sono unica, ma se ti abbraccio non sei più solo e nemmeno io sono più sola».
«Allora abbracciami», disse Ben stringendosi alla mamma.
Lei lo tenne stretto a sé. Sentiva il cuore di Ben che batteva. Anche Ben sentiva il cuore della mamma e l’abbracciò forte forte.
«Adesso non sono solo», pensò mentre l’abbracciava, «adesso non sono solo. Adesso non sono solo».
«Vedi», gli sussurrò mamma, «proprio per questo hanno inventato l’abbraccio».

David Grossman, L’abbraccio

 

 

Suono, completamente immersa nella musica. Mi lascio trasportare dalle note del mio pianoforte, cercando di allontanarmi da tutto ciò che mi sta intorno.

Suono, chiudendo gli occhi per vivere meglio quel mondo fatto di accordi, spartiti, alterazioni.

Suono, dando voce ai tasti bianchi e neri che ho sempre amato.

Suono, fantasticando su Edward.

È questo il problema: vorrei estraniarmi davvero da ciò che mi circonda, eppure non riesco a fare a meno di pensare a lui. Non è la prima canzone che compongo ispirandomi al nostro amore ma questa melodia è… mia. Nostra.

È la melodia per l’audizione alla Juilliard.

Ecco perché non sono del tutto concentrata. Perché penso ad entrambi i miei sogni e alla paura che non siano conciliabili. Inutile mentire a me stessa: sono agitata, spaventata, preoccupata.

Agitata, perché molto probabilmente sto per essere ammessa alla Juilliard School, come ho sempre desiderato fin a bambina.

Spaventata, perché amo Edward da impazzire e ho paura di allontanarmi da lui.

Preoccupata, perché non so cosa fare.

Merda, ho sbagliato nota un’altra volta.

Accidenti Bella! Non puoi confondere i diesis e il bemolle! Non mi prenderanno mai se continuo così!

     -   Dannazione!

     -   Bells! Che succede?

     -   Niente papà, sono solo nervosa.

     -   Preoccupata per l’audizione?

     -   Un po’.

     -   Mmmh… che ne dici di parlare con il tuo vecchio?

Charlie mi sorride, sedendosi sul letto e facendomi segno di raggiungerlo. Sospirando, mi accomodo accanto a lui.

     -   Non hai motivo di essere agitata, sai bene che verrai ammessa senza particolari problemi.

     -   Questo lo dici tu!

     -   No, questo lo dice la lettera che hai ricevuto. C’è scritto chiaramente che sono interessati a te sia nella "Piano Section", sia nella "Composition". L’audizione della prossima settimana sarà…

     -   …Decisiva.

     -   …Pro-forma.

Sorridiamo dopo aver parlato contemporaneamente. Papà non ha tutti i torti. So che posso farcela.

     -   Dimmi la verità, Bella. Non credo sia solo questo. Sei incerta, combattuta.

     -   Combattuta?

     -   Già. Una parte di te desidera andare alla Juilliard, continuare a suonare il pianoforte con l’aiuto di professionisti qualificati, vivere a New York e realizzare così il tuo sogno sin da bambina. Diventare una vera pianista.

     -   Ma…?

     -   Ma l’altra parte di te vorrebbe seguire Edward ad Harvard. Sei terrorizzata dalla lontananza, figlia mia. Nonostante non l’hai mai voluto ammettere ogni volta che parlavate del vostro futuro in questi mesi, non vuoi allontanarti da lui.

Distolgo lo sguardo, consapevole di quanto abbia ragione. Mio padre mi conosce meglio di quanto pensassi.

Sono mesi che io e Edward ci rassicuriamo a vicenda. Lui vuole diventare medico e l’università di Harvard è l’ateneo più antico degli Stati Uniti, uno dei più prestigiosi. Una garanzia per il futuro. E si trova a Boston.

Io mi sono sempre vista a New York, alla Juilliard. Con Samuel al mio fianco. Non saprei cosa altro fare, quale facoltà potrei scegliere.

Alla classica domanda “Cosa vuoi fare da grande?” ho sempre risposto la pianista. La concertista. L’insegnante di pianoforte. Una volta ho persino replicato direttore d’orchestra. Da quando avevo quattro anni la musica è il mio mondo. Lo è diventata ancora di più da quando Samuel è morto. Mi sono ripromessa di diplomarmi alla Juilliard anche per lui.

E adesso? Ho paura. Ho una dannata paura di perdere Edward. Lo amo, da impazzire. Conoscerlo è stato il regalo più grande che la vita mi abbia fatto. Non riesco ad immaginare di stare lontana da lui. So quanto mi ama ma la distanza mi spaventa. Ho il terrore che possa trovare un’altra ragazza, che si stanchi di me.

La verità e che dopo la morte di mio fratello mi sono aggrappata ad Edward disperatamente. Rappresenta la mia ancora di salvezza, il mio rifugio.

In questi mesi, non gli ho mai rivelato le mie angosce, anzi. L’ho sempre rassicurato, dicendogli in continuazione che 300 km non sono tanti. In fin dei conti è vero: Boston e New York non sono poi così lontane e sono collegate molto bene.

Mi scoppia la testa. Guardo mio padre che a sua volta mi osserva con dolcezza e un sorriso comprensivo.

     -   Non so cosa scegliere. Hai ragione, su tutta la linea.

     -   Non posso dirti io cosa fare, Bells. Posso consigliarti di non rinunciare mai ai tuoi sogni, soprattutto quando sai benissimo di avere ottime possibilità di realizzarli. Te ed Edward vi amate, è evidente. La distanza non riuscirà a separarvi. Anzi, ne uscirete più forti e consapevoli del vostro amore. Ma qualsiasi cosa tu scelga di fare, sarà quella giusta ed io ti appoggerò!

     -   Ti voglio bene, papà. Samuel diceva sempre che eri il padre migliore del mondo.

I suoi occhi diventano subito lucidi, la bocca gli trema. Si alza, andando verso la finestra.

     -   Perché non vai da Edward? È tutto il giorno che suoni. Devi riposarti un po’.

Ottima idea. Il tempo di darmi una sistemata e lo raggiungo a casa.

     -   Bella?

     -   Si?

     -   Davvero Samuel pensava che io… fossi un buon padre?

     -   Oh si, papà.

     -   Grazie Bells.

     -   Grazie a te.

Ci abbracciamo, come solo un padre e figlia possono fare.

**********

 

Parcheggio e scendo velocemente dalla macchina. Ho bisogno di vedere Edward, di parlargli delle mie paure e di essere sincera.

Suono, è Alice ad aprirmi.

     -   Bella! Ciao!

     -   Ciao Alice! Siete in casa?

     -   Beh, Carlisle è al lavoro, Esme a fare spesa, Emmett è al college con Rosalie ma questo lo sai bene, Jasper arriva tra poco… Aspetta! Mi sa tanto che tu stai cercando Edward!

Sorrido, Alice è unica. La abbraccio di slancio, felice di esserle amica.

     -   Ti voglio bene Alice!

     -   Oh Bella, anch’io! Edward è di sopra!

     -   Lo raggiungo in camera, ci vediamo dopo.

Salgo le scale decisa, dirigendomi diretta verso la sua stanza, sorridendo mentre ricordo tutti i bellissimi momenti vissuti tra quelle pareti.

Apro la porta, senza bussare.

Edward è sdraiato sul letto, bello da mozzare il fiato, come al solito. Non appena mi vede, chiude velocemente un cassetto del comodino, mettendoci qualcosa dentro.

Oddio. Che cos’era? Perché ha chiuso quel cassetto così in fretta? No, Bella, non essere paranoica. L’ha chiuso perché era quello che stava facendo, non perché sei entrata tu. Oddio. Cosa diavolo c’è in quel cassetto?

     -   Bella, amore! Che sorpresa!

     -   Ti dispiace?

