Sophie forse lo sapeva già la prima volta che si erano incontrati.
Lo sapeva già quando aveva incontrato quegli occhi scuri come la pece,quando il suo sguardo si era posato sulla sua mascella ben modellata o sul suo naso dritto,quando aveva notato la macchia di caffè sui pantaloni neri o l'orecchino sul lobo sinistro. Lo sapeva già quando lui le aveva rivolto la parola e un sorriso gentile,cercando di toglierla dall'imbarazzo derivante dal fatto di essere completamente bagnata di fronte ad un perfetto sconosciuto. Lo sapeva già quando poi era scappata,rivolgendogli solo un sorriso rapido,intimidita da tanta cortesia.
Sophie lo sapeva già la prima volta che lo aveva visto,che Zayn Malik le avrebbe completamente fottuto la testa.
E forse aveva iniziato a farlo già da quel primo giorno,da quel primo incontro.

[LARRY]
La relazione tra Harry e Louis, quella di amici intimi, si stava lentamente sgretolando ed Harry impotente assisteva all'allontanamento dell'amico.
La causa? Semplice.
Louis ed Harry venivano "shippati" dalle fan come "Larry" dando colpa alla modest e facendo innervosire Louis, fidanzato con Eleanor già da molto tempo.
Harry però, col tempo, si accorge di aver qualche pensiero sull'amico, ma da la colpa a "Larry".
Nel frattempo in Louis iniziano a vedersi i primi segni di un qualcosa che va storto ed Harry troverà il coraggio di chiedergli cosa non va un po' di tempo dopo che l'aveva notato.
Qual'è il motivo per cui Louis sembra essere triste e meno sorridente?
Cosa succederà quando Harry prenderà consapevolezza?
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
«Che stiamo facendo?» mormorò Louis alzando il viso e fissandolo negli occhi.
Quegli occhi azzurri puntati nei suoi incantavano Harry.
«Non lo so,» rispose «ma anche se questo fosse uno sbaglio non m'imporrebbe.»
«Non hai paura? Io ne ho. Ne ho tanta, Harry.» gli chiese Louis.
«Ne ho. Tante e troppe di paura, ma so che questo» disse facendo una piccola pausa «ora va bene così.»
Estratto dal Capitolo 5

Alaska Witchlight è una normale diciannovenne alle prese con l'adolescenza e una dolorosa scomparsa.
Non immagina affatto che la sua vita sta per cambiare totalmente.
Una forte attrazione la spingerà ad entrare in un mondo sconosciuto, diverso da quello in cui aveva sempre vissuto.
E scoprirà che anche ciò che credeva normale, è in realtà più complicato di quanto pensasse.
----------
-Non è possibile..- Continuo a ripetermi nella testa, ma è la realtà delle cose.
Lui è davanti a me e mi fissa con le sue grandi iridi verdi.
-Niente è come credi, Alaska. Credo che un viaggio nella mia mente possa aiutarti a capire.-
Mi tende la mano tatuata e io, incerta, la afferro.
Poi ha inizio un gioco di luci ed ombre che fatico a seguire.
----------
-Non può vincere, non può prendere il potere. Sarebbe la fine di tutto il vostro... nostro mondo!- Urlo con convinzione sbattendo le mani sul legno.
-Allora fai in modo che non succeda.-

Era una ragazza alta poco più di un metro e sessantacinque, con un corpo esile, che creava contrasto con la sua forte personalità.
I capelli castano scuro, lunghi, morbidi, e costantemente disordinati. La carnagione chiara di una bambola di porcellana, con uno spruzzo di lentiggini sul viso.
E gli occhi, quegli occhi, la cosa più bella.
Non erano i banali occhi blu che tutti desiderano. Erano scuri intorno, per poi diventare verdi come un prato asciugato dall'estate. E poi diventavano di un color miele che contrastava con la pupilla scura.
Nora Graimen.
Ciao a tutti, sono Harry Styles, e sono qui per raccontarvi una storia d'amore, la storia d'amore più bella, una storia di appartenenza infinita.

