Recensioni per
Ha i capelli d’oro degli Æsir
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 172 recensioni.
Positive : 171
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
25/12/18, ore 19:18

Ciao carissima! **
Eccomi qui, con il mio imbarazzante ritardo a cui ormai avrai fatto l'abitudine. Pian piano arriverò a recuperare pure la parte finale di questa tua stupenda mini-long. Stupenda a dir poco! **
Sigyn come Belle, Loki come la Bestia. 
Lei costretta ad una lunga prigionia per poter salvare la vita di suo padre (come abbiamo visto al termine del primo capitolo), lui che inizialmente non le concende nemmeno di poter attingere ai numerosi volumi e manoscritti che popolano la sua enorme biblioteca. Fortunatamente il nostro dio degli inganni si scioglierà sempre di più nei confronti della sua Belle. Prima le concederà la possibilità di poter leggere e svagare la sua mente dalla lunga - direi, infinita - progionia che l'attende. Le darà una stanza, anzi, tutte le stanze che vorrà, a patto di non andare mai in cima alla torre, dove si trova il suo studio. 
Ho davvero amato alla follia il 'paragone' tra la longevità degli Æsir e l'umana mortalità presente nelle terre da cui proviene Sigyn. Lo hai ribadito varie volte nel corso della narrazione di questo capitolo, ma personalemente non l'ho mai trovato ridondante o, peggio ancora, ripetitivo. Questo perché sei stata capace di spiegare ogni volta questo concetto in maniera diversa, dalla parte più concreta a quella più puramente poetica. Hai un dono, te l'ho detto più volte! **
E, come sempre, ho adorato la tua Sigyn, la sua carattarizzazione e il modo in cui tu la descrivi. Non è mai la più bella, ma ha qualcosa di speciale che cattura fin da subito l'attenzione (e il cuore!) del dio degli inganni. E' forte, ma non di quella forza che la fa imporre sugli altri: si tratta di una forza che le permette di andare comunque avanti nonostante le 'intemperie' che troverà lungo il suo cammino. 
La parte più bella (imho)?! Il bacio. La descrizione del bacio. La poesia presente nella narrazione realtiva al bacio. La delicatezza, la magia e l'arte che si racchiudevano insieme in quell'atto di puro amore.
Per non parlare della malinconia che traspare in ogni parola nella parte conclusiva. Il momento dell'addio, il momento in cui finalmente Loki decide di lasciare alla sua bella Sigyn la libertà di vivere la sua vita come meglio crede. 'Vivi, sposati, metti al mondo figli, invecchia...'. La sua libertà in cambio della solitudine 'eterna'. Meraviglia delle meraviglie! **
Piccola cosa che volevo farti notare con accezione puramente positiva: Odino --> Allfather. Hai vinto tutto! Adoro! XD XD XD
Per quanto riguarda lo stile ho trovato il tutto ottimamente scritto e strutturato. Il parallelismo tra i due diversi contesti è perfetto e i personaggi rispecchiano perfettamente i contenuti principali della favola de 'La Bella e la Bestia'.
Ho trovato solo un paio di errori di battitura che in un capitolo profondo e lungo come questo sono davvero il nulla cosmico. ;)
Davvero, prometto solennemente che prima di Capodanno passerò a leggere la terza ed ultima parte! Abbi fiducia, donnah! ^^
Grazie mille per renderci partecipi delle cose meravigliose che scrivi e pubblichi.
Sei bravissima e ti meriti tutte le vittorie di questo mondo!
Di nuovo Buon Natale (anche se in realtà è quasi Santo Stefano ormai! XD)! 
Mahlerlucia

Recensore Master
25/12/18, ore 15:49

Oh... <3
Questo è stato il capitolo centrale, comunemente definito dello svolgimento;
in esso si ha il pieno sviluppo delle dinamiche tra i due protagonisti, una crescita non solo personale ma anche dal punto di vista sentimentale.
Entrambi approfondiscono i luoghi del castello, in particolar modo la biblioteca; e sono proprio i libri a unirli e farli avvicinare. Loki si apre alla ragazza, inizialmente con diffidenza e poi ne viene travolto, s'innamora e torna indietro sui propri passi. La allontana, la caccia dal castello perché... tiene veramente a lei. Poiché l'amore a volte vuol dire anche quello.
Sigyn riesce a comprendere in profondità l'animo del dio, e a sciogliere inconsapevolmente l'incantesimo che lo tiene legato al castello.
Questo è un messaggio dolcissimo e struggente, che ben sì adatta alla fiaba originale. Inoltre sono rimasta colpita dal discorso di Loki sull'immortalità; vista più come una maledizione che un dono.
Oltre a questo discorso; vi è stato un altro momento molto toccante; il secondo bacio tra i due, disperato e carico di tutta la passione tra i due. <3
Le premesse per un bellissimo e commovente atto finale ci sono tutte, cara. Le atmosfere da favola arricchiscono il tutto; con toni molto tragici in centi punti, ma del resto la fiaba è così. :)
Ci vediamo domani cara.
Passa buone feste <3

