Dal testo
"Lei trema un attimo, poi prende il pennello e lo poggia sulle strisce di colore che avevo giΰ fatto. Con una mano le cingo il fianco e l’altra la chiudo nella sua mentre guido i suoi movimenti sulla tela. Continuiamo per diversi minuti, e il suo profumo invade le mie narici facendomi sussultare. Dei brividi mi percorrono, quando sento il suo corpo avvicinarsi sempre di piω al mio. Ma penso davvero di perdere il controllo quando poggia l’altra su mano sulla mia che le cinge il fianco, mentre continuiamo a dipingere il cielo stellato della notte sulla spiaggia. Ti voglio, Katniss. Ti voglio cosμ tanto che vorrei poterlo fare qui, adesso. Il tuo profumo θ come droga per me e il mio corpo non risponde piω ai miei comandi. Ti amo, Katniss. Ti voglio baciare, Katniss. Smettila di guardarmi in quel modo, perchι le nostre labbra sono troppo vicine, troppo. Invece lei alza il pennello e lo passa sul mio naso, riempiendolo di tempera. E ride. Katniss ride. E inizio a ridere anche io e senza farmi vedere, con le mani prendo del colore e le sporco tutta la guancia sinistra mentre lei continua a ridere"

Peeta appoggia la sua fronte sulla mia e lo vedo sorridermi, intrecciando la sua mano con la mia, baciandomi la punta del naso come ha fatto prima. Il suo viso θ accaldato ed i miei occhi si muovono per osservarlo negli occhi, e sulle labbra, come se fossi attratta da lui, anche se non dovrei esserlo. Non ora, nι mai. Ma alla fine, la prima a muoversi sono io, ricongiungendo la mia bocca alla sua, bramando altri baci, altre carezze, stringendomi a lui come se non ne potessi fare a meno. E forse θ esattamente cosμ, forse, in questo momento, Peeta θ il pane di cui ho bisogno per sopravvivere.
Until the day I die non θ solo una storia d’amore, θ la storia di come una singola scelta puς cambiare il corso della vita e delle vite di molti, influendo sulla storia stessa.
{A LaGattaImbronciata ♥ Non sarebbe nata senza di te}

[What if? - Everlark]
Questa storia θ ambientata subito dopo l'esplosione della seconda arena nell'Edizione della Memoria. Mi sono sempre chiesta cosa sarebbe successo se non fosse stata salvata solo Katniss ma anche Peeta. Da questa domanda nasce questa mia storia.
Dal testo:
Mi giro lentamente per paura di aver sognato quelle parole ma quando mi volto del tutto, lo vedo. Peeta θ davanti ai miei occhi. Ha diverse ferite sul voto e sulle braccia ma θ vivo, qui di fronte a me. Mi alzo di scatto e mi butto fra le sue braccia, pronte ad accogliermi, come sempre.
Avvertenze:
Questa fanfiction ricoprirΰ un arco di tempo abbastanza breve, che va dal salvataggio di Peeta e Katniss dall'arena fino alla loro permanenza nel 13.
I personaggi potrebbero essere leggermente OOC.

Post-Mockingjay | Hayffie | Effie's POV {+Evelark}
~
Sequel di Rain.
{Potranno comunque essere lette separatamente.}
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Sono passati due mesi da quando Haymitch, Katniss e Peeta sono tornati al Distretto 12. Effie non se la passa bene, Plutarch le dΰ una mano ma il suo appartamento θ stato distrutto durante i bombardamenti; θ ancora psicologicamente sconvolta dall’esperienza in prigione e spera che il tempo guarisca le ferite.
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Capitolo 1:
Io non so piω chi o che cosa sono. Al 13 ero una capitolina, alla Capitale sono una ribelle… Fortunatamente, fra le quattro mura di questo appartamento, sono solo Effie.
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Capitolo 18:
Dal momento che Peeta e Katniss hanno deciso di sposarsi pochi giorni prima del compleanno della ragazza, a lui tocca il compito di preparare non una, ma due torte.
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Capitolo 38:
L’odore pungente del detersivo s’infiltra nelle mie narici e non riesco a combattere la nausea.
I fumi profumati che evaporano dai vestiti appena lavati non sono nocivi ma mi vanno direttamente alla testa, causandomi continui capogiri.