     -   Mi dispiace? Ma che dici?

Lo raggiungo sul letto, sedendomi accanto a lui, ma restando un po’ a distanza. Continuo a pensare a quel maledetto cassetto.

     -   Bells, tutto bene? – Edward mi accarezza una guancia, dolcemente, cercando i miei occhi che gli sfuggono.

     -   Si, si. – codarda, vigliacca.

Cosa diavolo c’è in quel cassetto? Tutti i miei buoni propositi di raccontargli le mie paure sul nostro futuro spariscono. Penso solo a quel dannato comodino.

     -   Non direi. Sei preoccupata per l’audizione?

     -   Si.

Cosa diavolo c’è in quel cassetto? Questa è l’unica cosa che vorrei chiedergli, invece mi limito a mentire.

     -   Non ne hai motivo, lo sai. E poi io vengo a New York con te.

     -   Verrai con me?

     -   Proprio così, se vuoi…

     -   Certo!

Sorrido, questa volta sinceramente. Lui è il mio Edward, non devo avere dubbi o paranoie. Mi fido di lui, del suo amore. Sono felice di saperlo accanto a me alla Juilliard, ho costantemente bisogno della sua presenza, del suo appoggio.

Costantemente, già. Non soltanto durante l’audizione. Sospiro, prendendo coraggio, prima di confessargli le mie paure e di quanto vorrei andare a studiare nella stessa università. Inizio a prendere il discorso alla larga:

     -   Quando andrai a visitare Harvard?

     -   Non lo so ancora. Ci ho pensato, sai, avevi ragione, non serve andare nella stessa città.

Oddio. Si che serve! Si che serve! Cosa diavolo c’è in quel cassetto?

     -   C’è un treno da New York comodissimo, molto più economico dell’aereo, ci impiega circa quattro ore! Non sarà un problema vederci Bella, come hai sempre detto tu.

     -   Comodissimo, economico… – ripeto come un automa, in difficoltà.

Edward mi parla con fervore, convinto e sicuro di quello che sta dicendo. Gioca con una ciocca dei miei capelli mentre mi elenca entusiasta tutti i pregi di Harvard e quelli della Juilliard. Mi rassicura promettendo telefonate, videochiamate… Garantisce che riusciremo a stare insieme ogni quindici giorni o, nella peggiore delle ipotesi, una volta al mese. Oddio, una volta al mese. Non credo di potercela fare. Sento le lacrime minacciare di scendere da un momento all’altro. Cosa diavolo c’è in quel cassetto?  Mi manca l’aria. Mi alzo, andando ad aprire la finestra.

     -   E poi sono solo 300 km!

     -   307. – preciso, rassegnata, cercando di calmarmi, inspirando e espirando. Cosa diavolo c’è in quel cassetto?

     -   Appunto! Emmett e Rosalie già vivono insieme, sai che noia vedersi tutti i giorni, svegliarsi uno accanto all’altra, addormentarsi abbracciati e…

     -   Edward, finiscila.

     -   Come?

     -   Non è vero che sono tranquilla. Sono terrorizzata dall’idea di allontanarmi da te. Anche se solo 307 km.

 

Pov Edward

Alleluia. Signore sia lodato. Dunque non sono solo io. Anche lei non vorrebbe separarsi da me. Sorrido, comprensivo e soddisfatto.

Comprensivo, ho la stessa folle paura.

Soddisfatto: finalmente l’ha ammesso dopo mesi di rassicurazioni, in cui cercava di convincermi, o autoconvincersi, che non ci sarebbe stato nessun problema se fossi andato ad Harvard.

Mi avvicino, abbracciandola, facendo aderire il mio petto con la sua schiena. Cielo, quanto la amo.

Sto per parlare quando è lei a prendere la parola:

     -   Ho sbagliato fin dall’inizio. Non ti sto dicendo che ho cambiato idea, entrambi abbiamo i nostri sogni ed è giusto che ognuno vada dove crede sia meglio per realizzarli. Ma non è vero che non ho paura. Vorrei solo averti sempre accanto, ho il terrore di perderti, che tu possa stancarti e…

     -   Bella, guardami. – la interrompo, facendola voltare verso di me.

I nostri occhi finalmente si incontrano, i nostri sguardi si allacciano. Iniziamo a comunicare in silenzio, semplicemente fissandoci. Poi, la bacio. Con dolcezza, le nostre labbra si muovono in sincrono, le nostre bocche si schiudono nello stesso istante permettendo alle nostre lingue di danzare insieme. Complici, uniti, affiatati.

     -   Non potrei mai stancarmi di te. Ma anch’io ho paura di perderti. Sono settimane che ti sogno circondata da musicisti e ballerini con i loro fisicacci. Sono tremendamente geloso. – confesso, facendola sorridere.

     -   Anche tu hai il fisicaccio!

Ridacchiamo insieme, complici, uniti, affiatati. Le stringo la mano, mentre con l’altra apro il cassetto del mio comodino. Vedo Bella spalancare gli occhi, come se temesse qualcosa. Chissà come reagirà… Avanti, Cullen, diglielo, non posso più aspettare.

     -   Bells, ti accompagno all’audizione per starti vicino. Ma non è solo questo il motivo.

     -   Che vuoi dire?

     -   Approfitterò di questo viaggio per visitare la facoltà di medicina di New York.

     -   Oddio!

Bella mi abbraccia di slancio, mettendoci tutta la sua forza visto che per un attimo mi sento sbilanciare all’indietro. L’ha presa bene, a quanto pare. Ma poi… il suo sorriso radioso sparisce lentamente e si allontana all’improvviso.

     -   Edward, no. Niente potrebbe rendermi più felice, ma… Non puoi rinunciare ad Harvard, non me lo perdonerei mai.

     -   Tesoro, l’università di New York è una delle più prestigiose al mondo. – esclamo mostrandole il dépliant illustrativo che tenevo nel cassetto.

     -   Si, ma non come Harvard.

     -   Mio padre non ha studiato né a Boston né a New York, eppure è un ottimo medico.

     -   Questo lo so, ma…

     -   Non hai appena detto di aver paura della distanza?    

     -   Ho detto di aver paura di perderti. E potrei perderti anche se tu venissi alla mia stessa università perché potresti rimpiangere Harvard, un giorno. Edward, io ti amo. Se da una parte sono terrorizzata all’idea di starti lontana, dall’altra credo nel nostro amore. Credo che ce la potremmo fare.

     -   Ci credo anch’io, Bells.

     -   Siamo un po’ contradditori, eh?

     -   Già. Ma si sa che l’amore è contraddizione.

     -   E chi lo dice?

     -   Boh, mi è venuta così!

Scoppiamo nuovamente a ridere insieme, complici, uniti, affiatati.

Bella è stupenda quando ride. Le si illuminano gli occhi e io voglio vederla sempre così. Inizio a baciarle il collo, so quanto le piace.

Il suo profumo mi avvolge e sono completamente assuefatto da lei. La sento rilassarsi tra le mie braccia mentre le sue mani corrono tra i miei capelli. Sa quanto mi piace. Complici, uniti, affiatati.

     -   Stai cercando di sedurmi?

Sorrido sulla sua pelle, mordicchiandola dolcemente.

     -   Se non mi vuoi con te a New York e dovremo stare lontani per un po’, devo fare il pieno adesso.

     -   Edward… sai bene che vorrei averti accanto ogni maledetto minuto. Ma voglio che tu sia felice e realizzato. Non devi rinunciare ad Harvard per me. Voglio vederti sorridere, sempre.

Complici, uniti, affiatati.

     -   Lo so. Ti amo ancora di più per questo. Non parliamone adesso. Ora voglio approfittarmi di te su questo letto, ok?

     -   Il solito spudorato! Come potrei fare senza vederti per quindici, venti, trenta giorni?

