Recensioni per
Huzi
di Melanto

Questa storia ha ottenuto 140 recensioni.
Positive : 140
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
04/06/20, ore 19:03

… grazie al cielo Yoshiko non è scappata. Tiro un bel respiro di sollievo perché non hai usato il “cliché” (chiamiamolo così) dell’imminente fuga.
Mi prendo due minuti di pausa per assimilare meglio il come è iniziato il capitolo, ti dispiace? Mi sono un attimo preoccupata XD

Prima di tutto, un enorme applauso a Yuzo che si indigna alla vista di Tatsuya Kishu. 92 minuti di sinceri e meritati applausi solo per questa parte. Seconda cosa: mitico il riferimento a Has Fidanken (sul quale, ti dirò: io sono tra i più giovani lettori ma, nonostante ciò, conosco molto bene il celebre Drive in! Tutta colpa dei miei, ringrazia loro XD)
Detto questo… boh, davvero. Doveva essere una recensione come le altre, ma non ci riesco. L’ho letta di getto e ti confesso che mi hai lasciato con un grande magone. Più che a Yoshiko, sei riuscita a dare il colpaccio a me con questo finale inaspettato, accidenti! Ma ti si vuole bene lo stesso, perché sei brava e anche qui sei riuscita a descrivere la situazione in modo impeccabile.
Anzi… forse in questi ultimi capitoli che finora ho letto, qui ti sei superata perché hai raccontato i sentimenti di Yuzo e Yoshiko in un modo straordinariamente coinvolgente.
E adesso arriva il bello - o il brutto, a seconda dei casi. Yuzo finalmente si è convinto a raccontare tutto a Yoshiko che, però, ora sa già tutto e si trova in uno stato di profondo turbamento. Io scommetto che al prossimo capitolo piangerò di nuovo, tu cosa ne dici? XD
Alla prossima!
--- Moriko

Recensore Junior
04/06/20, ore 17:39
Cap. 13:

Non importa che la storia sia ormai conclusa da anni e risalga al 2007: pretendo che a fine storia il team adotti Yoshiko. E non si accettano scuse: voglio vederla protagonista in giro per il mondo con loro, tra mille avventure e anche disavventure!
No, davvero: la parte iniziale è stata molto bella e coinvolgente. Sarebbe bello avere un gruppo di amici, o anche un gruppo di lavoro come in questo caso, con i quali condividere questi momenti divertenti! XD

“Accidenti, signorina, è così graziosa che è riuscita ad ingannarmi!”
Secondo me qui Shiguro ha intuito qualcosa e si è trattenuto dall’impostare la frase in un altro modo. Per esperienza personale, posso confermarti che di solito le persone non ti dicono che “sei graziosa” ma che “sembri più piccola dell’età che hai” (e se avesse detto una cosa del genere, Yoshiko se la sarebbe un po’ presa, conoscendola ;D)
Intanto, adoro sempre più Saya. È fortissima XD Però, scusami: devo fare un appello a questo personaggio. Sinceramente io la penso come Yoshiko, cioè: ma davvero Yuzo è così “debole” in quel senso? Mah, se dovesse succedere nel corso della storia tanti auguri… ma per me ora è impossibile: non sarebbe da lui! Adoro questi momenti in cui Saya, da normalissima brava ragazza ventenne, è così convinta che basta così poco per far capitolare Yuzo: ah, la gioventù! ;D

E ora passiamo al lato serio di questa recensione.
Prima di tutto, ti faccio i complimenti per il modo in cui hai illustrato i pensieri di Yoshiko mentre si trovava nel pick-up. Finora sto apprezzando tutti questi momenti di riflessione, dove noi lettori entriamo nella mente dei vari personaggi e quasi ci immedesimiamo in loro. No, non lo sto dicendo per un mio “certo affetto” verso Yuzo, ma perché per come l’hai descritta, per i termini e le frasi che hai usato è facile per chi legge avvicinarsi molto alla protagonista, in questo caso. In tal senso, è bello come hai sottolineato che lei, sì, prova qualcosa per Yuzo, ma allo stesso tempo è perfettamente consapevole del fatto che c’è ancora quel “qualcosa di misterioso” che la separa da lui, per poi tornare ad essere la ragazzina spontanea che ben conosciamo con quell’esclamazione “Al diavolo!”.
Come personaggio ha anche una bella dose di maturità che apparentemente non mostra molto, e questo mi piace!
Punto due: mi piace anche la descrizione che hai fatto della casa di Yuzo. Un appartamento che rispecchia il suo essere in tutto e per tutto… anche nelle pulizie, sulle quali devo fare un sincero applauso perché adoro questo lato del suo carattere: cuoco provetto e anche uomo di casa (tranne per la lavatrice, poveretto!)
Mi è piaciuto molto il dettaglio degli odori della casa, che saltano subito all’occhio - o, meglio, al naso - perché in essi vi è ancora impresso il profumo di Aiko - e qui ho pianto ancora una volta, insieme al dettaglio della fotografia…
E, a proposito di quest’ultimo dettaglio, terzo punto: la scena della fotografia. Anche qui ci hai deliziato con il doppio pensiero dei due protagonisti, sui quali non riesco ad aggiungere altro perché li hai descritti in modo perfetto ed efficace.
Quarto punto, la stanza dove dorme Yoshiko. E, anche qui, non riesco a dire altro… sigh. Una descrizione molto bella ed efficace. ;__;
Infine, giusto per lasciarti con un sorriso, il simulatore di terremoti. Io sto ancora ridendo come una scema, ahahah! Yoshiko, come ti capisco: anch’io avrei fatto il tuo stesso risultato, ahahah XDD

Per concludere, un’ipotesi (scema) sul “colpaccio”, visto il finale… Non è che Yoshiko si riveste, prende tutto e scappa via da quella casa? E chi vuole sentire suo fratello, a quel punto? Ti prego, Yoko: non fare questa cosa altrimenti sì che Yuzo finirà in guai serissimi; inoltre, pensa a lui… a quel punto davvero sarà lui a prendersi “un colpo” se non ti trova più in stanza!
Comunque, scrivo questa cosa (scema) per riallacciarmi al discorso di prima: anche nel finale… ma, in generale, in tutta la storia, riesci sempre a far emozionare il lettore e farlo avvicinare così tanto ai personaggi. Davvero: ci sono dei punti che ti colpiscono nel profondo… e giunta al capitolo 13 ormai sai già come la penso.
Molto, molto brava! :)
Alla prossima!
--- Moriko

