(Recensione pubblicata da Ida59 su www.criticoni.net)

Un’altra splendida storia di Nykyo che narra del rapporto tra Silente e Piton nel lungo periodo che intercorre tra il pentimento di Severus, con il suo conseguente passaggio agli ordini di Silente, e l’uccisione del Preside per opera dello stesso Piton.
Una lucida, logica e razionale esposizione e interpretazione dei fatti dei libri, dove certo non manca la passione né l’ammirazione e l’amore, da parte dell’autrice, per i due personaggi: Silente, condottiero senza cedimenti, ma anche mentore e padre e Piton, ragazzo fragile e distrutto dai rimorsi, ma anche spia perfetta e uomo coraggioso fino al punto di saper obbedire all’ordine di uccidere l’unica persona che ha saputo comprenderlo e rispettarlo, l’unica persona cui vuole bene.
Un’appassionata difesa, intensa e commovente, per lo splendido personaggio di Severus Piton per il quale io e l’autrice abbiamo indubbiamente in comune un grande amore.
Una storia da leggere con attenzione e senza pregiudizi, disposti a cercare di capire cosa si può nascondere dietro ad una fredda ed odiosa apparenza, dietro ad una maschera che cerca di negare una profonda umanità ed un inaudito coraggio; disposti ad approfondire le contraddizioni di un personaggio dall’apparenza ambigua, la cui psicologia in questa storia viene accuratamente studiata e sviscerata, fino a dare un’interpretazione credibile delle sue motivazioni che riesce a spiegare in modo lucidamente ragionevole i comportamenti del personaggio, eliminando ogni presunta contraddizione dello stesso.
Una storia commovente che svela fino in fondo l’anima di Severus Piton e che gli rende con giustizia una profonda umanità, solo apparentemente negata da quell’Avada Kedavra che ha distrutto la vita di Silente e annientato ogni speranza del suo assassino:
“Avada Kedavra!”:
parole d’amore per un
padre severo.

Ciao Nykyo, non so se leggerai mai il mio commento, ma te lo lascio comunque. Ho recensito la tua storia ne "Il sotterraneo di Piton", e devo dirti che significa davvero molto per me, perchè è la storia che mi convertì definitivamente all'innocenza di Severus. Mi è piaciuta sotto ogni aspetto: lo stile (davvero stupendo), la storia, la caratterizzazione dei personaggi. E' commovente e bellissima. Ancora complimenti, e sciusai se la recensione è cortissima! Elisa

uao

uao

uao

Voglio avvisarti che, quale membro del Comitato Consiglio Fanfictions, ho segnalato questa tua bellissima fiction all'attenzione dei lettori di EFP.
Ecco il link alla recensione: http://freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=4642&idd=8546
Due parole sul Comitato: si tratta di una libera associazione formatasi sul forum del sito di fanfictions EFP con lo scopo di valorizzare e rendere più visibili quei lavori, originali e non, che rispondano a determinati parametri qualitativi.
I miei complimenti ed il mio personale ringraziamento per questa splendida fiction sul personaggio che più amo.

Ida

Questo capitolo finale merita una recensione a parte. L'odio di Piton verso se stesso e ciò che è costretto a fare, coniuga il suo essere assassino di Silente e spia dell'Ordine.
Un capitolo che ha la caratteristica di essere completo come una one-shot.
Totalmente incentrato sulla figura dell'insegnante, ha il pregio di trasmettere al lettore senza interruzioni quelle sensazioni che Piton ha provato, nella ipotesi che resti fedele a Silente, corrispondendo da un lato alle aspettative di chi legge le azioni di Piton confidando in lui, dall'altro di chiudere con coerenza tutto quello che si era premesso nei capitoli precedenti.
Un nota di merito in più per come l'urlo silenzioso unisce la disperazione dell'uomo a quella di Harry.
Ciao, Rik