     -   Facciamo così: io vengo a controllare eventuali fisicacci alla Juilliard mentre tu superi brillantemente l’audizione. Dopodiché visito l’ateneo a New York e mi faccio un’idea senza smettere di considerare Harvard. E poi ci pensiamo, insieme, senza più nasconderci i nostri timori e parlandoci sempre sinceramente, che ne dici?

     -   Dico che ti amo, Edward Cullen.

**********

Bella sta suonando, completamente immersa nella musica. Suona, lasciandosi trasportare dalle note del pianoforte.

Suona, chiudendo gli occhi per vivere meglio quel mondo fatto di accordi, spartiti, alterazioni.

Suona, dando voce ai tasti bianchi e neri che amiamo entrambi.

Suona, conquistando tutti, guadagnandosi l’ingresso alla Juilliard School.

Suona, rivolgendosi a me. Lo so, lo sento. Complici, uniti, affiatati.

Suona, e quando per un attimo il suo sguardo incontra il mio, sono consapevole più che mai della verità delle sue parole:

E non c'è distanza, non c'è mai
Non ce n'è abbastanza, se…
Se tu sei già dentro di me,
Per sempre.

In qualunque posto sarai,
In qualunque posto sarò,
Tra le cose che vivi
Io per sempre vivrò.
In qualunque posto sarai,
Ci ritroveremo vicino,
Stretti l'uno nell'altro,
Oltre il destino.*

 

Capitolo un po’ diverso dal solito, lo so. Spero vi piaccia lo stesso.

Ultimamente i nostri due piccioncini non facevano altro che saltarsi addosso e la loro passione faceva da protagonista. Ma credo che l’amore non sia solo questo.

Ci sono i piccoli o grandi problemi di ogni giorno, le scelte da fare, le strade da scegliere. Percorsi da percorrere insieme.

Con questo capitolo mi piaceva lanciare uno sguardo al futuro di Edward e Bella, senza tralasciare una tappa importante come quella dell’università. Io avevo gli stessi dubbi di Bella quando è toccato a me ed ero contraddittoria nei ragionamenti quasi quanto lei.

Ops, basta annoiarvi con le mie vicende personali!

Grazie l’ho già detto, ma non è mai abbastanza.

Spero di non deludervi e di sentire cosa ne pensate. Ne ho sempre bisogno, specie adesso. Mi piacerebbe fare qualche extra, ma il tempo è sempre così poco, perciò ditemi voi se vi va.

A presto con la seconda parte dell’epilogo.

 

Un bacione,

Vane

* Tra le cose che vivi, Laura Pausini

Le mie storie:

 

 

Oceano...- Ultimo capitolo

Estate, sole, mare. Bella Swan inizia il suo nuovo lavoro come bagnina… Ad attenderla, un collega tremendamente sexy in pantaloncini rossi con i suoi pregiudizi sulle donne.

Tratto dal 1° cap:

- Come diavolo fa una ragazza a mettere in salvo un uomo di 90 kg che sta affogando, eh? Me lo spiegate? – esclamo senza rendermene conto, dando voce ai miei pensieri.

- Dai, Edward! Non farla tanto lunga, se ha superato tutte le prove d’esame e ha preso il brevetto significa che è in gamba.

- Non penso proprio Jazz, significa che ha aperto le gambe. Spero solo che abbia la torretta di avvistamento il più lontano possibile dalla mia.

- Mi dispiace deluderti, Cullen. Lavorerò alla 13, alla tua destra. Ma non preoccuparti, cercherò di non invadere i tuoi spazi… con le mie gambe, le mie tette e tutto il resto.

[ Autore: hopelove ] [ Rating: Arancione ] [ Genere: Commedia, Romantico ] [ Capitoli: 3 ] [ Personaggi: Bella/Edward, Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti ] [ Pubblicata: 29/08/11 ] [ Aggiornata: 26/02/12 ] [ Note: AU ] [ In corso ] [ Categoria: Libri > Twilight ] [ Contesto: Nessun libro/film ] [ Leggi le 41 recensioni ]

 

Più di ieri, meno di domani

1° classificata al contest "La strada della neve" indetto da Noemix.

"So che siamo giovani. So che stai per laurearti mentre io lavoro solo da un anno. So che non abbiamo tantissimi soldi. Ma so che ti amo da impazzire e che il mio più grande desiderio è diventare tuo marito. Renderti felice, giorno dopo giorno. Svegliarmi con te accanto in una casa tutta nostra, la mattina. Fare il nostro albero di Natale ogni anno, magari con l’aiuto di qualche pargoletto. Ti amo, più di ieri e meno di domani. Vuoi diventare mia moglie?"

[ Autore: hopelove ] [ Rating: Verde ] [ Genere: Sentimentale ] [ Capitoli: 1 ] [ Personaggi: Bella/Edward, Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti ] [ Pubblicata: 08/01/12 ] [ Aggiornata: 08/01/12 ] [ Note: One-shot ] [ Completa ] [ Categoria: Libri > Twilight ] [ Contesto: Nessun libro/film ] [ Leggi le 14 recensioni ]

           

Fateci un salto se vi va, ne sarei felicissima!

QUESTI PERSONAGGI NON MI APPARTENGONO, SONO DI PROPRIETA’ DI STEPHENIE MEYER. QUESTA STORIA E’ STATA SCRITTA SENZA ALCUN SCOPO DI LUCRO.

 

 

 

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Capitolo 27
*** Cap. 26 - Epilogo: Suonando, seconda parte ***


Eccoci qui con l’epilogo.

Anche questa volta vorrei dirvi tante cose ma non so da dove iniziare, perciò mi limito a ringraziarvi di cuore per avermi accompagnato lungo questo “viaggio”. Spero di non deludervi con quest’ultimo capitolo e mi dispiace se l’ho fatto con il penultimo, visto che pochissime di voi lo hanno commentato.

Ci terrei tanto a sapere se sono riuscita a trasmettere qualcosa in questi 26 capitoli (a proposito, ci saranno 3 extra!)! Voi mi avete trasmesso tanto, ognuna a suo modo, soprattutto un grande entusiasmo e solidarietà. Grazie.

Dedico l’epilogo ai cinque angioletti che hanno recensito la scorsa volta: vanderbit , Giulia_Cullen , bell , ary94 , Alice_Nekkina_Pattinson : grazie di cuore ragazze, anche per esserci in Oceano... !

Un abbraccio grande e ci rileggiamo di sotto come sempre.  

Vane

 

La chiave che può aprire tutte le porte del'impossibile....l'amore

 

Cap. 26 – Epilogo

Suonando, parte seconda

 

Pov Bella

 

Dove le parole finiscono, inizia la musica.

Heinrich Heine

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Suono, completamente immersa nella musica. Mi lascio trasportare dalle note del mio pianoforte, cercando di allontanarmi da tutto ciò che mi sta intorno. Suono, chiudendo gli occhi per vivere meglio quel mondo fatto di accordi, spartiti, alterazioni.

Suono, dando voce ai tasti bianchi e neri che ho sempre amato.

Suono, per la prima volta come pianista diplomata alla Juilliard.

Ce l’ho fatta. Ho coronato il mio sogno. Per me. Per Samuel.

Ma più di ogni altra cosa… Ce l’abbiamo fatta.

Io ed Edward.

New York e Boston.

Juilliard e Harvard.

Nonostante la distanza. Nonostante i 307 km che ci impedivano di vederci quando e quanto avremmo voluto. Nonostante lo stress per lo studio, gli esami, la stanchezza. Nonostante la gelosia. Ce l’abbiamo fatta.

       -   Oggi non ti ho ancora detto quanto ti amo.

Sorrido. È arrivato.

Vorrei alzarmi, corrergli incontro e stringerlo con tutta la forza di cui sono capace.

Baciarlo, toccarlo. Ripetergli quanto lo amo fino allo sfinimento.