"No, sono i soldi per comparti il vestito per il matrimonio" alzò un sopracciglio.
Quale matrimonio?
"Quale matrimonio?" do voce ai miei pensieri.
Non mi ricordo di aver mai sentito che ci sarebbe stato un matrimonio, inizio a preoccuparmi.
"Mio cugino Dan si sposa tra una settimana e ci ha invitati" sorride consapevole di aver sganciato una bomba.
Sto per esplodere me lo sento.
"Ma chi diamine è sto Dan?! E perché minchia si sposa tra una settimana? Dov'è finito il caro e vecchio anno di fidanzamento prima di sposarsi?" okay, calma, inspira ed espira.

Harry Styles, ragazzo di diciotto anni, quinta superiore, corso A.
Louis Tomlinson, ragazzo di venti anni, quinta superiore, corso A.
***
“Sentite, vedete di andarvene o finite male.” disse Zayn alzandosi e andando accanto ad Harry.
“Perché, sennò che mi fai, frocetto?” rise Liam mettendosi davanti a lui e spingendolo.
Zayn a quel punto scattò, gli si avvicinò con gli occhi scuri e gli tirò un diretto destro dritto dritto nello stomaco, questo reagì con un gancio sulla
guancia dell'altro e così, diedero vita ad una “rissa”.
***
“No, no, non voglio darti fastidio.. solo, volevo chiederti una cosa di ieri sera, dato che, sai, ho un mal di testa allucinante, sto malissimo e non ricordo niente di ieri notte.”
“Oh.. dimmi.” la risposta arrivò subito.
“Ieri sera.. per caso.. ti ho baciato?” vidi che era online. Si alternarono l' “online” e il “sta scrivendo” un paio di volte -segno che scriveva e cancellava-, ma poi la risposta mi arrivò.
***
It's Larry, bitches.

Allison si è dovuta trasferire a Londra, lasciando a Doncaster il suo migliore amico Louis.
La mancanza si sente, ma tutti e due trarranno qualcosa di estremamente bello da questo trasferimento.

Alison Hastings era una ragazza simpatica e allegra, prima della morte dei suoi genitori. Dopo quell'evento si chiuse in se stessa ma c'era ancora una speranza e quella speranza si chiamava -............-. Ma 'LUI' non sapeva del suo presente oscuro, con la parola 'oscuro' Alison intendeva -A-.
--
Tratto dal 2° capitolo
-Porca troia- sbraitai mentre mi alzavo e allo stesso tempo massaggiandomi il gomito, alzai la testa per dirne quattro ai quei ragazzi finché vidi chi erano. Volevo sprofondare in quel momento….
--
Leggete se volete scoprire di più.
Buona lettura

Se qualcuno cerca la finezza fatta in persona, sta sbagliando persona.
Bianca è tutto ciò che si suol dire uno scaricatore di porto, la finezza non è quindi una delle sue virtù.
Come non lo è nemmeno la simpatia, l'educazione, la femminilità, la...
Diciamo che non è esattamente una nobildonna ecco.
Nonostante la sua acidità (e non quella di stomaco) ha degli amici , e se ne farà di nuovi quando nella casa di fronte alla sua arriverà la famiglia Tomlison.
Attenzione: Alto contenuto di imprecazioni e idiozie.

Allison Cooper, una ragazza molto forte, o almeno questo è quello che la gente e i suoi amici pensano di lei.. Solo una persona riuscirà a capirla veramente e a rubarle il cuore.
***
"Ma cosa vuoi? E come fai a sapere che abito qui? Mi segui? Ti denuncio per stalking"
"Non sapevo che abitassi qui e comunque mi ha costretto mia mamma, purtroppo sono il tuo nuovo vicino"
"Oh, fantastico. Adesso che sei passato puoi anche tornare a casa così fai felici entrambi, ok? Ok, ciao, grazie " dissi chiudendo finalmente la porta.
"Ti odio" sentii sussurrare il moretto.
"Ti ho sentito babbeo"
"Volevo che mi sentissi stronzetta"
"Fottiti" urlai per farmi sentire.