Il tema rispetto al quale è scritta questa fanfiction mi impone, ovviamente, di dimenticare la mia preferenza per le vicende in cui Piton mantiene quell'ambiguità con cui è tratteggiato fino alla fine del sesto libro.
Peraltro in questo Piton, nel tuo Piton, è vivo e presente un contrasto interiore che lo rende un personaggio completo.
Non è affatto scontato il peggior ricordo di Piton sia il trattamento che gli fu riservato dai prepotenti Malandrini di allora. Ed è credibile che il ricordo più terribile del futuro Mangiamorte sia invece l'asprezza di Lily.
Presumere che Severus sia stato innamorato, ma non ricambiato, da Lily è una valida interpretazione di indizi a riguardo presenti in più di un libro. Un fatto sostenibile almeno fino all'uscita dell'ultimo volume.
L'incontro in cui Piton mette a nudo le sue colpe di fronte a Silente è gestito con accuratezza. Qui il personaggio di Silente ha tutta la dolcezza e la durezza che gli appartiene. E' il Silente che svela ad Harry la Profezia della Cooman ed il Silente che incontra Harry davanti allo specchio delle brame.
E appare un Piton diverso, quello che conosceremo e leggeremo qui e negli altri brani della storia.
In ogni capitolo lo troviamo passionale, nascosto dietro una dura corazza di imperturbabilità. Il Piton mai pienamente rivelato dai libri e tuttavia non del tutto assente da essi.
La spia perfetta. Dubito che Silente avrebbe mai pensato ad una definizione così impersonale. La trovo d'altro canto molto appropriata al tuo Severus, la pena che lui si è imposto è proprio quella di perdere la sua umanità fino a rivestire uno sgradevole, pesante ruolo.
E, nonostante la lontananza rispetto allo stile della Rowling, ho apprezzato molto la scelta di giungere fin nel profondo del cuore dell'insegnante descrivendone i pensieri e le emozioni con le sue stesse parole. Manifestarle altimenti non sarebbe stato possibile.
Passare dalla descrizione diretta dei pensieri di un personaggio a quelli di un altro è un tipo di narrazione che può disorientare. Ed una possibilità che io non avrei scartato sarebbe stata quella di una narrazione in cui Silente si esprimesse più spesso con le parole e con i gesti.
Dal capitolo di "Godric's Hollow" in poi, esplori passo passo le motivazioni e le azioni svolte da Piton ed i suoi rapporti con Silente.
Qui le vicende sono analizzate con attenzione fin nei minimi dettagli, in modo però piuttosto didascalico. I capitoli ruotano intorno a fatti, come la ricomparsa del Marchio Nero, piuttosto esili.
Un po' forzato il Silente paterno ne "La maschera del condottiero" e l'espressione dei sentimenti che il Preside fa accanto al letto di Piton non aggiunge in realtà nulla a quello che si percepisce già nei capitoli precedenti.
Il ritmo narrativo si fa più avvincente a partire da "Il cuore e la causa" e diventa sempre più coinvolgente per il lettore fino al culmine nel capitolo finale.
Ti faccio un paio di appunti per elementi distanti dal Canon abbastanza significativi:
Piton non era a Godric's Hollow, secondo informazioni di backgroond date dalla stessa Autrice.
Nella Rowling la magia non consente un accesso diretto ai pensieri, anche se permette di leggere i ricordi.
Nel complesso una storia ben orchestrata, molto articolata e decisamente sentita che suscita ovvi apprezzamenti assieme ai complimenti per la vittoria al contest. Benissino, Rik

Eccomi! Beh, però...come si fa a recensire con lo stomaco ancora sotto sopra? Ovviamente il pezzo è bellissimo, e il fatto di giocare così con le parole e le frasi del libro è ottima. è come se le parole di questo capitolo si fondessero e si aggiungessero a quell'odiatissimo (per me) capitolo del libro. La cosa difficile, in verità, sta nel fatto che tutto quello che scrivi qui inchioda terribilmente a quello che viene narrato, anche nel libro. Voglio dire che è come trovarsi di fronte ad una dura realtà e vederla nella prospettiva che fa più male. Povero Severus...che strazio... Spero con tutto il cuore che alla fine JK si decida a dargli un briciolo di speranza, solo un pezzettino, perchè altrimenti sarebbe un'ingiustizia palese e crudele. (Chiaramente, il tutto è valido se Severus è veramente ancora fedele a Silente...sai mai tu cosa puà inventarsi JK!!!!) Beh, ora ti lascio, ringraziandoti per il bellissimo lavoro che verrà gelosamente conservato sul mio computer e sperando di vederti, ogni tanto, tra i recensori della mia FF, ipotetico HP7, che comincerò a pubblicare tra un paio di settimane. (E indovina un pò chi difenderò a spada tratta?)

