Un’altra fanfiction su Jareth e Sarah, i personaggi non appartengono a me, tranne la madre del re dei goblin, ma al film Labyrinth con David Bowie e Jennifer Connelly. (Il nome di Hoggle è in italiano)
Passano gli anni e Sarah cresce ricordandosi ogni singolo giorno del suo viaggio nel labirinto e dei suoi abitanti. Suo fratello Toby, ormai grandicello, la rispedisce indietro nel labirinto. Rimarrà affascinata dal re dei goblin o lo rifiuterà anche alla fine?

“Io sono l'albero, e la mia importanza è solo nei frutti e nei fiori che mi sono stati affidati - disse avvicinandosi, gli occhi negli occhi del figlio « Voi tutti siete molto più importanti di me… Ma la bellezza di questa terra è fuggevole… Non come lei, che aveva negli occhi i cieli di Aman . Come te ... “
Dedica: A scrapheap_sama, che mi chiese di scrivere di Legolas, suggerendomi un confronto con il padre sull’argomento sentimentale. Grazie, mia cara, ogni tua parola è sempre preziosa.
Ringraziamenti (a loro insaputa)
Ancora scrapheap_sama, che con le sue parole bellissime mi ha incoraggiata. Lei ama gli elfi e il Silmarillion, su cui proprio recentemente ha scritto una splendida storia, All’Alba.
L’incredibile Enedhil, che spesso a sua insaputa mi ispira. Lei è straordinaria e non ha bisogno di presentazioni. E io invece avevo bisogno di un’ispirazione per Legolas. L’incontro tra Legolas e Thranduil si ispira anche al suo bellissimo Shelter You, soprattutto per l'incomunicabilità tra i due e la frustrazione di Legolas. E grazie a KateKat, che mi ha fatto riascoltare Hurt dei NIN. Mainwe con Inchiostro Verde! Fondamentale, capirete perché

"Non è il tuo amore che voglio,
voglio soltanto saperti vicina
e che muta e silenziosa
di tanto in tanto, mi tenda la tua mano."
Garcia Lorca

La bimba trattenne il fiato di fronte al dipinto, i suoi occhi corsero veloci sulla tela, cercando di marchiare a fuoco nella memoria quanti più dettagli possibili: i capelli color dell' oro, tali e quali ai suoi (chissà se erano morbidi come se li era sempre immaginati?), fronte alta, occhi cerulei (della stessa sfumatura che vedeva allo specchio ogni mattina), naso dritto e regale, labbra piene e arricciate lievemente verso sinistra (lo stesso lato in cui sentiva il suo labbro arricciarsi quando qualcosa la faceva divertire in maniera non del tutto lecita), portamento fiero, fisico alto e forte (chissà come sarebbe stato farsi abbracciare da lui quando da sola, di notte, si svegliava colta da un incubo?)...
Sentì le guance bagnarsi, ma non se ne curò e si voltò piuttosto verso destra.
"Grazie!" sospirò, "Grazie per avermi dato il mio Papà!"

-Allora? Ci hai pensato?
La notte era scesa sul Bosco e le stelle brillavano sul palazzo degli elfi. E due di loro le scrutavano con avidità, sdraiati su un prato; l'uno le vedeva, l'altra sentiva l'infinito della volta celeste su di sé.
-A cosa?
-Al colore dei tuoi occhi.
-Azzurro-e-basta.
Aranel roteò gli occhi. -Sei una noia mortale.- lo apostrofò.
Lui sorrise.

Ultima parte della storia di LegolasxElxSauron. Ispirata al film "Il ritorno del re".
Dal 13° capitolo:
"Mi sono sempre chiesto perché amore e sangue avessero lo stesso colore: adesso lo so.
- Alessandro D'Avenia"
« Stai lontano! Stai lontano da me! » Gli ordinai, facendo un passo indietro. I suoi occhi celesti mi guardarono stupiti dal mio comportamento e le sue labbra si socchiusero un poco. « Non voglio farti del male, ti prego. » Lo implorai, e per la prima volta dopo tanto tempo mi sentii fragile, distrutta e vuota dentro, con le lacrime che minacciavano di scendere. Ma non volevo piangere, perché non volevo mostrarmi debole, non volevo essere debole.

Breve flashfic che mette in contrapposizione Sansa Stark e Daenerys. Entrambe regine senza casa, entrambe con un modo di vedere la loro "solitudine" completamente opposte.

Questa, più che una One-Shot, è una FF di 5 capitoli sul nuovo personaggio introdotto nella mia trilogia composta da "When you let her go", "Just can't let her go" e "You must go.'Cause it's time to choose".
« Non volevo dire quelle cose, mio signore. » Mi scusai appena lo percepii a poca distanza da me. Aprii le palpebre e lo vidi lontano, intento a guardarmi. « Ora devo andare. » I suoi occhi da gatto, belli e crudeli, mi seguirono finché non scomparii fra le fronde ramose in cerca del mio drago. Potevo sentirli pungere sulla schiena, come le fruste che l’avevano ferita molto tempo prima. Potevo sentire il suo respiro regolare anche da quella distanza; il battito del suo cuore. Le sue labbra che si muovevano sussurrando parole che il vento mi portava segretamente. Potevo sentire la sua anima, l’anima di Thranduil, muoversi in subbuglio mentre sparivo e uscivo dalla sua visuale, fuori dal suo controllo.

