Trovare l'amicizia e anche più nel tuo più odiato rivale. Cadere volontariamente a braccia aperte.
La storia di due studenti di liceo, dapprima nemici e rivali e in seguito amici e amanti.
[ SasuNaru ]

Fantastico, pensò. Avrebbe vissuto con Mr America.
Nonostante i pensieri poco gentili che gli frullavano in testa, sorrise cordiale e lo salutò. Il ragazzo fu tanto gentile da aiutarlo a portare dentro la valigia.
Già, appunto, dentro. In casa.
Peccato che – dov'era esattamente, la casa?
Us/uk ♥

"Si addormentarono così,avvolti dalle lenzuola, il mento di uno sulla spalla dell'altro, senza possibilità di muoversi ma sopratutto senza intenzione di farlo."
La notte è pericolosa, a meno che abbiamo qualcuno al nostro fianco pronto a lottare con noi.

All’improvviso, sentì un respiro caldo contro il suo orecchio e la voce di Sasuke vicinissima “Se hai bisogno di un’amante, non hai che da chiedere, e lo sai” mormorò, facendolo rabbrividire. Ma prima che Naruto potesse reagire, il ragazzo si era già allontanato, guardandolo con uno strano sorrisino sulle labbra “Non dirmi che hai ancora paura di quel ragnetto” lo schernì.

Piccola drabble sui pensieri di Zoro alle prese di un attacco di gelosia nei confronti di "qualcuno" che attira troppo le attenzioni del suo amato cuocastro. Buon divertimento!

Rieccomi con una piccola flash su Sanji e Zoro e sul loro amore clandesitino ^^

[Zoro/Sanji]
In tutta onestà, lui pensava davvero che anche questa volta sarebbero riusciti a farla funzionare, in qualche modo; in fondo lo avevano sempre fatto, fin dall'inizio, fin da quando era cominciata tutta quella storia assurda fatta di fastidio e rabbia e caratteri incompatibili che sembravano bruciare solo al minimo contatto che avveniva fuori da un letto e che poi si trasformavano in senso di colpa, frustrazione e nostalgia, la mancanza di sentire quella parola in più, di vedere e toccare ed essere consapevoli che a fine giornata tutto si sarebbe placato e sarebbe diventato silenzio e allora, solo allora, potevano sentirsi veramente in pace. […]
In definitiva, quello in cui erano intrappolati era un semplice gioco di dipendenze, un bisogno ancora più profondo del sentire il fumo della sigaretta raggiungergli i polmoni; quando c'era, non lo sopportava. Quando se ne andava, non riusciva a vivere senza.

A Rayflo piaceva tutto quello, godeva nel sentirsi preso senza rimorsi in quell’impeto di passione. D’altro canto, poco sopportava la faccia più fredda del suo Cherry, quella con cui lo maltrattava e rifiutava caparbiamente ogni tipo di approccio con lui. Lo detestava quando si comportava a quella maniera, sancendo una distanza secca e impenetrabile, sicuramente fastidiosa.
Ma sapeva anche che, dopotutto, era solamente apparenza: Charles difficilmente gli poteva resistere a lungo, benché si sforzasse di alzare difese e muri tra loro due. La chiamava “fame”, lui. La chiamava necessità, quella voglia che lo spingeva a cercarlo sempre e comunque, anche se faceva fatica ad ammetterlo persino a sé stesso.
[Vassalord - JohnCherry]

Antonio apri la porta, trovandosi davanti due volti familiari,
-Che...- non fece in tempo a parlare l’iberico,
- Non credere che ti siamo venuti a trovare, bastardo!- lo interruppe, urlandogli in faccia Romano, -... s-olo che ci serve un posto dove stare- aggiunse poi, abbassando la testa, come pentito o maledicendo se stesso.

8 Marzo
La festa dedicata alle divine creature che per sua fortuna popolavano il mondo, non poteva di certo esimersi dal preparare qualcosa di speciale per le sue meravigliose sirene, Nami-swan e Robin-chwan.
Sarebbe stata una giornata meravigliosa se avesse potuto ignorare la presenza di un nutrito branco di imbecilli con cui si trovava purtroppo a convivere

Se c'era una cosa -seppur piccola e banale- della quale Zoro non poteva fare veramente a meno, quella era la birra.
La rossa, con quel sapore deciso e un pò aspro.
E poi...c'era la bionda. Dissetante al punto giusto, ma che ti lasciava comunque insoddisfatto.
[Zoro X Sanji inside]
Dedicata a te Nee: perchè rompi le scatole, ma ti voglio bene

Infine Lovino socchiude le palpebre e sospira – Mi annoio-.
Qualcosa, qualcosa di pericoloso, luccica improvvisamente nello sguardo di Antonio, come se stesse aspettando solo quello.
_ Legata a Life as we know it_

Lovino aveva accettato di prendere lezioni di spagnolo da Antonio a patto che l’altra Nazione prendesse lezioni di italiano da lui. Il risultato era stato un’ottima pronuncia e un buon lessico da parte del più grande – che aveva ammesso che Lovino era un ottimo insegnante – e una terribile pronuncia di poche frasi in spagnolo da parte dell’italiano, non perché Antonio fosse un cattivo insegnante, ma perché l’Italia del Sud aveva poca voglia di lavorare e la buona volontà gli mancava del tutto.

“Antoniooooo!”
“Francis! Stai zitto!”
“Perché? Cosa succede?”
Era un freddo pomeriggio invernale e Francis e Gilbert, non avendo entrambi nulla da fare, avevano deciso di fare visita ad Antonio. Di solito, quando i due piombavano a casa dell’amico, questi li accoglieva sorridendo e scherzando, felice che il francese e il prussiano venissero a fargli visita, interrompendo la routine delle sue giornate. Stavolta però, non venne ad accoglierli alla porta, né si dimostrò felice di averli a casa sua, ma quando Francis lo chiamò, lo zittì in modo brusco e fece segno di tacere: “Cosa succede?” ripeté il francese.

«Ohi, Teito,» sussurrò Mikage in una mezza risata «combatti meglio di come baci».
[scritta per la p0rno sfida del p0rn fest con prompt: Ayanami!Mikage/Teito, "Ora ci divertiamo."]
[main: Mikage/Teito; side: Ayanami/Mikage non-con]