Elgas

Recensore Master
24/12/18, ore 18:59

Ormai a prescindere inserisco le tue storie tra le ricordate.
Si potrebbe dire che come Belle/Sgyn ho la mia biblioteca.
Ma detto questo, giungo come babbo Natale a portare il mio regalo. Ecco dunque la recensione a questa storia che più forse di TWO ha saputo catturami in quanto originalità.
Sei riuscita a creare un intreccio perfetto tra la favola originale, un'amboentazione più moderna, mitologia norrena e i personaggi che, grazie alle tue storie ho imparato ad apprezzare. Si può dire che Loki/Sgyn siano diventati la mia OTP per quanto riguarda il movieverse XD
Ma andiamo con ordine;
La parte iniziale vede Loki punito e costretto all'eslio da Asgard; in questa parte ho apprezzato, oltre al duello verbale tra Loki e Padre Tutto, anche il tuo spesso della narrazione, moltp vicino ai poemi mitologici del nord. Nella parte centrale e sul finale la caratterizzazione sia di Sigyn che del padre; in un'atmosfera che si addentra sempre di più nei toni della fiaba, la ragazza ci viene presentata in maniera molto positivista, da un lato mi ha ricordato le nobildonne che, sempre in quell'epoca intrapendevano lunghi viaggi in giro per il mondo, scrivendo i primi diari d'avventura; il padre è un uomo appassionato di vecchi miti e libri antichi, che cercata di superare il lutto per la perdita della moglie attraverso la ricerca di un luogo mitico e leggendario. Ma qui viene catturato e la sua " avidità " punita.
Sgyn mi piace nel suo non perdere di vista l'obbiettivo; salvare il padre a qualunque costo. Obiettivo che gli uomini al suo fianco perdono con troppo facilità. Proprio come Belle, la ragazza è disposta anche a sacrificare se stessa e finisce tra le braccia di Lingua d'argento.
Apprezzato in questo contesto, il fatto che Loki rimanga affascinato dal colore dei capelli; poiché ovviamente gli ricordano la terra natia.
Loki che qui è una Bestia, ma con una sua caratterizzazione tipica dei mostri mitologici del nord.

Il tutto è contornato da narrazione e atmosfere tipiche da fiaba, che s'intrecciano a meraviglia coi dialoghi dei personaggi.

Ti rinnovo i miei complimenti cara

Mi vedrai sovente nei prossimi due giorni <3

Elgas

Recensore Master
24/12/18, ore 14:11

Claudia, non ho la più pallida idea di come recensire. E' sublime. Forse così ben rende l'idea.
Mi è sembrato di leggere un vero libro, tanto ero immersa nella storia che fluiva rapida sotto gli occhi senza arrestarsi mai. Hai narrato con grande maestria e il livello che hai raggiunto è davvero davvero alto.
I personaggi sono delineati benissimo, hai spiegato tutto a 360 gradi e nessun lato psicologico o morale è stato svalutato o tralasciato.
Hai spiegato perfettamente ogni passaggio, ogni pensiero e questi -forse non troppo velati - riferimenti alla bella e la bestia li ho trovati spettacolari.
Mi piace da impazzire vedere quanto ti ci sei applicata, la passione che ci hai messo e quanto hai approfondito il tutto per poter scrivere una storia così realistica da far paura.
Davvero complimenti.
Ultime due cose: Il titolo mi è piaciuto tantissimo, lo trovo originale e adatto alla storia. Secondariamente il font e la grandezza vanno bene.

Alla prossima e ancora davvero complimenti!

P.s. quanto è gnocco Loki?

Recensore Master
23/12/18, ore 15:44

Ciao <3 
Eccomi qui per lo scambio del gruppo, finalmente forse in tempo XD
Ci tengo troppo a leggere il finale di questa storia, quindi mi do alla lettura compulsiva.
E finalmente appare anche il dio del tuono che, come sempre, è un pò tardo nel capire certe cose, si perchè capsice che c'è qualcosa che non quadra solo quando oramai se ne sta andando, si sta allontanando dall'amato fratello. Mi è piaciuto che tra tutti fosse proprio lui quello addetto a portare i libri a Loki, diciamo che sa molto di fratellanza.
L'arrivo di Sigyn appena dopo la partenza di Thor mi ha lasciato distrutta, quasi come un cerchio crudele ed infame il fato ha voluto che la donna tornasse proprio in quel momento, debole e in precaria salute.
L'angst è una cosa che, in questa storia, la fa da padrone partendo dalla ragazza che si sacrifica per salvare la vita del padre fino a finire alla tragica ed ingiusta fine della ragazza, non meritava di morire, nè lei nè quel dio che, infondo, se ne era innamorato.
Un dio, un mago potente che perde le staffe di fronte all'ingiusto fato scelto dalle norne è un'immagine davvero toccante, diciamo che rende umano quel dio che aveva iniziato l'uomo alla vita portandogli il fuoco.
Hai finito la fiaba in un modo inaspettato, hai portato Odino a ricompensare il figlio ribelle per la sua buona azione, ha donato alla ragazza la vita eterna e divina, diciamo facendo un "torto" al figliastro.
Bello.
Le tue storie mi piacciono sempre di più e sei stata davvero brava a rimodellare la fiaba per renderla adatta ai personaggi quindi complimenti davvero <3 
Haiuno stile molto chiaro e con un linguaggio molto precciso per i personaggi che muovi, sei riuscita a tenere un personaggio complicato come Loki nel caratteregiusto nonsotangte tutto, non l'hai fatto impazire o altro solo, con un certo rammarico, ha accettatossemplicemente la cosa.
Brava e complimenti più sinceri.
ciao ciao