'Caro diario,sono Lee,ti auguro buona fortuna perché su di te verranno scritti i miei sfoghi e i miei pensieri,tutte le cose che passeranno per la mia mente complicata saranno scritte su di te.
Mi chiamo Lee Styles,ho 16 e vivo a Manchester.
La mia famiglia è normalissima,o quasi.
Vivo con mia madre e mio fratello qui a Manchester,i miei genitori sono separati perciò mio padre vive a Los Angeles ma io non vado mai da lui.
Non ho storie particolarmente depresse da raccontarti,ma una cosa abbastanza significativa mi è capitata circa due anni fa,quando avevo 14 anni.
Sono stata violentata.
O meglio hanno solo iniziato a violentarmi,poi per fortuna mio fratello Harry ha chiamato la polizia in tempo.
Ma ho ricordi annebbiati del fatto,appunto perché è stato molto traumatico.
Per oggi ci salutiamo qui,ti aggiornerò sulle novità.'
-Lee

Veronica Clark è una normale diciottenne di Londra, o almeno così si crede. Lei nasconde un segreto, un segreto pericoloso.
Dopo strani avvenimenti Veronica inizia a capire che il suo segreto non è più al sicuro come le sembrava e che la sua stessa vita potrebbe essere in pericolo. E proprio questi avvenimenti la porteranno a scoprire un'altra realtà, una realtà soprannaturale che non si sarebbe mai immaginata.

«Non dovremmo essere qui, insieme. » risponde il riccio «dovresti ascoltare il tuo amico, e allontanarti il più velocemente possibile da me. Non ho avuto un bel passato, cazzo, nemmeno ora la mia vita è bella. Finirò per farti del male, so che andrà così. Ma sono troppo egoista. Non voglio lasciarti andare via da me, perché quando sto con te, mi sento bene. Non ti lascerò andare via. Ma voglio dirtelo prima che sia troppo tardi: io ti distruggerò, Louis».
«Non m’importa».
---
AU!High School
(o, quella in cui Harry spaccia e Louis è un tenero verginello che vuole capire perché Harry è così vuoto).
Larry Stylinson, little love.

“Avvicinati un pochino, forza.”
Louis si ritrovò contro il petto muscoloso del ragazzo. Ridacchiò, lo sconosciuto cominciò a ballare dietro di lui tenendo le mani sui suoi fianchi, muoveva il bacino lentamente contro il suo fondoschiena e Louis lasciò andare la testa indietro, sulla spalla del ragazzo. Notò subito con piacere delle labbra umide e rosse e una bandana tra i capelli ricci.
“Ti ho guardato, sai.” Sussurrò nel suo orecchio senza smettere di ballare, sentì un giramento di testa e chiuse gli occhi, annuendo.
“No, aprili. C’è qualcosa nei tuoi occhi che… non lo so.”
E Louis aprì subito gli occhi. Venne girato dal ragazzo e subito la sua testa era sulla sua spalla.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------
“Non hai intenzione di uccidermi, vero?” Questa volta Harry rise di gusto, guardando Louis e appoggiando infine la fronte sulla sua spalla.
“Al massimo ti sposo.” E gli lasciò un altro bacio, ridendo di nuovo.
Louis 18, Harry 20.

Finalmente mi guardai intorno, lasciando Louis a osservarsi indignato la maglietta. «Ma dove siamo?»
«Benvenuta nel Paese delle Meraviglie!» rispose lui con finta allegria.
Avevo capito bene? Il Paese delle Meraviglie? Sottomondo? «Siamo... - sbarrai gli occhi - nel libro?»
«Ma no, nella toilette di casa tua.»
«Si dice cesso.»