Recensore Junior
03/06/20, ore 18:49
Cap. 12:

Rimangio tutto ciò che ho scritto nella precedente recensione a proposito di Taro. L’ho appena immaginato a fine telefonata completamente bianco e svenuto a terra per come l’hai raccontato, ahahah! (Sì, lo so che nella tua storia parla con Azumi, ma fai finta che prima sia avvenuta una cosa del genere, invece) XDD
Però in fondo è comprensibile: è preoccupato, e la differenza d’età nonché l’ingenuità di Yoshiko hanno pesato molto. Ma allo stesso tempo Taro non ha di che preoccuparsi: Yuzo lo sta facendo per gentilezza, ma forse lui non l’ha ancora compreso del tutto…
… sì, però se nelle note mi scrivi che di “colpacci” Taro ne riceverà presto un terzo (e forse anche un quarto, da come l’hai scritto?) mi sa che lo vedremo davvero svenuto a fine storia, ahahah!
A quella “cuginetta” ho riso un sacco, però. Brava!
Tornando all’inizio… sai, Yoshiko non è l’unica a trattare alcuni oggetti come cose semplici, soprattutto quando hanno un nome. Anch’io lo faccio, e secondo me è una cosa bella perché riconosci in loro un valore, un affetto con il quale sei legato ad essi.
A tal proposito, poi, c’è questo passaggio che mi ha colpito molto:
“Ciao, ciao Dante!” lo salutò, andando al lato passeggero.
A quelle parole, Yuzo si bloccò all’improvviso, con la portiera mezz’aperta, puntando lo sguardo su Yoko. In quel momento, per un solo attimo, l’immagine di Aiko si sovrappose a quella della ragazza, bloccandogli il cuore per un istante. E non capì se fosse dolore, quello spillo di tempo che gli si conficcò nel petto, ma era qualcosa, forse sorpresa o nostalgia.”

Io… io non ho parole. Hai descritto perfettamente i sentimenti di Yuzo, e come al solito il ricordo di Aiko ha toccato ancora una volta i nostri cuori. Anche qui, è come se l’intera scena si fosse materializzata davanti agli occhi… ed è stato tristemente stupendo. :’)

“Credi di essere più forte di me? Sappi che io sono Tatsuya Kishu, Madre Natura, e sono una persona terribilmente testarda. Vedremo chi la spunterà tra di noi.”
Su questa frase, invece, non mi pronuncio, altrimenti rischio di far partire la stessa polemica di qualche recensione fa, col rischio di diventare ripetitiva, LOL!

Anche sulla descrizione del FVO sei stata molto brava. C’è soprattutto questa parte (“Yoshiko venne letteralmente investita da un via vai di persone che andavano da una scrivania all’altra, gente che raccoglieva gli oggetti caduti a causa della scossa, telefoni che squillavano in sincrono e tutti che parlavano in coro; chi urlava con persone che si trovavano dalla parte opposta della stanza e chi cercava di farsi sentire con coloro all’altro capo del telefono; orchestra di computer in funzione.”) che ha la capacità di catapultare il lettore all’interno di quel mondo lavorativo, quasi come se fosse il protagonista di un film d’azione. Complimenti, in questa storia ci sono pezzi come questo che ho appena citato che sono scritti talmente bene che riescono a far immergere il lettore nel mondo della storia che ci stai presentando!
In conclusione, Rita (che ancora una volta si conferma in cima al podio) ha ragione. “Simm’ donn’ e’ sustanz!” Saggezza campana sì, caro Yuzo, e fidati di lei perché ha detto una cosa giustissima: non si vive di soli ricordi, e sappiamo che non è facile superare certi dolori, di fronte ai quali puoi solo imparare a convivere e provare a guardare al futuro con uno sguardo più sereno.
Riuscirà il nostro protagonista a imparare a farlo? In fondo manca ancora molto alla conclusione di questa storia… ;)
Alla prossima!
--- Moriko

Recensore Junior
03/06/20, ore 18:01
Cap. 11:

Prima mi fai piangere per la disperazione, e poi mi fai sciogliere per la tenerezza. Così non vale! XD
Ma procediamo per ordine. Innanzitutto, ti lancio una mia opinione su Taro: secondo me Yoshiko ha completamente ragione. Non so come hai deciso di renderlo nel prosieguo di questa storia, però non mi sembra il classico “fratello maggiore iperprotettivo e ossessivo” nei confronti di sua sorella. È vero, Yoshiko ha bisogno di protezione e di consiglio, ma l’atteggiamento che ha descritto Saya mi sembrava più tipica della loro mamma che all’inizio non voleva nemmeno lasciarla partire, ma non di Taro.
Se poi dovessi sbagliarmi, sei autorizzata a correggermi! ;)
Seconda cosa: prima o poi, tra tutti questi dottori che cita Saya aspetto che saltino fuori anche il Doc di “Ritorno al Futuro” e il Dottore di “Doctor Who”. Ormai li sta citando tutti! XDD
Terzo: la scena tra Yuzo e Yoshiko. Cos’è che avevo scritto qualche recensione fa? Ah, giusto: “comunque vada, spero possano restare degli ottimi amici perché stanno sviluppando un bel rapporto di complicità.” Beh, direi che siamo a buon punto! Yoshiko è Yoshiko, ormai sappiamo che è cotta e caspiterina, come la capisco anche qui: anch’io avrei fatto lo stesso! :D mentre Yuzo si sta dimostrando sempre più protettivo e comprensivo nei suoi confronti… e anche con una grande dose di fiducia nei suoi confronti, a tal punto che la invita a seguirlo al FVO. Invece sull’invito a casa ti confesso che, se da una parte sono felice, dall’altra inizio a preoccuparmi perché sicuramente risbucherà il tema di Aiko, e lì saranno altri piantini. Inizio già a preparare i fazzoletti, non si sa mai… ;D
In sintesi, tornando al discorso di Saya (che di sicuro farà i salti di gioia quando Yoshiko le darà la notizia dell’invito): se Taro dovesse ingelosirsi, di sicuro è perché Yuzo gli sta rubando il ruolo da fratello maggiore che gli spetta, ahahah!
Un abbraccio al povero Hisui, al quale mi sono affezionata da quando è comparso. Forza e coraggio, ne uscirai vincitore dagli schiaffi che la vita ti sta dando! :D
Alla prossima!
--- Moriko

