Recensioni per
Side story: la saga di Asgard - Il cuore tra i ghiacci -
di Evelyn

Questa storia ha ottenuto 35 recensioni.
Positive : 35
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
14/07/20, ore 09:26
Cap. 2:

Ciao, cercando tra le storie su Saint seiya dopo tempo mi sono imbattuta in questa, perché dopo tempo ho cercato delle storie incomplete.
Premetto, spero che tu a distanza di anni la riprenda. Mi piace la saga filler di Asgard e i suoi personaggi tutti. Mi piace come hai descritto il rapporto di Freya (si la chiamo col nome originale) e quello di Hagen, per lei lui è solo un amico, si sa e anche tu ne fai ben percepire i senti nei suoi confronti. Un bacio forse è ciò che ci sarà e le conseguenze forse saranno grandi visto la prematura morte del god warrior.
Hyoga, sorpresa di vederlo in una relazione, tecnicamente nella storia i 5 ragazzi bronzini sono stati sei mesi in coma. Effettivamente ci sta che al risveglio Hyoga sia pervaso dai sensi di colpa e scappare per lui resta una soluzione a non pensare.
Calcolerò che con Erii sia una storia iniziata da poco, meno di un mese per via del tempo di coma. Mi piace comunque come hai impostato il tutto e spero di non perdermi tanto della storia che tu avevi in mente

Nuovo recensore
23/02/12, ore 18:42
Cap. 12:

ciao
stavo vagando sul sito e ho notato fic e l'ho letta sino a questo capitolo.
mi piace. Partendo dallo stile, è scritta con un linguaggio sostanzialmente corretto e chiaro.
Poi, parla di una storia d'amore, anche. E di momenti non strettamente di combattimenti di cui, purtroppo, sia il manga che l'anime difettano. Apprezzo chi cerca di riempire i retroscena della vita dei cavalieri con tutto ciò che potrebbero fare quando non combattono.
Seguirò la storia.

Recensore Master
16/01/12, ore 20:40
Cap. 12:

la scena della caverna è una delle mie preferite di tutta la saga di Asgard, e devo dire che l'hai resa molto bella
ed ecco Hyoga pertso nei meandri della sua infanzia, concentrato su coloro che ha perso, prima la amdre Natassia, poi Isaac ( noi sappiamo che non è così ma chi siamo noi per negare un po' di sfiga a questo figluolo ) e per ultimo Camus
ed ecco a Tokio con Erii, pensa che l'avevo dimenticata, poveretta.... in efeftti Miho ha ragione a volerle rpesentare nuovi fidanzati, almeno così si trova qualcuno di stabile
e riecco i due impegnati nellos contro, con Hagen in vantaggio, grande vantaggio anche perchè Hagen un po' gioca scorretto
(Recensione modificata il 16/01/2012 - 08:41 pm)

Recensore Master
16/01/12, ore 20:27
Cap. 11:

Prima di tutto scusa l'infernale ritardo, sappi che la colpa è dell'uni e degli esami ma veniamo alal recensione
e Freya prega, mentre kiki ha appena visto Htoga in difficoltà, nel posto più controsenso di tutta Asgard
ed ecco un altro spaccato sulla loro infanzia, se Freya ha dieci anni hagen deve pochi in più di lei, adoro i nomi nella evrsioen originale, è più forte di me... interessante questa cosa contro i draghi, tenendo conto che molti di loro hanno i nomi dei pg dell'Edda
ed eccoci di nuovo nel palazzo, e Siegried ha sempre dei dubbi, ma li mette a tacere

Recensore Veterano
13/01/12, ore 23:33
Cap. 12:

Semplicemente incantevole... Davvero, non ci sono altre parole. Secondo me è il capitolo più riuscito finora, soprattutto il brano iniziale. Poi la parte che riguarda Erii è speciale come sempre, hai fatto di un personaggio di cui quasi nulla sappiamo una figura reale e ben caratterizzata: a pensarci bene, è l'unico personaggio davvero "razionale" e "normale", probabilmente perchè lei è estranea allo strano mondo di cui fanno parte i Saints. Eppure forse è questo che allontana Hyoga da lei e le rende impossibile comprendere la verità del ragazzo che ama?.........
Bello, davvero. Complimenti, continua così!!!