Recensore Master
22/12/18, ore 23:44

Come dice il saggio: chi ha tempo non aspetti tempo, quindi eccomi di nuovo qua.
E voglio subito dirti che conclusione migliore non avrebbe potuto esserci <3 Ma andiamo con ordine.
Innanzitutto, Thor calza a pennello nelle vesti di Lumière e ho apprezzato molto il fatto che tu l'abbia inserito, ribadendo anche in questa AU il forte legame tra i due fratelli. Poi sono arrivate le pugnalate multiple, roba che Cesare in confronto ne ha prese poche. Tanto per dirne una: la ricercata specularità delle due occasioni in cui Loki salva Sigyn, che nella sua ricorsività aumenta la sensazione di leggere una vera e propria fiaba, con le sue scene simili e al contempo diverse proprio nei particolari più essenziali.
L'immagine di Sigyn ormai appassita per la tisi, eppure ancora in fiore per gli occhi di Loki, funge da raccordo trasversale dell'intera storia e chiude in un certo senso il cerchio, col fiore che da semplice simbolo di caduca bellezza prende la forma tangibile di Sigyn, la stessa che, di tutto ciò che il mondo offre, per sé non ha desiderato altro che un'altrettanto fragile rosa.
La descrizione del dolore di Loki è stata magistrale: una rabbia incontenibile, sì, ma anche composta e che non lascia spazio a sentimentalismi, ma apre solo la strada ad ulteriori dubbi, fino alla realizzazione di quanto può essere profonda l'impronta lasciata da un effimero essere umano sulla vita millenaria di un Ase. Poi, per la prima volta negli annali, sei riuscita a farmi piacere Odino, che qui veste i giusti panni del redentore che punisce per insegnare qualcosa, in un ruolo che rimane nel limbo tra buono e cattivo esattamente come nella fiaba originale.
Tutto l'intreccio si discioglie nel modo più giusto, ovvero nel lieto fine che in fondo speriamo sempre di leggere alla fine di ogni storia, coronato da quel "per sempre" paventato in precedenza che adesso annulla le distanze tra i due mondi ormai intersecati di Loki e Sigyn.
Che dire ancora? E' una storia che mi ha emozionata, tormentata, che mi ha fatto riflettere e porre domande, che ho visto in parte nascere e svilupparsi e che ho amato dalla prima all'ultima parola. Ma questo lo sai <3
Ancora congratulazioni per la meritatissima vittoria!
Alla prossima,


