Già, eccomi nuovamente qui a stressarti. Giuro che poi non ti tormenterò più per un po’… forse… ok, sappiamo entrambe che non sarà mai così, ma è colpa tua e quindi puoi prendertela solo con te stessa.
Mi dispiace, ma mi hai reso dipendente da questa storia e di conseguenza anche di te. Sappi però che apprezzo enormemente la tua infinita pazienza, soprattutto per quanto riguardo i miei sproloqui esagitati e davvero troppo lunghi.
Credo che partirò analizzando i vari flashback, piuttosto che scena per scena perché sono strettamente collegati gli uni agli altri e vorrei dare vita a una recensione sensata e non isterica, almeno per una volta. Una pia illusione? Ne sono sicura, ma almeno ci provo ;P
Partiamo quindi da Lir, con il quale mi hai preso a stilettate il cuore. L’inizio del primo pezzo mi aveva fatto ben sperare, mi auguravo infatti che fosse un bel momento tra lui e i suoi genitori, ma ahimè non è andata così. Superata la ninna nanna (di cui la traduzione mi ha conquistata) e il momento amorevole fra madre e figlio, apprendiamo con orrore della morte dei suddetti genitori e che cosa è stato costretto a fare Aidan e cosa ha dovuto sopportare il piccolo Lir mi ha davvero straziato. Nonostante tu abbia descritto tanto in questo pezzo sei stata oltremodo chiara e lineare, le immagini che hai evocato con la tua scrittura scorrevano appunto con fluidità nella mia mente, un po’ come in un film e so per certo che questa non sia una cosa semplice da realizzare (io per esempio non ne sarei capace neanche con tutta la volontà di questo mondo), quindi come al solito devo farti i miei più sentiti complimenti. Sei stata oltremodo abile nel trattare il passato del bambino senza risultare macchinosa o confusionaria. Se poi aggiungiamo la parte finale, quello in cui si vede quegli orribili esseri non solo uccidere il nonno, ma molestare in una maniera disgustosa Lir. Anche in questo caso sei stata in un certo senso “gentile” (passami il termine) perché non descrivi in sé l’abuso, ma ce lo fai intuire come estrema franchezza e crudeltà. Ti giuro mi sono sentita pervadere da furore e disgusto mentre leggevo e in una certa misura mi sono davvero immedesimata in Lir in ogni passaggio, sia quando mangiava la neve o sassi immaginando che fossero pietanze prelibate o addirittura quando viene molestato. Davvero traumatico.
Il secondo flashback è sicuramente bello quanto il primo, nonostante sia puramente descrittivo e riuscire a incantare chi legge con pezzi del genere non è da tutti, t’assicuro. Vedere la vita all’interno dell’orfanotrofio attraverso gli occhi Lir ti colpisce allo stomaco come un pugno: è crudo, realistico e senza abbellimenti o idealizzazioni, come deve essere per una storia del genere, per appunto il mondo che stai costruendo. Ho adorato poi il primo incontro tra Lir e Liv (il fatto che poi abbiano la stessa iniziale mi fa volare). È stato estremamente naturale e perfetto per loro. Le contrapposizioni che caratterizzano i due mi hanno fatto venire i brividi, con queste poche indicazioni hai delineato il loro rapporto e il perché abbiano preso due strade diametralmente opposte.
“Liv voleva stravolgere e combattere, fervida credente di un unico Dio chiamato caos. Lir avrebbe abnegato i propri ideali, in favore di Nadia e quindi della sua rinascita.”
Prendiamo ad esempio appunto queste due frasi, sono davvero potenti ed estremamente emblematiche. Così forti e allo stesso tempo tristi, poiché intuisci che per loro non c’è futuro, quanto meno per il momento (almeno spero visto che ovviamente li shippo malissimo insieme).
“Lir era profondamente egoista, ma non quando si trattava di Liv; e se lei non possedeva un potere non importava, il suo sarebbe bastato per entrambi.”