Recensore Junior
02/06/20, ore 16:30
Cap. 10:

Ascolta… seriamente: smettila di scrivere questi inizi - che sono già tristi di loro - in un modo spettacolarmente tragico, ok? Scusa il rimprovero, ma non posso arrivare al capitolo 28 con maschera e muta da sub dentro casa, eh! ;____;
Questo per dirti che, ancora una volta, ho pianto. E se anche tu ti sei intristita, tanto di cappello! Non è un male, perché da un lato vuol dire che sei sensibile e dall'altro è un piccolo segnale che hai creato quella scena nel modo giusto ;D
Ti ho già scritto in precedenza che la morte di Aiko era uno degli aspetti di questa storia che mi hanno colpita molto per una serie di ragioni che ti ho elencato qualche capitolo fa, però riesce sempre a spiazzarti ogni volta che la si nomina o che c’è un ricordo direttamente collegato ad essa. Ma, questa volta, è stato più intenso del solito, perché la descrizione che hai fatto di quella scena è molto efficace e reale, quasi palpabile. È come se mi fossi trovata lì, su quella scena, fianco a fianco con Yuzo ad assistere all’evolversi della situazione. Ed è stato straziante, davvero…
Non puoi sentirlo ma ti ho appena fatto un applauso, perché te lo sei meritata. :’)

Comunque, io sto con Hideki. Non solo perché ha il nome di un mio stesso personaggio (ecco, l’ho detto!) perciò l’ho già preso in simpatia solo per questo, ma anche perché anch’io mi sarei spazientita di fronte ad un atteggiamento del genere. Non voglio augurare al Vice Prefetto una fine terribile se dovesse avvenire una catastrofe… però si merita due calci nel sedere, quelli di sicuro.
Purtroppo esistono persone come lui che se ne infischiano dell’incolumità delle persone, scaricando la colpa su altre persone, e purtroppo (come questo personaggio) dicono di fare gli interessi della popolazione quando, invece, fanno solo i loro… è una cosa che mi ha sempre dato molta rabbia, e qui la cosa non cambia.

Passiamo alla scena che attendevo… ok, in realtà non da molto ma praticamente dallo scorso capitolo: la famigliola di Yuzo! *-*
Adoro i suoi genitori. Entrambi. Due tipi tosterelli, dolci e sensibili - ognuno a modo loro - e che vogliono molto bene a loro figlio.
Il padre mi è simpaticissimo, ed io sono definitivamente capitolata con:
““Va bene, va bene!” si difese l’uomo alzando le mani. “Non ti farò domande a meno che non sia tu a volermene parlare di tua sponte…”.
“Perfetto.” annuì Yuzo con decisione, lasciando che uno strano silenzio di attesa aleggiasse tra di loro, mentre rimanevano a fissarsi.
“Allora? Me ne parli di tua sponte?!” esordì suo padre con un sorriso, facendolo balzare in piedi e sbottare.”

Dicevo: lui è simpaticissimo, e in più si sta dedicando al giardinaggio; una combinazione che l’ha fatto arrivare dritto sul podio (e mi sa che tra lui e Rita di questo passo a fine storia Yuzo sarà davvero spodestato dal suo primo posto, poveretto XD)
La mamma… beh: è la classica madre amorevole che si preoccupa così tanto per il figlio, forte e fragile allo stesso tempo… Confesso che le scene con Junko mi hanno molto colpita nel profondo per la loro forte carica emotiva, ma anche quelle con Keisuke. Gli anni passano, ma un forte legame tra genitori e figli non si spezza mai, nemmeno con la lontananza fisica. :)
Uno splendido quadretto familiare, che hai saputo descrivere molto, molto bene. Ho amato davvero tanto l’atmosfera che sei riuscita a creare, così come gli stessi personaggi che si muovono al suo interno! Li adoro, complimenti! È questa la famiglia che merita uno come Yuzo. <3
A proposito di papà e mamma Morisaki, una curiosità: come mai hai scelto questi due nomi per loro, così come quello della zia? Per un significato ben preciso, oppure hai assegnato quei nomi perché ti piacciono? :)
Infine, mi sarebbe piaciuto vedere i tuoi fotomontaggi… ma, ahimè, le immagini non si vedono. Sigh. Ok, vorrà dire che immaginerò i personaggi seguendo le indicazioni sugli attori che hai lasciato nelle note (il che non è la stessa cosa, ma sempre meglio di niente!)
A proposito di Yuzo, complimenti per il (grande) riferimento! Sull'aspetto fisico in realtà ne abbiamo già parlato, quindi sai già che la penso come te; nonostante ciò, posso dirti che per noi sarà comunque perfetto a prescindere dai "difetti" fisici? (Dai, anch'io sarò strana ma bisogna ammettere che anche il naso lungo con la gobbetta ha un certo fascino, no? ;D)
Alla prossima!
--- Moriko

Recensore Junior
01/06/20, ore 17:55
Cap. 9:

“Ti presenterai senza un filino di trucco, casta e pura, ingenua fanciullina dagli occhioni sinciueri, per far brecciua nel suo cuoriciuino ferito da divorziato! E lui, vedendoti, penserà: ‘Ommioddio come ho fatto a vivere anche un solo nanosecondo senza di lei?’. E l’amore trionferà!”
Cara Saya, non per fare la guastafeste… ma sono abbastanza certa che con Yuzo non funzionerà proprio in questo modo… però, dai: mi fido di te. Io sono sempre stata team “acqua e sapone”, perciò sono d'accordo! XD
E anche qui lo confermo: comprendo perfettamente Yoshiko. Tra la scelta dell’abito e il sistema che crasha, ha e avrà sempre tutto il mio sostegno per come si comporta di fronte ad un bel personaggio come Yuzo. Amen. *Alza il pollice in su.*

