Rick Grimes, padre e marito fedele e Daryl Dixon, l'arciere ribelle, si ritrovano più vicini del solito dopo tante avversità superate insieme. C'è però qualcosa che turba i loro pensieri. La ff è scritta in prima persona dello sceriffo, descrivendo le proprie emozioni e stati d'animo. Buona lettura.
[Dal Testo]
"Oramai le mie certezze si erano dissolte, liberate nell'aria come un piccolo soffione travolto dal vento.Tutto questo era amplificato da un ulteriore rompicapo. Era sempre presente nella mia mente. Vivide immagini del suo volto, le sue occhiate, i suoi movimenti... quasi monopolizzavano i miei pensieri. Ciò che non riuscivo a capire era quel richiamo che sentivo come una vocina nella testa, verso quella persona che mai avrei pensato potesse rientrare nelle mie attenzioni."

"Mi piacciono i tuoi occhi. Hanno un color cacchina verde, ma sono fighi." Ribadì Louisa.
"Grazie. I tuoi.. non riesco bene.." Harriet parve confusa.
"Scusa sono fatto."

E poi arrivò quel momento, quello che avevo pregato tutto il tempo che non fosse stato ripreso.
Sentii Zayn irrigidirsi di fianco a me, trattenere il respiro...
La mia mano si abbatté sullo schermo, e lo chiuse con uno scatto.
Mi resi conto che stavo ansimando, che tremavo.
"Louis, puoi spiegarmi.."
La voce roca di Zayn non lasciava trasparire nessuna emozione.
Io chiusi gli occhi, cercando di riprendere il controllo, di pensare.
Ma la mia mente urlava con rabbia un unico nome.
Harry Styles
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*in fase di correzione*
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ATTENZIONE
- Louis/Harry, accenni Louis/Zayn + altre bromace. Se non vi piace il genere state alla larga.
- Il carattere dei personaggi e le vicende nella storia sono inventati e non si riferiscono in alcun modo a fatti reali.
- Senza il mio permesso e l'attribuzione dei relativi crediti NON potete pubblicare la storia su altri siti. Se lo fate, prima o poi vi scoprirò e verrò a smerdarvi di fronte al mondo intero.

Non so precisamente perché l'ho fatto.
Forse perché ho un subbuglio di ormoni tale che mi spinge a scrivere stupidaggini del genere.
Insomma...una persona normale non scrive una poesia sulle mestruazioni, vi pare?
E invece ecco qui una specie di filastrocca di rime baciate e alternate che, se volete, vi farà compagnia ogni ventotto giorni!
 
Adesso posso ufficialmente traferirmi a Baghdad e costruirmi una falsa identità.
 
Ah...nel caso mi conosciate, non sono io. E' uno spirito che ha preso il possesso del mio corpo e ne ha fatto un mezzo per divulgare questa cosa.

[Kuroko no Basket - KagamiKuroko]
Pioveva e l'aria era piena di umidità – Kagami non sopportava il brutto tempo giapponese, gli stringeva il corpo in una morsa di freddo che non riusciva proprio a sopportare. Benché avesse cercato di sanare il malumore creatosi per questo con qualche panino in più sulla solita fila di hamburger che trangugiava per cena, dopo ogni allenamento, non era riuscito proprio a ritrovare la calma sperata.
Si sedette al solito posto, allungando la mano al primo panino per cominciare a mangiare, e alzando lo sguardo era pronto a sostenere un'espressione piatta che era solita apparire nei momenti meno opportuni: ormai si aspettava di vedere Kuroko spuntare ovunque, neanche fosse una presenza inalienabile alla sua persona. La vera sorpresa fu quella di non vedere nessuno, seduto all'altro lato del tavolo, ma solo il vuoto e un gelo che si faceva ancora più intenso.

Uno sguardo dietro le quinte in dieci atti, uno per ciascun Espada, più una Overture ed un Intervallo a sorpresa; una raccolta di racconti su passato, presente e futuro dei nostri dieci piccoli Hollow preferiti. Popcorn esauriti, Yammy li ha fatti fuori tutti.
Capitolo "Overture" secondo classificato nel contest "La semplificazione - II edizione" indetto da Only Me.
Capitolo "Quinta" primo classificato e vincitore del premio Originalità nel contest "Le Fleurs du Mal" indetto da Pagliaccio di Dio.
Capitolo "Septima" secondo classificato nei contest "Riflettori sui cattivi" indetto da AkaneMikael e "Gratta e Vinci... forse" indetto da Yuri_giovane_contadina

Hichigo lo sapeva che era una brutta idea assecondare quei due stupidi di Shinji e Renji. Non poteva di certo immaginare che il nuovo bibliotecario, di cui da parecchi giorni le sue compagne di classe non facevano che parlare, fosse effettivamente così figo.
Non avrebbe di certo potuto pensare o anche solo immaginare che sarebbe stato l'inizio di una vera e propria ossessione verso quell'uomo così maledettamente sexy dai capelli blu.

Il coro delle Spade giudica i possessori. Una dopo l’altra, la voce di ognuna scandaglia l’anima di chi la impugna.
Grida il mio nome!

Una fic comica e dissacrante per chi ha voglia di ridere! I capitani del Gotei 13 non possono mica essere al centro dell’azione ogni momento. Vi siete mai chiesti cosa facciano nei momenti di noia?