Eccomi!
Awww...questa trasposizione AU nella fiaba della Bella e la Bestia è davvero perfetta, lasciamelo dire, per la nostra coppia preferita!Ho apprezzato tantissimo la tua scelta di collocare la vicenda nell'800, perché emerge in maniera ancora più contrastante, quello che deve essere lo schock di Sigyn a trovarsi davanti al Dio degli Inganni in persona, la cui sola esistenza stride contro tutta la fede della donna nella scienza e nella tecnica che sta infervorando il suo secolo.
Mi è piaciuto l'incipit con il confronto tra Odino e Loki, perché assume quel tono da “c'era una volta” tipico delle fiabe, e il pezzo del perdersi nei secoli del ricordo stesso del Dio, che svanisce lentamente nell'oblio e nell'ombra, anche se lui è sempre lì in attesa, mi ha riportato alla mente un certo sign. Tolkien e il suo Anello.
Ma il testo tutto è ricco di suggestioni, che ho apprezzato tantissimo, come la classica maledizione per chi spinto dall'avidità cerca di impossessarsi del tesoro maledetto, o la frase di Sigyn sul dovere morale di ricercare la conoscenza, che ricorda un certo sign. Dante e il suo Ulisse (e credo che se Dante avesse conosciuto Loki, lo avrebbe ficcato sicuramente a fargli compagnia tra i consiglieri fraudolenti!^^)
E mi hanno colpito tantissimo il gesto e la frase di Loki sui capelli d'oro di Sigyn (e hai fatto benissimo a sceglierla come titolo, sallo) perché anche se sembrano solo un elemento di contorno, li ho percepiti come uno dei punti focali del racconto. Ne emergono infatti una malinconia e un bisogno che mi hanno colpito dritto al cuore, e concorrono a spiegare quell'ammissione di debolezza che Loki concede alla donna confessandole perché l'ha risparmiata.
Bella anche la fine, con Sigyn che anche se comprensibilmente terrorizzata da quel Dio terribile, spietato e che soprattutto non dovrebbe nemmeno esistere, gli propone uno scambio, perché la sua natura generosa e altruista non può concepire di abbandonare il padre anziano in quella mostruosa prigione. É coraggiosa e fiera, Sigyn, nel difendere le sue convinzioni, e Loki lo nota e sicuramente lo apprezza anche se non condivide. Qui infatti fai emergere chiaramente la distanza tra i due, perché Loki, che altruista non è stato mai, non concepisce il sacrificio che Sigyn vuole fare, per salvare quel padre vecchio e che non se lo merita. E tuttavia finisce per accettare l'accordo, perché l'eternità è lunga e la solitudine finisce per pesare anche al Dio degli Inganni che è sempre bastato a se stesso. E Sigyn ha i capelli d'oro degli Aesir.
Non vedo l'ora di leggere il seguito, anche se conoscendoti temo sciagure e angst a fiumi!^^
A prestissimo e come sempre, bravissima! |