Ti giuro che quando ho letto questo pezzo mi è partito una specie di miagolio pieno di dolcezza malinconica. Insomma, mi stai distruggendo dall’interno mia cara. Ti prego, dimmi che avranno un lieto fine questi dueeeeeeeeeeeee T.T
Con il terzo e ultimo flashback ci hai dimostrato quanto sia spietato Lir e con buona regione. Oddio, certo mi dispiace per i due genitori uccisi e per piccolo Solomon, ma in un certo senso è comprensibile la furia che prova la Sentinella nel comprendere di essere stato raggirato dalle stesse persone che aveva tentato di aiutare. Alle volte, leggendo la storia, ci dimentichiamo che siamo in un futuro distopico dove le “nostre regole di civiltà” non possono e non avrebbe senso applicarle. Quindi nonostante la crudezza della scena, mi è piaciuta molto e l’ho trovata ben ideata per il contesto. Lo stesso confronto tra Jude e Lir, per quanto quest’ultimo sembri quasi folle (e in una certa misura lo è) si intuisce che sia molto importante per l’inizio e la concretizzazione del rapporto dei due. Insomma questi due sono perfetti per essere amici e se non sapessi che entrambi sono etero al 100% li shipperei malissimo, ringrazio però che ogni tanto esponi Lir in battute ambigue in tal senso ma che mi fanno schiantare.
Passiamo dunque alla mia amatissima Liv, la piccola piromane nonché regina dei nostri cuori (chi dice il contrario mente). Vedere in che contesto è nata ci permette di capire molte cose del suo carattere e il perché alcune delle sue fissazioni, come appunto il suo lato da accumulatrice o la sua passione spasmodica per i Mercati. Il fatto poi che tu abbia deciso di indicare i genitori di Liv solo con il cognome è molto emblematico e rivelatore, ci fa appunto capire che fra i tre non ci sia mai stato un vero legame, solo una coesistenza forzata. L’unico della coppia che mostra di avere un minimo di riguardo verso la creaturina è il padre, molto strano visto che solitamente è la madre ad avere un attaccamento maggiore. Nuovamente però, attraverso questa distorsione dei ruoli ci vuoi fare capire (o almeno io l’ho interpretata così) che tutto in Liv è sottosopra, non è scontato e l’ha portata ed essere quello che è: un errore di sistema (ma fantastico). Per questo non mi sono stupita più di tanto del fatto che lei non si sia messa a gridare o a piangere quando è stata portata via dalle Sentinelle, che avevano per di più il sangue dei suoi genitori addosso. Sono dettagli piccoli, ma che nell’insieme ti permettono appunto di capire davvero Liv e il perché sia diventata quello che è.
Ovviamente dovevi traumatizzarmi anche con Ame e hai deciso di farlo un modo davvero orribile. Purtroppo è una cosa che temo che accada realmente anche hai giorni nostri, almeno è una cosa che sospetto. Anche se nel film Lion c’è una scena simile, ma è appunto un film e si spera sempre che sia finzione. In ogni caso, come appunto per il mio flashback di Lir, hai trattato il tema con cruda delicatezza e davvero non so come tu riesca a trasmettere tanto. Avevo davvero la sensazione di essere Liv mentre assisteva allo stupro, che tentava di intervenire, ma in vano. È comprensibile che una ragazzina poi si rinchiuda in sé stessa e ringrazio davvero il fatto che lei avesse persone come Artemisia e Lir al suo fianco per aiutarla e sostenerla, che con la loro caparbietà sono riuscita a farla parlare e rilasciare un po’ del macigno che aveva sul cuore, nonostante sia anche intuibile che una cosa del genere l’abbia segnata nel profondo. Ho gioito profondamente quando ci hai comunicato che Lir si è vendicato al posto dell’amica, so che non è giusto e blablabla, ma c’ho davvero goduto come una scimmia. Maledetto bastardo! In ogni caso, anche con questo pezzo, ci hai fatto capire molto del carattere di Liv e di che cosa l’ha portata a diventare una piromane, visto che da sempre è stata attirata dal fuoco ma che ora, per colpa di quel mostro, diventa un’arma, una parte di lei. Certo, ogni tanto scherziamo sul fatto che appunto Ame sia una piromane che passa il tempo ad accendere e spegnere accendini, ma in realtà è una cosa seria: è una vera e proprio ossessione patologica grave, che tu però hai caratterizzato magnificamente e spiegando in maniera sensata l’evoluzione di Liv nel confronto del fuco.