-Light-

Recensore Master
22/12/18, ore 22:36

Buongiorno, carissima <3
Giungo infine a questo secondo, splendido capitolo, o piuttosto secondo atto. Hai mantenuto impeccabilmente il linguaggio fiabesco che mi aveva tanto catturata nella prima parte; qui hai saputo utilizzarlo al meglio per indagare più in profondità gli opposti eppur così simili caratteri di Loki e Sigyn, che ora si intrecciano grazie alla passione comune per la conoscenza.
Mi piace questa Sigyn più combattiva, in un certo senso più altera, che, sia per coraggio innato che per ignoranza delle vere capacità di Loki, gli tiene testa senza esitazioni, rivendicando la vita a cui ha rinunciato, sì, ma non tanto da accettarne stoicamente una così apatica e priva di calore senza neanche la consolazione di poterne sognare un'altra. Ed è credibile che Loki acconsenta a soddisfare, seppur con riserbo, questo suo desiderio, seguendo una sorta di empatia indiretta per qualcosa che comprende perfettamente.
E poi il tutto si evolve, con al contempo la lentezza e la rapidità delle fiabe, andando a costruire una dinamica ben precisa tra i due, ormai costretti, e poi inclini, a interagire. Apprezzo soprattutto il realismo di Sigyn, in quanto non è del tutto abituata ad essere presa in considerazione, come afferma lei stessa in seguito, e che riesca ad apprezzare appieno la libertà di potersi esprimere che va in parte a lenire la mancanza di quella fisica.
Il modo in cui hai inserito il parallelismo tra esilio dantesco e confino di Loki, l'attinenza tra i versi e la situazione in cui si muovono e il modo in cui essi fanno da tramite per le successive azioni di Loki fino all'ineluttabile addio: è tutto sublime, descritto con una sorta di eterea delicatezza che mette a nudo entrambi in tutta la loro umanità e bisogno di sentirsi vivi, se anche per un solo istante sia secondo i parametri umani che divini. Come sempre, la tua prosa scorre che è un piacere e mantiene quel giusto tono solenne ma immediato che dà l'impressione di ascoltare davvero un'antica leggenda narrata da un bardo.
Ho amato profondamente il passaggio in cui viene esplicitato perché e come Loki sia arrivato a riconsiderare gli uomini, e a vedere la bellezza intrinseca delle loro azioni nonostante condannati a una vita breve e spesso sofferta. Questa presa di consapevolezza nel riconoscere che gli umani siano, di fatto, liberi e forse più liberi degli Æsir è forseproprio il punto che più mi ha colpito di tutto il capitolo (anche se stilare una classifica è difficile). In parte perché rappresenta la conclusione del lungo percorso su cui lo stesso Odino l'ha instradato, ma, volendo espandere il concetto, soprattutto perché crea un riconoscimento in chi legge, spinge a prendere atto di quanto di vero ci sia nelle parole del dio degli inganni in una sorta di memorandum di cosa significhi realmente essere umani: imperfetti, caduchi, belli. Avrei da dire mille e altre cose su tutto ciò, ma mi fermo qui e sappi solo che raramente mi sono sentita così toccata nel leggere <3
Infine, io so già che il cuore di Sigyn non dimenticherà, ma ho concluso comunque la (ri)lettura del capitolo con un groppo in gola. Che vado a sciogliere prima di subito ;)
Brava, bravissima, braverrima!

-Light-

P.S. Punti bonus per il ritorno della cicatrice di Loki e per aver ripreso il dettaglio dello specchio magico <3

Recensore Master
22/12/18, ore 12:24

Buongiorno!
Non vedevo l'ora di concludere questa storia, ora che però sono arrivata alla fine non sono più dello stesso parere. Mi mancherà tantissimo. 

Che poi, seriamente, tu non puoi farmi questo. 
Da anni non piangevo così per una storia. 
Più che altro perché non me l'aspettavo. Non è così che va nel film Disney e io speravo in un lieto fine. Credevo che Sigyn sarebbe riuscita a spezzare la maledizione e sarebbero stati felici e contenti, rinchiusi o meno nel castello. Mi bastava vederli insieme e sarei stata più che contenta.
Invece no, perché Sigyn muore. Così. Senza che ne avessi il minimo sospetto. L'immagine ha iniziato a essere chiara quando è arrivata sfinita al castello, ma credevo avesse una febbre, un raffreddore. Ho pensato "sarà colpa del freddo, della neve"... e invece no, Sigyn non si sveglierà più.
Non puoi avermi fatto questo, non puoi. T.T
E ho amato il paragone di Sigyn alla rosa che perde i suoi petali. <3

Bene, questo l'ho scritto appena Sigyn è morta, poi ho continuato la lettura - anche se avevo voglia di lanciare il pc dalla finestra per la tristezza, seriamente xD - e oddio, menomale. 
Rischiavo di morire senza un finale diverso da questo.
E l'ho amato. Sia perché ho sofferto ed ero convinta sarebbe rimasta morta, Sigyn. Invece no. E ti ringrazio tantissimo per questo, non mi sarei ripresa facilmente dal trauma. 
Il ruolo della Dea della fedeltà, comunque, le sta benissimo. 
Grazie Odino per averci regalato una gioia - e mille sofferenze per Loki, ma a questo ormai ci siamo abituati XD - <3

Anche questo ultimo capitolo è meraviglioso, è scritto benissimo, senza alcun errore. E' talmente carico di emozioni che mi ha tenuta incollata allo schermo dall'inizio alla fine, fra una bestemmia e l'altra, ma questo è solo un dettaglio. <3
Complimenti cara! E passa delle buone feste :)
alla prossima,
fumoemiele

Recensore Master
22/12/18, ore 10:03

Ciao!
Finalmente riesco a recensire questo ultimo capitolo. L'ho letto un'oretta fa ma ho aspettato di avere un attimo di pace al lavoro, sperando che questa recensione risulti coerente.

