Recensioni per
Huzi
di Melanto

Questa storia ha ottenuto 140 recensioni.
Positive : 140
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
10/04/07, ore 14:22
Cap. 1:

Vabbé...non potevo mancare di recensire questa storia. In primis, scritta benissimo e poi perché esula dalle solite fanfic scritte sull'usuale coppia. Il personaggio del portiere "triste e malinconico" mi é sempre piaciuto (da te descritto anche in altre ffic) e devo dire che già nei primi due capitoli l'hai delineato a meraviglia. Quella sua tenebrosità, quel carattere introverso, quei segreti e quell'animoc he solo Sanae, da buona vecchia amica pare riuscire a leggere. Gli occhi di Sanae donna, amica e forse qualcosa in più riescono a scrutare in fondo alla sua mente e a leggerne l'inquietudine. Bella la descrizione che fa dalle gradinate al campo e alla panchina descrivendo con minuzia i particolari dei personaggi salienti. Bell'inizio davvero .Complimenti Vale

Recensore Master
06/04/07, ore 14:54
Cap. 2:

Stanca e piena di cose da fare, ma non senza il tempo per leggere questo capolavoro: mispiace per la fine che ha fatto Jun, io ci credevo davvero nella sua guarigione *sigh*. Ryo e Yukari si danno da fare, eh? Come calciatore non sarà granchè, ma altrove... eheheh...
Non si tratta di una delle solite fanfiction, la tua è qualcosa di magistrale, posso sentire il tuo amore per la geologia trasparire da ogni riga (ma non mi toccare Armageddon ti prego!!!)...
Aspetto i prossimi capitoli, ma sai a cosa mi riferisco *blink*.
Sarò anche meno presente sul web, ma non sono sparita, non ci contare *nono*!
Mille baci fuffola!
Sakura

Recensore Junior
05/04/07, ore 09:50
Cap. 1:

Questa recensione è stata riciclata XD
Amore mio, angeluzzo della mia animella!
Ma io ti amo *__*
Cavolicchio, sei migliorata un sacco dai tempi dello squalo *_*
Non mi dilungo con frasone su introspezione spissicologgeca et similia, però ti dico che la scena allo stadio un è piaciuta tanto, e mi pareva di vederlo il microtsubigno con il cappellaccio da cowboy :D
E lo so che si sta avvicinando la tragggedia, ma dosala, hai capito? ^_^ oppure ti uccido ^___^

Recensore Junior
31/03/07, ore 22:08
Cap. 1:

Complimenti cara questa storia promette davvero bene sin dalle prime battute!
Trovo molto originale la scelta di stravolgere gli eventi del tomo n. 40 del Road e immaginarsi come poteva essere diversa la vita di Juzo Morisaki lontana dai campi di calcio e da quel ruolo di gregario della nazionale, cucitogli addosso troppo precipitosamente dal Taka.

È bello immaginare un epilogo diverso e cosa sarebbe successo nel caso in cui, invece di restare ad ammuffire in panchina o ritagliarsi scampoli di gloria durante le amichevoli di lusso o le partite di qualificazioni ai mondiali, - quando le due primedonne Genzo Wakabayashi e Ken Wakashimazu per infortuni, impegni con gli sponsor o i propri club d’appartenenza, ripicche o gelosie nei confronti del più famoso compagno di squadra, avevano abbandonato il suo timoniere Gabriel Gamo, e la neonata nazionale imbottita di panchinari, veterani a mezzo servizio e volti nuovi, ma orfana del suo condottiero più illustre Tsubasa Ozora e degli altri reduci del mondiale parigino – anche Yuzo avesse fatto la stessa scelta degli altri portieri e, stufo di fungere da “scialuppa di salvataggio”, avesse detto basta!

. Bhe è davvero intrigante e inaspettato immaginarsi questo stravolgimento degli eventi del manga ed è bello vedere anche questa metamorfosi del carattere di Yuzo!
E così di punto in bianco il nostro Yuzo molla panchina, compagni, allenatori sulla graticola e questa vita da “mediano” - fatta di molte ombre e pochi sorrisi - per andare alla scoperta del vero se stesso, e sceglie, per rimettersi in discussione, un ambiente totalmente nuovo e le vesti più umili e meno pretenziose di studente universitario.
Meglio tirarsi fuori dalle sabbie mobili, che continuare ad arrancare in uno sport nel quale sarebbe sempre stato considerato dagli esperti solo un gregario; meglio, quindi, scegliere un’aula universitaria dove farsi valere e imporsi.

Forse qui la gloria sarebbe stata più difficile e sudata, perché la concorrenza è agguerrita, però perlomeno, anche se la strada è in salita e irta di difficoltà, te la giochi alla pari con gli altri. Questo doveva aver pensato Yuzo quando si era lasciato dietro senza troppi rimpianti il suo passato di calciatore professionista.