“Sarei comunque dovuto andar via presto, ho molto lavoro da fare, quindi, se per te non è un problema, ti posso dare uno strappo con Dante, così tuo fratello non fa avanti e indietro.”
Perdonami se qui azzardo una traduzione scema: “Grazie al cielo che c’è stato questo imprevisto, cara Yoshiko! Se non ti dispiace, ne approfitto per filarmela via di qui… non che mi dispiaccia stare con gli amici, ma non avevo intenzione di restare fino alla fine. Ti accompagno, così anch’io ho una scusa perfetta per telarmela senza far incavolare troppo Sanae.”
Ok: dici che ho esagerato? Non proprio, perché poi c'è Yuzo che lo conferma in parte, ahahah! L'altra parte riguarda quella del lavoro, il che ci sta! XD

Sul resto - e qui torno seria - ti dirò: a parte la curiosità sul come proseguirà la storia dei terremoti e il rapporto tra Yuzo e Yoshiko (che, comunque vada a finire, spero possano restare degli ottimi amici perché stanno sviluppando un bel rapporto di complicità **), non vedo l’ora di vedere anche la famigliola di Yuzo! Che però, a quanto sembrerebbe dalle poche righe che hai scritto, già mi incuriosisce un po’: la mamma è scoppiata a piangere di fronte alla telefonata del figlio (per la gioia di saperlo ancora vivo, proprio per il lavoro che fa, oppure quelle sono lacrime di disperazione?) mentre del padre… beh, lo sapremo solo più avanti. Il mistero si infittisce… ma sappi che sono molto, molto curiosa di incontrarli insieme al protagonista! **
Alla prossima!
--- Moriko

Recensore Junior
31/05/20, ore 17:25
Cap. 8:

Tanto per iniziare, e come hai ben scritto: capo chino e momento di silenzio per ricordare le vittime.

Fai finta che tra la frase di sopra e ciò che sto per scrivere sia trascorso del tempo. Ricollegandomi proprio a questo argomento della tragedia di Sumatra 2004, hai saputo descrivere molto, molto bene ciò che è accaduto, ma non con freddezza e dal tono simile a quelli dei notiziari: si percepiscono perfettamente le forti emozioni di Yuzo, le tue e quelle di tutti noi di fronte ad una simile tragedia. Anch’io ricordo molto bene quelle immagini… ed è per questo che non appena ho letto l’ultima frase dello scorso capitolo ho subito pensato: “Questa storia rischia di finire male.”
Ti dirò un’altra cosa, un po’ OT: essendomi interessata di recente alle opere di Makoto Shinkai, ho subito immaginato che a fine storia possa avvenire una cosa simile a your name (non so se hai visto il film per cui non ti scrivo nulla che possa rappresentare un potenziale spoiler, però posso dirti che anche lì c’è una tragedia che rischia di colpire un territorio… e, tornando alla memoria il modo in cui finisce quella parte di storia, ho pensato ad un simile finale anche per la tua).
E qui il nostro team preferito inizia a mettersi al lavoro per indagare le ragioni della continua sismicità nella zona di Nankatsu. Adoro quando ci sono questi momenti “tecnici” - per riprendere le tue parole - perché sai immergere il lettore nelle peculiarità di questo lavoro senza farlo sentire come un pesce fuori dall’acqua. E no, è solo in parte grazie alle note di fondo: per tutto il resto è opera tua perché riesci sempre a descrivere tali situazioni lavorative in modo comprensibile ed esaustivo!
Mentre il nostro team di supereroi è al lavoro, continua la vita universitaria di Yoshiko e delle sue amiche… e qui ho amato tutto. E per “tutto” intendo dire proprio “tutto”: abbiamo le amiche della giovane che (ovviamente) vogliono sapere ogni singolo dettaglio della persona misteriosa che ha conquistato il suo cuore… ma la parte più bella è la telefonata tra Yoshiko e Yuzo.
E sai perché? Non perché, semplicemente, vale solo la regola “sono così carini insieme”, ma perché tra loro avviene una telefonata assolutamente tranquilla e serena. Già…

… ok, no: in realtà solo per Yuzo, che capisce subito chi è al telefono (o, meglio, lo capisce perché non sono in molti ad avere il suo numero, che furbacchione!) e alla fine accetta l’invito. Al contrario, Yoshiko diventa sempre più rossa come un pomodoro, e ti credo: sta interagendo con un tipo come Yuzo, la capisco perfettamente! Anch’io avrei fatto lo stesso al suo posto *___*
Comunque, alla fine è grazie a lei se Yuzo riuscirà ad andare a quell’incontro. Immagina se quel giorno i due non avessero scambiato una singola battuta… come avrebbero fatto i suoi amici di sempre ad invitarlo? Non ci sarebbero mai riusciti XD

E per finire… “Sì...” esclamò con serietà “...e poi c’era la marmotta che confezionava la cioccolata.”
92 minuti di applausi per Rita, confermata anche oggi sul podio dei miei preferiti di questa storia. XD
Alla prossima!
--- Moriko

Recensore Junior
30/05/20, ore 15:33
Cap. 7:

““Signorina Yamaoka...” esordì il professore, osservandola con perplessità, mentre lei si rendeva conto di aver parlato a voce un po’ troppo alta “...essendo il Mosè una figura maschile, Michelangelo avrebbe dovuto esclamare al massimo un ‘Che scemo!’ quando colpì la statua con il martello. Se poi lei è a conoscenza di particolari a noi ignoti sulle tendenze sessuali dell’artista italiano, beh... ci illumini!” tra le risate generali dell’intera classe, compresa Saya che si stava letteralmente piegando in due sul banco e cui lei lanciò l’ennesima occhiata omicida della giornata, prima di farsi piccola come una gocciolina di pioggia, arrossendo all’ennesima potenza. Rise anche il professore, mentre riprendeva il discorso “No, la frase esatta che Michelangelo disse, guardando la sua immensa opera, fu ‘Perché non parli?’...”.
“Ed io perché non imparo a stare zitta?!” mormorò Yoshiko, in un sospiro rassegnato.”