“Una porta sbatte, al piano di sotto, interrompendo il mio ripercorrere mentale degli eventi.
Il mio corpo θ ripreso da spasmi violenti, mentre dei passi pesanti zoppicano sulle scale del nostro vecchio mentore, che evidentemente non θ ancora tornato a casa.
Ho paura.
I miei occhi tornano a riempirsi di lacrime, la vista si offusca e gli oggetti si annebbiano.
Ho paura di quel mostro.
I suoi passi in questa camera.
Le mie mani ancora sanguinano, e la gola ancora brucia per la sua violenza.
Emetto un gemito di dolore, nel mio pianto, e mi ritrovo a pregare che non mi abbia sentita, da qui dentro.
Potrebbe uccidermi.
Qualcuno apre l'anta dell'armadio.
Sicuramente mi ucciderΰ.”

[In revisione]
{Everlark}
Cronache θ la storia di Katniss e di Peeta. Inizia con il ritorno di lei al distretto dodici e termina con una prospettiva di vita migliore.
Cronache θ crescita, θ dolcezza, θ amore, θ dolore, θ passione, θ tormento, θ condanna.
Cronache θ un mondo tutto da scoprire.
Dal XIII capitolo: "Quanto avrebbe voluto avere la forza di prenderla per le spalle, staccarsi da lei, guardarla negli occhi e dirle che non doveva andare cosμ, che l’oblio della passione non scacciava via il dolore con uno schiocco delle dita… ma non ci riuscμ. Gli sembrava tutto dannatamente giusto in quel momento, che nel giro di pochi minuti dimostrς di avere la stessa e identica foga disperata di Katniss. Si ritrovarono nudi e avvinghiati sul tappeto del salotto senza nemmeno rendersi conto del come fossero riusciti a spogliarsi senza staccarsi dalle labbra dell’altro. Non c'era la lenta esplorazione dell’altro a fare da padrone, cosμ com'era accaduto nelle notti precedenti, soltanto una necessitΰ primordiale.
L'unione di due anime, prima dei rispettivi corpi."

[Raccolta di Flashfic][Peeta!centric]
Lettere che Peeta ha ipotizzato di scrivere a Katniss, nei momenti piω importanti della loro vita, dal loro primo incontro al depistaggio; dalla rinascita alla... alla morte.

E se Katniss e Peeta fossero stati veramente innamorati? Come sarebbe andata la storia? E soprattutto, come sarebbero stati i loro incontri precedenti al Distretto 12?
L'inizio della loro relazione, dai primi approcci infantili fino ad arrivare al giorno della mietitura. La semplice cotta di Katniss, che a mano a mano che cerca di andare avanti con la sua vita crescerΰ a dismisura, trasformandosi in vero amore.
E poi gli Hunger Games e la loro condanna. Stavolta, gli Innamorati Sventurati del Distretto 12 riusciranno a sopravvivere entrambi alle insidie dell'arena oppure ne verranno inghiottiti, senza possibilitΰ di ritorno?

ATTENZIONE: (SPOILER). In questa storia vi racconterς come secondo il mio parere abbiano proseguito la loro vita Katniss e Peeta dopo la guerra. Ecco a voi una frase tratta dal testo: Con l’aiuto di Peeta riuscμ pian piano a dare un valore alle mie giornate, infatti, reagivo e andavo avanti nonostante il dolore e la sofferenza mi
opprimessero il cuore.

Katniss θ sotto l'effetto del veleno degli aghi inseguitori. E' in un hotel, pensa di essere a capitolcity ma non θ cosμ, si guarda allo specchio e non si riconosce, certo il viso e il corpo sono suoi, ma ha i capelli corti e biondi, e non riesce a capire perchθ. Trova un cellulare accanto al letto che chiama un numero a casa, a cui risponde la voce di peeta, che quando lei prova a chiederli dove sono finiti, lui la ascolta con aria sbigottita chedendole: tutto okay Jen?.
Ma dove era finita? Chi era questa Jen?