Troppo brutta per essere una Vanr.
Troppo saggia per non essere regina.
Mentre brucia la pira di Frigga, Odino ricorda la donna che ha amato nei loro giorni d'oro, quando Asgard era giovane e a un principe ribelle toccava spalare il letame di Sleipnir.
(...) Ha violato il suo giardino per lanciarle una sfida: figlia di Fjörgynn, trecce d’oro, arrossisci al mio cospetto come tutte ed io ti lascerò libera.
Ma Frigga non abbassa mai lo sguardo e, quando sorride, non sai se credere alla dolcezza di una bocca troppo larga o all’insondabile abisso dei suoi terribili occhi blu (...)

Dita fredde come il ghiaccio e delicate come neve si allacciarono al suo polso strattonandola - Cosa stavi tentando di fare?- un paio d'iridi ceneree la scrutavano con un sopracciglio alzato che al chiarore delle fiammelle che illuminavano fioche l'ambiente sembravano ancora più chiare. - Salvare Ginny,lasciami Malfoy- Il ragazzo guardò un punto imprecisato sopra la sua testa e piegò i lati delle labbra all'ingiù - Sembra si stia divertendo,dovresti farlo anche tu- la sua voce era colma di celati consigli e il respiro caldo del ragazzo puzzava di Firewiskey e supponenza.
-Io mi sto divertendo- urlò scandendo bene le parole,mentre qualcuno passando la spinse in malo modo finendo contro il corpo di Malfoy,finì tra le braccia del ragazzo che non si scompose,tentò di divincolarsi ma il suo polso era ancora prigioniero delle dita del ragazzo.
-Balla con me- un sussurro quasi inudibile in quel chiasso generale,la strattonò nuovamente contro di lui,mentre i corpi intrappolavano quella bolla d'aria che ormai era divenuta nulla.

"Sussulti appena nell’udire quelle parole, ma, imperturbabile, non lo mostri. I suoi occhi ti guardano in un modo che non hanno mai fatto e l’uomo che è dietro l’armatura si agita febbrile. Le sacre vestigia d’ariete non sono mai state così pesanti.[...]"
Spin off del capitolo 27 di "Somebody - the begin"
Una Mu X Reiko diversa dal solito...

E poi arrivò quel momento, quello che avevo pregato tutto il tempo che non fosse stato ripreso.
Sentii Zayn irrigidirsi di fianco a me, trattenere il respiro...
La mia mano si abbatté sullo schermo, e lo chiuse con uno scatto.
Mi resi conto che stavo ansimando, che tremavo.
"Louis, puoi spiegarmi.."
La voce roca di Zayn non lasciava trasparire nessuna emozione.
Io chiusi gli occhi, cercando di riprendere il controllo, di pensare.
Ma la mia mente urlava con rabbia un unico nome.
Harry Styles
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*in fase di correzione*
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ATTENZIONE
- Louis/Harry, accenni Louis/Zayn + altre bromace. Se non vi piace il genere state alla larga.
- Il carattere dei personaggi e le vicende nella storia sono inventati e non si riferiscono in alcun modo a fatti reali.
- Senza il mio permesso e l'attribuzione dei relativi crediti NON potete pubblicare la storia su altri siti. Se lo fate, prima o poi vi scoprirò e verrò a smerdarvi di fronte al mondo intero.

Che ci faceva lì?
Ma, dov’era lì?
Forse al Santuario? Ma da quando in qua ad Atene c’è necessità di coprirsi tanto?, pensò sgranando gli occhi di colpo, E poi quando mai Mask mi ha portata con sé?
Fece per alzarsi di scatto, quando un lancinante dolore al fianco le mozzò il respiro nei polmoni e la costrinse ad accasciarsi sul pavimento, un braccio posato sul letto.
Si toccò istintivamente la parte, notando la punta delle dita sporca di sangue.
Che cosa?, si chiese allibita, mentre la stanza attorno a lei cominciò a girarle vorticosamente intorno e a scurirsi.
Il narciso, bianco nel nero puro della stanza, si allontanava piano piano, svanendo all’orizzonte.
Rimase qualche secondo a fissare l'oscurità; sbatté le palpebre, per sincerarsi di avere gli occhi aperti.
Era nel buio più profondo e silenzioso.

Una semplice ragazza di città, incontra ciò che sta per renderle la vita: paranormale.

La Guerra era finita da diversi anni, oramai. Sakura non era più una bambina indifesa, ma una intraprendente Jonin del Villaggio della Foglia.
Naruto è partito per un lungo viaggio insieme alla sua Hinata, per ristabilire l' ordine nel Mondo Ninja. Di Sasuke non si ebbero più notizie, o almeno, così si pensava.
Poi c'era Kakashi, che è lo stesso di sempre agli occhi della sua allieva.
Ma le cose sono destinate a prendere una piega un pò diversa.
Tra vecchie conoscenze, missioni e momenti imbarazzanti.
Sakura e Kakashi si ritroveranno a diventare sempre più uniti, nei giorni che passano a volte veloci, a volte un pò lenti e distratti...
Buona lettura! :)