Recensioni per
Over Fathoms Deep (traduzione ila_D)
di bittergreens
Questa serie... MAMMAMIA QUESTA SERIEEE... diamine una della più stupende e GRAZIE a te noi l'abbiamo scoperta (poiché la traduci :-) ). Non ci sono a parer mio errori di continuità, scorre tutto liscio, la scena in cui fanno l'amore é stata passionale e dolcissima..solo che non ho capito una cosa durante la lettura (mi sa che sono io che non ho prestato attenzione eh! ) volevo sapere CHI sta sopra CHI XD. .........che vergognaaa *Giulia é imbarazzata dalla cosa*...... Che dire se non COMPLIMENTI!! Spero che hai nostri amanti non capitino guai, anche se mi aspetto uno scontro brutale con il nostro odioso Anderson.. e spero che il nostro Lestrade ci sia per dare manforte alla coppia e anche dal resto della ciurma amica di John Un bacione grande e scusa per la lunghezza della recensione. Al prossimo aggiornamento, sei grandissima....*Giulia.... E ABBOZZALA CO STI COMPLIMENTI ABBIAMO CAPITO EEEEH* |
Allora ho letto a storia tutta d'un fiato e TI PREGO DI CONTINUARE A TRADURLA. E' Stupenda e il tuo lavoro di traduzione è magnifico dico davvero! Bravissima tu come traduttrice e l'autrice che ha scritto una storia meravigliosa. ODDIUUUUUUUU TRADUCI IN FRETTAAAAAAA. Bacioni Ely |
Bellissimo. Semplicemente bellissimo, tutto quanto. Sherlock è semplicemente l'amore, e John non è da meno. Questo capitolo è di una dolcezza disarmante, un vero balsamo per i cuoricini di chi ha passato gli ultimi giorni ad imbottirsi di angst. |
Questo capitolo sembra quasi un quadro tanta è la luce morbida e soffusa che riesce a trasmettere. C’è, infatti, un’atmosfera d’intimità, di appagamento, di conquista di qualcosa che sembrava così irraggiungibile. E ciò vale sia per Sh sia per John, entrambi carichi delle loro motivazioni: Sh dal carattere complicato e completamente privo di autostima che si ritiene persino brutto, John che non si rende ancora conto di poter tenere tra le braccia una creatura tanto magica ed affascinante nella sua unicità. |
Dio quanto amo questa ff. |
Qualcosa di assolutamente perfetto, è tutto molto dolce, romantico e passionale bei minimi particolari. Complimenti ancora a te che ci dai la possibilità di leggere ancora questa stupenda storia! Un bacione se bravissima :-) |
Dio, questo capitolo è favoloso! |
Oh mamma.Oh mamma mia. |
Beh, questo è uno dei miei capitoli preferiti fino a ora, ma forse non per i comuni motivi. In effetti, la scena rossa non c'entra niente, ma non fraintendermi... non è che pensi che ci sia qualcosa di male nell'apprezzare un capitolo per una lemon. Diciamo, però, che non è il mio genere preferito e al punto che di solito le salto a piè pari perché mi annoiano. E ti dirò, quando lessi il capitolo mesi fa, temevo che mi sarei annoiata come mi accade spesso e che sarei stata costretta a chiudere e ad andare direttamente al capitolo successivo. E non per mancanza di fiducia nelle capacità di bittergreens, anzi, ma perché è quel che mi succede sempre: di annoiarmi dopo due righe di sbaciucchiamenti. Qui, però, non è andata così e il punto non è tanto che la lemon è credibile e veritiera, che c'è introspezione e che John non è assurdo, ma plausibile e che è in character, insomma. Cioè anche per questo, ma il fatto è che c'è un momento specifico a inizio capitolo che mi ha fatto amare tutto quello che è venuto dopo, facendomi guardare questa storia in un modo diverso da come avevo fatto fino ad allora. Dopo che John e Sherlock entrano in cabina e prendono i fiammiferi per fare un po' di luce, John inizia a spogliare Sherlock. E lì già temevo di annoiarmi, eppure succede qualcosa, qualcosa che rende questa storia figlia del secolo in cui è scritta come mai era capitato prima. Sì, lo so, di certo tutto non urla al ventunesimo secolo in questa storia, ma cavolo io sono sempre lenta a razionalizzare le cose e inoltre credo che mai come nel capitolo 14, bittergreens abbia messo in scena quello che doveva esserci perché sì. Gli strati sociali che dividono John e Sherlock sono un qualcosa che di tanto in tanto si fa vivo, soprattutto tra i dubbi di John, il quale si sente inferiore e non degno rispetto a questo giovane nobile. Quello che a mio avviso si comprende in un secondo momento, è la ragione per cui John si lascia dominare da simili pensieri (che poi è il motivo per cui io ho amato tanto questa storia). Non è perché: oddio Sherlock è stupendo, lui è divino e io sono inferiore a lui perché non sono bellissimo e intelligentissimo. Dannazione, non è così banale la faccenda! Io vedo ben altro sotto e c'entra, appunto, con l'ambientazione storica e con la divisione sociale che c'è tra John e Sherlock. Perché, diciamocelo, per quanto Sherlock se ne freghi (il che lo rende dannatamente IC e inerente soprattutto all'Holmes di Doyle), di fatto uno è un nobile e l'altro è un marinaio. Il divario socio-culturale è enorme e se fino a questo capitolo la sensazione