Fuoco che si ripresenta anche nella sua uscita di scena, dalla sua fuga dall’orfanotrofio, la gabbia che la ragazzina ha così tanto odiato. Ammetto che ho sperato, nonostante fosse evidentemente impossibile, che Artemisia alla fine decidesse di prendere la mano che le aveva allungato Liv, che decidesse di presentarsi all’appuntamento per scappare insieme a lei, ma ovviamente non è stato così. Queste due, come è comprensibile, mi affascinano molto come amiche e non vedo davvero l’ora di leggere di più di loro e del loro passato, poiché è evidente che sono molto legate l’una all’altra. Vogliamo poi parlare del dono che poi Ame lascia a Lir? Eh? Ho sentito il mio povero cuoricino fare crack, ti giuro un rumore forte e spaventevole. Ammettilo, mi odi e mi vuoi fare soffrire, è l’unica spiegazione plausibile dal mio punto di vista. Insomma è certamente un gesto importante, vuole appunto trasmettere all’amico che, nonostante abbiano intrapreso due strade diverse, il loro legame non si spezzerà e io mi sono appunto spezzata dentro. Il tutto però viene salvato dall’incredibile uscita di scena della giovane, l’esplosione delle cucine è stata una mossa geniale: efficiente e mirata a creare il maggior danno; insieme anche al primo incontro tra Liv e Micah.
“ Che cazzo ci fa una ragazzina come te in un posto così? Hai perso la mamma per caso?”
“ No che non l’ho persa, lavora in quel bordello insieme alla tua!”
No, davvero come si fa a non amarli questi due? Io ti giuro ho perso un polmone mentre leggevo del loro scambio di battute. Ho davvero apprezzato che sia stato Sonne a introdurre Liv nel mondo dei Ladri, dandole finalmente un posto da chiamare casa e un gruppo di pazzi come famiglia, e questo loro primo incontro sia avvenuto nei tanti amati Mercati. È stata una mossa davvero intelligente e secondo me importante per il personaggio di Ame che così ha modo di dare inizio a un nuovo capitolo della sua vita. La scelta del suo nome in codice mi pareva assurdo visto la sua passione appunto per gli incendi, ma appena ho letto la spiegazione tutto è andato al suo posto, come in un puzzle e l’ho trovato davvero perfetto.
Ho davvero il terrore di quanto mi verrà lunga questa recensione, devo essere sincera ^.^”
Bando alle ciance e passiamo a uno dei pezzi che ho preferito in assoluto, ovvero il vedere insieme i miei disagiati preferiti, da ora in poi per me saranno il trio dei disagiati.
Il fatto che Lir riesca a riconoscere Jude dal suo solo bussare ci fa capire quanto questi due si conoscano bene (o almeno quanto il primo conosca il suo migliore amico) e mi si è stretto il cuore nel vedere quanto entrambi siano sinceramente preoccupati per la mia bambina, la quale è una stronza di prima categoria. Qui ovviamente ti devo ringraziare per come l’hai caratterizzata: è nuovamente lei al 100%, anzi al 1000%. Stronza, disincantata e diffidente anche nei confronti dei suoi pochi amici (anche se qui due sono come dei fratelli per lei), ma che comunque si rende conto presto di aver esagerato e afferra la mano di Jude per poi chiedergli sommessamente scusa. Sono davvero felice che si sia ripresa in fretta, giuro che altrimenti sarei entrata nella storia per sculacciarla per il suo comportamento crudele. Vorrei rassicurare le altre autrici, almeno quelle che sono intimorite da Alida (nell’improbabile caso che stiano leggendo questa delirante recensione), dicendo che in realtà è tutta una facciata e non bisogna essere inquietate da lei, ma mentirei. L’ho fatta sopra le righe, leggermente psicopatica, disincantata, con una vena sadica e come se non bastasse pure stronza, e ne vado stranamente fiera. Cazzo, se sono orgogliosa di questa piccola canaglia.