Eppure, continuo a suonare, incapace di muovermi. Mi volto quel che basta per perdermi nei suoi occhi blu, leggendoci tutto l’amore e la soddisfazione di questo mondo. Sorrido ancora, emozionata come la prima volta che l’ho visto, nel giardino del liceo di Forks.

È Edward ad avvicinarsi a me, proprio come allora. Finalmente mi sento avvolgere dal suo profumo, dal suo calore. Santo cielo, quanto mi è mancato…

Sono due settimane che non ci vediamo, a parte quando l’ho intravisto due ore fa, durante la mia prova finale. Era tra il pubblico.

C’erano tutti: mia madre e mio padre, con gli occhi lucidi, commossi e orgogliosi.

Esme e Carlisle, sorridenti, con un mazzo di girasoli in mano.

Alice e Jasper, travolgenti, con i loro applausi.

Emmett e Rosalie, con la fede al dito dopo essersi sposati sei mesi fa.

Samuel, non fisicamente, certo. Ma sono sicura che c’era anche lui, seduto in una di quelle sedie, ad incoraggiarmi e sostenermi.

Edward. Il mio Edward, con il suo sorriso sghembo rivolto verso di me e i suoi occhi che brillavano più che mai. Quando l’ho visto, il mio cuore ha iniziato a galoppare e avrei voluto corrergli incontro piuttosto che accontentarmi di guardarlo da lontano. Grazie alla sua presenza, al suo sorriso e al suo sguardo, ho percepito scomparire gradualmente tutta l’agitazione accumulata in questi giorni e ho sentito crescere una voglia irrefrenabile di rifugiarmi tra le sue braccia. Poi, di fronte la commissione, ho suonato per lui. Ogni nota veniva dal cuore, veniva da Edward.

Proprio come in questo momento, con le sue braccia finalmente giunte a cingermi la vita. Mi volto verso il suo bellissimo viso e dopo quattordici giorni le nostre labbra si ritrovano all'istante, muovendosi in sincrono, con dolcezza, con passione, con desiderio. Con amore. Non so per quanto tempo restiamo a baciarci, so solo che non è mai abbastanza. Le nostre mani viaggiano l’una nel corpo dell’altro, consapevoli che ci apparteniamo ancora. Edward mi stringe al suo petto come se non volesse più separarsi da me e la sua bocca scende a torturarmi il collo. Poi, con un sospiro più profondo degli altri, si allontana appena per sorridermi dolcemente.

       -   Per te. – sussurra appoggiando un pacchetto dorato sul pianoforte.

       -   Sapevi che non volevo un regalo! Me l’hai già fatto due mesi fa!*

       -   È una sciocchezza Bella, dai, apri!

Figuriamoci! Conoscendolo, so benissimo che non sarà una “sciocchezza”. E infatti… dentro una scatola di velluto rosso, c’è un bellissimo ciondolo d’oro bianco con dei brillanti: una chiave, per la precisione.

       -   Oh Edward! È splendido! – esclamo sinceramente, sorridendogli.

 -   L’amore è la chiave che apre tutte le porte dell’impossibile. Quando ho letto questa frase su un libro, ho pensato a te, Bella, a noi. Ho pensato che prima di conoscerti non ci credevo. Ho pensato a come è cambiata la mia vita da quando ne fai parte. Ho pensato che è vero che il mio cuore ha una chiave. E quella chiave ce l’avrai sempre e soltanto tu.

Non so di preciso quando ho iniziato a piangere. So solo che sono talmente felice da non riuscire a trattenere le lacrime di gioia. Vorrei riuscire a dire qualcosa di altrettanto bello e profondo ma riesco solo ad abbracciarlo, ripetendogli un semplice “grazie” chissà quante volte e sbaciucchiare ogni centimetro del suo viso, facendolo ridere.

       -   Ti amo Edward. – mormoro tornando seria, mentre le mie mani vanno a circondargli il collo per poi perdersi tra i suoi capelli.

Torniamo a baciarci con tutta la passione trattenuta in queste settimane e con l’intento di dimostrarci a vicenda quando ci amiamo. Ci siamo soltanto noi, lo schiocco delle nostre labbra che si divorano a vicenda, le nostre mani che si intrufolano sotto i vestiti, i nostri gemiti e sospiri spezzati.

       -   Bella?

       -   Mmmh?

       -   Se arriviamo un po’ ritardo alla cena dici che se ne accorgono?

La cena, giusto. Mi ero completamente dimenticata della festicciola organizzata da Alice con i nostri parenti e amici più cari. Colpa di Edward che ha il potere di farmi estraniare da tutto e da tutti!

       -   Beh, credo di si, sono la festeggiata! – riesco a rispondere non troppo convinta, visto che la sua bocca è scesa sulla mia clavicola, facendomi rabbrividire.

       -   Quindi non possiamo proprio raggiungerli più tardi?

       -   Dipende… Se ne vale la pena…  – lo stuzzico maliziosa giocando con il bottone dei suoi jeans.

Lui contraccambia il mio sorriso provocatorio, continuando ad accarezzarmi la schiena sotto la maglia, fino a sganciarmi il reggiseno.

       -   Il mio lato spudorato ti ha mai deluso?

       -   Mai!

       -   Sto facendo pensieri sconci in questo momento.

       -   Tipo?

       -   Non abbiamo mai fatto l’amore sopra il pianoforte…

       -   Recuperiamo subito!

E abbiamo recuperato davvero, suonando il pianoforte in modo... particolare, direi, affatto abituale.

 

************

 

Suono, completamente immersa nella musica. Mi lascio trasportare dalle note del mio pianoforte, cercando di allontanarmi da tutto ciò che mi sta intorno.

Suono, chiudendo gli occhi per vivere meglio quel mondo fatto di accordi, spartiti, alterazioni.

Suono, dando voce ai tasti bianchi e neri che ho sempre amato.

Suono, per rilassarmi e prepararmi mentalmente alla giornata più magica della mia vita.

Suono, prima di sposare il mio Edward.

       -   Oh santo cielo, Bella! Cosa stai facendo?

       -   Non si vede, Alice? Sto suonando!

       -   Dovresti essere sotto la doccia! Anzi, no! Dovresti averla già fatta! Il parrucchiere arriverà tra poco! E la truccatrice! Siamo in ritardissimo!

       -   Calmati, Alice, mi stai mettendo l’ansia!

       -   Direi! Sai che Edward è già pronto?

       -   Che cosa? Ma è…

       -   …Tardi!

       -   …Presto!

 Scoppiamo a ridere dopo aver parlato contemporaneamente. Oddio, sto davvero per diventare la signora Cullen, non riesco ancora a crederci. Sto per giurare amore eterno ad Edward, davanti a tutte le persone a cui voglio bene e soprattutto davanti a Dio, in un’intima Chiesetta di Forks. Dovrei essere agitata, nervosa, tesa. E invece… sono rilassata. Emozionata, si, certo. Sto per vivere il giorno più bello della mia vita, diventando la moglie dell’uomo che amo! Ma sono realmente tranquilla, calma. Sposto lo sguardo verso il mio vestito da sposa adagiato sul letto. Non vedo l’ora di indossarlo, non vedo l’ora di lasciare Edward a bocca aperta. Alice ha ragione, sarà meglio iniziare a prepararmi.

       -   Seriamente carissima sorella/cognata, fila in doccia che non vedo l’ora di vederti con l’abito bianco!

       -   Agli ordini, sorella/cognata/testimone! E non te ne approfittare: tra due mesi tocca a te e Jasper!

 

************

 

 

Suono, completamente immersa nella musica. Mi lascio trasportare dalle note del mio pianoforte, cercando di allontanarmi da tutto ciò che mi sta intorno.

Suono, chiudendo gli occhi per vivere meglio quel mondo fatto di accordi, spartiti, alterazioni.

Suono, dando voce ai tasti bianchi e neri che ho sempre amato.

Suono, mentre sento muoversi il mio bambino dentro la pancia.