Recensore Junior
08/01/12, ore 13:17
Cap. 11:

Anche in un capitolo dove, solo apparentemente, non succede nulla tu riesci a tenere incollata l’attenzione del lettore fino all’ultima riga. Fino all’ultima parola. E ogni parola che scegli pare essere nata apposta per finire in questa storia, nello scorrere dei paragrafi si scorge la scioltezza con la quale scrivi. Poi magari è solo una mia impressione, ma a me pare che ogni riga ti sia nata come d’incanto, dalla mente alla penna/tastiera come un flusso continuo. È semplicemente un piacere per gli occhi (anche per i miei che fanno fatica a leggere, ogni tanto) assaporare il gusto delicato e incisivo allo stesso tempo di questo tuo stile.
Flare prega, prega per Asgard, per Atena che nel suo corpo mortale è così fragile, per la sorella che sente lontana e spietata come non lo è mai stata. Prega per il cavaliere che le ha ghermito teneramente il cuore, e le ha ridonato la speranza per la sua terra. Prega anche per Hagen, per quei ricordi che le affiorano alla mente e di cui non vuole –e non deve- separarsi. Prega affinché anche lui ritrovi la luce delle stelle dell’orsa che stanno a guardia della stella più luminosa, Hilda la stella polare. Prega, ma in cuor suo sa bene che il destino sta per compiersi. E già sento tutta l’emozione che il rincontro con i suoi due cavalieri infonderà nel suo cuore e in quello di noi che leggiamo.
Ogni volta che parli di Sigfried ti si accende una luce: quando parli di lui il testo si illumina, di purezza e fierezza, ma anche del lucore sinistro della morte. L’immagine di lui che si perde nel cielo di Asgard come una cometa è sublime e straziante allo stesso tempo. Quasi vorrei che il finale non fosse quello che conosciamo, che Hilda recuperi la sua coscienza prima dell’inevitabile e che lui, Sigfried possa tornare ad amare la sua regina per come l’ha conosciuta. Ma non andrà così, e come dice Vagal: “non c’è vento che rechi messaggio alle orecchie di chi non vuole intendere…” ed il messaggio che porta il vento del nord è solo uno.

Recensore Veterano
08/01/12, ore 11:26
Cap. 11:

Uhhh è da un pò che non recensisco questa storia perchè ultimamente ho tanto da fare e mi sto dedicando di più alla scrittura, però ho continuato a seguire i vari capitoli e li ho sempre trovati ben srutturati e ben scritti, con un qualcosa in più che rende il racconto speciale :)
Mi hanno parecchio colpito le parti in cui c'era Erii: pur avendo poco materiale a disposizione, dato che la vediamo una volta sola in Saint Seiya e pure allora per metà del tempo non è in sè, ne hai fatto un personaggio stupendo, secondo me... Complesso e realistico. Anche Hyoga e gli altri hanno caratteri definiti :)
Complimenti, una bellissima storia! :) :)

Recensore Master
10/12/11, ore 16:04
Cap. 10:

Eccoli che aprtono, con Flare che si strugge per Hyoga.... io non la capisco, aveva tanto bene Hagen, e vuole Hyoga.... queste nordiche sono strane xD
Ecco i nordici... e coem al solito Alberich è un passo avanti a tutti nelel congetture se si è già accorto del aprticolare legame che lega Hilda a Siegried..... Fafnir, lo zio di Siegried mi ha ricordato per un momento Tyrion Lannister di " Game of Thrones", ma un po' melgio fisicamente, ed ecco glia ccennia l famoso complotto, mmmmm
ah, eccoli i due rivali che si sfidano in singolar tenzone per il cuore della principessa Freya, eccoli qui.... ed ecco Hagen, più che motivato a dirla tutta.... e semrpe per quel cavolo di zaffiro..... lo diceva il canto dei Nibelunghi: l'oro si trasformerà in veleno epr tutti coloro che lo accumuleranno
ed eccoli, perchè da veri amschi il combattimento è all'ultimo sangue, uomini....

