Christopher ha diciassette anni, una parlantina esasperante, una zia sbadata e chiacchierona e un nuovo costosissimo appartamento nella Wycombe Square, a Londra.
Leighton di anni ne ha ventitré e se c'è qualcosa che non tollera, quella è il rumore. Specialmente se causato da il suo irritante vicino.
«I ragazzini non mi piacciono, ma li tollero. Quello che più mi irrita è il rumore.» Commentò l'uomo con uno sguardo di superiorità che irritò immediatamente Christopher. Gli balenò l'idea di domandare all'uomo chi, esattamente, gli avesse chiesto qualcosa in proposito, ma decise saggiamente di starsene zitto.
«Non c'è problema. Sono abbastanza silenzioso. Pensa che alle interrogazioni tutti mi fanno i complimenti dato che il più delle volte non fiato mai. Peccato che non si possa prendere un voto in proposito.»

[Derek x Stiles]
“Qualsiasi cosa io abbia fatto, ti chiedo scusa.” Il viso –fortunatamente- ancora umano di Derek affondò del suo collo annusandolo e lambendolo leggermente. “Ascolta, parliamone! Io non sono gustoso, anzi, ho un sapore orribile! Sono sicuramente indigesto per uno come te che ha sicuramente standard elevati.” La voce di Stiles era decisamente allarmata e i suoi occhi sgranati più che mai palesavano la sua costernazione.
“Posso accontentarmi.” rispose Derek con il suo solito tono cupo, ma dentro di sé trovava quel ragazzino esagitato particolarmente spassoso.

Francia, 1500. Mathias vive fuori città con la madre Diane, e il loro unico contatto con la civiltà è Jerome, un ragazzo che si occupa degli alimenti necessari al loro sostentamento. La situazione cambierà quando Mathias scoprirà la relazione tra la madre e il ragazzo, e allo stesso tempo l'omosessualità del medesimo. Mathias non riuscirà a capacitarsi della doppia natura del giovane.

Shiki e Akira, tra rancore, minacce, gemiti e sesso, sprofonderanno ancora più giù insieme, per poi trovare un appiglio l'uno nel calore dell'altro.
E forse c'è qualcosa di più profondo che spinge i due ad aggrovigliarsi tra le lenzuola sgualcite, riempiendole del loro odore.

«Sono un uomo!» dissi solo, premendo un po' le mani contro le sue spalle. Al mio tentativo di liberarmi rise, rincarando la dose di baci. Quando sfiorò il pomo d'Adamo non riuscii a non fremere, mi inarcai un po' su me stesso e sospirai. Perché avevo certe reazioni? Con un uomo, per giunta... Sarei finito dritto all'inferno accompagnato da quel demone peccaminoso.
«Ho notato. Non fa differenza e-» sentii la mia giacca e la camicia cadere a terra e le mani del moro intrufolarsi nei miei pantaloni, slacciandoli «Non negarti, non farlo. Otterrai solo l'effetto contrario-»

Un ragazzo che non sa come affrontare la vita e la disprezza.
Un altro che invece dà per scontato troppo di quello che ha.
Aaron che deve imparare a vivere; Adam che deve imparare ad amare qualcuno oltre a sé stesso.
Due mondi così distanti, l'uno perso nel buio della Morte e l'altro nella luce dell'arroganza, potranno davvero incontrarsi senza scontrarsi?
E da questo incontro, cosa verrà fuori?
Davvero l'Amore può vincere tutto? Può cambiare la vita?
L'Amore può rendere di nuovo felici anche se tutti ti credono un pazzo o uno sportivo tutto muscoli e niente cervello?
Una storia dolce-amara alla scoperta dei lati più nascosti di due persone destinate ad incontrarsi e scontrarsi.
Una storia per fare capire che niente è come sembra, e che avere un'altra chance è sempre possibile.

Un incidente, un incontro, un bacio. Tutte cose che possono cambiarti la vita.

Avete presente, almeno lontanamente, la storia del gobbo di Notre-dame? Quella con Esmeralda e Febo e gli zingari?
Bene, allora dimenticateli tutti, perchè, al loro posto, compariranno i personaggi di Naruto!
La storia non è una versione manga del romanzo di Victor Hugo, ma un racconto di due giovani opposti che avranno a che fare con i pregiudizzi della loro epoca. Senza dimenticare gli amici(e i nemici) che tenteranno di aiutarli(di dividerli).
Contando di avervi incuriosito, avverto che sarà una storia di alcuni capitoli, quindi non vi ruberà troppo tempo.
Leggete ed entrate a Parigi nel 1482!