E come ogni volta che sento i suoi movimenti dentro di me, sorrido più felice che mai.

I suoi calcetti mi trasmettono una gioia di vivere impossibile da descrivere.

Sorrido e suono, mentre mio marito mi abbraccia e le sue mani circondano il mio pancione.

       -   Sei bellissima. Mia moglie è bellissima.

       -   E mio marito ha il fisicaccio. È il pediatra più sexy che ci sia.

       -   Si, lo so, me lo ripetono tutte le infermiere del reparto!

       -   Ehi! – protesto indignata dandogli uno scappellotto in testa.

Edward scoppia a ridere ed in questo momento penso che non ci sia suono più bello della sua risata.

Vorrei sempre scorgere i suoi occhi brillare di gioia, come il giorno del nostro matrimonio, due anni fa e durante il nostro viaggio di nozze in Europa.

Vorrei perdermi nel suo sguardo felice e innamorato, come quello che mi rivolge ogni mattina appena mi sveglio al suo fianco.

Vorrei vedere la felicità immensa nel suo volto, come quando gli ho confessato che presto saremmo diventati genitori o quando abbiamo sentito battere il cuoricino del nostro bambino durante la prima ecografia.

Voglio renderlo felice. Sempre.

       -   Adoro quando fai la gelosa ingiustificata.

       -   Sai che le donne incinte vanno costantemente assecondate?

       -   Oh si, sono sei mesi che me lo fai presente! – esclama facendomi ridere.

       -   Ti amo Edward, più di ieri e meno di domani.

 -   Anch’io Bella, più di ieri e meno di domani. – sussurra dolcemente tracciando il contorno delle mie labbra con un dito, per poi scendere a parlare con la mia pancia: – amore di papà, io e te siamo fortunati, sai? Al nostro fianco abbiamo una donna splendida.

Ci abbracciamo e suoniamo insieme, completamente immersi nella musica, lasciandoci trasportare dalle note del pianoforte, cercando di allontanarci da tutto ciò che ci circonda. Suoniamo insieme, chiudendo gli occhi per vivere meglio quel mondo fatto di accordi, spartiti, alterazioni.

Suoniamo insieme, dando voce ai tasti bianchi e neri che abbiamo sempre amato.

Suoniamo insieme, mentre sentiamo muoversi il nostro bambino dentro la mia pancia.

Suoniamo e sorridiamo insieme, consapevoli che l’amore è la chiave che apre tutte le porte.

 

 

Che dire? Io ci credo davvero. L’amore è la chiave che apre tutte le porte dell’impossibile. E adoro anche la frase “Più di ieri e meno di domani”. L’ho usata come titolo di una mia one-shot ma ci tenevo a inserirla anche qui. Spero di non avervi deluso con quest’ultimo capitolo, come al solito io l’ho scritto con il cuore.

Grazie ancora per il vostro sostegno e per aver sempre aspettato pazientemente i miei aggiornamenti. Come vi ho accennato sopra, sto scrivendo tre extra, sarei felicissima se continuerete a seguirmi! Nel primo scopriremo quale regalo aveva già fatto Edward a Bella… diciamo che riguarda la proposta di matrimonio!

Ci sentiamo presto, promesso!

Auguroni di buona Pasqua e un bacione,

Vanessa

 

Le mie storie:

 

Oceano...- Ultimo capitolo Estate, sole, mare. Bella Swan inizia il suo nuovo lavoro come bagnina… Ad attenderla, un collega tremendamente sexy in pantaloncini rossi con i suoi pregiudizi sulle donne. Tratto dal 1° cap: - Come diavolo fa una ragazza a mettere in salvo un uomo di 90 kg che sta affogando, eh? Me lo spiegate? – esclamo senza rendermene conto, dando voce ai miei pensieri. - Dai, Edward! Non farla tanto lunga, se ha superato tutte le prove d’esame e ha preso il brevetto significa che è in gamba. - Non penso proprio Jazz, significa che ha aperto le gambe. Spero solo che abbia la torretta di avvistamento il più lontano possibile dalla mia. - Mi dispiace deluderti, Cullen. Lavorerò alla 13, alla tua destra. Ma non preoccuparti, cercherò di non invadere i tuoi spazi… con le mie gambe, le mie tette e tutto il resto. [ Autore: hopelove ] [ Rating: Arancione ] [ Genere: Commedia, Romantico ] [ Capitoli: 4 ] [ Personaggi: Bella/Edward, Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti ] [ Pubblicata: 29/08/11 ] [ Aggiornata: 20/03/12 ] [ Note: AU ] [ In corso ] [ Categoria: Libri > Twilight ] [ Contesto: Nessun libro/film ] [ Leggi le 59 recensioni ]

  Più di ieri, meno di domani 1° classificata al contest "La strada della neve" indetto da Noemix. "So che siamo giovani. So che stai per laurearti mentre io lavoro solo da un anno. So che non abbiamo tantissimi soldi. Ma so che ti amo da impazzire e che il mio più grande desiderio è diventare tuo marito. Renderti felice, giorno dopo giorno. Svegliarmi con te accanto in una casa tutta nostra, la mattina. Fare il nostro albero di Natale ogni anno, magari con l’aiuto di qualche pargoletto. Ti amo, più di ieri e meno di domani. Vuoi diventare mia moglie?" [ Autore: hopelove ] [ Rating: Verde ] [ Genere: Sentimentale ] [ Capitoli: 1 ] [ Personaggi: Bella/Edward, Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti ] [ Pubblicata: 08/01/12 ] [ Aggiornata: 08/01/12 ] [ Note: One-shot ] [ Completa ] [ Categoria: Libri > Twilight ] [ Contesto: Nessun libro/film ] [ Leggi le 14 recensioni ]

 

Fateci un salto se vi va, ne sarei felicissima! 

Grazie anche a tutti coloro che hanno inserito La chiave che può aprire tutte le porte dell'impossibile... L'AMORE  tra le storie preferite, chi tra le seguite e chi tra quelle da ricordare! Siete sempre più numerosi! E grazie anche a che legge semplicemente! Fatemi sapere cosa ne pensate! Un bacione! A presto!

QUESTI PERSONAGGI NON MI APPARTENGONO, SONO DI PROPRIETA’ DI STEPHENIE MEYER. QUESTA STORIA E’ STATA SCRITTA SENZA ALCUN SCOPO DI LUCRO.  

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Capitolo 28
*** Extra 1 - Mille volte si ***


Sono emozionata. Ho iniziato a scrivere questo primo extra un po’ a fatica, innervosendomi a tratti perché non riuscivo ad esprimermi come avrei voluto. Ma poi ho pensato a mio marito, a quando mi ha chiesto di diventare sua moglie. E mi sono emozionata. Dedico ogni mia parola a lui.

A lui, ma anche a tutti voi che mi avete accompagnato lungo questo viaggio. Grazie per avermi sostenuto e grazie infinite a chi vorrà farlo ancora.

Ci rileggiamo di sotto,

un abbraccio,

Vane

P.S: La prima citazione non centra molto con il capitolo. Ma è per Samuel e per Bella, ma soprattutto per chi come lei in questa storia, ha perso una persona cara.

La seconda citazione… è per chiunque creda nella semplicità dell’amore.

Scusatemi se vi sto annoiando, oggi mi sento un po’ troppo poetica! ;)

 

La chiave che può aprire tutte le porte del'impossibile....l'amore

Extra 1 - Mille volte si

Quello che i morti lasciano ai vivi è certo un dolore inconsolabile,

ma anche un maggior dovere di vivere,

di compiere la parte di esistenza da cui i morti hanno dovuto apparentemente separarsi,

e che però resta intatta.

 

François Cheng

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non so dove vada la mia strada,

ma cammino meglio quando la mia mano stringe la tua.