Prima di tutto: complimentoni per questo passaggio, perché è riuscito a strapparmi una risata dopo la tragedia dell’inizio. Sì: lì ci sono stati altri pianti, sigh sob.
Il fatto è che tu riesci sempre ad emozionare il lettore, nel bene e nel male. O, per meglio dire, nella gioia e nel dolore. Perché questo capitolo è duale, così come due sono i protagonisti… e in una doppia direzione si sta sviluppando la storia generale: Yuzo e Yoshiko sono un po’ come il giorno e la notte, ed è normale perché hanno storie di vita vissuta diverse e caratteri diversi - e tra l’altro hanno scelto anche due strade apparentemente diverse tra loro; però ogni volta che si incontrano non scoppiano scintille di guerra, tutt’altro. Almeno, finora non li abbiamo mai visti battibeccarsi… XD
Yoshiko ha un carattere solare, Yuzo è un po’ cupo (complice anche l’esperienza che ha avuto), ma quando i due sono insieme riescono ad essere… diciamo, sereni e tranquilli, come se in realtà si conoscessero da una vita… E, quindi, proprio come il giorno e la notte: in fondo, l’uno non può esistere senza l’altro.

Ok, scusa il polpettone filosofico, ahahah XD E un po’ l’ho fatto per distogliere l’attenzione sul finale.
Caspiterina. Queste non sono affatto buone notizie… non mi stai rassicurando, sappilo; tra l’altro siamo solo al settimo capitolo… di ventotto. Ma comunque brava, perché stai facendo bene l’ottimo lavoro di creare tensione sull'evolversi degli eventi nel futuro di questa storia - e questa è un’altra nota di merito :)
Alla prossima!
--- Moriko

Recensore Junior
29/05/20, ore 16:57
Cap. 6:

Qui lo dico e qui lo confermo: io adoro Rita! **
A parte che io con le espressioni campane ormai ho un buon rapporto al punto di aver capito ciò che diceva Rita senza bisogno dei “sottotitoli” (molto utili, comunque ;))… adoro troppo Rita! È proprio come l’avevo immaginata: vispa, senza peli sulla lingua e molto, molto forte! Senza contare che già di mio adoro troppo i ricciolini… Ti faccio i miei più sinceri complimenti per questo personaggio, per me ha già conquistato il podio - esatto, hai letto bene: se la sta giocando un po’ troppo con Yuzo per il primo posto, perciò c’è un’alta probabilità che a fine storia sarà lei a restare in vetta alla classifica! ;D

Torno seria. Per quanto io adoro i personaggi canonici che hai scelto per questa storia - Yuzo in primis - un po’ mi spiace dirlo proprio per loro: i tuoi OC sono davvero ben costruiti, e davvero da lettore “rischi” di preferirli agli altri! Qui non parlo solo di Rita, ma anche del resto della squadra o, cambiando contesto, di Saya, l’amica di Yoshiko: ciascuno di loro ha una ragione d’esistere che non stona né con la trama generale né nel modo in cui si rapportano agli altri personaggi. Non sono affatto fuori posto, hanno tutti un perché e una storia che li avvicina molto al lettore: sono esattamente persone come noi, che interagiscono e reagiscono proprio come noi... e questo è sicuramente un punto a favore di questa storia!
Sul capitolo in sé non ho molto da dire, non perché non ci sia da parlare ma perché, come hai giustamente scritto nelle note, rispetto agli altri è più leggero. (E fammelo dire, da scrittrice “tragggica” come te: ogni tanto ci vuole, eh! XD)
Prima di tutto, ripeto: adoro, adoro e adoro il percorso di studi che ha scelto Yoshiko, e sappi che farò il tifo per lei. ** Secondo, quando hai scritto “Che ne sai che non sta progettando di conquistare il mondo?!” io ho pensato subito ad una citazione indiretta ai mitici Mignolo e Prof, però mi hai piacevolmente sorpresa quando hai citato un’altra serie che ho sempre amato: quella di Dragon Ball - anche se sono pienamente d’accordo sul fatto che il Dottor Gelo sia raccapricciante; fortuna che Yuzo non è quel tipo di scienziato ed è molto, molto più carino! (E comunque non è vecchio… è solo più maturo, ha ragione Yoshiko! ;D)
Per ultimo, brava Saya che convince l’amica a salutare Yuzo! Mi piace questa ragazza, mi piace: così si fa!
Alla prossima!
--- Moriko

Recensore Junior
28/05/20, ore 19:39
Cap. 5:

““Yuzo!” lo sentì esclamare “Santo Cielo, non ero sicuro che fossi tu! Credevo di aver avuto un’allucinazione!” e gli circondò le spalle con un braccio, rivolgendosi alla Signora Misugi. “Permetti Yayoi?”
La ragazza rise “Prego, è tutto tuo Genzo!” ed il SGGK lo sequestrò, trascinandoselo verso la Generazione D’Oro.”

Con quel “lo sequestrò” ho appena immaginato Genzo prenderlo sottobraccio e trascinarlo con sé senza più mollarlo. E sappi che non me ne pento. ;D