Oltre a ciò ho davvero apprezzato che i tre in qualche modo si confrontino su quello che sta per accadere, che Jude in qualche modo coinvolga in parte gli amici e spero che questo lo faccia sentire meno solo e isolato (patatino lui).
“Quando sentirai la terra tremare, capirai che mia nonna ha saputo di Stafford.”
Non sono stata l’unica a ridere per questa battuta, ma posso dirti che la mia risata si è acutita quando Lir chiama Jude mia dolce metà X’D
Roxana e la sua passione per le carte e per i bei ragazzi è il mio nuovo personaggio secondario preferito, non so come mai ma non vedo l’ora che ci provi nuovamente con Vulkan perché mi pare l’unica in grado di tenere testa in maniera spensierata a questo Ladro taciturno. Non mi aspettavo che Mångata decidesse di seguire Vulkan al di fuori del Quartier Generale, ma più abbiamo modo di conoscerla e più mi rendo conto che è una tipetta davvero decisa e poco incline a seguire gli ordini altrui e la cosa ovviamente mi piace. Credo che questi due potrebbero aver un ottimo rapporto mentore-allievo, non so spiegarmi il perché ma spero che sia così e di poterli vedere nuovamente insieme.
Ho quasi temuto che a Nadia venisse un colpo apoplettico quando ha saputo di Stafford e, a dire il vero, ci ho quasi sperato, ma sarebbe stato troppo facile e la storia si sarebbe conclusa in un battito di ciglia e addio per sempre. In ogni caso io l’ho sempre detto che fra i due, quello che mi inquietava di più era proprio Etienne e non la Governatrice. Non so, la sua calma gelida e poi il modo in cui stringe le spalle di Jude quando si rende conto delle possibilità inespresse di Ryurik mi ha sinceramente fatto accapponare la pelle come poche cose nella mia vita, giuro. Sono davvero in pensiero per il mio russo preferito perché le implicazioni che comporta l’intervento di Etienne nel testare il potere del ragazzo sono davvero pericolose. Non so se possa servire a qualcosa, ma chiedo scusa in quanto madre di Alida per averla creata e per il dolore che lei gli causerà indirettamente. Mamma mia, Nadia e Etienne si meritano davvero a vicenda.
L’unica nota positiva in tutto ciò è la battuta di Ryurik: “[…] però credo che tuo nipote deve fare un corso per gestire tutta quella rabbia.” Effettivamente è un consiglio più che azzeccato (anche se sicuramente non apprezzato dal diretto interessato).
Le scene più tranquille, quelle in cui ci permetti di conoscere i vari personaggi mi piacciono quanto quelle piene d’azione (insomma cosa non mi piace di quello che scrivi?). Ho apprezzato molto appunto l’interazione tra Jabal, Sonne e Yuki, con poi la comparsa della fantasmagorica Ame <3
Ti ho già detto che amo il rapporto tra Ame e Sonne? Sì? Beh, temo che ti toccherà sentirmelo dire diverse volte purtroppo perché li amo davvero troppo. Insomma, il fatto che lui la sgridi perché si porta dietro troppe robe mi ha fatto sia intenerire che ridere insieme X’D Sono davvero dei perfetti fratelli quei due assieme.
