Recensioni per
Storia di una famiglia
di rossella0806

Questa storia ha ottenuto 145 recensioni.
Positive : 144
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
12/07/16, ore 19:10

Stefano è ufficialmente il mio idolo. Pare Sancho Panza con la sua verve contadina e la visione meno colta. Di ideali non ci capisce niente ma riesce a tenere i piedi per terra a differenza del compare che, invece, è ancora preda di una visione eroica della guerra. Gli scontri si stanno comunque spostando verso le città e c'è da chiedersi quanto Nicolò continuerà a tenere questa linea. Da una parte non è pentito della sua scelta ma dall'altra comincia a pensare alla sua famiglia. Ha rotto ogni rapporto con loro ma mi chiedo se, con il proseguire della guerra, non mostrerà un po'di preoccupazione per loro. Maffucci comunque è furbo. Tanti ideali ma non è sceso sul campo di battaglia. E'un politico, comunque...vedremo cosa farà e spero di vedere nuove schermaglie con Costanza.

Recensore Master
12/07/16, ore 15:31

Buon pomeriggio!
Beh, che dire... quanto ha retto l'esercito piemontese? Neppure tre giorni...
Occhio, non c'è stata preparazione a tutto ciò, come anche tu hai nuovamente sottolineato nella scorsa risposta alla recensione. Come può un giovane impreparato, come ad esempio Nicolò, avere coraggio, fiducia e resistere psicologicamente a tutto questo?!
Credo proprio che sia stata l'ansia e l'abbandono delle truppe del Regno ad aver devastato psicologicamente questo esercito. Non ho davvero idea di come questi uomini possano affrontare uno scontro armato diretto!
Gli alti ufficiali e le figure di riferimento sono ancor più confuse dei soldati semplici...
Con un pizzico di motivazione e di preparazione in più, credo che in un qualche modo se la sarebbero potuta giocare, i piemontesi.
Mi pare chiaro che sia tutto perduto, ormai. E' solo questione di tempo...
Bene, resto quindi in attesa di scoprire come si evolverà questa drammaticissima situazione.
Buon proseguimento di giornata e a presto :)

Recensore Master
09/07/16, ore 13:04

Una storia..quella di una famiglia che si intreccia con la Storia passata. Splendida Jane

Recensore Master
06/07/16, ore 22:15

Carissima, buonasera!
Termino questa infinita e stancante giornata di studio con un tuo bel capitolo.
Grazie per allietare le mie giornate con il tuo racconto, è sempre un piacere seguirti.
Inoltre, mi piace molto come la narrazione sia intervellata dall'inserimento degli eventi storici, delle battaglie e delle strategie militari.
Non solo si coglie l'impegno e lo studio che hai messo per riportare i dati nel modo più fedele possibile, ma riesci a rendere la storia ancora più coinvolgente e realistica.
Nicolò mi sembra un pochino nervosetto! Si sta comportando come un pazzo fanatico, non sopporta sottostare agli ordini delle autorità e continua ad essere una testa calda.
Nicolò si sente messo da parte, cerca l'azione e la gloria, vuole combattere per la sua patria. Però sarà l'atteggiamento giusto per affrontare una guerra che sta iniziando a svelare risvolti poco positivi?
Sono molto curiosa di scoprire nel frattempo cosa sta succendo a Costanza.
Ti abbraccio forte e ti auguro un buon proseguimento di settimana!

Recensore Master
06/07/16, ore 18:21

Niccolò da prova del suo caratterino. Ha lasciato gli agi della sua posizione ma è rimasto il solito impulsivo ed il povero contadino ha pagato pegno...comunque ha ragione. Non è più il giovane di buona famiglia ma un uomo come tutti gli altri, peccato che non ci sta a obbedire all'autorità del suo capitano. Dovrà imparare però, se vuole fare strada.