[Questa recensione partecipa all'iniziativa Recensioni d'Autunno 3D di maridichallenge]

Nuovo recensore
09/12/11, ore 14:27
Cap. 10:

Anche io vorrei che non finisse mai!
Il modo in cui parli dei sentimenti di Hyoga e di ciò che prova è davvero indescrivibile, veramente brava *-*
Siamo già ad Hagen? Bene, da una parte perchè più presto si arriverà a Mime, male perchè probabilmente finirà la fic ç.ç. Avevi detto , però, che è la storia è lunga quindi mi fido e spero che non finisca poi così presto u.u
Povero Hagen ç.ç infondo vuole solo la sua principessa
Torna presto cara, non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo un bacio.

Recensore Junior
08/12/11, ore 14:21
Cap. 10:

Devo dirtelo: questa volta hai davvero esagerato. Ogni volta che parli di Hyoga il mio cuore perde un battito, e in questo capitolo ne ha persi parecchi. Dall’inizio, alla fine. È una meraviglia!
Hyoga che indossa la sua armatura, la prima volta dopo lo scontro con Camus. E non può non pensarci. Chi riuscirebbe a non farlo? La indossa, pezzo dopo pezzo, e ogni pezzo che infila sul suo corpo è come un flash di memorie, che lo proiettano all’Undicesima casa, davanti a lui, al loro scontro, al suo corpo esanime. E non c’è niente che potrà lenire il dolore che ha scolpito nel cuore, nemmeno la sua dea, la sua missione. Nemmeno il sangue di Scorpio che scorre fra le molecole del prezioso metallo. È terribile, si riesce a sentire la pena che prova questo benedetto ragazzo diventato uomo a un prezzo troppo caro.
Ma c’è Flare, a mitigare appena appena questo dolore. Non sa ancora perché, non sa ancora definirlo questo altro soffrire che gli tronca il respiro. Sa solo che è diverso, non è la stessa sofferenza che il ricordo di Camus evoca dentro di lui. No. La dolcezza di Flare, i suoi occhi carichi di speranza e affetto, così sinceri! Anche Erii ha occhi simili, eppure c’è qualcosa in Flare che a lei manca. È una dolorosa constatazione quella che Hyoga si ritrova a fare, inconsciamente, eppure è così. Flare è diversa.

Un altro scorcio di passato, poi. È qui, ci sarebbe da ricordare ogni frase che hai usato, una in particolare:

Non sapeva ancora che la pace era solo una bolla di fragile immobilità pronta a spezzarsi da un momento all’altro, una falla temporale del corso degli eventi, una stasi innaturale in cui la vita è un sottile nastro di illusioni che si distende lentamente su un piano di menzogne.

È di una bellezza, questa metafora, questo susseguirsi di metafore che hai usato per descrivere cos’è la pace, nelle illusioni troppo fragili di una giovane Hilda.

Tutto il flashback è ben costruito. Alberich e Sigfried, sono la classica medaglia che ha due facce ben distinte. Alberich che tradirà ogni cosa che avrebbe dovuto proteggere, Sigfried che proteggerà e darà la vita per quello in cui crede, e per l’amore di lei.
Così tenero, il nostro Cavaliere, che ancora imbriglia il suo amore verso la sua Principessa. Così premuroso verso di lei, quando vorrebbe proteggerla anche dalla verità.
Fafnir, Reginn e Sigfried. Mi piace come hai deciso di “giocare” con il mito!