Giuro che non mi aspettavo che Izzie potesse avere una specie di cotta per Ajax, ma ora li shippo malissimo insieme (sì, lo so, sto male, dovrei farmi vedere). Le parti di riflessioni interiori della ragazza sono comunque le mi preferite in assoluto di tutta la storia, credo sia perché è un bellissimo Oc (complimenti davvero alla sua creatrice) e anche per via della sua innocenza innata, dovuta al fatto che è cresciuta, in un certo senso, nella bambagia, che pian piano però si sta diradando, o almeno questa è la mia impressione. Vedere le cose attraverso i suoi occhi è sempre molto interessante perché appunto ci permette di vedere le cose da un’altra prospettiva e la stessa cosa vale per Ajax, che sì è un po’ troppo impostato, ma un personaggio come lui è molto utile ai fini della storia e altrettanto interessante.
Altra coppia che mi è partita (scusami davvero) è quella fra Chion e Yuki (davvero questo capitolo è stata la mia morte per quanto riguarda le coppiette). La loro interazione è stata davvero dolcissima e piena di significati inespressi, che mi hanno portato a farmi mille domande su questi due. Non solo ovviamente come possibile ship, ma anche come singoli, sarei davvero curiosa di sapere di più sul loro passato e credo che sia inevitabile chiedersi che ruolo abbia Saskia nel cuore del nostro bell’armaiolo dall’udito sensibile.
Herb…il mio amato e vecchio inacidito Herb… Io davvero non so come fai, ma lo hai reso alla perfezione. Non solo da punto di vista caratteriale, ma anche fisico visto che sei riuscita con poche parole a riassumere come me l’ero immaginata quando te ne ho parlato. Davvero, ti devi beccare di nuovo i miei complimenti perché te li sei meritata tutti. Il suo benvenuto a Malik mi ha spezzata: il lancio del corno auricolare potrebbe diventare il nuovo sport preferito all’interno del Quartier Generale. Rimane comunque il fatto che il rapporto tra Herb e Jabal è davvero come me l’ero immaginata, se non meglio, quindi grazie ancora. Devo poi dirti che l’immagine di Malik, grande e grosso come una montagna per l’appunto, sedersi su di una seggiola mal messa e con un’espressione di infinta pazienza stampata in volto, è stata la cosa che mi ha fatta più ridere in assoluto ed è tutto dire X’D
La decisione, presa all’ultimo minuto, di virare la propria attenzione al mulino piuttosto che al silo credo che sia stata una mossa estremamente furba, visto e considerato che appunto l’edificio fornisce di elettricità gran parte della Corte. Mossa davvero geniale. Però la scena del clone di Claudia che corre via dal guardiano (nella mia testa stava saltellando, non chiedermi il perché visto che sai che sono strana e probabilmente anche un po’ tocca) mi ha strappato una grossa risata.
Dobbiamo prenderci poi un momento per analizzare il potere della nostra Oleander, ma quant’è figo? Insomma creare dei cloni di sé è una dote estremamente utile, come ci hai appena dimostrato, e le limitazioni che tale capacità ha sono molto sensate, almeno da quello che ho potuto capire. Spero in futuro che tu possa approfondirlo, magari facendolo nuovamente vedere in azione perché è oltremodo interessante.
“Oh al diavolo! Non è il momento per insegnarvi come fare bene il mio lavoro!” In effetti Ame non ha tutti i torti, ma è dolcissima perché si vede che è davvero fiera del suo operato distruttivo.
*Chemy batte il piede per terra e studia con fare giudicante Bri che rotea gli occhi al cielo “Che c’è?” “Ma certo, appioppa ad Artemisia dei cadetti e poi falla capitare proprio vicino al mulino” “Era la cosa più sensata, altrimenti era troppo facile” Chemy sbuffa e Bri ancora si domanda perché la sopporta*
Seriamente, a parte gli scherzi e la mia ovvia stupidità, mi spieghi perché?! Insomma questa è sfiga al cubo: l’unica in grado di combattere che si ritrova davanti gli attentatori è accompagnata da dei bambini, alcuni dei quali vorrebbero darsela a gambe, questa è davvero un tiro mancino.
