Kurt, dolce studente gay del quarto anno alla WMHS, è in piena crisi depressiva.
Gli insulti, le spinte, la noncuranza dei suoi compagni lo stanno portando all’oblio.
Per di più c’è questo amore segreto, o meglio, amore che è tenuto segreto, Blaine Anderson, popolare cheerleader dell’istituto, che lo sta monopolizzando in tutto.
Kurt ama il suo ragazzo, ma non è sicuro del contrario.
E tutto questo lo sta facendo impazzire, anche se il ragazzo non lo dà a vedere.
Ma, benché nessuno possa immaginarlo, la sua mente ha un piano molto preciso.
Preciso e definitivo.
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Aveva il controllo della situazione nella stanza, eppure continuava a tremare, gli occhi stretti fino a rimanere soltanto due fessure, per non mostrare la sua paura.
Perché ne aveva tantissima.
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“In tutti questi mesi” urlò arrabbiato “PER TUTTO IL TEMPO IN CUI SIAMO STATI INSIEME non hai fatto altro che usarmi come un oggetto a tuo piacimento. E fa schifo Blaine.”
Si avvicinò all’orecchio del ragazzo e, dopo aver spostato un ricciolo […] gli mormorò dolcemente.
“Quante volte mi hai detto ti amo?”
Blaine deglutì.
Sapeva benissimo la risposta.
Nemmeno una volta.

13. "Credevo fossi morto tre anni fa, alla Cascata della Medusa". Mormora John, in piedi in mezzo al marciapiede di una strada qualsiasi, con persone qualsiasi a pochi passi da loro. "Come hai potuto - " (Come hai potuto farmi questo, Dottore?)
[Wholock]

“Cazzo Malfoy, ma non hai proprio niente da fare? Non potresti, che ne so, lasciarmi in pace?” chiese il moro affranto.
“Non lo so, Sfregiato. Perché dovrei trovarmi qualcos’altro da fare, quando prendere in giro te è così divertente? E poi scusa, ma non ti accorgi che offro un servizio alla comunità?” rispose il biondo beffardo.
Harry decise di dargli corda, sperando che ci si impiccasse “E sentiamo Malfoy, che tipo di servizio socialmente utile sarebbe?”
“Ma non è ovvio? Io sono qui per sgonfiare un po’ il tuo ego smisurato, Potter! Se non ci fossi io, a quest’ora galleggeresti a due metri da terra” sghignazzò per la propria battuta, mentre Harry lo guardava piuttosto scettico.
“Aha. A nome dell’intera comunità magica, ti ringrazio.”
“Ah Potter, da quando parli a nome di tutti noi? Evidentemente non sto facendo bene il mio lavoro.”
“Magari perché è un lavoro troppo pesante per una persona sola.”
“Non dubitare delle mie capacità, Sfregiato. Io posso rendere la tua vita un vero inferno. O un paradiso. Devo ancora decidere, in effetti.”
[Come proposito per il nuovo anno, giuro di impegnarmi a scrivere introduzioni migliori >.>]

C’è un’orribile nuvola nera che gira per il McKinley da quando si è trasferito, un anno fa, e Blaine Anderson è perennemente sotto di essa, senza ombrello, aggrappato ad un parafulmini.
E quella nuvola nera è nient'altro che Kurt Hummel, lo skank più sfuggente - e pericoloso - dell'intera scuola.
*
[dal capitolo 1]
“Ragazze, non posso. Andiamo, mi avete visto? Sono il peggior sfigato dell’intero McKinley, un caso disperato, l’obiettivo preferito della squadra di football. Non mi ha mai notato in un anno, non lo farà di certo adesso. No, lasciamo perdere, ok? Va bene così”.
Santana inarca un sopracciglio.
“Va bene così come, esattamente? Continuerai a guardarlo da lontano senza avere le palle di chiedergli di uscire? Gli muori dietro! Stupido Anderson, è per questo che vogliamo…darti una sistemata, ecco. Cos’hai da perdere? Facciamo un tentativo! Sono stufa di vederti ogni giorno vagare per i corridoi come un’anima in pena nella speranza di andargli a sbattere addosso o cose del genere, dios. Ti fa sembrare più patetico di quanto tu non sia già. E tu parli tramite citazioni del Signore delle Mosche”.