Ero a pezzi, fisicamente e mentalmente. Stavo cercando disperatamente di dire quello che pensavo, ma la mia gola era chiusa e non riuscivo a respirare dal dolore: "A-Avete la minima idea di quello che ho dovuto sopportare? Di quello che ancora sopporto, tutti i giorni?"
Li guardai con sfida. Due di loro era chiaramente confusi, come se non avessero la minima idea di cosa stessi parlando. Liam e Niall, invece, abbassarono lo sguardo.
[...]
"Per favore, Taylor! Lasciati aiutare." Liam mi stava supplicando, ma i suoi occhi non riuscivano a scollarsi dalle mie braccia. Niall era così disperato che per poco non si metteva a piangere. Dieci minuti dopo questo teatrino mi abbandonai alle lacrime, lasciandomi scivolare lungo il muro del bagno.
Basta, ora basta.
Srotolai le bende bianche e voltai le braccia verso di loro.
E proprio in quel preciso istante, la porta si aprì, e Zayn entrò nella stanza. No, lui no. Lui non doveva vedere i tagli, non potevo permetterlo.
I suoi occhi saettarono verso le mie braccia scoperte, e la sua espressione cambiò di colpo.
[Gli aggiornamenti sono molto lenti. Siete avvertite.]

Era li, davanti a me, aveva l’aria di chi avrebbe preferito tutto, pur di non trovarsi qui.
Era così indifesa, all’apparenza, ma sapevo benissimo che lei era una guerriera, aveva il fuoco ardere dentro di lei, non si sarebbe arresa.

A Bella, giornalista del Washington Inquisitor, viene affidato un incarico, dal quale dipenderà tutta la sua carriera. Dovrà svolgere una complessa inchiesta, svelare i segreti di Edward Masen, magnate dalla finanza e importante uomo d'affari, sul cui passato aleggia il mistero più totale. Rimarrà immischiata dall'intricata quanto oscura storia della famiglia Cullen e dei suoi membri, fino al punto di dover scegliere tra la sua carriera e il mantenimento di un importante segreto. AH, OOC, AU, Rating Rosso per i temi trattati. I paring saranno rispettati. Spero di aver attratto la vostra attenzione.

“Ehi tranquilla. Adesso ci sono io. Tra poco questo incubo finirà, te lo prometto.”
Aspettò qualche secondo prima di ricominciare a parlare perché dall’altro capo del telefono qualcuno rispose.
“Harry stai zitto e non fare domande. Vieni subito qui fuori, devi venirmi a prendere. Devi accompagnarmi in ospedale, perché c’è una ragazza parecchio mal ridotta qui per terra vicino a me. Muoviti!”
Staccò la chiamata e mi accarezzò di nuovo il viso, ma a quel punto collegai la parola ospedale, e ne ebbi paura. Riuscì finalmente a spiccicare parola, anche se quello che ne uscì fu un sussurro.
“No ti prego … non portarmi in ospedale. Ovunque ma non lì.”
“Ma tu ti devi far curare, sei ridotta male.”
“No ti prego, portami a casa mia. Me la caverò!”
“No, no, no e ancora no! Se vuoi ti porto a casa mia, ma non a casa tua. Devo curarti e sei ridotta troppo male!”
“Va bene, ma non portarmi in ospedale ti prego.”
Con una dolcezza infinita, mi prese in braccio, dove mi strinsi nel suo petto, godendomi quell’intenso profumo di vaniglia che emetteva la sua pelle. [...]

Qui ho raccolto i punti di vista di alcuni tributi che hanno partecipato agli Hunger Games.
Come sono stati estratti, la loro permanenza a capitol city, i loro addestramenti e...l'arena.
Chi sarà il vincitore? Nemmeno io lo so.
Nota: I personaggi sono inventati dalla sottoscritta e da altri utenti, perchè in principio era una storia fai da te.
Ora è solo una semplice storia.
Spero vi piaccia.

DAL 1° CAPITOLO:
Io: e quindi Styles hai la reputazione del puttaniere …
H: forse … le ragazze pagherebbero per stare qui a fianco a me …
Io: l’unica cosa che pagherei qui sarebbe il piacere che tu ti levassi dai piedi …
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Amy Horan la sorella di Niall Horan va in un college dove c'è suo fratello e l' incontra i suo "nuovi amici" c'è un odio tra Amy e Harry , ma Harry non la pensa allo stesso modo ...
Amy si innamora di Zayn che poi si rivelerà un gran puttaniere ...
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ATTENZIONE: IL LINGUAGGIO NON E' DEI MIGLIORI !! (CI SONO MOLTE PAROLACCE)
E ORA SPERO CHE LA VOSTRA CURIOSITA' SIA AUMENTATA QUINDI LEGGETE!

