[Thadastian/Klaine | Slash | PG13 | Post "The Break Up]
Okay, i miei Klaine feelings si sono fatti sentire in ritardo. Ergo, mi è venuta voglia di scrivere su Kurt e Blaine. Siccome, però, non sono capace di scrivere Angst, mi getterò sul tragicomico aggiungendo Sebastian. E poi anche Thad, perché non mi fido di lasciare Seb da solo con Blaine o con Kurt.
*
“Sono stato un idiota…” sussurrò tra le lacrime. “E Kurt non mi parlerà mai più… E… non so cosa fare, Thad. Lui è… è l’amore della mia vita…”
Thad riuscì a voltarsi verso Sebastian, chiedendogli con lo sguardo un altro aiuto.
“Cosa dovrei fare?” sbottò Sebastian sollevando le braccia in un gesto impotente. “Portarmelo a letto e risollevargli l’umore?”
“Sei inutile!” rispose Thad, continuando ad accarezzare la schiena tremante di Blaine e mormorandogli parole di conforto.
Sebastian sbuffò. “Oh, andiamo! Dovremmo forse volare a New York e convincere Hummel a perdonare il suo ex ragazzo?”

Quest'ultimo mosse appena la testa e lo guardò, ignorando apparentemente l'uomo che aveva appena liberato i suoi occhi e tutti gli altri ritti di fianco a lui. Un paio di occhi di un verde incredibilmente chiaro si fissarono sui suoi, senza far trasparire particolari emozioni.

La prima volta che Sherlock incontrò John, si chiese se il vecchio Mike non si fosse bevuto il cervello a colazione. Un maschio Alpha reduce di guerra? Nello stesso appartamento con lui? Avrebbe declinato gentilmente l'offerta, senza dubbio, sperando con tutto sé stesso che il rifiuto non oltraggiasse troppo l'Alpha. Collaborando con Scotland Yard aveva imparato a sue spese cosa significava contrariare uno di quei tipi.
[...]
La prima volta che John mise piede nell'appartamento, emise un sospiro liberatorio. Niente a che vedere con il condominio sovraffollato dove si era adattato ad abitare fino a quel momento. Nessuna famigliola felice che gli lanciava sguardi stillanti pena, nessun Omega adolescente che appestava l'ascensore con i suoi feromoni regalandogli un'erezione indesiderata.

Dolore.
Da quando quella sorta di relazione era iniziata Naruto non faceva altro che sentire dolore.

Allooooora... questa è una serie di raccolte di dialoghi a tema tra me e una mia carissima amica di nome Mà... è una raccolta YAOI come ovviamente capirete... il rating e Rossissimo... evitate di leggere se non siete amanti del genere... non sappiamo se ci saranno aggiornamenti... lo speriamo però ^^
vi mandiamo un dolce bacio.
Mà e Nefy

TITLE: “Roleplay”
SHIP: Chris Colfer/Grant Gustin (GustinColfer, Guster, Colfin, Chant)
RATING: NC-17 (rosso)
PLOT: Grant Gustin e Chris Colfer hanno trovato un nuovo gioco da praticare durante le loro attività a rating rosso ed è semplicemente una conseguenza di piccole scoperte che uno dei due sembra aver fatto sulle piccole perversioni del fandom di GLEE.
WARNINGS: smut+, roleplaying, barebacking.
ABOUT: Questa è la one shot che avete votato sulla pagina di Facebook nel sondaggio per decidere la one shot da completare, scegliendo le tre parole chiave ‘GustinColfer, Kurtbastian, padrone’. La storia è basata su di un prompt dell’utente black_eyes.
WORD COUNT: 12.500+

Kurt odia la palestra. Odia la puzza di ragazzi sudati, odia le battutacce negli spogliatoi, odia l'imbarazzo delle docce comuni.
Ma con l'aiuto di Blaine Anderson cambierà idea.
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Kurt non seppe di preciso perché, invece che salutare il fratello e approfittare della casa finalmente vuota, lo interruppe per chiedergli:
«Perché non l'hai chiesto anche a me?»
Finn lo guardò perplesso: «Cosa?»
«Hai detto che andavi in palestra con gli altri ragazzi del Glee e poi hai chiesto a Blaine se voleva venire. Ora, a quanto mi risulta anch'io sono un ragazzo del Glee. Perché non l'hai chiesto anche a me?»