Recensore Master
06/07/16, ore 10:14

Buongiorno.
Beh, certo che l'esercito piemontese non peccò di coraggio, in questa guerra. Finora, almeno.
Sempre molto prudente, e molto timida l'avanzata, e già ai primi problemi ecco che si preferisce ripiegare invece che tentare. Effettivamente gli austriaci si erano lasciati scivolare in una situazione scomoda per loro, che i nemici non hanno neppure tentato di sfruttare.
Comunque, si sa che quando si inizia a perdere terreno e a ripiegare prima o poi sorgeranno problemi più seri...
Secondo me è stato un errore anche decidere di ritirarsi verso Novara! Ma questo avremo modo di scoprirlo a breve...
Beh, per il resto, il giovane Nicolò finora ha combattuto ben poco. E' un po' fuori di testa, il giovane, molto infervorato e quasi fanatico.
Per il resto, bene, anzi benissimo. Si nota che ti sei preparata a dovere con tutto, e nulla vacilla in quello che ci racconti. La parte storica è decisamente curata ed attenta.
Ottimo lavoro quindi, come al solito. Complimenti per il racconto, e continua così! Stai costruendo una storia molto interessante.
Buona giornata e a presto :)

Recensore Master
27/06/16, ore 22:43

In questo capitolo vediamo Nicolò ed il suo nuovo amico che sembra molto simpatico (anche se preferisco Eugenio). Ora sta agendo con le sue sole forze, sentendosi utile a qualcosa di grande. Mi chiedo se avrà modo di vedere nuovamente la sorella. E'una persona molto istintiva ma mi chiedo se si renderà conto che la sorella, alla fine, non aveva intenzione di frenarlo. Comunque vada, questa esperienza servirà molto anche a lui.

Recensore Master
27/06/16, ore 15:00

Ciao!
Assolutamente, per un appassionato di Storia come me la prima parte del capitolo è stata molto interessante da leggere.
Non ho mai avuto occasione per approfondire tanto nel dettaglio questa parte del Risorgimento, quindi grazie per offrirmene l'occasione.
Penso che il modo di andare in guerra del piemonte sia poi lo stesso medesimo che la futura Italia adotterà. Ogni volta che si è scesi sul campo, la nostra Patria è sempre stata molto gagliarda all'inizio, senza mai accorgersi che di problemi ce n'erano a volontà, a partire dall'equipaggiamento, fino a giungere all'addestramento delle truppe. Insomma, sempre tutto molto disorganizzato, e molto spesso si ha avuto modo di notare anche i risultati.
Ciò che Ramorino ha fatto, disobbedendo agli ordini superiori, è già di per sé un fatto davvero molto grave, un atto di pesante insubordinazione. Non credo che avrà modo di passarla liscia, soprattutto sapendo già che accadrà nel corso del conflitto.
La frettolosità piemontese, e la sua imprecisione, tuttavia è stata importante perchè alla fine è riuscita a smuovere i sentimenti degli italiani, e a lungo tempo, nell'arco di una decina d'anni, il nord e il centro della penisola erano effettivamente mentalmente pronti per entrare a far parte del nascente Stato.
In questo conflitto appena iniziato e già traballante ed incerto, il giovane Nicolò si muove come un fantasma, fintanto che non si sofferma a chiacchierare con quel giovane...
Ok, ok, fermiamoci qui. Immagino che ci farai seguire ciò che accadrà in modo molto attento ed approfondito, quindi mi soffermo per attendere il prossimo capitolo. Ti dico già che sono molto curioso e non vedo l'ora di leggerlo :)
Ottimo, brava, non avevo dubbi sulla tua preparazione storica, e non mi stai affatto deludendo. Un piccolo applauso per te! :)
I miei soliti complimenti, quindi.
Buon pomeriggio e a presto :)