E se gli innamorati sventurati del Distretto12 non fossero stati i primi?
Alla sessantanovesima edizione degli Hunger Games partecipano Alawa e Adahy, tributi del distretto 5. Cosa hanno in comune con Peeta e Katnis? Anche il loro amore è stato distrutto dal Presidente Snow. La storia dell'edizione dei Giochi tenuta nascosta e dimenticata da tutti gli abitanti di Panem, e che nessuno fino ad ora ha mai avuto il coraggio di raccontare.

Per la settantaduesima volta gli Hunger Games avevano inizio. Nel labirinto creato dagli strateghi era facile smarrirsi, e ancora più semplice era perdere la propria identità. Nonostante tutto, due persone avevano mantenuto la propria indole sanguinaria, travolgendo come una tempesta ogni cosa in un turbinio di violenza e follia. Leon e Ophelia; colui che aveva perso tutto e colei che era nata per vincere. Tanto diversi quanto simili: il serpente e la tigre. Questa è la loro storia.

Johanna rimane in silenzio qualche attimo, finchè io non capisco che 'è qualcosa che non va.
«Allora.. rimani con me» sussurra.
«Te lo prometto.» [...]
«Sarebbe bello, no?»
«Sarebbe bello cosa?»
«Una vita. Con te, Peeta e il bambino.Tu non hai sempre voluto un fratello?» «...O una sorella. Si, ma ora..Beh, non credo sia il momento più adatto» «Non penso esisiti un momento per avere un bambino, io non ero pronta quando lo era Peeta, ad esempio. Ma, se vogliamo parlarne, sono io che devo fare tutto il lavoro, lui deve solo stare a guardare, no?»

Un'intervista. Una frase detta per gioco, che nasconde una verità fin troppo ovvia. Un'amore che viene tenuto nascosto, una passione che si consuma quasi ogni notte.
Josh incrocia le braccia dietro la testa, osservando il soffitto. “E' proprio mal pensante. Stavo solo... scherzando?” Jennifer inarca un sopracciglio, lanciando l'asciugamano addosso al moro, che subito si affretta a toglierselo dal volto.
“Certo. Quindi vorresti dirmi che io e te ci troviamo qui adesso, abbiamo continuato a vederci anche dopo aver girato il film, solo per scherzo?” No. Decisamente.
{ Josh Hutcherson x Jennifer Lawrence. }

E quando Louis si sentiva chiamare,sapeva che Harry aveva bisogno di aiuto.
Allora andava a soccorrere l’amico,per lo più inventandosi l’ennesima bugia.
“Si lui è gay,e noi stiamo insieme.” Ormai il copione lo conosceva a memoria.
Ogni volta che Harry chiamava il suo migliore amico Louis,ogni volta che urlava il suo nome,era perché voleva uscire dalla situazione che si stava creando quando qualcuna tentava di filtrare con Harry e lui non era interessato.
Allora mettevano su questa messa in scena,fingendosi gay.
Un po’ era così,pensava Louis,forse lui era un po’ gay.
Forse non era solo il copione,forse davvero voleva stare insieme ad Harry.
Però,ogni volta che sfiorava le sue labbra,dopo aver recitato quella fatidica frase,oltre alle farfalle,che dico,gli pterodattili nello stomaco,Louis si sentiva usato,ingannato.
Consapevole che sarebbe stato sempre e solo un copione da recitare.

«Se perdi,verrai a letto con me.» affermò lui.
«E se vinco?Ti vestirai da sfigato per il resto dei tuoi giorni.» Colpito e affondato.
«Ci sto.» le sussurrò sfiorando le labbra con quelle della ragazza per poi uscire dal bagno.
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"Sei anche bellissima quando arrossisci...Ti andrebbe di uscire insieme uno di questi giorni?" Vanessa arrossì fino alla punta dei capelli e si trattenne dall'urlare dalla gioia.
"Ma certo,quando?"
"Domani dopo scuola?Mangi con me?"
"Ma certo Payne."

Quella donna estrae il nome dalla bolla di vetro ed urla il nome chiaro e forte: "Atena Lampis, si faccia avanti", una vampata di aria calda finisce sul mio viso.