 

Alfred De Musset

 

 

Pov Edward

Digito “proposte di matrimonio originali” sulla tastiera. In 0,19 secondi, Google mi propone 230000 risultati.

Però! Allora non sono l’unico idiota che trascorre la serata davanti al pc, cercando un’idea singolare per chiedere alla donna che ama di diventare sua moglie.

Oddio.

Sto davvero pensando di chiedere a Bella di sposarmi?

Sto davvero pensando di cambiare la mia vita totalmente?

Sto davvero pensando a “finché morte non ci separi”?

Si.

Si.

Si.

Ancora mille volte si.

Ci sto realmente riflettendo da quindici giorni, da quando ci siamo visti l’ultima volta a New York. Cavolo, sono già due settimane che non vedo Bella, non pensavo diventasse sempre più difficile starle lontano. Credevo che col tempo sarei riuscito ad abituarmi, dopotutto sono già passati più di tre anni. Ce la stiamo cavando bene, nonostante le giornate stressanti, gli esami complicati e i 307 km di distanza che a volte sembrano insormontabili. Ci incontriamo il più frequentemente possibile, provando di tutto per far combaciare i mille impegni di ognuno, spesso vedendoci a metà strada.

Eppure mi manca sempre di più. Mi manca stringerla a me, baciarla per ore, fare l’amore con lei o semplicemente guardare un film abbracciati mangiando una pizza. Non faccio altro che sognarla, notte e giorno. Mi sembra di vederla ovunque: durante le lezioni, durante il mio tirocinio all’ospedale, per le strade di Boston.

In poche parole: è molto peggio dei primi tempi. Perché?

Beh… Ho il terrore di perderla, nonostante Bella non abbia mai fatto nulla per farmelo pensare. Ho il timore che qualcuno me la porti via. Ho paura che lei si stanchi di me.

Angosce certamente non nuove, visto che le ho sempre avute. Ma le sento ancora più concrete e reali dal mio ultimo viaggio a New York, durante il quale… ho conosciuto un suo compagno di studi alla Juilliard. Averla vista parlare con quel Jonathan mi ha scombussolato la bussola. In questi anni, la gelosia non mi ha mai abbandonato, ero sicuro che qualche ragazzo ci avrebbe provato. Ne ero consapevole. Ma vedere con i propri occhi quel tipaccio accarezzare Bella, la mia Bella, mi ha mandato fuori di testa.

La amo più di qualsiasi altra cosa al mondo. Non riesco ad immaginare la mia esistenza senza di lei e voglio averla al mio fianco “in salute e in malattia”, “in ricchezza e in povertà”. Perciò, si… voglio sposarla, alzarmi con lei accanto ogni giorno e presentarla all’universo intero come mia moglie.

Accidenti, Cullen, questo si che potrebbe andare bene come discorso! Meglio che me lo scrivo, non si sa mai. Distrattamente, inizio a leggere la classifica delle venti proposte di matrimonio più creative che si siano mai sentite. C’è chi ha accompagnato la propria donna a un distributore automatico dove le ha offerto di prendere qualcosa, ma anziché la bibita scelta ha tirato fuori l’anello di fidanzamento. C’è chi ha organizzato fuochi d’artificio sulla spiaggia. Oppure la classica romantica cena a lume di candela.

        -   Ehi, Edward! Pensavo dormissi.

La voce di Jasper mi fa sussultare. Ero talmente concentrato sulla lettura da non averlo neanche sentito rientrare. Lo sto ospitando da due giorni nella mia stanza al college visto che si fermerà a Boston per una settimana.

        -   Non ho sonno. Sei tornato presto. – esclamo mentre lui si siede accanto a me.

        -   Mica tanto, sono le due passate.

        -   Le due? Accidenti, ho perso la cognizione del tempo.

        -   Che leggi di così interessan… O cavolo! Proposte di matrimonio?

        -   Era così per farmi un’idea.

        -   Vuoi chiedere a Bella di sposarti?

La domanda di Jasper è essenzialmente semplice ed io conosco perfettamente la risposta. Ma dirlo ad alta voce… fa un certo effetto, ecco. Dopo aver tentennato un po’, lo ammetto:

        -   Si. Cioè… non lo so. Ma si che lo so! Si, mille volte si!

        -   Fantastico Ed! Davvero, sono felice per voi!

        -   Non credi sia troppo presto?

        -   Siete una coppia bellissima, state insieme da anni ormai, anche se il tempo non conta. Importa solo l’amore e voi vi amate moltissimo, è lampante.

        -   Ma se non accettasse? Forse sarebbe meglio aspettare la mia laurea o almeno il suo diploma alla Juiliard.

  -   Edward, mica vi dovete sposare subito! Prendi me e tua sorella: gliel’ho chiesto due mesi fa e ci sposiamo fra un anno! Alice vuole organizzare tutto nel minimo dettaglio, sai come è fatta.

  -   Già. Sono contento che diventi mio cognato! La tua proposta di matrimonio sarebbe sicuramente in cima alla classifica di quelle più originali! – esclamo facendolo arrossire e commuovere.

Alice ne ha parlato per giorni interi. Ricordo perfettamente ogni sua telefonata per tenermi aggiornato: mi ha raccontato la proposta fin nel minimo particolare.

Jasper le aveva suggerito un po’ di shopping, portandola nel negozio di abbigliamento preferito di Alice. D’accordo con le commesse, aveva applicato un cartellino rosso su ogni etichetta dei vestiti presenti all’interno. Alice aveva le lacrime agli occhi leggendo “Marry me” ovunque.

        -   Non è importante come glielo chiederai, Ed. Non serve niente di eclatante. Pensa a Bella e troverai sicuramente le parole giuste e il luogo magico per dirgliele.

Si, forse Jasper ha ragione. Sorrido, colto da un’improvvisa rivelazione.

So cosa fare. Prima cosa: prenotare il biglietto aereo per New York. Vado dalla mia fidanzata.

 

******

Pov Bella

        -   Dai, Bella, resta ancora un po’!

Il volto e la voce di Susan sono così supplichevoli da essere quasi convincenti.

Alterno lo sguardo tra lei e l’orologio, indecisa se cedere agli occhi imploranti della prima o all’ora tarda mostrata dal secondo. È quasi mezzanotte, accidenti. Domani mattina, le lezioni cominceranno presto e non posso permettermi di arrivare tardi.

        -   Ti prego, ti prego, solo dieci minuti!

        -   E va bene! Ma non un istante di più! – acconsento capitolando alle preghiere della mia coinquilina mentre lei mi abbraccia di slancio.

Scoppio a ridere, divertita dalla sua esuberanza. Adoro Susan, la mia eccentrica, travolgente compagna di stanza qui alla Juilliard. Per certi aspetti, mi ricorda Alice.

Quanto mi manca Alice! E Rosalie. Jasper. Emmett.

Edward.

Mi basta pensare a lui per una frazione di secondo per prendere in mano il cellulare. Nessuna chiamata persa, nessun messaggio. Mi aveva promesso che ci saremmo sentiti questa sera visto i pochi minuti di conversazione telefonica di ieri. Sospiro, inquieta.

Mi manca da impazzire, non ci vediamo da quattordici giorni e ci sentiamo pochissimo, a causa dei mille impegni. Dove sei amore mio? Cosa stai facendo? Hai compagnia?

Piantala, Bella, sei tu quella che doveva restare in camera e invece sei nel living della Juilliard insieme ad una trentina di ragazzi.

Il suono del telefono mi fa sobbalzare. Velocemente, afferro il mio cellulare ma… non è il mio a squillare. È quello di Susan. Cerco di mascherare la delusione guardandomi intorno quando lei mi afferra per un braccio, dopo aver rifiutato la chiamata.

        -   Vieni Bella! Torniamo in camera!

        -   Ma non volevi restare un altro po’?

        -   Ho cambiato idea!

