Co', sto a piagne.
E dico sul serio. Sai cosa? Per svariati motivi che conosci io sapevo già il finale di questa storia (non totalmente, a quanto pare, però) ed ero pronta... o almeno lo credevo, ma no.
No, perché è il tuo stile e il tuo modo di raccontarmela, questa storia, che mi ha commossa più di tutto.
La poeticità del racconto si intensifica ogni capitolo di più e quello che ne rimane, in questo finale, è un'esperienza mistica che rimarrà nel mio cuore. Perché sì, è una fiaba, ma è anche il racconto di un dio che ama a tal punto da lasciar andare la sua rosa, che poi torna da lui, incapace di vivere distante dall'unico uomo - dio, che lei abbia mai amato.
Ho particolamente apprezzato, nell'inizio, questa apatia che Loki tenta in tutti i modi di nascondere al fratello; un fratello che asseconda i suoi voleri, solo per rendergli quel soggiorno forzato almeno un minimo piacevole; con i libri, il sapere. Cose di cui Loki non ha mai potuto fare a meno.
Eppure la lontananza di Sigyn, che lui stesso ha voluto, non gli dà pace. Lo affossa, lo dilania a tal punto che ancora rinnega la possibilità di spezzare la maledizione e tornare a casa.
E Thor capisce... manca qualcosa, l'ultimo tassello. Ed è interessante come il fatto dello specchio lo abbia incurisito tanto quanto la sua improvvisa curiosità nei riguardi degli Æsir. Denota il cambiamento di Loki, la mutazione del suo cuore, sciolto da una giovane dai capelli d'oro... e chi piùdi Thor può vedere, dal di fuori, questo cambiamento? Temo nessun altro (bravo capello'!)
E Sigyn torna.
Torna perché il solo luogo dove vuol stare, è dove Loki è.
Può sembrare un concetto banale, spiegato come l'ho spiegato io, ma non lo è. Questo, mia cara cosa, è l'amore. Puro e crudo, sofferente, doloroso... Un amore che dà tanta forza da vincere la morte un attimo prima che arrivi, che porta una giovane cagionevole di salute, custode di una malattia che non meritava di avere, a raggiungere al freddo e al gelo l'unico amore della sua vita. Perché, sì. Sigyn lo dice; lei ci ha provato ad amare di nuovo, a vivere la vita, a continuare come una mortale avrebbe fatto ma non è così semplice. Un legame indissolubile, che non si può spezzare con uno schicco di dita, va assecondato. E Sigyn lo fa: il suo ultimo desiderio è sapere di appartenere a Loki, totalmente, perché morire sapendo di non appartenere a nessuno è un po' come aver vissuto una vita inutile, no? Ed è un desiderio che Loki non può non assecondare, e dici che mente per farla felice ma non mente.
Loki ha imparato cosa vuol dire odiare il mondo e amare una persona che ne fa parte. Ha imparato che dal letame nascono i fior... e Sigyn è quel fiore che sboccia in mezzo a persone che non meritano nemmeno quel tempo che gli viene concesso sulla terra, e la tua Sigyn invece è destinata ad abbandonarla fin troppo presto. Con ancora i capelli d'oro della giovinezza (ho amato quella parte, l'ho letteralmente amata. Poesia pura!).
E muore. Si spegne. Ho immaginato lì'oro che sempre contorna le scene dove c'è lei, spegnersi. Il buoio arriva e devasta tutto. Persino il caminetto ha smesso di far danzare le fiamme, nella mia testa.
È inverno nel cuore, e Odino...
“Un dio degli Æsir, un principe di Asgard, non può soffrire così la perdita di una sola mortale.”
Sì che può, mio caro orbo.
Ed è proprio questo il punto chiave della storia.
Loki non soffre solo per la perdita della mortale che ama, ma anche per l'inesorabile separazione che in qualuqnue caso avrebbe dovuto vivere; se non quel giorno, un altro... ma è l'ingiustizia di sapere che la breve vita di Sigyn l'ha portata ad amare un "mostro" come lui e poi morire. Senza aver vissuto la vita come ogni mortale, intensamente e ben sapendo che prima della fine la vita va appunto vissuta.
Anche volendo non avrebbe potuto. Lei era legata a lui tanto quanto lui era legato a lei.
Poi la magia, e il finale che io non conoscevo, che per fortuna non mi era stato spoilerato... e Sigyn torna. Torna immortale, perché come dici se Loki è il dio degli inganni, che ha pagato per essere tale, Sigyn è la degna dea della fedeltà, che ha vissuto fino al suo ultimo secondo di vita, senza mai tradire e dimenticare Loki.
Sembra quasi che fossero destinati a questo, sembra quasi che Odino sapesse... e questo rende il tutto ancora più decadente e appassionato e non so che altro dire.
Un finale perfetto, che segue una linea di quella che è la tua visione di loro, che li ritrovi qui protagonisti di una fiaba, ma che non li dividi ma piuttosto li unisci per sempre.
Co', ma che ti devo dire? Sono immensamente commossa, felice di averla letta, emotivamente instabile per le sensazioni ed emozioni che mi hai lanciato addosso ma davvero... è stato tutto perfetto, un quadro perfetto con un finale perfetto.
Sei immensamente unica, te se vole bene!
La Cosa tua, quella che viene da Roma Est...
Miry |