Ma quanto meravigliosa non è questa mini-long?! Finisce dritta tra le preferite, e più importante (almeno per me), anche nella lista di fanfiction da ricordare nel mio bullet jornal*^*
L'ho amata, è davvero bellissima dall'inizio alla fine, e anche quest'ultimo capitolo non ha tradito affatto le aspettative, anzi!
Sigyn alla fine è tornata, ma in un momento terribile per lei. Era malata, e voleva morire tra le braccia del Dio degli inganni, di cui si era innamorata, e per cui non aveva mai smesso di provare quei sentimenti. Nemmeno Loki ha potuto fare nulla per salvarla, con la malattia così avanzata, e lei ha usato le sue ultime forze per incontrarlo di nuovo.
La comparsa di Odino è stata del tutto inaspettata, e ora anche lei è una Dea, la Dea della fedeltà. Le si addice fin troppo bene, in fondo è il suo ruolo mitologico, ma trattandosi si una AU non mi ero aspettata un risvolto simile. Sono felice che siano di nuovo assieme, nonostante le difficoltà passate, e quelle che dovranno ancora affrontare.
E alla fine anche la maledizione è stata spezzata, Loki non è più prigioniero, e ha Sigyn accanto a lui.

Rinnovo i complimenti per questa storia meravigliosa, spero di leggere altro di tuo in futuro!
A presto,
Valeria

Recensore Master
21/12/18, ore 16:34

Mia cara, eccomi qui <3
Ho letto di nuovo questo capitolo prima di recensirlo e, una volta di più, ne sono rimasta incantata. Maneggi le parole allo stesso modo in cui Loki piega a sé il sedir, e con esse rapisci, irretisci, meravigli.
Mentre leggevo, mi sembrava di sentire accanto a me il respiro di Sigyn, o di intravedere l’oscura sagoma del dio degli Inganni che cammina torvo nei meandri di un labirinto tappezzato di tutto lo scibile umano. Come nell’opera originale, Sigyn si ritrova circondata da libri, anche se, in questo caso – ed è una scelta più che apprezzabile, perché in questo modo hai mantenuto perfettamente IC il personaggio – la Bestia\Loki non gliene fa dono, ma si limita a permetterle di usarne una parte. È meraviglioso il modo in cui i due si avvicinano – Sigyn, forse, paradossalmente, libera per la prima volta nella vita di parlare delle opere e degli argomenti che le stanno a cuore, usufruendo della possibilità di confrontarsi con una creatura dalla conoscenza sconfinata, millenaria, e Loki che si stupisce, ma allo stesso tempo si compiace, di trovare in questa piccola mortale un’intelligenza tanto vivace e brillante, unita ad un’anima fervente e appassionata, che non manca di slanci impavidi. Nella tua storia la Bestia non ha affatto tali sembianze, ma la sua oscurità e assai più letale (intendiamoci, nel cartone la “colpa” del principe – trasformato in bestia a soli undici anni – è quello di essere un bambino capriccioso e viziato, non esattamente il più capitale fra i peccati): qui ci troviamo davanti ad un dio che ha causato terrore e rovina, che ha scientemente tramato per distruggere il mondo degli uomini. Non sono cose che possono essere facilmente perdonate, né tantomeno dimenticate, anche se a nasconderle sono un viso e degli occhi di sublime bellezza. Sigyn questo lo capisce, e tuttavia, vede anche che c’è altro in lui, una grandezza che non deriva solo dalla sua appartenenza ad un popolo di leggende immortali, ma da qualcosa che lo infiamma da dentro, che possiede ed è solo suo e che, sì, lo rende simile a quegli uomini che, in passato, tanto ha disprezzato. La parte in cui enunci le principali differenze tra gli Aesir e i mortali mi ha profondamente commosso: sì, c’è una scintilla divina in noi, che arde a dispetto della caducità della nostra carne. Per noi il tempo ha un senso, perché non ne abbiamo molto a disposizione: un battito di ciglia, un soffio di cuore. E sì, penso anch’io che sia una condanna terribile non poter lasciare andare i ricordi, ma conservarli per sempre immutabili, senza che l’oblio, un giorno, possa mostrare pietà.
Non poteva essere che il V Canto dell’Inferno ad avvicinare ancora di più i due amanti. E quanto deve essersi stupito Loki nel trovare nelle parole del Sommo Poeta un’eco perfetta di ciò che ha sempre sentito lui, costretto dall’esilio a stare lontano da una patria, Asgard, che, nonostante tutto, ama ancora con tutto sé stesso?
Il capitolo si chiude con la partenza di Sigyn – e la sua promessa a tornare – e la convinzione di Loki di non vederla più: potrebbe tenerla per sé, mostrarsi ancora una volta egoista e prendere da lei tutto ciò che ha da offrirgli senza darle in cambio che una piccola parte del suo essere immortale. E invece no, la lascia andare. Perché chi ama davvero, lascia andare.
Meraviglia. Pura ed autentica meraviglia.
A presto per l’ultimo capitolo :*
Con sconfinata ammirazione,