Recensore Master
27/06/16, ore 13:36

Carissima!!!
Che gioia iniziare una nuova settimana con un tuo capitolo. Mi fa sempre tanto, tanto piacere trovare un tuo aggiornamento.
La storia è talmente avvincente, dettagliata e ben strutturata che è un vero piacere seguirti.
Davvero interessante la parentesi su Chrzanowski, un personaggio forso poco citato ma comunque significativo in questo periodo.
Sei stata bravissima a darne un profilo sintetico ma sufficiente per coglierne la personalità e contestualizzarlo nella vicenda.
Mmh, sembra che i suoi progetti non siano andati proprio come previsto...
Ecco che ritroviamo il nostro intrepido Nicolò catapultato nel pieno della realtà militare.
Sbaglio o il suo animo eroico sembra essersi un pochetto raffreddato?
A tal proposito mi è piaciuto che per un paio di volte Nicolò abbia espresso quanto detesti l'attesa. In questo modo hai mostrato una condizione realistica e molto comune in guerra: essa non è affatto una serie di battaglie epiche e avventurose operazioni, bensì è caratterizzata da lunghi, lunghissimi periodi di estenuante attesa dove la noia e soprattutto l'angoscia di non sapere cosa accadrà è snervante.
Nel frattempo Nicolò si è fatto un nuovo amico, Stefano il biondino che, di primo acchito, mi sembra abbia anche lui un bel caratterino.
Sono curiosa di scoprire come si evolverà il rapporto tra i due.
Intanto ti saluto, ti abbraccio forte e ti rinnovo i miei complimenti.
Serena settimana!

Recensore Master
21/06/16, ore 17:25

Ho come l'impressione che Costanza incontrasse ora l'avvocato Maffucci, credo che quest'ultimo si arruolerebbe in prima linea pur di sfuggire alle grinfie della nostra protagonista. La poveretta ha vissuto nella tranquilla campagna ma vuole semplicemente che tutto torni come prima. Ha scoperto di essere stata imbrogliata dal maestro di musica e di non essere stata considerata a sufficienza perché ritenuta una donna ingenua. Questa presunzione potrebbe comunque essere un punto a suo favore, ovvero essere sottovalutata. Magari non sa niente del Mondo, come ogni signorina della buona società ma non è stupida. Non vedo l'ora di vederla nuovamente ai ferri corti con quel cascamorto di Maffucci che stavolta ha fatto cilecca.

Recensore Master
20/06/16, ore 21:49

Ciao carissima!
I tuoi aggiornamenti sono sempre una piacevolissima sorpresa!
Dunque, dunque!
Costanza si sta rendendo conto di essere circondata da persone che le hanno mentito. Le bugie stanno pian piano salendo in superficie e per la nostra giovane ragazza non deve essere facile affrontare questa situazione.
Il maestro Rossini ci ha rivelato dettagli interessanti sul suo passato, sulla sua vita privata e sul rapporto intrattenuto con Maffucci.
Ma, toglimi una curiosità, quella figura misteriosa che in qualche capitolo fa stava seguendo Nicolò era Rossini?
Rossini non ha avuto un comportamento molto corretto, tuttavia su una cosa concordo con lui: Nicolò ha questa tendenza nel farsi trasportare dall'entusiasmo e questo potrebbe rappresentare un bel rischio per il ragazzo...
Insomma, la nostra Costanza riuscirà a trovare anche questa volta la forza per reagire?
Non vedo l'ora di scoprirlo!
Bravissima come sempre, la storia procede benissimo!
Bacioni!

Recensore Master
20/06/16, ore 09:06

Buongiorno.
Uh, gli affiliati sbucano ovunque...
Immaginavo che Pietro e il maestro Rossini avessero qualcosa da spartire.
Però, la povera Costanza ha ragione; le hanno davvero mentito tutti, così come tutti quanti o sono crollati di fronte ai problemi o le hanno nascosto qualcosa, e il vero senso delle loro azioni. Nulla è come sembra quindi... la ragazza deve ancora imparare molto dalla vita, è un pizzico ingenua.
Rossini conosceva già Maffucci, ed essi avevano già avuto modo di parlarsi, e soprattutto... di tenere d'occhio Nicolò.
Ecco chi era la fantomatica figura che lo seguiva, a volte...
Sta di fatto che quel ragazzo sarà anche in gamba eh, non ne discuto, ma non è dotato di una grande intelligenza. A me è parso più un fanatico, che irretito da Maffucci non ha saputo affatto ragionare con la sua testa. Come se avesse subito un lavaggio del cervello, il ragazzo si è limitato a ripetere le parole d'altri e a gettarsi con foga in un'avventura che, effettivamente, non è molto adatta per un tipo come lui.
Ripeto quindi che non ho tanta fiducia in Nicolò. Mi sembra molto immaturo ed impreparato a tutto.
Bene, chissà che farà Costanza, ora. Si limiterà a piangere, oppure tenterà per un'ultima volta una qualche mossa, almeno verso il fratello?!
Beh, lo scoprirò a suo tempo.
Per ora ti saluto, e ti rivolgo i miei soliti complimenti. Anche in questo racconto si nota la tua capacità di costruire personaggi non semplici e non scontati, in grado di nascondere bene le loro essenze e i loro piani per un bel po'.
Buona giornata e a presto :)

