ZIAM, WHAT ELSE?
Dal prologo:
Tempo.
Questa parola di uso molto comune ormai, viene pronunciata dagli esseri umani senza nessun peso… ma cos’è veramente il tempo?
Il tempo è quell'orologio che alla nascita comincia a contare i secondi che ci restano da vivere.
Possiamo impegnarci, lubrificarlo bene, tenerlo pulito per farlo funzionare al meglio, ma non abbiamo la chiave per ricaricarlo.
E se invece ci fosse qualcuno, da qualche parte nel mondo che fosse in grado di sfruttarlo a proprio piacimento?
Non esiste una definizione sicura del tempo;
“Il tempo è quella cosa che si misura con l’orologio.” Diceva Albert Einstein.
Non ha un inizio e nemmeno una fine, è come l’universo.
Noi abbiamo tentato solamente di intrappolarlo con mille meccanismi senza riuscirci veramente.
Nessuno di noi ha delle risposte a parte delle persone speciali che, grazie al fato, sono riuscite ad averle, proprio come Liam Payne e Zayn Malik: dei normalissimi studenti che non hanno nulla a che fare con il tempo.
Essi scopriranno come una gita può rivelarsi pericolosa e come il destino può riuscire a congiungere anche due persone completamente diverse.
[Nella fanfiction saranno presenti anche alcune scene LARRY e NOSH.]

Scritta per la Parody Week di All You Can Write, indetta da Sclero Stony: parodia di "The Nanny Diaries"
Steve, appena laureato in economia, non sa cosa fare della sua vita. Quando gli si presenta l'occasione di fare il tato per una ricca famiglia, accetta, pensando che possa aiutarlo a trovare la sua strada. Si troverà alle prese con una bambina tutto pepe, la sua famiglia disastrata e vicini carini.

C'è un uomo strano alla clinica psichiatrica.
Dean l'ha notato sin dal suo primo giorno.

Zayn Malik e Liam Payne son sempre stati grandi amici, a dodici anni le cose iniziano a cambiare e le loro strade si dividono. Al compimento del diciassettesimo compleanno le cose tra loro prendono una piega inaspettata, complici dei braccialetti di plastica che nascondono tanti significati.
Dal testo:
- Li ho comprati in America.- iniziò a spiegare il moro ignorando gli sbuffi di quello che non aveva voglia di ascoltarlo. - Ed è un gioco davvero divertente.- continuò aprendo entrambe le confezioni e facendo due mucchietti con lo stesso sorrisetto.
[Ziam, side Nosh]

Uccidetemi. Non me ne frega un cazzo dell'esistenza di un Dio, di angeli o di demoni. Castiel non è che uno stupido ruolo ed io non cerco redenzione o salvezza. Voglio solo che tutto questo abbia una fine. Voglio solo... dimenticare...
E quando, una mattina qualsiasi di Novembre, si svegliò in un letto non suo, guardandosi intorno non riconobbe le pareti della stanza, i mobili e neppure gli occhi verdi del giovane che lo fissava dalla porta.
«Ehi, come va la sbornia, Misha?»
«...chi?»
{jensha}

Harry è emotivamente instabile.
Il carattere di Zayn sta diventando come un campo minato.
Chi si sgretolerà prima?

"Non ho bisogno che nessuno mi copra le spalle" il moro si sistemò meglio lo zaino in spalla e camminò verso casa lasciando i due amici pietrificati a guardarlo andare via.

Karen odiava Zayn Malik, con tutta sé stessa. Era la persona più egoista, vanitosa e antipatica che avesse mai conosciuto.
Tanto stronzo quanto misterioso.
Ed era il fratello della sua migliore amica.
**
Cinque ragazzi, il divertimento, il sesso e una scommessa.

"« Hey cavolo atten..ah, no, nulla stai tranquillo! » disse Louis balbettando al solo scoprire chi gli avesse appena rivolto la parola."

Sherlock aveva sempre saputo di non avere una vita lunga davanti a sé, ma non credeva che sarebbe finita così.
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Autore:Mad_Lori
traduzione: Charles

Emma non ebbe bisogno di alzare del tutto lo sguardo per capire chi fosse: soltanto una persona a scuola aveva la pelle ambrata di quella perfetta sfumatura che ricordava il miele, solo un ragazzo era talmente incurante delle regole da fumare a meno di un metro dalla porta d'ingresso e, sopratutto, soltanto dallo sguardo di un ragazzo, Emma, si sentiva trapassata da parte a parte. Non aveva bisogno di alzare gli occhi per incrociare quello sguardo, lo sentiva perfettamente su di sé senza bisogno di vederlo.
* Non c'era niente in lei che esprimesse disordine, o caos, che invece per lui erano parole all'ordine del giorno.

"Il suo volto era dipinto da polle di luce incerta che rendevano i suoi lineamenti evanescenti come quelli di un fantasma, e scolpito da ombre impenetrabili che scavavano ogni solco facendolo apparire duro come pietra. Era come se l’angelo portasse una maschera, una doppia maschera che poteva rendere la sua espressione ugualmente gentile e temibile."
Cosa può indurre un angelo dagli occhi blu a cedere all'oscurità fino ad essere così invischiato nelle ombre da non riuscire più a riconoscere se stesso? E cosa può salvare quello stesso angelo dall'oscurità che ha egli stesso liberamente scelto? La salvezza può essere tanto semplice quanto dolorosa...
Spoiler vari su tutta la 5 stagione.