Storia precedentemente pubblicata nel mio vecchio account, revisionata, corretta e terminata.
Il lieve, ma ritmico e frenetico, suono tipico di un cuore mi ferma. Possibile che ci sia qualcuno? [...] Ora sento anche un respiro rapido e spezzato... proviene da dietro quelle casse di legno. [...] Velocemente raggiungo quelle scatole e con un secco movimento del braccio me ne libero: davanti a me vedo un ragazzino.

La prima volta che Michele ebbe un appuntamento romantico, la cosa divenne affare di famiglia. La madre ne era così entusiasta da dirlo a tavola, facendo un annuncio a beneficio di tutti.
«Michele ha un appuntamento» furono le parole compiaciute.
Suo padre rise sotto i baffi, la sua sorellina, Betta, ridacchiò senza capire (aveva solo due anni). Sua sorella maggiore, Eleonora, gli diede una pacca sulle spalle.
«Sono contenta per te, fratellino» disse «spero almeno che sia Giorgio, quel tipo è così figo!»

Kurt era sopra di lui.
Sì, Kurt era sopra di lui, e Blaine non poteva fare altro che tenere la testa leggermente alzata, gli occhi spalancati, la bocca socchiusa in cerca di ossigeno che sembrava essersi perso lungo la strada per il cervello.
La musica gli rombava nelle orecchie, scuoteva il pavimento; la sentiva vibrare sulla pelle, rimbombare nelle vene, battere dai meandri più profondi della sua anima e propagarsi in tutto il corpo. I suoi arti bramavano movimento, smaniavano per dimenarsi a ritmo di quella musica che gli lanciava scariche elettriche lungo la spina dorsale, dritto nel cervello, ma Blaine semplicemente non poteva. Anche se avesse voluto staccare gli occhi dallo spettacolo che si stava svolgendo a pochi centimetri dal suo viso, non ce l'avrebbe fatta.
PWP, Klaine.

Tutte le volte, poi, gli si avvicinava talmente tanto che Thor poteva contare le lentiggini chiare attorno al suo piccolo naso dritto.
Tutte le volte Thor socchiudeva gli occhi, osservando di sottecchi le labbra chiare dell’altro avvicinarsi alle sue.
E tutte le volte, a un certo punto Loki si alzava, lasciandolo con le labbra protese in attesa di un bacio mai arrivato e con un’espressione da idiota impressa sul viso.

Jake, un curioso ed innocente ragazzino, incontra per caso una libreria. I due uomini che la dirigono gli regalano un libro. Un libro maledetto. Jake vivrà l'ultimo ed il più grande dei suoi orrori...

Dave, un ragazzino come tanti, deve stare per un po' con sua nonna in una cittadina campagnola. Incontra un altro ragazzo come lui che gli fa un regalo: un carillon. Solo che quell'oggetto nasconde molte più cose di quanto sembra, ma Dave se ne accorgerà molto presto.

Alla sua festa di compleanno, Chris era bello che sbronzo quando fece la battuta su come avrebbe dovuto celebrare i 22 anni facendosi scopare selvaggiamente da due bei ragazzi allo stesso tempo (il ricordo di averlo detto non pesava tanto per l'essere la semi imbarazzante confessione di una fantasia privata, ma piuttosto perché i conti non tornavano).

E se un ragazzo trovasse un mazzo di carte speciale? Un mazzo di carte, capace di uccidere con una semplice partita? Che cosa succederà...?