L’ultima parte. Eh.. l’ultima parte. È tremenda. Anche questa, come la parte iniziale. Ma non solo per via di Hyoga. Hagen, anche lui. Anche lui mi ha sempre commossa, e saperlo così geloso, perché di questo in fondo si tratta. Sì, Hagen vuole difendere Asgard e Hilda, la sua gente sotto attacco, ma è Flare che lo spinge! L’amore per lei che sente in pericolo, messo in pericolo da questo giovane dal cosmo simile al suo, selvaggio come la Siberia.
Il loro scontro è descritto stupendamente, davvero. Anche l’attimo di esitazione di Hyoga, che vorrebbe quasi lasciarsi cadere nell’oblio dei ghiacci, ma poi si desta. Flare, anche Hyoga si rialza e combatte nel ricordo della dolcezza e nella forza di questa giovane. C’è una tensione sottile che scorre fra questi due guerrieri, anche perché sai alternare entrambi i loro punti di vista così bene che si percepiscono entrambi alla perfezione, le loro motivazioni, i loro sentimenti, le esitazioni umane e la volontà sovrumana di combattere.

Vorrei davvero che questa storia non finisse mai!

Recensore Junior
08/12/11, ore 13:55
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
È una storia che merita semplicemente di essere letta, e riletta. Con uno stile limpido, un fraseggiare concreto eppure evocativo come pochi, nella scelta delle parole, nel ritmo cadenzato di ogni periodo. L’abilità di alternare con maestria i quadri narrativi, di dare a ogni personaggio il suo giusto spazio, di farne emergere ogni aspetto e sfumatura, di andare in profondità senza per questo indugiare in inutili particolari, ma scrivendo dell’essenziale e lasciando poi al lettore il compito di arricchire il resto con la sua personalissima lettura. Senza per questo risultare mai banale e scontata, la scrittura. Ogni capitolo esaurisce il suo compito, quello di presentare una situazione contingente e precisa, e allo stesso tempo invoglia alla lettura del successivo.
La padronanza della materia nordica, non intensa solamente come conoscenza della storia originale, ma anche e soprattutto del contesto particolare in cui questa storia è ambientata, è un altro punto a suo favore, uno dei più deliziosi a mio avviso.
Poche, pochissime storie in questo fandom meritano la stessa attenzione.

Recensore Junior
04/12/11, ore 15:00
Cap. 9:

Che gran capitolo! Accidenti, devo trovare cose da dire che non siano sempre le stesse, che ormai vado ripetendo dall'inizio di questa storia. Ma non ci riesco! Non so cos'altro dire, se non che adoro questa storia, coma la scrivi, come alterni i piani narrativi e tematici!
Ha descritto un momento passato, facendolo riemergere dalla memoria di Siegrfrid per nostro sommo piacere. Il giovane guerriero che insignito di un titolo così imporante come cavaliere di Odino, vive dell'orgoglio del padre, e degli amici di lui, della sua fierezza e di quegli ideali che lo porteranno alla morte. E ha nascosto nel cuore di ragazzo un amore, una passione tanto travolgente quanto pericolosa e blasfema, che lo fa tremare di piacere e paura. Hai una padronanza della materia nordica che rende il tutto così perfetto! Beslöja , un semplice velo, un velo rituale e sacro che si posa come una benedizione e maledizione su di Hilda! Odino che pare materializzarsi nella sua divinità, per approvare tacitamente la consacrazione della sua Vestale! E Alberich! Lui che poi saprà, unico a sapere, che in poche righe si mostra nella sua ambigua e altezzosa nobiltà! La prima parte è così aulicamente nordica, crea un'atmosfera da saga germanica che per chi apprezza il genere non può non suscitare emozioni fortissime!
E poi, poi c'è la seconda parte. Con un cambio di stile così accurato, così naturale! E rivediamo Erii, la conosciamo un po' meglio, perchè in fondo poco sappiamo di lei. E a me ha suscitato tanta tenerezza, questa ragazza! Non solo per il destino di orfana, così comune nel mondo saint seiya. Ho avvertito la sua distanza da Hyoga. Come se il nostro Cigno con lei volesse ritagliarsi un angolo di normalità, con tutte quelle cose normali che hai accennato tu. Lei però è distante dal suo mondo. Non dovrebbe, ha ospitato una divinità Erii. Eppure è distante. Nel suo destino c'è forse una vita troppo normale che Hyoga non potrà condividere. Lui che si porta addosso le ali del Cigno, che serba ricordi così pesanti e dolorsi, che dovrà lottare e lottare ancora. E quante altre volte dovrà sparire, per pensare da solo a quello cui il fato l'ha condotto. Perchè poi dopo Asgard ci sarà Isaac, ad attenderlo. E per Hyoga sarà un ennesimo, tristissimo ricordo, il suo.