Perplessa, la seguo. Chissà cosa le è preso. Ci avviamo verso la nostra stanza al secondo piano, Susan cammina talmente veloce che faccio fatica a seguirla.

        -   Si può sapere che succede?

        -   Niente!

        -   Come niente! Perché tutta questa fretta? E chi era al telefono?

        -   Quante domande Bella! Senti, io vado avanti, tu fai con comodo! Vedrai, dopo mi ringrazierai!

Sospiro, guardandola correre lungo il corridoio e rinunciando a capirla. Per quanto non vedo l’ora di andare a dormire, non ho proprio voglia di mettermi a galoppare per seguirla. Magari potrei chiamare Edward, sentire come sta, parlare un po’, cercare di organizzarci per incontrarci.

Persa nei miei pensieri, non mi rendo neanche conto di essere arrivata in camera.

Susan ha lasciato la porta accostata, ci sono tutte le luci accese e… c’è Edward al centro della stanza con il suo sorriso mozzafiato.

Edward. Non può essere.

Sbatto le palpebre più volte, incredula. Edward è sempre lì davanti a me. Devo avere le allucinazioni. Mi manca talmente tanto da sognarlo ad occhi aperti.

        -   Bella, svegliati! Il tuo fidanzato è a pochi metri da te! Datti una mossa e saltagli addosso!

Dopo le parole schiette di Susan, Edward scoppia a ridere. È il suono della sua risata a scuotermi. Mi tuffo letteralmente tra le sue braccia, respirando appieno il suo profumo, per poi baciarlo un attimo dopo. Lui mi stringe fermamente a sé, mentre le nostre lingue si rincontrano con passione e dolcezza insieme e le nostre mani accarezzano frenetiche ma pazienti l’uno il corpo dell’altra. Mi sento a casa, stretta a lui mi sento al sicuro. Lui è il mio porto, il mio rifugio, il mio riparo. Passo mentalmente in rassegna ogni libro romantico che ho letto o i film d’amore che ho visto ma nessuna frase letta o sentita può aiutarmi ad esprimere ciò che sento. Lo amo, più di ogni altra cosa.

        -   È bello constatare che la mia sorpresa è stata gradita. – mi sussurra all’orecchio facendomi rabbrividire.

        -   Oh, si. Non immagini quanto. – acconsento sorridendo sulla sua pelle.

Mi accoccolo meglio sul suo petto e inizio a baciargli il collo. Non ho la minima intenzione di muovermi da qui.

  -   Ok piccioncini, so che vi siete dimenticati da me ma non fate i maleducati. Ringraziatemi piuttosto, visto che ho pure corso per venirti ad aprire, Edward, e che andrò a dormire da un’amica per lasciarvi soli!

        -   Grazie Susan. – borbotto poco convinta tra un bacio e una carezza.

        -   Che entusiasmo! Io vado, non fate zozzate sul mio letto.

        -   Non preoccuparti, l’abbiamo già battezzato l’altra volta.

        -   Che?

        -   Edward sta scherzando, Susan!

        -   Tsè. Bel modo di ringraziarmi per averti anche aiutato con…

        -   Hai ragione, grazie grazie! – esclama Edward, interrompendola di colpo, per poi fulminarla e pregarla allo stesso tempo con lo sguardo.

Sono troppo contenta per chiedermi a cosa si riferisse Susan o perché Edward non le ha lasciato finire la frase. Qualsiasi domanda o spiegazione può essere rimandata a domani.

Sono troppo elettrizzata per rendermi conto che Susan se n’è andata e che siamo finalmente soli. Ci sdraiamo sul letto senza mai smettere di toccarci, incapaci di stare separati dopo tutto questo tempo lontani. Edward si mette su un fianco, appoggiandosi su un gomito e inizia a raccontarmi che gli mancavo talmente tanto da prendere l’unico volo per New York disponibile oggi.

Sono troppo raggiante per ascoltarlo davvero, mentre mi rivela di come si è messo d’accordo con la mia pazza adorabile coinquilina per farmi una sorpresa.

Sono felice, troppo felice di essere insieme.

        -   Sei pronta a ricevere tutti i baci che non ho potuto darti in queste due settimane?

        -   E quanti sarebbero?

        -   Quattrocento venti, visto che ti avrei baciato trenta volte al giorno.

        -   Così pochi?! – scherzo sorridendo, mentre gioco con il bottone dei suoi jeans.

        -   Sei ingorda e insaziabile, Bella. Facciamo cinquecento e non se ne parla più.

E cinquecento baci siano.

******

        -   Porta pazienta ancora cinque minuti, Bells!

Sbuffo, fingendomi scocciata e cercando di trattenere l’ennesimo sorriso della giornata.

Non posso fare a meno di sorridere, nonostante la stanchezza, il mal di piedi e la seccante benda che mi copre gli occhi.

La stanchezza, per non aver chiuso occhio tutta la notte. Io e Edward avevamo di meglio da fare e soprattutto non volevamo sprecare neanche un minuto del tempo a nostra disposizione.

Il mal di piedi, per aver camminato tutto il pomeriggio durante l’ennesimo giro panoramico della città. Ogni volta che Edward mi raggiunge a New York, adoriamo passeggiare mano nella mano nei principali punti turistici della Grande Mela, mangiare il gelato l’uno dal cono dell’altro, scherzare ed abbracciarci a Central Park.

La benda sugli occhi, fastidiosa più che altro perché mi impedisce di vedere dove stiamo andando in questo momento.

Dopo una doccia veloce nella mia camera, Edward ha insistito per uscire ancora, nonostante io avrei preferito rilassarmi un po’ tra le sue braccia e approfittare dell’intimità della stanza per stare soli soletti. Ma lui ci teneva così tanto che non sono riuscita a dirgli di no. D’altronde, ciò che conta è stare insieme, non mi importa dove. Ho persino saltato le lezioni per trascorrere tutta la giornata tra le sue braccia. O incollata alle sue labbra. O con la mano sul suo sedere, ecco.

Sorrido, ricordando il nostro primo appuntamento all’osservatorio astronomico di Forks. Proprio come questa sera, Edward mi aveva bendata anche allora, regalandomi una delle serate più magiche della mia vita. Chissà dove mi sta portando adesso… Quando ha dato le indicazioni al tassista, ha parlato talmente piano che non sono riuscita a capire neanche una parola. So solo che si tratta di un’altra sorpresa…

Sono talmente concentrata tra mille ipotesi e dolci ricordi da accorgermi appena di essere scesi dal taxi. Edward ancora non si decide a togliermi la benda, anzi. Mi afferra la mano, facendomi strada.

        -   Dai, amore, quanto manca?

        -   E va bene... Ma solo perché siamo arrivati! – acconsente ridendo e sciogliendo il nodo.

Batto le palpebre lentamente, ma prima di guardarmi intorno per cercare di capire dove siamo, resto catturata dai suoi occhi.

Il suo sguardo è… è emozionato. Impaziente. Forse anche un po’ nervoso. Ma soprattutto è così intenso e innamorato da farmi scoppiare il cuore di felicità.

Incollo le mie labbra alle sue, baciandolo dolcemente, per ringraziarlo di tutto l’amore che riesce a donarmi. Non so ancora dove siamo, è troppo buio per riconoscere l’edificio di fronte a noi, ma so che di qualsiasi posto si tratta sarà speciale perché Edward l’ha scelto pensando a me. Lui ricambia il bacio stringendomi a sé, facendo scorrere la mano destra lungo la mia spina dorsale, per poi fermarsi birichina sul mio fondoschiena, in un gesto sensuale e malizioso. Le mie dita si intrufolano sotto la sua maglia, accarezzandogli il petto e gli addominali.

        -   Non sei curiosa di entrare? – Edward ferma la mia mano all’altezza del suo cuore, sorridendo e parlandomi dolcemente.

        -   Decisamente si. Dove mi hai portato?

        -   Siamo all’osservatorio astronomico nei pressi di New York.