E ora torniamo al capitolo!
Ho così tante cose da scriverti perché è stato un testo ricco di spunti, ma cercherò di essere più breve possibile. Mi è piaciuta molto la reunion di tutti i nostri cari personaggi, dove scopriamo che in fondo sono rimasti quelli di sempre… e qui non posso non tornare a citare la scena della quale ho scritto all’inizio. E anch’io non posso fare a meno di sorridere insieme a Genzo, perché subito dopo ho trovato bellissima la scena successiva dove tutti salutano Yuzo: mi ha strappato una lacrimuccia, sappilo! :’)
Ho amato altrettanto il successivo dialogo tra Yuzo e Yoshiko, sul quale anche qui ripeto, per gli stessi motivi scritti in precedenza: domani piove a Nankatsu. Ma, a parte questo, scopriamo che in fondo i due sono molto più simili di quel che a primo impatto abbiamo pensato di loro… e si sanno tenere compagnia a vicenda (e questo è un bene per entrambi!)
Qui scopriamo anche i dettagli della decisione che Yuzo ha dovuto prendere anni fa - e sai una cosa? Sono felice che hai scritto che si è consultato con Genzo prima della sua risposta, sottolineando ancora di più il profondo rapporto che c’è tra i due. E, sempre a proposito della decisione di Yuzo:
“Volevo rendermi utile. Fare qualcosa che potesse aiutare gli altri, anche se indirettamente. E continuando a giocare non avrei mai potuto farlo.”. Poi sorrise “Ad ogni modo, non sono stato una grande perdita per il mondo dello sport.”
Ma come ti permetti di essere sempre così catastrofista, Yuzo? Ora mi alzo e… ah, giusto. Sto parlando con un altro Yuzo, ahahah XD Comunque! Questa parte mi ha colpita molto, perché è qualcosa alla quale in realtà pensiamo tutti i giorni: quello di voler rendersi utile e dare una mano agli altri: ti confesso che ancora oggi la penso proprio così, perciò mi sono ritrovata appieno in quelle parole… :’)
Infine, sto iniziando ad amare un sacco la tua Yoshiko: a parte il fatto che studia Arte e già per questo guadagna un sacco di punti perché è ciò al quale mi sono dedicata anch’io nel mio percorso di studi, i suoi suggerimenti sul come risolvere le pene d’amore sono molto simpatici. Suvvia, come rinunciare ad una vaschetta di buon gelato? Brava, sono d’accordo: sostituiamo il mal d’amore con il mal di pancia! :P
Sul finale, lo sapevo che prima o poi avremmo iniziato a vivere da vicino le attività dei vulcani! (Sì, per me quel terremoto non la racconta giusta…) Ma noi possiamo stare tranquilli: abbiamo “l’Eroe” che con la sua squadra - e grazie alla sua determinazione - salverà tutti dalla catastrofe!
… o, almeno, così spero! XD
In conclusione, adoro anche la citazione del tuo professore che hai riportato nelle note: “Per essere dei buoni geologi, non bisogna soffermarsi solo sulla realtà nazionale, ma conoscere la geologia del mondo. Quindi, dovete viaggiare.” Beh, penso che possiamo estendere questo concetto non solo alla Geologia, ma anche a tutto il resto: viaggiare fa bene proprio per la conoscenza… ma forse sono di parte, perché a me piace molto viaggiare e scoprire nuovi luoghi! :3
Alla prossima!
--- Moriko

Recensore Junior
27/05/20, ore 16:19
Cap. 4:

“Guai a lui se tra mezzora non varca quella soglia: gli mando Jito e Takasugi a casa a prenderlo di peso!”.
In effetti chi penserebbe solo di fare resistenza di fronte a quei due? Io non di certo! XDD
E non vedo l’ora di leggere quale sarà il prossimo nomignolo che darai ai figli di Ryo! Prima “la Banda Bassotti”, ora “la carica del 101”: a quale prossimo personaggio Disney saranno paragonati? ;D

Ora torniamo al capitolo!
Ti dirò: grazie mille per questo capitolo un po’ più “leggero” con i toni. Non so se fossi riuscita a sopportare un altro testo straziante come quello precedente, perciò ti ringrazio! :)
Sono ancora a questo che è il capitolo numero 4… però posso già iniziare a scriverti un commento più dettagliato sui personaggi. E scrivo questo perché mi hanno colpito proprio i personaggi femminili: Sanae, Yayoi e Yoshiko. Tutte loro, pur essendo perfettamente IC, nella tua storia hanno quel dettaglio in più che lasciano trasparire lati del loro carattere che non emergono (o stentano ad emergere) nella serie canonica.
Yayoi è la più raffinata ed elegante, e non solo perché l’hai scritto nel testo: è una donna molto signorile nell’aspetto e nel carattere… e sembra quasi incrollabile, nonostante il lutto che ha subito. A tal proposito mi è piaciuto molto il dialogo finale che ha con Yuzo, perché è proprio lì che emerge tutta la sua forza grazie alla quale sta affrontando il lutto: la sua forza sta nei figli, in quella voglia di vivere per loro, ed è lì che si dimostra comprensiva nei confronti di chi, proprio come lei, ha perso la persona amata: “E’ stato difficile, ma questo lo sai anche tu. Anche io avrei tanto voluto scappare, ma avevo i bambini a cui pensare…”
Di Sanae, beh: la stiamo vedendo in azione fin dal primo capitolo, e qui posso confermare l’ottima impressione che fin da subito ho avuto di lei. È cresciuta e maturata, ma dimostra ancora di essere molto forte caratterialmente: un po’ mi ha ricordato la sua versione delle elementari, la famosissima “Anego” e questo soprattutto quando inizia ad arrabbiarsi, ma allo stesso tempo ha anche un tratto dolce e sensibile, che sa dimostrare con le sue amiche.
Infine Yoshiko. La sorellina di Taro Misaki, che nella serie principale l’abbiamo sempre vista nelle vesti di una bambina/ragazza molto dolce ed educata… non che qui non lo sia, ma in questo capitolo la vediamo molto frizzante e con una bella dose di vitalità. Cosa che, ti dirò, mi ha sorpresa in positivo!
Prima di tutto, complimentoni per la scena in cui Yoshiko scambia Yuzo per un ragazzo del servizio catering, perché non me l’aspettavo: mi aspettavo più che lo guardassero tutti in modo strano per via dei jeans, ma non che qualcuno lo scambiasse direttamente per un cameriere XDD Ma Yoshiko non poteva sapere chi aveva di fronte, per cui è perdonata!
Poi, il loro dialogo è stato così naturale e spontaneo che ho sperato che durasse ancora per molto… perché mi è davvero piaciuto leggere del loro scambio di battute! A tal proposito:
“Sì, ma vedi di prendertela con le persone giuste, questa volta!” le fece eco l’ex-portiere della Nankatsu, sghignazzando. Yoshiko rispose con una linguaccia “Spiritoso!” e scomparve tra gli invitati.
… sbaglio, o sto vedendo Yuzo un po’ più… “sciolto” rispetto a prima? Mi sa che Yoshiko ha fatto il miracolo: domani (intendo “domani” nella storia) pioverà su Nankatsu! XD
Non ho citato Kumi nell’elenco iniziale delle donne perché lei… beh, lei è forse l’unica è in fondo è rimasta la stessa. Ho apprezzato molto anche lei, anche se non ho notato un’evoluzione così spiccata come per le precedenti tre ragazze XD