Nuovo recensore
04/12/11, ore 12:27
Cap. 9:

Questa storia la metto nei preferiti u.u eh si se lo merita xD
Ma dimmi *-* un bel capitoletto su Mime? ci sarà vero? Ah, io lo adoro quel ragazzo..comunque, mi dispiace per Erii poverina, non se neanche che il suo ragazzo ha perso la testa per la prima principessina che è passata xD.
Spero aggiornerai presto, continua così *-* che questa fic è meravigliosa :)

Recensore Master
04/12/11, ore 10:13
Cap. 9:

Ed ecco anche Alberich, vedendo il personaggio io avrei scelto un altro nome, sia questo che quello della versioen italiana non gli rendono onore..... Alberich sembra più il trickster, leggere Loki, per l'astuzia e malizia
velo per la evrginità di Hilda... quale verginità, sorry??' XD mi sembrava di ricordare che lei e Siegfried si dedicassero con apssione all'antica arte del battere i panni * lord Byron docet XD *
e or aunbel salto finoa Tokyo, dove la povera Erii si sta dannando,s enza sapere che il " car" (?) Hyoga sta invece pensando a Freya... uomini... e Miho... almeno lei prega, prega tanto

[Questa recensione partecipa all'iniziativa Recensioni d'Autunno 3D di maridichallenge]

Recensore Junior
26/11/11, ore 14:09
Cap. 7:

Ah! Leggerti è sempre un piacere. Sempre di più davvero. E fosse solo per l'argomento non lo direi. Hai uno stile così pacato, ma allo stesso tempo pieno. Un po' come la neve, scende e non fa rumore ma pian piano si accumula e ricopre tutto. Non so se sia un buon paragone, ma leggere questa storia nel modo in cui è scritta mi fa pensare a questo.
Siegfrid. Eh, nobile Siegrfrid! Ama troppo (si ama mai davvero troppo?) quella donna, per riuscire a vedere con occhi obiettivi quanto lei sia in realtà cambiata. Forse perchè il cambiamento in chi amiamo ci spaventa sempre. La gelosia lo acceca, per un attimo Hilda è solo una regina-guerriera e glilo fa pesare, ma lui non riesce a oltrepassare la soglia che l'amore gli impone. Siegfrid è così drammatico, in questo suo dilaniarsi fra il suo dovere, fra quello a cui ha rinunciato, e l'amore per lei.
E poi Hyoga. Il modo in cui ci presenti sempre le due circostanze, i due fronti in lotta. questo modo me lo fa apprezzare ancora di più, il nostro Cigno.
Hyoga che in fondo è così simile a Shun. Anche lui stava per cedere, stava per scordare l'importanza del suo nome di Santo, quasi sconfitto dalla prepotenza del dolore dei ricordi. Ma a differenza di Shun, Hyoga ha trovato sul suo cammino Camus. E' grazie a lui che ora Hyoga va avanti.

"Viste così, le terre tanto amate dalla principessa Flare non si presentavano affatto incantevoli e poetiche come gli erano apparse di giorno. La notte conferiva loro un aspetto minaccioso, angusto. Uno scenario molto diverso da quello della Siberia. Lì, l’oscurità si rifletteva sui ghiacci in bagliori azzurrini, facendo apparire l’infinita distesa del pack quasi un oceano sereno, un’immagine familiare che era in grado di rassicurarlo come una carezza leggera sulla guancia."

E' un'immagine resa alla perfezione. Complimenti, davvero.

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