Anche a lui è capitato, quando tutto sembrava andare bene, quando lo vedevo realmente felice, mentre io morivo dentro facendo finta di nulla perché per me il pensiero più grande era vederlo sorridente e spensierato, lui è caduto.

La giornata inizia sempre alle 6.00 del pomeriggio per me. Tutto il resto non m’importa, esistono solo queste benedette quattro ore di lavoro. Non avrei mai creduto che un ragazzo ribelle come me, che parla in faccia alla gente, che ama stare in giro dalla mattina alla sera senza fare niente, sarebbe arrivato ad amare in maniera così viscerale, un lavoro monotono e ripetitivo come lavorare in un caffè. Forse non è il lavoro che amo. Forse è un altro il motivo che mi costringe a stare qui per essere felice, forse è la tua persona ad attrarmi così follemente in questo luogo..
Eppure è iniziato da poco – anche se sembra che io sopravviva grazie a te da una vita – questo gioco dal quale non riesco a cavarmi fuori, e non riesco a capire. Perché io?
Qualcuno dovrebbe spiegarmelo..

Non avevo mai fatto mistero dei miei gusti sessuali; né io né Kou abbiamo mai provato piacere nel perderci nelle dolci curve del gentil sesso. Ma quel ragazzo, dio… Era ed è tutt’ora la mia ossessione più totale. A lui non ci ho mai fatto l’abitudine… Lui… Il ragazzo del Babylon.

non è da me questo comportamento, e non sono da me questi pensieri , solo che lui , anche inconsciamente, fa delle cose che non possono restare inosservate e non scuotere reazioni ; quando ha sfiorato la mia nuca con quelle mani che … bruciavano a quel contatto, e quelle morbide e sensuali labbra premute sulla mia guancia , mi sembrava come se ci avessero lasciato il segno, come se mi avessero marchiato … e poi , ha puntato quelle iridi meravigliose che lanciano fuoco , lasciate al naturale per quella sera , come piacciono a me , nelle mie … merda, ti sembra che ti legga dentro

“Per decreto del Pontefice massimo, in nome della santissima e individua trinità, l’imputato risponde ai seguenti capi d’accusa.
Di fronte all’accusa di aver utilizzato sortilegi atti a danneggiare il prossimo, di aver stretto patti di sangue col Demonio, di aver professato dottrine scandalose, egli è dichiarato COLPEVOLE.
Di fronte all’accusa di aver diffamato la fede e di averne fatto falsa testimonianza, di aver compiuto sacrifici umani, di aver indotto cristiani a compierne, di aver negato le credenze comuni alla santissima dottrina Cristiana, davanti all’accusa di stregoneria e magia nera, egli è dichiarato COLPEVOLE.”
[Fanfic a due mani di eleo_chan e kinokochan]

"Reita ama dormire. Ogni superficie orizzontale è adatta, non chiede poi tanto. Ma da un periodo di tempo, c'è una cosa che Reita ama di più."
Breve flashfic Reita x Ruki, 148 parole.

1987.
Uruha è una bellerina di Tokyo.
Aoi un insegnante di danza.
La loro storia nasce per errore, cresce e si dirama tra note, passi di danza e body color glicine.
"Non verrà..."
"Ripeti che non ho capito." esalò ironico l'ossigenato.
"E' tutto inutile... non verrà..."
"Aoi-chan puoi ripeterlo tutto il giorno... ma se il gnoccone ha deciso di non venire, non verrà."
Dedicata a Nine, con amore.

«Yuu?»
«Taci. Mi hai fatto venire voglia di crema e fragole, disgraziato.»
Il suo ragazzo ridacchiò.
«Il tutto spalmato sul tuo corpo nudo, pasticcino.»
Dedicata alla mia Jo. Grazie di esistere, piccola.

Chiuse il getto d’acqua, quel ricordo lo faceva sempre ridere, si mise un asciugamano intorno alla vita e si guardò allo specchio, il riflesso che vedeva gli piaceva, si asciugò i capelli e si vestì, fece il tutto molto in fretta

Nessuno lo direbbe mai, ma ti da fastidio quando la gente ti guarda, e invece ammirarti è il mio passatempo preferito, soprattutto nel sonno, quando le tue difese protettive crollano e il tuo modo di fare scontroso svanisce dal tuo volto. Quella notte ho pensato che tu fossi davvero troppo, per me.

Era Natale anche adesso.
Adesso che fissava il lago ghiacciato, gli alberi piegati dalla neve, adesso che era solo, che nessuno gli stringeva la mano tenendo il mazzo di carte con l'altra, adesso che quella casa non era riscaldata dal fuoco del camino nè colorata dai riflessi dei festoni e delle luci intermittenti.
Nessuno sedeva attorno al tavolo nè sulle poltrone.
Le stanze erano silenziose e grigie.
Faceva male. Faceva tanto, troppo male.

«Yutaka...» la sua voce divenne improvvisamente un sussurro quasi inudibile «...Yutaka, devi farmi un favore.»
Strinsi le sue dita fino allo spasimo, mentre con l'altra mano continuavo ad accarezzargli incessantemente i capelli.
«Qualsiasi cosa, Ryo. Qualsiasi.»
Lui sorrise con dolcezza. Un sorriso che si incise a fuoco nella mia mente.
«Devi dirgli che lo amo. Digli che l'ho sempre amato, sempre, anche quando mi arrabbiavo con lui, anche quando lo accusavo di tradirmi, sempre.» tossì con violenza e io cercai di ignorare il sangue caldo che schizzò sul mio braccio nudo «Digli che l'ho amato fin da quando è venuto al negozio con quegli orrendi pantaloni rosa.»
[A tutte coloro che oggi ricominciano scuola, buon rientro.]

Si dicono tante bugie ai bambini piccoli; Takanori lo sapeva. E crescendo le aveva scoperte tutte, una a una. Anche lui gli aveva detto una bugia: una grande, grandissima bugia, per la quale non solo avrebbe dovuto odiarlo, ma anche smettere di amarlo. [Perché non ci riesci, allora?]

Dedicata a Shinushio
"Cosa fai?" chiese Ryo[...]
"Un piano per impossessarmi dell'ala est." ribattè Takanori altezzoso.
"Intendi il recinto di sabbia dove i mocciosi dell'asilo fanno la pipì assieme ai gatti?" domandò l'altro poco convinto.

Dedicata a LadyWay
« Kai, cosa faremo domani? »
Silenzio.
« Non lo so, quello che vuoi. » rispose infine ridendo allegramente: ormai ero abituato a sentirmi dare anche il contentino, Yutaka era troppo buono per negarmelo.
« Allora giocheremo a palle di neve davanti alle scuole superiori, poi andremo a mangiare un gelato ed infine torneremo agli studi della PS Company per comporre una nuova canzone... »
Ancora silenzio.
« …poi andremo a comprare un cane, gli insegnerò a recuperare il bastone, infine mi spiegherai come cucinare il dessert alle fragole che piace tanto a Reita, così magari riuscirò a farmi perdonare da lui... »