Dulcis in fundo, la battuta del giorno:
“Puoi dirlo forte! Se sono qui è solo per non incorrere nelle ire di Sanae e salutare Yayoi, vedrai sarà l’apparizione più veloce del west: ‘Ciao Yayoi, mi dispiace per Jun, bella festa, ciao Yayoi.’”
Se si fosse davvero comportato così, di sicuro a Yuzo tutti avrebbero tirato una bella torta in faccia; però me lo sentivo che il nostro caro protagonista non avrebbe agito in quel modo - e infatti non mi ha delusa! ;)
Alla prossima!
--- Moriko

Recensore Junior
26/05/20, ore 18:51
Cap. 3:

… volevo fare un’altra delle mie battutacce per iniziare questa recensione, ma cosa dirti: questo capitolo mi ha distrutta psicologicamente.
Ti dirò: avevo iniziato a sospettare che questa Aiko non fosse più “nella terra dei viventi” (lo scrivo così)… però, nonostante in teoria pensavo di essere già preparata a questa eventualità, in pratica non ce l’ho fatta a resistere: la parte iniziale mi ha commossa terribilmente. Sai, questa parte mi ha ricordato molto la storia di un mio personaggio originale - sul quale non ho ancora pubblicato nulla - che ha perso la donna della sua vita pochi mesi dopo il loro matrimonio. Il leggere le parole e i pensieri di Yuzo me l’ha ricordato molto, anche se il tuo personaggio e il mio hanno storie di vita vissuta e lavori diversi, ma il loro dolore è immenso perché il perdere la persona più cara al mondo, che avvenga in qualsiasi età e con modi diversi, è sempre straziante.
Perciò, niente: oggi solo questo perché mi hai fatto piangere, e non poco. <3
Inoltre ti ringrazio per le note di fondo, soprattutto per la presentazione dei vari personaggi e dei ruoli che essi ricoprono. E un po’ sto sospettando che questi vulcani ci accompagneranno fino alla fine, non solo per il carattere che hai dato a questa storia… forse leggerò di qualche attività del monte Fuji nel corso dei prossimi capitoli, con tutto ciò che ne consegue? Staremo a vedere!
I tuoi OC sono molto simpatici e interessanti, ma oggi voglio dare il punto ad una di coloro che non sono comparsi in questo capitolo: Margherita Fusco. Non solo perché è italiana, ma perché la tua descrizione me l’ha fatta immaginare proprio come se fosse una persona realmente esistente! (Ehi, adoro i napoletani e i campani in generale: non c’è niente da fare, lei sarà fin troppo chiassosa ma io l’ho già presa in forte simpatia! XD)
Alla prossima!
--- Moriko

Recensore Junior
25/05/20, ore 20:53
Cap. 2:

Tranquillo Yuzo: abbiamo tutti avuto la stessa reazione quando abbiamo visto Yukari con “la prole”. XDD

A parte questo, premetto che non so quasi nulla di Geologia. Le uniche cose che conosco risalgono ai tempi delle medie/superiori, per cui è ben poco rispetto agli studi che hai intrapreso in passato - riguardo i quali mi viene da farti i migliori auguri per trovare un lavoro in questo settore, perché deve essere bellissimo… tra l’altro, a proposito della storia, immaginare Yuzo gironzolare per il mondo e entrare a diretto contatto con la nostra cara Madre Terra è stato fantastico. Per me, questo ruolo gli calza alla perfezione, a prescindere dal suo background!
Questo per dirti che, da profana, ho trovato molto chiari e scorrevoli sia i vari riferimenti che ci sono nel capitolo - in modo particolare nella seconda parte - sia le tue stesse note che, con grande dedizione, hai scritto con tanto di citazione di fonti dal sapore enciclopedico! **
Sul capitolo in sé non ho molto da dirti. In parte ho detto le cose generali già nella prima recensione, per cui nemmeno qui hai deluso le aspettative del lettore che, a poco a poco, fai immergere nei dettagli della trama. Ma ci tenevo a sottolinearti un passaggio della prima parte, e che riguarda proprio Yuzo.

“[…] poi si tolse il vecchio copricapo e glielo mise in testa. L’oggetto era enorme e gli cadde sul viso. Hayate se lo tirò su sorridendo.
“Tu sì che sembri un cow-boy!” esclamò l’ex-portiere della Nankatsu, facendogli il segno della pistola con due dita.”


Questa scena è diventata una delle mie preferite. Sono riuscita facilmente ad immaginarla; inoltre forse è la prima volta che leggo di una tua storia dove Yuzo interagisce con i bambini… ed è davvero molto tenera e dolce! Vederlo in queste situazioni è qualcosa che ti riscalda il cuore. <3
Infine voglio spendere una parola sulla rivelazione “shock” dello scorso capitolo, dato che avevo una grande curiosità del perché. In altre parole mi stai dicendo che Mamoru ha deciso di tagliare i capelli… per Kumi? Ora capisco perché l’ha fatto: conoscendo lei, non penso che abbia avuto altre possibilità di scelta… Ah, l’amour! (Sì, perché immagino che quella ragazzina - ora donna - abbia minacciato di piantarlo in asso se lui non avesse cambiato taglio di capelli. Beh, lasciami sognare! XD)
E punto in più per il nome del pick-up: Dante come il Sommo Poeta che amo molto… e il film che hai citato. (E per me che sono appassionata anche alla serie di Devil May Cry, ho amato anche il riferimento al protagonista Dante, uno dei miei personaggi preferiti!)
Alla prossima!
--- Moriko

Recensore Junior
24/05/20, ore 19:10
Cap. 1:

(Ok, ho deciso: provo a lasciarti una recensione per ogni capitolo. Male che va, mi perdonerai nel caso in cui dovessi fare “il salto del canguro” XD)

