"Innumerevoli brividi mi percorrono la schiena, il collo, sento Jjong entrare dentro di me, con movimenti cauti, come a non volermi provocare dolore eccessivo.
Mentre continuo a baciarlo appassionatamente premo il mio corpo contro il suo, diminuendo la distanza e rendendo la sua erezione completamente all'interno di me."

"Lo trovo più desiderabile che mai.
E’ affascinante.
Una maschera che nasconde i suoi veri sentimenti, le sue emozioni.
Ti fa provare una voglia irrefrenabile di conoscerlo, di scoprirlo lentamente gustando ed assaporando ogni singolo movimento perché sei come intrigato dalla sua figura.
Non lo puoi vedere in faccia, ma il suo modo di ballare ti trasmette come è lui realmente.
Ballando Hyuk ti sta raccontando una storia.
La storia della sua vita.
E non c’è modo più bello di scoprirla."

HeeChul è tornato dopo due anni di assenza dalle scene e alla festa in suo onore tutti gli danno attenzioni... Tranne uno.
Dal testo:
[i]«SiWon, non saluti il tuo hyung?»
Lo rimbecca a voce abbastanza alta perché non possa avere via di fuga.
Ora si pente di essersi messo da solo spalle al muro, visto che anche guardandosi attorno non vede scappatoie. Fissa gli occhi in quelli di Tao, spostandoli poi in quelli di JongHyun che sogghigna compiaciuto mentre abbraccia Key e gli sussurra qualcosa all'orecchio, scatenando l'ilarità del biondino.
SiWon rifila loro un'occhiataccia mentre HeeChul si avvicina ancora, le braccia allargate in una richiesta di abbraccio.
Se gli sguardi potessero uccidere non ci sono dubbi che ci sarebbe un cadavere – molto sexy, ma pur sempre un cadavere – nel bel mezzo della stanza.

Anche se avevo 17 anni la mia esperienza amorosa era rimasta quella di 3 anni fa: non pervenuta.
Una cosa però l’avevo capita… i miei compagni delle medie alla fine avevano ragione. Ero gay. Non ero stato con nessuno ma lo sapevo perché ero innamorato del mio miglior amico.

Ti prego non lo fare.
Per favore abbi pietà di me.
Il mio cuoricino non regge una cosa del genere.
NO.
NO, NO, NO.....ECCO APPUNTO.
Questo è tutto ciò che il cervello di Ryeowook riuscì ad elaborare in quel
momento fugace, in cui Yesung si scoprì la spalla e una parte di braccio, tutto per le
fan.
[One Shot con paring YeWook]

[KyuSung - EunHae]
Non si può perdere un vizio da un giorno all'altro. Non si può scegliere chi amare. L'amore vince su tutto.
"Proprio con questo sfigato dovevo mettermi a parlare?"
"Cambierò per te"

Durante i MAMA tenutisi a Singapore, Sungmin fa una faccia a cui Kyuhyun non sa resistere. Ma per il bene della sua reputazione, si da un autocontrollo finchè il nostro re dell'aegyo fa una cosa che fa scattare una bomba atomica.

Aspiro per l’ultima volta il fumo di una sigaretta durata fin troppo, la getto via. Ti aspetto da un po’, verrai mai? Ho voglia di chiamarti e dirti: “Hey, non ti vedo da alcune ore e mi manchi da morire. Dove cazzo sei?” Sto per andarmene. Si, me ne vado. Sento il rumore di una macchina, mi giro ed è la tua. Freni di botto. Scendi, ti dirigi verso di me. Ma mica te la cavi così? Eh no, tesoro mio. Stavolta me la pagherai.

Traduzione personalizzata di una storia presente su AFF.
"Donghae e EunHyuk si trovano a dover andare in Giappone per promuovere il loro singolo e la nascita della Sub-Unità EunHae.
Sono soli.
Sono insieme.
E, ovviamente, per l'uno non sarà così facile come per l'altro... non ovviamente all'inizio..."
---EUNHAE--- E accenni KyuMin ---

{ EUNHAE }
Le rose, fra breve, sarebbero sbocciate, e DongHae sorrise al pensiero.
Lui amava le rose.
E detestava la pioggia poiché rovinava ogni cosa.
Quelle piccole gocce l’acqua che ricadevano fredde sulla pelle, lavavano via l’euritmia scaturita dalla terra e poggiandosi frementi sui cangianti petali di rosa, né espandevano il bocciolo, distruggendolo.
“Rainy days ... Like it ^^”
«No, Donghae, tu non ami la pioggia, ami le rose.»
A quelle parole, pronunciate con quella sua voce composta ma decisa, DongHae rimase qualche secondo interdetto, perdendosi nell’riavvolgere e riascoltare quel nastro che legava insieme quelle parole.
Alle volte, le parole di HyukJae avevano il potere di confonderlo.
Le Rose non permettono di essere toccate dagli sconosciuti, però, con il tempo, con adeguata pazienza e imparando ad osservarle diventando loro amico, le rose si lasceranno accarezzare.
«Sai, credo proprio di essermene innamorato. Della pioggia, intendo.»

-Quando tocca a te?-
-Tra poco.-
-Mh. Ti fermerai a sentirmi cantare?-
E perché mai avrebbe dovuto?
-Ne ne.-
Voleva prenderlo in giro? Fargli vedere quanto più bravo di lui fosse stato? Beh, allora poteva anche “ricambiare” il favore ingannandolo di stare al gioco, no?
....
-Aspetti qualcuno?-
“Non sai farti i fatti tuoi?” avrebbe risposto volentieri ma, limitandosi ad un lieve accenno con la testa, aggiunse solo un veloce “sì” senza degnarlo di alcuno sguardo o attenzione.
-Capito.-
-Mh.-
-Ah! Yesung!-
-Ah?-
Questa volta fu impossibile per Wookie non puntare lo sguardo sul ragazzo, sul suo volto ancora sorridente, ed osservarlo con aria interrogativa e confusa:
-E’ il nome d’arte che hanno scelto per me.-
“Hanno, certo…” Mentalmente il castano rise, così fortemente che quasi temette di averlo fatto per davvero: chi dice così, solitamente, è perché si è scelto, da solo, il suo soprannome e quello, poi, era davvero uno dei più ridicoli.
“Voce artistica?”
Ma andiamo!
----------------------------------------
YEWOOK e piccoli accenni KYUMIN