Recensore Master
14/06/16, ore 20:53

Ciao cara!
Scusa per il lieve ritardo, ma in questo ultimo periodo sono davvero sommersa di studio e faccio fatica a trovare un momentino libero.
Ma questa sera mi volevo regalare qualche minuto di relax leggendo i tuoi ultimi aggiornamenti.
Con il finale (meraviglioso!) di Terenzi mi è salito un po' di magone, ma la rocambolesca vicenda di Costanza mi ha subito risollevato il morale e infuso un grande entusiasmo.
Dunque!
Il padre della giovane sembra aver rinnegato Nicolò. Una scelta drastica, ma comprensibile. Dopotutto il notaio mi sembra un uomo piuttosto orgoglioso (tale padre, tale figlio!) e ai suoi occhi il gesto di suo figlio non può che apparire un completo tradimento.
Anche Donna Luisa non se la passa troppo bene. Questo momento di profondo sconforto rappresenta tutta la tensione, il timore e il dolore di una madre che teme per i suoi figli ma anche di una donna che teme chiaramente per la sua stessa sicurezza.
Lei e Costanza torneranno davvero alle loro montagne e dall'amata nonna?
Mi manca la corrispondenza tra nonna e nipote, chissà che un consiglio dalla saggia signora non possa dare un aiuto a Costanza per riavere il fratello.
E per finire colpo di scena: il nostro bizzarro maestro Rossini sembra conoscere molto, molto bene Maffucci. Mi chiedo che tipo di rapporto abbia con Eugenio e come questo condizionerà la vicenda. Rossini rimane un personaggio davvero singolare, non vedo l'ora di leggere ancora qualcosa su di lui.
Sono sempre più curiosa, stai costruendo una storia davvero avvincente e ben strutturata.
Ottimo lavoro!
Un abbraccio forte.

Recensore Master
13/06/16, ore 19:39

La reazione dei genitori è comprensibile. Il padre è ovviamente deluso e sconvolto. Teniamo conto che è un uomo dell'Ottocento e non può accettare un simile colpo di testa da parte del figlio. La madre rimpiange il trasferimento, dovuto al palazzo avuto in eredità...e Costanza ha avuto molte cosa a cui pensare e non riesce a trovare dei riferimenti dopo l'accaduto. Per fortuna ha mantenuto la parola data e non ha rivelato niente sulle frequentazioni del fratello. E'comunque caduta in castagna con il maestro di musica che l'ha sgamata con il nome di Maffucci ( che penso sia tanto simpatico...attendo nuovi siparietti con Costanza). Spero che non sia un nemico dell'avvocato.

Recensore Master
13/06/16, ore 10:38

Buongiorno.
Oh, che intreccio incredibile!
Ah, Rossini sa qualcosa per davvero su quei rivoluzionari che stanno tramando un po' ovunque... ma chissà cosa sa su Maffucci!
E adesso?! Ok, sono molto curioso! Il musicista racconterà alla protagonista qualcosa in più su Eugenio?! Oppure... boh, potrebbe accadere di tutto ora.
Nel frattempo a casa del notaio Granieri regna lo spavento e l'inquietudine, che a tratti si tramutano in una dolorosa follia per la perdita del figlio. A quanto pare, il padre non vuole più sentir parlare di Nicolò, forse ancora a causa del dolore che prova per ciò che ha combinato il figlio, e la madre vuole contattarlo e cercare di convincere tutti quanti a tornarsene nel luogo dove hanno trascorso buona parte della loro vita prima di giungere a Novara.
Beh, evidentemente questo è un capitolo di preparazione a eventi e scoperte più interessanti e profonde.
Attenderò con ansia il prossimo capitolo, allora :)
I miei soliti complimenti, trovo il racconto davvero perfetto.
Buona giornata e a presto :)