che se ne aveva era quasi lontana o puramente teorica, in questo capitolo diventa reale. E tutto diventa più vero nell'attimo in cui capiamo che John ha sognato a lungo di poter vedere il collo di Sherlock, di poterlo toccare o anche solo osservare da vicino. Questo non è un dettaglio da poco, questo è il pilastro su cui costruisci il castello, cavolo, è la prima pietra! In quella scena, quando il collo di Sherlock viene denudato, abbiamo un uomo degli strati bassi di una società inglese (che definire rigida è usare un eufemismo) che si innamora di un giovane nobile che è, o dovrebbe essere, per lui inarrivabile. John a stento potrebbe parlarci con Sherlock. E infatti te lo immagini quasi, questo marinaio che fantastica sul collo - rigorosamente coperto - di Sherlock Holmes e che non ci dorme la notte anche e soprattutto perché è consapevole che il solo poterlo vedere da vicino sarebbe per lui un onore immenso. Per fortuna di John, ma anche un po' nostra, Sherlock non è un "chiunque" e lo si comprende quando, vuoi per l'eccitazione o vuoi perché non gliene frega niente, John si ritrova a vedersi fermato mentre era intento a piegare con cura la giacca preziosa di Sherlock. Perciò trovavo attinenze quasi più con il personaggio di Doyle che con quello di Gatiss, perché quell'Holmes, vive fuori dal proprio secolo. Osserva la società in cui è costretto a vivere e lo fa dall'alto verso il basso. Lui li giudica, non considera sé stesso migliore, ma loro peggiori. Lui è avanti di millenni, la sua mente logica e razionale gli permette di vedere il mondo per quello che è e i limiti mentali per ciò che sono, dei limiti. Il rigore di un'impostazione culturale troppo rigida, i divari tra gli strati sociali, il doversi rivolgere a qualcuno in un determinato modo solo perché è un nobile, il non poter avere per amico un marinaio soltanto perché è un marinaio, ma anche cose più banali come trattare un capo d'abbigliamento in un determinato modo perché è prezioso. A lui non gliene frega nulla. Forse sì, Sherlock vive probabilmente in un mondo più platonico che terreno, non so... su questo particolare non ci ho mai riflettuto a fondo. Ma comunque, tutto questo viene fuori dal capitolo e io l'ho amato e ho adorato questo specialmente per queste piccole cose. Sono sottigliezze, ma l'effetto è lo stesso delle tesserine di un puzzle che, se messe insieme, aiutano a rendere il quadro storico completo e attendibile. E poi, diciamocelo, John che denuda il collo di Sherlock è liberatorio, è sensuale, straordinario. Credo sia il frangente migliore di tutta la storia. Ah, un ultimo dettaglio su Sherlock. Ecco, qui abbiamo un Holmes giovanissimo e inesperto in faccende non solo di cuore, ma anche di rapporti con gli altri. Lo dissi, forse ora non ricordo, capitoli fa a proposito del fatto che la verginità di Sherlock era anche un fattore mentale, che è come se avesse vissuto tutta la vita sotto una campana di vetro e ora che è lasciato libero, resta estasiato dalla sensazione dell'aria sulla pelle. Ecco mi è piaciuto da matti perché lui non teme di stare con John perché non sa come soddisfarlo o cosa gli può o non può piacere, lui ha paura perché non sa nulla. Ma proprio nulla di rapporti uomo/uomo e tutto quel che sa del sesso eterosessuale è comunque pura teoria. Il che è verosimile dato il secolo d'ambientazione. |
Non hai idea di quanto ci ho messo a leggere questo capitolo. Dovevo fermarmi ogni cinque minuti per calmarmi, avevo un caos in testa che nemmeno puoi immaginare. ed è una cosa positiva, molto positiva. Questo caos è la ragione per cui non ho recensito subito dopo aver letto: ho dovuto aspettare un giorno intero per schiarirmi le idee abbastanza da scrivere qualcosa di sensato senza sparare qualche frase sdolcinata che mi avrebbe messa in imbarazzo per tutti gli anni a venire. |
Credo mi sia partito un aneurisma o cose così. |
Il primo commento a caldo che mi viene in mente, è trasmettere la sensazione di essere stata, dopo la lettura di questo capitolo, spettatrice di qualcosa di unico, di meraviglioso. Quello che spero è che l’Autrice non renda troppo AU John nel senso di farlo diventare un bastardo approfittatore della capitolazione così commovente di Sh. Ma le premesse ci riportano al non detto e non fatto della serie BBC, nella quale ciò che scorre tra Holmes e Watson appare ben più grande e profondo di una buona amicizia “…tenuto sveglio la maggior parte delle notti… Tu rara creatura… Dimmi di cosa hai bisogno…”. Dunque il legame appare indissolubile, il mondo è lasciato fuori. Hai variato in modo ammirevole il lessico e, come sempre, non è venuta meno la cura nello scegliere le parole più adeguate. Grazie. |
Questo capitolo è.. cavolo, non trovo le parole! |
Avevo sonno e stavo per spegnere il cellulare ,ho pensato di andare su EFP e caso vuole che ci fosse un tuo messaggio e babe meno male che l'ho letto!!! |
Che posso dire? Mi sono innamorata. |