[Sequel di 'Per Sempre.'][Everlark]
Siamo rimasti ad un punto ben preciso, nella sua delicatezza: Katniss ha appena partorito.
Ed ora?
Cosa accadrΰ nella nostra amata famiglia Everlark, con una dolce, piccola bimba, con i capelli corvini della mamma e gli occhi celesti del padre?
Preparatevi ad una storia carica di emozioni intense e colpi di scena!
Dal testo:
"Faccio pochi e silenziosi passi, fino a quando, ecco, posso finalmente vedere, in tutto il suo splendore, il ragazzo del pane innamorato perso d'una bambina.
Osservo di nascosto Peeta con il fagottino rosa cipria tra le braccia; il sole, proveniente dalla finestra accanto, rilascia mille timidi raggi di luce tra i suoi capelli d'oro. Ha le guance arrossate, ma questo non riesce comunque ad offuscare il sorriso immenso che increspa le sue labbra carnose e rosate; e gli occhi... Gli occhi celesti brillano di luce propria, sfavillanti nell'osservare incantato quella piccola creaturina che socchiude tra le braccia.
Nostra figlia."

Dal testo:
Guardo Katniss dormire, cosμ piccola e indifesa fra le mie braccia da panettiere. Ed un solo pensiero vola libero nella mia mente. Una consapevolezza che fino a questo momento ho cercato di nascondere a me stesso: Katniss Everdeen θ bella. E' bella nonostante le cicatrici, le ossa sporgenti, i capelli intricati, senza una forma precisa, e le occhiaie violacee, prova tangibile di ciς che le hanno fatto. Ma nonostante questo, nonostante il suo aspetto quasi scheletrico, io la trovo bellissima. E vorrei baciarla. Vorrei toccarla e baciare ogni suo centimetro di pelle libera. Ma cosa mi fai Katniss? Cosa mi fai?
Non riesco a resistere Katniss. Non ci riesco. Perdonami.
La bacio. Un bacio dolce, leggero, quasi impercettibile. Ma mi stacco immediatamente, rendendomi conto di ciς che ho fatto. L'ho baciata. Ho baciato Katniss. E nonostante sappia di dovermi staccare, non ci riesco.
E' cosμ bella. Cosμ bella e fragile. Potrebbe scivolare via in qualunque momento. E non voglio. Non voglio piω perdere Katniss Everdeen.
-Resteresti con me?- le sussurro quasi con disperazione, ma con tono basso, per non svegliarla. Sono pazzo. Sta dormendo, non puς sentirmi
-Sempre- mi risponde invece lei, un dolce sorriso sulle labbra.
Sempre.

Invece della classica storia dove Peeta e Katniss saranno i protagonisti degli Hunger Games. Qui, sarΰ tutto nuovo, tutto diverso.
E se peeta diventasse uno dei ragazzi di Capitol City, cioθ incurante dei distretti? E katniss fosse obbligata a stare con lui in un modo diverso dalla storia?
Se siete curiosi, non vi resta che leggere!
Che la fortuna sia sempre a vostro favore

Oggi θ l'otto maggio e molti di voi sapranno che, secondo la trilogia di Hunger Games, Katniss Everdeen compie gli anni proprio l'otto maggio.
Ho provato ad immaginare un bel compleanno con la nostra amata famiglia "Everlark" al completo;)
Dal testo:
"Gli occhi della bambina, di quel blu impossibile - come quelli di Peeta -, sfumavano in saette dorate per l'allegria e i pensieri vivaci che si nascondevano dietro di essi; quelli argentati del piccolo Ryan brillavano come non mai, e sembravano cieli in tempesta, con un quantitativo di lampi fenomenale. Daisy era il cielo sereno, estivo, solare; Ryan era l'uragano, l'inverno, il freddo, ma nonostante ciς era comunque adorabile, perchι sarebbe stato tanto simile alla mamma, se non fosse stato per i riccioletti d'oro che aveva sparpagliati sul capo."

[2 capitoli][Tematiche delicate]
Peeta θ appena tornato nel distretto dodici, ancora distrutto, provato dal depistaggio.
Dal testo:
"Questa mattina la guardo mangiare la sua colazione in silenzio, intingendo il pane nella cioccolata calda. Ancora non capisco. Perchι mi vuole uccidere? Perchι le sue dita, cosμ delicate attorno a quel pane, dovrebbero impugnare un arco e scoccare una freccia in mia direzione. Eppure θ questo che ha tentato di fare diverse volte. O no?
Mi dicono che la amo. E che l'ho amata. Tanto anche. Ma penso che sia un po' quel concetto che, finchι te lo ripetono, prima o poi ti convinci che θ vero. Inizio a dubitare perfino del passato."
Attenzione: Le tematiche trattate sono forti.