Hai interpretato molto bene le pagine del libro, regalandoci un punto del tutto diverso dal solito (appunto non di Harry, bensì di Piton). Le parole sono volate via così velocemente, che quando ho letto la parola "fine" non ci potevo credere. Non ci sarà più un nuovo capitolo di questa storia, e come sempre quando una bella storia finisce non sai se esserne contenta o dispiaciuta. Non so se farai un continuo, magari di come Piton sia scappato con Draco inseguito da Harry, e poi magari anche delle congratulazioni fatte da Voldemord per il buon operato, quando Piton avrebbe solo voluto urlare... forse un seguito spezzerebbe la magia che hai creato con queste pagine, ma non nego che mi piacerebbe. Spero veramente che sarà così nel 7, o anche vagamente, perchè il fatto che qualcuno abbia potuto apprezzare Severus oltre quella maschera così ben costruita, ci fa capire che non è sempre ciò che sembra. Complimentarmi è scontato e io ringrazio te per questo Piton così reale.
Un bacione

meraviglioso e struggente(meno male che mi sono da poco rifornita di fazzoletti...)dovrebbero farti una statua o perlomeno darti un premio come a-colei-che-ha-meglio-saputo-dare-vita-ai-sentimenti-dell'-imprescutabile-professor-piton continua a scrivere,continua a farci sognare e emozionare(e nel mio caso a piangere come fontane)ti amo!!!!;)

Ho appena finito di leggere il capitolo, ma le frasi mi suonano ancora nella mente. Evochi benissimo le scene, ho avuto l'impressione di vederlo Piton mentre scagliava il calamaio contro la parete! Il rapporto con Silente in questo capitolo è arrivato all'apice, ha ammesso con se stesso che gli vuole bene, e che non riesce ad odiarlo dopotutto. Credo che continuare a lodare questa fic sia inutile, parla benissimo da sola. Aspetto con impazienza il nuovo capitolo.
P.s. ieri non ho chiuso il tag, e si è rovinata tutta la recensione, scusami!

Sapevo perfettamente che la scorta di fazzoletti accanto al computer sarebbe servita! Questa volta mi trovo in difficoltà a commentare perchè non so nemmeno da che parte cominciare. E' un capitolo straziante. Bellissimo e straziante. Aggiungo anche intenso, perchè quello che Severus ha nel cuore arriva perfettamente a chi sta leggendo. Soprattutto per il modo in cui è scritto. poi ci sono cose che mi hanno disarmato, ad esempio il fatto che il bene possa essere usato come arma. Quanto è vero. Mi è piaciuta tanto la reazione di Severus, il suo accanirsi sugli oggetti della stanza, sintomo che proprio non ce la fa più. A dire il vero poi mi ha colpito la convinzione espressa qui, ma evidente ovunque, di non poter più vivere, non con il suo passato. Credo e temo che sia il pensiero anche del Severus di JK, e tremo all'idea delle conseguenze che lei farà derivare da questo. Comunque, in fondo, anche il mio Severus la pensa così. Sembra sia inevitabile. infine, mi devo complimentare per la scelta e l'accostamento di parole e concetti, quando fai dire a Severus che gli viene chiesto da Silente di dirgli "ti voglio bene" con un lampo verde. E' un'immagine che colpisce molto. Attendo il resto, e nel frattempo vado a rimpinguare la scorta di fazzoletti!

Un'ardua lotta quella di Severus...praticamente senza speranza. Sai, non avevo minimamente pensato alla questione della mano annerita, ora che ci rifletto...Comunque, davvero, è troppo bello il modo in cui dipingi i pensieri di Severus. Usi parole che non gli uscirebbero mai di bocca, ma che potrebbero frullargli in testa, tipo "testardissimo mulo" e altri simili che esprimono il livello di frustrazione cui la richiesta di Silente lo porta. Proprio perchè non sarebbero da lui, trasmettono ancora di più il suo coinvolgimento emotivo e il suo tormento. Altra cosa che mi è piaciuta: la lettura dell'episodio con Narcissa. non so esattamente cosa mi abbia colpito, so solo che mi piace tanto!

A volte devo fermarmi, mentre sto leggendo, perchè è così intenso ciò che mi arriva che sono proprio costretta a fare una pausa. Non so, probabilmente si tratta di coinvolgimento eprsonale, ma sta di fatto che le parole scivolano davvero fino a posarsi sul cuore, e bruciano. Perchè è vero più spesso di quel che si crede, il fatto che ciò che facciamo, pur essendo la cosa giusta, sia anche una cosa dannatametne dolorosa. E qui proprio non c'è scampo per Severus.