padme

Recensore Master
21/12/18, ore 14:56

Ma salve **
Questo capitolo è tipo una delle cose più belle che io abbia mai letto. Ci sono stati un sacco di pezzi bellissimi che mi hanno colpita e incantata. Tra l'altro, per tutto il tempo aleggia un alone di malinconia che mi ha dilaniato il cuore e mi ha fatto apprezzare ancora di più tutto quello che stava accadendo. Inizialmente Sigyn è soltanto una prigioniera. Sa che in un certo senso la sua vita è finita, e supplica Loki di concederle almeno di vivere attraverso le pagine dei libri che tanto ama. Ovviamente all'inizio Loki è pungente, sarcastico, distaccato. Ma quando passa il tempo le cose cominciano a cambiare. Io ho adorato e ripeto ADORA, le riflessioni riguardo il genere umano. Pieno di difetti, eppure ha un fascino che perfino Loki fatica a capire, probabilmente a causa della sua natura immortale. Gli umani invece sono mortali, per loro il tempo è fondamentale, sbagliano, eppure la loro bellezza sta anche in questo. Ed è questo ciò che Loki deve cercare di capire.
"Sigyn. Effimera, splendida, delicatissima Sigyn. Che sai trovare la bellezza nascosta dietro lo spirito più nero. Non voglio vederti appassire." Ci sono un sacco di frasi che vorrei citarti, ma questo penso sia la mia preferita. Nel momento in cui Sigyn e Loki si baciano, si avvicinano, lui la allontana, perché non vuole che la rosa appassisca, perdendo i suoi petali. E nonostante faccia male, decide di mandarla via. Tutto il pezzo in cui si separano, in cui lui le dice di vivere, perché la vita è una sola e non deve avere rimpianti, mi ha veramente spezzato il cuore.
Non so cos'altro dire, sono un po' senza parole, ma credo di aver fatto capire quello che ne penso al riguardo.
Complimenti davvero, a presto **

~ Nao

Recensore Master
21/12/18, ore 04:14

Ciao! Eccomi qua ^_^ In ritardo… al solito… chiedo perdono!
PRIMO:

“…Galeotto fu 'l libro e chi lo scrisse:
quel giorno più non vi leggemmo avante».
(Dante Alighieri, La Divina Commedia, Inferno, Canto V.)”
NOVANTA MINUTI DI APPLAUSI!!!!!!
Sigyn che pensa a tutti i sacrifici che deve fare “…Non avrebbe vissuto niente, della vita che l’aspettava. Non sarebbe mai potuta salire sull’Orient Express alla volta delle steppe dell’Impero Russo, né sarebbe sbarcata a New York, dov’era s’era trasferita sua cugina con i figli…”.

Viene da chiedersi se noi fossimo in grado di fare il suo stesso sacrificio.

Il rapporto all’inizio è così duro. Mi piace il modo di porsi, dai che no nso perché stavo pensado … hai presente il mago di Fantasia? Quello dell’Apprendiata stregone, manca solo che Sigyn per far prima nelle pulizie streghi la scopa che impazzisce e inizia a non fermarsi più nel pulire.
Scusa sarà l’ora tarda XD

Però è bello vedere che nono stant tutto, nonostante la consapevolezza della ragazza il rapporto evolva.

“…Come sempre negli ultimi mesi, l’Ase che aveva portato nei Nove Regni e oltre guerra, distruzione e morte, l’aveva scrutata a metà strada tra il sorpreso e divertito. Colpa dei libri che riempivano ogni angolo di quella torre stregata;…”
Bello come il mondo che scorre attorno a loro gli fiori a malapena.

È anche bellissimo che Sigyn rievochi la nostra a dorata Belle ma mantenga una sua meravigliosa indipendenza.

“…Un’altra sarebbe scappata a gambe levate. Sigyn, invece, il giorno appresso era tornata con ancora più domande, e così quello seguente, fino a che il dio degli inganni non si era deciso a levarsela di torno rispondendole brevemente, tra i denti. A lei, però, non era bastato. Dopo la prima spiegazione, ne aveva chiesta una seconda e poi una terza…”

E la lettura assieme e come il cuore di Loki inizia a sciogliersi… davvero Galeotto quel libro.
(Era tutto così romantico che mancava Sebastian che cantava
“E' il momento
Guarda che laguna blu
Ora devi muoverti
E questo è il momento tuo
Non ti parlerà
Finchè tu non la abbraccerai
Baciala!
Shala la la la la
Ora vai
Cè l'atmosfera giusta
Forza Baciala!
Shalallaalal…”

Però dopo la tenerezza il dolore, la consapevolezza della mortalità!
Adoro come hai affrontato questa tematica, ricordi ne avevamo parlato.
L’amore tra una mortale e un Dio.

“Effimera, splendida, delicatissima Sigyn. Che sai trovare la bellezza nascosta dietro lo spirito più nero. Non voglio vederti appassire.”