Allora… premetto che non sono un’esperta, perciò qui ti parlo da profana. Se dovessi fare un confronto stilistico tra le tue recenti opere e questo primo capitolo, ad occhio posso dirti che sei migliorata un botto. Certo: anche qui hai la capacità di far emozionare il lettore - il che non è roba da poco - però è come se nei tuoi scritti recenti stia emergendo tutta l’esperienza che hai accumulato a partire da questa storia fino ad oggi. Non so come spiegartelo, ma oggi il tuo stile ha più… “sostanza”, diciamo così!
Ti ho scritto tutto questo perché quando ho visto la data di pubblicazione di questo capitolo (2007) ne sono rimasta piacevolmente sorpresa. E, dagli occhi di una persona come me che ho ancora molto da imparare riguardo il mondo della scrittura, il vedere questo percorso di crescita è un altro motivo di sollievo. (Già sai il resto, perciò qui non mi dilungo. <3)

Passando alla storia in sé… beh: ormai tu sai che io adoro Yuzo, per cui penso che anche nel caso in cui me lo farai diventare uno spietato assassino io sarò sempre lì a guardarlo con gli occhi a cuoricino. Questo non c’entra molto, lo so, ma ci tenevo a scriverlo. XD
Qui parliamo di una “What if”. Una “What if” bella, perché è bello vedere Yuzo nelle vesti di un professore (per ora solo per il suo titolo, considerato che non l’abbiamo ancora visto insegnare e in questo capitolo è vestito in un modo che non lo ricorda nemmeno vagamente, almeno per come noi abbiamo in testa lo stereotipo del professore ;P) E allo stesso tempo è anche una “What if” interessante, perché… dai, diciamocelo: siamo così abituati a vedere Yuzo con un pallone al punto di non lasciarlo più, che una storia del genere è davvero, ma davvero, molto interessante da leggere! Bene: sono curiosa di vedere come te la sei cavata man mano che sei andata avanti con i capitoli! :)
Dulcis in fundo: il ringraziamento a Yuzo nelle note. Scusa se te lo scrivo, ma hai la mia totale stima già per questo. Eh, già. In generale è sempre doveroso ringraziare l’autore perché è il creatore di personaggi che ci piacciono e sui quali amiamo parlare - in fondo, senza dell’autore quei determinati personaggi non sarebbero mai venuti alla luce ;) - ma il ringraziare un personaggio… proprio un personaggio che come nel tuo caso senti così vicino a te, alla tua vita e anche alle tue sfortune, sì: questo mi è piaciuto molto, ma davvero molto! Tanto di cappello per questo. :)

Chiuso questo lungo sproloquio, passiamo infine al capitolo.
Inutile scrivere cose del tipo “i personaggi sono tutti IC, sei riuscita ad inquadrarli nel contesto che hai costruito, bla bla bla” perché in sintesi è così, perciò prima di scriverti un altro papiro su questo punto passo subito oltre.
Per essere il primo capitolo, ti dirò: secondo me hai iniziato con il piede giusto. Forse sembra essere un po’ troppo tranquillo come inizio, dato che a poco a poco sto iniziando a conoscerti e so che avrai molto altro da raccontarci nei capitoli successivi, perciò sono pronta a tutte le sorprese che ci riserverai!
Però ci sono tre cose che mi hanno colpita di questo primo capitolo. Partiamo subito con quella che mi ha strappato un sorriso divertito: la Banda Bassotti. Esatto, i tre marmocchietti di Yukari: giuro che la descrizione che hai fatto di questi tre piccoli che all’apparenza sembrano tre angioletti che dormono tranquilli e beati - e invece, no! La mamma ci ha confermato che in realtà sono tre piccole pesti LOL - mi ha fatto ridere tanto. Qualcuno di quei quattro figlioli doveva pur prendere dal padre, eh! XD
La seconda, invece, mi ha fatto sorridere di cuore… e anche commuovermi un po’. Quando hai descritto quelle fotografie, viste con gli occhi di Yuzo, mi sono davvero commossa. Per dirla con le parole che hai usato: “Era una sensazione decisamente malinconica, ma di quelle in senso positivo: non intristiva, ma lasciava pensieroso; con quel gusto agro-dolce nel mezzo sorriso che riusciva a strapparti.”
Ecco, proprio così. Non avresti potuto descrivere meglio questa sensazione. :’)
L’ultima è quella, secondo me, più scioccante. Yuzo che non gioca più a calcio? Beh, sì: riconosco che è comunque scioccante… ma nulla in confronto a Mamoru che si è tagliato i capelli. Ma seriamente l’ha fatto?! Ora spero che in qualcuno dei prossimi capitoli ci spiegherai il motivo, perché è una notizia incredibile! XDD (Però, ora che ci penso… subito dopo scrivi che i capelli di Ken sono più lunghi. Urm… qui gatta ci cova! XD)

Beh, spero di aver scritto tutto ciò che avevo da dirti. E spero anche che le recensioni che seguiranno saranno molto più corte di questa… lo auguro più per te, perché non voglio riempirti di commenti lunghi chilometri interi!
Ad ogni modo, stavo dimenticando la cosa più importante: hai scritto un bell’inizio, che cattura l’occhio del lettore e lo incuriosisce, spingendolo a leggere il resto… perciò, non vedo l’ora di scoprire come si evolverà la storia da questo punto in avanti!
A presto!
--- Moriko

Recensore Junior
17/12/19, ore 15:42

Ho letto questa storia oggi, tutta d'un fiato! Complimenti per la scrittura sciolta.. ci sono stati dei pezzi veramente emozionanti, letti con gli occhi lucidi.
L'immagine di uno Yuzo perso in chissà quale mondo, che piano piano riusciva a riemergere.. La spontaneità di Yoshiko e l'amore fraterno di Taro.
Un'emozione continua, capitolo dopo capitolo.
L'eruzione del Monte Fuji sei riuscita a farmela "vivere" come il lahar.
Nei tuoi testi non ci sono momenti morti, riesci a riempire tutto. Complimenti... PS alla fine ti sei laureata in Vulcanologia? :D