E da quest’aula dell’Università di Tokyo parte il suo riscatto! E inizia anche il suo viaggio verso l’ignoto che lo porterà a scoprire mondi sommersi, luoghi inospitali e inesplorati; a venire a contatto con persone d’etnia e cultura diversa; a confrontarsi con realtà differenti dalla sua e che lui vivendo in una “campana di vetro” mai avrebbe immaginato esistessero.
Qualcosa però mi dice che dietro la decisione di lasciare tutto dalla sera alla mattina, non ci sia solo un desiderio di rivalsa, e forse questo continuo vagabondare, non mettere radici da nessuna parte e rifiutarsi di ritornare all’ovile ha ragioni più profonde e la sola a conoscere la verità è quella che da sempre ha avuto un rapporto speciale con il Prof, la sola che non lo ha mai giudicato per aver abbandonato la barca che stava affondando e difeso contro tutto e tutti, anche il suo stesso capitano: la vecchia manager, la cocciuta Anego, la sua amica d’infanzia; lei Sanae Nakazawa oggi sposa di quel Tsubasa Ozora che riempie intere colonne dei giornali e che, ancora trentenne, continua ad essere il leader indiscusso della nazionale e l’eroe alla quale i suoi concittadini hanno anche intitolato uno stadio.
Ma non si può sempre scappare alle proprie responsabilità e dal passato, per quanto ci ha fatto soffrire perché alla fine i nodi vengono sempre al pettine.

Questo che deve aver pensato Sanae quando speranzosa ha scritto quella lettera con l’aggiunta di quel biglietto.

Ora il prof è finalmente rientrato a casa ed è pronto a farsi carico delle sue responsabilità e ad affrontare i suoi fantasmi.

Il primo passo giusto da compiere in questa direzione era tornare in quel luogo che per tanto tempo era stato il suo habitat, e cercare in mezzo a tanti volti nuovi sul rettangolo verde - o in panchina - quello conosciuto dei suoi amici ed ex compagni ai quali in un momento di ribellione aveva voltato le spalle. E soprattutto cercare lei la sua migliore amica che, con quel monito affettuoso, in qualche modo lo aveva costretto a tornare sui suoi passi, a saldare quei conti che scappando aveva lasciato per troppo tempo in sospeso.

Complimenti mi piace questa storia e mi piace questo Yuzo Morisaki, novello Indiana Jones.

Questa raffigurazione rende sin dall’inizio la storia intrigante, anche perché il “Prof.” sembra molto più a sua agio con indosso il cappello da cowboy che con al polso i guantoni, e così come lo hai descritto è più facile immaginarlo a guidare una spedizione in Amazzonia che tra i pali della porta a cercare di bloccare i tiri di Schneider & C.

Vale le tue storie sono sempre ricche di introspezione e mai superficiali, e ora rubo la battuta a Lucy ma concordo con lei in toto! Nessuno, Vale, riesce a descrivere così bene Yuzo e le mille sfaccettature della sua complessa personalità come te e questa storia è un’ulteriore riprova della tua bravura.

Tu riesci a cambiare pelle ai tuoi personaggi senza risultare OOC, ma quello che mi ha colpito è stata anche la minuziosa descrizione degli ambienti molto simili a quelle del Road 2002 e del Golden 23.
Ti sei calata alla perfezione nello stile patinato e glamour del nuovo manga/anime, voluto da Taka per evolversi coi tempi e per descrivere i nostri eroi non più come ragazzini ingenui che corrono tutto il santo giorno dietro ad un pallone inneggiando “Boru wa Tomodachi”, ma come seri professionisti, belli, ricchi e famosi impegnati a farsi strada in Europa e nelle leghe professionistiche.
Sullo stile sorvolo perché sarebbe superfluo ogni commento poichè è impeccabile e d’altra parte io le beteraider me le scelgo col lanternino.

Chiusura d’obbligo su Sanae!
Lo sai che la prediligo nella versione “Anego” e non mi piacciono le storie dove la snaturano troppo e rendono - salvo non sia il copione a prevederlo come nelle storie ispirate al manga/anime - troppo zerbina e succube del capitano.

Per questo la tua Sanae tosta ha la mia piena approvazione, anche perché avrà carattere, temperamento però non rinnega il suo lato femminile e materno e poi bellissima anche le immagini di Yukari e la sua banda bassotti.

Bravissima ti sarai convertita allo shonen ai negli ultimi tempi e anche specializzata nelle storie slash però io continuo a prediligere lo Yuzo più macho attratto dalle curve femminili, che da quelle eteree ed efebiche di Mamoru Izawa!

Ora non lasciarmi troppo tempo a bocca asciutta, io voglio sapere chi ha spezzato il cuore al nostro Indy anche se credo di sapere chi è e se è così … tanto tuonò che piovve e a buon intenditore poche parole.

Besos y abrazos Alex

Recensore Master
28/03/07, ore 22:01
Cap. 1:

Mi aspetto grandi cose, da questa storia... Yuzo protagonista, già questo è qualcosa di mirabolante! Ma si sa, tu lo ami, e sono sicura che in questa storia dal preludio brillante riuscirai a farlo amare anche a noi...
Per quel che mi riguarda, sono onorata di farti da beta (diciamoci la verità, non è che abbia poi molto da fare XD), quindi aspetto con ansia in prossimi capitoli...
In questo primo capitolo non hai svelato molte carte, ma chi ti conosce (e chi ti beta XD) sa che hai molte cose da mostrare...
Un ottimo lavoro!!! Bacionissimi!!!
Sakura

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