Mamma mia quanta dolcezza in tutto questo!!!
C’è amore, desiderio… ma la distanza tra i due pare incolmabile.
Quanto meraviglioso Angst!

E il finale, con la consegna dello specchio, un tocco di classe! Si adatta così bene alla tua storia!!!!
Meraviglioso!!!!!
Domani devo proprio leggere l’ultimo capitolo!
(domani… oggi tra qualche ora… XD )
Boingo

Recensore Master
20/12/18, ore 21:29

Ciao<3 
Forse e ripeto forse, riesco a leggere e a recensire questa storia che mi piace tantissimo, dico sul serio, sei riuscita ad unire una fiaba con un antico mondo crudele e spietato come quello degli Aesir. Partiamo con il farti i complimenti a priori perchè amo come scrivi e come riesci a tenere i personaggi nonostante sia un' AU.
Sigyn l'hai creata in maniera, a mio avviso, perfetta, un'umana che piange e che si dispera per la condanna autoimposta ma che, da brava guerriera che è, riesce a rialzarsi per combattere quella prigionia andando, giorno dopo giorno a stuzzicare quella creatura malvagia e indisponente di un Dio.
La proposta che fa la bionda a lui è alla stregua di una suppllica, una richiesta a un Dio che da sempre vive per essere venerato, bellissima immagine perchè significa che, in fondo, lei sa con che cosa ha a che fare quindi, complimenti ancora.
E' vero, gli umani hanno l'innata abilità ad adattarsi a qualsaisi cosa, bella o brutta che sia, non importa se imposta o naturale, l'umantà si adatta sempre perchè, come fai dire a Loki, in fondo in fondo l'uomo vive per uno schiocco di ciglia e nulla di più, una maledizione per gli Aesir.
Un bacio lento e desiderato, ricercato da entrambe come ancora <3 
una passione travolgente che  li porta, per una volta, ad essere amanti, a scontrarsi e a trovarsi consapevoli che da quel giorno in avanti nulla sarebbe stato uguale per nessuno dei due.
Un dio che ha paura di soffrire e di vedere quella rosa appassire senza poter fare nulla e una donna che, nella sua misera umanità, ha paura egoisticamente di perdere quell'amore che non ha età.
Che dire, la tua storia mi piace sempre di più, sono in ritardo per la recensione ma meglio tardi che mai XD
Detto ciò me ne vado sperando di leggere l'ultima parte al più presto <3
ciao ciao

Recensore Master
19/12/18, ore 11:25

Buongiorno cara! :D Eccomi qui per la lettura di questa long a quanto pare pluripremiata. Questo non mi stupisce affatto, anzi: conosco il tuo stile, i tuoi racconti, è parecchio tempo che recensisco le tue opere, e so che sei brava e ti meriti le vittorie. La trasposizione di una fiaba in una chiave diversa è un concetto che mi interessa particolarmente, ed infatti non è il primo esperimento del genere che leggo; la curiosità a questo punto è ancora più grande! Sto blaterando anche troppo, qui è l'ora di cominciare a leggere.^^
Una prima cosa che noto decisamente con piacere è la tua capacità di adottare un linguaggio differente a seconda della storia che stai raccontando; i termini quasi d'altri tempi, persino la costruzione delle frasi, riportano a un genere diverso dalla narrativa che sei solita usare, perché qui si ha a che fare con una fiaba pur sempre. Ho apprezzato la leggenda nel racconto, una storia nella storia, un piccolo riferimento al fatto che per i midgardiani Loki stesso sia un mito, qualcosa che può esistere o meno, come il suo castello. Una costruzione facente prigione per un orgoglio troppo grande per fare del bene, re di un regno dannato. Punizione decisamente azzeccata, visto il profondo desiderio del dio di poter sedere al trono di Asgard in successione al patrigno.
Dalla narrazione fantastica si passa alla realtà: Sigyn, fine '800, Belgio. Un padre scomparso, un frammento di storia vecchissima, che non si sa neppure da dove venga e perché quasi. Un obiettivo, ritrovare il genitore. Molti credono sia impazzito, o in piena crisi dopo la morte della moglie; insomma, un comportamento anomalo spiegato con una frase o poco più, e che mi lascia un tale amaro in bocca. Un luogo trovato tramite un avvertimento scolpito nella pietra, e adesso capisco la fine che hanno fatto gli accompagnatori della donna: un concetto che mi ricorda molto le maledizioni scolpite nelle tombe dei faraoni, dettando destini tragici a chiunque avesse osato trafugare le meraviglie che esse contenevano. Insomma, uomini stolti che non sanno ascoltare sono finiti massacrati da una bestia.
Il passaggio dalla realtà all'incubo, e di nuovo alla realtà, mi porta a Sigyn già presente nel castello assieme a Loki, il famoso edificio delle leggende, che naturalmente con il passare dei secoli è andato in rovina. Il riferimento chiaro del titolo nel testo riporta ai capelli della donna, che ricordano al dio la terra da dove proveniva, il popolo che lo aveva adottato e poi denigrato, Asgard stessa. La mente razionale della protagonista cozza contro la veridicità di parole perse nel tempo, a cui ha cominciato a dare credito più per il padre scomparso che non per sé.
L'incontro tragico con il padre è stato triste, perché sa benissimo di meritarsi la prigionia: ha rubato, ed è stato rinchiuso così come gli altri prima di lui. Naturalmente mi ha incuriosita un sacco l'incisione, di cui Sigyn ancora non comprende la citazione da parte del vecchio malato. Immagino sia il segno che si tratti davvero del dio decaduto asgardiano. Il coraggio che lei trova nel ribattere alle parole di Loki è ammirevole, in una situazione simile: si immola per la vita del padre, in uno scambio equo tipico della narrazione fiabesca. L'ultimo scambio di battute l'ho trovato davvero bello, e con dei sentimenti vividi e contrastanti, dove Loki sottolinea esattamente cosa aspetterà in linea di massima alla scelta di un destino del genere: pentimento per la scelta di una condizione simile.
Un primo capitolo che mi ha emozionata, mi è piaciuto: una sensazione di dejavù con altri personaggi, ed è giusto sia così perché è una trasposizione. I dialoghi, il modo di parlare, l'inserimento del mito, le caratterizzazioni: davvero un ottimo lavoro! Alla prossima cara, e buon lavoro come sempre! :3