Altro momento di riflessione: ma quanto stracazzo è potente Artemisia? Insomma la sua capacità potrebbe fare il culo a tutti. Insomma basta che si porti dietro una torcia e per lei il gioco è fatto. Anche lei ha le sue belle limitazioni come abbiamo potuto vedere, ma credo sinceramente che sia la capacità più pericolosa tra quelle che ci hai presentato… forse assieme a quella di Lir, che pure lui non ci va piano sul fattore cazzutaggine.
Solo io mi sono sciolta quando ho letto di Ame che riconosce la sua amica di sempre? Sul serio, questo è davvero un gioco del destino ben orchestrato e il fatto che la nostra piromane di fiducia non riesca a reagire di fronte alla sua più vecchia amica mi ha spezzato il cuore. È appunto palese il fatto che tenga ancora molto a lei e ringrazio davvero per l’intervento del clone di Claudia che l’ha liberata dal potere della ragazza.
Leaf, cuore di panna, lo so che tu stavi facendo solo la cosa più sensata per te, ma se attenti di nuovo alla vita di Artemisia io ti strozzo. So che è tua nemica e che fino a pochi secondi prima aveva sotto scacco Ame, ma non ci si comporta così, soprattutto visto che Dimma (che donna, comunque, io l’adoro) aveva dato l’ordine di andarsene, mentre tu decidi di perdere tempo e di giustiziare una poveretta che non si può difendere. Non si fa! Per fortuna che Liv interviene e impedisce al compagno di uccidere Artemisia.
Devo però nuovamente farti i miei complimenti, la scelta di descrivere questo stralcio è una mossa davvero intelligente perché rimarchi il fatto che siamo in un mondo dispotico per di più in guerra quindi il gesto di Leaf, per quanto sbagliato, è sensato per il contesto e per questo lo si può mal giudicare solo fino a un certo punto.
“[…]sai meglio di me che quella ragazza ha spesso visioni distorte e che spesso finiscono in un buco nell’acqua.”
Ammetto che mi sono sentita punta sul vivo. Etienne caro, vorrei vedere te al posto della mia piccola, preda di dolori indicibili, mentre cerchi di capire qualcosa della visione nefasta che stai avendo. Vecchiaccio maledetto. Ci ho davvero goduto quando hai descritto l’esplosione, nella mia testa è comparso Nelson dei Simpson fare “Ah-Ah!”.
Questa tua fissazione nello spezzarmi il cuore deve finire, te ne prego. Il sapere che Ame e Lir erano così vicini, ma che alla fine non si sono potuti nemmeno incontrare di straforo mi ha reso parecchio triste. In effetti sarebbe stato un duro colpo per Ame che sicuramente lo avrebbe riconosciuto, mentre lui no… o forse sì? Cacchio, un’occasione bellissima persa. *Chemy borbotta infastidita, mentre Bri si domanda che male ha fatto nella sua vita precedente.*
È comprensibile che tu abbia deciso di troncare il capitolo a metà, ma la mia parte groupie ci è rimasta parecchio male, soprattutto per via del pezzo conclusivo. L’entrata in scena del gruppo capitanato da Sonne è stata davvero spettacolare e io sono davvero curiosa di sapere che cosa faranno da lì in poi e come si muoveranno. Hanno già freddato una Sentinella e credo che siano un gruppo davvero pericoloso nel loro insieme. La descrizione poi dell’arma di Micah mi ha davvero conquistata, essendo un’arma davvero poco usale (almeno io non l’ho mai vista in azione) mi intriga non poco soprattutto perché si capisce che bisogna essere dei veri esperti per poterla maneggiare con efficacia. Mamma mia, non puoi capire quanto io sia in fibrillazione per il prossimo aggiornamento ^.^
Bene, con questo mi dileguo perché comprendo di essere stata fin troppo prolissa.
Ti auguro una buona giornata e a presto spero!
Chemy |