Dopo qualche istante di smarrimento, gli butto le braccia al collo, entusiasta.

        -   Oh Edward! Non potevi farmi sorpresa più bella! Mi sembra di tornare indietro nel tempo! – esclamo sincera, per poi correre all’interno dell’edificio.

È molto più grande, equipaggiato e caratteristico rispetto quello vicino Forks. Ma è ugualmente magico, un posto fuori dal tempo e dallo spazio.

I ricordi indelebili del nostro primo appuntamento si mescolano ai momenti felici che stiamo vivendo adesso, tra cannocchiali antichi e nuovi, telescopi di ultima generazione, rappresentazioni astronomiche dipinte sui soffitti, illustrazioni delle costellazioni, coccole, abbracci e baci a fior di labbra tra l’immagine di una galassia o una cometa.

Dopo avermi spiegato che è stata Susan a procurargli le chiavi dell’osservatorio, io e Edward non parliamo molto, ci limitiamo a sorriderci e a guardarci negli occhi, comunicando più parole restando in silenzio di quanto faremmo discorrendo.

In silenzio, seduti sulla più grande terrazza panoramica che abbia mai visto, sotto un mare di stelle.

In silenzio, illuminati dalla luce soffusa della luna.

In silenzio, circondati da un’atmosfera semplice ma suggestiva e surreale, naturale ma magica e fatata, ordinaria ma calda e romantica.

In silenzio, Edward gioca con le dita della mia mano sinistra, soffermandosi con particolare attenzione sull’anulare.

Poi, mi porge un’elegante scatolina di velluto blu.

Trattengo il fiato. Stupita. Meravigliata. Sbalordita. Immobile. In silenzio.

 -   Ho pensato in continuazione a quale sarebbe potuto essere il luogo perfetto per aprirti il mio cuore. Ti ho portato sotto le stelle, perché qui ci siamo baciati la prima volta ed io ho iniziato a vivere davvero da quel momento, quando tu sei entrata nella mia vita, Bella.

La sua voce è incerta, esitante, piena di sentimento ed emozione, e io già sento nascere dentro ai miei occhi la prima di una lunga serie di lacrime di gioia.

Resto in silenzio, con il cuore che batte come impazzito e la mano che mi trema mentre Edward la prende dolcemente.

 -   Ho pensato in continuazione a quali potevano essere le parole giuste. Mi ero preparato mille discorsi, frasi ad effetto, termini importanti. Ma in questo momento riesco a dirti solo che ti amo follemente e che mi renderesti l’uomo più felice della terra se tu accettassi di sposarmi.

Eccola, la prima lacrima è scesa. E anche la seconda, la terza… Sto piangendo, in silenzio.

Commossa come mai prima d’ora, emozionata, raggiante. Vorrei tanto gridargli con tutto il fiato che ho che desidero diventare sua moglie più di ogni altra cosa al mondo ma la voce non si decide ad uscire. Continuo a guardare i suoi occhi blu, perdendomi nella luce che sprigionano. Apro e chiudo la bocca più volte, facendolo sorridere.

Quando sto per parlare, Edward mi posa dolcemente un dito sulle labbra.

 -   Ho pensato in continuazione a come avresti potuto reagire alla mia proposta. So che mi ami, so che vuoi stare al mio fianco. Ma so anche che il nostro futuro professionale è incerto e che dobbiamo ancora lavorare molto. Perciò se preferisci aspettare, lo capisco. Qualsiasi sia la tua risposta, mi renderai felice ugualmente, basta che continueremo a stare insieme. Ma non riesco più a trattenermi dal chiedertelo: Bella, vuoi diventare mia moglie?

Questa volta, non posso più restare in silenzio. I miei occhi gli hanno già risposto, ne sono sicura. Ma le parole escono da sole mentre lo abbraccio con tutta la forza di cui sono capace. Impazienti, emozionate, tremolanti.

        -   Si, si, si! Mille volte si!

Sento Edward rilasciare un sospiro di sollievo e gioia sul mio collo. Quando rialza il viso facendo riallacciare i nostri sguardi, noto che anche i suoi occhi sono lucidi.

Ci baciamo a lungo, manifestando ciò che proviamo con il linguaggio del corpo. Sono i nostri sensi a parlare, adesso.

Ci sorridiamo, senza poterne fare a meno, amandoci sotto la magia delle stelle. Forse anche mio fratello è uno di quei puntini luminosi che brillano nel cielo.

Sono sicura che anche lui sta sorridendo lassù.

 

 

Eccomi qui!

Spero davvero che il capitolo vi sia piaciuto, ci terrei davvero molto a sapere il vostro parere.

Ancora tante, tante grazie per il vostro appoggio.

A presto con il secondo extra.

Un baci8 a voi tutti,

Vane!

Le mie storie:

 

Oceano...- Ultimo capitolo

Estate, sole, mare. Bella Swan inizia il suo nuovo lavoro come bagnina… Ad attenderla, un collega tremendamente sexy in pantaloncini rossi con i suoi pregiudizi sulle donne.

Tratto dal 1° cap: - Come diavolo fa una ragazza a mettere in salvo un uomo di 90 kg che sta affogando, eh? Me lo spiegate? – esclamo senza rendermene conto, dando voce ai miei pensieri. - Dai, Edward! Non farla tanto lunga, se ha superato tutte le prove d’esame e ha preso il brevetto significa che è in gamba. - Non penso proprio Jazz, significa che ha aperto le gambe. Spero solo che abbia la torretta di avvistamento il più lontano possibile dalla mia. - Mi dispiace deluderti, Cullen. Lavorerò alla 13, alla tua destra. Ma non preoccuparti, cercherò di non invadere i tuoi spazi… con le mie gambe, le mie tette e tutto il resto.

[ Autore: hopelove ] [ Rating: Arancione ] [ Genere: Commedia, Romantico ] [ Capitoli: 4 ] [ Personaggi: Bella/Edward, Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti ] [ Pubblicata: 29/08/11 ] [ Aggiornata: 20/03/12 ] [ Note: AU ] [ In corso ] [ Categoria: Libri > Twilight ] [ Contesto: Nessun libro/film ] [ Leggi le 113 recensioni ]

 

Più di ieri, meno di domani 1° classificata al contest "La strada della neve" indetto da Noemix.

"So che siamo giovani. So che stai per laurearti mentre io lavoro solo da un anno. So che non abbiamo tantissimi soldi. Ma so che ti amo da impazzire e che il mio più grande desiderio è diventare tuo marito. Renderti felice, giorno dopo giorno. Svegliarmi con te accanto in una casa tutta nostra, la mattina. Fare il nostro albero di Natale ogni anno, magari con l’aiuto di qualche pargoletto. Ti amo, più di ieri e meno di domani. Vuoi diventare mia moglie?"

[ Autore: hopelove ] [ Rating: Verde ] [ Genere: Sentimentale ] [ Capitoli: 1 ] [ Personaggi: Bella/Edward, Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti ] [ Pubblicata: 08/01/12 ] [ Aggiornata: 08/01/12 ] [ Note: One-shot ] [ Completa ] [ Categoria: Libri > Twilight ] [ Contesto: Nessun libro/film ] [ Leggi le 14 recensioni ]

 

Fateci un salto se vi va, ne sarei felicissima!

 

Grazie anche a tutti coloro che hanno inserito La chiave che può aprire tutte le porte dell'impossibile... L'AMORE  tra le storie preferite, chi tra le seguite e chi tra quelle da ricordare! Siete sempre più numerosi! E grazie anche a che legge semplicemente! Fatemi sapere cosa ne pensate! Un bacione! A presto!

 

QUESTI PERSONAGGI NON MI APPARTENGONO, SONO DI PROPRIETA’ DI STEPHENIE MEYER. QUESTA STORIA E’ STATA SCRITTA SENZA ALCUN SCOPO DI LUCRO.

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