-Tu, ti sei fatto passare per un prete!-
-Ehi- esclamò il biondino, sollevando un sopracciglio -Io non ho mai detto di esserlo. Sei tu, paperetta, che sei arrivato a quella conclusione-
-Tu... mi hai confessato! E... sei nudo!- sbottò.
E che cavolo!, quel tizio non aveva dei vestiti? Possibile che ogni volta che lo incontrava era in mutande?

Nell'istituto maschile Saint Rudolph, situato nel centro di Londra, possono andarci solo ragazzi ricchi e dotati di un'intelligenza fuori dal normale. Ma ora proviamo a fare un esperimento. Prendiamo due ragazzi a caso completamente opposti, che non hanno assolutamente niente in comune, e proviamo a metterli insieme.
Andy: il tipico ragazzo sfigato, il ragazzo secchione che non ha uno straccio di amico. Anzi, se vogliamo essere sinceri, un amico ce l'ha, ma questo lo usa solo per copiare i compiti da lui. Un ragazzo fragile, debole, che non ha carattere. Sotto quegli strati di vestiti e con quegli occhiali rotondi che porta sempre, però, si nasconde un ragazzo di bel aspetto ma che viene sempre maltrattato dai bulli. Si dice che sia omosessuale, bah, chissà se sarà vero.
Poi c'è il tipico ragazzo popolare che è ammirato da tutta la scuola.
Josh: etero convinto, fidanzato con una ragazza che sembra una modella, di bell'aspetto e soprattutto ammirato da tutti. E' un ragazzo viziato, testardo e che ottiene tutto quello che vuole quando vuole. Adora stuzzicare Andy facendogli cadere gli occhiali.
Potrà mai nascere qualcosa fra di loro oltre all'odio profondo che provano l'uno per l'altro?

[Dall'introduzione.]
"Avere un segreto e non poterlo dire a nessuno. Avere un segreto tanto orribile da non poterlo dire a nessuno e portarlo dentro per anni, come se niente fosse: sopportare, soffrire, in silenzio, sempre.
Alexander Gordon era questo, un ragazzo con un segreto da non poter rivelare a nessuno.
Un ragazzo apparentemente comune, come un qualunque adolescente della sua età (anche se adolescente forse non lo era poi più tanto) ma che in realtà stava soffrendo più di chiunque altro. Almeno più di chiunque lo guardasse con compassione, quasi con fastidio, quando con quel suo comportamento arrogante e strafottente regalava buone parole a chiunque provasse ad impicciarsi della sua vita."
Un ragazzo con un segreto da non poter svelare, e che si è arreso all'inevitabile e alla vita schifosa cui è costretto. Perché secondo lui combattere è inutile, e reagire solo uno spreco di forze. Ma forse l'unica cosa di cui ha bisogno per capire, è di incappare nella vita di qualcuno ancora più incasinato di lui. New York, i grattacieli: il bene e il male che si fondono nella vita di un ragazzo che non sa cosa vuol dire felicità.

Un ragazzo normale con la passione per lo skateboard e un altro decisamente più anticonformista e per nulla ligio alle regole imposte dall'esterno. Un diciassettenne e un diciannovenne diversi dalla massa e diversi tra loro. Uno appena uscito da una storia che non gli aveva dato niente, e l'altro che le parole "relazioni serie" non le vuole nemmeno sentire.
E poi, l'incontro casuale in una tavola calda.
"No." Si limitò a dire Ashley. "Se vieni lasciato da qualcuno che ami, fa male comunque. Indipendentemente se sei un ragazzo o una ragazza." Affermò alzando le spalle e mordendosi l'interno della guancia.
Il cameriere parve pensarci un po’ su, per poi ricominciare a parlare.
"Ma è anche vero che le donne sono fondamentalmente più portate per i pianti teatrali e le uscite di scena in grande."

Quella che vi proponiamo è una fic scritta a quattro mani sulla vita quotidiana (e che vita!) di due coppie (ATTENZIONE: sono tutti maschi quindi si tratta di relazioni omosessuali). Il freddo guerriero che accompagna un principe indipendente e un gentile paladino protettore di un tenero e viziato principino. Ecco come possiamo riassumere i loro caratteri. Spero vi divertiate e siate clementi, è la nostra prima fic!

Derek Hale era la persona con cui questo “rapporto” doveva essere riesumato dalle ceneri
Dopo tutto quello che era successo, il bel ragazzone dall’aria di “cattivo” si era completamente dileguato via
Ogni sua più remota e impercettibile traccia era scomparsa…solo due cose permettevano a Stiles di ricordarlo
Un vaso con uno strozza lupo, che era l’unica cosa che Stiles teneva in estremo ordine, e la vecchia casa abbandonata in mezzo al bosco, meta di rare ma comunque presenti passeggiate del ragazzo.