Recensore Master
18/12/18, ore 21:44

1° posto parimerito al contest "Villains against Heroes" indetto da missredlights sul forum di EFP

Ha i capelli d'oro degli Aesir – Shilyss - 40/40
Vincitrice del premio “Miglior Hero”



Grammatica e stile di scrittura: 10/10
Lo stile di scrittura è molto bello, capace di coinvolgere il lettore fino al punto da immedesimarsi nei personaggi e nella storia. L'uso corretto delle pause e delle parole ha fatto sì che la storia scorresse veloce davanti agli occhi, venendo divorata in un sol boccone.
Per la grammatica non ho nulla da obiettare. L'unico appunto che ti faccio e che ho trovato è questo, ma è più un'errore di distrazione che altro:
- tenuamente (tenuemente)

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Punteggio pieno in questo punto. La caratterizzazione dei personaggi, la loro introspezione è stata curata nei minimi particolari, non lasciando niente al caso. Non abbiamo qualcosa di frettoloso, come l'incontro fra i due protagonisti, il loro conoscersi o alla fine amarsi. Tutto ha un suo tempo, come quello che uno ha troppo e l'altro troppo poco. La scontrosità di Loki col suo continuo fuggire dai sentimenti o dalle cose belle e che fanno male, come anche la tenacia e la fedeltà con la quale Sigyn torna alla fine, per morire fra le braccia dell'amato, la fa davvero la dea della fedeltà, capace di scalfire anche il cuore più scuro e nero. Ottima anche l'introspezione di Thor e di Odino che, se pur nei ruoli marginali, sono stati descritti a dovere. Tutti i personaggi sono stati perfettamente IC.

Utilizzo del pacchetto: 10/10
Hai utilizzato il pacchetto a regola d'arte, davvero! Dall'ambientazione ai vari oggetti e al loro utilizzo. Geniale la citazione e il suo uso. L'avevo pensata da far dire a qualcuno verso un essere umano e invece tu mi hai stupita e l'hai fatta dire a Loki nei confronti della terra, degli esseri umani. Davvero, ti faccio i miei complimenti perché hai saputo giostrare il tutto talmente bene e nei tempi giusti, non mettendo nessuna fretta al racconto. Ottimo lavoro!

Gradimento personale: 5/5
Ti basti sapere che, alla morte di Sigyn, due lacrime sono davvero scappate e mi sono davvero ritrovata come Loki a pensare a lei come qualcuno che, troppo presto aveva lasciato quel mondo. L'intervento di Odino e il suo stravolgimento della situazione mi ha fatto respirare leggermente, ritrovandomi quel lieto fine che mi stavo chiedendo dove fosse. Fino all'ultimo mi hai tenuto col fiato sospeso, ritrovandomi a pensare che alla fine, Loki non fosse un Villain in questo racconto ma un Hero caduto in cerca di redenzione. Questa storia è davvero un piccolo gioiello e ti faccio i miei più vivi complimenti!

Titolo e impaginazione: 5/5
Il titolo è semplicemente perfetto, facendo sì che rispecchi tutti e due i personaggi, chi col pensiero e chi col colore dei capelli.
L'impaginazione l'ho trovata curata e molto ben fatta. La cosa che più mi ha stupito è il fatto che il font da te utilizzato non mi abbia affatto disturbato, trovandolo gradevole alla lettura, al pari del Times New Roman che praticamente amo. Hai osato e ci sei riuscita!